Domenica senz'auto a Padova, castello dei Carraresi aperto
Nella domenica ecologica a Padova apertura straordinaria del Castello dei Carraresi: la visita guidata (video Bianchi)
La Loggia Carrarese (Padova)
La dimora signorile dei Carraresi venne iniziata da Ubertino da Carrara, primo signore di Padova, tra il 1338 e il 1345. L’edificio, poco distante dal Duomo, conobbe due diverse fasi costruttive: il cosiddetto Palazzo Vecchio o di ponente, terminato nel 1343, e il Palazzo Nuovo, portato a termine da Francesco il Vecchio. I documenti giunti fino a noi raccontano di un palazzo riccamente decorato. Al pianterreno sono ancora visibili decorazioni a motivi geometrici, mentre nelle sale vi erano cicli ispirati alla storia e alla mitologia classica. Al primo piano era ubicata la cappella di palazzo, dove sono ancora parzialmente conservati gli affreschi di Guariento. Oggi dell’edificio originario sopravvive solo una porzione con una bella doppia loggia trecentesca. Dal 1779 la reggia è sede dell’Accademia Galileiana di Scienze, Lettere e Arti.
Castello dei Carraresi Padova
Castello dei Carraresi a Padova
RIMESSO A NUOVO IL PALAZZO DELLE DEBITE
Dopo sei anni di lavori, il Palazzo delle Debite, straordinaria opera ottocentesca che si affaccia su Piazza delle Erb... [continua a leggere su :
3D video-mapping Padova (proiezione mappata su edificio)
3D video mapping projection in Padova, Piazza dei Signori.
In occasion of the Magica Notte Carrarese event, Drawlight and Target2 projected this animation on the Palazzo del Capitaniato building using new projection techniques, particular 3D graphics and powerful projectors.
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24.09.10 Proiezione mappata 3D a Padova, Piazza dei Signori.
In occasione della Notte Magica Carrarese, Drawlight e Target2 hanno realizzato questa proiezione sul Palazzo del Capitaniato con nuove tecniche di realizzazione, attraverso l'uso di grafica 3D particolare e potenti proiettori.
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Il Castello Carrarese di Padova
clip sul Castello Carrarese di Padova - tratta da Castelli e città murate del Padovano a cura di Fabio Bordignon e Antonio Bonadonna
Seminario Miologico 2017 (Padova) - Sintesi - ITA
RALLENTARE L'INVECCHIAMENTO
con esercizi fisici e regimi alimentari calibrati
(Accademia Galileiana di Padova - 19 gennaio 2017)
Arte e Cultura - Padova Città d'Arte !
Reportage e video a cura di Irma Borno (alias ''Il Cappello di Irma'') e Maria Chiara Pernici
Il Cappello di Irma
Storia, Cultura, Arte, Musica, Attualità, Dirette Video, Informazione, News, Opinioni, ''Pensieri''.
Visitate:
-il sito
Scriveteci su info@ilcappellodiirma.it
CONCERTO DI SECONDA CLASSE ELEMENTARE DI SCUOLA CARRARESE 2009 - PADOVA ITALY #1
CONCERTO DI SECONDA CLASSE ELEMENTARE DI SCUOLA CARRARESE 2009 - PADOVA ITALY #1
PADOVA, STORIA E ARTE. Filmati e foto con la Dott.ssa Autizi.
Ideato a condotto da Titano Pisani, il programma è registrato per la prima volta in edicola.
Con l'autorevole presenza della dott.ssa Maria Beatrice Autizi, storica e critica d'arte: PADOVA STORIA E ARTE dal suo libro, attraverso filmati e foto faremo un viaggio appassionato attraverso i secoli per riscoprire storia e bellezza della nostra città: personaggi, luoghi, curiosità: da Antenore a Ezzelino, da Giotto a Galileo a Gian Battista Belzoni...Scoprirete aspetti e aneddoti che non conoscete!
Già docente di Storia dell'Arte, curatrice di mostre, la dott.ssa Autizi è autrice di diversi libri dedicati alla storia e all'arte del nostro territorio e del volume Padova Storia e Arte realizzato da Editoriale Programma, libro al quale si ispira il programma televisivo.
Museo Civico di Padova Pinacoteca
The oldest museum complex in the Veneto, the Civic Museums of Padua, is housed in the cloisters of the former monastery of the Eremitans. It includes the Archaeological Museum and the Museum of Medieval and Modern Art, as well as the Scrovegni Chapel.
padova carrarese
La nuova mostra, ospitata nell'area dedicata alle esposizioni temporanee di Palazzo Zuckermann, si inserisce nell'ambito delle celebrazioni carraresi.
I volontari
Volontarie sono tutte le persone che lavorano per aprirci le porte di questi tesori di Padova.
Autore: SAMVIDEOSHOT
Il video è realizzato per il contest creativo Portiamo alla luce i beni invisibili di Fondazione Telecom Italia in collaborazione con Zooppa.
I volontari ha vinto il primo premio ex-aequo del valore di 5.000$ Zooppa.
Motivazione: «Perché rappresenta una testimonianza di forte impatto verso i volontari che con la loro dedizione si impegnano a rendere fruibili molti dei luoghi artistici di questo Paese».
I volontari dedicano il loro tempo personale per tenere le porte di queste meraviglie aperte per noi, che altrimenti resterebbero chiuse, e condividono con noi la loro passione raccontandocene la storia.
L'Oratorio di S.Margherita.
Nel medioevo questa chiesetta fu il centro religioso della omonima contrada padovana, attualmente è oratorio assoggetto alla parrocchia di San Francesco.
Reggia Carrarese - Sala Guariento, Padova.
Nella sala delle adunanze dell'Accademia Galileiana troviamo affreschi del Guariento, che raccontano storie dell'Antico Testamento.
Torre dell'orologio.
L'orologio astrario che domina piazza dei Signori a Padova segna le 24 ore, i giorni e i mesi, le fasi lunari, il moto dei pianeti e lo zodiaco. Inaugurato nel 1437, è la ricostruzione dell'originale costruito da Jacopo Dondi nel 1344.
Scuola della Carità, Padova.
Era la sede della confraternita della Carità. Il ciclo di affreschi, che risale al 1579, è ad opera di Dario Varotari, pittore e architetto veronese, padre del Padovanino.
zooppa.it
fondazionetelecomitalia.it
facebook.com/FondazioneTelecomItalia
Urbs Picta - Cappella della Reggia Carrarese - Francesco Rocco - A. Barrios, Julia Florida
????????Il Guariento alla Cappella della Reggia Carrarese, raccontato sulle note di Agustín Barrios durante un pomeriggio di pioggia.
Francesco Rocco alla chitarra per Padova Urbs picta.
????????Guariento (1310 - 1370) and his frescos, accompanied in a rainy day with the notes of Agustín Barrios (1885 - 1944) played at the guitar by Francesco Rocco for #UNESCO nomination 'Urbs Picta'.
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Padova Urbs picta
Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti
Padova Musei
Padova Cultura
Comune di Padova
L'Oratorio di San Giorgio a Padova
Venne affrescato da Altichiero da Zevio con episodi del Vangelo e vite dei Santi, e terminato entro il 1384. Si trova in piazza del Santo, accanto alla Basilica di Sant'Antonio. E' un gioiello da scoprire e ammirare.
L'articolo:
Chiesa di San Nicolò (Padova)
La chiesa di San Nicolò è un edificio religioso di origine alto-medievale che si affaccia sul Selciato San Nicolò a Padova. Parrocchia almeno dal 1178, è ancora retta dal clero secolare della Diocesi di Padova. Ha come sussidiaria la rettoria di Santa Lucia e per un periodo quella di Sant'Agnese in Strà Maggiore, chiusa al culto nel XX secolo.
La Chiesa di San Nicolò è sicuramente da annoverare tra quelle più antiche della città se non tra le prime ad essere dedicate a San Nicola di Mira, probabilmente prima dell'arrivo delle reliquie nella città di Bari (1087). Alcuni scavi archeologici hanno confermato che la costruzione ha origine ben anteriore al 1088, anno in cui il Vescovo di Padova Milone donò la chiesa alle Monache di San Pietro. In un documento del 1178 il Vescovo Gerardo la cita tra le parrocchie della città. La chiesa subì rimaneggiamenti ed adeguamenti, sostanziali quelli del XIV secolo (1305) epoca in cui si inserì nel circuito della Reggia Carrarese. Nella visita pastorale del 1546 la chiesa era dotata di ben 11 altari, alcuni appartenenti ad alcune famiglie dell'aristocrazia padovana che ebbero speciali diritti sulla chiesa, come i Forzatè e i Sala (dal secolo XII, o dall'epoca carrarese). Nel seicento e nel settecento la chiesa subì vari adeguamenti architettonici che alterarono il primitivo aspetto medievale. Nell'Ottocento fu ripristinato il campanile. Sulla scia del Vaticano II (dal 1966 al 1971) la chiesa subì un lungo lavoro di restauro che si propose di riportare la struttura alle fattezze originali eliminando la gran parte del ricco patrimonio artistico di età barocca.
Nella chiesa sono sepolti Giordano e Marco Forzatè ed altri componenti della famiglia padovana.
La Chiesa si affaccia su uno spazio utilizzato come arie cimiteriale sino all'età napoleonica. L'edificio, orientato levante-ponente è assai complesso perché circondato da una serie di costruzioni del XIII e XIV secolo. Sulla facciata decorata da archetti gotici si apre un rosone. Sporge la cappella Forzatè (1367) collegata con un'arcata al campanile gotico. Sotto l'arcata, il portale maggiore lombardesco, della seconda metà del Quattrocento, con la raffigurazione di San Nicola mitrato, il Padre Eterno e ai lati, L'Annunciazione. Sul fianco destro un complesso paramento murario gotico, decorato da arcatelle gotiche e da pitture araldiche è sovrastato da abitazioni di età medievale, come il fianco sinistro addossato al trecentesco palazzo Montorsi. Sull'intero edificio si susseguono decorazioni, stemmi e raffigurazioni araldiche. L'edicola votiva quattrocentesca che si addossava al campanile è stata demolita nell’ottocento.
L'interno è caratterizzato da una certa asimmetria, accentuata della quarta navata che si apre verso meridione. Arcate di varie dimensioni ed ampiezza rendono l'ambiente suggestivo. Il soffitto voltato risale al XIV secolo. Sulla cappella a destra, una pala raffigurante Sant'Agnese e proveniente dall'omonima chiesa. Nella cappella successiva è ospitato il fonte battesimale cinquecentesco, sul retro l'imponente deposito in marmo rosso veronese di Giordano e Marco Forzatè, sovrastato da un pregevole trittico rinascimentale, con cornice originale (sono raffigurati i Santi Leonardo e Giacomo con al centro la Vergine ed il Bambino) opera di un artista di scuola padovana legato al Bellini e al Parisati.
Il deposito Forzatè
Proseguendo si incontra la bella tela firmata da Giandomenico Tiepolo e datata 1777 raffigurante la Sacra Famiglia con le Sante Francesca Romana ed Eurosia, sino al 1966 pala dell'altar maggiore (l'angelo di sinistra è un'aggiunta del pittore Giovanbattista Mingardi). Il cancello di bronzo che un tempo chiudeva l'accesso al presbiterio è opera di Jacopo Gabano (1747), a cui probabilmente si doveva tutto l'impianto dell'altar maggiore. Segue poi un grande pannello ligneo lavorato al altorilievo raffigurante San Giovanni nel deserto, San Francesco stigmatizzato, la bilocazione di Sant'Antonio e San Bernardino che guarisce il re nella chiesa sono presenti altri tre pannelli del genere e probabilmente decoravano gli scanni del presbiterio. Lungo le pareti i resti dei paliotti dei vecchi altari eliminati durante il restauro degli anni '60. L'abside, ripristinata, reca tracce di affreschi quattrocenteschi. La Madonna col Bambino in terracotta posta sulla destra secondo alcuni è attribuibile al lavoro di Giovanni da Pisa. L'altare è stato ricavato dalla mensa del vecchio altare barocco. Sul catino, frammenti di arredo liturgico di età romanica ed affresco quattrocentesco. Sotto, sedili e sede liturgica degli anni '70. Segue l'altare del Santissimo Sacramento ricavato dal vecchio tabernacolo. Si incontra poi una tavola raffigurante San Liberale per alcuni riferibile a Jacopo Parisati. Seguono poi alcuni lacerti di affresco (Crocifissione e Storie del Battista), lavoro di Gerardino da Reggio commissionato da Marco Forzatè nel 1374.
SPLENDIDE DIMORE VENETE
Nel filmato abbiamo preso tre esempi di dimore storiche realizzate in periodi e da architetti diversi .
La prima dimora è Villa Contarini a Piazzola sul Brenta in provincia di Padova . Sorge sui resti di un antico castello risalente all'anno mille e acquisito dai Carraresi , signori di Padova . Fino al 600 la villa rimase dimora rurale , ma Marco Contarini , procuratore di San Marco , ampliò la struttura fino a farla diventare una vera e propria reggia con dimensioni e caratteristiche teatrali .
La villa conobbe un lungo periodo di abbandono fino all'acquisto da parte della famiglia Camerini del favoloso complesso . Dopo un altro periodo di oblio la villa fu acquistata dal Prof. Ghiaradi che la donò alla fondazione a lui intitolata . Dal 2005 lavilla è di proprietà della regione Veneto che ne cura la conservazione e la valorizzazione .
La seconda dimora è Villa Almerico Capra detta la Rotonda . Superba opera palladiana , fu progettata dal grande architetto per il nobile Paolo Almercio nel 1565 e realizzata tra il 1566 ed il 1620 ! Come spesso accadeva il Palladio non vide mai il completamento della sua opera più famosa e la prosecuzione del cantiere avvenne per mano dello Scamozzi che lo portò fino all'anno 1585.
In seguito la villa fu ereditata dallo sconsiderato Virginio Bartolomeo che fu costretto a venderla per far fronte ai debiti contratti a causa della suo disastrosa gestione economica . Nel 1591 i fratelli Odorico e Mario Capra acquistarono e completarono la superba opera palladiana che ispirò per secoli decine di edifici .
La terza ed ultima dimora è Villa Valmarana detta ai Nani . Il primo nucleo di questa elegante struttura fu concepito nel 1670 dal proprietario Giovanni Maria Bertolo che ne fece una vera e propria residenza . Nel 1720 la villa passò in mano alla famiglia Valmarana che ancora oggi la possiede e la abita . Nel 1736 Giustino Valmarana incarica il Muttoni per eseguire il restauro della proprietà , ed il sublime architetto penserà ad aggiungere le scuderie e la foresteria .
Nel 1757 il conte Giustino Valmarana incarica Giambattista Tiepolo ed il figlio Giandomenico di affrescare le sale interne della palazzina principale con temi mitologici .
LA TORRE DELL'OROLOGIO, PRESTIGIO PADOVANO
E' uno dei monumenti storici di Padova più conosciuti e sicuramente una particolarità, la torre dell'orologio in Piazza dei signori - Iscriviti al canale YouTube del Gruppo Tv7, e non perderti nemmeno un nostro video.
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