La cerimonia di tumulazione della salma del maresciallo d'Italia Gaetano Giardino.
Giornale Luce B0934 del 12/08/1936
Descrizione sequenze:alcuni momenti del trasporto della salma del maresciallo d'Italia Gaetano Giardino fino al piazzale della città per la sua tumulazione presso il monumento al Condottiero ; panoramiche delle vie di Bassano piene di gente durante il passaggio del feretro ; il saluto della folla ; viene scoperto il monumento al Condottiero ; panoramiche sul piazzale pieno di reparti militari schierati che rendono omaggio al monumento ; la parte superiore del monumento ; l'iscrizione ai piedi del monumento ;
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La tumulazione della salma di Gaetano Giardino sul monte Grappa.
Giornale Luce B0936 del 12/08/1936
Descrizione sequenze:vedute della sommità del monte Grappa con il monumento dedficato ai Caduti ; alcune fasi della cerimonia di tumulazione della salma di Gaetano Giardino con le autorità intervenute ; carrellata sulle corone deposte ai piedi del monumento ; il maresciallo De Bono rappresenta il Governo durante la cerimonia ; bandiere e labari ; le autorità lasciano il monumento al termine della cerimonia ;
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01/04/2015 - LA STATUA DEL GEN.GIARDINO SARA’ SPOSTATA
BASSANO TG (mercoledì 1 aprile 2015) - La notizia arriva direttamente da Roma la statua del Generale Giardino sarà rimossa e spostata davanti al Caffè Italia.
Partenza della salma del maresciallo Giardino alla volta di Bassano del Grappa per essere sepolta
Giornale Luce B0793 del 04/12/1935
Descrizione sequenze:folla di gente accalcata all'ingresso di un grande palazzo dal quale esce un corteo di autorità religiose e militari ; corteo funebre con il carro trainato da più cavalli, di sacerdoti e militari, per una strada di Torino ; base di un monumento circondata di corone con reparti militari schierati davanti ; un gruppo di religiosi, un gruppo di donne in divisa e un reparto di soldati sono schierati ; il carro funebre avanza seguito da reparti di bersaglieri, di fanti ed altre autorità che trasportano corone funebri ; dei religiosi scendono delle scale tra i reparti militari schierati ; gruppo di autorità militari e di civili ; veduta dei reparti di soldati schierati e di gruppi di autorità militari e fasciste ;
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Montegrappa ( TV )- Anello delle Maette - Veneto Italia ( Video completo )
IL SENTIERO DELLE MEATTE
Partenza: il sentiero è facilmente accessibile dalla Valle dei Lebi e dai sentieri che lo raggiungono partendo da Semonzo e da San Liberale;
Itinerario: sentiero delle Meatte, la Malga Archeson oppure il Casone Boccaor, entrambi conducono alla Val delle Mure, prosegue in salita verso la cresta che divide le province di Treviso e di Belluno e raggiunge una breve faggetta, da qui si giunge al tratto compreso fra Cima Grappa e Croce dei Lebi;
Descrizione del percorso: Il sentiero delle Meatte: la varietà del panorama nel quale si alternano piccoli canali erbosi umidi e aridi crinali ha fatto di questo sentiero un giardino botanico che racchiude in se le più peculiari caratteristiche paesaggistiche del Grappa e molte delle sue specie floristiche rare. Ne risulta un singolare paesaggio popolato da entità non legate a particolari fasce altitudinali. Coesistono infatti specie termofile che invadono i dossi più soleggiati e specie microterme localizzate negli anfratti più freschi e ombrosi, dove la neve permane fino a tarda primavera. In particolare, qui vivono la Campanula carnica, un vasto repertorio di piccole felci ed altre specie amanti questi terreni.
STORIA :
Con la rottura del fronte italiano a Caporetto il Monte Grappa divenne prima linea del settore montano tra Brenta e Piave. Le truppe italiane dopo una drammatica ritirata giunsero sul Grappa.
IL SACRARIO
Sorge sulla sommità del massiccio del Grappa a quota 1776 m. s.l.m. Fu costruito nel 1935, su progetto dell’architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni. Il corpo centrale del monumento, dove sono custoditi i resti mortali di 12615 Caduti, di cui 10332 ignoti, è costituito da cinque gironi concentrici, ciascuno alto quattro metri e circoscritto da un ripiano circolare largo dieci. Le spoglie dei Caduti identificati sono disposte in ordine alfabetico e custodite in loculi individuali, coperti da lastre di bronzo. Quelle dei 10332 ignoti sono raccolte in urne comuni più grandi, che si alternano alle tombe singole. Sulla sommità del monumento sorge un sacello, Santuario della Madonnina del Grappa.Dal piazzale del tempietto si snoda, in pietra squadrata del grappa, la via eroica, che corre per 250 metri fino al Portale Roma, tra due file di cippi di pietra sui quali sono scolpiti i nomi delle località legate ai più famosi fatti delle battaglie del grappa. Tra il 4° e il 5° girone, in posizione centrale, cè la tomba del generale Giardino, che prima di morire aveva espresso la sua volontà di essere sepolto lassù tra i suoi soldati. La Madonnina del Grappa, benedetta dal cardinale Sarto, poi Papa Pio X. Ora è meta di devoto pellegrinaggio la prima domenica di Agosto. Il portale Roma che sorge al termine della via Eroica è stato progettato e costruito dall’architetto Alessandro Limongelli. Sopra al portale Roma è stato ricavato un osservatorio dal quale è possibile osservare l’ampio panorama circostante e i punti di maggiore interesse storico. Nel settore a nord-est del Portale Roma, sono state riunite le spoglie di 10295 caduti austro-ungarici.
QUI PUOI SCARICARE IL FILE GPX PER NAVIGATORE DA ESCURSIONISMO :
TG BASSANO (11/10/2019) - QUALE FUTURO PER IL CAFFE' ITALIA?
TG BASSANO (venerdì 11 ottobre 2019) - C'è una terrazza a Bassano che guarda alla Valsugana, al grappa e all'altopiano. Un luogo suggestivo, che sorge fra viale dei Martiri e la statua del generale Giardino, con un occhio al parco dedicato ai ragazzi del 99 e l'altro al viale delle Fosse: è il Caffè Italia, monumento a un passato che, per come si sono messe le cose, rischia di non tornare più. La struttura, di proprietà comunale e chiusa da molto tempo, è stata affidata dalla passata amministrazione a un gestore che però non ha mai iniziato a lavorare e ora è tutto fermo da anni. Ma sono sempre di più in città le persone che vorrebbero rivedere al lavoro il caffè Italia, con i suoi tavolini e i suoi ombrelloni sulla terrazza che guarda al solco della Valsugana.
Ecco quindi un consiglio per la nuova amministrazione, che secondo Giangregorio può attivare tutte le procedure per la riapertura del locale in tempi decisamente rapidi: (
Monte Grappa da Semonzo
Il resto lo trovi sul sito:
Realizzata nel 1918 per disposizione del Generale Gaetano Giardino, comandante dell'armata del Grappa, era larga in origine 5,50mt ed era destinata a sopportare il traffico logistico per il rapido movimento delle truppe; serviva quale alternativa alla strada Cadorna che in alcuni punti era esposta al tiro nemico. La seconda salita più usata dai ciclisti, dopo quella che sale da Romano d'Ezzelino. Una salita molto bella, ma anche impegnativa, soprattutto nella seconda parte. La strada è quasi sempre in salita, e ci sono pochi tratti dove si può veramente rilassare le gambe. Le strade sono in buone condizioni e sono sufficientemente larghe. Meno usata dagli automobilisti, quindi con meno traffico, per non parlare dei pullman che sono inesistenti, anche se qualche piccolo furgoncino che trasporta persone lo si può facilmente incrociare. Ma questo è dovuto alla presenza dei praticanti di parapendio e di deltaplano che si lanciano nella zona prima di arrivare a Campo Croce. E' la strada d'allenamento preferita da ciclisti di tutte le categorie. Scelta spesso per gare dilettantistiche, per il Giro d'Italia donne e, nel 2010 salita strategica della tappa Ferrara-Asolo del Giro d'Italia.
Abbandoniamo via Casale Nuovo per prendere via Chiesa, siamo a circa 180Mt sul livello del mare. Proseguiamo sempre dritti passando da via Chiesa a via Casale. Giunti di fronte alla chiesa prendiamo la vera salita. La strada General Giardino. All'inizio la pendenza è morbida e si pedala bene, ma al primo tornante le cose cominciano a cambiare. Sono 21 tornanti con pendenze che oscillano tra l'8 e il 10%. I pini che ci affiancano lungo la strada ci aiutano con un pò d'ombra a tenere lontano il calore del sole. La pianura che ci fa compagnia si abbassa molto velocemente. Poche auto, poca pianura, molta fatica. Ma siamo solo all'inizio! Arriviamo in prossimità della zona di lancio del parapendio, è un tratto impegnativo ma non esagerato. Ancora qualche tornante, e finalmente gli alberi che ci coprono totalmente ci indicano che stiamo per arrivare a Campo Croce. Una breve discesa e un tratto di pianura ci farà respirare prima di affrontare la seconda parte della salita. Ecco il tornante che da il via alla parte più dura. Un tratto impegnativo che passa davanti alla Malga Cà Mol, e poi per Malga Le Saline. La pendenza richiede sforzo ed impegno, ma siamo all'inizio del tratto più bello della salita, con pendenze che oscillano dal 10% 11%, arrivando anche al 14%. La vegetazione diventa più rada, e l'aria fresca ci fa sentire il sole più gradevole. Il paesaggio diventa sempre più affascinante, con dei dirupi che fanno sospirare, sembra quasi di correre sul dorso del monte. Questa salita è in assoluto una delle più belle e difficili delle prealpi e non ha nulla da invidiare alle grandi salite alpine. Non è facile trovare neanche nelle Alpi, infatti, valichi con 1500 m di dislivello e con pendenze medie come questa. La scalata è sempre impegnativa con pochissimi tratti di respiro e, anzi, concentra le difficoltà maggiori nella seconda parte.
Ormai stiamo affiancando a sinistra la zona del Sacrario, costruito nel 1935 su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni. Ma sta troppo in alto e non lo vediamo. Possiamo vedere invece il monumento ai partigiani, una statua in bronzo costruita nel 1974 da Augusto Murer. Anche il Rifugio del Monte Grappa è li davanti a noi, bello e imponente che sembra scrutare tutta la zona sottostante. Ma prima di arrivare al rifugio, sulla sinistra si fa notare la caserma Milano, costruita durante la guerra per alloggiarvi il personale addetto ai lavori stradali e di fortificazione del Grappa. Sembra nascondersi nella roccia, ma la sua presenza sembra valorizzare ancora di più questo luogo. Finalmente abbiamo conquistato questa stupenda vetta, e se il tempo ce lo concede, la vista è a dir poco sublime. Sembra quasi di essere in capo al mondo, e la pianura sembra perdersi all'orizzonte. E' un emozione unica che lascia il segno.
Il Re presenzia l'inaugurazione del monumento ad Armando Diaz.
Giornale Luce B0895 del 03/06/1936
Descrizione sequenze:la folla è accalcata lungo una strada di Napoli, mentre passa un corteo di automobili ; un gruppo di autorità scende dall'automobile e viene salutato da alcuni militi fascisti ; una nave sta per giungere al porto di Napoli ; il Re con altre autorità sono su una tribuna ; folla di soldati ; il Re, in divisa militare con elmetto, osserva i soldati davanti a lui, mentre due signore e altre autorità in divisa militare stanno dietro di lui ; il telo che ricopre la statua equestre di Armando Diaz viene tolto ; immagine delle autorità in tribuna ; veduta del monumento equestre ; immagine di un bassorilievo alla base del monumento ; soldati schierati con degli stendardi in mano ; il Re con altre autorità passeggiano per una via ; il Re, con il suo seguito, arriva ai piedi della statua ; gruppo di camicie nere su una tribuna ; veduta del monumento ; il Re passa in rivista i reparti militari schierati ; sfilata di reduci ; immagine della statua equestre ; fasi della sfilata di camicie nere, di reduci e di soldati con bandiere e stendardi ; veduta di piazza del Plebiscito gremita di folla ; il Re, con altre autorità, si affaccia al balcone del palazzo reale ; la folla saluta il Re ;
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La salma del maresciallo Cadorna
Giornale Luce A0966 del 06/1932
Descrizione sequenze:Pallanza - lago Maggiore ; cerimonia funebre di traslazione della salma del maresciallo Cadorna ; il mausoleo sulla riva del lago Maggiore ; il corteo che accompagna il feretro con la bandiera: in prima fila i rappresentanti del partito e dell'esercito ; seguono il feretro i reggimenti della fanteria, degli alpini ; il feretro su un affusto di cannone tirato da cavalli e seguito da reduci ed ex combattenti ; nella piazza la guardia d'onore schierata sull'attenti, la folla assiste ; il mausoleo a Luigi Cadorna ; arriva in motoscafo il duca Amedeo d'Aosta che stringe la mano ad un generale dell'esercito e a Costanzo Ciano ; le personalità raggiungono il mausoleo ; il gruppo esce dal mausoleo dopo la cerimonia tra due ali di folla ;
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Montegrappa - Anello delle Maette - Cima Grappa - TV - ( video presentazione )
IL SENTIERO DELLE MEATTE
Partenza: il sentiero è facilmente accessibile dalla Valle dei Lebi e dai sentieri che lo raggiungono partendo da Semonzo e da San Liberale;
Itinerario: sentiero delle Meatte, la Malga Archeson oppure il Casone Boccaor, entrambi conducono alla Val delle Mure, prosegue in salita verso la cresta che divide le province di Treviso e di Belluno e raggiunge una breve faggetta, da qui si giunge al tratto compreso fra Cima Grappa e Croce dei Lebi;
Descrizione del percorso: Il sentiero delle Meatte: la varietà del panorama nel quale si alternano piccoli canali erbosi umidi e aridi crinali ha fatto di questo sentiero un giardino botanico che racchiude in se le più peculiari caratteristiche paesaggistiche del Grappa e molte delle sue specie floristiche rare. Ne risulta un singolare paesaggio popolato da entità non legate a particolari fasce altitudinali. Coesistono infatti specie termofile che invadono i dossi più soleggiati e specie microterme localizzate negli anfratti più freschi e ombrosi, dove la neve permane fino a tarda primavera. In particolare, qui vivono la Campanula carnica, un vasto repertorio di piccole felci ed altre specie amanti questi terreni.
STORIA :
Con la rottura del fronte italiano a Caporetto il Monte Grappa divenne prima linea del settore montano tra Brenta e Piave. Le truppe italiane dopo una drammatica ritirata giunsero sul Grappa.
IL SACRARIO
Sorge sulla sommità del massiccio del Grappa a quota 1776 m. s.l.m. Fu costruito nel 1935, su progetto dell’architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni. Il corpo centrale del monumento, dove sono custoditi i resti mortali di 12615 Caduti, di cui 10332 ignoti, è costituito da cinque gironi concentrici, ciascuno alto quattro metri e circoscritto da un ripiano circolare largo dieci. Le spoglie dei Caduti identificati sono disposte in ordine alfabetico e custodite in loculi individuali, coperti da lastre di bronzo. Quelle dei 10332 ignoti sono raccolte in urne comuni più grandi, che si alternano alle tombe singole. Sulla sommità del monumento sorge un sacello, Santuario della Madonnina del Grappa.Dal piazzale del tempietto si snoda, in pietra squadrata del grappa, la via eroica, che corre per 250 metri fino al Portale Roma, tra due file di cippi di pietra sui quali sono scolpiti i nomi delle località legate ai più famosi fatti delle battaglie del grappa. Tra il 4° e il 5° girone, in posizione centrale, cè la tomba del generale Giardino, che prima di morire aveva espresso la sua volontà di essere sepolto lassù tra i suoi soldati. La Madonnina del Grappa, benedetta dal cardinale Sarto, poi Papa Pio X. Ora è meta di devoto pellegrinaggio la prima domenica di Agosto. Il portale Roma che sorge al termine della via Eroica è stato progettato e costruito dall’architetto Alessandro Limongelli. Sopra al portale Roma è stato ricavato un osservatorio dal quale è possibile osservare l’ampio panorama circostante e i punti di maggiore interesse storico. Nel settore a nord-est del Portale Roma, sono state riunite le spoglie di 10295 caduti austro-ungarici.
QUI PUOI VISIONARE IL VIDEO COMPLETO :
Vicenza Province 1956 archive footage
Archival footage shot by an Italian filmmaker while visiting the Vicenza Province in the Veneto region, northeastern Italy, in 1956.
It contains stock footage of the city of Bassano del Grappa (Monument to General Giardino, Ponte Vecchio, river Brenta), Piazza degli Scacchi in the city of Marostica, city of Thiene, Lanerossi factory in the city of Schio, city of Valle del Pasubio, Church of St. Mary of Mount Berico (Basilica di S. Maria di Monte Berico) in Vicenza.
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Pallanza. La salma di S.E. il maresciallo Cadorna viene traslata nel mausoleo dedicato alla
Giornale Luce B0093 del 1932
Descrizione sequenze:mausoleo dedicato a Cadorna ; soldati schierati all'ingresso del mausoleo per la cerimonia ; arrivo delle autorità, folla della cerimonia, militari e fascisti salutano ; Costanzo Ciano ed altre autorità giungono sul palco ; Ciano legge il messaggio di Mussolini ; l'onorevole Delcroix tiene discorso ; le autorità si alzano in piedi e salutano ;
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Monte Grappa da Cavaso del Tomba
Altre informazioni le trovi sul sito:
Strada classica per salire dalla pianura al Monte Tomba. Da qui, passando sotto il Monte Palon, ci si inerpica verso L' Archeson, Boccaor, Cima Grappa. Pendenze molto impegnative. Durante l'anno è campo di battaglia per tante gare della categoria dilettanti. Terribile è la salita del Tomba, ancorchè si dipani nel tipico bosco pedemontano, per sbucare fra i prati e prendere, verso Ovest, la strada per Cima Grappa.
Lasciamo la via San Pio x per prendere via Monte Tomba. Siamo a circa 260mt sul livello del mare. Proseguiamo sempre dritti per la strada principale che diventa via Generale Angelica, e dopo esserci inoltrati lungo l'insenatura del monte cominciamo a trovare i primi tornanti. Le pendenze sono elevate, e non hanno nulla da invidiare al versante Via degli Alpini o salto della Capra. Si oscilla dal 12% al 15%, fino ad arrivare a toccare punte oltre il 16%, e gli unici tratti dove si riece a respirare ed a far riposare le gambe sono proprio i corti tornanti. Per nostra fortuna un sollievo ci viene regalato dall'ombra degli alberi che sono presenti in quasi tutto il tragitto che porta al bivio. Arriviamo finalmente in vetta al Monte Tomba e proseguiamo dritti per la strada che porta in Grappa. Dopo vari saliscendi e alcuni ripidi tornanti, possiamo notare sulla sinistra la strada che sale da via degli Alpini. Ancora ripidi tornanti e ancora la strada che sale e da li a poco raggiungiamo lo scollinamento del salto della Capra. si scende rapidamente per circa 2,7 km, aggirando il Monte Meate, fin sul fondo della val delle Mure. Siamo immersi nel tipico ambiente dei pascoli del Grappa e la strada costeggia in piano un laghetto, consentendo di gustare con calma l'aria frizzante ed il paesaggio. Poi si riprende a risalire la Val delle Mure, non decisamente, ma a strappi intervallati da brevi falsopiani fino alla bella apertura del Pian della Bala. Proseguendo, la strada continua a salire, più dolcemente, attraversando con ardite gallerie di guerra la parte strapiombante del Bocaor. La strada esce nuovamente sui pascoli della malga Ardosa ed Ardosetta, ormai in vista del rifugio Bassano che si scorge in alto a destra. Ma bisogna ancora allontanarsene, verso sud, per andare a innestarsi, dopo 1,5 km, sulla strada Giardino che sale da Campo Croce. Da qui altri due km con strappi che variano dall'11 al 14% fino all'innesto con la Cadorna.
Ormai stiamo affiancando a sinistra la zona del Sacrario, costruito nel 1935 su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni. Ma stà troppo in alto e non lo vediamo. Possiamo vedere invece il monumento ai partigiani, una statua in bronzo costruita nel 1974 da Augusto Murer. Anche il Rifugio del Monte Grappa è li davanti a noi, bello e imponente che sembra scrutare tutta la zona sottostante. Ma prima di arrivare al rifugio, sulla sinistra si fà notare la caserma Milano, costruita durante la guerra per alloggiarvi il personale addetto ai lavori stradali e di fortificazione del Grappa. Sembra nascondersi nella roccia, ma la sua presenza sembra valorizzare ancora di più questo luogo. Finalmente abbiamo conquistato questa stupenda vetta, e se il tempo ce lo concede, la vista è a dir poco sublime. Sembra quasi di essere in capo al mondo, e la pianura sembra perdersi all'orizzonte. E' un emozione unica che lascia il segno.
Bassano del Grappa (audio-video)
Immagini della città di Bassano con audio-base recitativa di poesie e brani in lingua veneta. Un binomio evocativo del territorio... !