Giovanni Boschi ricorda un grande personaggio ed amico.
Filmato live dalla cena Rallysti anni 90. Grande Giovanni Boschi che dedica il suo brindisi ad un amico che non c'è più e che a questa serata non sarebbe sicuramente mancato: il mitico Piero Albani.
3 marzo 2012 campionato regionale Ginnastica Aerobica Giovanni Liguori & Gina Musella.mpg
Le due gare vincitrici del campionato per la categoria juniores B
per le coppie Giovanni Liguori e Gina Musella
per l'assolo Giovanni Liguori
Sara Musella con i vincitori di Miss e Mister Ciliegino Baby 2012
Il lungomare Gaetano Starrabba a Marzamemi non si era mai visto così pieno di gente. Ciò è accaduto grazie al 2° concorso Miss e Mister Ciliegino Baby 2012 organizzato da Giuseppe Giannone, Luca Calanna insieme allo staff di Giglio Fiorentino con l'approvazione dell'assessore sport e spettacolo e turismo Mariantonietta Corindia e dal sindaco di Pachino, Paolo Bonaiuto. La serata ha visto protagonisti circa 135 bambini dai 3 fino ai 12 anni che si sono dati battaglia per arrivare alla finale aggiudicandosi il premio di Miss e Mister ciliegino 2012. Il tutto è stato deciso da una giuria composta da quattro elementi, due ragazze di Rosolini, una ragazza di Bologna e da un parrucchiere di Siracusa. Difficile ed impegnativo il lavoro svolto dai giurati, con votazione plateale a paletta dal voto 6 al voto 10, ma al termine della manifestazione il titolo è andato a chi si meritava grazie a cotanta bellezza che la natura gli ha donato. Guarda il video per intero e scopri il Miss e Mister Ciliegino Baby 2012 oltre alla speciale esecuzione canora della piccola cantante Sara Musella! Sponsor ufficiale di questo video, Marchese ristorante pizzeria a Marzamemi. Maggiori info ristorantemarchese.it
Shakespea Re di Napoli, al Piccolo Eliseo un sogno anglobarocco
Roma, 22 feb. (askanews) - È l'opera teatrale più longeva che abbia attraversato le scene italiane negli ultimi 25 anni, fra quelle prodotte da una compagnia privata: Shakespea Re di Napoli, scritto e diretto da Ruggero Cappuccio arriva al Piccolo Eliseo di Roma dove sarà fino al 3 marzo con Claudio di Palma e Ciro Damiano, gli stessi attori che lo interpretano fin dalla sua prima rappresentazione.
La pièce, scritta in napoletano del '600, getta una luce affascinante sulle somiglianze poetiche fra Napoli barocca e Inghilterra elisabettiana, già evidenziate a suo tempo da Italo Calvino, che vedeva in Giambattista Basile un deforme Shakespeare napoletano. Somiglianze che si ritrovano anche e proprio nella lingua inglese e in quella napoletana, come spiega Cappuccio:
Queste due lingue sono due lingue che non terminano per vocale
nessuna delle due, quasi mai. Questo determina un sinfonismo e una capacità ritmica del linguaggio che può essere spesa in modo forte a teatro. Nell'arco di pochi versi possono esprimere un concetto molto alto, poetico, aeriforme o malinconico, e un attimo dopo esprimere un concetto carnale, addirittura bestemmiativo, addirittura osceno.
In un sofisticato gioco fra realtà e sogno, fra verità e menzogna, Ruggero immagina uno Shakespeare che giunge a Napoli alla fine del '500, ricevuto dal Viceré che lo invita a mascherarsi e partecipare allo sfarzoso e lascivo Carnevale napoletano: qui il Bardo si invaghisce di un giovane guitto, Desiderio (interpretato da Claudio Di Palma) e lo riporta a Londra dove al Globe Theatre diventerà una star interpretando tutti i ruoli femminili delle opere shakespeariane, Desdemona, Ofelia, Giulietta.
Vent'anni dopo Desiderio torna a Napoli da naufrago e ritrova l'anziano amico Zoroastro (Ciro Damiano) che gli aveva fatto quasi da padre, che non crede a una parola del suo racconto: come prova, Desiderio riporta il manoscritto dei Sonnets di Shakespeare, che il Bardo aveva composto per lui.
Ma è proprio la lingua la grande protagonista dello spettacolo, capace di superare attraverso l'intelligenza emotiva degli spettatori le distanze culturali e geografiche:
La scommessa di questa lingua - afferma l'autore - è che finisce per parlare alla carne e ai sensi dello spettatore, e non al suo cervello. La storia di questo spettacolo è poi praticamente che in città italiane o estere in cui il linguaggio era lontano dalle antropologie locali che assistevano allo spettacolo, poi ci dicevano: abbiamo capito il 40% ma ci siamo commossi perché evidentemente il linguaggio era arrivato a un livello di comprensione che non è la comprensione razionale, ma una comprensione che riguarda qualcosa che è sommerso dentro di noi e che è pronto a risvegliarsi.
Tocco in aria e giovani in toga alle sedute di laurea di medicina
Danilo Musella Teethsing Rap
Partecipante al concorso Colgate Teethsing Trieste
Naples Underground GOPRO HERO 7 Timewarp | From San Giovanni Barra to Cavalleggeri
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Timelapse della tratta metropolitana San Giovanni Barra - Cavalleggeri | Napoli
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Il mea culpa del Papa: Perdono per scandali a Roma e in Vaticano
Roma, (askanews) - Vorrei, prima di iniziare la catechesi, in nome della Chiesa chiedervi perdono per gli scandali che in questi ultimi tempi sono caduti sia a Roma che in Vaticano. Vi chiedo perdono. E' il mea culpa di Papa Francesco lanciato da piazza San Pietro nel corso della tradizionale udienza del mercoledì.
Come farsi annullare le multe
Endas Performance 2012 Esibizione 3D Giovanni Perrella
Esibizione creata dal M° Perrella Pasquale, esibizioni portata anche alla performance regionale.
Gli Atleti sono:
Perrella Giovanni
Pelosi Emanuele
Pugliese Mariano
Filace Fulvio
Musella Danilo
Musella Fabrizio
Audino Dario
Backstories: George Ciupilan - Il Collegio 4
Backstory di George Ciupilan, allievo de Il Collegio 4: sorrisetto malandrino e cuore tenero, George, originario della Romania, è arrivato in Italia con sua madre all'età di 8 anni. Inizialmente per lui non è stato facile ambientarsi per via della lingua, ma grazie al suo carattere vivace ed espansivo non ha fatto fatica ad integrarsi e ad aver successo, soprattutto con le ragazze. La scuola non rientra tra le sue priorità, ha una grande passione per il calcio e per la musica latina. È molto orgoglioso del suo nuovo macchinino elettrico con il quale porta in giro le varie fidanzate del momento.
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La vita consacrata secondo Francesco. Padre Fernando Prado 7/12/2018
Una lunga conversazione, di oltre quattro ore, tra Papa Francesco e Padre Fernando Prado, missionario clarettiano spagnolo, direttore dell’Editrice Publicaciones Claretianas di Madrid. L’incontro dello scorso 9 agosto a Santa Marta ha dato vita a “La forza della vocazione” (edito in Italia da Casa Editrice Dehoniane).
Il Papa e Padre Fernando si sono incontrati per affrontare il grande tema della vocazione, di quelle persone consacrate che non hanno pretese e che fanno la teologia della vita consacrata vivendola, pregandola, ma anche delle grandi sfide, del pericolo del clericalismo o dell'ideologia, uno dei nemici più seri che ha avuto e può avere la vita consacrata.
Abbiamo così riascoltato le parole del Papa nell’udienza ai partecipanti al convegno internazionale promosso dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica del 04 maggio 2018.
Nella sua riflessione il Papa parla delle tre “p” della vita consacrata: la preghiera, la povertà, la pazienza come elementi guida. Poi a commento della giornata del Papa, in udienza, ha incontrato
la delegazioni di donatori dell’albero di Natale e del presepio in Piazza San Pietro. In questa occasione spiega la simbologia dell’albero e del presepe.
In collegamento da Tibhirine, Cristiana Caricato racconta i preparativi per la canonizzazione dei 19 martiri cristiani in Algeria.
Intervento del Prof.Maurizio Guizzardi e del Prof. Rocco Bellantone
Breve speech del prof. Rocco Bellantone, Preside della facolta' di Medicina e Chirurgia della Universita' Cattolica e del prof.Maurizio Guizzardi, Direttore del Policlinico Gemelli
70° Liberazione Cremona. Intervento dello studente Luca Musella Cremona
25 aprile a Cremona .Il Sindaco Galimberti ‘scalda’ la piazza (Video)
Piazza del Duomo strapiena come non si vedeva da anni : ‘Siamo i nuovi resistenti contro la violenza’
L’ultimo intervento della mattina è stato quello del Sindaco Gianluca Galimberti che, con il suo fare , ha scaldato la piazza lanciando una parola d’ordine chiara e precisa ‘Costruiamo comunità per combattere le nuove violenze'.
I cittadini hanno molto apprezzato l’intervento del primo cittadino che fra le altre cose ha detto: “
E’ una grandissima gioia per me, è una grandissima emozione, anche aver ascoltato le parole che ho ascoltato prima. In queste settimane ho ricevuto due lettere, non so se è presente in questa piazza Federica. Alla fine di una delle due lettere Federica mi scrive: ‘Caro Signor sindaco, se tu la pensassi esattamente come me non ti avrei scritto queste due lettere. Ma il fatto che siamo su posizioni per certi versi differenti mi ha spinto a farlo. Perché è così, nel confronto con chi vede prospettive diverse dalle nostre che si può allargare la mente. Caro Signor sindaco facciamo di questo 25 aprile un buon uso. Ognuno come la sua indole e la sua intelligenza spinge a vivere’. Che cos’è il 25 aprile? E’ la possibilità di scrivere questa lettera, è la possibilità di dire che sia hanno posizioni diverse, è la possibilità civilmente di confrontarsi. Io dico grazie a Federica perché so che con lei la pensiamo su alcune cose in maniera differente, ma è possibile in democrazia parlarsi e cercare una mediazione. Abbiamo un dono che ci è stato consegnato dal 25 aprile: si chiama democrazia. Il fascismo non fu democrazia, fu odio e violenza. So che la parola antifascismo viene pronunciata a fatica da alcuni, ma io vorrei raccontare ciò che è successo in settimana. Ho partecipato al Viaggio della Memoria che quest’anno ha portato sette pullman di giovani della provincia di Cremona a Gonars, in provincia di Udine. Il fascismo fu questo: in una notte la città di Lubjana è stata circondata da filo spinato e 18 mila persone sono state prese e portate in un campo di concentramento. Fu questo il fascismo”. Ha così continuato: ‘Non abbiamo paura di colori diversi, tutti questi colori si riassumono nei colori del tricolore e dell’Europa e di tutti i colori delle culture di questo mondo. Dobbiamo credere in una comunità che si radica nelle sue radici, ma perché si apre all’incontro con gli altri e con le altre culture.
Il 2 giugno faremo un’altra grande festa e consegneremo ai nuovi cittadini della città perché diciottenni e perché nuovi cittadini che vengono da altri paesi ciò che ci unisce, ciò che è vivo, ovvero quella bellissima Costituzione. Per lei chiedo un applauso. Rileggiamoli i primi articoli della Costituzione che sono il senso del nostro essere.
In quel 25 aprile dal Torrazzo sventolò una bandiera bianca, poi sostituita dal tricolore. Ecco il senso del 25 aprile: dobbiamo tornare ad essere comunità. Tutti insieme. Per questo oggi è una festa di popolo per cui dobbiamo essere grati a chi ce l’ha concessa, a chi ce l’ha permessa e grati a tutti noi per essere qua presenti’.
Prima del Sindaco Gianluca Galimberti sono intervenuti
-Luca Musella della consulta degli studenti di Cremona;
-Andrea Virgilio in rappresentanza della Provincia di Cremona
-Mariella Laudadio (Anpi) a nome di tutte le Associazioni Partigiane di Cremona
Riprese di Gian Carlo Storti
Napoli Teatro Festival - La Fura dels Baus porta in scena il mito di Afrodite (15.06.15)
- Napoli - “Afrodita y el Juicio de Paris (Afrodite e il Giudizio di Paride)”, è lo spettacolo molto napoletano con il quale la compagnia catalana de La Fura dels Baus, che da sempre tiene insieme teatro, circo, musica, danza, video ed effetti multimediali, ritorna nel capoluogo campano dopo sedici anni, in occasione del Napoli Teatro Festival.
“Napoletano - spiega il regista, ideatore e coreografo Pera Tantiñá - perché dei 120 protagonisti coinvolti fra attori, danzatori e figuranti, ben 90 saranno giovani campani, qui selezionati e poi coordinati dalla Compagnia di danza Körper, e poi perché l’allestimento prenderà totalmente la forma del suo contenitore”.
La trama è quella mitologica del “pomo della discordia”: Eris, dea della discordia, è l’unica a non essere stata invitata al matrimonio tra Teti e Peleo, proprio in associazione ad una parecchio successiva fata Carabosse non invitata alla festa di Aurora de La Bella Addormentata, in un vizioso assist di chi scrive ai corsi e ricorsi storici della librettistica di tutti i tempi. La stessa Eris, per vendicarsi, si presenta alla festa scagliando sul tavolo del banchetto una mela d’oro con incisa la frase “Alla più bella”.
Questo gesto scatena una furiosa lite tra Era, Afrodite ed Atena. Zeus nomina come giudice Paride. Pur di ingraziarsene il giudizio, le tre dee promettono svariate ricompense: Atena la vittoria in guerra, Era la sovranità sull’Asia, Afrodite l’amore di Elena, la donna più bella della terra. Paride sceglie l’amore di Elena e di donare la mela ad Afrodite. (15.06.15)
Intervista a Angelo Calculli, Paolo Sassanelli e Lino Musella per il film Applausi
Per Le grandi interviste di Radioattiva Ferrandina, Margherita Agata ha incontrato a Matera, sul set del film in lavorazione Applausi (liberamente ispirato alla vicenda di Elisa Claps), il regista, sceneggiatore e produttore Angelo Calculli e gli attori Paolo Sassanelli (Nastro d'argento come migliore attore non protagonista per il film Song'e Napule) e Lino Musella (noto per l'interpretazione di Rosario O' Nan nella serie Gomorra).
Buona visione!
Per le riprese si ringrazia Cosimo Martemucci.
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REAGISCO AI RAPPER PIÙ GIOVANI D'ITALIA - YOUNG - ELCHAPOJUNIOR FEAT 500TONY
BRUNO AYMONE CHANNEL - PREMIO MARIO MUSELLA 2013 **LUCA MARIS**
PREMIO MARIO MUSELLA 2013 (Comunicato Stampa)
Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con il premio Mario Musella, l'ormai tradizionale kermesse in memoria del carismatico leader degli Showmen che si svolgerà venerdì 20 settembre al Maschio Angioino nell'ambito di Estate a Napoli in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.
Messo a punto nel corso di quattro edizioni, il format della manifestazione vedrà al centro del suo svolgimento le canzoni che Mario Musella portò al successo: a reinterpretarle secondo la propria cifra stilistica sarà una nutrita
schiera di artisti che hanno accolto con entusiasmo l'invito di Franco Del Prete, direttore artistico dell'evento nonché compagno di viaggio del pellerossa di Piscinola.
Ad aprire la serata sarà Gianfranco Gallo che, accompagnato dalla home band diretta da Lino Pariota, si presenterà nelle vesti di cantante proponendo la sua versione di Mi sei entrata nel cuore. Come lui, si cimenteranno nel repertorio degli Showmen anche Valerio Jovine e Capone, chiamati ad impreziosire Ma perché ami il gatto?; M'Barka Ben Taleb, con un inedito mix della sua Senza voce e citazioni di riff degli Showmen ; i Foja, alle prese con un'originale rilettura di Che m'he fatto; Nello Daniele, alle prese con Sto cercando; Brunella Selo e Dario Franco, con un toccante riarrangiamento di Non si può leggere nel cuore; Antonella Morea, che riproporrà quella Marzo; Sabba e gli Incensurabili, che si misureranno con Basta che mi vuoi; gli Imprenditori per caso, impegnati in una trascinante Papa's got a brand new bag; gli Underground Science Naples (aka Tueff, Dopeone, Sonakine e 'O pecone), con la cover in chiave hip hop di Gloria, ricchezza e te; Stefano Artiaco e Luca Maris, con le melodiche versioni di Tu sei bella come sei e Come pioveva; Gennaro Chiummariello con Confessione e, infine, con Vittorio Remino e Peppe Sannino che affiancheranno la band per riproporre Get it.
Molto attesa la performance degli Osanna che, in occasione del quarantennale della pubblicazione di Palepoli, presenteranno un medley delle canzoni dello loro storico album arricchite di citazioni di alcuni brani degli Showmen.
Quella del Giardino dei Semplici sarà, invece, un'esibizione particolarmente emozionante: la band guidata da Luciano Liguori dedicherà un'inedita versione di Ci crederesti se alla memoria di Bruno Bruno, indimenticato tour manager napoletano scomparso lo scorso anno proprio il 20 settembre.
Come di consueto, la lunga serata in programma al Maschio Angioino vivrà i suoi momenti clou con la consegna dei premi dedicati a Mario Musella: nel segno di un artista napoletano che seppe imporsi a livello nazionale combinando talento e originalità, un meritato riconoscimento alla carriera andrà a Peppe Barra, Nino Buonocore, Peppino di Capri, Gino Rivieccio, Giorgio Verdelli e allo stesso Gianfranco Gallo.
Motore musicale della manifestazione sarà la band composta da Franco Del Prete, che si alternerà alla batteria con il figlio Francesco, Massimo Volpe alle tastiere, Lino Pariota, alle tastiere e al piano nonché arrangiatore di tutti i brani, Chicco Accetta alla chitarra, Franco Iadicicco al basso, Maurizio Saccone al sax tenore e Giuseppe Esposito al sax baritono.
A tirare le file della serata organizzata dall'associazione Suoni del sud saranno, come da consolidata tradizione, Gianni Simioli e Carmine Aymone.
Video: TV Cultura Bruno Aymone Channel
Montaggio: Fatima Estrella
Ottimizzazione: Lucrezia Verbena
Postproduzione: Baypressagency
Regia: Bruno Aymone
Il Matrimonio di Andrea e Federica Martucci , Roma 03 09 09 di Giammarco De Vincentis
Il Matrimonio di Andrea e Federica Martucci , Roma 03-09-09
Caldiero (Vr)
Caldiero is a comune (municipality) in the Province of Verona in the Italian region Veneto, located about 90 km west of Venice and about 15 km east of Verona.Caldiero borders the following municipalities: Belfiore, Colognola ai Colli, Lavagno, San Martino Buon Albergo, and Zevio.Caldiero was known in ancient Roman times as Calidarium, stemming from its thermal baths. Later it was held by the bishops of Verona who, in 1206, sold it to the commune. In 1233 Ezzelino III da Romano destroyed the castle. Later Caldiero was held by the Scaligers, the Nogarola counts, the Visconti and then by the Republic of VeniceIn 1805 a battle was fought in the nearby between the French and the Austrians.
Caldiero è un comune di 6.661 abitanti della provincia di Verona.Fa parte della zona di produzione del vino Arcole D.O.C..Caldiero dista 15 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione est. Caldiero si trova a sinistra dell'Adige, di fronte allo sbocco della Val d'Illasi, tra la statale Padana inferiore e il monte Rocca, propaggine sud dei Lessini.Noto già al tempo dei romani, Calidarium (nome originario del Paese) offriva le calde terme (alimentate nelle sorgenti Brentella di 27 °C e Bagno della Cavalla di 25 °C) identificate in quelle di Giunone del Console Petronio. Fu dei Vescovi di Verona che lo cedettero poi (1206) al Comune. Nel 1233 Ezzelino da Romano distrusse il castello esistente sul Monte Rocca. Nella storia di Caldiero vanno ricordati gli Scaligeri, i conti Nogarola, i Visconti e Venezia. La Serenissima fece riattivare le terme (acque magnesiaco-solforose) e concesse al paese statuti propri. Nella frazione: Caldierino nel 1777 Gaetano Callido costruì un organo a 500 canne . Nel 1796 fu teatro di una battaglia vinta dai napoleonici sugli austriaci. Anche nel 1813 gli austriaci furono sconfitti a Caldiero dai francoitaliani.
Font . Wikipedia