Urbino città. italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della Città di Urbino capoluogo con Pesaro nelle Marche. Italy.
Luoghi Visitati.
Belvedere della città di Urbino Nord-Est. via delle Mura angolo via Cesare Battisti. via Raffaello. Chiesa di San Francesco. Piazza della Repubblica. Università di Urbino del Palazzo Bo. Centro Storico. Piazza Rinascimento. Palazzo Ducale di Urbino. Cattedrale di Santa Maria Assunta. Chiesa di San Domenico. Scalette del Teatro. Porta Valbona. Le Mura del Borgo Mercantale. Piazza Mercantale. Porticati in Corso Giuseppe Garibaldi. il Teatro. Belvedere Sud-Ovest di Urbino Città.
Ringrazio della Visualizzazione.
Città e Borghi???? Urbino
Urbino Provincia di Pesaro-Urbino Regione-Marche Italia
Urbino è una città dalla storia millenaria, in perfetto equilibrio fra passato e futuro, fra testimonianze del Rinascimento e la multiculturalità della sua dinamica Università.
Il magnifico Palazzo Ducale, uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell’intero Rinascimento italiano, fu la dimora del Duca Federico da Montefeltro.
Caratteristica la facciata con i suoi torricini, è sede della Galleria Nazionale delle Marche, conserva splendide opere di artisti quali Raffaello, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Tiziano e Melozzo da Forlì. Uno dei gioielli più preziosi da visitare è lo Studiolo del Duca.
Bellissima l'ala prospiciente Piazza Rinascimento con la lunga facciata ornata di bifore.
A pochi passi da Palazzo Ducale si può ammirare il Duomo, ricostruito fra il 1474 e il 1607 in eleganti forme rinascimentali, e la bella Chiesa di San Domenico, che mostra la stupenda lunetta di Luca Della Robbia(1451).
Impossibile lasciare Urbino senza visitare l'Oratorio di San Giovanni, e rimanere affascinati dal ciclo di affreschi, qui realizzati tra il 1415 e il 1416, dai fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni.
Nel punto più panoramico della città è situata la Fortezza Albornoz, un imponente edificio realizzato nella seconda metà del XIV secolo.
Urbino è la città di Raffaello, ne ospita infatti la casa natale, ed il suo stupendo centro storico, è patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1998.
Musica: Simple_Gifts. dalla Raccolta audio di YouTube
La chiesa e il chiostro del convento di San Domenico
Il convento e la chiesa, dedicata inizialmente a Santa Maria Maddalena, furono costruiti nel XIV secolo ma subirono ampliamenti e modifiche attraverso i secoli. Vi abitarono fino alla metà del 1500 le monache agostiniane. Passò successivamente ai padri predicatori, detti più comunemente domenicani.
LA CANZONE DI CADIGIA (Branduardi cover) Daniela Battisti
DANIELA BATTISTI voice&harp
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UNILIT Pesaro-Urbino, Anno Accademico 2011-2012
9 maggio 2012, Chiesa monumentale di San Domenico, Urbino, Italy
Acireale | Sicilia | Chiesa San Domenico 4K
Un video che mostra la piazza e la chiesa di San Domenico ad Acireale in provincia di Catania (Sicily).
Da piazza Duomo imboccando via Cavour si incrocia via Alessi e
si giunge in piazza San Domenico. A dominarla è la mole dell'omonima chiesa riedificata nel '700 dopo il terremoto del 1693.
Il prospetto della meta' dell'800, con due campanili, statue, altorilievi, alta gradinata indulge allo scenografico.
All'interno numerose le opere di Alessandro Vasta (Roma 1720 - Acireale 1793). L'attiguo convento seicentesco dei Domenicani annesso alla chiesa per molti decenni ha ospitato il liceo classico Gulli e Pennisi. (Comune di Acireale)
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Data: Aprile 2016
Risoluzione: 4K
Device: Samsung Galaxy S6
Urbino - Svelato l'enigma di Piero della Francesca - Italia.it
Urbino, splendido gioiello della regione Marche, ospita nella galleria del Palazzo Ducale un famosissimo quadro, La flagellazione di Cristo, realizzato da Piero della Francesca e considerato dagli storici dell'arte un vero e proprio enigma.
Il mistero legato a questa opera, ricca di simboli esoterici, è stato chiarito grazie all'intervento della polizia scientifica ed al lavoro del grafico urbinate Duccio Alessandri.
BRIDGE OVER TROUBLED WATER (Simon-Garfunkel cover) Daniela Battisti
DANIELA BATTISTI voice&harp
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UNILIT Pesaro-Urbino, Anno Accademico 2011-2012
9 maggio 2012, Chiesa monumentale di San Domenico, Urbino, Italy
Anteprima mostra dei Musei del San Domenico di Forlì: Ulisse. L'Arte e il Mito. • M.Marittima (RA)
Come da tradizione, la prossima mostra del San Domenico ha visto la sua presentazione estiva. A Milano Marittima, al Grand Hotel Gallia, martedì sera si è parlato della prossima mostra che sarà allestita dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ai Musei di San Domenico a partire dal 15 febbraio 2020. Tanti gli appuntamenti culturali sul territorio, come spiega l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini: “Il 2020 sarà l’anno di importanti ricorrenze: cento anni dalla nascita di Federico Fellini e di Tonino Guerra, il bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi e nel 2021 la ricorrenza a Ravenna dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. I prossimi due anni saranno quindi densi di eventi per celebrare i personaggi che hanno reso noto il nostro territorio”.
YOU'VE GOT A FRIEND (C.King cover) Daniela Battisti
DANIELA BATTISTI voice&harp
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UNILIT Pesaro-Urbino, Anno Accademico 2011-2012
9 maggio 2012, Chiesa monumentale di San Domenico, Urbino, Italy
5.7K Urbino Giro in automobile a 360 ° Con Insta360 One X
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Ciao a tutti ragazzi,
questo è un video a 360 gradi in 5k fatto con la Cam 360 ° Modello Insta 360 One x.
La registrazione è stata fatta nel centro Storico di Urbino.
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Un giro nella fortezza albornoz con vista del palazzo ducale
Immersa nelle morbide colline marchigiane, tra la valle del Metauro e la valle del Foglia, sorge Urbino, città d'immensa ricchezza storica e artistica. Proprio per questo a Urbino è facile perdersi con il naso all'insù mentre si passeggia nel suo centro storico.
Circondata da una lunga cinta muraria in cotto e adornata da edifici in pietra arenaria, grazie al lavoro di importanti artisti Urbino da semplice borgo divenne “culla del Rinascimento” e, ancora oggi, passeggiando per il suo centro storico se ne respira l'aria quattrocentesca. Una caratteristica questa che gli ha fatto guadagnare l’onore di entrare nella World Heritage List nel 1998.
Per l’UNESCO, infatti, la città ha il merito indiscusso di essere stata un punto d'attrazione per i più illustri studiosi e artisti del Rinascimento, italiani e stranieri, che l'hanno trasformata in un eccezionale complesso urbano.
Le origini di Urbino sono antichissime, il nome romano Urvinum deriverebbe dal termine latino urvus (urvum è il manico ricurvo dell'aratro), ma è nel Quattrocento che la città vive il suo massimo splendore.
Ed é soprattutto grazie all’apporto di Federico di Montefeltro che Urbino acquisì quell'eccellenza monumentale e artistica, la cui influenza si è largamente estesa al resto d'Europa.
Questo grande mecenate infatti seppe non solo trasformare Urbino in una magnifica corte princesca, ma anche attrarre nel ducato il meglio che la cultura umanistica rinascimentale italiana potesse offrire: Piero della Francesca, Luciano Laurana, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini, Girolamo Genga ed il padre di Raffaello, Giovanni Santi.
Passeggiando lungo le ripide e strette strade si incontrano tutti gli edifici della Urbino rinascimentale: l'ex Monastero di Santa Chiara, la Chiesa di San Domenico, il Mausoleo dei Duchi nella Chiesa di San Bernardino, palazzo Boghi e il maestoso Palazzo Ducale, custode del tesoro urbinate.
Alcune tra le più importanti maestranze dell'epoca furono coinvolte nella costruzione del palazzo, oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche. E una visita alla Galleria è d'obbligo se si vogliono ammirare alcuni capolavori assoluti della storia dell'arte qui conservati: Flagellazione di Cristo e Madonna di Senigallia di Piero della Francesca , Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand ; Miracolo dell' Ostia Profanata di Paolo Uccello e la sublime Muta di Raffaello. Nelle vicinanze da non perdere la Data (le stalle ducali), collegata al Palazzo dalla magnifica Rampa elicoidale.
Bella artisticamente, ma bella anche dal punto di vista paesaggistico, trovandosi tra due colli, Urbino offre un panorama fatto di tetti e di chiese decisamente suggestivo.
Il video è puramente dimostrativo delle capacità di ripresa della cam
Per ottenere questo video a 360 gradi in qualità 5.7 k in qualità superb 150 ci sono volute 6 ore di rendering e il file risultante è stato di 7,5 Gb
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Se avete domande, richieste o critiche potete lasciare un commento.
Io risponderò a tutti.
Un grande saluto a tutti gli amici
Piero Gentili
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THE BALLAD OF SACCO & VANZETTI (Part2) (Baez-Morricone cover) Daniela Battisti
DANIELA BATTISTI voice&harp
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UNILIT Pesaro-Urbino, Anno Accademico 2011-2012
9 maggio 2012, Chiesa monumentale di San Domenico, Urbino, Italy
THE BALLAD OF SACCO & VANZETTI (Part2) (cover/lyrics) Daniela Battisti
DANIELA BATTISTI voice&harp
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UNILIT Pesaro-Urbino, Anno Accademico 2011-2012
9 maggio 2012, Chiesa monumentale di San Domenico, Urbino, Italy
La Visitazione di Della Robbia alla chiesa di San Leone
Da ieri aperta al pubblico l'esposizione della Visitazione di Luca Della Robbia nella restaurata chiesa di San Leone a Pistoia
Chiesa Nuova. INTERNO. SDC18906.MP4
Tra il 1594 e il 1617, secondo un progetto di Giacomo Della Porta del 1585 e a cura di Giovan Battista Guerra come soprintendente ai lavori, l'originaria pianta ad unica navata fu modificata per mezzo dello sfondamento delle cappelle laterali, che vennero arretrate in modo da lasciare spazio per due strette navate laterali. Si aggiunsero inoltre altre due cappelle, una per lato.
Navate
Interno
La navata centrale è coperta da una volta a botte, sostenuta da pilastri con paraste addossate, tra i quali si aprono le arcate verso le navate laterali, dove si affacciano cinque cappelle per parte.
Ai lati della navata centrale, sopra gli archi di passaggio alle navate laterali, e sulla controfacciata, si trovano quindici tele ovali ospitate in cornici dorate, realizzate tra il 1697 e il 1700, che raffigurano la Salvazione del genere umano attraverso episodi dell'Antico e Nuovo Testamento.
Affreschi di Pietro da Cortona [modifica]
La volta, la cupola con i peducci e l'abside, lasciati inizialmente solo imbiancati per volere dello stesso san Filippo Neri, furono successivamente affrescati da Pietro da Cortona tra il 1647 e il 1666.
Sulla volta l'affresco raffigura la Madonna e san Filippo Neri e si riferisce al celebre episodio della visione avuta dal santo nel 1576 nel corso della costruzione della chiesa: a san Filippo apparve la Madonna che sorreggeva una trave pericolante sopra la cappella nella quale erano conservati durante i lavori il Santissimo Sacramento e l'immagine miracolosa della Madonna Vallicelliana.
Nel catino absidale è raffigurata l'Assunta tra Angeli e Santi, sulla cupola il Trionfo della Trinità (Dio Padre e Cristo sulla cupola e lo Spirito Santo nel lanternino). Sui pennacchi della cupola sono affrescati i profeti biblici Geremia, Ezechiele, Isaia e Daniele.
Transetto e presbiterio [modifica]
Negli anni 1920 del Novecento, nel braccio destro del
Il coro nel presbiterio risale al 1640 per i dossali degli stalli, mentre i sedili sono di poco posteriori. Gli organi e i coretti ai lati del presbiterio hanno ricche mostre in legno dorato del 1698.
Altare maggiore e dipinti di Pieter Paul Rubens [modifica]
Sull'altare maggiore, costruito tra il 1596 e il 1599 doveva inizialmente trovar posto una pala con la Natività di Federico Barocci, tuttavia mai eseguita.
Nel 1608 fu invece deciso di collocarvi l'immagine miracolosa della Madonna Vallicelliana, che venne inserita in una pala in lavagna, dipinta da Pieter Paul Rubens con centri concentrici di Angeli e cherubini adoranti, disposti intorno ad una nicchia con l'immagine sacra. Questa è coperta da una lastra di rame, ugualmente dipinta da Rubens con una Madonna e Bambino benedicente, che può essere sollevata, mediante un sistema di corde e pulegge, per disvelare l'immagine miracolosa sottostante.
Alle pareti laterali del presbiterio si trovano altri due dipinti di Rubens, realizzati ancora su lastre di ardesia, che rappresentano i Santi Gregorio Magno, Papia e Mauro (sulla parete sinistra) e i Santi Flavia Domitilla, Nereo e Achilleo (sulla parete destra).
Il mecenate di questo grandioso ciclo pittorico fu il vescovo di Milano Federico Borromeo.
Sopra il timpano mistilineo dell'altare è stata realizzata un'edicola per ospitare il Crocefisso in legno policromo, opera di Guglielmo Berthelot, del 1615. Nel 1697 il timpano e l'edicola furono modificati per l'aggiunta di due statue di Angeli, opera di Francesco Maratti.
Il tabernacolo dell'altare in bronzo dorato, con angeli in volo, fu realizzato nel 1672 da Ciro Ferri.
Firenze - L'ULTIMA CENA di Domenico Ghirlandaio nel Cenacolo di Ognissanti
Nel Cenacolo adiacente al convento di Ognissanti l'intera parete di fondo è ricoperta dal grande affresco dell' ULTIMA CENA di Domenico Ghirlandaio, databile al 1480.
L'artista in quest'opera abbandonò la tradizionale scatola prospettica della stanza chiusa (usata ad esempio da Andrea del Castagno in Sant'Apollonia), per impostare una finta apertura della parete in una loggia, che asseconda le forme architettoniche della sala.
A questo effetto illusionistico contribuisce anche lo studio della luce, che coincide con la realtà dell'ambiente.
Gli apostoli sono ordinati a coppie e reagiscono con vari atteggiamenti all'annuncio di Gesù secondo cui uno fra loro lo tradirà. Gli aspetti drammatici risultano, però, contenuti e la scena complessiva appare misurata e serena.
Giuda, come da tradizione, è separato dal gruppo dei dodici, trovandosi seduto sul lato opposto della tavola, di spalle.
La testa di Gesù, che appare non ben definita, è frutto di un maldestro restauro avvenuto in tempi moderni.
YOU'VE GOT A FRIEND (C.King cover) DanielaBattisti&TatianaMakarena
DANIELA BATTISTI & TATIANA MAKARENA
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UNILIT Pesaro-Urbino, Anno Accademico 2011-2012
9 maggio 2012, Chiesa monumentale di San Domenico, Urbino, Italy
*Tatiana Makarena su
Italian Renaissance Painting (1425-1499)
Works:
1.Masolino, Tentazione di Adamo ed Eva,1424-1425, affresco, Cappella Brancacci, Firenze.
2. Masaccio, Pagamento del tributo, 1425 ca.,affresco, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Firenze.
3. Pisanello, Visione di S. Eustachio,1436-1438, tempera su tavola, National Gallery, Londra.
4. Paolo Uccello, Battaglia di S. Romano,1436-1440,tecnica mista su tavola, Uffizi, Firenze.
5. Beato Angelico, Annunciazione,1442-1443,affresco, Convento di San Marco, Firenze.
6. Piero della Francesca, Flagellazione, 1444-1470, olio su tavola, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino.
7. Domenico Veneziano, Pala di Santa Lucia de´Magnoli (Sacra Conversazione), 1445, tempera su tavola, Uffizi, Firenze.
8. Benozzo Gozzoli, Cavalcata dei Magi (parete est), 1459-1460, affresco, Palazzo Medici Riccardi, Firenze.
9. Giovanni Bellini, Pietà, 1465-1470, tempera su tavola, Pinacoteca di Brera, Milano.
10. Mantegna, Camera degli Sposi (Oculo), 1465-1474, affresco, Castello di San Giorgio, Mantova.
11. Antonello da Messina, San Girolamo nello studio, 1474-1475, olio su tavola, National Gallery, Londra.
12. Lorenzo di Credi, Annunciazione, 1480-1485, olio su tavola, Uffizi, Firenze.
13. Melozzo da Forlì, Angelo con liuto, 1472 (?), affresco, Pinacoteca Vaticana, Vaticano.
14. Perugino, Consegna delle chiavi, 1481-1482, affresco, Cappella Sistina.
15. Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1482-1485, tempera su tela di lino, Uffizi, Firenze.
16. Carlo Crivelli, Annunciazione, 1486, tempera e oro, National Gallery, Londra.
17. Ghirlandaio, Nascita di Maria, 1485-1490, affresco, Cappella Tornabuoni, S.M. Novella, Firenze.
18. Leonardo, Dama con ermellino, 1488-1490, olio su tavola, Castello del Wawel, Cracovia.
19. Pinturicchio, Madonna della Pace, 1490, olio su tavola, Pinacoteca Civica Tacchi Venturi, San Severino Marche.
20. Luca Signorelli, I Dannati (part.), 1499-1502 ca., affresco, Duomo di Orvieto.
Music: Cafè (Piano and Strings) by Vladimir Sterzer
Monache Agostiniane Santi Quattro Coronati allo speciale Viaggio nella chiesa di Francesco (2018)
Sito Web Monastero:
Canale Telegram Monastero:
Profilo Twitter Monastero:
Suor Fulvia Sieni, abbadessa del monastero Santi Quattro Coronati, allo speciale Viaggio nella Chiesa di Francesco - Speciale Clausura 4.0 del 17/12/2018.
Nota bene: il video in questione non è l'intera puntata che è visibile su Rai Replay.
5.7K Urbino Città Ideale del Rinascimento a 360 ° Con Insta360 One X
#gentili #piero #insta360 #urbino #castello
Ciao a tutti ragazzi,
questo è un video a 360 gradi in 5k fatto con la Cam 360 ° Modello Insta 360 One x.
La registrazione è stata fatta nel centro Storico di Urbino.
Dai torrioni al palazzo ducale salendo per il duomo e poi scendendo in piazza della repubblica e ritornando ai torrioni passando per corso garibaldi
Immersa nelle morbide colline marchigiane, tra la valle del Metauro e la valle del Foglia, sorge Urbino, città d'immensa ricchezza storica e artistica. Proprio per questo a Urbino è facile perdersi con il naso all'insù mentre si passeggia nel suo centro storico.
Circondata da una lunga cinta muraria in cotto e adornata da edifici in pietra arenaria, grazie al lavoro di importanti artisti Urbino da semplice borgo divenne “culla del Rinascimento” e, ancora oggi, passeggiando per il suo centro storico se ne respira l'aria quattrocentesca. Una caratteristica questa che gli ha fatto guadagnare l’onore di entrare nella World Heritage List nel 1998.
Per l’UNESCO, infatti, la città ha il merito indiscusso di essere stata un punto d'attrazione per i più illustri studiosi e artisti del Rinascimento, italiani e stranieri, che l'hanno trasformata in un eccezionale complesso urbano.
Le origini di Urbino sono antichissime, il nome romano Urvinum deriverebbe dal termine latino urvus (urvum è il manico ricurvo dell'aratro), ma è nel Quattrocento che la città vive il suo massimo splendore.
Ed é soprattutto grazie all’apporto di Federico di Montefeltro che Urbino acquisì quell'eccellenza monumentale e artistica, la cui influenza si è largamente estesa al resto d'Europa.
Questo grande mecenate infatti seppe non solo trasformare Urbino in una magnifica corte princesca, ma anche attrarre nel ducato il meglio che la cultura umanistica rinascimentale italiana potesse offrire: Piero della Francesca, Luciano Laurana, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini, Girolamo Genga ed il padre di Raffaello, Giovanni Santi.
Passeggiando lungo le ripide e strette strade si incontrano tutti gli edifici della Urbino rinascimentale: l'ex Monastero di Santa Chiara, la Chiesa di San Domenico, il Mausoleo dei Duchi nella Chiesa di San Bernardino, palazzo Boghi e il maestoso Palazzo Ducale, custode del tesoro urbinate.
Alcune tra le più importanti maestranze dell'epoca furono coinvolte nella costruzione del palazzo, oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche. E una visita alla Galleria è d'obbligo se si vogliono ammirare alcuni capolavori assoluti della storia dell'arte qui conservati: Flagellazione di Cristo e Madonna di Senigallia di Piero della Francesca , Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand ; Miracolo dell' Ostia Profanata di Paolo Uccello e la sublime Muta di Raffaello. Nelle vicinanze da non perdere la Data (le stalle ducali), collegata al Palazzo dalla magnifica Rampa elicoidale.
Bella artisticamente, ma bella anche dal punto di vista paesaggistico, trovandosi tra due colli, Urbino offre un panorama fatto di tetti e di chiese decisamente suggestivo.
Il video è puramente dimostrativo delle capacità di ripresa della cam
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La corte e il Palazzo Ducale di Urbino
« Federico edificò un palazzo, secondo la opinione di molti, il più bello che in tutta Italia si ritrovi; e d'ogni opportuna cosa sì ben lo fornì, che non un palazzo, ma una città in forma di palazzo esser pareva. »
(Baldassarre Castiglione, Il Cortegiano, I, 2)
Il Palazzo Ducale di Urbino, situato al fianco della cattedrale, è uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell'intero Rinascimento italiano ed è sede della Galleria Nazionale delle Marche.
Il palazzo, voluto dal Duca di Urbino Federico da Montefeltro, uomo d'arme e raffinato umanista, venne costruito nel corso del XV secolo in fasi successive. Fra le innumerevoli maestranze che furono impiegate in tale ardita costruzione, vogliamo qui ricordare i nomi dei tre architetti che ebbero il merito di rendere l'edificio uno dei palazzi più eccelsi dell'epoca rinascimentale: il fiorentino Maso di Bartolomeo, il dalmata Luciano Laurana e il senese Francesco di Giorgio Martini.
Il nucleo più antico del palazzo, denominato Palazzetto della Jole, fu edificato per volontà del conte Guidantonio, padre di Federico. Si affaccia con il suo lato lungo su piazza del Rinascimento, collegandosi idealmente alla Chiesa di San Domenico, abbellita da un elegante portale rinascimentale opera di maestranze fiorentine con decorazione a lunetta di Luca della Robbia. E proprio a tali maestranze, guidate dall'architetto-scultore fiorentino Maso di Bartolomeo, si rivolse Federico nel 1454 per dare avvio alla progettazione della prima fabbrica.
All'architetto dalmata Luciano Laurana vanno invece attribuiti numerosi ambienti del piano nobile che andarono a completare il Cortile d'Onore: lo Scalone d'Onore, la Biblioteca, il Salone del Trono, la Sala degli Angeli, la Sala delle Udienze.
Sempre al Laurana si deve la progettazione delle due grandi invenzioni eterne della residenza: la famosa facciata dei Torricini e lo Studiolo del Duca Federico. A sostituire il Laurana attorno al 1474 fu l'artista-architetto-ingegnere senese Francesco di Giorgio Martini che restò al servizio dei Montefeltro per oltre undici anni. Il Martini si occupò dell'ultimazione delle parti incomplete del palazzo nonchè dell'ideazione del complesso impianto idrico per il quale il palazzo andò famoso ai suoi tempi. Con il Martini il palazzo era diventato ciò che ancor oggi ci affascina incredibilmente: una costruzione di straordinaria raffinatezza decorativa, di eccezionale bellezza, di grandissima comodità; un palazzo in forma di città in grado di accogliere centinaia di persone. Nel corso del XVI secolo, con il passaggio del Ducato alla dinastia Della Rovere, il palazzo subì nuovi ampliamenti e modifiche, con l'aggiunta del secondo piano nobile, il cosiddetto Appartamento roveresco.
A partire dalla devoluzione del ducato alla Santa Sede, nel 1631, il palazzo dovette subire un lento processo di spoliazione e degrado durato per secoli. Nel 1912 all'interno del Palazzo è stata allestita la Galleria Nazionale delle Marche che ha permesso il recupero di numerose opere d'arte.
info: turismo.marche.it
Tratto dal Doc Il Rinascimento di Federico da Montefeltro, regia di Marcello Traversini
Archivi MdM edit: dm