FORTEZZA SANTA BARBARA - PISTOIA - TUSCANY -
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Dji Osmo Pocket - Fortezza Santa Barbara, Pistoia
Riprese della Fortezza di Santa Barbara a Pistoia con Dji Osmo Pocket, riprese in 4k 30 fps, render in 1080p su Macbook air 2018.
Pistoia Capitale della Cultura 2017: le 10 cose da non perdere
Pistoia, (askanews) - Pistoia città verde, Pistoia città del ferro, Pistoia Capitale della Cultura 2017. Dove arte, storia, cultura e buona tavola si intrecciano per accogliere turisti di tutti i gusti. La città con il più alto numero di chiese romaniche di tutta la Toscana, a mezz'ora da Luca e a un'ora da Firenze. Pistoia ha sempre risentito della competizione con le altre città toscane, senza però averne niente da invidiare. Un centro storico caratterizzato da campanili, torri, vie e piazzette dove si affacciano palazzi storici duecenteschi. E con una piazza, unica al mondo, che vede la compresenza de palazzo del potere politico, religioso e giudiziario.
Ecco le dieci cose che suggeriamo di visitare per conoscere Pistoia.
1. CATTEDRALE SAN ZENO E BATTISTERO In piazza Duomo altare argenteo di San Jacopo
La prima notizia dell'esistenza della cattedrale risale al 923. Da ammirare l'altare argenteo, una delle maggiori opere di oreficeria gotica italiana ed europea, la cui costruzione cominciò nel 1287 e proseguì per tutto il '300 e '400. Il Battistero di San Giovanni in Corte è un prezioso edificio gotico costruito alla metà del XVI secolo sui resti di una più antica chiesa.
2. CHIESA SANT'ANDREA Pulpito duecentesco di Giovanni Pisano
La sua fondazione viene fatta risalire all'VII secolo. All'interno la chiesa conserva il bellissimo pulpito di Giovanni Pisano, i due crocifissi in legno colorato, attribuiti allo stesso Giovanni Pisano.
3. COMPLESSO DEL CEPPO E FREGIO ROBBIANO
L'ospedale, già esistente nel 1287, presenta una loggia esterna costruita nel 1514. Sopra il portico, dal 1511 al 1528, i Della Robbia e i Buglioni la ornarono con 7 medaglioni e con il fregio in terracotta smaltata che raffigura le sette opere di misericordia. Una formella rappresenta invece l'Accoglienza dei Pellegrini.
All'interno del complesso si può visitare il Teatro Anatomico, un'antica aula dove venivano effettuate le autopsie della Scuola Medica Chirurgica.
Dal 2005 c'è anche il Padiglione di emodialisi, dove l'arte e la cultura risultano una terapia al dolore. L'arte e la bellezza fanno parte del percorso di cura.
4. PISTOIA SOTTERRANEA Un percorso archeologico ipogeo nel solco dell'antico letto del torrente Brana.
Un viaggio lungo l'antico fossato di Pistoia. L'esposizione è stata aperta nel 2010. Il sito è dello stato, mentre il primo project in Italia è stato affidato a IRSA (Istituto di Ricerca Storica ed archeologiche. Un percorso lungo 860 metri. Si tratta del sito più visto di tutta la provincia di Pistoia con circa 35mila visitatori l'anno.
5. FORTEZZA SANTA BARBARA Architettura militare del Cinquecento
La Fortezza medicea di Santa Barbara costituisce un esempio significativo dell'architettura militare del Cinquecento, attorno alla cui realizzazione si intrecciano i nomi di Nanni Ungaro, del Sanmarino e di Bernardo Buontalenti. Il complesso - del Polo museale della Toscana - è uno dei luoghi le cui vicende sonio maggiormente legate alla storia del risorgimento pistoiese.
6. PALAZZO COMUNALE E MUSEO CIVICO L'arte dal Duecento all'Ottocento
E' il Palazzo simbolo del potere comunale. Nasce come sede del governo della città e mantiene questa funzione ancora oggi. L'inizio dei lavori viene fatto risalire al 1294. Al suo interno il Museo Civico, il principale museo cittadino, espone soprattutto dipinti su tavola e su tela, alcune sculture e oggetti di arte applicata, presentando l'intera storia artistica di Pistoia dal XIII al XX secolo. Del percorso museale fa parte il Centro di Documentazione Giovanni Michelucci.
7. PALAZZO FABRONI Museo del Novecento e del Contemporaneo della città
Edificio settecentesco prende il nome dalla nobile famiglia pistoiese dei Fabroni che lo abitò nel 1842. Dagli inizi degli anni Novanta del secolo scorso è la sede principale delle attività espositive permanenti e temporanee relative alle arti visive moderne e contemporanee del Comune di Pistoia.
8. ANTICO PALAZZO DEI VESCOVI La sala dell'Arazzo
A fianco della cattedrale si trova l'edificio medievale dell'antica sede vescovile. Nel piano interrato è stato allestito il percorso archeologico attrezzato, mentre all'ultimo piano da non perdere c'è la sala dell'Arazzo.
9. PIAZZA DELLA SALA Il centro della città longobarda
Era il centro della città longobarda. poi , nel tempo, la piazza assume la funzione commerciale, che mantiene ancora oggi. Al centro sorge il Pozzo del Leoncino.
10. CONFETTERIA BRUNO CORSINI Birignoccoluti, panforte e cioccolato
E' l'antica e storica confetteria di Pistoia che da quasi un secolo produce i suoi confetti e la sua cioccolata. Gli originali confetti, che vengono prodotti con gli stessi ingredienti - esclusivamente uno sciroppo di acqua e zucchero - sono poi rivestiti da varie anime, mandorla, nocciola, bacche di cacao, cioccolato, arancio e i coriandoli. Prodotti tipici: confetto birignoccoluto, i 'fagioli' (quelli lisci) e il panforte pistoiese.
Pistoia : Una visita di 10 minuti nella mia bellissima città.
Pistoia é la mia città. Il centro storico soprattutto ha mantenuto inalterato l'aspetto tipico medievale.In questo breve video LA FORTEZZA DI SANTA BARBARA , PIAZZA DEL DUOMO, LA CHIESA DI SAN BARTOLOMEO, LA TORRE DI CATILINA, l'OSPEDALE DEL CEPPO e alcune vie dai nomi veramente originali. Un viaggio di 10 minuti.
Inaugurata Fortezza d'Acua
domenica il taglio del nastro alla fortezza santa barbara di pistoia
0513 118 LANCIO FESTA BIMBI FORTEZZA
sabato e domenica prossimi alla Fortezza, la seconda festa del bambino
CASTELLO DI MONTEDOMENICHI (CAVRIGLIA, AREZZO, ITALY)
Castello di Montedomenichi, frazione del comune di Cavriglia, provincia di Arezzo, Valdarno, Toscana, Italia.
Una volta caduto in disuso fu reso inutilizzabile aprendo dei varchi sui quattro lati delle mura.
Domina le alture della zona mineraria per l'estrazione della lignite per la centrale dell'ENEL di Santa Barbara.
In fondo al video una cappelletta votiva presso la quale nel luglio del 1944 furono fucilati dei civili dai nazifascisti.
Nello stesso periodo avvennero gli eccidi di Meleto Valdarno e Castelnuovo dei Sabbioni.
La collezione Gori alla Fattoria di Celle: capolavoro di arte ambientale
A una trentina di chilometri da Firenze, a Santomato a metà strada tra Prato e Pistoia, si trova una delle più importanti collezioni al mondo di arte contemporanea immersa nella natura
MONASTERO SAN MICHELE ALLA VERRUCA - PISA - TUSCANY - ITALY - by Castelli&Rovine (HD)
Descrizione
CONVENTO S.MARIA DELLE GRAZIE - PISTOIA - TUSCANY
#castellierovine #urbanexploration #conventosantamariadellegrazie
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Fortezza di Santa Barbara
Eine Reise durch die Toskana - Siena - Florenz - Pistoia - Montecatini - Lucca - Pisa - Carrara
Eine Reise durch die Toskana
Produktion (Konzept – Kamera – Schnitt): Martin Keim
Reiseetappen:
0:16 Siena (Dom Santa Maria, Piazza del Campo, Fortezza Medicea)
3:42 Florenz (Dom Santa Maria del Fiore, Pallazo der Medici, Piazza della Signoria, Michelangelos Davidstatue; Ponte Vecchio)
7:07 Pistoia (Dom San Zeno, Schrein des heiligen Jakobus, Babtisterium, Ospedale del Ceppo, Festung Santa Barbara)
10:26 Montecatini (Terme, Kurhaus Tettuccio, Kurhaus Regina)
12:10 Montecatini Alto (Festungsruine, Kirche des heiligen Jakobo und Filippo)
13:04 Massa – Wanderung (Burg von Cozzile, Madonna del Carmelo, Ponte die Barono)
16:00 Lucca (Stadtmauer mit Bastionen, Dom San Martino, Piazza del Mercato, Luminaroa di Santa Croce, San Michele in Foro)
19:21 Pisa (Piazza die Miracoli – Schiefer Turm von Pisa und Dom Santa Maria Assunta, Santa Maria della Spina, Piazza die Cavalieri – Palazzo die Cavaliere)
22:30 Carrara (Marmorsteinbrüche, Untertageabbau)
PIEVE DI SAN QUIRICO - PISTOIA - TUSCANY
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Paolo Hendel a Estate in fortezza 2018
17 luglio 2018, Fortezza di Santa Barbara, Pistoia.
IL CASTELLO di GRANAGLIONE ULTRA HD 4K antico borgo montano, nell'Appennino Tosco Emiliano
GRANAGLIONE: in provincia di Bologna (68 km) Altitudine 600-800 mt. slm
Nome abitanti Granaglionesi, Santo Patrono San Nicola - 6 dicembre
UN CASTELLO TRA LE NUVOLE
Immerso nel verde dell’Appennino Tosco Emiliano, tra Bologna, Pistoia e Firenze, si trova un piccolo “Castello tra le nuvole”, una dimora d’altri tempi che ha riconquistato il suo antico splendore.
abbastanza frequente dalla fine di agosto ai primi giorni dell’anno nuovo, trasformano il Castello di Granaglione in un faro incantato che si erge tra le nuvole di questo effimero oceano color latte.
Dal Castello è possibile ammirare gli antichi borghi di Granaglione, nella sua interezza, oltre a quelli di Campèda e al Santuario della Madonna di Calvigi. Il Castello sorge all’interno di un vasto parco, popolato da abeti rossi, da cui sgorga anche una sorgente di acqua montana, purissima, di cui è possibile goderne le proprietà diuretiche direttamente dai rubinetti della casa. Si sviluppa su due piani e conta sei ampie camere, due saloni, tre bagni e una cucina. Si tratta di un immobile versatile, adatto a diversi usi. Gli arredamenti, ridotti all’essenziale, lasciano spazio per qualunque tipo di attività ludica o culturale.
Il Castello di Granaglione è un luogo eccezionale che si presta a matrimoni, congressi, ambientazione per soggetti cinematografici e televisivi di vario genere, rievocazioni storiche, mostre, cene con delitto, cene al buio, incontri per giochi di ruolo, tornei di Softair, lunghe escursioni nei boschi e tanto altro ancora. L’unico limite è la fantasia, ma basta liberarla e farle spiccare il volo alta nel cielo, sopra al Castello tra le nuvole.
CENNI STORICI
I primi cenni storici relativi al Castello di Granaglione risalgono addirittura al 200 a.C. quando i Romani, ormai consci della loro crescente superiorità militare e bellica, cominciano a lottizzare l’ager gallicus, ad est dei Galli Boii, dando inizio ad un lungo periodo di cruenti scontri che vedranno tutto il nord Italia teatro di sanguinose battaglie per diversi secoli. Questo portò alla nascita dei primi avamposti fortificati per la segnalazione degli attacchi barbari e garantire la sicurezza delle truppe in viaggio. A questo periodo risalgono le prime tracce dell’attuale Castello di Granaglione, più volte distrutto e ricostruito sempre nello stesso punto.
Il centro abitato di Granaglione ebbe origini verso il X secolo, appartenne al territorio della signoria degli Stagnesi; il castello costruito in epoca piuttosto recente ed utilizzato durante il Medioevo come torretta di segnalazione in coordinamento con altre postazione sui crinali dell'Appennino[senza fonte]. Il paese, posto a 780 m s.l.m. è suddiviso in alcune borgate riconoscibili, la cui denominazione può essere ricondotta alla loro posizione morfologica: Valli, Villa, Rio, Malsasso, Montagna, Barbacano, Poggiolo, Bovecchia e Valle. Fino agli anni sessanta Granaglione era paese di pastori transumanti che, durante la fresca stagione estiva, riportavano le greggi a pascolare in montagna dalle pianure toscane.
Nella borgata denominata Bovecchia è possibile ammirare la cosiddetta Piazza Navona, una piazzetta situata nel cuore della borgata stessa circondata da case con una particolare e caratteristica volta.
Granaglione si compone di dieci borghi posti a semicerchio vicino al complesso parrocchiale di S. Nicolò. Citato per la prima volta come “Garnaione” in documenti degli anni 1211/33 conservati presso l’Archivio di Stato di Firenze, il toponimo sembra derivare dalle parole “grano” e “granaglie”, ma autori più attenti ne hanno invece colto la radice germanica, racchiusa nel verbo “waren” che significa “guardare con attenzione” e traslata poi in “guarnigione”.
La parola è quindi sintomatica del passaggio nelle alte valli del Reno dei Longobardi, popolo che qui rimase insediato sino a quando i Franchi di Pipino il Breve sconfissero il loro re Astolfo (VIII sec.). Nel 1211, a seguito di sanguinose lotte, gli abitanti di Granaglione giurarono fedeltà a Pistoia, ma le ostilità per il possesso di questo territorio continuarono sino a che Papa Gregorio IX riuscì a convincere i Pistoiesi a cedere Granaglione a Bologna.
La Chiesa di S. Nicolò, le cui prime notizie risalgono al 1220, custodisce al suo interno un crocifisso ligneo di origini quattrocentesche. Da segnalare anche l’antica casa Marconi: l’edificio, già residenza di molte famiglie Marconi e in particolare di quella di Giuseppe, padre dello scienziato Guglielmo, diverrà sede di raccolte e documentazioni delle tradizioni locali.
Granaglione è conosciuto anche per la tradizione della lavorazione della castagna, che si può ripercorrere con una visita al Parco Didattico del Castagno, al micro birrificio Beltaine e alla xiloteca.
BUGNANO PAESE FANTASMA -TUSCANY - ITALY
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Il Ponte Sospeso San Marcello Pistoiese Pistoia 4K
Il ponte sospeso delle Ferriere è una passerella pedonale che collega i due versanti del torrente Lima tra Mammiano Basso e Popiglio nel comune di San Marcello Piteglio.
È realizzato con strutture che appoggiano su quattro cavi di acciaio mantenuti in tensione; misura 227 metri di lunghezza, 36 metri di altezza massima sull'alveo del fiume e 80 centimetri di larghezza. Nel 1990 è stato inserito nel Guinness dei primati che lo annoverava come “il più lungo ponte sospeso pedonale del mondo”. Dal 2006 il record è detenuto dal Kokonoe Yume Bridge in Giappone.
Inaugurato nel giugno del 1923, fu costruito seguendo l'idea di Vincenzo Douglas Scotti, conte di San Giorgio della Scala, direttore del laminatoio di Mammiano Basso della Società metallurgica italiana. Esso sarebbe servito a permettere il passaggio degli operai che da Popiglio si dovevano recare a lavorare nelle fabbriche situate sul versante opposto: senza una struttura del genere, infatti, gli operai avrebbero dovuto percorrere a piedi circa 6 chilometri per raggiungere il posto di lavoro. Per l'esecuzione dei lavori il conte Vincenzo Douglas Scotti incaricò il capo officina Filiberto Ducceschi, che ebbe la responsabilità della realizzazione dei lavori per la parte meccanica, mentre le opere murarie e di supporto furono affidate a Cesare Vannucci, capo dei muratori.
I lavori iniziarono nel 1920 con l'ausilio di una trentina di operai, che ancorarono i cavi. A questo punto fu possibile realizzare una passerella pedonale, costituita da tavoloni e reti metalliche incardinate alla struttura portante, che univa le due opposte rive del fiume Lima senza alcun sostegno intermedio.
L'opera, che ha perso la sua funzione originale, quella di migliorare le condizioni di viabilità nella vallata, ha subito nel corso degli anni importanti lavori di manutenzione e di consolidamento. Gli ultimi, che risalgono all'anno 2004, hanno permesso di mettere in sicurezza il ponte rendendolo più stabile e resistente attraverso la completa sostituzione dei cavi, dei tiranti laterali, delle passerelle e delle protezioni, con materiale più resistente e leggero. Nel 2014 è stata inaugurata l'illuminazione notturna del ponte.
Il ponte è anche famoso per molti suicidi, per via della sua altezza.
PISTOIA TEATRO FESTIVAL 2O17 per Pistoia Capitale Italiana della Cultura
pistoiateatrofestival.it
Nasce nella città Capitale Italiana della Cultura per il 2017 il Pistoia TEATRO Festival, iniziativa dell'Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale pensata espressamente per un anno speciale.
Un’intensa settimana di appuntamenti, dal 18 al 25 giugno 2017, in cui il Festival ha animato tanti spazi, anche inediti, della città, con una vivace programmazione di teatro, musica e danza contemporanei.
Quattro prime nazionali e tre prime regionali, creazioni e progetti nati per luoghi speciali, per un totale di 14 titoli, con artisti di livello nazionale e internazionale che hanno pensato a lavori appositamente per il Festival, ospitalità eccellenti, il migliore teatro toscano e un’attenzione speciale per i più giovani e per quell’intreccio tra arte e educazione che sempre più contraddistingue l’identità dell’Associazione Teatrale Pistoiese.
Hanno arricchito la proposta due laboratori gratuiti dedicati allo “sguardo” e al “racconto” (a cura del collettivo Lele Marcojanni e Altri Velocità), rivolti a giovani che abbiano voglia di immergersi nell’atmosfera del Festival e una giornata di incontro incentrata sulla storia del “Nuovo Teatro” e alle permanenze, discontinuità e metamorfosi della scena attuale, a partire dalla recente pubblicazione del volume Cento storie sul filo della memoria. Il “Nuovo Teatro” in Italia negli anni ’70 (Titivillus, 2017), a cura di Rodolfo Sacchettini e Enzo Gualtiero Bargiacchi.
Ha caratterizzato il Pistoia TEATRO Festival un vero e proprio dialogo con alcuni degli spazi architettonici più rilevanti di Pistoia, con i quali gli artisti si sono confrontati secondo una relazione vitale e reciproca: dalla cinquecentesca Fortezza Medicea di Santa Barbara al Teatro Manzoni, dalla Villa e il Parco di Scornio all'antico prezioso Spedale del Ceppo con il suo Teatro Anatomico, costruito nel ‘700, e la piazza antistante all’elegante loggiato, adornato dal Fregio robbiano, capolavoro dell'arte rinascimentale. Tra le altre sedi di spettacolo il Piccolo Teatro Mauro Bolognini, il Funaro Centro Culturale, la Chiesa di San Michele in Cioncio, la Biblioteca Fabroniana, il centro espositivo di arte contemporanea Palazzo Fabroni e Palazzo De’ Rossi: un’articolata geografia di luoghi e territori che teatro, danza e musica hanno invitato a scoprire o riscoprire, offrendo un ulteriore stimolo ad immergersi nella bellezza, discreta ma irresistibile, della città toscana.
Il Pistoia TEATRO Festival 2017 è ideato e realizzato da Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno e la collaborazione di Comune di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Regione Toscana, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo,
Fondazione Toscana Spettacolo onlus e con il contributo di Unicoop Firenze e Toscana Energia.
video: Lele Marcojanni
LA MAGIA DI PISTOIA SOTTERRANEA
L'antica via sotterranea di Pistoia, un viaggio tra le costruzioni romane e l'affascinate mondo ipogeo della città toscana.
Pistoia sotterranea 19 Agosto 2017
PISTOIA SOTTERRANEA
La città di Pistoia è un piccolo scrigno di bellezza in terra toscana. Parte di queste bellezze vanno cercate nel suo cuore, ovvero nei suoi sotterranei. Qui troviamo un sistema di gallerie, recentemente ristrutturate, che, seguendo il letto del torrente Brana trasformato in gora di Scornio, permette al visitatore un vero e proprio viaggio nel tempo. Percorso che si snoda per 650 metri sotto la città.
Il percorso si snoda partendo dall’Ospedale del Ceppo, l’antico ospedale della città, costruito proprio sul tracciato del torrente. L’acqua ha un’importanza fondamentale per ogni società, ancor più quelle del passato, quando questa era la principale fonte di energia per il funzionamento di mulini, frantoi e magli dei fabbri.
Ed è un ritrecine medievale, una ruota posta orizzontalmente nell’acqua, che incrociamo all’inizio del percorso: è l’antico frantoio (1188) dove era prodotto l’olio impiegato nell’ospedale.
Proseguendo si passa sotto il vecchio ospedale. Qui si trovano i “butti”, le ceramiche che erano utilizzate per dare da mangiare e da bere ai malati. Queste, quando erano rotte oppure usate dagli appestati durante le epidemie, venivano buttate nel torrente sottostante. Infatti questo veniva utilizzato come discarica, convinti come erano che lo scorrere delle acque avrebbe ripulito tutto.
Purtroppo queste norme poco igieniche, se consideriamo gli attuali standard, davano i loro infausti frutti oltre l’ospedale. Difatti, continuando la visita, si arriva ai lavatoi di San Lorenzo. Si può intuire bene che, lavando i panni in queste acque infette, si garantiva il diffondersi delle epidemie.
Passati i lavatoi, riprendendo il ruolo di forza motrice dell’acqua, ci si imbatte nel Mulino Vitruviano Beccaccini, dove venivano prodotti attrezzi agricoli.
Verso il fondo del percorso sono visibili i resti del Convento delle Convertite, del ponte di San Lunardo, lo scolmatore e le mura urbane del XII secolo.
Qui si conclude l’attuale percorso, inaugurato nel 2010, ma al di là di quelle mura già si lavora per poterlo estendere fino ad arrivare alla Fortezza Santa Barbara, altro interessante luogo storico della città.
A lavori ultimati l’ipogeo di Pistoia diventerà tra i più estesi d’Europa, raggiungendo circa i 1800 metri di lunghezza.
Piccolo inciso sulla denominazione dell’ospedale, fondato nel 1277: perché del Ceppo?
La leggenda narra che il sito della costruzione dovesse essere indicato da un ceppo fiorito in inverno. Ceppo trovato proprio in questo luogo.
(fonte web)