7 di 9. Guelfi e Ghibellini, il duello (27/03/2017)
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Cristoforo Gorno introduce la serie “Cronache dal Medio Evo” nella nuova versione Reloaded da un’ora in onda a partire da lunedì 27 marzo alle 21.10 su Rai Storia. Tema della prima puntata è il contrasto tra il potere del Papa e quello imperiale, che affonda le radici nell'incoronazione di Carlo Magno, ma continuerà a strisciare nei secoli successivi fino alla sua esplosione, 400 anni dopo, quando l’Imperatore Federico II di Svevia si oppose apertamente al potere papale conducendo battaglie e una lotta diplomatica piena di colpi bassi. Pochi decenni dopo la morte di Federico il campo di battaglia degli oppositori del Papa si spostò in Toscana. La battaglia di Campaldino fu teatro del più famoso scontro tra Guelfi e Ghibellini, vi partecipò perfino un giovanissimo Dante Alighieri. Oltre alla vita di Dante, Campaldino segnerà anche la storia italiana, con il consolidarsi dell'egemonia Guelfa fiorentina e il tramonto dei Ghibellini.
Castelnuovo Berardenga nella top ten delle destinazioni su Tripadvisor
Il podio delle destinazioni più visitate in Italia su Tripadvisor è occupato, nella classifica Travellers Choice 2017, da Roma, Firenze e Venezia. Ma scorrendo le posizioni dopo Sorrento, Milano, Positano e Selva di Val Gardena, si trova Castelnuovo Berardenga, che precede Napoli e l’isola di Ischia. E tra le attività preferite dai turisti nel Comune che si presenta come terra di frontiera tra Chianti Classico e Crete Senesi, in direzione di Montalcino, ci sono la visita al Parco sculture del Chianti, alle cantine e vigne di Fèlsina e Dievole, ma anche al sito della battaglia di Montaperti, che vide contrapporsi nel 1260 le truppe ghibelline capeggiate da Siena e quelle Guelfe capeggiate da Firenze. Uno scontro narrato da Dante nel X canto dell’Inferno della Divina Commedia. Un risultato che trova la piena soddisfazione del Sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi.
Servizio di Michele Francalanci; Riprese di Lorenzo Canali; Intervista a Fabrizio Nepi - Sindaco di Castelnuovo Berardenga
TSD Notizie del 29.3.2017
SAN GIMIGNANO Borgo dalle belle torri Tuscany - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Il borgo di San Gimignano, ricco di fascino e storia, si trova quasi a metà strada tra Firenze e Siena,
La città è stata costruita su un colle alto circa 300 metri e gode di una vista privilegiata sul caratteristico paesaggio della Val d' Elsa circostante. Il colle, come testimoniano diversi reperti rinvenuti nel territorio comunale, fu abitato fin dal periodo etrusco ed ellenistico, probabilmente proprio per la sua posizione dominante che consentiva di tenere sotto facile controllo la vallata.
San Gimignano venne chiamata così attorno al X secolo d.C. in onore di San Geminiano, vescovo di Modena vissuto nel Trecento, che si dice l' avesse salvata dall' assalto dei barbari comparendo loro sulle mura cittadine.
Nel Medioevo San Gimignano visse il suo periodo più florido, grazie anche al fatto di essere attraversata dalla Via Francigena, una delle principali vie di comunicazione di quell' epoca. La città era un importante punto di riferimento per i numerosi commercianti, viandanti e sopratutto per i tanti fedeli che si recavano in pellegrinaggio a Roma e che necessitavano di ospitalità e, spesso, anche di assistenza.
Alla fine del 1100 San Gimignano divenne un libero Comune. La città fu coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, cosa quasi inevitabile data la sua posizione centrale rispetto alle due grandi rivali, Firenze e Siena (la prima guelfa, la seconda ghibellina). Malgrado le lotte, il 1200 fu per San Gimignano il secolo di maggior sviluppo economico, grazie principalmente al commercio dei prodotti locali (per lo più agricoli, come lo zafferano ed i vini). La città si arricchì notevolmente e furono compiute anche numerose opere pubbliche.
In questo periodo la città fu impreziosita da ben settanta torri, che furono costruite dalle tante famiglie benestanti ad ostentazione della loro ricchezza e potenza. Sono ancora oggi le belle quattordici torri rimaste a caratterizzare il centro cittadino ed a rendere unico e riconoscibile il profilo di San Gimignano.
San Gimignano fu governata dai ghibellini fino al 1255, anno in cui passò in mano ai guelfi, che ne distrussero le mura originarie. Vincendo la famosa Battaglia di Montaperti nel 1260 i ghibelllini tornarono in possesso della città, ricostruendo ed ampliando le sue mura.
Nell' anno 1300 San Gimignano accolse Dante Alighieri, giunto in veste di ambasciatore della lega guelfa. Alla metà del secolo San Gimignano fu purtroppo colpita dalla peste e dalla carestia e non potette far altro che sottomettersi al potere di Firenze. La città iniziò quindi un lento declino politico ed economico, continuando tuttavia a crescere dal punto di vista artistico e culturale nei secoli successivi. Tra le opere più importanti ricordiamo gli affreschi rinascimentali di Domenico Ghirlandaio nella Cappella di Santa Fina, situata all'interno del Duomo.
Nonostante lo scorrere dei secoli, San Gimignano è riuscita a preservare il suo aspetto medievale ed il suo fascino ed ancora oggi è indiscutibilmente uno dei piccoli grandi tesori della Toscana. La città dalle belle torri, come viene a ragione definita, è stata dichiarata Patrimonio dell' Umanità dall' UNESCO nel 1990.
IL COLLE // My Tuscany // Dji Mavic Mini
A short video from Montaperti, historic site of the famous fight betwen Siena and Florence, happened on Sept 4th 1260.
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Un breve video da Montaperti, sito della storica battaglia tra Siena e Firenze, combattuta il 4 Settembre 1260
Toscana- Massa Marittima- vecchi ricordi (analogico)
Massa Marittima è un comune della provincia di Grosseto in Toscana.
Centro principale dell'area delle Colline Metallifere grossetane, è membro dell'Unione di comuni montana Colline Metallifere.
Il territorio intorno a Massa Marittima fu abitato sia in epoca preistorica che protostorica, come testimoniano numerosi ritrovamenti databili dal Paleolitico all'età del Bronzo, fra i quali ricordiamo quelli di Pianizzoli, Valmora, Le Tane e Vado all'Arancio.Insediamenti etruschi sono stati invece rinvenuti nella zona del lago dell'Accesa e non solo (Campo al Ginepro, Macchia del Monte, Poggio Corbello, Poggio Castiglione, Podere Nuovo e Valpiana) databili in un lungo periodo di tempo che va dal IX al V secolo a.C.. Ulteriore prova dell'esistenza di un probabile insediamento nel luogo in cui oggi grossomodo sorge Massa Marittima è dato dalle Res Gestae di Ammiano Marcellino, dove viene citata una Massa Veternensis come luogo di nascita di Costanzo Gallo, nipote di Costantino, riconducibile forse alla località di Massa Vecchia.
Il nome di Massa compare per la prima volta in un documento del X secolo, in un elenco di castelli e corti venduti al chierico Ropprando dal marchese Lamberto il 18 aprile 973 e successivamente ricomprati da Ermengarda, rimasta vedova di Lamberto, il 15 febbraio 986. Il secolo che sancì l'inizio della definitiva fioritura della città fu il secolo XI, quando avvenne il graduale trasferimento a Massa Marittima della sede episcopale di Populonia, saccheggiata dai pirati greci e distrutta dalla flotta di Niceta, prefetto di Costantinopoli: una lettera di papa Alessandro II al vescovo Tegrino del 1062 testimonia il già avvenuto trasferimento del vescovo a Massa. Inizialmente posta in accomandigia a Pisa (1216), la città conobbe l'apice del suo splendore negli anni in cui si costituì libero comune (1255-1337), conoscendo una grande espansione urbanistica e grazie alla realizzazione di edifici di grande pregio visibili ancora oggi. Dal 1º maggio 1317 per almeno un anno la città batté anche moneta propria, il Grosso da 20 denari e il Denaro piccolo, e si ha notizia della circolazione delle sue monete fino alla fine del 1319. Entrata nelle mire di Siena, con la quale si legò in rapporti di collaborazione sin dalla metà del XIII secolo, partecipando al fianco di essa nella battaglia di Montaperti (1260), sì unì ad essa in tre leghe (1276, 1307, 1319) e ne fu completamente assoggettata nel 1335.
La Battaglia dell'XI secolo 2016 Taranto
IT:
Da ormai dieci anni La battaglia dell'XI secolo rappresenta un'occasione di raduno per rievocatori provenienti da tutta Italia e dall'estero che danno vita a uno scenario unico in cui oltre a un grande accampamento medievale si rievoca una battaglia realmente accaduta nell'XI secolo tra normanni e bizantini: una splendida occasione per riscoprire le proprie radici in una location mozzafiato, tra cultura e divertimento.
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EN:
“La battaglia dell’XI secolo” (=the 11th century battle) is a reenactment event that takes place in Taranto (Apulia, Southern Italy).
It gathers both Italian and foreign reenactors who animate a big encampment and fight a battle on both days.
During the clash both Byzantine and Norman lines follow specific orders and arrays previously studied on historical sources.
ES:
La Battaglia dell'XI secolo (= la batalla del siglo 11) es un gran evento de recreación histórica que tiene lugar en Taranto, en el sur de Italia, en que se reúnen recreadores de nacionalidades diferentes que animan un gran campamento lleno de artesanos y diversas actividades para los visitantes y luchan una batalla en ambos días.
Durante el choque líneas tanto bizantinas como normandas siguen las órdenes y las matrices específicas previamente estudiadas en las fuentes históricas.
FR:
La battaglia dell'XI secolo (= la bataille du 11ème siècle) est un événement de reconstitution historique qui a lieu à Tarente, dans Les Pouilles, au sud d'Italie.
Pendant cet événement plusieurs groups de reconstituteurs, soit italiens soit étrangers (c’est un rassemblement international) animent un grand campement ainsi qu'une bataille.
Au cours de l'affrontement des lignes byzantines et normandes suivent les ordres et les tableaux spécifiques étudiés précédemment sur des sources historiques.
San Gimignano Siena
San Gimignano è un comune italiano di 7 780 abitanti situato in provincia di Siena in Toscana. Per la caratteristica architettura medievale del suo centro storico è stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità. Il sito di San Gimignano, nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, è per lo più intatto nell'aspetto due-trecentesco ed è uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell'età comunale. San Gimignano sorge su un luogo abitato sicuramente dagli etruschi, almeno dal III secolo a.C. Il colle era stato scelto per questioni strategiche, essendo dominante (324 m s.l.m.) sull'alta Val d'Elsa. Nel Medioevo la città si trovava su una delle direttrici della via Francigena, che Sigerico, arcivescovo di Canterbury, percorse tra il 990 e il 994 e che per lui rappresentò la XIX tappa (Mansio) del suo itinerario di ritorno da Roma verso l'Inghilterra. Sigerico la nominò Sce Gemiane, segnalando il borgo anche come punto di intersezione con la strada fra Pisa e Siena. Secondo la tradizione il nome derivò dal santo vescovo di Modena, che avrebbe difeso il villaggio dall'occupazione di Attila. La prima cinta muraria risale al 998 e comprendeva il poggio di Montestaffoli, dove già esisteva una rocca sede di mercato di proprietà del vescovo di Volterra, e il poggio della Torre con il castello vescovile. Verso il 1150, nonostante l'apertura di un nuovo tracciato della Francigena, San Gimignano continuò ad essere un centro emergente, con una politica di espansione territoriale e una significativa crescita delle attività commerciali. Fu in questo periodo che si formarono due borghi al di fuori delle mura: quello di San Matteo, verso Pisa, e quello di San Giovanni, verso Siena, entrambi lungo una nuova via maestra, che vennero inglobati nelle mura con il nuovo tracciato completato nel 1214. Nel 1199, nel pieno del suo splendore economico, il paese guadagnò la propria indipendenza comunale rispetto ai vescovi di Volterra. Non mancarono le lotte intestine tra guelfi e ghibellini (rispettivamente capeggiati dagli irriducibili Ardinghelli e Salvucci), ma al XIII secolo, sotto i ghibellini, risale il periodo di maggior splendore economico, che si basava sul commercio dei pregiati prodotti agricoli locali, tra i quali il più ricercato era lo zafferano, venduto in Italia (Pisa, Lucca, Genova) e all'estero (Francia e Paesi Bassi, fino anche alla Siria e all'Egitto[6]). Inoltre, al pari di altri centri toscani, si diffuse la speculazione finanziaria e l'usura. La solida economia permise la creazione di un ceto aristocratico urbano, che espresse la propria supremazia politica e sociale nella costruzione delle torri: nel Trecento si arrivò a contare 72 torri. Gli ingenti capitali accumulati vennero investiti nel corso del Duecento in importanti opere pubbliche, che diedero alla cittadina l'articolazione degli spazi urbani visibile ancora oggi. Nel 1251 le mura inglobarono Montestaffoli, ma pochi anni dopo, nel 1255, la città venne presa dai guelfi di Firenze che ordinarono la distruzione delle mura. Riacquistata l'indipendenza nel 1261 e tornata la supremazia ghibellina dopo la battaglia di Montaperti, i sangimignanesi ricostruirono le mura comprendendo anche il poggio della Torre. Da allora la conformazione cittadina venne suddivisa in quattro contrade, ciascuna corrispondente ad una porta principale: quella di Piazza, di Castello, di San Matteo e di San Giovanni. Gli ordini religiosi, appoggiati dal comune, si insediarono in città a partire dalla metà del Duecento: i francescani fuori porta San Giovanni (1247), gli agostiniani alla porta San Matteo (1280), i domenicani a Montestaffoli (1335) e le benedettine di San Girolamo presso la porta San Jacopo (1337). Dall'8 maggio del 1300 il Comune ebbe l'onore di ospitare Dante Alighieri come ambasciatore della Lega Guelfa in Toscana.
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Una ricostruzione storico militare
Giornale Luce A0979 del 07/1932
Descrizione sequenze:Inghilterra ; lo spazio geometrico con file di posti gremito di folla ; il grande campo pianeggiante in cui un esercito di soldati inquadrati avanza ; la tribuna d'onore con i reali e le autorità civili e militari ; carri di artiglieria trainati da cavalli ; esercizi di cavalieri che indossano costumi ; la squadra degli atleti che disegnano la bandiera inglese ; la ricostruzione della battaglia ;
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Una lettera di Marsilio Uguccioni, castellano della Rocca di Pietracassa (Lajatico) nel 1507, apre un capitolo di storia delle guerre di Toscana -- in particolare nel conflitto tra Pisa e Firenze, la 'Guerra di Pisa' -- che è raccontato dalle strutture e dalle stratificazioni della rocca emerse nei lavori di scavo condotti durante le opere di restauro del 2011-2013
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