CASALVECCHIO SICULO - Chiesa SS Pietro e Paolo d'Agrò - Sicilia - Sicily
- La basilica di San Pietro e Paolo, nel comune di Casalvecchio Siculo, in provincia di Messina, è una delle più importanti opere, a livello mondiale, di architettura medioevale.
Il contesto naturale e paesaggistico in cui sorge è semplicemente magico, isolata come è in una campagna ricca di alberi di limoni e di macchia mediterranea, avulsa da qualunque contesto urbano.
La costruzione, in origine, è da attribuirsi ai monaci basiliani e di conseguenza al periodo bizantino (dal 536 fino alla conquista araba). Distrutta dagli Arabi, dopo la riconquista normanna, il re di Sicilia Ruggero II, su richiesta del monaco Gerasimo, ne finanziò la ricostruzione nel 1116. Danneggiata gravemente dal terremoto del 1169, fu restaurata dall'architetto normanno Gerardo il Franco nel 1172, come si evince dalla scritta in greco che sovrasta il portale della basilica. L'eccezionale unicità di questo straordinario monumento sta nella sintesi architettonica tra elementi dell'arte araba, normanna e bizantina, fusi mirabilmente.
chiesa dei santi Pietro e Paolo D'Agrò gli spot di Terre di Cinema
Chiesa dei santi Petro e Paolo D'Argò - spot realizzato dai ragazzi dai ragazzi del Centro Sperimentale di Palermo all'interno del CineCampus 2011.
Realizzato da: Valentina Pellitteri e Federico Savonitto
Con i commenti del Panel di Host nella serata di chiusura della prima edizione di Terre di Cinema.
Savoca (ME) 24 settembre 2011
Visita culturale Basilica SS Pietro e Paolo d'Agrò - Casalvecchio Siculo
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò si trova in Sicilia, in provincia di Messina, nella frazione San Pietro di Casalvecchio Siculo. La chiesa originaria risaliva presumibilmente all'incirca al 560 Fu in seguito completamente distrutta dagli arabi e quindi ricostruita nel 1117. La basilica molto probabilmente subì dei gravi danni nel 1169 a causa del fortissimo terremoto che quell'anno squassò tutta la Sicilia orientale. Fu quindi ristrutturata e rinnovata nel 1172 dall'architetto (capomastro) Gherardo il Franco come si può dedurre dall'iscrizione in greco antico posta sull'architrave della porta d'ingresso.
L'Abbazia di Gherardo il Franco
Tre stili, bizantino, arabo e normanno, si fondono in un'unica opera risalente al 560 d.C. che domina la Valle d'Agrò, in provincia di Messina.
Autore: fabriziosergi
Il video è realizzato per il contest creativo Portiamo alla luce i beni invisibili di Fondazione Telecom Italia in collaborazione con Zooppa.
L'attuale Basilica dei S.S. Pietro e Paolo D'Agrò, originariamente risale al 560 d.C. Presenta tre diversi stili architettonici: bizantino, arabo e normanno. Fu distrutta completamente dagli arabi e ricostruita nel 1117 come atto di donazione di Ruggero II. Fu ristrutturata poi dall'architetto capomastro Gherardo il Franco in seguito ad una nuova distruzione causata dal terremoto del 1169 su committenza dell'Abate Teostericto di Taormina nel 1172. E' situata molto lontano dai centri abitati, in aperta campagna, a ridosso di una collina che domina gran parte della Valle d'Agrò. Rientra nel Comune di Casalvecchio Siculo in provincia di Messina. E' un monumento unico nel suo genere, considerata dagli studiosi primo esempio di protogotico al mondo, di straordinaria bellezza architettonica e paesistica costituisce un luogo magico che permette un contatto diretto con i popoli che hanno colonizzato il mediterraneo, purtroppo poco conosciuta e di conseguenza poco fruita.
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Casalvecchio Siculo. Chiesa SS Pietro e Paolo
Casalvecchio Siculo. Chiesa SS Pietro e Paolo
Chiesa Bizantina S. Pietro e Paolo d'Agrò (Me)
Foto della chiesa di S. Pietro e Paolo D' Agrò
Fasi di ricostruzione chiesa SS Pietro e Paolo - Trobaso
La Valle d'Agrò e l'Abbazia dei SS. Pietro e Paolo
La Valle d'Agrò è illuminata dall'Abbazia dei SS. Pietro e Paolo. Completata nel 1172 ad opera del protomastro Girardo il Franco, danneggiata dal terremoto del 4 febbraio 1169, fu consacrata nell'anno 1178. Una sagra e una messa, per riavvicinare i turisti del Mondo.
SAVOCA LACCO D' AGRO' MUMMIE CAPPUCCINI TAORMINA SANTA TERESA PENTEFUR SAN PIETRO E PAOLO
PARCO ECOLOGICO VAL D'AGRO' PEDONALE E CICLABILE
333 7477702 090 2005749
Il parco nel fiume Agrò è stato aperto al pubblico nel 2009 ,su 5 chilometri si snoda il percorso ciclabile sino alla chiesa di San Pietro e Paolo. Dal mare della riviera Jonica da LACCO d'Agrò si sale verso Antillo passando da Sant'Alessio Scifì, Rocca Fiorita sul lato destro del fiume Agrò. savoca fu la capitale della Sicilia nord orientale, le altre erano Mazara e Noto. Lacco d'Agrò ha una posizione misteriosa e curiosa: una strana montagna di roccia a BASE quadrata si erge sul lato destro del fiume quasi alla foce, crea un'ansa contro cui si scontrava la corrente del fiume compiendo un giro vorticoso. Proprio di fronte al piccolo paese di San Francesco di Paola che sino a 40 anni fa era un piccolo paradiso, microcosmo fuori dal turbine del progresso.
ITALA- MONTESCUDERI -FIUMEDINISI- VALLONE ALI'- ITALA
TREKKING ADVENTURE TEAM-MESSINA
Bellissima ed impegnativa escursione quella di oggi 1 Aprile 2012 partito dal versate di Itala ed esattamente dalla sterrata che sale subito dopo il cimitero dove si trova anche il cartello che segna l'inizio della riserva di Fiumedinisi e Monte scuderi , la sterrata sale sino al bivio in cima al costone dove si incontra la sterrata che scende verso Ali' , subito un gradito incontro un riccio ancora semi addormentato si fa tranquillamente avvicinare e fotografare , alle mie spalle una bellissima alba.
Arrivato al primo incrocio intravedo già di fronte a me l'etna ancora innevato ed a mio fianco in alto la cima di Monte Scuderi da qui proseguo ancora in salita la sterrata per arrivare ad un altro incrocio in un piccolo pianale dove incontro pecore al pascolo e mucche che allattano i piccoli , un cartello segnala la fauna e la flora della riserva , a questo punto decido di salire lungo il crinale che sale dritto in cima , grande fatica , grande salita ed enorme difficoltà sia per la fitta vegetazione che per il terreno molto friabile ma non sono le difficoltà a fermarmi anzi mi stimolano ancora di più tutta la salita sino in cima dura circa 1 ora , sfiancante e mozza gambe , ma credetemi ne vale la pena , in cima uno spettacolare panorama a 360° sullo stretto di Messina , sull'Etna ,sul versante Ionico sino a Taormina e su Monte Poverello mi fanno subito dimenticare la fatica della salita, dopo aver goduto dei vari panorami ed aver visitato come sempre la grotta ed i vari cunicoli che scendono dentro le viscere della montagna , meritato riposo e colazione.
Dopo essermi riposato incomincia la discesa non dallo stesso versante visto che decido come sempre di chiudere a cerchio l'escursione , ma intraprendo un'altra faticosa ed intrepida discesa dal costone che affaccia su Fiumedinisi, anche qui grande fatica per non scivolare giù che ancora una volta mettono a dura prova le mie caviglie e ginocchia , certo non facilmente scendo sulla sterrata che avevo visto dalla cima ,he collega,riscendendo nella vallata di Alì , l'altro versante da dove sono partito , il percorso e piacevole e rilassante , pianeggiante inizialmente e per logica in discesa dopo , attraverso un piccolo boschetto di pini dove è collocata un'area attrezzata con qualche tavolino , e quasi a valle diversi vecchi casolari testimoniano in tempi passati la presenza dell'uomo. Sceso giù nella vallata adesso non mi resta che risalire dall'altro costone per arrivare al bivio da dove sono già passato in andata , anche qui una dura salita ma più comoda visto che risalgo l'ungo una sterrata. In cima riposino , ci vuole proprio e riprendo una nuova discesa ancora una volta molto ripida e scoscesa per arrivare al punto di partenza visto che non voglio ripercorrere la strada già fatta quindi taglio dal costone non seguendo il sentiero ,ancora fatica ma ben ricompensata dal panorama su Messina ed Itala , arrivo al punto di partenza molto stanco ma soddisfatto di aver ancora una volta camminato e goduto della natura allo stato puro. Al rientro piccola visita alla chiesa di S.PIETRO E PAOLO antica chiesa del XI secolo ARABO-NORMANNA di spettacolare bellezza.
Giornata Nazionale degli Amici dei Musei 2011 - 4° Tappa Palazzo Corvaja di Taormina
Grande successo ha avuto la due giorni dedicata alla Riviera Jonica Messinese nell'ambito della VIII Giornata Nazionale degli Amici dei Musei, che ha goduto tra l'altro dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il significativo evento, svoltosi sabato 1 e domenica 2 ottobre 2011, è stato organizzato dall'Associazione Amici del Museo di Messina, presieduta da Franz Riccobono con il significativo supporto del Segretario Marco Grassi. Numerosa la partecipazione alle ben cinque visite guidate che hanno fatto scoprire o riscoprire magici e suggestivi luoghi del nostro territorio. Il ricco programma ha visto sabato la visita al Castello Rufo Ruffo di Scaletta Zanclea con il suo interessante Museo ricco di testimonianze del passato del dongione normanno. Il pomeriggio culturale si è concluso a Itala dove nel sagrato dell'Abbazia Normanna dei Santi Pietro e Paolo di Itala si è tenuta la proiezione del significativo documentario: Monte Scuderi: la Montagna del Tesoro di Mario Sarica, Franz Riccobono ed Egidio Bernava. Domenica 2 ottobre la lunga giornata è iniziata alle ore 11 con la visita guidata a Forza d'Agrò della Chiesa della Triade e del Monastero Agostiniano. Nel pomeriggio a Taormina visita al riallestito Museo Siciliano di Arti e Tradizioni Popolari di Palazzo Corvaja e a seguire corteo storico lungo tutto Corso Umberto, da Porta Messina a Porta Catania, della Compagnia d'Armi Rinascimentali della Stella di Messina. Infine le iniziative si sono concluse in serata con la visita in notturna della splendida dimora di Casa Cuseni che vide fra le sue mura ospiti del calibro di Greta Garbo e Pablo Picasso, un nuovo museo voluto da Franco Spadaro che arricchisce il patrimonio culturale taorminese. Le iniziative peloritane della Giornata Nazionale dei Musei sono organizzate anche grazie alla fattiva collaborazione dell'Associazione Bella Sicilia, del Touring Club Italiano Sezione di Messina, della Provincia Regionale di Messina, dei Comuni di Forza d'Agrò, Scaletta e Taormina e dell'Antica Badia Ristoro di Itala.
Forza d'Agrò chiesa SS. Pietro e Paolo trekking
Sabato 3 novembre è stato inaugurato il terzo sentiero, il gruppo volontari sentieri capitanati dall'instancabile Vincenzo Fiocco, ha ripreso la mulattiera che da Forza d'Agrò conduce a Scifì ed alla chiesa di SS. Pietro e Paolo. Il trekking nel nostro paese si fa sempre più interessante e si amplia sempre di più mettendo a disposizioni variati aspetti, sia dal punto di vista di difficoltà che di alternativa. Ormai è divenuta una consuetudine incontrare gruppi di persone che percorrono le vie dei nostri avi. All'inaugurazione del sentiero si sono presentate circa 60 persone; in piazza Largo Piano è stata scoperta la prima indicazione in presenza dell'Amministrazione Comunale e di altri curiosi. Il percorso è stato molto avvincente ed all'arrivo a Scifì, in piazza Eros Cuzzari, una mega salsicciata ha ritemprato i partecipanti. Altre saranno le iniziative del gruppo, dichiara Fiocco, come la riscoperta dei sentieri che dal nostro paese portano a S. Alessio.
Giornata Nazionale degli Amici dei Musei 2011 - 6° Tappa: Casa Cuseni - Kitson Museum di Taormina
Grande successo ha avuto la due giorni dedicata alla Riviera Jonica Messinese nell'ambito della VIII Giornata Nazionale degli Amici dei Musei, che ha goduto tra l'altro dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il significativo evento, svoltosi sabato 1 e domenica 2 ottobre 2011, è stato organizzato dall'Associazione Amici del Museo di Messina, presieduta da Franz Riccobono con il significativo supporto del Segretario Marco Grassi. Numerosa la partecipazione alle ben cinque visite guidate che hanno fatto scoprire o riscoprire magici e suggestivi luoghi del nostro territorio. Il ricco programma ha visto sabato la visita al Castello Rufo Ruffo di Scaletta Zanclea con il suo interessante Museo ricco di testimonianze del passato del dongione normanno. Il pomeriggio culturale si è concluso a Itala dove nel sagrato dell'Abbazia Normanna dei Santi Pietro e Paolo di Itala si è tenuta la proiezione del significativo documentario: Monte Scuderi: la Montagna del Tesoro di Mario Sarica, Franz Riccobono ed Egidio Bernava. Domenica 2 ottobre la lunga giornata è iniziata alle ore 11 con la visita guidata a Forza d'Agrò della Chiesa della Triade e del Monastero Agostiniano. Nel pomeriggio a Taormina visita al riallestito Museo Siciliano di Arti e Tradizioni Popolari di Palazzo Corvaja e a seguire corteo storico lungo tutto Corso Umberto, da Porta Messina a Porta Catania, della Compagnia d'Armi Rinascimentali della Stella di Messina. Infine le iniziative si sono concluse in serata con la visita in notturna della splendida dimora di Casa Cuseni di Robert Hawthorn Kitson che vide fra le sue mura ospiti del calibro di Greta Garbo e Pablo Picasso, un nuovo museo voluto da Franco Spadaro che arricchisce il patrimonio culturale taorminese. Le iniziative peloritane della Giornata Nazionale dei Musei sono organizzate anche grazie alla fattiva collaborazione dell'Associazione Bella Sicilia, del Touring Club Italiano Sezione di Messina, della Provincia Regionale di Messina, dei Comuni di Forza d'Agrò, Scaletta e Taormina e dell'Antica Badia Ristoro di Itala.
Processione San Pietro a Taormina 29/06/2012
La processione di San Pietro sfila all'altezza dell'arco di porta messina verso la chiesa di San Pancrazio, da dove entrambe le statue (San Pietro e San Pancrazio) partiranno verso la cattedrale.
Castello di Sant'Alessio Siculo
Il castello di Sant'Alessio Siculo sorge sul promontorio roccioso noto come capo Sant'Alessio, all'interno del comune di Sant'Alessio Siculo, nella città metropolitana di Messina.
Il capo è l'unico promontorio a sorgere lungo la fascia costiera ionica tra Messina e Taormina. Per questa ragione ha rivestito, e riveste tuttora, un ruolo importante dal punto di vista strategico; tutti gli eserciti storicamente presenti in Sicilia hanno contribuito, in fasi successive, all'edificazione del castello sulla sua sommità.
Il castello si compone di due torrioni, uno a pianta rettangolare e uno a pianta circolare, e di un muro di cinta. I due torrioni sorgono su due picchi situati all'estremità del promontorio, a strapiombo sul mare. Il torrione circolare sul picco lato monte, il torrione a base rettangolare sul picco lato mare.
Il promontorio, già noto in epoca greca come Arghennon Akron (Argenteo Capo), veniva chiamato Promontorium dai romani, che vi edificarono per primi una fortificazione. Durante la battaglia tra Ottaviano e Sesto Pompeo (36 a.C.), il castello avrebbe ospitato lo stesso Sesto Pompeo, il figlio di Gneo Pompeo Magno, che si era dato alla pirateria, in quegli anni, nei pressi delle coste siciliane, ostacolando i rifornimenti romani.
Nell'atto di donazione con il quale Ruggero II di Sicilia, nel 1117, concesse le terre di Forza d'Agrò al monastero basiliano annesso alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò, compare l'iscrizione Scala Sancti Alexi in riferimento al promontorio. Durante il medioevo Forza d'Agrò fu centro di non secondaria importanza, e il territorio della odierna (e allora pressoché inesistente) Sant'Alessio vi apparteneva.
La costruzione del castello vero e proprio avvenne in questi anni per iniziativa di Alessio I Comneno, nell'ambito delle guerre condotte da Bisanzio contro i Normanni e i Turchi. In seguito il castello appartenne agli Arabi. In questi periodo il promontorio fu noto come Ad Dargah (La Scala). In epoca normanna furono realizzate significative modifiche strutturali che portarono la fortificazione ad assumere la forma odierna.
La fortezza ospitò Carlo V d'Asburgo (1500-1558) reduce dalla presa di Tunisi del 1535. Nel 1608 il castello venne acquistato, con la relativa baronia, da don Francesco Romeo da Randazzo. In seguito passò alla famiglia Paternò-Castello. Nel 1676, durante la contesa tra francesi e spagnoli, divenne il deposito di viveri della città di Messina.
Agli inizi dell'Ottocento gli Inglesi, per difendere la costa dagli attacchi dei Francesi, provenienti dalla Calabria, ristrutturarono la fortezza costruendo la cinta muraria esterna. Nel 1900 il castello fu acquistato da Giovanni Impellizzeri.
Dall'area antistante il castello si dipartono due gallerie sotterranee che scorrono sotto di esso e terminano in due aperture sulle pareti rocciosa, una lato Messina, una lato Taormina. Qui, nel corso della seconda guerra mondiale, le truppe di tedesche posizionarono due batterie di artiglieria.
Attualmente gli edifici che compongono la fortificazione sono chiusi al pubblico, e in parte diroccati.
Sposi Palazzo Corvaja – Taormina mon amour! Erika e Gabriele
Erika e Gabriele sono entrambi affascinati dalla bellezza di Taormina, un luogo antico e glamour al tempo stesso. Forse anche per questo Gabriele ha deciso di aprire il suo ristorante proprio a Taormina, svolgendo questa professione con passione e dedizione. Un’avventura condivisa con entusiasmo da Erika. Di conseguenza non potevano scegliere un luogo migliore per celebrare il loro giorno più bello. Erika ha scelto una delle stupende suite del Grand Hotel Timeo, un angolo di paradiso a ridosso dell’antico Anfiteatro Greco di Taormina. Si è preparata insieme alle sue amiche più care e alla sua magnifica famiglia, in un’atmosfera rilassata e gioiosa.
Nel frattempo, Gabriele ha raggiunto l’antichissima Chiesa di Santa Caterina, in compagnia dei suoi testimoni, dove ha atteso l’arrivo degli ospiti. Bellissima nel suo meraviglioso abito da sposa e al braccio di suo padre, Erika ha varcato la soglia dell’antica chiesa, mentre Gabriele emozionatissimo attendeva all’altare. Al termine di una cerimonia intensa e profonda, Erika e Gabriele sono stati accolti da una cascata di petali e riso, lanciati dagli amici all’uscita della chiesa, in segno di buon augurio! Appena usciti dalla chiesa, gli sposi si sono avvicinati al Palazzo Corvaja, antica costruzione eretta accanto alla chiesa di Santa Caterina, per scattare un paio di ritratti dall’atmosfera romantica. Subito dopo, Erika e Gabriele hanno percorso il caratteristico Corso Umberto, la vivace e storica via centrale di Taormina, in compagnia dei loro amici più cari, formando un piccolo corteo nuziale pieno di allegria. Gli sposi hanno raggiunto a piedi la terrazza Afrodite del Grand Hotel Timeo, per brindare alla luce di una magnifica luna piena e per farsi poi avvolgere dall’atmosfera unica di una romantica cena a lume di candela. Al taglio della torta nuziale, Gabriele e Erika hanno danzato il loro primo ballo da marito e moglie e subito dopo tutti si sono lanciati in un ballo sfrenato, dando vita a una meravigliosa festa di matrimonio!
Erika and Gabriele are both in love with Taormina, an ancient and yet glamorous little town! Maybe this is why Gabriele decided to open his own restaurant in Taormina, carrying out his job with passion and dedication, sharing with Erika this adventure with great enthusiasm. Therefore, they couldn’t choose a better place for their wedding day.
Erika chose one of the beautiful rooms of the Grand Hotel Timeo, a corner of paradise nestled against the Greek Theater. She got ready together with her beautiful bridesmaids and her lovely family, in a joyful and laid-back atmosphere. In the meantime, Gabriele walked with his groomsmen to the ancient Church of St. Caterina, where he waited for his guests. Beautiful in her stunning wedding gown, Erika walked with her proud father to the antique church, while Gabriele was impatiently waiting at the altar. At the end of a lovely ceremony, family and friends welcomed Erika and Gabriele on the churchyard with a colourful rice and petals throwing, for good luck! Soon after, the wedding couple reached the antique Palazzo Corvaja, just a few steps from the church, for a couple of romantic pictures. Then, together with their guests, they walked along the lively main road of Taormina and reached the Aphrodite Terrace of the Grand Hotel Timeo. They cheered friends and family under a spectacular full moon, during a romantic candlelight wedding dinner. At the wedding cake cutting, Erika and Gabriele danced their first dance, and right after they all went for a crazy dancing party, dragging everybody into the most beautiful wedding party!
S.Pancrazio Taormina
Domenica 9 Luglio 2017
Processione del Santo Patrono della città di Taormina, San Pancrazio.
Un grazie caloroso va al Comitato Festività e Tradizioni Popolari Taorminesi per il loro grande impegno, a tutti quelli che in qualche modo hanno contribuito a questo momento storico TAORMINESE
MUSIC BY kiasmos
voice record. L.Tona
Taormina, Don Brancasiu e San Brancasiu.
Processione di San Pietro e San Pancrazio, Taormina luglio 2009
Casalvecchio siculo (Me) (Casale Vetus)
Casalvecchio Siculo è un comune italiano di 963 abitanti della provincia di Messina in Sicilia.Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e dell'Unione dei Comuni delle Valli joniche dei Peloritani.Il comune di Casalvecchio Siculo nella provincia di Messina abbarbicato a metà costa sul monte Sant'Elia a 370 metri s.l.m. il paese sorge a 39 km da Messina, a 20 da Taormina e a 5 dalla costa Ionica. Seguendo l'orografia del terreno il paese ha caratteristiche prettamente medioevali con un susseguirsi ed incrociarsi di viuzze che si dipanano spesso in sottopassi tipici dell'architettura medievale spagnola ed araba. Dalle sue varie terrazze si può ammirare un notevole panorama che spazia dallo stretto di Messina alla costa calabrese fino ad uno scorcio dell'Etna passando per le caratteristiche biforcazioni di Savoca.
Casalvecchio Siculo is a comune (municipality) in the province of Messina in the Italian region Sicily, located about 170 km east of Palermo and about 35 km southwest of Messina.The municipality has 1.262 inhabitants and an area of 3.337 hectares for a density of population of 38 inhabitants per square kilometre. It rises on an internal hilly area and is 420 metres above sea-level.Main economic activities are agriculture and breeding. Typical agricultural products are olives, grapes, lemons, corn. Breedings present are cattle and sheep ones.The original name of the small town was Palachorion, that in Greek-Byzantine means old countryhouse according to an Aragonese document of 1351. The name has changed into the present in Arabic period.From the early of the Norman period until the XVIII century it has been under the jurisdiction of Savoca. It was a hamlet of the near S. Teresa di Riva from 1928 until 1939, then it became a self-governing commune.The most interesting monuments are the Cathedral Church, the chiesa of S. Teodoro, the chiesa of SS. Pietro and Paolo of the Norman period.The feast in honour of the patron S. Onofrio is very characteristic. It takes place on the secon sunday of September, and in this occasion a procession passes and it is also present the statue of a camel as a memorial to the camel on which Ruggero II entred as winner in Sicily in 1060.
Church of Santi Pietro e Paolo d'Agrò, one of the most important structure s in the Agrò river valley and in the province of Messina. The current structure was built by Roger II of Sicily in 1117 and remade in 1172. It is characterized by a mix of Byzantine, Arab and Norman styles. The exterior appearance resembles that of a fortress, with two towers flanking the facade. The interior has a nave and two aisles.
Piccolo gioiello sito in Frazione Cristuri-San Pietro, sulla sponda casalvetina della Fiumara d’Agrò, la Chiesa dei S. Pietro e Paolo è uno dei monumenti più complessi della Sicilia. Fondata da monaci basiliani venne ricostruita nel 1117 e in seguito fu restaurata nel 1172 da Gherardo il Franco per conto di Teostericto, come riporta un’epigrafe greca incisa sul falso architrave del portale maggiore. Molto singolari risultano gli effetti cromatici creati dall’alternanza di fasce di mattoni, pietra lavica, pietra calcarea ed arenaria. Essa rappresenta al contempo un mirabile compendio di influenze bizantine, arabe e normanne. L’esterno presenta una decorazione a lesene ed arcatelle intrecciate e motivi a dente di sega. La facciata principale è preceduta da un portico, racchiuso tra due torri. L’interno è a tre navate, le quali sono divise da colonne corinzie che sostengono archi a sesto acuto. Lungo l’asse della navata centrale si elevano due cupole, una su un alto tamburo, è ondulata a spicchi; l’altra, nell’area del transetto poggia su un tamburo ottagonale.
Carlo V° da Taormina a Messina
Manifestazione rievocativa dell'ingresso nel 1535 a Messina dell'imperatore austriaco Carlo V°, passando per Taormina e Capo Sant'Alessio.(video del 1989).