§.121/** (anniversari-nascita 1810) 10 agosto, Torino (Piemonte): Camillo Benso, conte di Cavour
§.1/- (anniversari-nascita 1810) ** 10 agosto ** Torino (Piemonte): Camillo Benso, conte di Cavour
§.2/- (anniversari-nascita 1810) ** 10 agosto ** Torino (Piemonte): Camillo Benso, conte di Cavour
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massimo protagonista del Risorgimento italiano (RaiStoria)
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statisti e Storia - biografie
10 agosto 1810
conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella
piccoli comuni di Cavour, Cellarengo e Isolabella
Torino capoluogo di un dipartimento dell'impero napoleonico
cittadino torinese e dell'impero napoleonico
doppia cittadinanza
Camillo Paolo Filippo Giulio Benso
politico e imprenditore italiano.
luogo natale di Cavour
Palazzo Cavour, Torino, via Lagrange ang. via Cavour
:query: Cavour
- google:
:wp-it: Cavour
Disambiguazione – Cavour e Conte di Cavour rimandano qui.
Se stai cercando altri significati, vedi Cavour (disambigua)
:wp-it: Camillo Benso, conte di Cavour
Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella, noto semplicemente come conte di Cavour o Cavour (Torino, 10 agosto 1810 – Torino, 6 giugno 1861), è stato un politico e imprenditore italiano.
Fu ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e morì ricoprendo tale carica.
Fu protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali, del progresso civile ed economico, dell'anticlericalismo, dei movimenti nazionali e dell'espansionismo del Regno di Sardegna ai danni dell'Austria e degli stati italiani preunitari.
In economia promosse il libero scambio, i grandi investimenti industriali (soprattutto in campo ferroviario) e la cooperazione fra pubblico e privato. In politica sostenne la promulgazione e la difesa dello Statuto albertino. Capo della cosiddetta Destra storica, siglò un accordo (Connubio) con la Sinistra con la quale realizzò diverse riforme. Contrastò apertamente le idee repubblicane di Giuseppe Mazzini e spesso si trovò in urto con Giuseppe Garibaldi, della cui azione temeva il potenziale rivoluzionario.
In politica estera coltivò con abilità l'alleanza con la Francia grazie alla quale, con la seconda guerra di indipendenza, ottenne l'espansione territoriale del Regno di Sardegna in Lombardia.
Benché non avesse un disegno preordinato di unità nazionale, riuscì a gestire gli eventi politici (sommosse nel Granducato di Toscana, nei ducati di Modena e Parma e nel Regno delle Due Sicilie) che assieme all'impresa dei Mille portarono alla formazione del Regno d'Italia.
:wp-it: Cavour (Italia)
Cavour – comune della città metropolitana di Torino
Cavour (AFI: /kaˈvur/; Cavor in piemontese) è un comune italiano di 5 572 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.
:wp-it: Cellarengo
Cellarengo (Slarengh in piemontese) è un comune di 716 abitanti della provincia di Asti.
:wp-it: Isolabella
Isolabella (Isolabela in piemontese) è un comune italiano di 402 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Monumenti Nazionali - Casa natale di Camillo Benso Conte di Cavour ...
monumentinazionali.it/.../casa_natale_camillo_benso_conte_cavour_torino.htm
Suo padre, il nobile piemontese Michele Benso di Cavour, era collaboratore e amico del governatore principe Camillo Borghese (marito di Paolina Bonaparte, ...
Palazzo Benso di Cavour - Wikipedia
Il Palazzo Benso di Cavour a Torino è un buon esempio di barocco piemontese.
L'edificio, costruito nel 1729 dal Gian Giacomo Plantery si trova all'incrocio fra le attuali Via Lagrange e Via Cavour, nel centro di Torino.
Il palazzo si sviluppa attorno a due cortili (d'onore e rustico) e presenta un atrio decorato da raffinati stucchi. Notevoli sono inoltre lo scalone, arricchito da una volta dipinta nel XIX secolo ed il piano nobile dotato di due saloni di cui il maggiore decorato da stucchi neobarocchi. Altre sale sono caratterizzate da rivestimenti lignei intagliati e dorati, elaborati in base al progetto di Benedetto Alfieri fra il 1757 ed il 1758. Nel 1754 il palazzo venne ampliato su progetto di Giuseppe Bovis al fine di creare appartamenti d'affitto.
A Palazzo Cavour trascorse l'intera sua esistenza Camillo Benso conte di Cavour e vi fu fondato il giornale Il Risorgimento.
È stato restaurato dalla Regione Piemonte per utilizzi espositivi, ma oggi è principalmente destinato ad alloggi privati ed uffici.
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Villa di Camillo Benso abbandonata
Leri Cavour, un paese abbandonato nel vercellese, custode di quella che è la villa che fu di Camillo Benso Conte di Cavour. Questo luogo che probabilmente rappresenta l'inizio dell'Italia, le sue attuali condizioni invece, rappresentano il punto dove oggi è arrivato il nostro paese. Un video per non dimenticare.
Music:
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LINK:
Disclaimer legale:
Per la realizzazione di questo video NON è stato infranta la legge 614 CP, in quanto il luogo NON è abitato, adibito ad attività ed utilizzato. NON è stata effettuata violenza su beni o cose per la realizzazione del video.
La casa di Camillo Cavour
Dipinti, sculture, mobili, oggetti rari e curiosità: è stato presentato a Palazzo Lascaris il catalogo “La casa di Camillo Cavour. Storia e oggetti dal Castello di Santona”, realizzato dalla Fondazione Cavour con il contributo del Consiglio regionale. Si tratta dell’illustrazione di 63 opere d’arte e oggetti significativi selezionati fra gli oltre duemila presenti all’interno del patrimonio del castello.
[intervista a Pierangelo Gentile, curatore del catalogo]
Cavour ( To )
Cavour, località in provincia di torino a pochi kl da Pinerolo e al confine con la provincia di Cuneo. Città natale di Giovanni Giolitti e del Conte Camillo Benso Di Cavour.
Foto di Roberto Fadda
Camera, Cavour 150 anni dopo
A 150 anni dalla scomparsa di Camillo Benso di Cavour e nel centocinquantenario dell'Italia unita, la Camera dei deputati ha ospitato la conferenza dell'Ordinario di Storia contemporanea Piero Craveri, Cavour e l'unità italiana, alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Ha introdotto l'evento nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. E'intervenuto Giuliano Amato
Gancia, Mario Soldati, Camillo Cavour, Grinzana
Gancia, Mario Soldati, Camillo Cavour, Grinzana
Leri Cavour - Il paese fantasma - Abandoomed Ep.16
Uno scenario post-apocalittico, anni dopo che un incidente nucleare ha spazzato via la popolazione umana e molte altre forme di vita. Un piccolo paese a fianco di una centrale nucleare che ha irradiato l'atmosfera e il territorio circostante di radiazioni, un paese ormai fantasma dove solo antichi ricordi e lontani echi fanno ricordare i momenti in cue era popolato. Ora è pura desolazione, abbandono e silenzio.
Questa è l'ambientazione in cui sembra di essere trovandosi a Leri, una piccola frazione di Trino in provincia di Vercelli, un piccolo borgo fantasma adiacente ad una centrale termoelettrica dismessa. Tale centrale era nata per essere termonucleare ma poi durante la messa in opera tali sistemi vennero aboliti in italia e quindi fu convertita per il funzionamento a gas naturale.
Il piccolo paesino abbandonato è meta di curiosi, fotografi e di squadre di soft air, che utilizzano le abitazoini abbandonate per giocare a far la guerra.
La storia di Leri inizia nel 11esimo secolo, quando dei monaci si insiediarono e cominciarono a bonificare la zona paludosa trasformandola e rendendola vivibile. Dopo 100 anni il paesaggio era cambiato di molto in quanto erano sorti campi di coltivazione e parti per l'allevamento del bestiame.
Nel 15esino secolo divenne l'insediamento agricolo più importante del vercellese, poi a causa della doinazione francese divenne propietà di napoleone bonaparte. Nel 1822 divenne propietà di Michele benso, padre del più famoso Camillo a cui poi passò in gestione. In questo periodo Leri arrivò al massimo splendore, era l'oasi di pace dello stesso Camillo Benso. La struttura si ingrandì e arrivò ad ospitare anche le abitazioni dei lavoratori diventando così un vero e proprio paese.
L'abbandono iniziò negli anni '60 a causa dell'industrializzazione dell'agricoltura, fino agli anni'80 qualche abitazione era utilizzata dai lavoratori della vicina centrale che poi venne chiusa e questo condannò definitamente il paese a venir abbandonato.
Visitando oggi il luogo si possono trovare gli adifici caratteristici di un insediamento agricolo come i granai, le stalle e i fienili, un mulino e la chiesa. La struttura più bella è la'abitazione dei Benso, una villa su due piani piena di affreschi.
Terminator theme by Morten Malvik
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I Deep Minds sono un gruppo di amici, appassionati di videomaking, elettronica, avventura e….un sacco di altre cose, essendo in diverse persone ognuno contribuisce con le sue capacità e conoscenze.
Il gruppo non ha scopi lucrativi, tutto si fa per divertimento, passione e soddisfazione personale.
Per informazioni scrivete a abandoomed@gmail.com
Delfina Dall'Acqua Museo Accorsi
Nell'ambito della prima edizione di Fo.To. Fotografi a Torino, che si svolge dal 3 maggio al 29 luglio 2018.
PIETRO ACCORSI, IL MERCANTE DI MERAVIGLIE
Una selezione di immagini provenienti dall’archivio della Fondazione con le quali si ripercorrono alcune tappe professionali e private della vita del principe degli antiquari. Personaggi, oggetti preziosissimi, cronaca, vita di un “…mercante di meraviglie” nella Torino del Novecento.
3.5 - 3.6
MUSEO DI ARTI DECORATIVE ACCORSI-OMETTO
via Po, 55 - 10124 Torino
orari: da martedì a venerdì, 10 - 13 e 14 - 18; sabato e domenica 10 - 13 e 14 - 19
contatti: +39 011 837668 int. 3; info@fondazioneaccorsi-ometto.it
intero € 10, ridotto € 8
fondazioneaccorsi-ometto.it
DENTRO LE RICCHE STANZE DI VILLA DEL BOSS - Esploriamo una villa abbandonata conservata benissimo!
STORIA E VALUTAZIONE DEL LUOGO TUTTO QUI SOTTO!
#urbex #italiaabbandonata #villadelboss
STAGIONE 2 Episodio 10 Part.1 - Villa del Boss
Ciao a tutti amici esploratori! Benvenuti all'ultima puntata della seconda stagione, nella speranza vi sia piaciuta, oggi vi presentiamo, come ultima meta, la stupenda Villa del Boss. Una villa davvero fuori dal comune dove tutto è rimasto congelato nel tempo. Effetti personali, fotografie, stanze intere che sembrano in attesa del ritorno di chi le ha vissute nel suo ultimo periodo. Non vogliamo dirvi molto sulla storia in quanto sappiamo che il motivo dell'abbandono riguarda un dramma famigliare, la villa è stata lasciata all'abbandono solo 4 anni fa e ovviamente chi ha abitato quelle mura ancora risente della spiacevole vicenda. E' per noi un onore averla visitata ma raccomandiamo a tutti di non rivelare la posizione del posto al fine di preservarne lo splendore che noi appassionati troviamo nell'abbandono. Speriamo sia un'ultima grande puntata per tutti voi spettatori, noi ovviamente non ci siamo fermati e, come dissi alla fine della prima stagione, ancora NON AVETE VISTO NIENTE!
VALUTAZIONE: 9/10
Siamo davvero vicini all'eccellenza, un posto magnifico, surreale, immerso nella natura e riservato come ogni luogo abbandonato che si rispetti! Accesso più che facile e le stanze che ci accolgono sono assolutamente incredibili! Il tavolo da biliardo, il soggiorno, le scale con tappeto rosso... Parla tutto da solo... E' un posto che abbiamo nel cuore perché, per la prima volta, siamo a conoscenza dei motivi dell'abbandono e questo porta a valutare meglio un luogo e la sua storia, come proprietà non è del tutto persa e siamo speranzosi che chi visiterà queste stanze avrà lo stesso rispetto che abbiamo avuto noi e che presto troverà una nuova vita!
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Rispondiamo a tutti!
ATTREZZATURA:
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Riprese in volo:
Action Cam:
Macchina istantanea:
Illuminazione Primaria:
Illuminazione Secondaria:
Maschera antigas e antipolvere:
ACCESSORI:
Batterie macchina video:
Batterie macchina foto:
Batterie Drone:
Batterie Action Cam:
Batterie Illuminazione Primaria:
Batterie Illuminazione Secondaria:
Pellicole Macchina Istantanea:
Pedana atterraggio drone:
Powerbank da viaggio:
Kit Action Cam:
Pole stick:
Tripod snodabile:
Treppiede per foto:
Se il video vi è piaciuto vi invitiamo a lasciare un mi piace e a iscrivervi al canale per supportarci!
Nessun luogo viene depredato e deturpato durante le nostre esplorazioni, i nostri metodi prevedono l'assoluto rispetto del luogo che stiamo visitando per tanto niente viene preso/spostato o rubato e la visita segue i limiti della struttura (situazioni di pericolo, porte chiuse e vie d'accesso murate).
Piantagione di MARIJUANA scoperta dai Vigili del Fuoco durante un incendio - dicembre 2019
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Video virali. Video incredibili
ZonaFranca intervista Daniela Marcheschi
Daniela Marcheschi
è nata a Lucca, dove risiede abitualmente.
Studiosa e critico, è autrice di diversi volumi e saggi sulla poesia e sulla narrativa italiana e scandinava, e su problematiche interdisciplinari e di fama internazionale. Ha curato I Meridiani Mondadori delle opere di Carlo Collodi (1995) e di Giuseppe Pontiggia (2004). Fra i suoi ultimi saggi sui poeti e la poesia contemporanea, sono da segnalare i volumi: Pier Luigi Bacchini o le meccaniche dell'anima (ZonaFranca 2009), Sandro Penna.Corpo, Tempo e Narratività (Avagliano 2007), Nessuno è poeta. Scritti su Giacomo Noventa (Trasciatti Editore 2011), Il sogno della letteratura (Gaffi Editore, Roma 2012). Nel 1996 ha ricevuto un Rockfeller Award per la letterature; nel 2004 il Premio Scrittore dell'Anno della Regione Toscana e nel 2006 è stata insignita del Tolkingpreis dell'Accademia di Svezia.
Esperta e valutatore del Programma Cultura della Comunità Europea, è docente e studiosa di letterature a Cosenza, Firenze e Lisbona. Tra i numerosi incarichi in Italia e in Europa è Presidente dell'Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini (Collodi) e fresco Direttore Scientifico della Fondazione Dino Terra. È critico letterario tra i più autorevoli del domenicale del Sole 24 Ore.