Capo dorlando(Me) - In ricordo di Bent Parodi di Belsito
eri pomeriggio nella sala delle conferenze di Villa Piccolo a Capo d'Orlando si è tenuta una tavola rotonda per ricordare il filosofo, il gioranlsta Bent Parodi di Belsito a nove anni dalla morte. All'incontro, organizzato dall’Associazione Culturale Agatirso e dal Collegio Circoscrizionale Sicilia del Grande Oriente d’Italia, con il patrocinio della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e moderato dal Presidente dell’Associazione culturale Agatirso dott. Massimo Antonio Fiore, hanno partecipato Andrea Pruiti Ciarello, i giornalisti Maria Pia Farinella e Franco Nicastro ed il Segretario del Collegio Circoscrizionale Sicilia del G.O.I. Giovanni Quattrone.
Hanno preso parte al dibattito, l'amministratore della Fondazione Famiglia Piccolo Carmelo Germanà, il consigliere comunale Linda Liotta e gli ex sindaci di Capo d'Orlando Giuseppe Antillo e Nino Messina.
I relatori hanno messo in risalto i tanti aspetti della personalità eclettica del giornalista e scrittore Bent Parodi di Belsito, che ha ricoperto dal 1998 al 2004 la carica di presidente dell'ordine dei giornalisti di Sicilia e per 25 anni quella di Presidente della Fondazione Piccolo. Appassionato di storia delle religioni, di esoterismo e di filosofia ha ricoperto la carica di Grande Oratore Aggiunto del G:O.I.
Il suo grande attaccamento alla comunità orlandina ha origini nell'adolescenza, quando a Villa Piccolo trascorreva lunghi periodi in compagnia di Casimiro e Lucio Piccolo e del cugino di questi ultimi Tomasi di Lampedusa.
Sin dai primi anni della sua presidenza della fondazione Piccolo, tra gli obiettivi principali delle attivita' promosse vi era quello di avvicinare la Fondazione alle Istituzioni ed alla comunità orlandina, troppo avulsa dal contesto sociale, economico e culturale del tempo.
Un ciclo di manifestazioni saranno organizzate in occasione del decimo anniversario della morte che avverrà il 16 dicembre 2019, di concerto tra associazioni ed amministrazioni comunali del territorio, per divulgare il grande patrimonio umano e culturale lasciato dal Duca Bent Parodi di Belsito.
Casimiro Piccolo - John Williams, Harry Potter
I magici acquerelli di Casimiro Piccolo
visitabili c/o Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella (Capo d'Orlando - Messina)
Casimiro Piccolo (1894 - 1970) was a sicilian occultist, painter and photographer. His brother Lucio was one of the greatest italian poets. His cousin Giuseppe Tomasi di Lampedusa was the author of the famous novel 'Il Gattopardo' (1958 - The Leopard).
Musica: John Williams - Edwige's Theme (Harry Potter soundtrack)
Disclaimer: No copyright infringement is intended. This is just a tribute to John Williams and to Casimiro Piccolo. So if anybody has a problem with this video, please tell me and I will take it down immediately. Otherwise, enjoy!
Images:
1) Capo d'Orlando (Messina - Sicilia)
2) Villa Piccolo di Calanovella
3-4) Giardino
5) Cimitero dei cani (Casimiro credeva fermamente che anche gli animali avessero un'anima)
6) Foto d'epoca del giardino sotto la neve
7-11) Interni della villa e oggetti (le immagini in bianco e nero sono d'epoca)
12) Casimiro da bambino
13-14) Con la sorella Agata Giovanna
15) Adolescente, con la sorella ed il fratello Lucio (a destra)
16) Casimiro Piccolo a circa 60 anni
17) Acquerello con uccello (opera giovanile)
18-19) Paesaggi con Villa Piccolo (acquerelli)
Serie di acquerelli con elfi, gnomi, fate e streghe...
Riapre Villa Piccolo - Servizio Rai
30 luglio 2016 - Servizio del TGR RAI SICILIA sulla riapertura di Villa Piccolo, che fu dimora del poeta Lucio Piccolo, del pittore e fotografo Casimiro Piccolo e della botanica Agata Giovanna Piccolo.
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TGR RAI Sicilia su protesta Villa Piccolo
Il servizio andato in onda sul Telegiornale Rai Sicilia a proposito del clamoroso gesto di protesta del Cda dela Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella
Proposta una medaglia d'oro alla Sicilia per il tributo di sangue nella lotta alla mafia
L'Assegnazione di una medaglia d'oro alla Sicilia per il tributo di sangue versato da tantissimi onesti servitori dello Stato. La proposta sarà ufficializzata dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella domani mattina, alle ore 10 nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni a Palermo dove verrà illustrata l'iniziativa Cultura è legalità: una luce per la Sicilia. Interverranno, fra gli altri, Geraldina Piazza, giornalista e nipote del giudice Cesare Terranova, Aurelio Pes, drammaturgo, e il giornalista e scrittore Alberto Samonà. La Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella giovedì 23 maggio, alle 17.58, in concomitanza con le celebrazioni del 21° anniversario della strage di capaci accenderanno nella casa-museo di Villa Piccolo a Capo d'Orlando, la storica prima lampadina elettrica (ancora perfettamente funzionante), inventata nel 1879 dall'americano Thomas Edison. Una piccola cerimonia, che nell'anniversario della strage di Capaci, vuole simbolicamente ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo, degli agenti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani e di tutti quelli che hanno perso la vita per combattere la criminalità mafiosa. Il drammaturgo Aurelio Pes -- chiederà al Capo dello Stato che la Sicilia venga riconosciuta vittima della mafia e le sia assegnata una medaglia al valore civile. Lunghissimo è l'elenco dei servitori dello Stato che hanno perso la propria vita nell'assolvimento del dovere. Il loro sacrificio non può e non deve essere dimenticato. Cultura e legalità non possono essere scisse. Chi oggi offende la cultura, siano essi politici, amministratori, burocrati o la stessa indifferenza, favorisce l'ignoranza che è il terreno su cui si fonda la criminalità. La simbolica iniziativa dell'accensione della prima lampadina vuole essere un forte ed inequivocabile segnale contro chi crede che la stagione dell'antimafia sia tramontata. Nel corso dell'incontro alla Sala Gialla di Palazzo dei Normanni la scrittrice Gerardina Piazza, nipote del giudice Cesare Terranova ucciso dalla mafia il 25 settembre 1979, leggerà l'originale della lettera autografa che il giudice Giovanni Falcone le scrisse l'11 febbraio del 1983, in merito all'uccisione del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa. Una lettera, che oggi apre ulteriori interrogativi su connivenze e responsabilità non ancora del tutto chiarite. Sono tante, in Sicilia e non solo, le oscure pagine della nostra storia che non trovano una chiara chiave di lettura.
Капо Д Орландо. СИЦИЛИЯ.
Италия
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22 di 41 Agrigentum e Villa Piccolo
Questo video è condiviso con invocazione del “FAIR USE” (senza scopo di lucro) tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari. L’unico scopo è quello di divulgare conoscenza e cultura. Un grazie alla Rai (Rai Storia, Rai Cultura, Rai 5), che ci da la possibilità di godere di questi video e di diffondere cultura e bellezza. Questo è il vero servizio pubblico…Un grazie anche al MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), che ha finanziato questo progetto.
In questa puntata, il nostro viaggio nella bellezza fa tappa in Sicilia. Un documentario prodotto dal Parco Archeologico della Vallle dei Templi di Agrigento, e realizzato da ArcheoFrame – IULM (Università di Milano), ci porta tra gli splendidi resti della colonia magno greca di Akràgas, dove sorgono i templi più visitati di tutta la Sicilia. Ma pochi conoscono le fasi successive vissute da quella antica città. Scavi e ricerche condotte negli ultimi anni hanno riportato alla luce Agrigentum, la città romana frutto della conquista definitiva di tutta l’isola da parte dei romani.
Nella seconda parte della puntata, si rimane in Sicilia. C’è un luogo a Capo d’Orlando pieno di fascino e mistero. Un luogo di “passaggi di paesaggi”, di poesia e bellezza. Villa Piccolo, un tempo dimora dei baroni Piccolo di Calanovella, è oggi un museo. Circondata da uno splendido giardino, immersa nella campagna orlandina, domina il colle, tra scenari di raro incanto, sospesa tra passato e presente. Al suo interno sono ancora conservati arredi originali della villa, dipinti, acquerelli, una sterminata biblioteca con 2400 volumi e numerosi oggetti rari appartenuti a questa antica e nobile famiglia.
Promo Ricordi di Stava
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Raccolta di testimonianze orali tramite videointerviste della Fondazione Stava 1985 onlus.
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Il processo penale moderno, garantista e costituzionalmente orientato - 26.05.18
Capo d'Orlando, Villa Piccolo 26.05.18.
Sono intervenuti: Francesco Pizzuto (Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Patti), Anna Chiusano (Componente della Giunta dell'Unione Camere Penali Italiane), Enrico Costa (Onorevole, Forza Italia), Emanuele Crescenti (Procuratore Capo presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto), Giovanni Flora (Vice Presidente dell'Unione Camere Penali Italiane), Giuseppe Benedetto (Presidente della Fondazione Luigi Einaudi Onlus per Studi di Politica Economia e Storia), Vincenzo Zummo (Presidente della Camera Penale di Palermo), Grazia D'Angelo (Senatrice, Movimento 5 Stelle), Gian Domenico Caiazza (Responsabile dell’Osservatorio acquisizione dati giudiziari, dell’Unione delle Camere Penali Italiane), Carmelo Occhiuto (Presidente della Camera Penale di Patti)
СТРАШНО КРАСИВО- СИЦИЛИЯ
''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''' SICILIA
20 декабря, зимнее море страшно красивое!
Всем хорошего настроения!:)
Production Music courtesy of Epidemic Sound!
Watch You Fade
ES_Nostalgic Whistling 6 Magnus Ringblom
TG PADOVA (28/02/2017) - AL CENTRO NAZARETH IL “CARNEVALE DEI NONNI”
TG PADOVA (martedì 28 febbraio 2017) - Chi l’ha detto che il Carnevale è una festa solo per bambini? anche ai nonni piacciono i travestimenti e così gli anziani ospiti della casa di riposo di via Nazareth a Padova sono stati i protagonisti una festa in maschera, balli e canzoni. Giovannina, Antonia, Anna e Giorgio, i più temerari, hanno vestito i panni delle storiche maschere Balanzone, Colombina, Arlecchino e Pulcinella e hanno messo in scena una simpatica recita per far divertire gli altri ospiti del centro punto di riferimento per tutti gli anziani del quartiere forcellini. Per loro un pomeriggio di carnevale all’insegna dell’allegria e dei sorrisi, un modo per tornare ad essere bambini ricordando i vecchi costumi di una volta. (
Bambino Gesù - Diagnosi per circa 350 bambini malati - La ricerca - www.HTO.tv
Sono circa 350 i bambini affetti da malattie rare che hanno ricevuto una diagnosi dopo un’attesa media di 7 anni, grazie ai medici e ai ricercatori del Bambino Gesù. Si tratta di circa il 50% dei pazienti entrati nel programma dedicato ai malati rari e avviato due anni fa dall’Ospedale della Santa Sede. In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare, che si celebra il 28 febbraio, il Bambino Gesù rende noti i risultati del lavoro sostenuto dalla campagna Vite Coraggiose, dedicata dalla Fondazione Bambino Gesù onlus alla ricerca e alla cura delle malattie genetiche senza nome, orfane di diagnosi.
«Sono risultati di cui siamo particolarmente orgogliosi – commenta il direttore scientifico Bruno Dallapiccola – ottenuti grazie alla capacità di presa in carico dei pazienti da parte dell’Ospedale, all’approccio clinico multidisciplinare, all’apporto delle tecnologie di sequenziamento genetico di ultima generazione e alla capacità di fare rete che mette insieme le diverse realtà attive nel mondo delle malattie rare, tanto a livello nazionale, quanto a livello europeo».
Le malattie rare, complessivamente 7/8000, per definizione colpiscono meno di 1 persona ogni 2000, ma complessivamente configurano un problema di dimensioni sociali. Si stima che nel mondo ne siano affette circa 300 milioni di persone, 30 milioni in Europa, probabilmente non meno di 1 milione in Italia. Circa la metà sono pazienti pediatrici, e il 30% di essi ha un’attesa di vita inferiore ai 5 anni. Circa il 90% delle malattie rare ha un’origine genetica. Il ritardo medio nella diagnosi varia tra i 2 e i 7 anni. Due pazienti su 3 ricevono inizialmente una diagnosi sbagliata.
Con i suoi circa 10.000 pazienti rari arruolati nella Rete Regionale Malattie Rare, l’Ospedale ha la più alta casistica nazionale di pazienti pediatrici. Il Bambino Gesù ospita la sede italiana di Orphanet, il più grande database al mondo per le malattie rare, e fa parte di 15 Reti di eccellenza europee (European Reference Network) impegnate nella condivisione delle conoscenze su queste patologie e al coordinamento delle cure sanitarie.
Negli ultimi anni, al Bambino Gesù, sono stati scoperti 17 nuovi geni malattia (i geni cioè la cui mutazione è causa dell’insorgere della patologia) e sono state identificate 16 nuove malattie in precedenza non ancora classificate. Circa 2 anni fa la Fondazione Bambino Gesù onlus ha deciso di dedicare la sua principale campagna sociale, Vite Coraggiose, alla ricerca di fondi per la ricerca in questo ambito, coinvolgendo aziende e privati. E l’Ospedale ha aperto il primo ambulatorio dedicato ai pazienti “rari” senza diagnosi.
L'articolo completo su HTO.tv
Per la Festa dei Nonni AIUTA un nonno solo!
Ogni famiglia ha bisogno dei nonni:
tanti nonni hanno bisogno di una famiglia!
In occasione della Festa dei Nonni di domenica 2 ottobre 2016
AIUTA i NONNI SOLI in difficoltà,
sostieni Fioreverde Onlus.
DONA ora su fioreverde.org/wp/festa-nonni-2016/
Capo d'Orlando Blues Daniele Sepe & Blue Stuff
DANIELE SEPE e BLUE STUFF Jam session al Capo d'Orlando Blues Festival
SALVIAMO VILLA PIGNATELLI DI MONTECALVO A SAN GIORGIO A CREMANO!
Sottoscriviamo grazie alla rete un appello pubblico al salvataggio di questa splendida villa settecentesca situata nel cuore del Miglio d'Oro ma ridotta in un pessimo stato di conservazione, affinchè venga destinata ai giovani!
E' possibile effettuare un tour virtuale esterno alla villa grazie a google maps. Cliccando il link di seguito, basta posizionare l'omino arancione nell'incrocio tra via Botteghelle e via Benedetto Croce (Via Lagno) e vi ritroverete dinnanzi alla villa:
Il palazzo è stato edificato dalla principessa Emanuella Caracciolo Pignatelli duchessa di Montecalvo che, tra laltro, donò la statua di San Giorgio, oggi ospitata nella Chiesa di Santa Maria del Principio, Santo Patrono della cittadina (come riporta D. Palomba).
Dopo la duchessa, che finì i suoi giorni proprio nella villa, ledificio passò ad Emiddio Mele, le cui iniziali si leggono al centro del soffitto dellatrio. Ritornata nelle mani della famiglia Pignatelli di Montecalvo, la proprietà fu infine divisa, alla fine dellottocento, tra due fratelli Carlo e Paolo. A questultimo, essendo il secondogenito, toccò la piccola cappella ed il resto delle strutture che costituiscono il corpo rustico che normalmente si dava in fitto.
La Villa è situata sul lato sinistro del Largo dellArso ed, a chi sale offre anche il fianco meridionale.
Il lungo prospetto principia con la villa vera e propria e si prolunga con una grande terrazza ad est, sotto la quale si estendono la cappella ed il blocco basso che comprende le costruzioni costituenti la masseria, in origine di quattro ettari. Il corpo principale è costituito da una pianta ad U, simmetrica rispetto al grande atrio a cupola ellittica dove nella metopa centrale ancora si leggono le iniziale di uno dei proprietari: Emiddio Mele.
La villa, una delle maggiori ville vesuviane, secondo il Pane è opera del Sanfelice, la cui mano si riconosce soprattutto nel modello del portale, decorato con bugne a punta di diamante inserito nel basamento del palazzo, che richiamerebbero il Palazzo Serra di Cassano.
Il prospetto principale è uno dei pochi che si può godere nella sua interezza dal Largo su cui prospetta la Villa e che, su di un corto basamento, ospita due ordini di balconi inquadrati tra paraste giganti. Al centro del prospetto sul portale in rilevato riccamente decorato, si sviluppa il monumentale balcone del piano nobile sovrastato da sontuose decorazioni che superano laltezza della fabbrica in una marcata piega del cornicione che si solleva per ospitare le volute sovrastanti il balcone principale.
Questa produzione architettonica restituisce un riuscitissimo effetto scenografico che trova il suo fondamento nella volontà tutta barocca di movimentare ed alleggerire la staticità delle cortine murarie. Latrio, costituisce un ampio spazio ottagonale articolato ed originale.
Quattro balconi sono ubicati nelle pareti secondarie con sottostanti panchine in piperno, mentre lungo lasse minore dalle pareti laterali, incorniciate da due archi, partono due brevi rampe in piperno che richiamano, nella forma leggermente svasata, le colate laviche del vulcano.
Dal cortile si può godere il controprospetto scenografico ed articolato, lungo il quale salgono le due scale simmetriche per raggiungere il terrazzo panoramico del piano nobile dove vi era il grande salone centrale a pianta ellittica e volta estradossata che sporge leggermente dalla copertura della fabbrica.
Una nota meritano le due scale a mezza elica, che sono chiaramente unaggiunta successiva, probabilmente resa necessaria per lutilizzo della villa e che, partendo dalla metà del secondo rampante laterale, raggiungono il terrazzo al piano a danno della ritmica cadenza delle arcate. Le cornici leggermente flesse delle finestre del prospetto ed il modo in cui si raccordano agli stucchi della facciata, rientrano in quella decorazione superficiale tipica del rococò.
Una nota meritano i capitelli pensili superstiti del cortile che conservano ancora il cartiglio di stucco alla base, carnosa decorazione di gusto rococò che con i suoi effetti chiaroscurali tende a negare la funzione di sostegno.
Adiacente alla villa vi è lantico oratorio privato dedicato allImmacolata, oggi trasformato in un box auto.
Fonte SanGiorgioweb.it
Disfatta - I fallimenti di Caporetto
15 marzo 2015 - LEZIONI DI STORIA
ALESSANDRO BARBERO - Introduce Pietro Spirito