TG dei Comuni - 4a Puntata - Castel S Angelo, Borgo Velino, Cittaducale
La quarta puntata del #TGdeiComuni sono presenti i tre Comuni di #CastelSantAngelo, #BorgoVelino e #Cittaducale .
Il primo Comune visitato è Castel Sant'Angelo, un paese che ha origini già nell'antica Roma e dove si trovava la villa che ha ospitato sia Flavio che Tito Vespasiano, rilevante famiglia romana. Salendo verso il Borgo, i visitatori possono osservare una serie di murales, dedicati ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Le opere sono stata realizzate in occasione del centenario della Grande Guerra e rappresentano alcune tappe importanti dell’evento bellico: la conformazione dell'Europa prima della Guerra, l’assassinio di Sarajevo e la disfatta di Caporetto. Di particolare importanza è il murales dedicato a Felice Saulli, uno dei due combattenti di Castel Sant’Angelo, a cui fu conferita la medaglia d'argento al valor militare per il suo operato durante la Prima Guerra Mondiale.
Il viaggio tra i #Comuni, prosegue verso Borgo Velino, un piccolo paesino racchiuso tra le montagne del Monte Nuria, Monte Giano e Monte Terminillo. La sua natura, prettamente agricola, consente al borgo di esser rinomato per i suoi prodotti tipici, come il #MarroneAntrodocano; una varietà di castagna a Indicazione geografica protetta (IGP), conosciuta a livello europeo come uno dei migliori frutti d'Italia.
Tra le diverse ricorrenze, Borgo Velino è famoso per il consueto appuntamento del “Tressette Animato”, la partita a carte organizzata in piazza da quaranta carte viventi. La manifestazione vuole ricordare quando la Principessa Margherita D’Austria raggiunse il paese di Borgo Velino (Borghetto) per la firma dei Capitoli del Borghetto. Per renderle omaggio, la popolazione le volle far conoscere il gioco del Tressette, proponendo alcune mani di una partita in piazza con carte viventi. Dal 1971, nel mese di Agosto, il paese si adorna a festa e tutta la popolazione accorre nella piazza principale per prendere parte all'evento. Inoltre, tra una mano e l’altra vengono effettuate altre rappresentazioni: balli popolari, combattimenti, canti di menestrelli e giochi di bandiere.
Ultimo Comune visitato è quello di #Cittaducale, terzo per popolazione e dimensione territoriale nella Provincia di Rieti. Si tratta di un paese molto interessante dal punto di vista storico, artistico, naturalistico, ma soprattutto urbanistico. Cittaducale è infatti una città unica nel suo genere grazie all'inusuale conformazione urbanistica. Il borgo è diviso in quattro perfetti cardi dei romani, che vengono interrotti solo dalla piazza centrale. La grande del luogo è dovuta alla famiglia d'Angiò che è stata la prima ad insediarsi nel territorio, tutto questo sulle spoglie di una tradizione romana molto importante. Il borgo si trova difatti nei pressi dell’area archeologica delle Terme di Vespasiano, in cui l’Imperatore veniva a villeggiare e dove ha strutturato un impianto termale di grandissima rilevanza.
Si ringraziano i Sindaci dei tre Comuni di #CastelSantAngelo, #BorgoVelino, #Cittaducale e l'Assessore ai lavori di #BorgoVelino: Luigi Taddei, Emanuele Berardi, Leonardo Ranalli e Renato Aloisi.
#VideoMarketing #ComuniLazio
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Guia de Roma- Rome tour Guide
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L'arena e i sotterranei del Colosseo
Avete voglia di rivivere i fasti dell'impero romano? Sono Alessandro Innocca, guida turistica abilitata e oggi vi accompagnerò nel cuore archeologico della città di Roma. Visiteremo l'Anfiteatro Flavio o più comunemente Colosseo. È il più grande anfiteatro romano e fu voluto dalla dinastia dei Flavi. La costruzione dell' edificio fu iniziata dall'imperatore Vespasiano 72 d.C. nell'area del laghetto della Domus Aurea e completata dal figlio Tito Flavio, che lo inaugurò nell'80 d.C. con spettacoli che durarono 100 giorni. È sopravvissuto al tempo per raccontare ad ognuno di noi la sua storia e quella dell'Impero Romano. La visita guidata all'interno del Colosseo è incentrata su due livelli. Potrete avere un'ampia panoramica sugli spazi interni, ma anche suggestivi squarci della città di Roma dai fornici esterni. Questo era il luogo per eccellenza dei combattimenti dei gladiatori, beniamini della folla. I combattenti si scontravano nell'arena ellittica dalle dimensioni di 76 metri x 46 metri. Questa aveva una pavimentazione in muratura ai lati mentre al centro in legno ed era costantemente ricoperta con la sabbia. Dopo ogni spettacolo veniva sostituita la sabbia sporca con quella pulita. Oggi possiamo osservare i sotterranei dell'arena dove erano sistemati gli apparati di supporto alla preparazione e allo svolgimento dei giochi. Si trattava di ambienti di servizio che si affacciavano lungo un passaggio centrale sull'asse maggiore del Colosseo. La loro costruzione si deve all'imperatore Domiziano. Guardando verso il muro perimetrale vediamo alcune stanze voltate che ospitavano le belve feroci, catturate in luoghi lontani, e le scenografie utilizzate nei spettacoli. Sempre qui i gladiatori si preparavano alla lotta e attendevano il loro ingresso nell'arena. Inoltre vi erano sistemati 80 montacarichi per far salire nell'arena la sabbia, gli animali e i gladiatori. Si trattava principalmente di piattaforme mobili e ruotanti ed ascensori mossi da contrappesi che permettevano numerosi effetti sorpresa, introducendo improvvisamente i combattenti e cambiando velocemente le scenografie. I sotterranei erano utilizzati quindi dai schiavi che adempivano i loro compiti senza che il pubblico se ne accorgesse. Il corridoio lungo l'asse principale del Colosseo terminava con due gallerie: quella ad est metteva in collegamento con il Ludus Magnus, la palestra dei gladiatori mentre quella ad ovest in direzione del tempio di Venere e Roma, veniva utilizzata per la preparazione delle scenografie. Da ricordare è l'ingresso sotterraneo chiamato Porta Libitinaria dove passavano i cadaveri dei gladiatori uccisi durante i combattimenti per essere issati sui carri e portati all'Ustrinum per la cremazione.
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Colosseo – Storia – Roma – Audioguida – MyWoWo Travel App
Il Colosseo è considerato una delle sette meraviglie del mondo moderno!
Sei davanti all’anfiteatro Flavio, simbolo della grandezza di Roma imperiale, detto “Colosseo” per la colossale statua di Nerone alta trenta metri che sorgeva nella piazza antistante. Mentre decidi se cedere alla tentazione di farti un selfie con i figuranti “centurioni”, ti racconto la sua storia: sappi che sta per compiere due millenni di vita!
Fu infatti nel 72 dopo Cristo che l’imperatore Vespasiano ne avviò la costruzione sull’area dove prima si stendeva il lago artificiale fatto scavare da Nerone davanti alla sua residenza, la famosa Domus Aurea, o casa d’oro. Ma Nerone non aveva lasciato un buon ricordo nel popolo, e come gesto di riconciliazione Vespasiano fece prosciugare lo stagno e lo sostituì col più grande anfiteatro concepito fino ad allora.
L’inaugurazione avvenne nell’anno 80, sotto l’imperatore Tito, con combattimenti di gladiatori, festeggiamenti e spettacoli che durarono per cento giorni di fila e videro l’uccisione di cinquemila animali feroci fatti arrivare dall’Africa!
L’imperatore Domiziano fece poi scavare i sotterranei e bonificare il sottosuolo. I ludi, cioè i combattimenti tra gladiatori, cessarono intorno all’anno 400, ma i combattimenti tra animali continuarono per altri due secoli. Ma nell’arena si tenevano anche esibizioni di giocolieri, gare atletiche, giostre a cavallo e battaglie navali…
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