Posillipo - Parco Virgiliano , Napoli
Il Parco Virgiliano (detto anche Parco 'a Rimembranza in dialetto partenopeo) è un parco panoramico che sorge nel quartiere Posillipo, a Napoli, da non confondere con il Parco Vergiliano a Piedigrotta, altrimenti detto Parco della tomba di Virgilio (in dialetto Parco d' 'a tomba 'e Virgilio contenente le spoglie del poeta Giacomo Leopardi ed il sepolcro del già citato poeta).
Vi si accede da Viale Virgilio, tramite un'entrata monumentale che conduce ad uno spiazzale nel quale campeggia una fontana di recente costruzione.
Il Parco è caratterizzato da un sistema di terrazze che affacciano sul golfo concedendo ai turisti la possibilità di godere di un panorama che comprende le meraviglie principali del Golfo di Napoli altrimenti impossibili da vedere in altri punti panoramici della città.
In un solo colpo d'occhio infatti, è possibile osservare le isole di Procida, Ischia e Capri, l'isolotto di Nisida, il golfo di Pozzuoli, i quartieri di Agnano, Fuorigrotta, Rione Traiano, Pianura, l'Eremo dei Camaldoli, il golfo di Bacoli, Monte di Procida, il Vesuvio, la costa vesuviana, la Penisola Sorrentina, la Baia di Trentaremi con i suoi resti archeologici ed il centro storico di Napoli.
Nel parco è presente anche un anfiteatro fatto costruire dai reali nell'Ottocento, dove si svolgono ancora alcuni spettacoli.
Il parco dopo una prima ristrutturazione negli anni novanta, in occasione dei mondiali di calcio, è stato nuovamente riattato nel 2000 con parchi giochi per bambini. Oltre al Belvedere ed alla Valle dei Re, il parco contiene una pista sportiva di atletica leggera affidata in gestione alle associazioni di categoria.
« Questa felicità non ha ancora del tutto abbandonato Napoli. Le abbaglianti strade bianche conducono a Posillipo, e la veduta che si apre sulle forme vulcaniche del capo Miseno e dei Campi Flegrei si fondono col sapore della polvere sottile e dell'umidità amaro-salata del vento del mare »
(Pavel Pavlovic Muratov[1])
Posillipo (Pusillepo in napoletano) è un borgo residenziale collinare della città di Napoli, frazione fino al 1925 e solo da allora integrato amministrativamente come quartiere cittadino.
Il suo nome deriva dal greco Pausilypon che letteralmente significa tregua dal pericolo o che fa cessare il dolore[2], denominazione legata al panorama che si godeva anche tremila anni fa da questa zona di Napoli.
Posillipo figura già nelle fonti degli antichi Greci, i primi ad abitare il promontorio allora interamente ricoperto da rocce e alberi. Sono presenti rovine Romane vicino alle rive nonché in prossimità del punto più alto della collina; è possibile vedere i resti delle aperture che ventilavano il tunnel che conduceva alla residenza di Publio Vedio Pollione. Sono presenti anche i resti di un anfiteatro. Con il termine dell'età antica la popolazione di Napoli si chiuse nella cinta fortificata e l'intera zona cadde in declino, del tutto preda delle invasioni barbariche e dell'incuria.
In età moderna, l'area rimase sostanzialmente sottosviluppata fino alla costruzione della via Posillipo tra il 1812 e il 1824. La strada comincia al porto di Mergellina e si estende lungo la costa, quasi parallelamente alla riva.
Buona parte della zona ha subito pesanti ricostruzioni in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, ma ha conservato diversi edifici storici, tra cui Villa Rosebery, oggi residenza di proprietà del Presidente della Repubblica.
Sulla punta di capo Posillipo si trova il Parco sommerso di Gaiola, istituito nel 2002 congiuntamente dai Ministeri dell'Ambiente e dei Beni Culturali, nelle acque che circondano gli isolotti della Gaiola, si estende dal porticciolo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi, con finalità di protezione sia Archeologica che Ambientale. Altro importante sito è la Villa Imperiale di Pausilypon, dove, tra uno dei panorami migliori del Golfo, è possibile ammirare anche i resti dell'imponente Teatro e di alcune sale di rappresentanza.
Principali beni culturali
Capo Posillipo visto da Nisida Tomba di Jacopo Sannazaro
Chiesa dell'Addolorata
Chiesa di Sant'Antonio a Posillipo
Chiesa di Santa Maria della Consolazione a Villanova
Chiesa di Santa Maria del Faro
Parco Virgiliano
Chiesa di Santo Strato a Posillipo
Capo Posillipo
Mausoleo Schilizzi
Scoglione di Marechiaro
Parco archeologico di Posillipo (comprende la Grotta di Seiano, la villa imperiale di Pausilypon con annesso teatro dell'Odeon, il Parco sommerso di Gaiola ed il palazzo degli Spiriti)
Tempio della Gaiola
Villa Rosebery
Palazzo Donn'Anna
Baia di Trentaremi
Itinerario d’Arte in Terra di Lavoro ultima tappa a San Leucio Caserta
Ultima tappa a San Leucio per “Itinerario d’Arte in Terra di Lavoro”
CASERTA – Arriva alla sua conclusione il viaggio della collettiva d’arte “Itinerario d’Arte in Terra di Lavoro”. A partire da domenica 24 maggio 2015 il suggestivo Complesso Monumentale di San Leucio ospiterà l’ultima tappa dell’evento organizzato dall’Associazione Arteggiando in collaborazione con l’Ordine degli Architetti P.P.C di Caserta. Curatrice dell’iniziativa èl’architetto Giovanna D’Amodio, presidente dell’Associazione Arteggiando. La presentazione critica sarà a cura del Prof. Pasquale Lettieri. La mostra, che sarà inaugurata alle ore 17,00 dello stesso giorno, sarà esposta fino al 6 giugno. Termina così un lungo percorso nel mondo dell’arte durato nove mesi, il cui scopo è portare all’attenzione di un vasto pubblico, attraverso un’esposizione d’arte unica nel suo genere, dimore baronali e antichi castelli presenti sul territorio provinciale e recentemente recuperati, con lo sforzo di privati ed enti pubblici, con interventi di restauro e conservazione architettonica. Il percorso è finalizzato, quindi, sia alla promozione dell’arte contemporanea sia alla valorizzazione del patrimonio architettonico della provincia di Caserta, attraverso esposizioni pittoriche all’interno di siti ricchi di fascino e storia, dai quali si è tratto spunto per il tema della rassegna, che intende vivificare la memoria e le testimonianze del passato di questa terra. La mostra collettiva, prima che a San Leucio, è stata ospitata presso il Borgo di Riardo, il Castello di Casapozzano ad Orta di Atella, il Museo Campano di Capua e il Museo di Calatia a Maddaloni. Alla cerimonia di inaugurazione dell’ultima tappa di “Itinerario d’Arte in Terra di Lavoro” interverranno: Pio Del Gaudio, Sindaco di Caserta; Pasquale Napoletano, Assessore alla Cultura e Turismo; Lucia Ranucci, Presidente EPT Caserta;Enrico De Cristofaro, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Caserta; Umberto Panarella, Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Caserta; Ermanno Di Sandro, Critico d’arte. Modera Maddalena Venuso. La cerimonia di inaugurazione sarà preceduta, alle ore 16,00, dal Laboratorio didattico-creativo “la Pagliara” a cura di Gennaro di Giovannantonio e dall’esposizione stilistica a cura di Franca Corrado. All’apertura della mostra faranno seguito le raffigurazioni rievocative del periodo Borbonico, a cura dell’“Associazione Favole Seriche” e il Concerto del “Coro della Leonessa”, diretto dal maestro Carlo Forni. Il tutto sarà chiuso da un ricco bouffet. Un’ultima tappa da non perdere con il mondo dell’arte in provincia di Caserta.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 9,00 alle 18,00. Martedì chiuso.
Espongono:
Alessandra Carloni, Alfredo Avagliano, Alfio Zarbano, Angelo Pellegrino, Angelina di Bonito, Anna Scopetta, Armando Trenti, Arturo Casanova, Aurora Baiano, Battista Marello, Carlo De Lucia , Carmen Garofalo, Carmen Pomella, Claudio Meli, Edoardo Stramacchia, Elena Palladino, Ennio Montariello, Enzo Elefante , Ernesto Massimo Sossi , Ester Chianese, Evan De Vilde, Libera Carraro, Fabio Baccigalupi, Gaetano Sica, Gennaro Di Giovannantonio, Giovanni Tariello, Gisella Robert , Giulia Nardone , Giuseppe Di Ganci, Kristina Milakovic, Livio Marino, Luca Dall’Olio, Luciano Campitelli, Mafonso , Maria Bellucci, Maria Comparone, Massimo Pozza, Maurizio Rossetti, Michele Auletta, Natallia Piatrova Gillo, Pascal, Peppe Ferraro, Peppe Gargiulo Pierfelice Trapassi, Renato Tagliabue, Riccardo Dalisi, Rosa Perugino, Silvia Rea, Stefania Chiaravalle, Vincenzo Piatto, Zazzà D’Anna.
Il progetto ha ottenuto i seguenti patrocini:
Assessorato regionale alla Formazione Professionale e Lavoro, Provincia di Caserta, Città di Caserta, Comune di Capua, Comune di Riardo, Club Caserta per l’Unesco, Ente Provinciale Turismo Caserta, Camera di Commercio Caserta, Cassa Edile Caserta, Ordine degli Architetti Caserta, Ordine dei Commercialisti Caserta, Fondazione ADASTRA, MAC Capua, N.O.V.A Italia Onlus.
Ufficio stampa DAMA – Daphne Museum Art (SEMA)
Via Asilo Infantile,1 - Capua (CE)