Rhythm & Sound tribute @Stazione Rogers Trieste
Estratto della serata nella esclusiva Stazione Rogers Outdoor, in cui rendiamo omaggio a Rhythm & Sound e i loro particolarissimi dischi Dub-Techno Ambient.
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Stazione Rogers in UE4
Stazione Rogers (Trieste, Italy).
Architectural Visualization test made in Unreal Engine 4.
STAZIONE ROGERS TRIESTE SLIDE SHOW - 2014 ARCHITETTURA CULTURA E POLITICA - dialoghi fra discipline
Con la partecipazione del Prof. Maurizio Fermeglia, Rettore dell'Università degli Studi di Trieste, martedì 11 novembre 2014 si è tenuta alla Stazione Rogers di Trieste la Conferenza stampa di presentazione della rassegna:
ARCHITETTURA CULTURA E POLITICA - dialoghi fra discipline
2014/2015
incontri, esposizioni, audiovisivi, dibattiti
La presentazione è stata promossa e organizzata dall’associazione Stazione E.N.Rogers
con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
in partenariato con Università degli Studi di Trieste, Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia di Trieste, Laboratorio di
Filosofia Contemporanea, La Cappella Underground, Typos, DESSA arhitekturni center - Lubiana.
GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO - 20/06/2017 Stazione Rogers
Iniziative per la Giornata Mondiale del Rifugiato a Stazione Rogers, con interventi di: Gianfranco Schiavone (ICS), don Alessandro Amodeo (Caritas), assessore Gianni Torrenti (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia), prefetto di Trieste Annapaola Porzio.
Presentazione del fotomosaico MAREPLURALE del fotografo Elio Germani. Videoinstallazione Gibigiana di Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz. Sonorizzazione di Nazareno Bassi.
ore 20.00 concerto di Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar
in collaborazione con Cizerouno Associazione Culturale nell’ambito di Varcare la frontiera #5 – Atlantidi
Promosso e realizzato da
CiZeroUno Associazione Culturale
Varcare la frontiera
con il sostegno di
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
in collaborazione con
Trieste Film Festival-Alpe Adria Cinema
Stazione Rogers
Casa della Musica-Scuola di Musica 55
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Giornata mondiale del Rifugiato. Dichiarazione di Gianni Torrenti, Assessore alla cultura, sport e solidarietà della Regione Friuli Venezia Giulia: «Non ragionare solo con i numeri, guardare i volti delle persone».
«Affrontando il tema delle migrazioni si ragiona con i numeri, ma la vera percezione delle difficoltà umana la si ottiene guardando i volti delle persone». È questo, in sintesi, il pensiero dell'assessore alla Solidarietà del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, che ieri, alla Stazione Rogers di Trieste, in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, ha partecipato alla serata dal titolo MarePlurale, promossa dal Consorzio italiano di solidarietà (Ics) e dalla Fondazione Caritas in collaborazione con l'Amministrazione comunale giuliana e il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).
L'evento, a cui ha preso parte anche il prefetto di Trieste, Annapaola Porzio, ha visto l'artista Elio Germano presentare il proprio fotomosaico composto da 4624 immagini scattate dagli ospiti delle strutture d'accoglienza Caritas/Ics tra il settembre 2016 e il gennaio di quest'anno.
«Il mosaico - ha commentato Torrenti - ci fa riflettere, poiché è composto dai volti di 600 persone che formano delle onde. Si osserva quindi un mare di persone diverse e pensando al mare, al suo essere sia metafora di libertà che luogo di morte, che il nostro pensiero può penetrare più a fondo nella coscienza».
«Guardando questi volti - ha aggiunto l'assessore - ti rendi conto di come dietro ai dati numerici e alle statistiche riferite al fenomeno dell'immigrazione ci sono mille storie e destini diversi. Noi amministratori dobbiamo indubbiamente agire in base ai numeri, tuttavia è utile osservare anche i volti e immaginare il loro vissuto».
Una testimonianza diretta è giunta ieri dal racconto di cinque migranti, 3 afghani e 2 ragazze del Kosovo, che hanno raccontato la propria storia e riassunto il percorso che li ha portati a Trieste.
Oltre a loro sono intervenuti anche don Alessandro Amodeo a nome della Caritas e Gianfranco Schiavone per l'Ics.
Al termine, una coppia di africani con due gemellini di un mese di età nati in Italia, sono stati presentati alle Autorità e al folto pubblico da Gianni Peteani, Presidente del Comitato permanente Ondina Peteani: una grande emozione per tutti i presenti
Il fotomosaico sarà visitabile alla Stazione Rogers fino a domenica 2 luglio tutte le sere dalle 18 alle 21.
L'esposizione figura tra le iniziative di Varcare la frontiera, il progetto dell'associazione culturale Cizerouno che gode del sostegno dalla Regione.
SLIDESHOW STAZIONE ROGERS - James Joyce e l'Epifania - Renzo S. Crivelli
DOMENICA 19 GIUGNO
Stazione Rogers
James Joyce e l'Epifania
Conferenza di Renzo S. Crivelli - Università degli Studi di Trieste
L'epifania, utilizzata da Joyce in molti dei suoi testi ad indicare una “manifestazione” improvvisa in grado di illuminarci, viene illustrata attraverso due esempi-chiave della sua produzione: una sezione del Ritratto dell'artista da giovane e il racconto I morti.
In entrambi i casi sono protagoniste due donne: una fanciulla sconosciuta in riva al mare irlandese e Gretta, la moglie del protagonista del racconto di Gente di Dublino.
Diana Höbel lettura di alcuni passi delle opere di James Joyce.
Professor Renzo S. Crivelli
Department of Humanities
University of Trieste (Italy)
Editor of the literary review Prospero
Member of the Advisory Committee of Acta Neophilologica
University of Ljubljana
President of the Trieste Joyce School
Con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia
in partenariato con:
Università degli Studi di Trieste
Ordine degLi Architetti P.P.C. della Provincia di Trieste
La Cappella Underground
Zavod DESSA arhitekturni center - Lubiana
STAZIONE
ROGERS
TRIESTE
riva grumula14
foto gianni peteani
Trieste August 2016 by Travelling Sunglasses
An Italian seaside city with an interesting historical background, located very close to our home in Budapest: Trieste was the perfect destination for a city break at the end of August! It satisfied all our cravings after two summer months at home: a new destination for both of us, sun and sea, Italian food, urban exploration, and the delicious feeling of finally doing what summer is made for.
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Giulia -
Dariusz -
If you need any other tips, leave a comment :) We'll be happy to help you in planning your own trip!
Giulia and Darek, the Travelling Sunglasses
Music recorded live on 27th of August 2016 at Stazione Rogers - band - FatSlimS
Stazione Rogers - Afterglow
Una Giornata per Gabri - II parte - 8 settembre 2012 - Stazione Rogers
2014-06-08 Stazione Rogers - Jam
2014-06-08 Stazione Rogers - Jam
Trieste - Via Grumula, 14
VIDEO SINTESY STAZIONE ROGERS - Le Corbusier - LE POÈME DE L'ANGLE DROIT
Le Corbusier
LE POÈME DE L'ANGLE DROIT
per voce e immagini
MAPPE DEL FUTURO
TRA IMMAGINAZIONE E REALTA'
DIALOGHI FRA DISCIPLINE
2018/2019
20 DICEMBRE 2018
STAZIONE ROGERS
RIVA GRUMULA 14, TRIESTE / ITALIA
progetto di Giuseppina Scavuzzo e Debora Antonini
lettura di Gustavo Frigerio
video proiezione di Giuseppe Ferrari
traduzione italiana di Debora Antonini
Nel 1955 Le Corbusier, il maestro dell’architettura del XX secolo che sulla carta d’identità chiede di essere definito “uomo di lettere”, pubblica
Le Poème de l'Angle Droit.
È un poema in formato extralarge, 32 per 42 centimetri, in cui versi (scritti a mano in corsivo) e immagini (disegni inseriti tra le righe del testo e 19 litografie a colori) si mescolano in una sintesi di forme e di parole che è ricapitolazione del suo pensiero intorno alla creazione artistica e architettonica ma non solo. L’angolo retto è anche definizione di senso dell’umano, linea verticale sull’orizzontalità della terra.
Composto in otto anni, pubblicato in edizione limitata di sole 250 copie dalle Editions Verve, promosse da Tériade, editore di Léger, Matisse e Picasso, il poema esce per la prima volta in Italia nel 2007, pubblicato da Electa con la traduzione italiana di Debora Antonini, storica dell’architettura.
Il testo, celebre come tutte le opere di Le Corbusier, studiato e commentato dagli storici dell’architettura, raramente è stato proposto, in Italia, ad architetti e non, come opera autonoma. Eppure l’opera poetica, resistendo diversamente dall’architettura all’usura del tempo, realizza nel modo più vivo quanto “niente sia trasmissibile se non il pensiero” (Le Corbusier, 1965).
Nella lettura proposta da Stazione Rogers, il testo originale in francese (che va ascoltato ma anche “visto”, essendo scritto a mano in un intreccio di disegni e macchie di colore) si alterna alla traduzione in italiano, dove il tradurre, soprattutto per un’opera poetica, è anche esercizio di interpretazione.
Alla lettura si affianca una doppia proiezione: le pagine del libro sfogliato da chi legge e le litografie corrispondenti a ciascun capitolo.
evento realizzato con il patrocinio della
Fondation Le Corbusier di Parigi
Global Bloomsday Gathering Trieste, Italy
LOUD COLORS ❊ OFFICIAL TRIESTE COLOR RUN™ AFTERSHOW @ STAZIONE ROGERS
LAINEN VIDEO:
Jahcoustix - Another Day (live @ Trieste)
Jahcoustix performing Another Day, backed with Makako Jump on OVERJAM OFFICIAL PREPARTY # 20 @ STAZIONE ROGERS (Trieste, Italy) - 19.7. 2013
SLIDESHOW STAZIONE ROGERS - ARCHITETTURA MUSEALE E ALLESTIMENTI ESPOSITIVI
Convegno organizzato da STAZIONE ROGERS - “L'ARCHITETTURA MUSEALE E GLI ALLESTIMENTI ESPOSITIVI COME FATTORI DELLA RIGENERAZIONE URBANA.”
14 maggio 2012 Auditorium Museo Revoltella - TRIESTE
Luciano Semerani dialoga con:
Maria Vittoria Marini Clarelli, responsabile dell'attività di studio e di ricerca presso la Direzione Generale Educazione e Ricerca del Ministero dei Beni Culturali, già direttrice della Galleria d'Arte Moderna di Roma: “Lo spazio della memoria e lo spazio dell'attenzione”.
Daniela Ferretti, Direttore del museo di Palazzo Fortuny di Venezia, ha organizzato e/o allestito oltre duecento mostre tra Roma, Londra, Parigi e Venezia incontrando le opere dei più importanti Maestri del presente e del passato. La sua relazione, “Palazzo Fortuny un'esperienza personale”, riguarda la sua frequentazione quotidiana degli spazi di quel palazzo veneziano, la sua presentazione, tra i cimeli di Mariano Fortuny y Madrazo, degli oggetti della ricerca contemporanea la più avanzata.
Angela Vettese, critico d'Arte Contemporanea è Direttore del Corso di Laurea Magistrale di Arti Visive e Moda all'Università IUAV di Venezia. Con “Arte contemporanea: dalla regia di un'opera a quella di un territorio.
Lorenzo Michelli, curatore e progettista di allestimenti parlerà di “Corrispondenze d’arte”, “ Museo illuminato”, “Trieste-Suez. Storia e modernità nel Voyageen Égyptedi Pasquale Revoltella“, “L'Alfabeto essenziale di Ugo Guarino”, “Trieste semiseria”, cinque delle mostre realizzate dentro il palazzo del barone Revoltella (le ultime due firmate con Gigetta Tamaro) affrontando con “Narrazioni immersive e partecipate” il tema metodologico.
Maria Masau Dan, alla direzione dei Musei Provinciali di Gorizia ha realizzato oltre trenta mostre tra le quali da ricordare quelle dedicate a Luigi Spazzapan e al Futurismo nella Venezia Giulia, mentre alla direzione del Museo Revoltella tra le cinquanta esposizioni da lei curate sono singolari quelle dei due concittadini Leonor Fini e Gillo Dorfles.
Marino Budicin è Presidente della Comunità degli italiani e Vicesindaco di Rovigno. “La casa della batana” è un museo pensato in modo nuovo, divertente e attivo che ravviva la ricca tradizione di pesca a Rovigno.
Laura Carlini Fanfogna, Direttrice dell'Istituzione Bologna Musei, con il tema “Dal forno del pane alla Manifattura delle Arti, il ruolo del museo nello sviluppo locale”. Ha illustrato il contributo del MAMbo, museo d'arte moderna della città di Bologna.
STAZIONE ROGERS AUDIO SLIDE SHOW - ARCHITETTURA CULTURA - SCIENZA ECONOMIA
dialoghi fra discipline a Stazione Rogers
eventi multimediali – 2015/2016
Sabato 16 aprile 2016
RIFORMISMO-RIGENERAZIONE (1965 – 1985 - 2015) queste le due parole chiave e le tre date dell'incontro a Stazione Rogers. Il
“riformismo” degli anni '60 è stato un tentativo di “rigenerazione” della democrazia italiana supportato da un “miracolo economico”
che pareva non dovesse finire più. Al Teatro Eliseo, nell'ottobre del '61, Eugenio Scalfari, in rappresentanza di un retroterra di
riviste e circoli culturali, indicò le prospettive di una nuova politica economica che diventarono la piattaforma politica su cuisi
appoggiò il primo governo organico di centrosinistra. “Riformismo mancato” - “Il miracolo scippato”- “Avevamo la luna”sono tre
libri che colsolo titolo di copertina già fanno capire la distanza che,secondo le cronache, dopo gli anni '60,sistabilì tra le
aspettative e la realtà. Luciano Semerani conversando con Gianfranco Carbone, esponente della Giunta Regionale dall'85 al
'93, e successivamente con Debora Serracchiani, oggi al governo del Friuli Venezia Giulia, riproporrà la questione delle cose
fatte e di quelle non fatte, da allora ad oggi, in un orizzonte disenso che renda utile, per l'avvenire di Trieste, il bagaglio delle
esperienze.
Verrà inoltre presentato il video “La suggestione degli anni ‘60”, realizzato con frammenti cinematografici montati da La Cappella
Underground.
estratto youtube dal film:
Le mani sulla città - Regia Francesco Rosi - 1963
Leone d'Oro alla XXIV Mostra internazionale del Cinema di Venezia
con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia
in partenariato con
Università degli Studi di Trieste,
Ordine degi Architetti P.P.C. della Provincia di Trieste,
La Cappella Underground,
Zavod DESSA arhitekturni center - Lubiana
mostre
da giovedì a sabato 17.30/ 20.30
domenica 11/13
STAZIONE
ROGERS
TRIESTE
riva grumula14
sintesi convegno: ORIZZONTI DI SENSO E FUTURO DELLA CITTA' - Stazione Rpgers
ORIZZONTI DI SENSO E FUTURO DELLA CITTA'
per riflettere sulle possibili strategie di sviluppo della città
Sala maggiore Camera di Commercio Trieste
Piazza della Borsa
Venerdì 23 ottobre 2015, nell'ambito della rassegna ARCHITETTURA, CULTURA E POLITICA dialoghi fra discipline
2014-2015.
Stazione Rogers ha promosso e organizzato, nella Sala maggiore della Camera di Commercio di Trieste, il convegno Orizzonti di senso e futuro della città, dedicato alla riflessione sulle possibili strategie di sviluppo delle città e in particolare di Trieste.
Sul tema sono stati chiamati a esprimersi e confrontarsi, fra loro e con il pubblico, diversi esperti nei settori architettonico-urbanistico, scientifico e culturale con l’obiettivo non di formulare uno studio, un programma amministrativo o un piano di opere, ma di fare un censimento di idee, stimolando il dialogo fra le singole discipline, per individuare quale opera o azione specifica, dal punto di vista del singolo operatore, potrebbe essere prioritaria, ovvero giovare di più alla città in un prossimo e attendibile futuro.
Nell’intento di favorire il dialogo tra le scelte possibili nei diversi ambiti, si è scelto di concentrare l’evento nell’arco di una sola giornata di lavori, articolata in tre differenti sessioni:
Strategia degli interventi infrastrutturali e delle trasformazioni urbane nel futuro delle città;
Avanzamento della conoscenza e sviluppo socio-economico; Istituzioni e produzione della cultura.
Per ogni sessione sono state previste una relazione di inquadramento generale, cinque brevi interventi riferiti ad un'esperienza specifica e un dibattito.
La relazione iniziale ha illustrato, per ciascuno dei tre ambiti, le tendenze in atto nel quadro nazionale e/o internazionale con le quali dovrebbero misurarsi le scelte locali. Negli interventi successivi i relatori indicheranno, ciascuno nel proprio settore di interessi, un’opera o un’azione prioritaria che ritengono essenziale in una strategia di sviluppo a breve o medio termine per una città europea di media grandezza come Trieste.
A tutti i relatori è stato chiesto di fare riferimento, ove possibile, a un’esperienza concreta, un progetto o un fatto esemplare, in modo da rendere immediata la comprensione e portare la discussione su un piano di concretezza e di confronto, anche tecnico.
L’iniziativa è stata organizzata da Stazione Rogers con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Trieste, con il patrocinio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trieste e in partenariato con: Università degli Studi di Trieste; Ordine degli architetti P.P.C. della Provincia di Trieste; Laboratorio di Filosofia Contemporanea; La Cappella Underground; Typos Associazione culturale; DESSA, Arhitekturni center, Ljubljana.
SLIDE SHOW STAZIONE ROGERS - ANDREJ HRAUSKY “DESSA - Architectural Gallery a Lubiana”
ANDREJ HRAUSKY “DESSA - Architectural Gallery a Lubiana”
ARCHITETTURA, CULTURA E POLITICA
dialoghi fra discipline a Stazione Rogers
2014/2015
incontri, esposizioni, audiovisivi, dibattiti
domenica 21 dicembre 2014
primo ciclo di incontri della domenica
LA FRAGILITÀ DEI CONFINI
L'acronimo DESSA sta per Delovna skupnost samostojnik architektov. Termine sloveno per Association of freelance Architects fondata nel 1982 da 36 architetti, col principale proposito di sostenere le iniziative di piccoli studi professionali nella società iugoslava socialista. Fin da allora DESSA fornì una struttura economica ed uno spazio fisico per le attività di pochi architetti freelance che lavoravano in vari campi: dalla pianificazione territoriale all’architettura, dall'arredamento al design.
Successivamente, consolidandosi la possibilità di aprire un maggior numero di studi professionali di architettura in cooperazione con il libero mercato in Slovenia, il ruolo di DESSA cambiò mentre molti famosi ed importanti studi di architettura si stavano sviluppando, ottenendo un riconoscimento a livello internazionale, come il Ravnikar-Potokar Bureau e il Bevk Perović Bureau.
Nel 1996, con settantaquattro soci DESSA, si ristrutturò registrandosi come una istituzione culturale no-profit: DESSA Architecture Centre., avente come principale obiettivo promuovere e diffondere il valore culturale dell’Architettura.
Andrej Hrauski si è laureato a Lubiana nel 1971 alla facoltà di Architettura con il prof. Edo Ravnikar, a sua volta allievo di Jože Plečnik.
È autore di numerosi saggi e pubblicazioni scientifiche sulla architettura slovena. Membro della redazione di AB magazine dal 1975.
È stato commissario per il padiglione della Repubblica Slovena per la IX Mostra internazionale Biennale Architettura di Venezia e Membro della giuria del Premio Europeo di Architettura Mies Van der Rohe. Per lunghi anni ha diretto con impegno e successo la DESSA Architectural Gallery di Lubiana.
Partner l’Università degli Studi di Trieste, Workshop di Teoria della progettazione A.A. 2014/15 nel Corso di Laurea in Architettura, sede di Gorizia
SLIDESHOW STAZIONE ROGERS - BLOOMSDAY 2017
18 GIUGNO
James Joyce, protofemminista o libertino?
Conferenza di Renzo S. Crivelli - Università degli Studi di Trieste
Joyce ha avuto un atteggiamento ambiguo nei confronti delle donne, che pure popolano le sue opere. In un caso, come in Dubliners, denuncia i guasti di una condizione femminile subordinata alle consuetudini e ai dettami di una Chiesa retrograda, in un altro, nel Portrait, accetta la realtà di coloro che vivono nei bordelli, ritraendo questo ruolo “sociale” in un’epoca che non sa cosa sia l’emancipazione della donna. Due facce della stessa medaglia: non sempre in contrasto, ambiguamente positive o negative. Femminista o libertino?
Parlano per lui i suoi personaggi.
STAZIONE ROGERS VIDEO Francesco Semerani JOHN HEJDUK Cimitero delle ceneri del pensiero
Francesco Semerani
JOHN HEJDUK Cimitero delle ceneri del pensiero
Nei progetti per Venezia (1974-1979) c'è il momento chiave di quel processo che porta Hejduk dalle indagini sulla forma alla ricerca e definizione di nuovi archetipi. Il tema così circoscritto in un determinato periodo potrà successivamente essere allargato con una lettura dei rapporti tra il pensiero europeo e quello americano, attraverso le relazioni con figure come Peter Eisenman, Aldo Rossi, Manfredo Tafuri. Tali relazioni si verificano in un preciso arco di tempo, al centro del quale si pone l'incontro con Venezia. La tesi è che in John Hejduk via via aumenti d'importanza l'idea archetipica dell'architettura. Per Hejduk l'archetipo non è la grotta o la capanna di Semper e di Laugier, ma vale piuttosto l'accezione Junghiana di senza contenuto. Dice Jung: Nessun archetipo è riducibile a semplici formule. L'archetipo è come un vaso che non si può svuotare né riempire mai completamente. In sé, esiste solo in potenza, e quando prende forma in una determinata materia, non è più lo stesso di prima. Esso persiste attraverso i millenni ed esige tuttavia sempre nuove interpretazioni. Così, attraverso il ricorso alla memoria e al significato, Hejduk cerca gli archetipi che, utilizzando i meccanismi del pensiero, possono dare nuova forma alle figure fondamentali. In questo processo l'architettura si avvicina sempre di più all'arte e acquista una dimensione poetica.
Ma se, come dice Tafuri, l'eccesso è sempre portatore di conoscenze, è prioritario capire i passaggi e i modi in cui Hejduk cerca di liberare i meccanismi del pensiero, generando quella liberazione nell'immaginario architettonico che è il suo lascito più evidente.
STAZIONE ROGERS SLIDE SHOW Maria Grazia Eccheli - DonnArchitettura ARCHITETTURA È DONNA?
ARCHITETTURA, CULTURA E POLITICA
dialoghi fra discipline a Stazione Rogers
2014/2015
incontri, esposizioni, audiovisivi, dibattiti
domenica 8 marzo
Maria Grazia Eccheli
DonnArchitettura
ARCHITETTURA È DONNA?
introduzione di Pierluigi Sabatti
intervento di Mirjana Dragovic di A.I.D.I.A sezione di Trieste
DonnArchitettura, pensieri, idee, forme al femminile, è una raccolta di profili di donne architetto, affascinanti protagoniste tra passato e presente, restituite nelle loro opere, nel loro pensiero, nella loro biografia.
Il corposo volume, curato da Maria Grazia Eccheli e Mina Tamborrino, pubblicato l'anno scorso da Franco Angeli Editore, è articolato in tre sezioni: Ritratti/Stanze/Paesaggi.
Ritratti: profili delle cosiddette Pioniere che hanno lasciato un segno riconoscibile nell’esperienza dell’architettura.
Stanze: una lunga galleria composta dai volti delle donne architetto presenti nella pubblicazione e re-interpretati dall’artista Franca Pisani.
Paesaggi: raccoglie la testimonianza e l’interpretazione di donne-architette contemporanee sui temi del costruire nuovi paesaggi e costruire nel paesaggio costruito.
Saranno presenti all’incontro alcune tra le protagoniste:
Laura Andreini, Eleonora Cecconi, Caterina Lisini, Francesca Mugnai, Gundula Rakowitz e Franca Pisani che presenterà alcuni ritratti.
Prossimi appuntamenti:
domenica 15 marzo, ore 11
Pier Aldo Rovatti
Locale - Globale
domenica 22 marzo, ore 11
Antonella Gallo
La strada è un teatro
Il teatro officina di Lina Bo Bardi a S. Paolo Brasile
Partner l’Università degli Studi di Trieste, Workshop di Teoria della progettazione A.A. 2014/15 nel Corso di Laurea in Architettura, sede di Gorizia
Con il contributo di:
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
appc trieste
Laboratorio di Filosofia
La Cappella Underground
TIPOS
DESSA
SINAPTICA live performance - GESTURAL NET @ Mi&Lab - Trieste (Italy)
Performance per light-min, sale, flauto di luce, webcam e real-time audio sequencer
Anche questo nuovo lavoro del gruppo Sinaptica è costruito sull'elaborazione a più mani degli eventi sonori mediante interfacce gestuali progettate e costruite all'interno del gruppo, dotate di sensori di luce, acustici e visivi. Gli eventi sonori riorganizzati dai performer in modo collaborativo vanno dalla sonificazione di elementi semplici quali il sale, presente sulla scena, a suoni sintetici o concreti continuamente rielaborati e trasformati. L'azione di sequencing applicata ai droni sonori così creati diventa l'elemento strutturante della performance.
L'opera è stata presentata il 7 febbraio 2013 alla Stazione Rogers di Trieste in occasione della terza edizione del Mi&LAB - microfestival di scienza, musica, arte, filosofia, tecnologia.