Siamo noi - Don Palmiro Prisutto, parroco della Chiesa Madre di Augusta
Don Palmiro Prisutto, parroco della Chiesa Madre di Augusta. Siamo noi del 22/04/2015
Giudizio immediato per l'ex arciprete di Augusta
AUGUSTA. L'arciprete, sospeso, della Chiesa madre di Augusta, Gaetano Incardona, nato a Buccheri il 13 febbraio del 1939 e attualmente domiciliato nella chiesa del Santissimo Salvatore in Via Necropoli Grotticelle a Siracusa, il 27 settembre comparirà davanti al giudice Michele Consiglio quale imputato per aver commesso abusi sessuali in danno di una ventiduenne che si era recata da lui per confessarsi, abusando della sua autorità quale parroco della chiesa madre di Augusta. Questa è la motivazione dell'accusa che, oltre alla denuncia della persona offesa, ha allegato agli atti un DVD, che, stando al pubblico ministero, dovrebbe inchiodare l'anziano sacerdote alle sue responsabilità. Gaetano Incardona fu arrestato nella scorsa primavera proprio in séguito alla denuncia della ragazza. Turbata da un primo approccio durante la confessione, accompagnata dal padre, si era recata alla caserma dei Carabinieri per sporgere denuncia. I CC consigliarono alla giovane di recarsi nuovamente da Incardona, munita di una microtelecamera per riprendere e registrare i comportamenti del sacerdote. Acquisita la prova documentale, ora agli atti della procura, i carabinieri arrestarono l'arciprete che, grazie all'età, ottenne gli arresti domiciliari e, successivamente, una vera e propria espulsione dal territorio di Augusta. Il divieto di entrare nel territorio di pertinenza del Comune è ancora in vigore, anche perché, subito dopo la denuncia della ventiduenne e il clamoroso caso mediatico provocato dall'arresto del sacerdote, un'altra giovane, una ventiseienne augustana, ha presentato denuncia ai Carabinieri facendo riferimento a abusi subiti dallo stesso sacerdote anni fa. La nuova denuncia è anch'essa agli atti del processo, definito immediato nella notifica all'imputato e alle persone offese. Incardona è difeso dagli avvocati Giuseppe Piccione e Ettore Randazzo. Nell'attesa delle risultanze processuali, Incardona rimane parroco titolare della parrocchia Maria SS. Assunta, la Chiesa Madre di Augusta. L'arcivescovo di Siracusa, infatti, ha respinto le dimissioni presentate da Incardona mente era agli arresti domiciliari. Secondo il diritto canonico -- sostiene il presule aretuseo _ occorre aspettare la fine del processo.
Giorgio Càsole
280° anniversario della Dedicazione della Chiesa Madre, 9 maggio 2019
Solenne Concelebrazione Eucaristica, giovedì 9 maggio 2019, presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo Metropolita di Catania e Presidente della Conferenza Episcopale di Sicilia, nel 280° anniversario della Dedicazione (consacrazione) della Chiesa Madre di San Cataldo (CL). Hanno concelebrato con S.E. l'Arcivescovo, l'Arciprete di San Cataldo, don Biagio Biancheri, il Superiore Generale della Congregazione dei Servi dei Poveri, padre Salvatore Russo, SdP, il Cancelliere vescovile di Caltanissetta, don Cataldo Amico, il Parroco della Parrocchia-Santuario Santa Maria delle Grazie, padre Samuele Salis, O.deM. e numerosissimi presbiteri della Diocesi di Caltanissetta e fuori Diocesi. Presenti alla Divina Liturgia le più alte Autorità Civili e Militari presenti nel territorio della nostra Diocesi e numerosissimo popolo santo di Dio.
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Proclamazione del Dogma dell' Assunta - 69° Anniversario (1 Novembre 1950-2019)
Proclamazione del Dogma dell' Assunzione di Maria S.S. in Cielo
69° Anniversario: 1 Novembre 1950 - 1 Novembre 2019
Solennità di Tutti i Santi
«Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo».
«Quapropter, postquam supplices etiam atque etiam ad Deum admovimus preces, ac Veritatis Spiritus lumen invocavimus, ad Omnipotentis Dei gloriam, qui peculiarem benevolentiam suam Mariae Virgini dilargitus est, ad sui Filii honorem, immortalis saeculorum Regis ac peccati mortisque victoris, ad eiusdem augustae Matris augendam gloriam et ad totius Ecclesiae gaudium exsultationemque, auctoritate Domini Nostri Iesu Christi, Beatorum Apostolorum Petri et Pauli ac Nostra pronuntiamus, declaramus et definimus divinitus revelatum dogma esse : Immaculatam Deiparam semper Virginem Mariam, expleto terrestris vitae cursu, fuisse corpore et anima ad caelestem gloriam assumptam».
Santa Maria Maggiore - Inno alla Salus Populi Romani ????️ Memoria liturgica della nevicata miracolosa
Terminiamo la Liturgia con l'Inno alla Salus Populi Romani eseguito magistralmente dal Coro della Cappella Liberiana diretto da Mons. Valentino Miserachs Grau già postato nel mio canale qualche anno fa.
Siamo sempre nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma durante la S. Messa pontificale presieduta da S. Em. Cardinale Stanislaw Rylko, della Memoria liturgica della nevicata miracolosa di agosto preannunciata dalla Beata Vergine Maria.
Tradizionalmente, infatti, il 5 agosto in questa matriarcale Basilica, il miracolo viene ricordato con una pioggia di petali di rosa bianca, cadenti dall'interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica al canto del Gloria.
INNO ALLA
SALUS POPULI ROMANI
Al tuo tempio secolare
di ori e marmi rilucente
siamo accorsi ad implorare
il materno tuo favor.
R. O Maria Madre Santa
tu del popolo romano
sei salvezza luce e guida,
nostra speme e nostro amor,
sei salvezza luce e guida
nostra speme e nostro amore.
Col Prodigio della Neve,
segnò il luogo in piena estate,
dell’augusta tua dimora,
il supremo tuo favor. R.
L’icona della Salus Populi Romani si trova nella Patriarcale Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, a Roma chiamata anche Santa Maria della Neve, perché una prodigiosa nevicata il 5 agosto avrebbe delimitato il perimetro per l'edificazione della precedente basilica liberiana.
La Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro grandi basiliche patriarcali è il primo santuario consacrato alla Madre di Dio in Roma e in Occidente, fu costruita sotto Papa Sisto III (432-440) e costituisce il monumento celebrativo del Concilio di Efeso (431), il quale assieme alla Divinità di Cristo definiva anche la Divina Maternità di Maria, conferendole il titolo di Theotòkos.
Nel secolo XVI si ricorda il miracolo più grande attribuito a questa immagine. Roma era invasa dalla peste il Papa San Pio V portò in processione l’icona fino a San Pietro. Prima di arrivare alla Basilica ci fu un grande prodigio luminoso nel cielo: tutto il popolo lo vide distintamente. Il Papa comprese che la peste sarebbe presto finita come di fatto accadde da lì a poco tempo.
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Madonna della Neve è uno degli innumerevoli appellativi con cui la Chiesa venera la Beata Vergine Maria.
Si tratta del nome tradizionale e popolare per indicare Maria Madre di Dio come sancito dal Concilio di Efeso (431 d.C.). La sua memoria liturgica cade il 5 agosto e in memoria della miracolosa manifestazione mariana attraverso la quale la chiesa ha eretto in Roma la basilica di Santa Maria Maggiore (il primo Santuario Mariano di Occidente).
Secondo quanto narrato da vari autori cristiani, Giovanni era un ricco patrizio che viveva a Roma. Durante la notte del 4 agosto 352 d.C. egli avrebbe visto in sogno la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. Giovanni, la mattina seguente, corse da papa Liberio per raccontargli quanto visto e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Il prodigio nel frattempo si era avverato sul Colle Esquilino, che fu trovato coperto di neve in piena estate e per ordine di Papa Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di agosto. Sempre secondo la storia, la basilica sarebbe stata finanziata dal patrizio stesso e prese il nome di basilica di Santa Maria della Neve (o Basilica Liberiana dal nome del Papa, popolarmente ad Nives).
Il titolo di Madonna della Neve risale ai primi secoli della Chiesa ed è legata alla nascita della basilica di S. Maria Maggiore in Roma.
L'antica chiesa fu atterrata al tempo di Sisto III che in ricordo del Concilio di Efeso dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle innalzare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche i materiali di recupero della chiesa antecedente. In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva lo splendore e la grandezza del nuovo luogo di culto. Qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna.
#Inno #SantaMariaMaggiore #SalusPopuliRomani
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Mi Scateno dalla Gioia
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fuochi san domenico augusta
questo è il video dei fuochi di san domenico fatto col mio cellulare
40° parrocchia Santissimo Crocifisso
Riprese video e montaggio Mario Camurati
FESTA MADONNA DEL CARMINE 16 LUGLIO 2018 AUGUSTA
Ogni anno nel giorno della festa liturgica del 16 luglio culminava la prima parte dei festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine, che proseguivano nell'Ottavario dove si celebrava la Solennità di Sant' Elia con la Processione Eucaristica, i festeggiamenti si chiudevano il 23 luglio ottava della solennità con la commovente funzione della Conservata. La devozione verso la Madonna del Carmine ad Augusta ha radici secolari, rimanda ad oltre 5 secoli fa, e si è mantenuta viva grazie alla presenza del Terz'Ordine Carmelitano che era l'anima di una festa che aveva al centro non certo personaggi ed individui ma unicamente la Santa Vergine, colei a cui è data lo gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Sharon. Maria splendeva come Regina in Ori di Ofir. salmo 45
L' INNO ALLA MADONNA DEL CARMINE è cantato dal Soprano FRANCESCA USSIA e dal Baritono Marco Zarbano, accompagnati al piano dal M° SALVATORE PASSANISI
Pompei (NA) - Arrivano le spoglie di Santa Maria Goretti (18.02.12)
- Pompei (NA) - Arrivano le spoglie di Santa Maria Goretti. Sono giunte a Pompei le spoglie mortali di Santa Maria Goretti, canonizzata nel 1950 da Papa Pio XII. L'arrivo del corpo venerato nella piazza Bartolo Longo, dove è stato accolto dall'Arcivescovo Prelato di Pompei, Carlo Liberati, dal clero, dalle religiose, dalle associazioni, dalle autorità civili e militari e dai tanti pellegrini che ogni giorno affollano la Basilica mariana. Dopo l'accoglienza Liberati ha piresieduto la solenne concelebrazione Eucaristica. Nel pomeriggio celebrata la Santa Messa, al termine della quale l'Urna con le spoglie mortali della Santa ripartirà per una breve sosta di preghiera nella Chiesa di Santa Maria Goretti a Castellammare di Stabia, in località Fontanelle, da dove poi proseguirà per Solofra.
Pompei è la quinta tappa della peregrinatio del Corpo della Santa in Campania, regione dove visiterà dieci comunità particolari dal 13 al 29 febbraio.
L'esempio di Maria Goretti è testimonianza di fede e di valori autentici, riaffermati in un mondo che sembra non riconoscere più nulla di definitivo e assoluto. La ragazza, nata a Corinaldo, in provincia di Ancona, il 16 ottobre 1890, fu figlia dei contadini Luigi Goretti e Assunta Carlini, che presto si trasferirono nell'Agro Pontino. Nel 1900, alla morte del padre, la madre trovò un lavoro per sostenere la famiglia, lasciando a Maria il compito di badare alla casa e ai suoi fratelli. A undici anni Maria si accostò alla Prima Comunione e maturò il proposito di morire prima di commettere dei peccati. Il 5 luglio del 1902, Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, che si era innamorato di lei, la aggredì e tentò di violentarla. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola. Il giorno dopo, Maria morì dopo un intervento chirurgico, ma prima di spirare perdonò Serenelli. (18.02.12)
LE BANDIERE LA BANDA MUSICALE & LE RAGAZZE IN COSTUME SARDO
Santa Maria Assunta................
La festa di Santa Maria Assunta, patrona di Cabras, cade il 24 maggio, ed è la principale festività del paese.
L'importanza di tale ricorrenza per la comunità cabrarese si può constatare anche dalla massiccia partecipazione popolare alla festa ed alla preparazione della stessa, che coinvolge buona parte della popolazione per tutto il corso dell'anno.
Alla base dell'attività organizzativa si trova il Comitato composto dal Presidente e da un numero variabile di membri (membrus). Una volta costituito il Comitato, il nuovo presidente, accordatosi col precedente, trasporterà la bandiera (sa pandera) di Santa Maria dalla casa dell'ex presidente alla propria. Nel giorno stabilito la bandiera verrà quindi accompagnata durante tutto il tragitto da un corteo preceduto dalla banda musicale e, arrivati alla casa del neo presidente, verrà offerto un rinfresco.
Alla fine di agosto il Comitato organizza Sa Cricca Maggiori , che si effettua con un carro a buoi addobbato con fazzoletti (muncadoris de seda, antigus, tanaus), appuntati su canne infisse lungo i bordi del carro che prendono il nome di pinnois. L'addobbo del carro è affidato alle donne delle famiglie dei soci e del presidente le quali si preoccupano di raccogliere bellissimi fazzoletti forniti da loro conoscenti o di loro proprietà. I fondi per la realizzazione delle festività vengono poi reperiti attraverso delle piccole questue (criccas) che generalmente si svolgono durante i fine settimana fino al giorno della ricorrenza.
I festeggiamenti, preceduti da un solenne novenario, durano due giorni durante i quali non mancano balli in piazza, spettacoli vari. La mattina del 24 maggio una grande processione si snoda lungo le vie storiche del paese fino a raggiungere la chiesa di Santa Maria dove si celebra una messa solenne di ringraziamento alla Vergine. Tradizionalmente questo rito si ripete la mattina del 25, mentre la stessa notte un grande spettacolo pirotecnico nella piazza dello stagno chiude i festeggiamenti.
La processione di Santa Maria Assunta viene poi nuovamente celebrata la sera del 15 agosto, giorno in cui la Chiesa celebra solennemente l'assunzione della Vergine. Secondo la tradizione la data del 24 maggio sarebbe stata scelta per ricordare la data di arrivo a Cabras del venerato simulacro della Madonna.
Un'antica leggenda popolare racconta infatti che dopo una notte di burrasca il mare depositò sulla costa due casse che contenevano, l'una la statua di Cristo crocefisso, e l'altra il simulacro dell'Assunta. Cabras decise di prendersi il Cristo e di cedere alla cattedrale di Oristano la statua della Madonna. Ma il giogo di buoi che portava la Madre di Dio non volle saperne di dirigersi verso la città e, come spinto da una forza misteriosa, ritornò verso Cabras e si fermò nel punto preciso dove ora si trova la chiesa a Lei dedicata....
Corinaldo (AN), sui luoghi di Santa Maria Goretti
Don Giuseppe Bartera Sebastianelli, ci guida sul percorso di Santa Maria Goretti, dalla casa natale a Corinaldo (AN), al Santuario dove troviamo la reliquia della Santa e la tomba dell’assassino difronte alla mamma di Maria Goretti.
Enna messa Chiesa S.Cataldo 1dic2019
Enna messa Chiesa S.Cataldo 1dic2019
SANNICANDRO PRESEPE 2008 NELLA PARROCCHIA S MARIA ASSUNTA
SANNICANDRO PRESEPE 2008 NELLA PARROCCHIA S MARIA ASSUNTA
Visita nella Chiesa Immacolata 2013
Chiesa Immacolata - Priolo Gargallo - realizzata per volontà del Parroco Francesco Amato, dallo scultore Antonio Leone negli anni 80 .Le opere, realizzate in marmo bianco di Carrara su fondo di granito, rappresentano storie del nuovo testamento.
Castelvecchio 50* anniversario della dedicazione della Chiesa e chiusura del Giubileo Parrocchiale.
Solenne celebrazione Liturgica nella Chiesa Parrocchiale di Castelvecchio di Imperia nel 50* anniversario della dedicazione della Chiesa e chiusura del Giubileo Parrocchiale.
Ha celebrato la SS. Messa solenne S.E. Rev.ma Mons. Guglielmo Borghetti Vescovo della diocesi di Albenga-Imperia che ha anche portato il saluto del Santo Padre il Papa Francesco a tutta la diocesi di Albenga Imperia ed in modo particolare alla parrocchia di Castelvecchio in questo giorno particolare.
S.E. Rev.ma Mons. Guglielmo Borghetti ha raccontato di averlo sentito telefonicamente qualche giorno fa appunto il Santo Padre e che egli ha detto che prega ogni giorno per la Diocesi. E' stata letta inoltre la benedizione che il Santo Padre il Papa Francesco ha voluto inviare in questo giorno alla comunità parrocchiale di Castelvecchio. Il Vescovo inoltre al termine della celebrazione ha voluto pregare per le popolazioni colpite dal dal terremoto nel centro Italia
Il parroco di Castelvecchio che ha organizzato l'evento Don Giuseppe ha voluto in questa occasione particolare accendere una lampada votiva,alla messa hanno svolto servizio liturgico quattro diaconi della diocesi di Albenga Imperia con gli accoliti dei ministranti della parrocchia ove si è svolto l'evento. Erano presenti alla solenne celebrazione liturgica le massime autorità della provincia di Imperia: Il prefetto Silvana Tizzano, il sindaco di Imperia Carlo Capacci, il presidente della Provincia Fabio Natta, il provveditore agli studi della provincia di Imperia Franca Rambaldi e il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri colonnello Rinaldo Ventriglia. Considerato il particolare evento erano presenti due Carabinieri in alta uniforme che hanno svolto servizio di rappresentanza durante la Santa Messa
Augusta, l'inquinamento del torrente Cantera
Nel Ragusano l'incidente che non avrebbe contaminato il mare grazie alle barriere assorbenti. Si teme però per la possibile infiltrazione della falda acquifera. Il Comune annuncia la volontà di costituirsi parte civile
Gli Alea accademia musicale alla Parrocchia S. Maria delle Grazie di Avellino
Direttore : Maestra Lucia Gaeta - prima parte
Venerdì Santo a Siracusa
SIRACUSA - zona Villaggio Miano Chiesa San Francesco d'Assisi
I Luoghi Gorettiani A Corinaldo (An)
Il Paese di Corinaldo (Ancona) è conosciuto in tutto il mondo cattolico per aver dato i natali a Santa Maria Goretti il 16 Ottobre 1890. Partendo dalla Casa Natale in Contrada Pregiagna andiamo alla scoperta dei luoghi frequentati da Marietta: La Chiesa Parrocchiale dove venne battezzata e dove ricevette il Sacramento della Santa Cresima, il Santuario dell'Incancellata dove andava a pregare e via, via non solo i Suoi luoghi ma anche il Suo Santuario Diocesano, la ex-casa Parrocchiale dove Sua madre, Assunta, perdonò l'uccisore Alessandro Serenelli (entrambi sepolti nel Santuario Diocesano), la Chiesa dell'Addolorata (che funge,ora provvisoriamente, come Suo Santuario ) il Suo monumento e l'Oasi, luogo di ricevimento per i Suoi devoti e per i pellegrini, che giungono da ogni parte del mondo