Museo Biblioteca Dell'Attore di Genova - di Marta Delfino
Scritto e diretto da Marta Delfino. Fotografie e riprese video del Museo Biblioteca dell'Attore di Marta Delfino.
Il video è stato prodotto durante lo svolgimento del corso di Critica Giornalistica delle Arti, Scienze Politiche, docente Prof.ssa Maurizia Migliorini, Università degli Studi di Genova, ai fini della creazione di una web-tv.
Musica:
Band: Huma-Huma
Track: Nevada City
Genre: Ambient
Mood: calm
source: YouTube Audio Library
Link:
Casa Govi al Museo dell'Attore apre il cuore dei genovesi
Appena saliva sul palco si scatenava l'ovazione del teatro, non c'era bisogno di aspettare la prima delle sue celebri battute, bastava che Gilberto Govi guardasse la platea con quegli occhi sornioni, sotto le sopracciglia inarcate, per arrivare subito al cuore del pubblico.
Sposato con l'attrice Rina Gaioni, sua compagna nella vita e nel teatro, Govi scomparso nel 1966 ha portato sui palcoscenici 78 commedie, dai Manezzi pe maja na figgia a Pignasecca e Pignaverde a Colpi di Timone solo per citarne alcune. Grande attore e ammiraglio della sua squadra in scena, scardinatore di convenzioni, straordinario inventore di personaggi e caratteri genovesi indimenticabili e irresistibili, Govi con il suo mondo ha trovato casa, stabilmente, nella nuova sede del Museo Biblioteca dell'Attore in via del Seminario.
La moglie di Govi, Rina, con lascito testamentario aveva messo a disposizione del Museo dell'Attore lo studio originale del marito che si trovava nel loro appartamento in piazza della Vittoria. Dopo una lunga sistemazione provvisoria al museo di Sant'Agostino, lo studio di Govi - che sembra di vedere ancora seduto alla scrivania mentre lavora sulle commedie - è stato allestito e ricreato nei nuovi ampi spazi del Museo dell'Attore.
GIAN DOMENICO RICALDONE, Civico Museo Biblioteca dell'Attore
La festa per l'apertura di “Casa Govi” è stata salutata da visite guidate e da scene da Colpi di Timone interpretate. con le Compagnie Genova Spettacoli e Gilberto Govi, da Giunio Lavizzari nei panni del cavalier Giovanni Bevilacqua.
GIUNIO LAVIZZARI, attore
L'anno scorso decine di migliaia di visitatori della mostra goviana L'attore, la maschera, il teatro curata da Eugenio Buonaccorsi alla Loggia di Banchi hanno chiesto che l'esposizione sul celebre e amatissimo attore genovese diventasse permanente. Ora è davvero così e nella nuova casa in via del Seminario con il libro Govi cinquant'anni dopo il professor Buonaccorsi, per molti anni docente di storia del teatro all'Università e a lungo presidente del Museo dell'Attore, ne ha ricordato tutte le peculiarità e la grandezza.
EUGENIO BUONACCORSI, storico del teatro
E smentendo altre ipotesi il professor Buonaccorsi, nel suo volume, conferma in pieno anche la genovesità di Govi.
EUGENIO BUONACCORSI, storico del teatro
2017©Ufficio Comunicazione
della Città Metropolitana di Genova
#GenovaMetropoli
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Marionette, rivive la magia del teatrino Rissone
Le marionette come Cirillo, animato da Silvia Zambrenti, sono quelle con i fili, i burattini invece, contrariamente alla vulgata consolidatasi con il romanzo Pinocchio, sono quelli da guanto. In Italia, la tradizione del cosiddetto 'teatro di figura' è antica e gloriosa. A Genova, al Museo di Sant'Agostino, è conservato il Teatrino Rissone. Risalente all'Ottocento, di area emiliana, comprende boccascena, 38 scene complete di fondali e quinte, mobilio, attrezzeria, 91 marionette, una ricca sartoria e circa 30 copioni. Acquistato a fine Ottocento da Vittorio Rissone, nel 1982 fu donato in lascito nel 1982 da Checco Rissone, figlio di Vittorio, ed Emi De Sica, figlia di Vittorio De Sica, al Museo Biblioteca dell'Attore, preziosa istituzione finanziata anche dalla Provincia di Genova. E' esposto al Museo di Sant'Agostino ma pochissimo conosciuto dai genovesi. Per promuoverlo, è stato deciso di organizzare per quattro sabati consecutivi, dal 9 febbraio al 2 marzo, proprio presso il Museo di Sant'Agostino, un ciclo di quattro spettacoli di marionette. Il costo è di soli 5 euro, l'orario sempre alle 15.30. Alla fine degli spettacoli, verranno realizzate brevi visite guidate al Teatrino Rissone.
EUGENIO PALLESTRINI
Presidente Museo Biblioteca dell'Attore
Quattro le compagnie coinvolte: i Menditanti, La Balena Zoppa, il Drago Rosso e il Banco Volante, che realizza da anni un ciclo di spettacoli di marionette, con compagnie provenienti da tutta Italia, presso il teatro dei Cappuccini di Genova.
CARLO TIMOSSI
Compagnia del Drago Rosso
2013©Produzione ufficio comunicazione
della Provincia di Genova
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Museo della Lanterna a Genova
Pochi (ma significativi) reperti, tanti (emozionanti) racconti: è un esposizione di storie il Museo della Lanterna di Genova, accolto nel cuore del monumento simbolo della città.
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Testimonianze ricerca azioni VIII. Per chi c'era e per chi non c'era...
Arrivederci alla nona edizione di Testimonianze ricerca azioni nel 2018!
Testimonianze ricerca azioni VIII - 21 marzo / 7 maggio 2017
Maggior sostenitore: Compagnia di San Paolo
Con il sostegno di: Comune di Genova, Società per Cornigliano
Con il patrocinio di: Regione Liguria
Con la collaborazione e il supporto di: Università degli Studi di Genova, Università degli Studi di Bologna, Palazzo Ducale - Fondazione per la Cultura, Centro Studi Alessandro Fersen, Museo Biblioteca dell'Attore, Anticorpi XL, Circus Zone, Associazione Sarabanda, Conservatorio Niccolò Paganini, Officine Papage, Fattiditeatro, Bardamù, SmartIt, RIstorante La Baia, Informagiovani, GenovAteatro, CLEC, Associazione Arbalete, Genova More Than This.
Genova, alla scoperta del Museo del Risorgimento
Viaggio alla scoperta delle radici genovesi dell'Unità d'Italia, nel Museo del Risorgimento di Genova.
Robert Davi legge “Encelado” di Gabriele Tinti, Museo archeologico regionale Antonio Salinas
Il video inedito Encelado documenta la lettura dell'attore americano Robert Davi (noto per i suoi ruoli da protagonista in The Goonies, 007 Vendetta privata, Die Hard e molti altri ancora) del testo del poeta e scrittore Gabriele Tinti ispirato ad Atena che atterra il gigante Encelado, mètopa dal pronao del Tempio di Selinunte dedicato a Era.
Il video rientra nel progetto “Rovine” ed è il frutto del culto delle immagini di Tinti che ha composto una serie di poesie ispirandosi ai più importanti capolavori dell’arte antica come Il pugile a riposo, Il Galata suicida, il Giovane vittorioso (Atleta di Fano), il Fauno Barberini, Il Discobolo, I marmi del Partenone, l’Ercole Farnese e molti altri ancora, collaborando, negli anni, con alcuni attori (tra i quali Joe Mantegna, Robert Davi, Burt Young, Vincent Piazza, Franco Nero, Luigi Lo Cascio, Marton Csokas e Alessandro Haber) e alcuni dei maggiori Musei al mondo (come sono il Metropolitan di New York, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo e di Palazzo Altemps, la Gliptoteca di Monaco, i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis e il Museo Archeologico di Napoli).
Rovine è stato insignito del Premio Montale Fuori di casa per la poesia 2018 ed è stato recentemente scelto per celebrare il riallestimento delle collezioni del Getty Villa, per proseguire il dialogo iniziato con la mostra di artisti contemporanei Plato in LA in occasione della quale alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno hanno reinterpretato l'impatto di Platone sul mondo contemporaneo.
Così il poeta spiega le ragioni della sua opera: I Giganti, nati dalla madre Terra fecondata dalle gocce di sangue del padre Cielo, erano terribili, altissimi, con capelli inanellati, lunga barba e coda di serpente a coprire i piedi.
“Splendidi nelle loro corazze di bronzo, con lunghe lance in mano” (Esiodo) decisero di assaltare il Cielo perché Zeus aveva confinati i Titani, loro fratelli, nel Tartaro. Scagliarono massi e tizzoni ardenti e anche Gea, da sempre avversa al Cielo, scese in battaglia al loro fianco. Si narra che soltanto un essere inferiore agli Olimpici avrebbe potuto sconfiggerli. Questi era Eracle, figlio di Zeus e di una mortale.
Alcioneo, il capo dei Giganti, fu il primo a cadere. Eracle scoccò contro di lui la prima freccia. Ma egli, toccando la madre Gea, balzò redivivo. “Presto nobile Eracle”, gridò impaurita Atena, “portalo in un’altra regione!”. Così fece l’eroe, portando lontano, sulle spalle, il gigante oltre i confini trasformandolo in un essere mortale. Lì poté finirlo, a colpi di clava. Dopo Alcioneo fu la volta di Porfirione, che balzò in cielo saltando dall’enorme cumulo di pietre che i Giganti avevano accumulate. Vedendo il fratello sconfitto, egli si precipitò su Era cercando di strangolarla. Eros però fu pronto ad intervenire. Scoccò contro di lui una freccia trasformando la sua furia in lussuria. Porfirione, preso dalla bramosia, lasciò il collo della dea per strapparle di dosso i vestiti. Alla vista della violenza in atto Zeus impazzi di gelosia e abbatté il Gigante con una folgore. Fu poi Eracle a finirlo. La storia si ripeté con tutti gli altri Giganti. Caddero uno a uno, fiaccati dagli dei e finiti da Eracle. Scoraggiati, i superstiti scapparono. Atena riuscì persino a scagliare un grosso masso contro Encelado facendolo sprofondare sotto un enorme cumulo di terra al quale venne poi dato il nome di Sicilia. Imprigionato e sotterrato si narra che le sue grida possono ancora essere udite ogni qual volta l’Etna erutta e i suoi tormenti, le sue ferite, avvertiti quando la terra trema .
Il video è stato realizzato con il contributo della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele.
Il teatro sociale di Camogli rinasce dopo 40 anni di silenzio
Milano (askanews) - Quattro anni di restauri hanno riportato al suo splendore il Teatro Sociale di Camogli, storico borgo marinaro e celebre località turistica nel Levante genovese, e il 23 dicembre 2016 il palcoscenico ha ripreso vita dopo quasi 40 anni di silenzio, con la bacchetta genovese Fabio Luisi che ha diretto i giovani dell'Accademia della Scala nell'Oratorio di Natale di Bach. Quello di Camogli è il classico teatro all'italiana con la tipica struttura a ferro di cavallo, e con 497 posti, di cui 186 in platea e il resto nei palchi, che fu realizzato su progetto dell'architetto Salvatore Bruno. La rinascita si deve alla passione e all'impegno profusi dalla Fondazione Teatro Sociale e dal suo presidente Silvio Ferrari: Nel 1874 una cinquantina di famiglie, forse 55, decidono di imitare quello che era accaduto a Sanpierdarena che allora era un comune autonomo. Lì, addirittura in modo straordinario, dodici anni prima avevano intitolato a Gustavo Modena, il grande attore ancora vivo, il nuovo teatro lirico. Una dozzina d'anni dopo, i camogliesi avevano talmente tanti mezzi (si sono arricchiti soprattutto con la guerra di Crimea) che decidono come hanno fatto con l'ospedale, con la nuova sede del Comune e con l'asilo infantile, di costruirsi obbiettivamente una vera cattedrale laica. E in ragione della loro quota di partecipazione (la parola adoperata è 'carati' che è un tipico termine da navi) decidono di fare un teatro a palchi, quattro file di palchi, ogni fila 22 palchi e sono palchi nominativi. Aprono il teatro nel 1876 con la recita dell'Ernani di Giuseppe Verdi e poi resistono una trentina d'anni poi prevale nettamente l'attività cinematografica. Naturalmente si accorgono intorno alla metà degli anni Trenta che il cinema ha nettamente la meglio, allora pensano di restaurare interamente il teatro per garantire la conpresenza di spettacoli tradizionali e cinematografici, e poi dopo la seconda guerra mondiale tentano più carte: quella delle prime cinematografiche, di qualche veglione, di qualche festa pubblica, cominciano a chiamare qualche personaggio della televisione, la mia generazione ricorda ad esempio Alighiero Noschese o il Quartetto Cetra. Poi obbiettivamente non si regge più e alla metà degli anni Settanta il teatro è di fatto chiuso.
Per riaprirlo è servita un'alleanza fra una parte dei proprietari e gli Enti pubblici, città metropolitana di Genova, Regione Liguria, e naturalmente i Comuni di Camogli e di Recco che hanno saputo mettere da parte le differenze politiche e la loro storica rivalità. Sono i soci della Fondazione che gestirà il teatro per un ventennio e che è riuscita a raccogliere per il restauro della struttura quasi sei milioni di euro di fondi pubblici e privati, come ad esempio quelli della Fondazione Carige e dell'armatore Andrea Cosulich, ma non solo.
Mi è venuto in mente intorno al 2007 di proporre a 100 famiglie di Camogli di fare quello che avevano fatto i loro precursori, non con le stesse cifre perché non ne avrebbero avuto la possibilità, ma con una cifra poco più che simbolica ma non secondaria, 250 euro, più di cento famiglie si sono autotassate perché questa era una delle condizioni per diventare membri dell'assemblea della Fondazione spiega ancora il presidente della Fondazione Teatro Sociale, Silvio Ferrari, sottolineando che sono cifre che aiutano a comprendere come si sia allargato a dismisura il novero dell'interesse, per esempio non abbiamo chiesto quasi un soldo ai proprietari antichi che poi si sono autotassati per conto loro con una cifra simile a quella delle 100 famiglie nuove. Dico tutte queste cose per dare l'idea di un movimento, se non si crea un movimento questi teatri forse in una realtà provinciale non ce la possono fare.
Io, fotoreporter alla Mostra del Cinema di Venezia, 1962
.
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Biblioteca Mário de Andrade - 24 horas [4K]
No dia 9 de outubro, a BMA deu o pontapé inicial do seu projeto de abertura 24 horas. A data foi escolhida em comemoração ao nascimento de Mário de Andrade, patrono da Biblioteca, que completaria 122 anos na data.
Neste momento, a abertura 24h será feita de maneira gradual. Serão programados nas próximas semanas alguns eventos fora do nosso horário normal de funcionamento, que servirão como testes antes da implantação total do atendimento em tempo integral.
O primeiro deles aconteceu no próprio dia 9: “Demasiado Pasolini”, realizado a partir das 22h, teve exposição, performance do Grupo Sensus e o “sarau picante” Poéticos & Eróticos, trazendo mais de 1000 pessoas para a Biblioteca durante a madrugada. Já no domingo, 11, a BMA realizou a abertura da exposição “Torres Garcia – El niño aprende jugando”, que incluiu também oficinas para o público infantil.
Fiquem no aguardo dos próximos eventos! Em breve, BMA 24 horas!
Direção e Trilha Sonora: Felipe Røcha.
Tesi di Laurea su Anna Magnani (all rights reserved)
Video originale realizzato da me per la mia tesi di laurea in Lettere, dal titolo:
Anna Magnani: l'attrice del frastuono nei silenzi della Voce Umana di Jean Cocteau.
Parallelo Anna Magnani - Ingrid Bergman
..insomma un viaggio che affonda le sue radici nel teatro, nel ruolo della
donna, nel cinema, che trae la sua forza dalla personalità di Anna
Magnani e che risponde al desiderio di farla rivivere in queste pagine più
vera ed eloquente che mai...
PER-CORSO DI BELLEZZA - La Bellezza nel Teatro
La Bellezza nel Teatro: il palcoscenico delle emozioni, a cura dell’attore, docente e regista teatrale Fabrizio Matteini. Il video di uno dei tanti appuntamenti del 2015 del PER-CORSO DI BELLEZZA, organizzato da Parole Spalancate, alla GB Gallery in via Roma a Genova.
Contenuti - La Bellezza nel teatro? Forse parte dalla necessità, dall’urgenza di raccontare l’essere umano e il suo stare al mondo nell’istante presente, in relazione agli altri, allo spazio e al tempo. La “Bellezza” intesa come “verità” si avvicina di più all’arte del teatro. Una “verità” che è diversa attimo dopo attimo, che non può prescindere dalla relazione con il mondo di chi guarda e di chi vuole farsi rappresentazione. La Bellezza in teatro non può essere soltanto formale, ma deve essere sostanziale. Peter Brook dice:“Qual è il nostro scopo? E’ un incontro con il contesto della vita, né più né meno. Il teatro può riflettere ogni aspetto dell’esistenza umana, pertanto ogni forma di vita è valida, ogni forma può avere un posto potenziale nell’espressione drammatica. Le forme sono come le parole, assumono significato solo se usate correttamnte”.
Il PER-CORSO DI BELLEZZA, da un’idea di Barbara Garassino e Claudio Pozzani, si prefigge come obiettivo primario ed ambizioso di fornire ai partecipanti gli strumenti per riscoprire, riconoscere e riapprezzare l’infinita Bellezza che ci circonda e che è fortemente presente nei molteplici aspetti di tutte le arti.
Il PER-CORSO DI BELLEZZA consta di 18 incontri e condurrà fino alla prossima 21a edizione del Festival Internazionale di Poesia in programma il prossimo giugno, che sarà interamente dedicato alla Ricostruzione Poetica dell’universo attraverso la Bellezza.
Il ciclo di incontri è affiancato da un’altra iniziativa, la CARD “COMPLICE DI BELLEZZA”, con la quale si vuole federare attorno al progetto artisti, appassionati d’arte e cultura, esercizi commerciali che inseguono una passione oltre all’aspetto economico, luoghi di bellezza come musei, teatri, gallerie, biblioteche, cineclub e altro ancora.
LA BIBLIOTECA IMMAGINARIA
« LA BIBLIOTECA IMMAGINARIA »
Esistono libri che sono stati citati e/o descritti in altri testi, ma che sono frutto di pura immaginazione e fantasia... Una mostra di oggetti/libro inventati nel '500 e creati nel 2000, ispirandosi alla geniale biblioteca immaginaria descritta da François Rabelais in Gargantua e Pantagruèle. Lo scrittore francese frequentò, durante i suoi studi all'Università di Parigi, la biblioteca di Saint Victor, importante centro di studi religiosi, e si ispirò alla stessa per redigere un catalogo burlesco dove si fa beffa della scienza scolastica e teologica. Un buon numero dei titoli da lui elencati sono puramente scherzosi e immaginari, altri si riferiscono ad autori e opere realmente esistenti. Questo catalogo è descritto nel capitolo VII del Libro secondo del Gargantua et Pantagruel (1532-1564).
Nel 2002, il curatore della mostra Gianni Zauli ha invitato vari artisti (già partecipanti all'iniziativa Libri mai mai visti*) a ri-costruire l'immaginaria biblioteca di Rabelais, non per creare dei falsi, bensì per costruire neo-libri dando libera interpretazione dei titoli stessi: dal « Decreto dell'Università di Parigi contro il lusso degli abiti che indossano le donne di piacere » a « Il Pungolo del vino », da « Tartaret, Sulla maniera di fare la cacca » a « Bricot, Sulle differenze delle zuppe », da « La Ciabatta dell'umiltà » a « Questione molto sottile, sapere se la Chimera, ronzante nel vuoto, può mangiare le seconde intenzioni; la quale fu discussa durante dieci settimane nel concilio di Constanza », da « Il Fichino delle Pulzelle » a « Il Padrenostro della scimmia », « Sessantanove breviari in conserva di sugna », « Il Cacatoio dei Medici », « Lo Spazzacamino dell'Astrologia », ecc.
È così che è nata, la mostra La bibliothèque imaginaire de Rabelais che raccoglie oggi circa cinquanta libri manufatti ispirati ai titoli rabelesiani. La mostra è stata allestita nell'estate 2003 nella Maison de la Devinière (nei pressi di Chinon -F-), casa nella quale si attribuiscono i natali di F. Rabelais, divenuta oggi Museo Rabelais. L'anno successivo è stata ospitata nel suggestivo Château de Lichtenberg in Alsazia -F- per poi approdare in Italia al Museo dell'Illustrazione di Ferrara (2004), alla Fiera del Libro di Torino, al Festival della Filosofia di Mantova (2007) ed in altre prestigiose sedi. * concorso internazionale per oggetti-libro manufatti organizzato dall'associazione VACA
CRITICALIA - L'AZERBAIGIAN E LE RELIGIONI CHE LO HANNO ATTRAVERSATO 1 parte
MARTEDÌ 3 GIUGNO 2014
Biblioteca del Senato Giovanni Spadolini
Sala degli Atti Parlamentari
Piazza della Minerva 38 - Roma
L'AZERBAIGIAN E LE RELIGIONI CHE LO HANNO ATTRAVERSATO
''LA CHIESA APOSTOLICA ALBANA'' Le radici di un simbolo dell'Azerbaigian
SALUTO DI BENVENUTO:
Sen. Sergio DIVINA Presidente Associazione Interparlamentare di Amicizia
Italia - Azerbaigian
S.E. Vaqif SADIQOV Ambasciatore della Repubblica dell'Azerbaigian
Daniele LAZZERI Chairman de Il Nodo Di Gordio
DIALOGO INTER-RELIGIOSO E INTERCULTURALE IN AZERBAIGIAN:
Prof. Andrea MARCIGLIANO Senior Fellow de Il Nodo di Gordio
Prof. Diego FLORES Teologo, specialista in filologia ed esegesi biblica
Prof. Alessandro BERTIROTTI Antropologo della mente, Docente presso l'Università degli Studi di Genova
Imam Yahya PALLAVICINI Presidente del Consiglio ISESCO per i musulmani in Occidente
Prof. Angelo IACOVELLA Docente di Lingua e Letteratura presso l'Università degli Studi Internazionali di Roma
Moni OVADIA Attore teatrale e drammaturgo
Victor MAGIAR Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Prof. Michele BERNARDINI Docente di Storia presso l'Università degli Studi di Napoli
Rev. P. Aleksiy NIKONOROV Chiesa Ortodossa Russa, autore del libro Storia del Cristianesimo nell'Albania Caucasica
Giovanni BENSI
Giornalista, autore del libro Le religioni dell'Azerbaigian
PRESENTAZIONE DEL LIBRO ''LA CHIESA APOSTOLICA ALBANA''
Amb. Giulio PRIGIONI Già Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario d'Italia
in Bielorussia e Lituania, Presidente Istituto C.M. Cipolla
Prof. Angelo MECCA Saggista e specialista di letteratura greco-bizantina
Prof. Ermanno VISINTAINER Presidente - Centro Studi Vox Populi
Amb. Guido LENZI Già Rappresentante Permanente all'OSCE e Direttore dell'Istituto Europeo di Studi di Sicurezza a Parigi
Prof. Paolo ZAMMATTEO Architetto, critico d'arte e Visiting Professor presso le Università
di Nottingham e Padova
MODERA:
Giorgio STAMATOPOULOS Giornalista - Radio Città Futura
Una collaborazione:
Associazione di Amicizia Interparlamentare Italia - Azerbaigian
Think tank Il Nodo di Gordio
Centro Studi Vox Populi
Centro Studi Politici Criticalia
Fiorisce L'Arte al San Leucio Resort di Caserta. Mostra d'arte contemporanea
Inaugurata martedì 30 giugno 2015, la mostra d’Arte al San Leucio Resort è stata promossa dalla Pro Loco di Caserta. La mostra proseguirà fino al 6 luglio 2015. Leggi l'articolo
La donna serpente - Trailer
La donna serpente
Fiaba teatrale tragicomica in tre atti
di Carlo Gozzi
regia Valter Malosti
cura del movimento Alessio Maria Romano
assistente alla regia Elena Serra
si ringraziano Giulietta Bazoli, Bruno De Franceschi, Roberto Freddi
con gli allievi del I anno della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino:
Andrea Triaca (Farruscad, 19 aprile), Giulia Mazzarino (Cherestani, 19 aprile), Noemi Apuzzo (Cherestani, 20 aprile), Federica Quartana (Cherestani, 21 aprile), Noemi Grasso (Canzade, 19 aprile; Farzana, 20 aprile), Maria Lombardo (Canzade, 21 aprile) Benedetta Parisi (Smeraldina, 19 aprile; Zemina, 20 aprile; Rezia, 21 aprile), Valentina Spaletta Tavella (Farzana, 19 aprile), Giulia Odetto (Farzana, 21 aprile), Elvira Scorza (Zemina, 19 aprile; Canzade, 20 aprile), Riccardo Livermore (Togrul, 19, 21 aprile; Badur, 20 aprile), Riccardo Niceforo (Badur, 19, 21 aprile; Togrul, 20 aprile), Francesco Marino (Bedredino, 19, 21 aprile; Farruscad, 20 aprile), Archimede Pii (Bedredino, 20 aprile; Farruscad, 21 aprile), Anna Gamba (Rezia, 19 aprile; Smeraldina, 20 aprile; Zemina, 21 aprile), Federica Dordei (Rezia, 20 aprile; Smeraldina, 21 aprile), Pierpaolo Preziuso (Truffaldino, 19-21 aprile), Alfonso Genova (Pantalone, 19-21 aprile), Alessandro Conti (Brighella, 19-21 aprile), Nicholas Andreoli (Atalmuch, 19-21 aprile), Jozef Gjura (Checsaia, 19-21 aprile), Riccardo Micheletti (Gigante, 19-21 aprile); Coro: Giulia Odetto (19, 20 aprile), Maria Lombardo (19, 20 aprile), Archimede Pii (19 aprile), Federica Dordei (19 aprile), Federica Quartana (19 aprile), Noemi Apuzzo (19, 21 aprile), Valentina Spaletta Tavella (20, 21 aprile), Andrea Triaca (20, 21 aprile), Federica Quartana (20 aprile), Giulia Mazzarino (20, 21 aprile), Noemi Grasso (21 aprile), Elvira Scorza (21 aprile).
Le recite del 20 e 21 aprile, vengono presentate nell’ambito del Festival Alfredo Casella. L’arte italiana di un musicista internazionale 11-24 aprile 2016, un progetto di: Città di Torino, Teatro Regio Torino, Filarmonica Teatro Regio Torino, Accademia Corale Stefano Tempia, Unione Musicale, De Sono Associazione per la Musica, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Associazione Concertante - Progetto Arte&Musica, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Museo Nazionale del Cinema
Moncalieri, Fonderie Limone, 19-21 aprile 2016
Se vuoi andare oltre a questa anteprima e visionare il video integrale contatta il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino:
biblioteca@teatrostabiletorino.it
011/5169405 – 428
BASILICATA, LOCATION DI AMBIENTAZIONE PER TANTI ROMANZI
Il commento di Maria Teresa Cascino, coofondatrice del WFF
ITALIA | VIAGGIA NELLA BELLEZZA
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha ideato, in occasione di EXPO 2015, uno spot promozionale, per celebrare la bellezza dell’Italia e la sua straordinaria offerta culturale, sensibilizzando i cittadini al tema della conoscenza, protezione e valorizzazione del nostro prezioso patrimonio.
Lo spot è stato presentato in anteprima alla Conferenza Internazionale dei Ministri della Cultura a Milano Expo, di fronte ai ministri della cultura di più di 80 paesi, ai rappresentanti dell’UNESCO e delle principali organizzazioni internazionali, invitati dal governo italiano per promuovere la protezione del patrimonio culturale mondiale a rischio a causa di catastrofi naturali o conflitti.
A seguito del grande successo riscosso in questa occasione, il video è stato scelto come protagonista, da settembre, di una grande campagna promozionale del Ministero, in una veste rinnovata e con un messaggio ancor più strettamente legato alla diffusione della conoscenza dello straordinario patrimonio culturale del nostro paese.
Lo spot, che ha come sfondo il meraviglioso Palazzo Farnese di Caprarola, in provincia di Viterbo, è stato realizzato in collaborazione con la Direzione Generale Cinema e il Centro Sperimentale Cinematografia, con la regia di Alessandro D’Alatri e la straordinaria interpretazione di Giancarlo Giannini, grazie al supporto di tecnici audio, fono, montaggio e fotografia di riconosciuta fama internazionale.
Presentazione alla stampa della Mostra fotografica su Alluvione '66 alle Oblate
Alcune riprese video della presentazione per la stampa della tappa estiva della mostra fotografica ufficiale del 50° anniversario dell'Alluvione di Firenze del '66 alla Biblioteca Comunale delle Oblate e delle iniziative collaterali che qui si terranno fino a settembre.
La prima iniziativa è l'esposizione estiva della mostra fotografica ufficiale del 50° dell’alluvione, “1966 l’Alluvione di Firenze“, curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi, e organizzata dall’Associazione Firenze Promuove assieme al Comune di Firenze-Consigli di Quartiere 1 2 3 4 5.
In questa nuova tappa espositiva – la mostra è stata inaugurata il 28 ottobre e fino a dicembre 2016 girerà per la città esposta in varie sedi – sono esposte 80 nuove foto, tra cui diverse inedite, alcune delle quali donate a Firenze Promuove dalla Famiglia di Michele Ferlito, che nel 1966 era Ispettore Distrettuale della Toscana, Marche e Umbria, e reggente gli Istituti Penitenziari di Firenze, e della Famiglia di Gennaro Sancilio, all’epoca Sottufficiale dell’Esercito, che con le sue foto documentò la situazione in Piazza Stazione, via della Scala e in altre zone del Quartiere 1.
La mostra rimarrà esposta fino al 3 settembre con il seguente orario:
lunedì dalle ore 14 alle ore 22; dal martedì al sabato con orario continuato dalle 9 alle 24. Chiuso la domenica. Ingresso gratuito.
È previsto uno stop in concomitanza con la chiusura estiva della Biblioteca dal 4 al 15 agosto.
La seconda iniziativa riguarda 4 eventi speciali con video proiezioni di filmati anche a colori, e racconti inediti, di quanto accadde quel 4 novembre, che si terranno, a cura dei giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi, nella sala conferenze della biblioteca delle Oblate, nei seguenti giorni:
venerdì 22 Luglio alle ore 18; giovedì 28 Luglio alle ore 21: venerdì 2 Settembre alle ore 18 e alle ore 21. Tutti con ingresso gratuito.
La terza iniziativa riguarda uno speciale percorso di lettura. In un opuscolo di 12 pagine, che si può tranquillamente scaricare in formato pdf dal sito internet della Biblioteca, si possono trovare quasi 100 titoli di libri sull’argomento, e 11 libri fotografici, disponibili al primo piano della biblioteca.
“Siamo felici – ha detto l’Assessore Federico Gianassi – di aver potuto predisporre, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura e della Biblioteca delle Oblate, l’esposizione della mostra in questa sede. L’apertura della Biblioteca fino alle ore 24 dal martedì al sabato permetterà, soprattutto nelle ore serali, ai tanti turisti che gireranno per il centro storico alla ricerca di eventi culturali, di poter rendersi conto, nella splendida cornice notturna dei chiostri illuminati delle Oblate, di quello che accadde a Firenze quel fatidico 4 novembre 1966. Riteniamo doveroso come Amministrazione Comunale sostenere con appositi spazi espositivi iniziative come quella promossa dai cinque Consigli di Quartiere assieme all’Associazione Firenze Promuove. La mostra curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi ad oggi è stata visitata da oltre 70mila visitatori – tra cui anche Papa Francesco – e mettendo a disposizione questa location, che è anche un centro culturale importante nel tessuto cittadino, chissà forse supereremo i 100mila visitatori”.
“Da qui al prossimo mese di novembre – ha infatti annunciato il Presidente della Commissione Cultura del Quartiere 1 Mirco Rufilli – puntiamo a creare una serie d’eventi concatenati che abbracceranno tutto il quartiere. Organizzeremo incontri, mostre, eventi musicali, visite guidate, per far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni cosa accadde 50 anni fa e, contemporaneamente, per realizzare anche iniziative legate all’acqua ed al rischio idrogeologico”.
“Oggi presentiamo 80 nuove foto – ha tenuto a sottolineare il Presidente di Firenze Promuove e curatore della mostra Franco Mariani – ma da qui a dicembre prossimo, nelle altre 5 tappe espositive previste al momento, esporremo tantissime altre nuove foto, molte delle quali inedite, che stiamo raccogliendo ancora, grazie anche all’impegno del Quartiere 1. In ogni tappa espositiva ci saranno nuove foto, e non è detto che, a volte per mancanza di spazio, come in questa occasione, tutte le foto possano essere esposte, quindi invitiamo sempre i fiorentini a venire a visitare la mostra. In particolare in questa tappa ci piacerebbe che i nonni venissero con i loro nipotini per far scoprire loro una pagina di storia di Firenze, ma anche per visitare la nutrita biblioteca dei ragazzi, qui presente, e che è un fiore all’occhiello del Comune. Poi in questa occasione ci saranno anche 4 motivi in più: le videoproiezioni che terremo nei giorni 22 e 28 luglio e il 2 settembre in un ambiente dotato di aria condizionata, quindi un luogo fresco, che non è poco in questo periodo afoso”.
Riprese di Mattia Lattanzi.
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Attivi nella terza età - Dr. Jan-Pieter Barbian
I primi minuti dell'intervento di Dr. Jan-Pieter Barbian, Direttore della Biblioteca Comunale di Duisburg, Germania, alla conferenza La carica degli over 60 in biblioteca. Il video completo è disponibile su
Attivi nella terza età - Offerta di manifestazioni e materiali specifici per la generazione degli ultrasessantenni nella biblioteca comunale di Duisburg
Accanto alla tutela dell'ambiente e alla garanzia del livello di istruzione per le nuove generazioni, il cambiamento demografico in Europa è una delle più grandi sfide sociopolitiche del presente e del futuro. In Germania già nel 2005 quasi 16 milioni di persone (19,23%) avevano più di 65 anni. Nel 2050 la popolazione tedesca passerà dagli attuali 82 milioni circa ad un numero di abitanti compreso tra i 74 e i 69 milioni. Nello stesso intervallo di tempo, secondo i calcoli dell'Ufficio Federale di Statistica, la percentuale degli ultrasessantacinquenni salirà fino al 33,2%. Nel 2050 gli ultrasessantenni rappresenteranno la porzione più forte della popolazione totale e il loro numero sarà il doppio di quello dei neonati. A questo proposito va tenuto conto del fatto che, grazie a un'alimentazione più sana e a uno stile di vita più consapevole, il numero delle persone anziane che vorranno prendere parte attiva alla vita sociale sarà considerevolmente più alto degli anziani che necessiteranno di assistenza. Di fronte a questo scenario, anche le biblioteche pubbliche devono rivedere la loro offerta di materiali e servizi e devono adeguarsi alle aspettative in mutamento degli utenti più anziani.
Nell'ambito di un progetto modello promosso dalla regione Nordreno-Westfalia, la biblioteca comunale ha rinnovato il suo patrimonio di media e la sua offerta di servizi per gli anziani. Inizialmente in un distretto urbano rappresentativo di Duisburg è stato chiesto ai frequentatori della biblioteca così come pure ai non utenti quali fossero le loro esigenze e le loro richieste. Dopo l'analisi del sondaggio, i locali della biblioteca di quartiere sono stati completamente riorganizzati, l'offerta di libri, quotidiani, riviste, cd e dvd è stata presentata sotto un'altra forma, si sono previste nuove proposte di manifestazioni e di aggiornamento. Alla fine le esperienze ottenute nel distretto urbano sono state applicate alla biblioteca centrale e ad altre dodici biblioteche succursali.
La relazione presenta l'ideazione e lo sviluppo del progetto, mostra i risultati del sondaggio e illustra attraverso delle foto i cambiamenti intrapresi nella biblioteca del distretto urbano di Rheinhausen.