SANT'EUPLIO FESTA 2012 - FRANCAVILLA DI SICILIA
Festa Sant'Euplio 2012, patrono di Francavilla di Sicilia (ME) e Trevico(AV).
Festeggiato l'ultima domenica di agosto.
Diacono e Martire arrestato in territorio di Francavilla di Sicilia in una contrada che tutt'oggi porta il suo nome.
La Certosa abbandonata di Catania
Alle spalle del cimitero etneo, costruita nel Trecento, dell'abbazia restano un grande cortile con il pozzo saraceno, la schiera di celle di difficile accesso, e la chiesa di Santa Maria di Nuovaluce ormai impraticabile. Sconosciuta da catanesi e turisti, è prima diventata stalla per mucche e poi dimenticata
Chiesa di Sant'Agata al Carcere
Catania, la Belle Époque
Video di presentazione della XI Giornata nazionale del Trekking Urbano che si svolgerà a Catania nei giorni 1 e 2 Novembre 2014.
Rispondendo al tema nazionale Ricordare e ripercorrere la nostra storia a 100 anni dalla Grande Guerra, l'Associazione Etna 'ngeniousa - partner del Comune di Catania in questo progetto - propone due itinerari che ricostruiscono il sogno catanese d'inizio secolo, spezzato dallo scoppio della Guerra.
INFO E PRENOTAZIONI
trekkingurbano.ct@gmail.com
338.1441760
S. Agata al Carcere
ecco come funziona l'applicativo ottenuto mettendo insieme le scansioni 3D delle ollette e dello stamnos e il modello 3D della sacrestia del carcere di S. Agata.
boggiolera2.avi
Intervista rilasciata ai microfoni di radia parole in libertà, durante la puntata del 10 marzo, dal preside, dai rappresentanti d'istituto e da un rappresentante della consulta giovanile.
Il Liceo scientifico E. Boggio Lera si trova nel cuore della Catania antica: infatti il sito in cui sorge oggi il complesso che ha ospitato, fino all'Unità d'Italia, il Monastero benedettino della SS. Trinità, si colloca nella porzione centrale della Catania romana a poche decine di metri dal cortile S. Pantaleone, sede del Foro cittadino di età repubblicana e imperiale. Il Monastero della SS. Trinità era stato fondato nel 1349, soppresso nel 1554, fu ricostituito appena dodici anni dopo e trasferito nel luogo attuale, la lava che investì Catania nel 1669 si fermò a poche decine di metri, il terremoto del 9 gennaio 1693, lo rase completamente al suolo. La ricostruzione ebbe inizio quasi subito, grazie anche alle pingui rendite dellordine benedettino catanese e alle monache della SS.Trinità viene concesso un intero isolato. Gian Battista Vaccarini, con la responsabilità di sovrintendere ai lavori di costruzione e abbellimento architettonico di numerosi edifici civili e religiosi della città, interviene anche nel progetto del Monastero, realizzando la grande scala marmorea che oggi mette in comunicazione le aule del primo piano con il cortile centrale. Nel corso del XVIII e del XIX secolo la costruzione dei corpi di fabbrica del Monastero procede con difficoltà per la vastità dellarea interessata.
La struttura principale su via Vittorio Emanuele e la Chiesa sono parte integrante del barocco eclettico che costituisce lo straordinario patrimonio architettonico cittadino. Con l'Unità dItalia il Monastero viene acquisito dal Provveditorato agli Studi a seguito di istanza volta ad ottenere i locali di uno dei monasteri che si avviano ad essere definitivamente soppressi in base alla legge sull'eversione dell'Asse ecclesiastico. I locali erano necessari per l'istituzione di una Scuola normale femminile con convitto annesso. Dopo essere stato definitivamente acquisito dalla Prefettura di Catania il 30 luglio 1866, l'ex Monastero viene destinato ad essere occupato dal Convitto femminile; inizia la storia scolastica dei locali della nostro Liceo.
Lincremento della popolazione scolastica del Liceo E.Boggio Lera negli ultimi anni è stato possibile per la disponibilità di locali che consentono un più sereno svolgimento dellattività didattica. La scuola possiede quindi 2 succursali non distanti. La prima, che ospita 11 classi, è situata in via Teatro Greco; la seconda ha sede in corso Indipendenza presso la ex S.M.S. Leonardo Grassi , sita in corso Indipendenza 10, e ospita 24 classi. Questultimo edificio è stato interamente acquisito dal Liceo.
Vigili del Fuoco - S. Giuseppe di Pisano CT), Verifiche Stabilità statica della Chiesa - www.HTO.tv
Verifica statica della Parrocchia San Giuseppe di Pisano da parte del nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) Catania.
Venerdi Santo Francavilla di Sicilia
L'Anfiteatro Romano di Catania
Attività svolte all'interno del progetto di educazione permanente per la conoscenza del territorio e la tutela dei beni culturali
finanziato dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Sicilia
Bertorotta (M5S): Salviamo l'anfiteatro romano di Catania
L'intervento della portavoce M5S al Senato Ornella Bertorotta in chiusura della seduta del 1 Aprile 2014 sulla situazione relativo all'anfiteatro romani di Catania.
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Festa di sant'Agostino 2010
Il 28 agosto 2010 la comunità agostiniana ha festeggiato sant'Agostino a Pavia nella basilica di san Pietro in Ciel d'Oro dove il santo dottore di Ippona riposa dal secolo VIII. Ha celebrato l'Eucarestia il cardinale Claudio Hummes, prefetto della congregazione per il clero
Sant'Antonio Abate Viagrande.wmv
La festa di Sant'Antonio Abate
Francavilla di Sicilia: Convento dei Cappuccini
Al centro geografico della Valle d'Alcantara, incastonato come un diadema tra l’Etna e i Peloritani, sorge dal 1570 il Convento dei Cappuccini.
Qui, arte, storia, cultura si sono date convegno.
Frati pittori, scultori, ebanisti hanno fatto a gara, attraverso i secoli, ad impreziosirlo con il loro contributo.
La storia contemporanea ricorda la più importante battaglia di Sicilia tra Spagna ed Austria (1719).
La cultura, che si esprime nella memoria filtrata dalla testimonianza francescana, trova nella chiesa e nell'attiguo museo la sua più alta espressione.
processione santa febronia 250710
Siracusa. Chiesa del Collegio, monumento dimenticato. Due milioni per riaprirlo
Leggi su siracusaoggi.it
Il tour dei luoghi di S Agata
Servizio trasmesso da Antenna Sicilia (01/02/2013)
LO SPIRITO DEL SERCHIO RACCONTATO DA GINO BIRINDELLI
Disponibile in DVD
roninfilmproduction@libero.it roninfilmproduction.com
Extra : C'era una volta Teseo Tesei (Testimonianza di Lucia Tesei) Il siluro a lenta corsa visto da vicino Galleria di immagini
Gino Birindelli : Nacque a Pescia (Pistoia) il 19 gennaio 1911. Allievo all'Accademia Navale di Livorno dall'ottobre 1925, nel 1930 conseguì la nomina a Guardiamarina ed imbarco sull'incrociatore Ancona. Seguirono poi altri imbarchi sulla corazzata Andrea Doria, sui cacciatorpediniere Quintino Sella e Confienza e sui sommergibili Santarosa e Naiade. Promosso Tenente di Vascello nel 1935, nel 1937 si laureò in Ingegneria civile presso l'Università di Pisa. Ebbe poi il comando dei sommergibili Foca, Millelire, Dessie e Rubino e, dall'aprile 1939, il comando del Gruppo Sommergibili di Tobruk. All'inizio del secondo conflitto mondiale ebbe il comando della V Squadriglia MAS per Gruppo Mezzi d'Assalto, con i quali operò poi in guerra, violando la Base inglese di Gibilterra il 30 ottobre 1940, nell'operazione B.G.2 che, se non conseguì risultati - per un'avaria all'apparecchio quando ormai si trovava a poche decine di metri da una grossa nave da battaglia - dimostrò l'audacia ed il valore dell'uomo. Tratto prigioniero e rientrato in patria dopo l'armistizio, partecipò alla guerra di liberazione; nel 1944 assunse l'incarico di Sottocapo di Stato Maggiore dell'Ispettorato Generale MAS. Promosso Capitano di Corvetta con anzianità luglio 1941, da Capitano di Fregata venne destinato prima al comando del Battaglione San Marco, poi sulla corazzata Italia nell'incarico di Comandante in 2a, successivamente al Centro Subacqueo del Varignano (La Spezia); ebbe poi il comando della 3a Squadriglia Corvette a della 3a Squadriglia Torpediniere. Promosso Capitano di Vascello nel gennaio 1952, frequentò l'Istituto di Guerra Marittima a Livorno e quindi, dal luglio 1954 ebbe il comando del Centro Subacquei ed Incursori del Varignano e dell'incrociatore Montecuccoli con il quale, dal 1° settembre 1956 al 1° marzo 1957 effettuò una crociera di circumnavigazione che lo portò a toccare 34 porti di quattro Continenti , percorrendo complessivamente 33.170 miglia nautiche. Fu, inoltre, Capo di Stato Maggiore Aggiunto al Comando in Capo della Squadra Navale. Con la promozione a Contrammiraglio nel dicembre 1959, fu destinato prima al Centro Alti Studi Militari, quindi a rappresentare il Comando delle Forze Alleate del Mediterraneo presso il Comando delle Forze Aeree e Terrestri del Sud Europa e poi allo Stato Maggiore della Difesa. Nei successivi gradi di Ammiraglio ricoprì, in successione, i seguenti incarichi: Comandante della 1a Divisione Navale, Direttore Generale per il Personale della Marina, Comandante in Capo della Squadra Navale ed infine, Comandante Navale Alleato del Sud Europa a Malta e poi a Napoli. Ha lasciato il servizio attivo nel grado di Ammiraglio di Squadra nel dicembre del 1973. E' stato Deputato al Parlamento. Altre decorazioni a riconoscimenti per merito di guerra: Medaglia d'Argento al Valore Militare (Golfo di Bomba, 1940); Promozione al grado di Capitano di Fregata (1944). L'Ammiraglio di Squadra Gino Birindelli è deceduto a Roma il 2 agosto 2008.
Uscita ufficiale Cereo Circolo Cittadino S.Agata - S.Agata 2008 - Parte 1/2
- Molto antica è la tradizione dei cerei o cannalori In principio, forse già nel XV secolo erano quasi dei carri allegorici di Carnevale cambiavano foggia ogni anno ed erano più di trenta. Al giorno d'oggi sono dodici e rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città. Si tratta di grosse costruzioni in legno riccamente scolpite e dorate in superficie, costruite, generalmente, nello stile del barocco siciliano, e contenenti al centro un grosso cereo. Questi imponenti ceri dal peso che oscilla fra i 400 ed i 900 chili, vengono portati a spalla, a seconda del peso, da un gruppo costituito da 4 a 12 uomini, che le fa avanzare con una andatura caracollante molto caratteristica detta 'a 'nnacata.
Le cannalore, oltre a precedere la processione di sant'Agata nei giorni 4 e 5 febbraio, già 10 giorni prima iniziano a girare per la città portandosi presso le botteghe dei soci della corporazione a cui appartengono, scortate da una banda che suona allegre marcette. I dodici cerei hanno una posizione ben codificata nell'ordine da tenere nel corso della processione alla quale partecipano.
- Cereo del Circolo sant'Agata, è realizzato in stile neoclassico. In esso sono raffigurati, oltre a sant'Agata, l'altro martire catanese sant'Euplio, è il meno pesante tra i ceri grandi.
Fratelli d'Italia festeggia i 30 anni dalla Caduta del Muro di Berlino
(Agenzia Vista) - Milano, 9 Novembre 2019 - Lo speciale sull’evento organizzato da Fratelli d’Italia e tenutosi al Teatro Nuovo di Milano per il trentennale della caduta del muro di Berlino.
Rientro Cereo Circolo Cittadino S.Agata - S.Agata 2008 - Parte 2/2
- Molto antica è la tradizione dei cerei o cannalori In principio, forse già nel XV secolo erano quasi dei carri allegorici di Carnevale cambiavano foggia ogni anno ed erano più di trenta. Al giorno d'oggi sono dodici e rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città. Si tratta di grosse costruzioni in legno riccamente scolpite e dorate in superficie, costruite, generalmente, nello stile del barocco siciliano, e contenenti al centro un grosso cereo. Questi imponenti ceri dal peso che oscilla fra i 400 ed i 900 chili, vengono portati a spalla, a seconda del peso, da un gruppo costituito da 4 a 12 uomini, che le fa avanzare con una andatura caracollante molto caratteristica detta 'a 'nnacata.
Le cannalore, oltre a precedere la processione di sant'Agata nei giorni 4 e 5 febbraio, già 10 giorni prima iniziano a girare per la città portandosi presso le botteghe dei soci della corporazione a cui appartengono, scortate da una banda che suona allegre marcette. I dodici cerei hanno una posizione ben codificata nell'ordine da tenere nel corso della processione alla quale partecipano.
- Cereo del Circolo sant'Agata, è realizzato in stile neoclassico. In esso sono raffigurati, oltre a sant'Agata, l'altro martire catanese sant'Euplio, è il meno pesante tra i ceri grandi.