Piazza Del Comune – Museo Civico Foro – Assisi – Audioguida – MyWoWo Travel App
Ogni città italiana è un vero tesoro di storia e arte e spesso quello che non puoi vedere a una prima occhiata si trova celato sottoterra. Il Museo sotto la Piazza del Comune è un percorso affascinante che ti offre la suggestione di camminare tra resti e frammenti della storia antica. Così, scendendo alcuni scalini, ti troverai nel Museo del Foro Romano, con robuste colonne che reggono volte possenti. Sei nella cappella sotterranea romanica dell’antica chiesa di San Nicolò “de Platea”, che in latino significa in piazza, appunto la piazza romana. Vi trovi capitelli, sarcofagi, iscrizioni, monumenti funerari, alcuni assai interessanti.
Molte urne funerarie sono illustrate con scene di vita quotidiana e della professione del defunto. Non perdere quella col padre sul letto, adagiato come se stesse mangiando, perché nelle occasioni importanti i romani mangiavano davvero sdraiati su un letto. Noterai che offre un dono alla moglie seduta accanto mentre il figlioletto cerca di raggiungere il genitore defunto...
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Assisi. Foro Romano - Roman Forum I (Museo Archeologico)
First virtual travel in the roman city of Assisi. Today we visit the roman 'Foro' under the medieval Public square of the Municipality. Cripta of S. Nicolò, attended from S. Francesco, now is used as Archaeological Museum: It occupies the ancient roman shops (tabernae). A tunnel leaves from Cripta and crosses the roman 'Foro'.
Primo viaggio virtuale nella città romana di Assisi. Oggi visitiamo il 'Foro' romano, posizionato sotto la medievale Piazza del Comune. Da via Portica entriamo nella Cripta di S. Nicolò, già frequentata da S. Francesco e ora adibita a Museo Archeologico. Dalla Cripta passiamo nel tunnel che attraversa il 'Foro' Romano. Ricostruzioni con Cinema 4D.
Il Foro Romano di Assisi
Il Foro Romano di Assisi
Cabras (Sardegna). Museo Civico Archeologico. I Giganti di Mont'e Prama.
Touch screen e realtà virtuale: i Pugili, gli Arcieri e i Guerrieri Giganti.
Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria
Presentazione
La collezione del Museo Civico di Sansepolcro si arricchisce
Frammenti della Storia di Sansepolcro ancora da studiare per far luce su quella che era la pittura locale prima di Piero della Francesca. Gli affreschi che erano usciti dalla città tra gli anni '50 e '60 del secolo scorso tornano ad essere visibili nella sala degli affreschi del Museo Civico di Sansepolcro. Illustrano i preziosi frammenti la direttrice del museo Mariangela Betti e il presidente dell'Istituzione Biblioteca-Museo Daniele Piccini.
Assisi dal basso.MOV
Assisi dal Basso. Durante le vacanze nelle Marche 2010 ci siamo incontrati un giorno ad Assisi con Pietro , Elvira e gli Argentini.
BISACCIA (Avellino-Irpinia-Italy ) - Castello Ducale - Museo Civico Archeologico - il Paese -
Bisaccia[Bi 'sa tʃ:ia], Vesazza in dialetto bisaccese) è un comune italiano di 4.044 abitanti della provincia di Avellino in Campania.Ha origini medioevali, sebbene scavi archeologici abbiano rivelato che il luogo era già abitato nel X secolo a.C..Il clima è molto rigido, a causa della sua altitudine (860 m sopra il livello del mare) e della forte continentalità presente su tutto l'altopiano irpino. I luoghi più caratteristici del paese sono il Convento, il Castello Ducale, la Cattedrale in piazza Duomo e la chiesa dei Morti..Bisaccia si trova in Provincia di Avellino ai confini con la Puglia e la Basilicata.Situata su una collina che si estende in verso nord-sud, definita in gergo geologico zatterone conglomerato roccioso con collante argilloso,Alla base dello zatterone torno torno a forma di cerchio, il terreno appare scavato da torrenti alimentati da sorgenti di acqua perenne e da acque piovane.
Il Castello ducale di Bisaccia è il castello federiciano di Bisaccia, paese in provincia di Avellino; si trova a pochi passi dalla cattedrale. Fu costruito dai Longobardi intorno alla seconda metà dell'VIII secolo. Distrutto dal sisma del 1198 il maniero fu ricostruito verso la fine del XIII secolo da Federico II di Svevia. Ai tempi di Federico II il feudo apparteneva a Riccardo di Bisaccia[2]. Nel XVI secolo fu trasformato in residenza signorile.Sul portone c'è lo stemma della famiglia Pignatelli d'Egurant che tenne il castello dalla fine del XVI agli inizi del XIX secolo. La struttura muraria è costituita da grossi ciottoli fluviali misti a blocchi di calcare squadrati e malta durissima. Nel castello sono presenti una cisterna con depuratore e tubi fittili, per il deflusso delle acque, una torre alta 12 metri e larga 8 metri e le rovine di una piccola chiesa absidata. Le stanze del castello sono 42.
La zona residenziale, dove soggiornava il feudatario, si trovava nell'Ala Sud.
Storicamente il castello di Bisaccia era uno strategicamente importante bastione di controllo, che faceva parte di una linea difensiva che aveva la funzione di proteggere i territori della Puglia occidentale e settentrionale. Questa linea di difesa, che correva lungo la via Appia e la Via Traiana e di cui facevano parte, oltre alla fortezza di Bisaccia, quella di Sant'Agata di Puglia e quella di Ariano Irpino, fu opera del catapano bizantino Basilio Boioanne, che la realizzò nel corso della sua riorganizzazione amministrativa della Capitanata occidentale. Il castello di Bisaccia in quell'epoca si chiamava castrum Byzacium o Byzantii ed era un avamposto difensivo bizantino.Verso la fine del 500' il castello di Bisaccia apparteneva a Giovan Battista Manso, amico del celebre poeta Torquato Tasso. Quest'ultimo, giunto a Napoli, si lasciò prendere dalla malinconia per le sue precarie condizioni di salute e per le ristretezze economiche a cui si aggiunsero le polemiche letterarie religiose sulla Gerusalemme liberata da parte dei pedanti. Fu così che accettò l'invito dell'amico G.B. Manso di accompagnarlo nel suo feudo di Bisaccia, dove poteva acchetarvi alcune discordie sorte tra quei suoi vassalli (cap. IV della Vita). A Bisaccia, dove si trattenne per il mese di ottobre e novembre 1588 il Tasso trovò grandissimo sollievo e, come si apprende da una lettera di Manso al principe di Conca, si diede alla caccia, mentre, quando le condizioni del tempo erano cattive, passava lunghe ore udendo suonare e cantare.. Il famoso critico letterario Francesco De Sanctis, che aveva visitato il castello di Bisaccia e ammirato il panorama da una finestra, scrisse: « E mi fermai in una [stanza] che aveva una vista infinita di selve e di monti e di nevi sotto un cielo grigio. Povero tasso! pensai; anche nella tua anima il cielo era fatto grigio. Che vale bella vista quando entro è scuro? » (Francesco De Sanctis)
Il Museo Civico di Bisaccia si sviluppa nell'ambito del piano terra del Castello Ducale e si articola in un percorso espositivo cronologico in senso orizzontale lungo il quale sono esposti i reperti in mostra, di proprietà statale, provenienti dagli scavi eseguiti sulla collina di Cimitero Vecchio. Obiettivo dell'esposizione è quello di ricostruire la storia di Bisaccia in età protostorica e arcaica attraverso i corredi delle numerose sepolture tombali scoperte nel noto sito archeologico irpino rendendola di facile acquisizione e comprensione ai visitatori. La grande quantità di materiali acquisiti in tanti anni di ricerche archeologiche ha portato alla scelta dei reperti più significativi dei corredi funebri di 30 tombe della prima e della seconda età del Ferro (fine IX-VII secolo a.C.) costituiti prevalentemente da manufatti ceramici e oggetti d'ornamento personale per la prima volta presentati, in forme definitive, al pubblico italiano.
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Video 03 24. september 2016 Assisi - Byvandring
Video 03 24. september 2016 Assisi - Byvandring
Optagelser af/fra:
• Assisi
• Byvandring
• Chiesa Nuova
• Comune di Assisi
• Corso Giuseppe Mazzini
• Fontaine de la Piazza del Comune
• Italien
• La Plateola di San Francesco
• La statua dei genitori di San Francesco
• Museo e Foro Romano (Museo Civico e Foro Roma)
• Palazzo del Capitano del Popolo
• Piazza Chiesa Nuova
• Piazza del Comune
• Piazza del Vescovado
• Piazzetta Garibaldi
• Santa Maria sopra Minerva
• Via Antonio Cristofani
• Via Arnaldo Fortini
• Via Bernardo da Quintavalle
• Via dell Arco dei Priori
• Via Eugenio Brizi
• Via Francesco Pennacchi
• Via Giotto
• Via Portica
• Via S. Gabriele dell'Addolorata
• Via Sant'Agnese
• Via Sant'Antonio
• Vicolo Frondini
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b. 26. september 2016 Assisi - Byvandring fra Cittadella Ospitalità til Cathedral of San Rufino
b. 26. september 2016 Assisi - Byvandring fra Cittadella Ospitalità til Cathedral of San Rufino (La Cattedrale di San Rufino)
Optagelser fra/af:
• Assisi
• Corso Giuseppe Mazzini
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• Museo Civico e Foro Romano
• Piazza San Rufino
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Assisi: visita al museo missionario
Un museo multimediale e interattivo dove il visitatore può vivere in prima persona l'esperienza centenaria dei missionari cappuccini umbri nell'Amazzonia occidentale. Ieri ad Assisi è stato inaugurato il Muma, il museo missionario Amazzonia.
Tratta dell'incontro lento e forte insieme - introduce Antonio Maria Tofanelli, ministro provinciale dei Cappuccini dell'Umbria -- tra due bracci del Rio delle Amazzoni, l'uno scuro, il Rio Negro, l'altro con acque chiare, come metafora d'integrazione tra culture diverse. Con quest'immagine inizia il Muma, il museo missionario Indios dell'Umbria in Amazzonia, appena trasformato da esposizione tradizionale a struttura multimediale e interattiva. Quattro piani di installazioni raccontano la storia centenaria della presenza dei Cappuccini Umbri nella regione amazzonica ticuna.
Un museo etnografico -- racconta Riccardo Mazza, progettista del Muma -- primo al mondo di questo genere, in cui architettura, storia missionaria, natura, multimedialità e cultura si fondono per accompagnare il visitatore a 10mila km di distanza.
Il servizio è stato trasmesso da TV 2000.
UN GIORNO AD ASSISI 9 8 2015
UN GIORNO AD ASSISI 9 8 2015
Rocca Di Assisi – Presentazione – Assisi – Audioguida – MyWoWo Travel App
Ciao, sono Michele, la tua guida personale ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto a una delle meraviglie del mondo, la Rocca Maggiore di Assisi.
La Rocca Maggiore domina l’abitato di Assisi con le sue forme geometriche e la biancheggiante mole. Le lunghe e alte mura e le formidabili torri danno una notevole sensazione di forza e ti portano a pensare che Assisi fosse ottimamente protetta dalla sua rocca. Ma la sua funzione originaria in realtà non era questa.
Comincio a raccontarti le prime notizie su questo castello in modo che sarai tu stesso a trarre le conclusioni. Negli ultimi anni del 1100 Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, un enorme territorio corrispondente grossomodo all’Europa centrale e all’Italia centro-settentrionale, mandò un suo incaricato a occupare Assisi, che lottava per avere la sua autonomia comunale. Come puoi immaginare l’incaricato non era benvoluto ad Assisi, e per sentirsi al sicuro alloggiava nella rocca, dove lo raggiunse per un certo periodo lo stesso imperatore...
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Gubbio - Palazzo dei Consoli e Museo Civico
Gubbio (Perugia) - Il Palazzo dei Consoli costituisce con il complesso di Piazza Grande e Palazzo del Podestà una tra le più maestose e ardite realizzazioni urbanistiche medievali
Costruito al centro della città, l'antico palazzo di Governo rappresenta la grandiosità del progetto politico e istituzionale del Comune Eugubino al principio del XIV secolo.
Di stile gotico l'edificio alto oltre 60 metri, domina la città con la torre campanaria e la loggia panoramica e si apre verso la grande piazza pensile con la scalinata a ventaglio. Molto suggestivo è l'interno: la grande sala dell'Arengo con volta a botte, la cappella palatina e il piano nobile riservato alle funzioni di governo dei Consoli, con affreschi, arredi lignei e fontane. Nel corridoio segreto, i servizi igienici medievali e le tubature per l'acqua corrente testimoniano l'alto grado di tecnologia raggiunto dalle maestranze eugubine.
Il Museo
Le sale di Palazzo dei Consoli ospitano dal 1909 le collezioni del Museo Civico.
Irrinunciabile meta negli itinerari regionali, l'edificio è considerato il principale polo museale della città di Gubbio. La raccolta museale allestita su diversi piani, illustra la storia e la cultura locale dalla preistoria al XX sec.
Di assoluto rilievo e fama internazionale sono le Tavole iguvine, sette lastre di bronzo su cui è iscritto il più importante testo in lingua umbra e la più estesa descrizione di riti religiosi che il mondo occidentale antico abbia mai restituito. Le Tavole rappresentano il cuore di una collezione archeologica tra le più ricche dell'Umbria con reperti risalenti all'epoca umbra e romana.
La raccolta numismatica si compone di importanti esemplari italici e romani in bronzo, monete medievali, ducali e papali, quest'ultime coniate dalla zecca di Gubbio.
Allestita nella sala della loggetta e lungo il corridoio segreto, la raccolta di ceramica spazia dalle maioliche arcaiche (XIV sec.) ai manufatti del XIX sec. Di particolare rilievo è la produzione eugubina rinascimentale a lustro rosso e dorato della bottega di Mastro Giorgio Andreoli (XVI sec.) Numericamente significativo è il vasellame farmaceutico tra cui originali duomi d'alambicco in terracotta rossa.
Le sale del piano nobile ospitano la pinacoteca ricca di dipinti su tavola e tela principalmente di scuola umbra, databili dal tardo Duecento all'Ottocento.
Degni di nota sono il Reliquiario miniato (XIV sec.), il Crocifisso ligneo di scuola giottesca opera del Maestro della Croce di Gubbio (inizio XIV sec.), il Gonfalone (inizio XVi sec.) realizato da Sinibaldo Ibi, artista seguace del Perugino e l'Immacolata Concezione di Francesco Signorelli (1527).
A questo vanno aggiunte due particolarissime e interessanti collezioni, la collezione risorgimentale, che testimonia l'impegno della città durante quel periodo così importante per la storia del Paese, e la collezione tibetana, donazione di un diplomatico inglese alla municipalità.
???????? Gubbio - Italy (HD)
???????? Gubbio è un comune della provincia di Perugia, in Umbria. Il territorio comunale è prevalentemente montuoso e collinare. La città è posizionata alle falde del monte Ingino ed è attraversata dal torrente Camignano. Gubbio fu una città umbra con il nome di Ikuvium o Iguvium, posta sulle vie di comunicazione tra il Tirreno e l'Adriatico. Testimonianze del periodo umbro sono le Tavole eugubine, scoperte intorno metà del XV secolo ed acquistate dal comune nel 1456, costituite da sette tavole in bronzo, in parte redatte in alfabeto umbro ed in parte in alfabeto latino, ma sempre in lingua umbra. Alleatasi con Roma nel 295 a.C., ottenne nell'89 a.C. la cittadinanza romana: fu eretta a municipium ed ascritta alla tribù Clustumina. Invasa dagli Eruli, fu nel 552 distrutta dai Goti di Totila, ma venne ricostruita con due potenti torri difensive dai Bizantini di Narsete, generale di Giustiniano, non più in pianura, ma alle pendici del monte Ingino. Nel 772, Gubbio fu occupata dai longobardi Liutprando, Astolfo e Desiderio. La città di Gubbio è strettamente legata alla storia di san Francesco, in particolar modo ad un evento della sua vita citato nel XXI capitolo dei Fioretti di San Francesco, cioè l'incontro con il lupo. A Gubbio, Francesco si rifugiò dopo essersi allontanato da Assisi, trovando asilo presso la famiglia degli Spadalonga. Per questo Gubbio è considerata la seconda capitale. Il Palazzo dei Consoli fu fatto costruire nel XIV secolo dal governo della città, che in questo modo voleva testimoniare la grandezza e la potenza raggiunta dalla città. Il palazzo, in stile gotico, è alto circa sessanta metri. Dal 1901 è sede del museo civico, dove sono esposti antichi reperti archeologici umbri, una collezione numismatica ed una pinacoteca. Altri luoghi di interesse sono la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, le chiese di San Francesco, San Giovanni, San Martino, San Pietro e Sant'Agostino, il Palazzo Ducale, il Cassero e il Teatro romano. Gubbio è tradizionalmente definita la città dei matti, riferito alla proverbiale imprevedibilità degli eugubini. Una usanza tradizionale è il conferire la patente da matto a chi compie tre giri di corsa intorno alla cinquecentesca Fontana dei Matti, situata nel largo del Bargello e, alla fine, viene spruzzato con l'acqua della vasca. La città di Gubbio è situata sulla strada del pellegrinaggio chiamata il Cammino di Assisi.
???????? Gubbio es una ciudad en la provincia de Perugia, en Umbría. El distrito es predominantemente montañoso y ondulado. La ciudad está situada a los pies del Monte Ingino y es atravesado por el arroyo Camignano. Gubbio es una ciudad de Umbría con el nombre o Iguvium Ikuvium conjunto de las líneas de comunicación entre el Tirreno y el Adriático. Testigos de la época son los cuadros de Gubbio, descubierto alrededor de mediados del siglo XV y comprado por la ciudad en 1456, compuesto por siete tablas de bronce (Tavole Eugubine), en parte por escrito en el alfabeto de Umbría y en parte en latín, pero siempre en el idioma de Umbría. Aliado con Roma en el 295 aC, ganó en el 89 aC La ciudadanía romana: se erigió en la tribu y Clustumina municipio. Invadido por hérulos, fue destruida por los godos en el 552 Totila, pero fue reconstruida con dos grandes torres defensivas de la Narses bizantinos, general de Justiniano, no más claro, pero las laderas del monte Ingino. En 772, Gubbio fue ocupada por los lombardos Astolfo Liutprando y el deseo. La ciudad de Gubbio está estrechamente ligada a la historia de San Francesco, sobre todo en un evento de su vida se mencionó en el capítulo XXI de las Florecillas de San Francisco, que el encuentro con el lobo. En Gubbio, Francesco se refugió tras haber sido retirado de Asís, para encontrar refugio con la familia de Spadalonga. Por esta Gubbio se considera la segunda capital. El Palazzo dei Consoli fue construido en el siglo XIV por el gobierno de la ciudad, que quería dar testimonio de esta forma la grandeza y el poder obtenido de la ciudad. El palacio de estilo gótico, es de unos sesenta pies de altura. Desde 1901, alberga el museo, que muestra la antigua Umbría arqueológicos, una colección de monedas y una galería de arte. Otros lugares de interés son la Catedral de San Mariano y Santiago, las iglesias de San Francisco, San Giovanni, San Martíno, San Pietro y San Agustíno, el Palacio Ducal, el encofrado y el Teatro Romano. Gubbio que tradicionalmente se llama la ciudad de los locos, en referencia a la imprevisibilidad proverbial de Gubbio. Una costumbre tradicional es dar la licencia de conducir como un loco el que hace tres vueltas alrededor del siglo XVI Fuente de la Loca, ubicado en el Bargello y apagado en el extremo, se rocía con agua de la bañera. La ciudad de Gubbio está situado en la ruta de la peregrinación llamada el Cammino de Assísi.
Francesco nell'arte: da Cimabue a Caravaggio - Margarito D'Arezzo
Margarito (o Margaritone) d’Arezzo (Arezzo, 1250 – 1290 ca.)
San Francesco
Tempera su tavola, cm 106,5x45.
Arezzo, Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, dal Convento francescano di Ganghereto, presso Terranova Braccialini.
- Sala della Vittoria, Pinacoteca Civica Ascoli Piceno -
Tutte le info sulla mostra, su o
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Francesco nell'arte: da Cimabue a Caravaggio - Il Guercino
Giovanni Francesco Barbieri, detto Guercino
(Cento, 1591 - Bologna 1666)
San Francesco in adorazione del Crocifisso
cm 262 x 160 - olio su tela
Cattedrale di San Cetteo - Pescara
- Sala della Vittoria, Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno -
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Piazza Del Comune – Temple Of Minerva – Assisi – Audio Guide – MyWoWo Travel App
To the right of the Tower, the six columns of the Temple of Minerva take us back to a time more remote than the Middle Ages. It is likely that Piazza del Comune was once the forum, the most important public area in Roman times where the main activities and markets took place, and where the main public, civil and religious buildings were located.
This is a classic Roman temple, built in white marble on a thick base, now below ground level. The six columns of the facade support a triangular tympanum; a rectangular room inside, called the naos, housed the statue of the deity.
As was often the case, after the fall of the Roman Empire, the temple was converted into a church, still known today as Santa Maria Sopra Minerva. It belonged to the Benedictine monks, who used it for workshops and housing, adding a little church inside, which was subsequently used as the seat of the local government and then as a prison. Finally, in the 16th century, it was turned back into the church you can see today...
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Temple of Minerva
Provided to YouTube by The Orchard Enterprises
Temple of Minerva · The World To Come
The Cartesian
℗ 2016 Famined Records
Released on: 2016-09-30
Auto-generated by YouTube.
Assisi - chiese di S. Pietro - S. Francesco Piccolino - Chiesa Nuova - Tempio di Minerva - slideshow
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