The most beautiful street in Turin [Sub ITA]
Io ed Erika vi portiamo in giro a Torino e vi facciamo vedere alcuni esempi di stile Liberty a Torino e vi mostriamo la via (almeno secondo me, Davide) più bella di Torino.
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07 'Dunque è propio finita!'
La Bohème [labɔˈɛm] ist eine Oper in vier Bildern, komponiert von Giacomo Puccini. Das Libretto wurde von Luigi Illica und Giuseppe Giacosa nach dem Roman Les scènes de la vie de bohème von Henri Murger verfasst. Die Uraufführung fand 1896 im Teatro Regio in Turin unter Arturo Toscanini statt. Trotz schlechter Kritiken nach der Uraufführung wurde La Bohème ein Welterfolg. Sie gehört zum Standard-Repertoire vieler Häuser und ist eine der weltweit am häufigsten aufgeführten Opern. La Bohème steht dem Verismo nahe, es geht um Leben, Leiden und Lieben von gewöhnlichen Menschen. Sie ist die vierte der zwölf Opern Puccinis und gilt als sein Meisterwerk
Small Soldiers Project 2011 @ Teatro Espace - Turin - Italy
Small Soldiers Project 2011
18-19th June 2011 - Teatro Espace - Turin - Italy
by Bobby Charlton & NOX
dj Iglou
Filmed+Edited by Manuele Tuby di SIro
Music: Tuby - Racines Modernes
[
Thanx to Nerò Rebel, NOx, Bobby Charlton, dj Iglou
SMALL__SOLDIERS__PROJECT__2011
giro giro tondo cambia il mondo
Giocare con l'arte? Ma capiranno?
Così piccoli, capiranno cos'è l'Arte?
Capire cos'è l'Arte è una
preoccupazione (inutile) dell'adulto.
Capire come si fa a farla è invece
un interesse autentico del bambini.
(A. Munari)
L'immaginazione è più importante della conoscenza. (A.Einstein)
- IL CONCEPT
La libertà d'espressione, non necessariamente e non ancora vincolata all'uso della parola o di altri codici semantici, è una dimensione che i bambini vivono con estrema naturalezza nella loro esigenza di comunicazione. In una sorta di lessico primitivo, il segno, la macchia, il colore costituiscono le lettere di un alfabeto che non richiede nessuna preparazione cognitiva.Lo strumento più idoneo a raccontare e trasformare in ricordo le emozioni vissute.
Questo consente un contatto estremamente diretto nei confronti della rappresentazione artistica: il bambino riconosce nel dipinto, nel disegno, nell'arte pittorica soprattutto, le tracce di un linguaggio a lui noto, attraverso il quale elaborare interpretazioni personali e stabilire nessi e collegamenti tra elementi di cui non può conoscere genesi e significato.
L'importante è dunque :fare per capire e non dire come fare.
Perché, come diceva Bruno Munari, tutti quelli che hanno la stessa apertura visiva e vedono il mondo nello stesso modo non hanno osservazioni diverse da comunicarsi. Solo chi ha un'apertura visiva diversa vede il mondo in un altro modo e può dare al prossimo un'informazione tale da allargargli il suo campo visivo.
La logica di SMALL_SOLDIERS_PROJECT si fonda su questo concetto fondamentale.
Al di là del concetto di arte come forma espressiva universale, comprensibile a tutti indipendentemente dalla lingua e dalla cultura di provenienza, indipendentemente dal genere, dall'argomento trattato e dai linguaggi utilizzati,i linguaggi variano in base all'esperienza e alla maestria degli artisti.
Ma quando l'artista prova a sganciarsi dai binari che la nostra rete artistica ci pone innanzi cosa succede? Cosa riuscirebbe a produrre un'artista, affermato o meno, se dovesse scrollarsi da dosso la solita morale e le illusioni sociali? Se per un giorno ritornassimo bambini cosa faremmo, artisticamente parlando? L'artista riuscirebbe ad essere osservatore come un bambino, curioso di scoprire ininterrottamente gli aspetti molteplici della realtà che ci circonda, evidenziarne perfino gli aspetti invisibili, cioè non immediatamente percettibili a chi indossa i paraocchi dei pregiudizi, della retorica, della routine e delle convenzioni?
Lo SMALL_SOLDIERS_PROJECT ha questo intento. Perché conservare l'infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di sapere, il piacere di capire, la voglia di comunicare. (B. Munari).
- CONTATTI
claudiolorenzoni@yahoo.it
bobby charlton on FB
Small_soldiers_project_2011 on FB
francesco Nox on FB
Mi muovo .. dunque sono! | IIS Primo Levi Torino
Il Liceo Sicentifico Primo Levi di Torino ha promosso, con le Biblioteche civiche torinesi, nell'ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, Mi muovo .. dunque sono! Scienza e sport tra cervello e muscoli, la mostra interattiva di divulgazione scientifica di Experimenta rivolta alle altre istituzioni scolastiche e al grande pubblico.
Le classi 3ASA e 3BSA del liceo, con la collaborazione del personale scientifico e della comunicazione del Museo Regionale di Scienze Naturali, hanno seguito tutte le fasi di esecuzione del progetto: allestimento negli spazi del Mausoleo della Bela Rosin, ideazione e produzione di materiali promozionali, diffusione e comunicazione dell'evento attraverso canali tradizionali e digitali.
Torino Mole Antonelliana ascensore
salita in ascensore Mole Antonelliana - Torino - durata 1 minuto - la salita è veloce e emozionante - 16 aprile 2015 - nessun timore, dunque, se ve lo dico io, fidatevi! :-)
Dunque era vero!
Provided to YouTube by WM Italy
Dunque era vero! · Alfredo Simonetto
Gianni Schicchi
℗ 1951 Fonit Cetra SpA
Vocals: Agnese Dubbini
Vocals: Alberto Albertini
Conductor: Alfredo Simonetto
Vocals: Fernando Corena
Vocals: Franco Calabrese
Vocals: Gino Del Signore
Vocals: Giuseppe Savio
Vocals: Giuseppe Taddei
Vocals: Grete Rapisardi
Vocals: Liana Avogadro
Orchestra: Orchestra Lirica di Torino della Rai
Vocals: Pier Luigi Latinucci
Vocals: Renza Ferrari
Composer: Giacomo Puccini
Lyricist: Giovacchino Forzano
Auto-generated by YouTube.
Dialogo in STAZIONE TRENI (Parole, Verbi ed Espressioni per PARLARE ITALIANO COME UN MADRELINGUA) ????
Esercizi + Spiegazione:
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Sappiamo bene che gli studenti di italiano, soprattutto in questo periodo, cercano di venire in Italia il più possibile, per godere delle belle giornate, per mangiare buon cibo e per fare pratica di italiano con la gente del posto… Dunque, quale miglior ragione per fare un video sulle parole ed espressioni da utilizzare alla stazione?
In STAZIONE! – Verbi, espressioni e lessico
Vediamo tutte i termini e le espressioni da sapere per viaggiare in treno in Italia, attraverso un dialogo!
– Prego, mi dica!
– Buongiorno. Dovrei andare a Torino. Potrebbe dirmi gentilmente a che ora parte il primo treno?
– Controllo subito! Dunque… il primo treno parte da Bari alle 9:40, praticamente tra mezz’ora, e arriva a Torino alle 23.
– Come mai ci mette così tanto tempo?
– Perché c’è un cambio* a Bologna.
Cambio: in riferimento a viaggi o spostamenti tramite mezzi pubblici, come treni, autobus o aerei, si usa quando per arrivare a destinazione è necessario, a un certo punto, cambiare mezzo. In questo caso, per arrivare a Torino, a un certo punto bisogna scendere alla stazione di Bologna e proseguire prendendo un altro treno.
– Ah capisco… sinceramente, non fa per me! Quali altre alternative ci sono?
– C’è un treno ad alta velocità alle 10 che arriva a Torino alle 20:55. Questo è diretto*!
Diretto: un viaggio è diretto, invece, quando non prevede nessun cambio per arrivare a destinazione.
– Ottimo! È assolutamente perfetto! Ma… di solito i treni ad alta velocità fanno ritardo?
– Oh no, sono sempre puntuali!
– Grandioso! Ascolti, ho un’altra domanda: se arrivo a Torino alle 21, sicuramente mi verrà fame nel tragitto… mi sa dire se sul treno c’è un servizio di ristorazione?
– Sì, al centro del treno troverà la carrozza ristorante*. Lì può trovare sia piatti caldi che piatti freddi, così come caffè, dolci, snack… è davvero ben fornita!
Carrozza ristorante: vagone del treno dove vengono serviti cibo e bevande.
– Ok, mi sembra eccellente! Allora prendo questo treno! Mi dia due biglietti: uno per me e uno per mio figlio.
– Quanti anni ha suo figlio?
– Sette.
– Bene, allora può usufruire dello sconto! Fino a dieci anni, i bambini pagano un biglietto ridotto*, ossia ha il 50% di sconto.
Biglietto ridotto: si intende un biglietto il cui prezzo subisce una riduzione. Di solito, bambini, anziani e gruppi numerosi ricevono questo tipo di sconto. Nel caso in cui invece il biglietto sia a prezzo pieno, cioè il prezzo normale, si parla di “biglietto intero”.
– Wow! Quindi, quanto le devo* in totale?
“Quanto le devo?”: o anche è un’espressione usata per chiedere la cifra totale da pagare. Puoi usare anche “quanto ti devo?” se dai “del tu” e non “del lei” all’altra persona.
– Sola andata* o andata e ritorno?
Sola andata: un biglietto di sola andata è un biglietto che prevede soltanto il percorso dalla città di partenza a quella di arrivo. Un biglietto di “andata e ritorno”, invece, prevede anche il tragitto opposto. È sempre utile specificare se si desidera anche il ritorno o no.
– Sola andata.
– Prima o seconda classe*?
Classe: su alcuni mezzi di trasporto, la classe indica la categoria distinta in base alla qualità delle attrezzature e dei servizi. La prima classe è la migliore, poi pian piano si scende, ma di solito esistono solo prima e seconda classe.
– Di quanto è la differenza?
– Il biglietto intero in prima classe costa 70€. In seconda classe, invece, 40€.
– Mi dia la prima allora.
– Dunque, 70+35. Viene 105€ in tutto.
– Ecco a lei! Devo timbrare il biglietto?
– Per i treni ad alta velocità non si oblitera il biglietto, perché ha già la data e l’ora segnate. Per i treni regionali, invece, è necessario obliterare*.
Timbrare / obliterare: (il secondo è il verbo più appropriato) significa segnare il biglietto con un timbro o una firma o un foro, affinché venga usato solo una volta e non riutilizzato. Di solito in Italia si obliterano i biglietti per i treni regionali, quelli che prevedono brevi tratte e nessun posto assegnato. Il biglietto si oblitera prima di salire sul treno alle apposite macchinette obliteratrici.
– Perfetto! I posti sono assegnati?
– Sì, lei ha il 3C e suo figlio il 3D, carrozza 5.
– Perfetto! Da quale binario* parte il treno?
Binario: è l’insieme delle rotaie accoppiate su cui corrono i treni, i tram e simili. Ogni binario ha il suo numero ed è importante fare attenzione al numero del binario del proprio treno per non rischiare di salire su un treno sbagliato!
Torino 2020: città del cinema
???? Il 2020 per Torino sarà l'anno del cinema.
Ieri alla Mostra del Cinema Venezia Sergio Toffetti (presidente del museo del cinema di Torino),Paolo Damilano (Presidente di FIM commission), Alberto Sacco (assessore al turismo) e Mario Turetta (direttore generale cinema), hanno annunciato che il 2020 sarà per Torino l’anno del cinema.
???? Saranno 365 giorni dedicati alla settima arte, con appuntamenti che sapranno riunire intorno alla nostra Città migliaia di appassionati dall'Italia e dal mondo.
Dando ulteriore impulso al comparto culturale e turistico, che ha già visto una crescita del 20% negli ultimi tre anni.
???? Il cinema è da sempre parte del DNA di Torino.
Proprio qui è nata e si è sviluppata l'industria del cinema italiano, con i primi teatri di posa e le prime case di produzione. La nostra Città è stata poi capitale del cinema muto.
Da allora sono cambiate molte cose ma il legame con il cinema è andato via via consolidandosi. Sia grazie alle maestranze e alle idee che qui sono nate, sia grazie alla straordinaria bellezza di Torino, che l'ha resa teatro di numerose produzioni internazionali.
???? Oggi questa identità si afferma con ben otto festival ogni anno e grazie a realtà protagoniste quali il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Film Commission Torino Piemonte.
Il 2020 sarà dunque un anno speciale in cui Torino celebrerà la sua tradizione cinematografica.
Per questa idea voglio ringraziare Paolo Tenna che ieri è stato ricordato con grande affetto e commozione per le sue qualità umane e professionali.
Oltre ai già citati Museo del Cinema e Film Commission, voglio ringraziare Turismo Torino e Provincia, Fondazione per la Cultura Torino e Teatro Regio Torino.
#TorinoRiparte????
DONIZETTI - La Figlia del Reggimento - Deciso è dunque - GRAZIELLA SCIUTTI
Gaetano Donizetti (1797-1848)
La Figlia del Reggimento
Deciso è dunque... cangerà il mio fato
Graziella Sciutti, soprano
Orchestra Sinfonica di Torino della Radiotelevisione Italiana
Direttore/Conductor: Luigi Tofolo
Concerto Martini & Rossi - 9 February 1959
Deciso è dunque... cangerà il mio fato:.....It is decided then… my fate is to change
né a proteggermi alcun è qui spronato…...nor has anyone hot-footed here to protect me
Le ricchezze ed il grado fastoso…………….Riches and prestigious rank
non mi possono il core cangiar………………cannot change my heart
Celar deggio il mio duolo affannoso,……..I need to hide my anguished sorrow
e quest’alma ogn’ora ingannar………………and deceive this soul for all time.
Fra le gemme e i tessuti non trova………..Amid the jewels and the draperies – no peace
pace alcuna il mio lungo dolor…………......does my long suffering find.
Esser bella a che dunque mi giova…………What good is it to me being beautiful
se ogni pace vien tolta al mio cor?...........if every peace is taken from my heart?
(suona una fanfara militare)…………………..(sound of a military fanfare)
Oh, trasporto! oh, dolce ebbrezza!.............Oh, joy! Oh, sweet bliss!
Son gli amici del mio cor……………………Here are my beloved friends
Bei piacer di giovinezza……………………..Beautiful pleasures of youth
ritornate almen con lor!.......................at least return with them!
Di gioia bramata,…………………………….Of desired joy
di tenero affetto……………………………...of tender affection
già sento in petto…………………………….already I can feel
l’arcano poter………………………………..the mysterious power.
È l’ira calmata……………………………….And the anger dispelled
degli astri nemici,……………………………of opposing stars
a giorni felici………………………………...to happy days
ritorna il pensier……………………………. my thoughts turn
la pace nel cor!..............................with peace in my heart!
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Images
1 - Pandora, marble by John Gibson c.1860, at the Victoria & Albert Museum
2 - drawn from a Snakeskin Agate, at the Natural History Museum, London
Viaggio a Torino
TORINO - Torino me la godo a piedi, così l'attore campano Nicola Di Pinto ai nostri microfoni.
Di giorno e di notte, Torino è una città da ammirare a piedi, passo dopo passo, un’immensità di risorse turistiche impossibili da spiegare nella tempistica dei new media. La nostra passeggiata comincia da Piazza Statuto, dall’aspetto apparentemente moderno e ottocentesco come testimonia il monumento dedicato alla costruzione del Traforo del Fréjus. Infatti, lì dove spesso si sono verificati scontri e rivolte operaie, partiva la viabilità romana che da Augusta Taurinorum portava ai territori gallici. Torino città romana dunque, come testimonia la celeberrima Porta Palatina, accesso al massimo cardo cittadino.
La viabilità torinese poggia su due importanti tasselli: via Garibaldi, una delle strade pedonali più lunghe del Nord Italia, collega Piazza Statuto a Piazza Castello, con il brand store della Juventus, simbolo della Torino Operaia e cosmopolita; il lusso alberga soprattutto in Via Roma che collega Piazza Castello alla Stazione di Porta Nuova con la sua facciata. Baricentro della via è Piazza San Carlo, la più elegante della Città, con il Caval ed Bronz, così è denominato il Monumento Equestre a Emanuele Filiberto, d’origine ottocentesca.
Andando a piedi per la città, molti sono i Palazzi, simboli della prima capitale d’Italia. Palazzo Carignano fu il primo quartier generale del regno, ora lo è del Risorgimento italiano con un museo che raccoglie testimonianze che vanno dal Settecento fino al II conflitto mondiale.
A proposito di Musei, Torino è anche Museo Egizio, 37000 opere figlie del grande amore di casa Savoia per il collezionismo ottocentesco di reperti antichi. Ampliato nel 2015, è per il “Times” tra i 50 migliori musei al mondo. Savoia vuol dire anche Palazzo Reale, per tre secoli residenza ufficiale in Piazza Castello. Torino, è anche città della misericordia, come testimoniano queste immagini dall’omonima Chiesa, completata nel 1828.
Sul retro della moneta da due centesimi è la Mole Antonelliana, con i suoi 167 metri e mezzo è il simbolo della città dal valore inestimabile. E’ sede del museo del cinema ed è ubicata nei pressi di una delle sedi storiche della RAI.
La madonnina dorata di Camillo Boggio datata 1867 si nota da tutto il quartiere. Il Santuario di Santa Maria Ausiliatrice è uno dei capisaldi del cristianesimo a Torino e punto di riferimento dell’area Valdocco. Di costruzione ottocentesca, conta una facciata d’ispirazione veneziana e palladiana, rimembrando al turista la potenza di San Giorgio Maggiore a Venezia.
L’interno del Santuario, ricco di statue e affreschi è dominato da un capolavoro di Tomaso Lorenzone e a destra della navata principale è presente l’altare con la reliquia di chi ha voluto questa struttura, divenendo uno dei religiosi più importanti della Storia d’Italia. E’ San Giovanni Bosco che con le innumerevoli difficoltà della giovinezza nelle colline dell’astigiano, ha trovato nella fede la più grande ricchezza, creando l’ordine dei salesiani e un’immensa struttura religiosa che è stata trasformata negli anni ed è stata oggetto di visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1988.
Tra i luoghi meritevoli di visita sono le camere di San Giovanni Bosco, una vera e propria immersione di fede e nell’umanità, di questo Santo della Chiesa Cattolica. Il secondo piano è la parte più interessante. Si comincia con l’anticamera, dove nacque l’ordine dei Salesiani, per poi giungere allo studio, al confessionale con lo stemma dei salesiani e alla cattedra della Buonanotte, una piattaforma un tempo ubicata presso la Cappella Pinardi, in cui Don Bosco raccontava i fatti del giorno e i suoi sogni, in un vero e proprio protogiornalismo. “Sia fatta la vostra volontà”, furono le parole pronunziate dal letto dove Don Bosco morì il 31 gennaio 1888, un punto di partenza per una diffusione mondiale dei salesiani in 132 nazioni del mondo con 10393 sacerdoti.
Torino Valdocco è sede del primo Oratorio di Don Bosco, da lui voluto nel 1847 come luogo destinato ai giovani e per i giovani nella loro educazione cristiana.
169 anni dopo, è frequentato da ragazzi e ragazze non solo italiani ma anche extracomunitari, per cui uno degli obbiettivi delle molteplici attività oratoriane (culturali e spirituali) è di facilitare una maggiore integrazione di tutti e tra tutti, insegnando il rispetto reciproco.
Fiat+Juventus+Agnelli+La Stampa+Pininfarina+Lancia+Lagrange, questa è Torino, ai bordi del Po, la città del libro e del gusto.
Matilda Italian Academy Torino seconda edizione - anno 2017/2018
MIA Torino riprende a settembre con una nuova avventura!
Presto ci saranno notizie e novità.
Ma non dimentichiamo il fantastico lavoro fatto la scorsa stagione. Ecco dunque, in sintesi, il risultato di MIA seconda edizione, stagione 2017/2018.
Edoardo Garbin & Adelina Stehle - Ma, dunque, è vero?
Edoardo Garbin (1865-1943) was an Italian lirico-spinto tenor who made a specialty of verismo roles during the late 19th and early 20th centuries. Born to a farming family in Padua, the young Garbin showed musical promise from an early age. He began working with celebrated bass Antonio Selva (creator of Silva in Ernani and Count Walter in Luisa Miller) in the mid-1880s. Following Selva’s death in 1889, Garbin continued his vocal studies with Vittorio Orefice (teacher of Aureliano Pertile), who continued to build the young tenor’s technique. Garbin’s debut occurred on September 6, 1891 at the Teatro Comunale in Vicenza as Don Alvaro in La Forza del Destino. Within four months, Garbin was singing the Duke in Rigoletto at the Teatro San Carlo in Naples and in October of 1892, he was entrusted with the role of Don Fernando Guevara in the world premiere of Franchetti’s much heralded Cristoforo Colombo at Genoa’s Teatro Carlo Felice.
Garbin continued his meteoric rise. Less than a year and a half after his debut, he created the role of Fenton in the world premiere of Verdi’s final opera, Falstaff. Was the young tenor really ready to take on such an assignment, though? Verdi, it seems, had his doubts. The great composer had originally tried to secure Angelo Masini for the role of Fenton but had to settle on Garbin when the legendary tenor proved to be unavailable. Verdi coached the role with Garbin for a solid month, during which time the composer fired off a letter to publisher Ricordi, expressing his dissatisfaction. Verdi complained that the tenor was simply not picking up the part quickly enough. The composer stated that Garbin needed, “…a pedant who would teach him notes, tempo and clear words well.” Verdi also complained to Ricordi of Garbin’s habit of spreading his final vowels. “For example,” he wrote, “when he pronounces ‘che gli risponde alla sua parolaaa’, the ‘a’ is so open that his voice changes and seems to be somebody else’s.” Somehow, composer and tenor managed to find the right mutual wavelength and Garbin sang in the opera’s premiere at La Scala on February 9, 1893. Incidentally, the Nanetta to Garbin’s Fenton, Austrian born soprano Adelina Stehle (1860-1945), was to become the tenor’s frequent singing partner, as well as his wife.
Garbin built a major career in Italy, but was never invited to sing in North America. In fact, the English-speaking world seemed to have little use for Edoardo Garbin. His one season in London (1908) was a total disaster, with one critic describing his Cavaradossi as “miserable”. Luckily, much of Europe, including Germany, Austria, Russia, Poland, Spain and Portugal (not to mention South America) had a much greater appreciation for the tenor’s talents. His repertoire included leading roles in such works as La Bohème, Tosca, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Fedora, Adriana Lecouvreur, Andrea Chénier, Cavalleria Rusticana, Iris, Loreley, Mefistofele, La Gioconda, La Traviata, Rigoletto, Carmen, Manon and Lohengrin. Garbin created the role of Milio Dufresne in the world premiere of Leoncavallo’s Zazà in Milan in November of 1900. He also had the honor of creating four roles in operas which never entered the standard repertoire, Spiro Samara’s Rhea (Florence, 1908), Héllera by Italo Montemezzi (Turin, 1909), Giocondo Fino’s La Festa del Grano (Turin, 1910) and La Dubarry by Ezio Camussi (Milan, 1912). After passing the age of 50, Garbin began to curtail his operatic performances. After a final La Bohème at Florence’s Teatro Pergola in 1918, Garbin left the stage for good. He retired to Brescia, where he passed away in 1943 at the age of 78. Edoardo Garbin’s death marked the end of an era. The tenor was the last surviving male singer to have premiered a Verdi opera.
Edoardo Garbin made dozens of recordings between 1902 and 1913 for The Gramophone and Typewriter Company, Fonotipia and Columbia. The tenor runs the gamut from truly stellar to almost hopelessly inept in these discs. Some of Garbin’s recordings reveal careless musicianship (late entrances abound), a dull and colorless timbre (bringing to mind Verdi’s complaint about overly spread vowels) and painfully flat notes. During introductions or between phrases he can frequently be heard coughing or clearing his throat. When he is at his best, however (which is much of the time, to be fair), the tenor offers phrases of vocal and artistic eloquence that are truly breathtaking. Here, Garbin joins voices with Adelina Stehle for the Act II duet, Ma, dunque, è vero? from Cilea's Adriana Lecouvreur. This recording was made for Fonotipia in Milan in November of 1904.
Torino: La voce dei turisti - GRP Televisione
Molti turisti dunque a visitare i musei torinesi. Ma da dove arrivano? Cosa pensano della città? Siamo andati a raccogliere direttamente qualche opinione dei visitatori in coda per entrare al Museo Egizio.
Ettore Bastianini - Massenet - THAIS - Ecco dunque l'orribil citt�
Live Trieste 1954
Luigi Toffolo, conductor
ettorebastianini.com
Dallara Stradale a Torino - Parco Valentino
A giugno arriveranno da tutta Italia le auto da sogno che coloreranno strade e piazze della città, in occasione della quarta edizione dell’emergente salone del Parco Valentino che si svolgerà dal 6 al 10 giugno 2018.
Il Salone dell’Auto di Torino uscirà dal Parco Valentino, dunque, diffondendosi per la città e trasformando le numerose piazze del capoluogo piemontese in padiglioni a cielo aperto colorati di supercar e delle auto classiche più belle di sempre.
Appassionati e collezionisti di tutta Italia saranno attesi per animare di passione automobilistica location come piazza Vittorio Veneto, piazza San Carlo, corso Cairoli, piazza Castello, piazza Carlo Alberto, Parco Dora, piazza Carignano, piazza CLN, piazza Palazzo di Città, piazza Carlo Felice, piazza San Giovanni, piazza Bodoni, piazza Solferino, piazza Carlo Emanuele II, lungo Po Murazzi, via Monferrato, corso Marconi, piazzetta Reale e piazza Montale, divisi per club di appartenenza o per brand.
Un fitto programma di sfilate di supercar e auto che rivestono un significato storico o sportivo, che utilizzeranno la propria piazza come punto di partenza, per poi attraversare il centro storico della città e costeggiare il fiume Po, lungo i Murazzi, passando da via Roma.
Un percorso emozionante che è stato provato per l’occasione dal presidente Andrea Levy a bordo della sua Dallara Stradale appena uscita dalla fabbrica, e che è diventato video teaser della chiamata a partecipare riservata ai collezionisti.
Milano, Brescia, Firenze e Modena sabato 9 e domenica 10 giugno diventeranno punti di partenza per le supercar. I proprietari di Porsche, Ferrari, Lamborghini, McLaren, Maserati, Pagani, Mercedes-Benz AMG, BMW M series, Audi RS, Aston Martin, Bentley, Rolls Royce, Jaguar e Lotus e altri marchi daranno dunque vita a “Road to Parco Valentino”.
Giunti a Torino parcheggeranno nella piazza riservata al loro brand o club, creando uno spettacolo nello spettacolo, uno stop in car display a disposizione del pubblico prima di partire per le parate in città, divise per categorie.
Tra le passerelle in programma spicca quella dedicata agli equipaggi composti di sole donne a bordo di supercar. Le parate lungo il centro cittadino si affiancheranno quindi all’altro evento dinamico per eccellenza del Salone dell’Auto di Torino, il Gran Premio Parco Valentino, che quest’anno si svolgerà domenica 10 giugno e che porterà i partecipanti a guidare attraverso piazza Castello, via Roma, e poi sui tornanti di Superga, fino a giungere alla Reggia di Venaria, per un percorso suggestivo di 40 chilometri, dal grande piacere di guida.
LE API DI TORINO
Vi siete mai chiesti che cosa simboleggiano le api nei temi decorativi di alcuni palazzi di Torino? E perché le troviamo anche in araldica civica, ecclesiastica e gentilizia?
Le api sono un'allegoria del lavoro tenace e paziente, sopratutto legato all'accumulo di denaro; non di rado la loro presenza è associata agli istituti di credito, come Palazzo Perrone, ex sede della Cassa di Risparmio di Torino, oppure il Palazzo della Luce di via Bertola, 40 inizialmente progettato per ospitare la nuova sede della Cassa di Risparmio.
Tuttavia il simbolo dell'ape non è solamente attribuito alle banche, lo ritroviamo anche sugli stemmi di famiglie nobiliari, come simbolo di nobiltà, ricchezza e splendore, ma anche negli stemmi comunali a rappresentare i valori civili di solidarietà, cooperazione e lavoro.
Anche lo stemma di Torino ha avuto le sue api, quando divenne una provincia francese sotto l'impero napoleonico!
Infine per il Cristianesimo l'ape è simbolo di virtù, dolcezza: se ci rechiamo di fronte alla Basilica del Corpus Domini, sempre a Torino e osserviamo la statua di Sansone, noteremo nella sua mano sinistra un favo, con il motto De forti dulcedo parole dell'enigma proposto ai Filistei.
In epoche remote l'ape è stata investita di simboli mistici e sacri, posta al centro di superstizioni e leggende; si tratta dunque di una fonte inesauribile di valori e spiritualità da riscoprire e tramandare nel tempo.
Spero che il video vi sia piaciuto. Come sempre spero di esservi stato utile, iscrivetevi al mio canale se non lo avete ancora fatto, e seguite il mio blog
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BACIO O SCHIAFFO? Challenge [speciale San Valentino] MadCrazy
Claudio ed Emanuele sono andati in giro a Catania a chiedere alle ragazze di scegliere a chi avrebbero dato il bacio e a chi lo schiaffo. chi avrà vinto e dunque ottenuto più baci?
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Torino 2015: i 5 tuffi di Tania Cagnotto al 4 Nazioni
FIN - 4 Nations Diving Championship, la kermesse di tuffi che ha visto sfidarsi gli atleti e le atlete di Germania, Ucraina, Russia e Italia dal 4 al 6 dicembre 2015 alla Piscina Monumentale di Torino. In questo video si raccontano i 5 tuffi della fase finale dal trampolino di 3 metri dell'atleta italiana Tania Cagnotto, vincitrice di numerose medaglie europee e mondiali. Dopo le eliminatorie della mattina, chiuse con un punteggio di 332.20, Tania è riuscita a classificarsi prima, vincendo la medaglia d'oro, davanti alla Russa Kristina Ilinykh (argento) e alla connazionale Maria Marconi (bronzo) con un punteggio di 353.20. Un ottimo inizio di stagione, dunque, per l'atleta di Bolzano, in vista dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016.
FIN - 4 Nations Diving Championship, the diving competition from 4th to 6th december 2015 hosted by the Monumental Pool in Turin, Italy, with German, Ukrainian, Russian and Italian athletes. This video shows the five final round 3m springboard dives performed by the italian athlete Tania Cagnotto, a european and world championships medalist. After the morning heat, where Tania scored 322.20 points, the afternoon was long better because she classified first in the final and won the gold medal before the Russian Kristina Ilinykh (silver medal) and the fellow countrywoman Maria Marconi (bronze medal), scoring 353.20 points. So, this is a great seasonal beginning for the athlete from Bozen considering the 2016 Olympic Games in Rio de Janeiro.
Experimenta | Settimane della Scienza - Torino
I. DE. A
Quando si crea una squadra, un gruppo che desidera perseguire gli stessi obiettivi, che condivide gli sforzi senza pensare a chi andranno i meriti e si adopera unicamente per il bene comune, il lavoro scorre bene, gli stimoli sono reciproci ed i risultati spesso superano le aspettative. E’ quel che è accaduto sabato scorso a Torino dove la nostra referente IDEA-Italian Dental Assistant, Rosaria Formato, ha mirabilmente coordinato il proprio gruppo di lavoro dando vita ad una splendida iniziativa che ha visto intervenire un buon numero di partecipanti ottenendo ampio consenso da parte dei corsisti ma anche di aziende e odontoiatri che hanno espresso il loro plauso nei confronti di un’associazione di assistenti che desidera dare voce e valore alla propria figura professionale promuovendo incontri culturali e formativi. Il tema della disinfezione e sterilizzazione è molto importante e complesso ed è per questo che IDEA ritiene che un ASO debba necessariamente conoscerlo approfonditamente per poter garantire massima igiene, sicurezza e tutela dei pazienti e di tutto il team nello studio odontoiatrico. Si punta dunque alla qualità del proprio lavoro al fine di ottenere, come naturale conseguenza, un valore aggiunto allo studio dentistico presso il quale si presta la propria opera. Era questo dunque il tema del seminario che si è tenuto sabato, 7 maggio u.s., a Torino.
A favorire l’organizzazione dell’evento hanno contribuito le aziende ALL DENTAL e CATTANI offrendo a sostegno dell’iniziativa massima partecipazione. I realtori, Dott. Fabio Bondavalli ed il SIg. Damiano Tisci, hanno offerto un seminario che ha saputo trasferire le nozioni indispensabili per una corretta prevenzione delle infezioni fornendo le indicazioni per l’esecuzione di un protocollo corretto e rispondente alle nuove normative. Importante l’intervento spontaneo e sentito della Dott.ssa Carmen Fiorella Rosso, odontoiatra, che ha espresso il proprio impegno nel dare massimo sostegno alla nostra associazione.
Risultati eccellenti, dunque, per il primo evento IDEA organizzato in Piemonte. Fervono già i preparativi per i prossimi. Seguiteci!
Presidente Sig.ra Rossella Abbondanza presidente@assistenteidea.it
Referente regionale Sig.ra Rosaria Formato rosaria.formato@virgilio.it
Sito assistenteidea.it