Ferrini - Three variations on Il ballo di Mantova (Manerba del Garda, Church of St. Maria Assunta)
Featured in this video is the famous Ballo di Mantova (mantovana, Mantua dance), 16th century folk song, also known as Fuggi, fuggi, fuggi da questo cielo. There are many pieces on this melody, whose most popular text fuggi, fuggi, fuggi da questo cielo is attributed to Giuseppino del Biado.
Even the Israeli national anthem, Hatikvah, relies in part on this tune as the Moldau (Vltava) by Bedřich Smetana.
In the song Suite della Paganina, on the album Futuro antico II, Angelo Branduardi offers his interpretation on the text Fuggi, fuggi, fuggi dai lieti amanti.
What you can hear in this video, however, is an organ interpretation on the three variations on Ballo di Mantova by Giovanni Battista Ferrini, played by Luca Raggi on the Marchesini organ (1845) of the parish church of Santa Maria Assunta, Manerba del Garda (BS, Italy).
Happy listening!
Chiesa di Santa Maria Assunta
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta domina la collina su cui sorge il paese di Gissi. Con molta probabilità essa fu costruita sulle fondamenta di una preesistente chiesa di campagna che, nella visita pastorale del 1496, viene fatta risalire al IV o VII secolo d.C..
Eretta nel 1568, la chiesa fu ampliata e trasformata nel '700. Il nucleo originario era costituito da un'aula unica, allungata. La facciata principale, un tempo in pietra, è stata modificata con mattoni rossi intorno agli anni '50, insieme al portone e ai tre rosoni.
A fianco della gradinata laterale, sorge l'odierno campanile, alto più di 30 metri. Risale al XVIII secolo, ma fu interessato da ristrutturazioni nel corso del XIX-XX secolo. Lungo le pareti della torre campanaria occhieggiano feritoie che danno aria e luce ad una gradinata a chiocciola.
L'interno presenta una navata centrale e due laterali, a tre campate, dove sono collocate otto cappelle, quattro per lato. Le cappelle del Sacro Cuore e dell'Immacolata sono state aggiunte nel XVIII secolo, insieme alla sacrestia. Sopra l'ingresso principale, in una cantoria in muratura sorretta da colonne riccamente decorate con motivi floreali, spicca un grande organo, vero gioiello d'arte barocca.
The parish church of Santa Maria Assunta dominates from the hill where the village of Gissi is located. Very likely it was built over the ruins of a pre-existing countryside church, which, during the 1496 pastoral visit, seems to date back to the IV or VII century AD.
Built in 1568, the church was then expanded and transformed in the eighteenth century. The original core was formed by a single elongated room. The main façade, once originally in stone, was modified in red bricks in the '50s, along with the portal and the three rose windows.
Next to the lateral stairs, now there's the bell tower which is over 30 meters tall. It dates back to the XVIII century, but it was restructured over the XIX-XX centuries. Along the walls of the bell tower there are embrasures that give light and air to a spiral stair.
The interior offers a central nave and two lateral naves, with three bays, where eight chapels are located, four on each side. The Sacro Cuore chapels and the chapel of the Immacolata were added in the XVIII century, along with the sacristy. Above the main entrance, in a stone choir supported by richly decorated columns featuring floral motifs, there's a majestic organ: a true jewel of Baroque art.
Pesaro - Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Terenzio (Patrono)
Pesaro - La Chiesa di Santa Maria Assunta è il Duomo della città, la Cattedrale ora intitolata a Santa Maria Assunta ma in precedenza era stata intitolata a San Terenzio, del quale qui furono raccolte e conservate le reliquie.
Orte - Giornata della musica: l'organo di S. Maria Assunta
19 giugno 2016 - Mercadante, Sinfonia in omaggio a Bellini. Esecuzione di Angelo Bruzzese sull'organo storico della cattedrale.
Atrani. Santa Maria Maddalena.
saraci
Mini documentario nella chiesa di Ravello del 15-05-2016
Summer in Southern Italy 2015
Places visited:
Amalfi
Town in Italy
Amalfi is a town in a dramatic natural setting below steep cliffs on Italy’s southwest coast. Between the 9th and 11th centuries, it was the seat of a powerful maritime republic. The Arab-Norman cathedral at the heart of town, with its striped Byzantine facade, survives from this era. The Museo Arsenale Amalfi is a medieval shipyard-turned-exhibition space.
Positano
Village in Italy
Positano is a cliffside village on southern Italy's Amalfi Coast. It's a well-known holiday destination with a pebble beachfront and steep, narrow streets lined with boutiques and cafes. Its Chiesa di Santa Maria Assunta features a majolica-tiled dome and a 13th-century Byzantine icon of the Virgin Mary. The Sentiero degli Dei hiking trail links Positano to other coastal towns.
Capri
Island in Italy
Capri, an island in Italy’s Gulf of Naples, is famed for its rugged landscape, upscale beach resorts and high-end shops selling handmade leather sandals and signature limoncello liqueur. One of its best-known natural sites is the Blue Grotto, a dark cavern where the sea glows electric blue, the result of sunlight passing through an underwater cave.
Ravello
Town in Italy
Ravello, a resort town set 365 meters above the Tyrrhenian Sea by Italy’s Amalfi Coast, is home to iconic cliffside gardens. The 13th-century, Moorish-style Villa Rufolo offers far-reaching views from its terraced gardens, and hosts indoor and outdoor concerts during the popular summertime Ravello Festival. Villa Cimbrone, a medieval-style estate perched on a steep outcrop, is surrounded by another celebrated garden.
Sorrento
Town in Italy
Sorrento is a coastal town in southwestern Italy, facing the Bay of Naples on the Sorrentine Peninsula. Perched atop cliffs that separate the town from its busy marinas, it’s known for sweeping views and Piazza Tasso, a cafe-lined square. The historic center is a warren of narrow alleys that includes the Chiesa di San Francesco, a 14th-century church with a tranquil cloister.
Villa S. Maria chiesa San Nicola
Descrizione
Zipoli - Canzona in F major (Church of St. Zeno and Rocco, Mazzano, Italy)
In this video, shot at the organ Bolognini-Foglia of the Parish Church of St. Zeno and Rocco, Mazzano (BS, Italy), you can listen the Canzona in F major by Domenico Zipoli, taken from Sonate d'intavolatura per organo e cimbalo.
Domenico Zipoli (born in Prato in 1688 and died in Córdoba in 1726) was an Italian Jesuit missionary and composer.
He is most famous for his Sonate d'intavolatura per organo e cimbalo, divided into two parts: the first part contains pieces for organ destined for the liturgy, the second part contains four suites and two partitas for the harpsichord.
I wish you all a happy listening!
Leonardo Leo - Toccata in C Major (San Felice del Benaco, Church of St. Felice, Zanfretta organ)
I played the Toccata in C major by Leonardo Leo on the Zanfretta organ (1894-1897) of the Parish Church of St. Felice, in San Felice del Benaco (BS, Italy).
Leonardo Leo (Leonardo Ortensio Salvatore de Leo) was one of the greatest Italian composers of the Neapolitan school and lived in the late 17th century and the first half of the 18th century.
Much appreciated his church music that preserves simplicity and beauty at the same time, noteworthy for example his Ave Maris Stella for soprano voice and orchestra.
Also important in theatrical genre and include in particular the aria Misero pargoletto from Demoofonte, dramatic expression pattern.
I wish you all a happy listening!
Festa di San Terenzio Patrono di Pesaro
Organi del mantovano:Bagnolo San Vito
Chiesa parrocchiale dei SS.Vito Modesto e Crescenzia Organo Pedrini del 1942
Suona Andrea Gobbi Frattini
Riprende Alessandro Tagliavini
Salò - DUOMO - Crocefisso di Giovanni Teutonico - COMPIANTO DI CRISTO di Zenone Veronese (Garda)
Il duomo di Salò, dedicato a santa Maria Annunziata, rappresenta l'opera di maggior pregio architettonico, progettata da Filippo delle Vacche in tardo stile gotico mai conclusa completamente.
Al suo interno custodisce tele del Romanino, del Moretto, di Zenone Veronese e di Paolo Veneziano. Antonio Vassilacchi detto l'Aliense, vi eseguì diversi affreschi mentre l'altare maggiore è caratterizzato da un'imponente ancona dorata dove sono inserite dieci statue lignee realizzate da Pietro Bussolo. La facciata, che risulta tuttora incompleta, venne successivamente abbellita dal portale marmoreo realizzato dal Tamagnino e da Gasparo Cairano nel 1509.
La semplice facciata in cotto non rivestito si presenta monocuspidale e a frontone triangolare, scandita da quattro contrafforti che riflettono l’articolazione interna secondo un modulo che unifica l’intero perimetro dell’edificio. Nella facciata si apre il portale maggiore, realizzato tra il 1506 da Antonio della Porta, detto il Tamagnino da Porlezza (attivo per lungo tempo in Lombardia assieme al Briosco) e da Gasparo Coirano.
L’opera fu progettata dal Tamagnino sul modello del portale della Certosa di Pavia, del Briosco. Nelle sculture si confrontano la maniera più aggiornata ed elegante del Tamagnino (“Annunciazione” ed “Eterno”) con quella più conservatrice e provinciale di Gasparo Coirano (busti dei Santi Pietro e Giovanni Battista, teste dei profeti Geremia e Zaccaria), opera tuttavia solidissima e incisiva. I manufatti scultorei erano originariamente integrati da intervalli pittorici (finiture policrome e dorature) nonché da un intervento di oreficeria in corrispondenza delle ali dell’Arcangelo.
Nel 1510-11 il salodiano Bartolomeo Otello intagliò il portale in legno di olivo cui venne applicata una finitura in foglia d’oro.
In clima gotico anche lo stupendo crocifisso ligneo, opera firmata con la sigla JH (Johannes Teutoni- chus), erroneamente identificato col pittore Giovanni da Ulma, che fu invece autore di discreti affreschi a Salò nel 1475 e a Muscoline nel 1497.
L’erronea identificazione è del Mucchi stesso che aveva malamente interpretato la delibera di allocazione conservata nell’archivio del Comune di Salò. L’assegnazione definitiva arrivò in occasione del restauro del Crocifisso, iniziato nel 1979, a seguito di uno studio puntuale di Allia Englen.
Il grande crocifisso, commissionato dal Comune in data 6 luglio 1449, venne collocato sopra l’arco trionfale, come ci ricorda Bongianni Gratarolo in una nota riportante le lodi che ne fece Andrea Mantegna, che lo mise “in credito di uno de’ più be’ crocifissi d’Italia”. All’epoca del restauro, il Comune curò una pubblicazione riportante anche un interessante testo di Giovanni Testori.
L'ingresso principale dell'edificio religioso è mediato dal grande portale eseguito tra il 1506 e il 1508 da Gasparo Cairano e Antonio Mangiacavalli, principali esponenti, soprattutto il Cairano, della scultura rinascimentale bresciana[1].
Opere conservate nella chiesa sono:
• Madonna tra i santi Bonaventura e Sebastiano, 1517 circa, olio su tavola, Romanino
• Sant'Antonio da Padova e un donatore, 1529, olio su tela, Romanino
• Compianto sul Cristo morto e Simboli degli Evangelisti, Verona 1484 circa - Salò ante 1554, olio su tavola, Zenone Veronese
BRESCIA - chiesa dell'Ospedale di Sant'ORSOLA
La chiesa di Sant'Orsola è una chiesa di Brescia, situata lungo via Moretto, fra la chiesa di Santa Croce e l'intersezione con via Gramsci. Costruita all'inizio del Seicento dalle Orsoline con l'obiettivo di espandere la propria comunità religiosa cittadina, dopo la soppressione del 1797 fu recuperato dai frati del Fatebenefratelli che insediarono un grande ospedale nel convento annesso, ancora oggi attivo. La chiesa rappresenta oggi la cappella del centro sanitario, ma la messa serale giornaliera è sempre aperta al pubblico. Contiene varie opere pittoriche e scultoree di VITTORIO TRAININI e una tela il “Martirio di Sant’Orsola” di GIOVANNI BATTISTA PITTONI.
All'interno, la chiesa si sviluppa su navata unica coperta da volta a botte. Le pareti sono decorate da arcate incorniciate da lesene di ordine corinzio che accolgono le due cappelle laterali, poste a metà dell'aula.
Le spoliazioni operate all'inizio dell'Ottocento hanno portato alla dispersione delle varie opere d'arte che la chiesa doveva evidentemente contenere. La letteratura artistica antica segnala infatti la presenza di diverse opere tra cui una Sant'Orsola e le Vergini di BERNARDINO GANDINO, figlio del più noto Antonio Gandino, una Santa Caterina con il Bambino Gesù di OTTAVIO AMIGONI e uno stendardo con lo Sposalizio mistico di Santa Caterina e Sant'Orsola di PIETRO MARONE. Le opere oggi custodite, pertanto, sono in larga parte di produzione ottocentesca e novecentesca, posizionate dai frati del Fatebenefratelli.
In controfacciata risalta la tribuna dell'organo, sostituito nel 1933 da uno strumento di ARMANDO MACARINELLI sia per ragioni di vetustà del precedente, sia per un incendio che ne aveva danneggiato la cassa. I riquadri che adornano la balaustra lignea decorata a finto marmo recano vari strumenti musicali intagliati a bassorilievo e dorati. Lateralmente si aprono le vetrate ideate da Vittorio Trainini rappresentanti due grandi angeli, mentre nel finestrone sommitale è raffigurata la Madonna con Bambino e i santi Raffaele e Giovanni di Dio. Sempre al Trainini è attribuito il simbolico Pellicano dipinto a monocromo al centro della volta e i decori sul fregio sulla trabeazione, dove putti e angioletti si alternano ad anfore e motivi floreali.
La cappella a destra, rinnovata dopo il 1861, è dedicata a san Giovanni di Dio, vissuto nel Cinquecento e fondatore dell'ordine dei Fatebenefratelli. L'ancona lignea dorata, con alla base angeli reggi fiaccola, è opera della bottega dei POISA. La pala, dipinta nel 1989 da GABRIELE SALERI, raffigura San Giovanni di Dio mentre assiste gli abbandonati e i moribondi. Verso la pala centrale convergono le due figure ad affresco, collocate sulla parete, di San Raffaele arcangelo a sinistra e di San Giovanni Evangelista a destra, realizzate sempre dal TRAININI nel 1930.
Il presbiterio ha sviluppo ampio con soffitto coperto da una cupola emisferica sul cui fondo, dorato dalla ditta Poisa e inciso da fitto intreccio di ovati con volti angelici, nel 1950 il TRAININI ha rappresentato i Sette doni dello Spirito Santo, oltre alle Virtù nei tre lunettoni di imposta, ai simboli degli evangelisti nei pennacchi e alle architetture monocrome contornanti le bifore nelle pareti laterali, testimonianza dell'antico matroneo del convento. Sull'altare maggiore risalta la pala con il Martirio di Sant'Orsola, dai colori chiari e luminosi, realizzata nel 1748 da GIOVANNI BATTISTA PITTONI. Il pittore raffigura con grande vivacità la scena del martirio della santa, con quest'ultima attorniata dalle compagne sulla riva del mare mentre sta per cadere a terra colpita da una freccia.
Nella cappella di sinistra è collocata l'immagine della Madonna del Buon Consiglio, molto venerata dai Fatebenefratelli. La cornice lignea che contiene la pala viene realizzata nel 1950 dai Poisa su disegno del TRAININI. Nella chiesa sono esposte altre quattro opere di Gabriele Saleri, raffiguranti religiosi dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio e appese sugli architravi al centro di ogni intercolumnio tra le lesene perimetrali: la prima a sinistra rappresenta Sant'Eustachio Kugler, l'opposta il Beato Benedetto Menni, la seconda a destra è San Giovanni il Grande e la seconda a sinistra San Riccardo Pampuri.
La canzone di noi - Il coro S. Maria Assunta di Merano (BZ)
Nell'appuntamento quotidiano con La canzone di noi, condotto da Michele Sciancalepore ed Enrico Selleri, conosciamo il coro S. Maria Assunta di Merano (BZ) dalle parole di Beatrice Somma, in collegamento telefonico.
Padre Narciso da Milano - Elevazione in re (organo Foglia, Chiesa di San Giorgio, Inzino)
In this video you can hear the Elevation in D by Padre Narciso da Milano (Angelo Burocco), born in 1672, his musical activity was held entirely inside the convent of s. Angelo in Milan.
Luca Raggi plays on Prospero Foglia organ (1879), at the parish church of San Giorgio, Gardone Val Trompia, località Inzino (BS, Italy), thanks to Mario Antonelli for the courtesy.
Happy listening!
In questo video potete ascoltare l'Elevazione in re di Padre Narciso da Milano (Angelo Burocco), nato a Monza nel 1672, la sua attività musicale si svolse interamente all'interno del Convento di S. Angelo a Milano.
Suona Luca Raggi sull' organo Prospero Foglia (1879), della Chiesa Parrocchiale di San Giorgio, Gardone Val Trompia, località Inzino (BS, Italy), ringrazio Mario Antonelli per la cortesia !
Buon ascolto !
Pesaro, oggi si festeggia il patrono: San Terenzio
Il Terra Sancta Organ Festival
Si sta svolgendo la seconda edizione del Terra Sancta Organ Festival. Un modo per dare visibilità alle comunità cristiane del Medio Oriente
Frescobaldi - Canzon settima La Tarditi (Church of St. Maria Immacolata - Nave, BS)
Luca Raggi plays, on the Tonoli organ of parish church of Santa Maria Immacolata, Nave (BS, Italy), the Canzon settima called La Tarditi by Girolamo Frescobaldi, taken from Canzoni alla francese in partitura (1645).
Girolamo Frescobaldi was a composer, organist and harpsichordist Italian, born in Ferrara in 1583 and died in Rome in 1643.Roma nel 1643.
Domenico Zipoli (1688 - 1726): Canzona in sol minore - Walter Gatti
Domenico Zipoli (1688 - 1726)
Canzona in sol minore
Walter Gatti
Chiesa Parrocchiale di Someo, Valmaggia (Svizzera)
Organo Mascioni op. 974 (1975)
Concerto del 14 agosto 2014
Ringraziamenti a Eros Biadici, Germano Mattei e Livio Vanoni.