Il Museo Archeologico della Città di Alghero
Museo Archeologico della Città di Alghero
Le parole del Presidente della Fondazione Meta di Alghero.
Alghero: in esclusiva il nuovo museo
Fabio Bolzetta racconta il nuovo museo di Alghero.
Mostra Archeologica nell’aeroporto di Alghero
Museo Archeologico Nazionale G.A. Sanna
Entrare nel Museo Sanna è come fare un tuffo nella storia, dal Paleolitico ai giorni nostri. Un viaggio attraverso reperti e oggetti antichi raccolti nel tempo da appassionati che pian piano nel tempo hanno creato un tesoro da offrire alla città e ai suoi visitatori.
Maggiori informazioni su. turismosassari.it
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DIALOGHI DELLA MEMORIA - 45 - Città regie Alghero
Alghero: perla medievale del nord Sardegna ambita nel passato come nel presente. L'arrivo dei catalano aragonesi, le guerre di indipendenza sardocentriche degli Arborea, il corallo ed i commerci, il quartiere ebraico e il tanto altro da scoprire e preservare della storia dei catalani di Alghero. La città di Alghero e la sua storia non solo regia è la protagonista dei Dialoghi fra Simona Scioni, la Professoressa Olivetta Schena e dall'archeologo Professor Marco Milanese.
Alghero settembre 2019
Una passeggiata ai bastioni di Alghero e dintorni
Museo Archeologico Nazionale di Porto Torres
Le foto sono di proprietà dell'archivio fotografico della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro-Sede Operativa di Porto Torres. I primi fotogrammi sono tratti dal documentario Porto Torres, Turris Libisonis, disponibile su Sardegna DigitalLibrary.
Realizzazione a cura di: Giannella Peruzzu, Giovanni Piras e Loreta Pluchino.
L'Antiquarium Turritano, inaugurato nel 1984, presenta materiali archeologici che documentano le diverse fasi di vita della città romana di Turris Libisonis, secondo Plinio il Vecchio l'unica colonia romana della Sardegna. L'appellativo di Colonia Iulia, indica che essa fu fondata su iniziativa di Giulio Cesare o del figlio adottivo Ottaviano, intorno al 46 a.C.
La città moderna si è sviluppata sovrapponendosi parzialmente a quella antica ed alle sue aree funerarie. Gli scavi, effettuati nel corso degli anni, hanno messo in luce lunghi tratti di strade urbane e resti, talvolta monumentali, di edifici pubblici e privati, consentendo il recupero di numerosi reperti, riguardanti diversi aspetti della vita dei cittadini turritani. Alcuni di notevole interesse sono qui esposti: la maschera del Satiro, l'ara di Bubastis, la statuetta di Cautopates, attestanti la presenza di varie ideologie religiose; i gioielli e i sarcofagi, pertinenti alla sfera funeraria; manufatti ceramici e vitrei, relativi alla quotidianità.
Ciò testimonia la grande importanza, in epoca romana, della città, la quale rivestì sicuramente un ruolo di primo piano sia da un punto di vista economico, per la presenza del porto, sia in ambito politico.
Per info:
Perché il Museo della Città è ancora chiuso?
Il presidente della Fondazione Meta Pietro Alfonso accompagna i giornalisti all'interno dei locali restaurati e adibiti a museo. Gli spazi sono ancora chiusi per gravi problemi di infiltrazioni
Alghero oltre 900 anni di storia.
Alghero città fortezza .
BELLA SARDEGNA
ANGHELU RUJU Alghero Necropoli
Museo Casa Manno - Video su Alghero
Installazioni multimediali al Museo Casa Manno - Alghero
Alghero: Videoproiezione sulla storia di Alghero nell'ottocento.
Web:
Installazioni museali: Delfis Società Cooperativa - Cagliari
Museo Archeologico Città di Olbia in Long Take . Parte 1
Museo Archeologico Città di Olbia in Long Take . Parte 1
Resti Navali
Musica:
M.A.N. 1 parte 1
SARDEGNA ISOLA PARCO di Davide Mocci
SARDEGNA ISOLA PARCO
testi, fotografia, montaggio, regia di Davide Mocci
La Sardegna, le sue meraviglie naturali, i suoi parchi.
Il documentario mostra alcune fra le più suggestive località dell’isola.
Maestose dune accumulate da forti venti di maestrale, il mare cristallino, i versi degli uccelli.
Le grotte di Nettuno ad Alghero e quelle di Su Marmuri ad Ulassai.
Il villaggio nuragico di Tiscali.
Il parco del Gennargentu osservato nella stagione primaverile e per contrasto nel corso del freddo inverno imbiancato dalle abbondanti nevicate.
Il fantastico canyon di Gorroppu, lungo 25 chilometri, circondato da pareti rocciose alte, in alcuni punti, 400 metri.
Le immagini del tratto costiero, fra i più belli del Mediterraneo, il golfo di Orosei, le cale, il fondo marino.
Il Documentario prosegue alla scoperta del parco del Montiferru-Sinis.
L’antica città di Tharros, il museo della tecnologia contadina a Santulussurgiu, e le numerose lagune del Sinis, ricchissime di avifauna.
Nella parte conclusiva del film, il silenzioso, quasi irreale, parco della giara di Gesturi, i meravigliosi scenari naturali e gli ultimi cavallini selvatici di tutto il continente Europeo.
Gioielli Fenicio - Punici ~ Seconda Parte | Museo Archeologico di Cagliari | Sardegna
In tutta la Sardegna sono stati ritrovati i prodotti dell'artigianato fenicio - punico.
Gli scarabei e le pietre vitree multicolore venivano assemblate insieme per formare amuleti e collane.
Orecchini, anelli e collane in oro con incastonate pietre preziose venivano finemente lavorate.
Venivano prodotti eleganti idoli in bronzo o in terracotta rinvenuti anche all'interno di alcuni complessi nuragici.
D'altra parte i bronzetti sardi, trasportati dai Fenici nei loro viaggi, sono stati ritrovati anche in altre zone del Mediterraneo.
La Sardegna era un importante nodo di una estesa rete commerciale : cereali, oggetti di artigianato, minerali lasciavano i porti dell'isola diretti verso le più importanti città del Mediterraneo.
In quest'attività mercantile si distinse Tharros, la più ricca tra le città isolane.
L'introduzione della moneta la sua coniazione e la larga circolazione nell'Isola rappresentarono un elemento ulteriore di sviluppo economico in età punica, sostituendo il tradizionale baratto che costituiva per le popolazioni nuragiche il normale mezzo di scambio commerciale.
I fitti rapporti commerciali tra i Fenicio-Punici e le popolazioni nuragiche, comportarono anche intensi rapporti e scambi culturali, evidenti nelle forme artigianali e artistiche e nelle manifestazioni religiose.
La ceramica
Ricca è anche la produzione di statuette in terracotta che rappresentano diversi soggetti, alcune di queste, raffiguranti la dea delle messi Demetra, una divinità di origine greca, erano utilizzate come bruciaprofumi.
La ceramica ha forme funzionali e rituali, sono stati trovati urne e vasetti per profumi a forma di animale, quasi mai è un puro ornamento.
La terracotta era utilizzata anche per le maschere, alle quali veniva attribuita una funzione apotropaica, cioè la capacità di allontanare gli spiriti del male: molto nota è quella ritrovata a San Sperate e conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
La scultura
Le sculture di grandi dimensioni erano fatte di pietra arenaria: la statua del dio Bes, una divinità di origine egizia, della quale sono stati rinvenuti diversi esemplari, è conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
Notevole era anche la produzione di cippi e steli votive.
Gli dei
I Fenicio-Punici introdussero in Sardegna il culto delle loro divinità: del dio Hammon e della dea Tanit (aveva il suo santuario a Nora presso Pula(CA) ), che nell'area semita venivano considerate manifestazioni di un unico dio, Baal.
L'esempio più singolare di sincretismo religioso sardo-punico è il caso del Dio Sid, antico nome della divinità che i Romani ribattezzarono Sardus Pater.
Venerato nel santuario di Antas (Fluminimaggiore), era una sorta di divinità nazionale.
Le genti del posto, infatti, avevano aggiunto al nome originario della divinità l'appellativo sardo Babai, cioè padre.
Le necropoli e i tophet
Alcuni studiosi ritengono probabile che in Sardegna, venissero praticati, dai Fenici, sacrifici umani di bambini: i loro resti bruciati sarebbero stati deposti in piccole urne conservate in recinti-santuario detti tophet.
Altri studiosi, invece sono propensi a ritenere che si trattasse, in realtà, di ossa di bambini già morti che venivano bruciate in onore della divinità.
Dove un tempo sorgevano Sulci, Bithia, Monte Sirai e Tharros sono ancora oggi visibili i resti delle necropoli puniche.
I defunti venivano cremati, le ceneri erano riposte all'interno di un'urna in terracotta, l'urna veniva riposta insieme al corredo funebre all'interno di una cassetta di pietra che, infine veniva ricoperta di terra.
Nelle necropoli di Tuvixeddu a Cagliari e in quelle di Sulci e di Monte Sirai le tombe, scavate nella roccia, sono vere e proprie camere sepolcrali alle quali si accede in certi casi tramite un pozzo, che veniva ricoperto di terra dopo la deposizione, e in altri casi attraverso un corridoio d'accesso chiamato dromos.
Molte di queste tombe sono decorate da pitture o rilievi e spesso sulle pareti interne è raffigurato il caratteristico segno della dea Tanit.
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Sardegna: Porto Torres museo
Porto Torres (SS)
L'Antiquarium Turritano ospita una straordinaria raccolta di reperti provenienti dalla stessa area e dai numerosi siti presenti sul territorio, dove sorgeva la splendida colonia romana di Turris Libissonis.
L'area archeologica del Museo Archeologico Nazionale di Porto Torres
Video promozionale sull'antica città di Turris Libisonis, attuale Porto Torres.
Il parco Archeologico conserva i grandiosi resti monumentali di tre impianti termali, conosciuti come Terme Centrali, Terme Maetzke e Terme Pallottino, con l'omonimo Peristilio; della Domus di Orfeo, della Domus dei Mosaici, note per le preziose decorazioni musive di raffinata esecuzione.
Attualmente sono visitabili le Terme Centrali, la Domus di Orfeo, ed è possibile ammirare anche le antiche strade romane adiacenti (Cardo e Decumanus), sulle quali si affacciano le tabernae.
L'ingresso all'area archeologica avviene dal Museo. Per info:
Le foto sono di proprietà dell'archivio fotografico della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro-Sede Operativa di Porto Torres e Antiquarium Turritano.
Realizzazione a cura di: Giannella Peruzzu, Giovanni Piras e Loreta Pluchino.
Sardegna archeologia - Necropoli Santu Pedru parte 3^ - Alghero
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Dispone inoltre di un'area dedicata alle vostre arrostite e di innumerevoli posti auto.
La villa si trova in un punto strategico per la scoperta di tutto il territorio del nord Sardegna.
Le spiagge più importanti ed indimenticabili sono raggiungibili in 30-40 minuti. Da segnalare tra le più importanti: Porto Ferro, Porticciolo, il Lazzaretto, le Bombarde, Pineta Mugoni. E' inoltre possibile visitare il parco naturale di Porto Conte con una serie di attrazioni tra cui: la vista panoramica di Capo Caccia, l'antica prigione agraria di Tramariglio e il suo museo, l'accesso alle grotte di Nettuno. Altri siti di interesse sono la spiaggia dell'Argentiera, della Pelosa a Stintino distanti massimo 40 minuti. Altri siti di interesse sono la città di Sassari(a 13 minuti), con il suo museo archeologico, uno dei più importanti della Sardegna, la cattedrale, il castello, la città medievale; Porto Torres(a 25 minuti).
Prezzi:
Aprile 450
1 Maggio- 4 Giugno 560
5-30 Giugno 650
Luglio 700
1-13 Agosto 750
14-20 Agosto 800
21-31 Agosto 750
Settembre 500
[Cauzione 250 euro].
Edoardo
Tel. 3209444986
Arte Romana | Museo Archeologico di Cagliari | Sardegna
Le sculture rappresentano una delle forme d'arte più importanti tra quelle prodotte dal mondo culturale romano.
Si tratta di un genere artistico che subì, forse più di altri, la fortissima influenza della sfera culturale greca, a cui Roma si volse per attingere stimoli e suggerimenti più o meno espliciti.
Molte delle sculture romane non sono altro infatti che copie di originali greci.
Altra importante influenza artistica fù quella proveniente dall'Antico Egitto; la testimonianza più importante è data dai diversi obelischi presenti a Roma e in altre città italiane.
I sarcofagi:
L'ambito funerario ha spesso rappresentato, in varie epoche, un'occasione importante per la realizzazione di opere d'arte su richiesta di ricchi committenti. È anche il caso del mondo romano.
Particolarmente significativi in questo senso appaiono i sarcofagi, ossia una sorta di casse realizzate in pietra di un certo pregio ( come il marmo ) allo scopo di contenere i resti di un defunto.
I mosaici
Una forma d'arte particolarmente praticata nel mondo romano, anche se non esclusiva della sua civiltà, fù il mosaico.
Si tratta di un tipo particolare di manufatto realizzato utilizzando piccole tessere, di pietra o di terracotta, di diversi colori, disposte in modo tale da creare figure di vario genere.
In Sardegna prevale nettamente il mosaico a schema geometrico rispetto a quello figurato.
Le cave di Capo Testa
Il territorio di Santa Teresa Gallura conserva testimonianza dell'attività che costituiva il fulcro dell'economia dell'età romana nella zona: l'estrazione del granito.
Importante risorsa economica dell'isola, l'esercizio delle cave ha segnato irrimediabilmente le scogliere nelle emergenze più maestose.
La prossimità del mare rendeva facile, così, l'imbarco delle colonne.
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