La Basilica di Sant'Angelo in Formis
Un breve racconto ci presenta uno dei più straordinari monumenti del Romanico in Italia, la straordinaria Basilica di Sant'Angelo in Forms a Capua Vetus, dove si conserva uno dei più completi e alti cicli affrescati del Romanico.
S.Angelo in Formis - L'Abbazia nel 1818
La descrizione dell'Abbazia è stata liberamente tratta dall'articolo pubblicato sulla Rivista Universale nel 1818 a firma di don Andrea Caravita, Prefetto dell'Archivio di Cassino. La presente sintesi parziale dell'articolo è letta dal sintetizzatore vocale.
La Basilica di Sant'Angelo in Formis - The Basilica of Sant 'Angelo in Formis
La Basilica di Sant'Angelo in Formis - The Basilica of Sant 'Angelo in Formis - Die Basilika von Sant 'Angelo in Formis
Capua: Basilica S Angelo in Formis
Basilica Benedettina di S.Angelo in Formis in Capua
basilica sant angelo in formis
basilica benedettina in sant'angelo in formis (caserta)con affreschi del XI secolo di scuola cassinese dedicata all'Arcangelo Michele.
SANT’ANGELO IN FORMIS – Paura intorno alla Basilica
Doppia ordinanza del sindaco di Capua Edoardo Centore che ha imposto la verifica statica dell’arco della Basilica Benedettina e, nel contempo, il ripristino dei luoghi ai proprietari dopo il crollo che si è registrato ieri pomeriggio in una delle strutture attigue al complesso monumentale che si trova a Sant’Angelo in Formis. Sul posto, in questo momento, il delegato di zona Luigi Di Monaco che sta seguendo passo passo la vicenda. «Il crollo non ha assolutamente interessato la basilica – ha chiarito Di Monaco – ma una struttura privata che si trova all’interno dell’area. Allo stesso tempo, il crollo non ha causato alcun danno né all’arco né alla basilica. Come amministrazione, comunque, ci stiamo attivando per garantire la sicurezza di tutti ed è per questo che abbiamo interdetto l’area al transito delle persone e abbiamo avviato tutte le verifiche del caso imponendo ai privati di effettuare tutti gli interventi necessari». Il crollo si è verificato ieri pomeriggio intorno alle 18, in concomitanza con la festa medioevale. Sono ben diciassette i proprietari privati che hanno beni nell’area della Basilica.
Tg Regionale Campania - Basilica di S Angelo in Formis (Capua)
TGR Campania (edizione 17 gennaio 2015) - Puntata dedicata all'arte della città di Capua e alla Basilica di S. Angelo in Formis
L'incontro con Gesù - 4 Maggio 2014
Prime comunioni
Basilica Benedettina Sant'Angelo in Formis
Parrocchia Sant'Angelo in Formis
La basilica di Sant'Angelo in Formis - IV B/L
DINTORNI - La Cattedrale di Sant'angelo in Formis
tratto dal documentario DINTORNI del 1992
back stage MODA IN PASSERELLA @ basilica benedettina (s.angelo in formis)
ITALIA LANGOBARDORUM 2011 Arcai
- Fratelli (Langobardorum) d'Italia, si parte: la presidenza a Brescia
PASSEGGIANDO nel Delta del Po: Abbazia La Pomposa
L'origine dell'Abbazia risale ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino su quella che era l'Insula Pomposia, un'isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare. Dopo l'anno mille, cominciò la stagione di maggior splendore e divenne centro monastico fiorente votato ad una vita di preghiera e lavoro, la cui fortuna si legò alla figura dell'abate San Guido. Il monastero pomposiano accolse illustri personaggi del tempo, tra i quali è da ricordare Guido d'Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note. Chi ama l'arte antica non deve perdere l'occasione di ammirare nella basilica di Santa Maria uno dei cicli di affreschi più preziosi di tutta la provincia di ispirazione giottesca e il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di preziosi marmi collocati tra il VI e XII secolo.
Monte Tifata Sant'Angelo in Formis - Xiaomi Mi Drone 4K
Panoramica aerea sul paesaggio alle pendici del Monte Tifata, sfondo naturale della Basilica Benedettina di Sant'Angelo in Formis.
Riprese effettuate con Xiaomi Mi Drone 4K
Tg1 - Antimo Cesaro restauro della Basilica di S.Angelo in Formis
Tg1 - Antimo Cesaro restauro della Basilica di S.Angelo in Formis
il giorno piu bello
Fiera Sposi al borgo di Sant'Angelo in Formis
L'''ABBAZIA DI MONTECASSINO (by Micuccio Caloiero)
AMMIRARLA IN SILENZIO PENSANDO ALLA STORIA E ALLA GUERRA CHE L''HA INTERESSATA SUO MALGRADO!
Antimo, Smcv, andrea in concerto Mozart
Andre in concerto a Sant'Angelo in formis. il vero cantautore partenopeo sant'angiolese
Un giro presso l'abbazia di Sant'Agata Martire Serracapriola di Aldo Massa e Alessandro Parisi
Peccato che questo rudere con tatnta storia alle spalle sia abbandonato a se stesso
L'Abbazia di Sant'Agata martire sorge su antichi resti romani al margine nord-est del territorio serrano. L’area si trova a breve distanza dal mare e dal corso del fiume Fortore. I primi riferimenti storici dell’Abbazia sono datati 1328 e ne contestualizzano la nascita in relazione all'operato dei Cistercensi di Casanova. L’Abbazia è stata sotto il controllo dell’Abbazia di Tremiti per molti secoli. Infatti per Tremiti, l’Abbazia di Sant’Agata aveva un ruolo strategico di grande importanza: affacciata sul mare e in comunicazione visiva con le isole, non distante dal corso del fiume Fortore, storicamente navigabile per piccole imbarcazioni e dotata di un non incomodo porto.
L’Abbazia di Sant’Agata garantiva la continuità del flusso di viandanti, di pellegrini, mercanti e faccendieri diretti alle isole. Tale era il flusso che nel 1575 si progettò l'allargamento della Santa Agata - Porto del Fortore.
Dopo il XV secolo, i Canonici s dedicarono all’espansione delle colture agricole (frumento e vigneto) e della pratica zootecnica a scapito dei preesistenti boschi. La produzione eccedente veniva concentrati a Tremiti per poi essere commercializzata. Prevaleva l'allevamento ovino, seguito da quello di bufali, maiali, giumente. Per affrontare le diverse incombenze nell’area sorgeva oltre la chiesa, una grande masseria e molte case per i massari e i lavoranti. Lintera struttura assunse un aspetto poderoso grazie alla cinta di robuste mura.
Nell' Agosto 1567 uno sciame di galee turche attraccò alla foce del fortore. Le milizie ottomane raggiunsero il centro fortificato di Sant’Agata, saccheggiandola e dandola alle fiamme.