I cento modi di vivere Archimede / Italian Art in Sicily
Dopo l'inaugurazione, la statua di Archimede a Siracusa è diventata una delle mete turistiche della città.
La statua vive ancora tra le emozioni e le espressioni delle persone, tra foto da copertina e selfie.
Seguici per vedere altri video l' ARTE a modo nostro
Follow for see more videos, Art is crazy
Monumento ad Archimede la storia
Si tratta della prima opera monumentale dedicata ad Archimede nella sua città natale Siracusa.
Il monumento collocato in Ortigia presso il Rivellino del Ponte Umbertino, è opera dello scultore Pietro Marchese e dell’architetto Virginia Rossello vincitori del concorso di idee sostenuto dal Comune e dalla Provincia regionale di Siracusa su iniziativa del Comitato Monumento Archimede. L’opera è volta non solo alla rappresentazione della figura di Archimede ma anche al suo pensiero. Il monumento si sviluppa attraverso l’interazione con il celebre “gioco” Stomachion o Loculus archimedeo. L’opera scultorea è composta da un basamento di grandi dimensioni in pietra di Comiso (8 metri x 8), che riproduce il famoso rompicapo di forma quadrata, all’interno del quale è contenuta l’intera opera di Archimede compreso la statua in bronzo che lo rappresenta.
I 14 tasselli di cui è composto lo Stomachion, sono stati progettati su diverse altezze, e in ognuno di essi è inciso ad intarsio un studio del Genio sotto forma di simbolo. Essi variano dal livello del pavimento fino a 60 cm, in modo tale che – oltre ad arredare la piazza – possano servire da sedute. I loghi intarsiati rappresentano i diversi ambiti di ricerca del Genio: Le macchine di Archimede, la fisica dei corpi solidi e liquidi, la matematica dei grandi numeri, Archimede e l’astronomia.
La statua in bronzo (di altezza metri 2,60) è collocata nel tassello più alto dello Stomachion per un’altezza totale di metri 3,20. La figura di Archimede accenna un passo verso la conoscenza, dando all’opera un certo dinamismo ancor più esaltato da un evidente chiasmo policleteo. Dal punto di vista anagrafico Archimede non è stato rappresentato nell’ultimo periodo della sua vita (si pensa che abbia vissuto fino all’età di settantacinque anni), ma è stato idealizzato come una divinità greca, con qualche tratto ispirato alla scultura ellenistica, periodo in cui il Genio ha vissuto. Nella mano destra tiene un piccolo prototipo di uno specchio ustore che si accinge ad usare direzionandolo verso il porto e nella mano sinistra un compasso. Entrambi gli strumenti sono stati realizzati in bronzo bianco. L’immagine vuole rievocare l’aspetto del mito e della sua importanza nei secoli. La statua mantiene l’aspetto solenne del Genio concentrato nella sua applicazione-studio. L’opera è dotata anche di un impianto d’illuminazione a led di nuova generazione progettata dal designer francese Jean Francois Jalais.
Lo Stomachion è stato realizzato dall’impresa edile Pro-edil Servizi S.r.l. sotto la guida dell’architetto Giuseppe Anastasi. La statua è stata fusa in Toscana presso la Fonderia Versiliese Fratelli Lucarini a Pietrasanta.
Hanno contribuito alla realizzazione e divulgazione del Monumento ad Archimede Onda Energia, Solesi Gruppo Irem, IGM Ggroup, Erre-produzioni , Rotary Siracusa Ortigia distretto 2110.
#selfie #sicily #siracusa #art
Andrea Benetti - Il simbolismo nella Pittura Neorupestre - Arte Contemporanea a Siracusa
Andrea Benetti - Il simbolismo nella Pittura Neorupestre
42 opere scelte 2008/12
A CURA DI: Dario Scarfì, Gregorio Rossi e Sabrina Collina
Montevergini -- Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Siracusa
INDIRIZZO: via Santa Lucia alla Badia 11 -- Siracusa (Ortigia)
CON IL PATROCINIO DI: Regione Siciliana, Provincia di Siracusa, Comune di Siracusa, Friends of the Johns Hopkins University, Istituto Europeo Pegaso, M.A.C.I.A. Museo d'Arte Contemporanea Italiana in America
PRESS RELEASE
TITLE OF PAINTING EXHIBITION: The symbolism in Neo Cave Painting
ARTIST: Andrea Benetti
WORKS: 42 selected works 2008/12
CURATED BY: Dario Scarfì, Gregorio Rossi e Sabrina Collina
PLACE: Montevergini -- Siracusa Civic Gallery of Contemporary Art
SUPPORTED BY: Regione Siciliana, Provincia di Siracusa, Comune di Siracusa, Friends of the Johns Hopkins University, Istituto Europeo Pegaso, M.A.C.I.A. Museum of Contemporary Italian Art of America
Il simbolismo nella pittura Neorupestre
L'arte neorupestre di Andrea Benetti non è fatta su pietra né su parete rocciosa: è fatta su tela. Non ci si aspetti, dunque, un artista con le mani callose e frante, munito di martello e scalpello, sudato e sporco di schegge e di polveri. Al più lo insudiciano qualche macchia di olio, o di henné o di colore.
L'arte neorupestre è, dunque, una -- finzione; una finzione nella quale -- per parafrasare Gorgia -- è più saggio chi si lascia ingannare.
La pittura di Benetti ci invita a compiere un viaggio a ritroso: una sorta di regressus ad uterum per farci ritrovare il nostro rapporto e l'equilibrio armonico con la Natura, che i falsi idoli della modernità e del progresso fini a se stessi hanno alterato e ci hanno fatto disperdere.
La rupe, cui Benetti affida i propri segni e i propri colori, è una rupe finta nella realtà, e che -- tuttavia -- richiama l'anelito alla stabilità e alla fermezza, alla forza imperitura del messaggio ad essa affidato; l'idea che di fronte al transeunte vi è l'immutabile e che di fronte al sacro vi è il profano.
L'arte rupestre era un atto magico che si svolgeva all'interno di una caverna; al rito partecipavano l'artista-sacerdote e, forse, anche i capi della tribù: i profani ne rimanevano fuori, davanti appunto.
Il segno -- inciso graffito dipinto -- era il rito, chiamato di volta in volta ad ogni visione, a ricreare l'universo simbolico e spirituale. Questo deve fare chi si accosta alla pittura di Benetti: rientrare nella propria caverna, penetrare il simbolismo delle immagini per accedere all'archetipo del quale il glifo è la mera espressione formale.
Benetti, nel ricostruire questo fitto ordito di rimandi richiami e allusioni (ché l'artista, nessun artista, può svelare del tutto: il mistero è, per propria natura, segreto intimo inspiegabile), intende restituire alle immagini la forza della preghiera. Non agli déi, s'intende; una preghiera laica che punta ai più puri sentimenti del cuore per la stessa forza evocativa delle immagini.
Così, anche le forme moderne (le macchine, i giocatori di golf, gli aquiloni o le barche a vela), trattate alla stessa maniera di quelle naturali (i fiori, i pesci, l'universo o i cavalli), diventano tormentate visioni che si animano e vivono all'interno delle campiture naturali delle diaclasi delle rocce.
Dario Scarfì
Comune di Siracusa -- Assessorato alle Politiche Culturali e UNESCO
Coordinatore del Padiglione Sicilia alla 54. Biennale di Venezia
Arte (TV Network) Cultural, andrea benetti, arte contemporanea italiana, pittura contemporanea italiana, pittori bologna, pittori italiani, arte, pittura, contemporanea, moderna, bologna, italia, italy, neorupestre, rupestre, oil painting, fine art, paint, painter, museo, museum, michetti, altamira, lescaux, kandinsky, modigliani, picasso, klimt, mirò, dalì, guttuso, pollock, boccioni, cascella, de chirico, pomodoro, rosai, klee, fontana, carrà
Duo Manvati-Bellocchio esegue I. Stravinsky - da Divertissement “Il bacio della fata”
Estratto dal concerto tenuto da Duo Manvati-Bellocchio in data 22 settembre 2019 per la stagione di musica da camera della Fondazione William Walton e La Mortella.
Sofia Manvati - violino
Maria Grazia Bellocchio - pianoforte
Sofia Manvati nasce nell’ ottobre 2000 a Erba (CO). Frequenta il Triennio Accademico all’Istituto di Studi Musicali Monteverdi di Cremona con il M° L. Gorna ed è allieva del M° S. Accardo per i corsi di alto perfezionamento all’Accademia Stauffer di Cremona. Ha seguito corsi di violino con prestigiosi violinisti: M. Sirbu, A. Sorokow, P. Vernikov e Z. Bron a Berlino e i corsi di alto perfezionamento all'Accademia Chigiana di Siena con il M° S. Accardo. Ha vinto concorsi nazionali ed internazionali: Concorso Città di Giussano “1° premio assoluto”; Valsesia Musica International Competition Juniores; 1° premio “London International Music Competition” e “Grand Prize Virtuoso” di Vienna per cui si è esibita alla Glaserner Saal Musikverein; 1° premio assoluto al Concorso Internazionale “Melos” Istituto Pontificio di Musica Sacra a Roma e “Special Prize” al “Tibor Varga Junior Violin Competition” di Sion. E’ stata assegnataria della borsa di Studio dedicata a V. Maris dal Comune di Cremona, come migliore allieva. Ha tenuto recital solistici e cameristici come solista con l’Eurasia Chamber Orchestra diretta da D. Geringas a Berlino e con l’Orchestra dell’Hemu di Losanna. Ha partecipato ai concerti dell’Accademia Stauffer al Teatro Ponchielli di Cremona e suonato in orchestra con l’OCI (Orchestra da Camera Italiana) diretta dal M° S. Accardo. Con “Eurythmia Quartet” ha pubblicato per la “Da Vinci Record Publishing”.
Maria Grazia Bellocchio ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio G. Verdi di Milano con C. Pastorelli, diplomandosi col massimo dei voti, lode e menzione d’onore, e ha proseguito gli studi alla Hochschule di Berna con K. Engel e a Milano con F. Gei. Si è esibita con l’ Orchestra della RAI di Milano, con l’Orchestra del Conservatorio di Milano e l’ Orchestra Sinfonica Siciliana, con l’Orchestra da camera di Pesaro, Milano Classica, Scottish Chamber Orchestra, Orchestra Toscanini di Parma, Orchestra da Camera di Padova e Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano. E’ stata invitata a far parte dell’ Orchestra Schleswig Holstein Music Festival diretta da L. Bernstein.
Suona regolarmente per le maggiori istituzioni concertistiche italiane e straniere: Amici della Musica di Padova, Perugia, Firenze, Palermo, Siracusa, Pescara, Messina, Vicenza, Settembre Musica di Torino, MITO-Milano, Autunno Musicale di Como, Teatro Comunale di Bologna e Ferrara, Teatro Regio di Parma, Società Barattelli l’ Aquila, Teatro Grande di Brescia, Teatro Bibiena di Mantova, Università di Bologna e Ferrara, Teatro Donizetti di Bergamo, Società dei Concerti di Milano, Milano Musica, Rec Festival, New Music of Middelburg, Klangforum di Vienna, Università di Valparaiso (Cile), Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Festival Musica di Strasburgo, Festival Presences di Parigi, Biennale di Venezia, Printemps des Arts de Monte-Carlo.
Collabora con il Divertimento Ensemble diretto da S. Gorli nei maggiori festival italiani ed europei. Ha inciso CD per Ricordi e Stradivarius. Insegna pianoforte presso l’Istituto di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo.
FFM 2012 - Lu Ye, bellissima Soprano e Attrice Cino-Canadese presto in Italia per girare un film
FFM 2012 - Lu Ye, la bellissima Soprano e Attrice Cino-Canadese sarà presto in Italia per girare un film a Roma
Lu Ye, si è diplomata in Musica dal Conservatorio di Hangzhou, Cina. Ha continuato a studiare la storia della musica, teatro e canto in Italia e Canada con il Maestro Renato Sabatini, Prof. Yan Simons, Louis Langelier , teatro con Warren Robertson & Tom Todoroff.
Ha inciso con successo 3 single albums in Cina, Hong kong e Giappone. E' stata una delle primi artisti che ha inciso CD ad Hong kong. E stata considerata come una dei migliori Maestri di cerimonie in provincial Zhejiang, Cina, e stata considerata anche come una dei migliori cantanti in Cine, nella categoria musica Pop. Ha cantato in quasi tutta la Cina un vasto repertorio tradizionale.
Ha svolto attivita artistica non solo in Cina, anche internazionalmente come in Italia, Svizzera e Canada. In particolare presso: Zhejiang Singing & Dance Troupe -- Cantante Solista e Maestra di Cerimonie; Zhejiang TV -- Animatrice di Canale di Spettacoli; Shanghai Opera House -- Cantante Solista; Shanghai Light Music Troupe -- Cantante Solista; ChangJiang River Record Lit. -- Artista di Registrazione -- primo album singolo; Beijing KangYi Record company - Artista di Registrazione -- secondo album singolo; HongKong Winghang Record Lit. - Artista di Registrazione - terso album singolo; e apparsa come ospite speciale e cantante solista alla CCTV; Beijing TV; Nanjing TV; Zhejing TV; Wenzhou TV; Il Cantori di Perugia, Italy - Solista; Montreal Symphony Orchestra, Canada; Music Festival International di Lanaudiere, Montreal, Canada; Musica Festival International in Quebec,Canada; Festival di Maestra - compositori della musica comtemporanea femminile Canadese -- Solista.
Ha lavorato come attrice principale nel cinema hollywood nel lungometraggio Wicker Park; Cinema Canadese nel lungometraggio -- L'Esperance; teleromanzo -- Un Tueur Si Proche; Tele serie reality show - The Property Shop ; teatro documentario Import- Export.....
Lu Ye ha grande stile e le tecnique di canto.
* Possiede una voce molto musicale, calda e vibrante - quota dal corriere di Sora.
* Una voce d'angelo -- quota dal La Press di Montreal.
* Une voix d'ange, decedement, magique, on dirait ....« Shanghai LiLi » , c'est la cantatrice Lu Ye, mes respects - quota dal La Press di Montreal in Francese
Work: in Classical music, Cinema, Television, Print model
Love: Cinematography, Phylosophy, Art, History, Literature, Psychology, numerology, Mystery, Classical Chinese Music Chinese Folk Music, Pop Music, Jazz, Photography, Natural Medicine, Travel,
Lu Ye video channel:
youtube.com/luyecanada
Management:
pricerubin.com ( world wide bookings )
agenziapr.org ( Music & Spettacoli in Italy )
blackewhite.com( Cinema, Telefiction in Italy )
belliniinternational.com (Canada/US-cinema,television)
foliomontreal.com (Canada-print modeling)
Personal website:
luye.fan-club.it ( Italy )
nowcasting.com/luye ( Los Angeles )
twitter.com/luyecanada
linkedin.com/luyecanada
- Espace Cinema -
36° Festival des Films du Monde 2012
Report & Camera by Mariangiola Castrovilli
Editing by Claus
---------------------------------------------
VIDEOPENSIERO è la WebTv di
---------------------------------------------
Testa di Caragine 14-10-19 Spiegazione.MOD
Testa del peso di Kg 12,5 in marmo greco dell'isola di Paros probabilmente di Adriano Publio Elio Adriano(Italica 76/Baia 138) prodotta a cavallo di quell'epoca, tra il secondo, il terzo, il quarto secolo d.C. L'Isola di Paros è al centro delle Cicladi e durante l'antichità era famosa nel Mediterraneo per l'alta qualità dei suoi marmi che furono usati per costruire molte opere d'arte e capolavori come: il tempio di Apollo a Delo, la Venere di Milo, la statua di Mercurio di Prassitele ad Olimpia, il Partenone e molti altri. Il marmo di Paros, bianco e lucente, è considerato il migliore al mondo.
Tornando alla Testa, di primo acchito direi che dovrebbe essere Adriano; la provenienza da Cartagine può renderci scettici, al tempi della vera Cartagine Adriano non era ancora nato però Roma regnò su Cartagine e proprio dopo la morte di Adriano, Antonino costruì nella città africana Le Terme di Antonino, la testa potrebbe essere stata prodotta a cavallo di quell'epoca, tra il secondo, il terzo, il quarto secolo d.C. per inciso Cartagine non fu distrutta dai Romani... bensì dagli Arabi nel 700 d.C.
Leo Sergi - Vetrofusione - [Krom Eikon_Laboratorio multidisciplinare Arti Visive]
Il laboratorio è operativo anche nel settore vetro da più di 35 anni,
progetta e produce vetrate in stile, vetro soffiato, vetrofusione , tiffany, vetrate sabbiate, vetro cavo o inciso,vetri in fusione,vetri piombati, vetrate sacre e istoriate, vetrate piombate, ecc... Negli ultimi anni l' azienda si e' specializzata nella realizzazione di porte in vetro a battente,porte in vetro a scomparsa scorrevoli , vetrate divisorie,porte in vetro laccate, porte in vetro decorate,porte in vetro con swarovski,porte in vetro raso muro, utilizzando vetri temperati o stratificati , quindi assolutamente garanti della sicurezza, abbinati a sistemi innovativi scorrevoli esterni , dal design altamente ricercato e personalizzato.Vetrate istoriate:cotte a granfuoco e tessute a piombo;altre realizzate con la tecnica della fusione a 900°,Leo Sergi 328 4287773_Delianuova(RC)
Guido Caprino: «Non ho l’età per amare»
Diplomato odontotecnico ma anche istruttore di windsurf. Poi la folgorazione in un pub australiano, a Milano. L'attore, protagonista della serie «Miracolo», ha sviluppato un curioso percorso nello spettacolo, che in realtà non tiene neppure a far conoscere tanto. Lui detesta la mondanità e ai legami preferisce l’amico Nestore. Ma intanto ci parla, soffrendo un po’, del suo ultimo ruolo, tra politica e miracoli
Una volta ho conosciuto un tale che abita a Lourdes. Faceva l’idraulico. E la cosa mi ha fatto molto ridere».
Guido Caprino me l’ha raccontato così, quasi senza intonazione, come un inciso, mentre parlavamo di miracoli e luoghi miracolosi famosi nel mondo. Non saprei dire se questa battuta (ghiacciata, geniale) se la fosse preparata o se gli sia venuta fuori così, per caso. E il mistero resterà, credo. Nonostante la popolarità arrivata dal Commissario Manara, I Medici, In Treatment e le due serie 1992 e 1993, Guido Caprino è raramente intervistato, vive lontano da Roma (in Sicilia, dove è nato), si domanda «ma a che servono gli uffici stampa?», non ha profili social, del suo privato si sa poco o nulla, nemmeno un pettegolezzo innocuo.
Caprino ha un sex appeal animalesco indiscutibile, fisico imponente e allenato dalle arti marziali, soprattutto karate, ma le sue povere fan sono costrette a fare come nel secolo scorso: spedire lettere d’amore all’agenzia che lo rappresenta. Oggi gli tocca farsi intervistare (attività che definisce «una sofferenza») per parlare del Miracolo, nuova serie di Sky firmata dallo scrittore Niccolò Ammaniti, dove interpreta il presidente del Consiglio di un’Italia alle soglie di un referendum in cui si deciderà se uscire o no dall’Unione europea. L’uomo si trova improvvisamente alle prese con un problema scatenato dal ritrovamento casuale, in un’operazione di polizia, di una statuina della Vergine che lacrima sangue, molto lontanamente ispirata a quella di Civitavecchia che, nel 1995, avrebbe per 14 volte stillato lacrime di sangue.
Parafrasando Carmelo Bene, l’alter ego di Caprino è apparso alla Madonna e la gestione filosofica, teologica, pratica dell’evento diventa, nel Miracolo, anche un problema politico.
Lei è religioso?
«Credo nella natura, in un’energia superiore che qualcuno deve pure aver creato. L’anno scorso recitavo una tragedia (Le Fenicie di Euripide, ndr) al teatro greco di Siracusa, c’era una scena in cui dovevo pregare gli Dei di darmi la forza per uccidere mio fratello. Guardavo quel cielo blu, che qualcosa di divino lo è davvero e, in quel momento, mi è sembrato bello credere. Poi magari, alla fine, io diventerò una formica. Non penso ci sia nulla di male nella vita delle formiche, intendiamoci».
Ma che educazione ha ricevuto?
«Cristiana, come la maggior parte degli italiani. Con mia madre, quando ero ragazzino, andammo alla Madonna di Belpasso, dove si diceva che c’erano state delle apparizioni. Mia madre è religiosa, ma anche molto curiosa, ci portò anche per fare una gita. In quel momento
04-11-2016 La collezione Lemme cinquanta anni dopo -3- Stefania Macioce
a collezione Lemme cinquanta anni dopo curato da Alessandro Agresti (De Luca Editore, Roma 2016). Introdotti da Francesco Moschini (Accademia Nazionale di San Luca/Politecnico di Bari), alla presenza del curatore Alessandro Agresti (Università RomaTre) e di Fabrizio Lemme, interverranno Stefania Macioce (Sapienza Università di Roma) e Andrea G. De Marchi (Galleria Nazionale di Arte Antica in Roma : Palazzo Barberini).
L'opera si riferisce al collezionista Fabrizio Lemme, avvocato e docente universitario, che, a far corso da cinquanta anni orsono (primavera 1966), ha raccolto una imponente quantità di dipinti del Barocco romano, con tre donazioni al Museo del Louvre (20 dipinti e una scultura: 1997), alla Galleria Nazionale di Arte Antica in Roma : Palazzo Barberini (28 dipinti: 1997), al Museo del Barocco Romano in Palazzo Chigi ad Ariccia (128 dipinti: 2007).
Il percorso collezionistico seguito da Lemme si è articolato in quattro fasi: (i) quella precedente la mostra tenuta al Museo del Louvre : Salle de la Chapelle, al Museo di Palazzo Reale a Milano, a Palazzo Barberini in Roma : Sala di Pietro da Cortona, tra febbraio 1998 e gennaio 1999; (ii) quella precedente la donazione (novembre 2007) al Museo del Barocco Romano in Palazzo Chigi ad Ariccia, che ha anche realizzato una imponente mostra, cui presenziarono, fra gli altri, il Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, e il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri Francesco Rutelli; (iii) quella della cessione ad una istituzione privata, avvenuta nel 2010, di 157 dipinti; (iv) la quarta, successiva alla cessione, che si è concretata nell'acquisto, nel solo arco di sei anni, di un centinaio di opere, ancora presenti nell'abitazione di Lemme e materia specifica della pubblicazione.
Sia detto per inciso: Lemme prosegue ancora oggi ad acquistare dipinti, arricchendo la propria collezione, attualmente di oltre 130 opere, con pitture di Artemisia Gentileschi, di Giovanni Baglione, di Giovanni Lanfranco, di Mattia Preti, di Pier Francesco Mola, di Baciccio, di Francesco Trevisani e numerosi altri.
Le schede delle opere illustrate (oltre 60) sono redatte da illustri specialisti e docenti universitari quali, fra gli altri, Francesca Baldassari, Donatella Biagi Maino; Arnauld Bréjon de la Vergnée, Alessandro Brogi, Vittorio Casale, Simonetta Coppa, Pietro Di Loreto, Francesco Frangi, Alvar Gonzales Palacios (che ha redatto una intensa introduzione al volume), Stefano Grandesso, Riccardo Lattuada, Federico Lemme, Anna Lo Bianco, Stéphane Loire, Tommaso Megna, Angela Negro, Michele Nicolaci, Francesco Petrucci, Massimo Pirondini, Teresa Pugliatti, Pierre Rosenberg (autore di una scheda e di una introduzione), Guendalina Serafinelli, Giancarlo Sestrieri, Nicola Spinosa, Claudio Strinati, Marco Tanzi.
Festa di Matrimonio a Gerusalemme.avi
Alla sera del 26 maggio 2010, partiti da Aqaba dopo la sosta per un bagno ed il pranzo sul Mar Morto, siamo arrivati a Gerusalemme e alloggiati al Ramada Hotel (lo stesso di 10 anni prima). Nel salone si stava svolgendo una festa di matrimonio. Da notare la divisione maschi-femmine nella festa da ballo (come da noi parecchi anni orsono in chiesa).
Erice Casale del 1600 in vendita rif.1245
Casale del 1600 competenza del comune di Erice ma prossimo al comune di Fulgatore,confina con S.S. Palermo Trapani fra Fulgatore e Napola. Ideale per turismo rurale a tal proposito e' stato approntato un progetto per la realizzazione di una struttura 4 stelle con 10 camere. Trattasi di beni isolati.La struttura ha una superficie complessiva di mq.900 Qualificazione D1/D2 di forma irregolare,murature in opera mista,plattabande in conci di pietra,stipiti e cantonali in blocchi di pietra squadrata;ingresso ad arco in conci di pietra squadrata con concio di chiave inciso e cornici di imposta.Insiste su un lotto di terreno di mq. 10.000 circa.
ImmobillRe Agenzia Immobiliare Palermo
IVia Dante, 141
091.50.71.687
329.34.56.715
info@immobillre.it
TO EN...le cose più semplici. by AMEDIT
TO EN nascono nel 1992 con i seguenti componenti: Voce e chitarra: Rocco Minore Chitarre: Livio Rinaldi Basso: Michele Gulizia Batteria: Giovanni Amato Violino: Vincenzo Di Silvestro
Il termine TO EN è greco, ripreso dalla filosofia di Plotino dove è inteso come l'inizio di ogni cosa. Propongono un melange di sonorità vintage contaminate da nuovi propositi rock e pop d'oltremanica riuscendo a creare un interessante contesto elettropop. Stupisce all'ascolto la creatività e l'utilizzo di suoni e atmosfere a volte lounge a volte stone's a volte spudoratamente seventie's dal gusto veramente attuale. In breve le tappe fondamentali che hanno attraversato in dieci anni di carriera musicale. Molti concerti live oltre alla partecipazione a svariati concorsi musicali, regionali e nazionali ottenendo il primo posto o un ottimo piazzamento.
1993 MEGA MAGAZINE ROCK Caltagirone 1995 FESTA DELLA MUSICA Scordia 1996 24 ORE ARTE Vittoria 2000 1 classificati MAGMA Misterbianco SONICA 2000 Misterbianco Live set COMISO Comiso 2001 ROCK TARGATO ITALIA selezione TAXI DRIVER Catania Live set a MILITELLO V.C. Militello V.C. SOL MUSIC Palermo LAVICA ROCK Viagrande 2002 SANREMO ROCK semifinali nazionali Sanremo
2007 ORANGE SOUND LIVE Palagonia
2008 BIENNALE DEI GIOVANI ARTISTI DELL'EUROPA E DEL MEDITERRANEO Bari
In occasione dell'ultimo concerto tenuto a Palagonia, intervista al cantante Rocco. Come nasce l'avventura To En? Rocco: Intorno al 1990 io e miei amici avevamo intenzione di creare una FANZINA (fumetto autoprodotto), oltre a una voglia incontenibile di esprimersi in un mezzo che potesse veicolare contenuti creativi. Il progetto fallì. Dal fumetto passammo a far musica senza una ragione precisa. Ci accorgemmo che la musica era uno strumento creativo e espressivo molto più flessibile e efficace. Prima un accostamento timido, dopo la musica si è impossessata della nostra anima e non riuscimmo più a farne a meno. In dieci anni di carriera come si è evoluta la vostra musica? Rocco: all'inizio e tuttora, ascoltiamo musica completamente diversa. Dal bandistico al trash-metal quindi dalla jam session dei nostri singoli bagagli musicali nasce il nostro personale sound. Consapevoli della difficoltà di creare musica originale, cerchiamo continuamente di farlo. Lo sperimentalismo puro è l'altro ingrediente che da sempre contraddistingue i nostri pezzi. Un sound schizofrenico ma armonico allo stesso tempo. In una stessa canzone vi sono repentini e improvvisi cambiamenti di ritmo che spiazzano e stimolano l'ascoltatore. Curando oltre le sonorità anche i testi con una certa ricercatezza di linguaggio.
Quale è stato il punto più alto della vostra carriera fino a ora? Rocco: beh! Un po' tutta la carriera. Per me. Nel senso che anche se si suona in piccoli centri o in gare minori, il bello è il contatto col pubblico quando sai di poter dare e ricevere emozioni. Se parliamo a livello di prestigio sicuramente semifinali nazionali Sanremo Rock 2002, selezioni Destinazione Sanremo e Accademia di Sanremo 2001. Avete inciso CD o altro? Rocco: Sì! Nostre canzoni sono all'interno del CD di Sonica 2000. Oltre ad altre tracce in formato mp3 nel web. Diversi CD-demo. Da poco abbiamo ultimato la lavorazione di un nostro ultimo Cd autoprodotto. Progetti per il futuro? Rocco: Stiamo lavorando al nostro repertorio, oltre a creare nuovi pezzi in previsione di nuovi concerti in giro per l'Italia.
Video diffuso dall'Associazione AMEDIT - Amici del mediterraneo di Palagonia (CT)
Mini-Documentario La Madonna della Catena a Lentini
Raffigurazioni Mariane nel territorio siciliano
La Madonna della Catena a Lentini
Ricerca Storica Artistica di:
Margherita Bucello
A Lentini, in fondo dell'antico piano Erculeo, oggi Piano Fiera, nel 1470 fù eretto il convento dei Francescani Osservanti, la cui chiesa fù
dedicata a S. Maria di Gesù, dal vescovo di Malta, Antonio Alagona.
In questa chiesa fù esposto al culto nel 1515, il simulacro della Madonna della Catena, scolpito a Venezia, comprato e fatto trasportare a Lentini, a sue spese, dal Barone Sebastiano Sgalambro, come si deduce dallo stemma della famiglia Sgalambro, scolpito ai lati della base della statua, il quale commissionò a Venezia nel 1515.
Dalla distruzione del terremoto dell'11 Gennaio 1963, si salvarono la statua della Madonna della Catena, un crocifisso ligneo e il Mausoleo di Eleonora Branciforti, oggi custodito nel Museo di Palazzo Bellomo a Siracusa.
Quindi rimane solo la chiesetta con il simulacro della Madonna.
Da allora il quartiere intorno alla chiesa si chiamò Bedda Matri a Catina, Bella Madonna della Catena, e la chiesa dedicata al culto della Madonna.
La chiesetta fù annessa negli anni '50 al Conservatorio delle Donzelle Orfane, Aletta retto dalle suore Carmelitane.
A Lentini, il culto della Madonna con il titolo di Madre di Dio, è antichissimo ed è stato riconosciuto nel concilio Efesino del 431.
Pare che il culto della Madonna della Catena, si sarebbe diffuso a Lentini nel XVII secolo, quando dopo il terremoto del 1693, il simulacro scampò miracolosamente al crollo dell'edificio.
Da allora gli abitanti del quartiere, dedicarono la nuova chiesa alla Beata Vergine.
La chiesetta, dopo il terremoto del 13 Dicembre 1990, è stata chiusa, perché pericolante, e il simulacro è stato conservato nella chiesa Madre di S.Alfio e S.Maria la Cava, come segno di grande devozione e venerazione.
Il legame del territorio con la Madre di Dio, ha radici lontane, come si può leggere sull'arco della navata centrale nella chiesa Madre di S. Alfio; Leontina Ecclesia Prima Deiparae Natalitia Dedit Ante Concilii Ephesini Institutionem.
Nel 2008, la statua della Madonna della Catena entra in un progetto di tutela da parte della sopraintendenza di Siracusa, rivolto al recupero statue del 400 e 500.
La statua raffigurante la Madonna della Catena è di grande valenza storico artistica.
Fù realizzata probabilmente su commissione della famiglia Sgalambro (famiglia molto nota a Lentini).
La statua è in finissimo alabastro, rappresenta la Madonna della Catena, in piedi, ed è alta m. 1.80, regge con la mano sinistra il Bambino Gesù, che le offre una sfera, e la Madonna con la mano destra accoglie la sfera. Al mignolo della mano destra è agganciato l'anello di una catena, che scende lungo vestito della Madonna e finisce con un gancio aperto.
La statua poggia su un piedistallo dove è inciso lo stemma della famiglia Sgalambro, committente della statua.
Fù realizzata per la chiesa di Santa Maria di Gesù, e poi collocata nell'omonima chiesa.
Non si è ancora in grado di stabilire chi sia l'autore perché, pur la statua avendo le caratteristiche della scultura d fine 400, inizi 500 che potrebbero individuare il Gaggini, si attesta la presenza di altri artisti come Giovanni Battista Mazzolo, a cui è attruito il Mausoleo di Eleonora Branciforte.
Il Mausoleo si trovava nella stessa chiesa dove c'era il Simulacro della Madonna della Catena ed ora è custodito al Museo di Palazzo Bellomo a Siracusa.
Ulteriori approfondimenti potranno appurare, se la statua appartiene allo stesso contesto del monumento di Eleonora Branciforti.
Pur non essendo ancora in grado di stabilire l'autore, la statua rappresenta un importante esempio della scultura Rinascimentale e dopo il restauro eseguito dalla ditta Scalisi di Catania, la si può ammirare in tutto il suo splendore per il risalto delle cromie originali e l'eccezionale trasparenza del marmo.
Il simulacro è stato restaurato nel 2009, e lo si può ammirare in tutto il suo splendore nella navata sx della Chiesa Madre di S.Alfio e S.Maria la Cava.
PHINTIADE -Licata, Urbs Dilecta- Agrigento
La storia di una località dove si susseguono civiltà importanti con nomi diversi. Grandi tesori archeologici, tenuti nascosti dalla terra, che stanno emergendo in questi anni attraverso gli scavi della Soprintendenza. Documentario di Gaspare Mannoia.
Puoi seguire questo documentario in qualunque lingua conosciuta.
This documentary is subtitled in any known language. Just turn the wheel down and in the fourth line, choose the language in which you want to follow the text.
Alberto Giraldi Jazz Trio: Retrospettiva
Classica | HD. Modern Jazz by Alberto Giraldi Jazz Trio: Retrospettiva. With: Alberto Giraldi (piano & composer), Giulio Ciani (double bass), Pier Paolo Ferroni (drums).
Live stream: Sunday, October 16, 2016
Program:
14:13 Blue Time
23:08 Suggestions
31:39 Plumbeo
41:32 Lights and Shadows
48:56 La Città Segreta
51:20 Nobilissima Visione
58:17 Upload
1:04:45 La luce della neve
1:12:24 Una cosa lontana
1:21:54 Dimmelo sottovoce
More about Mundus Mirabilis Web Tv:
Ustream:
Facebook:
Twitter:
#MUNDUSMIRABILIS
:II Guerra Mondiale: evoluzione geopolitica post bellica e le sue conseguenze
ACCADEMIA DELLA LIBERTA'
PER LA TUA SOVRANITA'
Corso di Serigrafia - Incisione del Telaio Serigrafico
In questo video mostriamo tutte le fasi per incidere un telaio serigrafico:
1. Pulizia del tessuto del telaio.
2. Preparazione della gelatina fotosensibile.
3. Applicazione della gelatina sul telaio.
4. Pre-essiccazione della gelatina.
5. Fissaggio della pellicola serigrafica.
6. Incisione del telaio serigrafico.
Maggiori informazioni visitando
Mismatic produce macchine serigrafiche, equipaggiamenti serigrafici, forni per la serigrafia, sistemi di movimentazione, equipaggiamenti pre e post stampa, e può vantare un parco macchine di oltre 90 modelli.
I suoi macchinari sono installati in 60 paesi nel mondo. La società è stata fondata nel 1977.
Inoltre, produce e commercializza una vasta gamma di consumabili e accessori per la serigrafia.
Giorgio Vitali. Platone ha descritto il nostro presente
Attalità-storia