Places to see in ( Pisa - Italy )
Places to see in ( Pisa - Italy )
Pisa is a city in Italy's Tuscany region best known for its iconic Leaning Tower. Already tilting when it was completed in 1372, the 56m white-marble cylinder is the bell tower of the Romanesque, striped-marble cathedral that rises next to it in the Piazza dei Miracoli. Also in the piazza is the Baptistry, whose renowned acoustics are demonstrated by amateur singers daily, and the Caposanto Monumentale cemetery.
Pisa is a city in Tuscany, Central Italy, straddling the Arno just before it empties into the Tyrrhenian Sea. Pisa is the capital city of the Province of Pisa. Although Pisa is known worldwide for its leaning tower (the bell tower of the city's cathedral). The city is also home of the University of Pisa, which has a history going back to the 12th century and also has the mythic Napoleonic Scuola Normale Superiore di Pisa and Sant'Anna School of Advanced Studies as the best sanctioned Superior Graduate Schools in Italy.
While the bell tower of the Cathedral, known as the leaning Tower of Pisa, is the most famous image of the city, it is one of many works of art and architecture in the city's Piazza del Duomo, also known, since the 20th century, as Piazza dei Miracoli (Square of Miracles), to the north of the old town center. The Piazza del Duomo also houses the Duomo (the Cathedral), the Baptistry and the Campo Santo (the monumental cemetery). The medieval complex includes the above-mentioned four sacred buildings, the hospital and few palaces. All the complex is kept by the Opera (fabrica ecclesiae) della Primaziale Pisana, an old non profit foundation that operates since the building of the Cathedral (1063) to the maintenance of the sacred buildings. The area is framed by medieval walls kept by municipality administration.
Alot to see in ( Pisa - Italy ) such as :
Leaning Tower of Pisa
Piazza dei Miracoli
Camposanto Monumentale
Santa Maria della Spina
Knights' Square
Pisa Baptistery
National Museum of San Matteo, Pisa
Palazzo Blu
Orto botanico di Pisa
San Michele in Borgo
San Piero a Grado
Santa Caterina
Santo Stefano dei Cavalieri, Pisa
Palazzo della Carovana
San Paolo a Ripa d'Arno
Pisa Cathedral
Santo Sepolcro
San Zeno
San Pietro in Vinculis, Pisa
Museo delle sinopie
Museo dell'Opera del Duomo
Cittadella Nuova
Museo Nacional del Palacio Real
Ponte Di Mezzo
Museo della Grafica
Gambacorti Palace
Museo Di Storia Naturale
Tuttomondo di Keith Haring
Piazza Martiri della libertà
Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
San Michele degli Scalzi
Logge di Banchi
Palazzo Boileau
Museum of the Anatomy Institute
Opera della Primaziale Pisana
Palazzo del Consiglio dei Dodici
Medicean Arsenal
Domus Mazziniana
Parrocchia di San Nicola | Parish of Saint Nicholas
Palazzo Lanfranchi, Pisa
Torre di Santa Maria
Museo Botanico
Gipsoteca di Arte Antica dell'Università di Pisa
Palazzo Vecchio de’ Medici, Pisa
Roncioni Palace
Ponte di Mezzo
Museo degli Strumenti per il Calcolo
Palazzo dell'Arcivescovado
Palazzo dell'Orologio - Torre della Muda o della Fame
Palazzo della Canonica
( Pisa - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting the city of Pisa . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Pisa - Italy
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Pisa - sei in una Città Meravigliosa
La città di Pisa è conosciuta in tutto il mondo per la meravigliosa Piazza dei Miracoli o Campo dei Miracoli, cioè la Piazza del Duomo, il luogo dove sorgono monumenti unici come la Torre Pendente, il Duomo, il Camposanto e il Battistero.
Il Duomo è un capolavoro d’arte romanica costruito tra l’XI e il XII secolo con al suo interno una quantità impressionante di capolavori.
Il Battistero che fronteggia la facciata del Duomo è un altra opera d’arte del romanico, fu edificato tra il XII e il XIV secolo.
La Torre di Pisa o Torre Pendente è l’edificio più famoso della città, conosciuta per la sua spettacolare inclinazione, è il campanile del Duomo e fu edificato tra il XII e il XIV secolo.
Il Camposanto è un capolavoro dello stile gotico toscano e risale al XIII secolo, vi si trovano dei meravigliosi affreschi di Benozzo Gozzoli, Andrea di Bonaiuto, Antonio Veneziano, Buffalmacco, Taddeo Gaddi, Piero di Puccio e Spinello Aretino, una serie di importanti sarcofagi di epoca romana e vari altri capolavori.
Il Museo delle Sinopie e il Museo dell’Opera del Duomo completano i capolavori del Campo dei Miracoli.
Oltre alle architetture presenti in Piazza dei Miracoli la città ha altri notevoli edifici come la Chiesa di Santa Maria della Spina situata lungo l’Arno, la Chiesa di San Frediano, la Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno con la vicina Cappella di Sant’Agata, la Chiesa del Santo Sepolcro, il Palazzo Arcivescovile, la Chiesa di San Michele in Borgo, la Chiesa di San Nicola.
La Piazza dei Cavalieri con il Palazzo dei Cavalieri, il Palazzo dell’Orologio e la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri.
Nel quartiere di San Francesco si trovano le chiese di: San Zeno (X-XII secolo), San Paolo all’Orto, Santa Cecilia e Sant’Andrea Forisportam.
Tra le opere di fortificazione restano vaste sezioni delle mura medievali con numerose porte, la Cittadella Nuova e la Cittadella Vecchia.
Tra i ricchi musei della città merita un posto di primo piano il Museo Nazionale di San Matteo unico la mondo per la pittura su tavola a fondo oro dei secoli XII-XIV custodisce anche altri capolavori pittorici della stessa epoca.
Walk around Pisa Italy 4K.
In this walk through the city of Pisa, Italy, we will go from the train station through the whole city to the famous Torre di Pisa on the Piazza dei Miracoli and return back, but already on a different road.
0:00 Pisa Central Station Piazza della Stazione
0:45 Viale Antonio Gramsci
3:15 Piazza Vittorio Emanuele II Chiesa di Sant'Antonio abate Monument to Vittorio Emanuele II
4:25 Corso Italia
7:15 Statue of Nicola Pisano by Salvino Salvini Chiesa di Santa Maria del Carmine
10:20 Logge dei Banchi
10:45 Via di Banchi
11:15 Piazza XX Settembre
11:50 Ponte Di Mezzo
13:45 Piazza Garibaldi
15:00 Borgo Stretto
15:25 Chiesa di San Michele in Borgo
16:50 Piazza delle Vettovaglie
17:37 Borgo Stretto
20:52 Via Ulisse Dini
23:10 Piazza dei cavalieri
23:30 Palazzo della Carovana
23:40 Chiesa Nazionale di Santo Stefano dei Cavalieri
26:10 Palazzo dell'Orologio - Torre della Muda o della Fame
27:05 Via Dalmazia
27:50 Via della Faggiola
30:10 Via Capponi
31:00 Piazza Arcivescovado
33:10 Piazza del Duomo Fontana dei Putti Cattedrale di Pisa Battistero di San Giovanni
33:45 Torre di Pisa
40:00 Porta Nuova
40:20 Piazza Daniele Manin
1:30:00 Via Roma
1:05:15 Orto e Museo Botanico
1:05:35 Via Roma
1:08:30 Via Trento
1:09:45 Parrocchia di San Nicola Via Santa Maria
1:13:40 Lungarno Antonio Pacinotti
1:16:00 Ponte Solferino
1:18:15 Lungarno Gambacorti
1:19:00 Chiesa di Santa Maria della Spina
1:24:50 Via Giuseppe Mazzini
1:26:45 Via la Nunziatina
1:28:55 Corso Italia
1:30:30 Via S. Martino
1:34:20 Parrocchia di San Martino
1:35:20 Via Antonio Ceci
1:36:25 Piazza Giuseppe Toniolo
1:38:00 Via Benedetto Croce
1:43:10 Piazza Vittorio Emanuele II
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SICUREZZA a Pisa : massima allerta per pericolo atti terroristici
Anche la città di Pisa in allerta per pericolo terrorismo
Dopo i fatti di Parigi, scattano anche in Toscana le prime misure di sicurezza straordinari: la prima è la Torre di Pisa, per cui il prefetto Attilio Visconti ha chiesto all’Opera Primaziale di installare un metal detector agli accessi, come effetto del rafforzamento delle misure di sicurezza.
PISA nel mirino dei terroristi islamici. Gli occhi dell’Isis sono puntati sulla città della Torre, perché il suo simbolo, il Campanile pendente, appare nell’apertura di un video di matrice terroristica messo in rete sul canale di Youtube (il video poi è stato rimosso, perché i relativi contenuti hanno violato i Termini di servizio di YouTube), dai jihadisti.
Il Ministero dell’Interno ha alzato il livello di guardia in Italia e anche a Pisa le misure sinora prese dalla Prefettura, in assenza di precise direttive da parte del Governo centrale, hanno acceso i riflettori su possibili bersagli di atti terroristici. Da due giorni, in piazza dei Miracoli, accanto alla stazione mobile della Polizia municipale, una camionetta dei carabinieri presidia l’area intorno al Campanile pendente, mentre un furgoncino della Polizia staziona davanti al Palazzo dell’Arcivescovado.
Intensificati anche i passaggi delle forze dell’ordine nelle vicinanze di altri luoghi di culto, fra i quali chiese, sinagoga e centri di preghiera islamici. Non è stato sinora pianificato un aumento di agenti in servizio per fronteggiare la situazione, ma si notano più volanti in giro nel centro e nelle periferie. Fra gli obiettivi considerati più a rischio della minaccia dell’integralismo islamico, oltre alla Torre di Pisa, per la sua forza di simbolo della cristianità, sono anche la stazione centrale e l'aeroporto Galilei. Anche qui Polfer e Polaria hanno intensificato presenze e controlli, anche ricorrendo ad agenti in borghese.
Provincia di Pisa - San Miniato, una città due Imperatori
Il centro storico di San Miniato sorge in posizione strategica su un colle a metà strada tra Firenze e Pisa per cui la città è stata scena di molteplici scontri fra i due odierni capoluoghi, fino alla definitiva conquista fiorentina.
Il nucleo originario della città risale all'VIII secolo: un gruppo di longobardi, secondo un documento originale datato 713 e conservato nell'Archivio Arcivescovile a Lucca, si stabilì su questo colle ed edificò una chiesa dedicata al martire Miniato.
Federico II di Svevia eresse nella città la rocca e vi fece risiedere il suo vicario per la Toscana.
Per questa origine germanica la città, di tradizione ghibellina, fu chiamata per tutto il medioevo come San Miniato al Tedesco, nome che è rimasto in uso anche nei secoli successivi.
Dopo aver siglato la pace con Firenze il 31 dicembre 1370, San Miniato adottò il calendario fiorentino in sostituzione di quello pisano e mutò il nome in San Miniato al Fiorentino, e poi semplicemente San Miniato.
Il giovane Napoleone visitò San Miniato per ben due volte. La prima fu per avere l'attestato di nobiltà della propria famiglia: i Buonaparte di Aiaccio avevano infatti lontane origini samminiatesi; l'attestato era necessario a Napoleone per poter accedere all'accademia militare francese.
Successivamente vi fece ritorno durante la Campagna d'Italia, facendo visita all'ultimo superstite del ramo toscano della famiglia, il canonico Filippo Buonaparte.
Una lapide affissa sul palazzo Buonaparte testimonia l'incontro lì avvenuto.
La città rimase nell'orbita fiorentina fino al 1925, quando fu ceduta alla Provincia di Pisa.
Breve Storia di Pisa
Incerta è l’origine di Pisa.
Esistono tesi di una sua origine ligure e di una greca. Insediamento etrusco e successivamente colonia romana, Pisa fece parte del regno longobardo, dell’impero carolingio e del regno d’Italia. Il Medioevo coincide con il periodo di massima fioritura economica, politica ed artistica, di cui restano vive testimonianze, nella forma urbis del centro storico, nei numerosi edifici religiosi e civili, nelle piazze, nei tipici vicoli stretti che corrono perpendicolari all’Arno, la grande via di comunicazione che per secoli ha brulicato di vita, con i suoi numerosi scali cittadini. Infatti, mentre non restano tracce tangibili dell’insediamento alto medievale, di cui peraltro gli studiosi hanno ricostruito l’estensione, rimangono ampi tratti delle mura comunali, costruite a partire dal 1154-1155 e concluse intorno alla metà del XIV secolo, che dopo aver difeso l’abitato dagli attacchi nemici, per secoli hanno separato la città dalla campagna, ed oggi sono un documento attraverso cui ripercorrere le alterne vicende della storia pisana.
Da sempre città di foce, sorta in ambiente lagunare, la rinascita di Pisa non avviene intorno all’antico nucleo romano ma al fiume che l’attraversa: nella zona nord-est dell’Arno si sviluppa l’abitato di Forisportam e sulla riva sinistra quello di Chinzica, che insieme a Mezzo e Ponte formano i quartieri medievali.
Dall’XI secolo Pisa, importante base navale già in epoca romana, intensifica i commerci nel Mediterraneo riportando con la sua flotta numerose vittorie su città e navi musulmane: a Reggio Calabria nel 1005, in Sardegna nel 1015 e nel 1016, a Bona in Africa nel 1034, a Palermo nel 1063, ad Al-Mahd—ya nel 1087. Le crociate, poi, sono l’occasione per estendere i traffici commerciali nel Mediterraneo orientale e ben presto lungo le coste africane sorgono colonie pisane fornite di grandi magazzini e fondachi, abitazioni e chiese.
Tra i primi comuni sorti in Italia, nel 1092 Pisa vede la sua diocesi trasformarsi in arcivescovado con giurisdizione metropolitana sulla Corsica e sulla Sardegna e l’arcivescovo Daiberto eletto primo patriarca latino di Gerusalemme.
Orientata verso una politica filoimperiale, Pisa è l’unica città ghibellina in Toscana a sostenere apertamente la politica dei sovrani svevi, trovandosi spesso in contrasto con il papato, tanto da meritarsi la scomunica nel 1241, per aver catturato e consegnato a Federico II alcuni alti prelati diretti ad un concilio a Roma.
Il lento declino della città è segnato dalla sconfitta inflitta dalla rivale Genova nella battaglia navale presso le secche della Meloria, nel 1284, in seguito alla quale circa diecimila uomini furono condotti nelle prigioni genovesi, mettendo in ginocchio l’economia pisana. Dopo un breve periodo di ripresa politica ed economica, riaccesa dalla scesa in Italia dell’imperatore Arrigo VII (1310-1313), negli anni successivi avviene la perdita della Sardegna, con grave danno per le finanze del comune; intanto, anche sul piano politico alle antiche istituzioni comunali si succedono nuovi governi signorili, malgrado perduri il forte attaccamento agli ordinamenti del comune garanti di una maggiore libertà, spesso insanguinata da cruenti lotte di fazione. Dopo il breve dominio sulla rivale Lucca (1341-1368) nel 1406 Pisa sarà conquistata da Firenze, iniziando un lungo periodo di profonda crisi che terminerà solo con l’ascesa politica dei Medici.
Dalla seconda metà del Cinquecento si ebbe una ripresa caratterizzata dallo sviluppo dell’Università e dall’istituzione dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, destinato alla lotta per mare contro i Turchi. La città visse la sua vita tranquilla all’ombra del potere dei Medici. Nel 1848 i volontari del battaglione universitario presero parte alla prima fase della guerra contro l’Austria, distinguendosi nella gloriosa battaglia di Curtatone. Pisa ottenne l’annessione al Regno di Sardegna, base del Regno d’Italia proclamato nel 1861. La seconda guerra mondiale portò lutti e distruzioni. Gli aerei alleati bombardarono a tappeto la città, specialmente il 31 agosto 1943, e nell’estate dell’anno successivo Pisa visse la triste esperienza di essere tagliata in due dal fronte bellico.
La ricostruzione fu rapida, anche se i suoi modi suscitarono varie critiche.
Places to see in ( Florence - Italy ) Piazza del Duomo
Places to see in ( Florence - Italy ) Piazza del Duomo
Piazza del Duomo (English: Cathedral Square) is located in the heart of the historic center of Florence, (Tuscany - Italy). It is one of the most visited places in Europe and the world and in Florence, the most visited area of the city. The square contains the Florence Cathedral with the Cupola del Brunelleschi, the Giotto's Campanile, the Florence Baptistery, the Loggia del Bigallo, the Opera del Duomo Museum, and the Arcivescovile and Canonici's palace. The west zone of this square is called Piazza San Giovanni.
Buildings with in Piazza del Duomo :
Santa Maria del Fiore Cathedral Is the largest building in medieval Europe, and is the fourth church of Europe by size, its length is 153 m (501.97 ft) and its height is 116 m (380.58 ft). Giotto's Bell Tower Standing adjacent the Basilica of Santa Maria del Fiore and the Baptistery of St. John, the tower is one of the showpieces of the Florentine Gothic architecture with its design by Giotto, its rich sculptural decorations and the polychrome marble encrustations.
Baptistery of St. John The octagonal Baptistery stands across from the Duomo cathedral and the Giotto bell tower (Campanile di Giotto). It is one of the oldest buildings in the city, built between 1059 and 1128. The architecture is in Florentine Romanesque style. Museo dell'Opera del Duomo in front of the Florence Cathedral, it commit to the conservation of the Dome and other art works. It stores great masterpieces of Michelangelo, Donatello, Lorenzo Ghiberti, Luca della Robbia, Arnolfo di Cambio and many others.
Loggia del Bigallo
Venerabile Arciconfraternita della Misericordia
Palazzo dei Canonici
Palazzo Strozzi di Mantova
Torrini Museum
Palazzo Arcivescovile
Torre dei Marignolli
Opera di San Giovanni
San Zanobi Column, beside the Baptistery.
( Florence - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Florence . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Florence - Italy
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Milano, la polizia carica ancora gli studenti
In piazza Fontana, davanti all'ingresso dell'Arcivescovado la polizia rincorre e carica gli studenti impedendo l'accesso nella sede scelta per discutere la riforma della scuola del Governo Renzi. Chiusi dalla polizia davanti al portone, il gruppo di studenti è stato portato fuori a forza dalla polizia. Dopo gli scontri della tarda mattinata in piazza Santo Stefano, ancora tensioni con la polizia
La Pietà di Venturino Venturi fino a settembre al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze
In occasione del centenario della nascita di Venturino Venturi (Loro Ciufenna 1918-2002), il Museo dell’Opera del Duomo a Firenze accoglie una delle opere più importanti della produzione scultorea dell’artista: la grande Pietà di Micciano in marmo bianco di Carrara. L’opera sarà esposta fino al 23 settembre nella sala del museo dove è collocata la Pietà di Michelangelo.
L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione tra l’Opera di Santa Maria del Fiore, l’Archivio e il Museo Venturino Venturi e l’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo.
Fu modello per la Pietà di Venturino, scolpita quand’era poco più che ventenne, la prima Pietà di Michelangelo nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Venturino si ispira alla scultura del Buonarroti per la posa di Gesù, adagiato sulle gambe della Madre, con il braccio abbandonato fin quasi al piede della Vergine seduta.
Ha detto Venturino: “Ho fatto disegni sulla maternità, un tema che mi ha preso, direi, le viscere, e la Vergine in Pietà di Micciano è la sublimazione delle Maternità”.
La Pietà di Venturino arriva a Firenze al Museo dell’Opera del Duomo dopo essere partita per un viaggio, iniziato nel 2016, dalla Pieve di Santa Maria a Micciano in provincia di Arezzo – per cui fu commissionata dalle figlie del senatore Giuseppe Bartolomei in memoria dei genitori nel 1997 – esposta prima a Milano nella Basilica di Santa Maria delle Grazie, successivamente nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Mendrisio in Svizzera e di nuovo a Milano nel Grande Museo del Duomo.
Opere di Venturino Venturi sono presenti in Italia e all’estero: Musei Vaticani, Galleria degli Uffizi, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Museo del Novecento di Firenze, Museo degli Argenti di Firenze, Musée National d’Histoire et d’Art di Luxembourg, Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi di Pisa, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo, Abbazia di Vallombrosa, Museo di Santa Croce a Firenze, Museo Diocesano di Milano, Museo di Arte Sacra di Prato, Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Cosenza, Palazzo Vescovile di Prato, Seminario Arcivescovile di Fiesole.
Montaggio di Franco Mariani.
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Florence City Tour, Florence, Tuscany, Italy
0:03 - Standing by the side of the River Arno on Lungarno Torrigiani, looking towards the Ponte Vechio Bridge. (0:27) Panorama from the statues at the entrance of the Piazzale degli Uffizi to the hills outside Florence.
1:11 - The Ponte Vechio - a Medieval stone closed-spandrel segmental arch bridge over the Arno River, noted for still having shops built along it, as was once common. The present tenants are jewellers, art dealers and souvenir sellers.
1:45 - Standing by the side of the River Arno on Lungarno Anna Maria Luisa de' Medici, looking back at the Ponte Vechio Bridge.
2:07 - The Piazzale degli, which features statues of famous people, such as Galileo and Macchiavelli.
2:32 - The Piazza della Signoria - an L-shaped square in front of the Palazzo Vecchio. Overlooking the square with its copy of Michelangelo's David statue as well the gallery of statues in the adjacent Loggia dei Lanzi, it is one of the most significant public places in Italy, and it host cultural points and museums. (4:53) Panorama of the square.
5:23 - The Piazza del Duomo - here we can find the Florence Cathedral with the Cupola del Brunelleschi, the Giotto's Campanile, the Florence Baptistery (Battistero di San Giovanni), the Loggia del Bigallo, the Opera del Duomo Museum, and the Arcivescovile and Canonici's palace. (6:56) Outside the Basilica di Santa Maria del Fiore and Giotto's Campanile.
7:46 - Giotto's Campanile - standing adjacent the Basilica of Santa Maria del Fiore and the Baptistry of St. John, the tower is one of the showpieces of the Florentine Gothic architecture with its design by Giotto, its rich sculptural decorations and the polychrome marble encrustations. (9:32) Panoramic views over Florence from the top of Giotto's Campanile. (11:53) The entrance, exit and gift shop.
12:07 - Inside Florence Cathedral - The Basilica di Santa Maria del Fiore (Basilica of Saint Mary of the Flower). The basilica is one of Italy's largest churches, and until development of new structural materials in the modern era, the dome was the largest in the world. It remains the largest brick dome ever constructed.
15:45 - Panoramic views of Florence from the Piazzale Michelangelo. A famous square and a popular tourist destination in the Oltrarno district of the city. The view from this observation point overlooking the city is famous and has been reproduced on countless postcards and snapshots over the years. The panorama encompasses the heart of Florence from Forte Belvedere to Santa Croce lungarni through the bridges crossing the Arno, including the Ponte Vecchio, and the Duomo, Palazzo Vecchio, the Bargello and the octagonal bell tower of the Badia Fiorentina, without forgetting opposed to the hills north of the city with the center and Settignano Fiesole.
Filmed using the Sony HDR-HC5E HDV1080i High Definition Handycam.
Festa 2019 di Santa M. Maddalena De' Pazzi Patrona del Seminario Maggiore Arcivescovile di Firenze
L'Arcivescovo eletto di Salerno, Mons. Andrea Bellandi, fino allo scorso 4 maggio Vicario Generale di Firenze, ha presieduto, al Seminario Maggiore Arcivescovile di Firenze, la solenne cerimoniale per la festa di Santa Maria Maddalena De' Pazzi, Patrona del Seminario.
Riprese di Franco Mariani.
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Villa storica in Vendita a Vecchiano (PI)
Castellaccio di Filettole
Circondato da ulivi nel verde della campagna pisana, lincantevole Castellaccio di Filettole è una location esclusiva con una grande storia alle spalle. Sorto nel XII secolo come monastero fortificato, il Castellaccio acquisì nel tempo le forme di palazzo fortificato. Fu di proprietà dell'arcivescovado fino alla fine del XVII secolo, passando poi a varie famiglie toscane, che lo ristrutturarono pur senza cancellare le tracce del passato. L'aspetto odierno è frutto soprattutto dei lavori settecenteschi che ancora oggi possiamo apprezzare ed è stato perfettamente restaurato negli ultimi anni.
La proprietà si sviluppa su di tre livelli con una superficie interna complessiva di circa 1.200 mq. Gli interni si caratterizzano per gli ampi spazi raffinati ed eleganti, con grandi saloni affrescati e conservano ricchi arredi, opere darte e meravigliose decorazioni. Il palazzo è inoltre dotato di ben 8 camere da letto, 9 bagni e può ospitare fino a 18 persone. Oltre alla villa padronale si trovano anche una dépandance per gli ospiti o lo staff di servizio e diversi annessi.
Esternamente il castello è circondato da un magnifico parco di circa 3 ettari decorato da una vegetazione composta per lo più da cipressi ed ulivi. La villa è dotata di una splendida piscina e da un campo da tennis/calcetto. A breve distanza dalla città di Pisa, da Lucca e dalle coste toscane soprattutto della Versilia, questa proprietà di lusso in vendita rappresenta una soluzione ideale per gli amanti della regione Toscana
La polizia carica in piazza Puntoni gli studenti contro il caro mensa
Pisa - Archivio Storico Diocesano
L'archivio conserva, oltre al fondo diplomatico costituito da 3.000 pergamene dal 720 al 1700, visite pastorali ( 1462-1963 ), carteggio (secc. XVIII-XX), atti notarili (1612-1630), inventari (1375-1829), cause di beatificazione (1712), cause civili e criminali (1304-1885), atti beneficiali (1368-1911), matrimoniali (1560-sec. XX), documentazione relativa a SS. Messe (1712-1902), clero e ordini religiosi (1560-1745), e altro materiale miscellaneo.
Vi si trovano inoltre la documentazione relativa alla Mensa, all' Università di Pisa di cui l'arcivescovo era cancelliere (1463-1859), quella del Capitolo, quella del Convento e Seminario di S. Caterina, la cui amministrazione fu unita nel 1908 a quella della Mensa (1274-1814) e quella dell' Università dei cappellani, depositata nel 1965-1970, comprendente anche i Campioni dei beni dei monasteri di S. Stefano Fuori le Mura e di S. Croce in Fossabanda e i registri amministrativi della basilica di S. Pietro a Grado . E' attualmente in corso un'operazione di deposito dei complessi archivistici prodotti dalle parrocchie della diocesi, allo scopo di garantiene una migliore conservazione e fruizione. Questa fase è stata preceduta dal censimento di tutti gli archivi parrocchiali, i cui risultato sono raccolti nella pubblicazione Il censimento degli archivi parrocchiali dell'arcidiocesi di Pisa, a cura di Hyperborea s.c., Pisa, 2008. Al momento sono presenti nell'archivio arcidiocesano 33 fondi parrocchiali, dotati di inventario analitico e cartellinatura, fra cui quello di S. Ranieri, parrocchia del Duomo, dove si trova la registrazione dei battesimi di tutti i nati nella città di Pisa dall'anno 1458 all'anno 1911, epoca in cui vennero concessi i fonti battesimali ad ogni parrocchia diocesana. L'archivio diocesano è quindi ormai divenuto un archivio di concentrazione, di consistenza complessiva di circa 8300 pergamene e oltre 12000 unità archivistiche su supporto cartaceo.
Tele Idea - Pasqua 2017 Le parole del Vescovo Stefano Manetti
Nella settimana Santa Tele Idea con Letizia Giorgianni incontra il Vescovo della Diocesi di Montepulciano Chiusi Pienza Mons. Stefano Manetti presso il Palazzo Vescovile di Montepulciano.
Lucca
(English and italian version)
Photographer: Sandro Sansone
Created and directed by Sandro Sansone
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Imagine a beautiful little Tuscan town protected by massively thick 16th-century walls, featuring some of Italy's finest medieval and Renaissance architecture, superb dining, antique markets, classical and rock music festivals, easy access to stunning nearby villas in the surrounding hills and with endless beaches less than half an hour away. Lucca is one of Tuscany's best-kept secrets.
A wealthy and colorful town that draws a more discerning tourist than Florence or Pisa, it is sufficiently off the beaten track to have kept its civility and reserve. Lucca is a city of merchants who know how to woo the visitor and the shopper, but the pace of life varies between slow and slower.
Lucca has one particularly stunning feature - ancient ramparts that ring the old city. The inhabitants built these brick walls in the 16th century for defense. Today, walk (or bike) around the city on the wide shaded walkways atop the walls. If that doesn't tire you out, climb up the Torre Guinigi - the 130 ft. tower has an ancient oak tree on top!
Worth seeing are the churches San Michele in Foro and San Frediano, the cathedral San Martino, the shopping street via Fillungo, Palazzo and Torre Guinigi (14th c.), the latter is one of the few still existing, plant with stone oaks, clan towers (at the heyday of Lucca in the city there were, inclusive church towers, about 170 towers) and the Piazza Anfiteatro. On the ruins of the Roman amphitheater, churches and houses were built, which now form a beautiful oval square.
Lucca is situated 19 m. above sea level on an alluvial plateau, to the left of the Serchio river, not far from the Tyrrhenian coast. An important road junction in Roman times, Lucca was the capital of the Lombard Duchy of Tuscia and subsequently (8th century) the seat of the Carolingian Marquisate of Tuscany. Established as a free municipality (early 12th century), the town grew in political and economical importance, though it was often troubled by internal disputes and rivalry with Pisa. In the first half of the 14th century, it was under various Signorie and in 1369 it became a Republic remaining independent, except during the Guinigi Signorie (1400-1430) and the Napoleonic period, until 1847 when it was included in the Grand Duchy of Tuscany, from then on sharing its fortunes.
The town lies within a circle of 16th century walls which, in the 19th century, were transformed into a tree-lined avenue; it has therefore maintained its characteristic medieval structure.
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Lucca è una delle principali città d'arte d'Italia, celebre anche al di fuori dei confini nazionali soprattutto per la sua intatta cinta muraria intatta descrive un perimetro di 4.450 m circa intorno al nucleo storico della città; la stessa cerchia, trasformata già a partire dalla seconda metà dell'Ottocento in piacevole passeggiata pedonale, risulta a tutt'oggi come una delle meglio conservate in Europa. Le mura di Lucca furono costruite fra la metà del 1500 e la metà del 1600 allo scopo di sostituire la cinta muraria del 1200 che con l'avvento delle nuove armi da fuoco risultava del tutto inadeguata, così nel 1544 iniziò la costruzione delle nuove mura che in alcuni tratti incorporarono quelle medievali, ma per l'ottanta per cento tracciarono un percorso del tutto nuovo. Lungo il perimetro delle mura sono disposti undici baluardi: Baluardo San Salvatore, Baluardo San Pietro, Baluardo San Martino, Baluardo San Frediano, Baluardo Santa Croce, Baluardo San Donato, Baluardo San Paolino, Baluardo Santa Maria, Baluardo San Colombano, Baluardo San Regolo, Baluardo la Libertà , disposti irregolarmente e di forma diversa. In prossimità di ciascun baluardo, sul lato interno delle mura, erano ubicate le Casermette, dov'era alloggiato il corpo di guardia. Le porte sono sei: Porta Elisa, Porta San Jacopo, Porta Sant' Anna, Porta San Donato, Porta Santa Maria, al di sopra della quale è collocato lo stemma della città e tra i due animali araldici vi è la statua della Madonna, che da il nome alla porta, ed infine Porta San Pietro, che è la porta più antica di Lucca, progettata dall'architetto militare Alessandro Resta nel 1565. Costruita nel punto dove sorgeva la porta principale dell'antica cerchia medievale ne incorporò molti elementi decorativi.In origine la cinta delle mura aveva solo tre porte, per rendere meno vulnerabil il sistema difensivo. Tra il 1811 e il 1931 furono aperte le altre tre porte sul lato nord e ovest. La Porta San Pietro era l'unica dalla quale potevano entrare in città gli stranieri, dopo aver consegnato le armi al posto di guardia. Alla sera tutte le porte venivano chiuse e nessuno poteva entrare o uscire, nel 1711per la prima volta la Porta San Donato venne lasciata aperta anche di notte, con una guarnigione che ne controllava il passaggio.
MILANO-TARANTO 2010: TRA STORIA, LEGGENDA E CITTA' D'ARTE
Domenica 4 luglio 2010 all'Idroscalo di Milano durante il pomeriggio si sono svolte le consuete operazioni di controllo e punzonatura. A mezzanotte, invece, la bandierina tricolore, ha aperto le partenze.
(Milano-Pisa) - La prima tappa si concluderà nella tarda mattinata di lunedì 5 luglio a Pisa, in piazza Arcivescovado a due passi dalla celeberrima torre pendente. La frazione d'apertura è per molti versi inconsueta. Dopo aver solcato la pianura padana da Milano sino a Fiorenzuola d'Arda, seguendo il classico percorso che tocca Crema, Soresina, Cremona e Cortemaggiore, dirigeremo le moto verso l'Appennino, oltrepassando Bardi e Borgo Val di Taro, lungo una strada parallela a quella che porta al passo della Cisa. Alle prime luci dell'alba, a tratti lo sguardo potrà spaziare sino alla costa ligure. Sarà l'inaspettato incontro con una terra severa ma generosa. I paesaggi, che cambieranno curva dopo curva, saranno uno più bello dell'altro. Impossibile non concederci qualche attimo di sosta per lasciarci rapire dallo spettacolo del giorno che nasce. Dopo aver passato Pontremoli, Aulla e Camporgiano, entreremo in Garfagnana dove la natura domina incontrastata. Lucca ci apparirà con le mura e le torri. Il tempo di un battito di ciglia e poi Pisa, con i suoi gioielli d'arte, ci spalancherà le braccia.
(Pisa-Principina) - Bella e coinvolgente sarà anche la seconda tappa (martedi 6 luglio), quella che ci porterà a Principina, alle porte del parco dell'Uccellina, a un tiro da Grosseto. Poco dopo la partenza Pontedera, dove sessant'anni fa nacque la Vespa. Poi le dolci colline, solcate da vitigni importanti, ci culleranno per tutta la giornata: supereremo Orciatico, Saline di Volterra, Pomarance e Marina di Cecina. Non mancherà un tuffo nella poesia. Trampolino sarà San Guido, immortalato dai versi di Giosuè Carducci, uno dei più grandi poeti italiani. Impossibile non emozionarsi davanti ai cipressi in duplice filar, e poi ancora a Bolgheri e a Castagneto Carducci. Il mare etrusco vigilerà sulla carovana a Follonica e a Castiglion delle Pescaia. A Principina calerà la bandierina a scacchi e avremo tutto il tempo per rifocillarci e ripassare i versi di carducciana memoria.
(Principina-Latina) - Con la terza tappa (mercoledì 7 luglio) la carovana (oltre 330 persone tra piloti, meccanici, accompagnatori, organizzatori, ecc) giungerà a Latina dopo aver lasciato, in mattinata, Principina a mare, alle porte di Grosseto, ed aver attraversato buona parte del Lazio e sfiorato Roma.
Prima del traguardo, farà sosta anche a Tarquinia, la cui necropoli etrusca è stata dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Gli altri centri toccati saranno Santa Marinella, Santa Severa, Ladispoli, Ostia lido, Anzio e Nettuno. I piloti passeranno anche per Borgo Piave, che ricorda i sacrifici di tanti veneti, lombardi e piemontesi calati dal nord per bonificare una terra dura e aspra.
(Latina-Paestum) - Giovedì 8 luglio il via alla quarta tappa sarà dato a Latina alle 8. Nel tardo pomeriggio la Mi-Ta giungerà a Paestum, dopo 349 chilometri, transitando per Sperlonga, Terracina, Marina di Minturno, Sessa Aurunca, Vairano Scalo, Montesarchio e San Michele di Serino, altra storica località amica della Milano-Taranto avendo più volte, in passato, accolto con tavole imbandite e ricche di ogni bendidio piloti e seguito.
(Paestum-Matera) - Venerdi 9 luglio, quinta tappa. Matera si appresta ad ospitare per la seconda volta, a dodici mesi di distanza, i centauri Tarantini, grazie all'intesa tra organizzatori ed il Lambretta Club Sassi di Matera, consapevoli dell'importanza che riveste sotto il profilo promozionale e turistico accogliere il folto gruppo. I piloti giungeranno a Matera dopo aver attraversato anche per Atena Lucana e Brienza, altra storica località amica della Milano-Taranto, Anzi, Accettura a Grassano, famoso per un grande presepe che richiama visitatori da tutta Italia.
(Matera-Taranto) - Sabato 6 luglio, sesta tappa. L'ultima frazione, la più breve delle sei, scatterà a mezzogiorno per dar modo a tutti di visitare i caratteristici Sassi di Matera e passeggiare per le caratteristiche vie della città lucana. Un tuffo nella storia prima della fatica finale. Traguardo, come al solito, a Taranto, sul lungomare Virgilio, davanti all'imponente mole del palazzo del governo, alle 17.
L'ultimo chilometro sarà libero e i concorrenti potranno dare gas alle loro moto, se i motori avranno ancora cavalli da spremere. La bandierina a scacchi metterà fine a una settimana di viaggio che unisce idealmente l'Italia dalle Alpi allo Jonio, attraverso le città più vere, sane e genuine del nostro Paese.
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Videopensiero e la WebTv di
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Ferrara
Ferrara è una città di 134.605 abitanti dell'Emilia-Romagna, capoluogo dell'omonima provincia.
Situata nella bassa pianura emiliana, la città sorge sulle sponde del Po di Volano che separa la città medioevale dal primitivo borgo di San Giorgio e delimita il confine con i nuovi insediamenti contemporanei a sud delle mura. Ferrara gode di un importante periodo aureo quando nel basso Medioevo e nel Rinascimento sotto il governo della famiglia degli Este viene trasformata in un centro artistico di grande importanza non solo italiano ma anche europeo, arrivando ad ospitare artisti come Tiziano, George Gordon Byron, Ludovico Ariosto, Niccolò Copernico, Andrea Mantegna e Torquato Tasso. Durante il Rinascimento a Ferrara si realizza una delle più importanti progettazioni urbanistiche della storia europea moderna, l'Addizione Erculea, il primo esempio di pianificazione ragionata degli spazi urbani, commissionata nel 1484 dal duca Ercole I d'Este (da cui prende il nome) all'architetto Biagio Rossetti. La nuova parte della città viene chiamata Arianuova sia per la sua collocazione esterna al vecchio asse del castello medievale, sia perché connotata fino alla fine del XIX secolo da ampie aree verdi prive di edifici, dette orti e giardini, interne alle nuove possenti mura rossettiane. Grazie a quest'opera architettonica Ferrara viene considerata dagli studiosi la prima città moderna d'Europa. L'UNESCO le conferisce il titolo di patrimonio mondiale dell'umanità per la prima volta nel 1995 come città del Rinascimento e successivamente, nel 1999, riceve un ulteriore riconoscimento per il Delta del Po e per le Delizie estensi. Ferrara inoltre è una dei 4 capoluoghi di provincia (assieme a Bergamo, Lucca e Grosseto), il cui centro storico è rimasto quasi completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli. Ferrara, con Pisa e Ravenna, è anche una delle prime città del silenzio citata nelle Laudi di Gabriele D'Annunzio.
Ferrara è antica sede universitaria (Università degli Studi di Ferrara) e sede arcivescovile (Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio). Ospita importanti centri culturali: la Pinacoteca Nazionale del Palazzo dei Diamanti, la sede della Fondazione Ermitage Italia, il Museo Archeologico Nazionale, il Museo del Risorgimento e della Resistenza, il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea 'Filippo De Pisis', il Museo della Cattedrale, il Museo Giovanni Boldini e numerosi altri musei.
La città contemporanea poggia su un'economia basata sulla produzione agricola e industriale che ne fanno un centro di primaria importanza grazie alla presenza di numerosi impianti industriali presenti nell'area del petrolchimico e della piccola e media impresa. I settori più rappresentativi sono quelli della chimica industriale, dell'industria metalmeccanica, dell'elettrotecnica e dell'industria tessile e alimentare. Inoltre le reti stradali e ferroviarie la inseriscono all'interno del circuito commerciale sia regionale che nazionale grazie alla presenza di adeguate infrastrutture come l'Autostrada A13, lo scalo merci della stazione ferroviaria e gli scali portuali situati a Pontelagoscuro che collegano la città al Po e al Mar Mediterraneo. ( source Wikipedia )
Torino 6 maggio '11: gli studenti assaltano equitalia
Fonte: infoaut.org
Gli studenti medi e universitari dei collettivi autorganizzati si sono radunati in un migliaio oggi in piazza Arbarello per portare un vento diverso allo 'sciopericchio' generale targato Cgil e compatibilità.
Nonostante i tentativi dei capetti della Cgil di arginare la presenza studentesca autorganizzata - di fatto lo spezzone più ampio del corteo - gli studenti sono comunque riusciti ad inserirsi nel corteo generale, curvando poi in via San Tommaso e conquistando, metro dopo metro, il diritto a sfilare fuori dagli itinerari indicati.
In via Alfieri sono state ricordate le responsabilità del governo regionale nelle politiche relative alle scuole e al sociale, con un Cota impegnatissimo a smantellare il pubblico e regalare fondi alle private.
Giunto in via dell'Arcivescovado, il corteo è passato davanti alla sede di Equitalia, l'agenzia per la riscossione dei tributi, vero e proprio istituto di usura legalizzato, responsabile di migliaia di pignoramenti e multe contro i proletari. Qui il corteo ha espresso tutta la sua rabbia contro un istituto che fa vivere migliaia di famiglie nel terrore di perdere il frutto sudato del proprio lavoro per qualche multa, bolletta o imposta non pagata.
Come sempre, gli studenti van bene e ricevono pacche sulle spalle quando sfilano pacifici senza disturbare nessuno. Quando esprimono una critica e un obiettivo più alto e politico, subito vengono biasimati o picchiati. Così la questura fa caricare gli studenti: toccare i poteri forti non è consentito! Diverse e ripetute cariche, che hanno trovato la resistenza determinata degli studenti, hanno prodotto due fermi e il pestaggio di alcuni studenti e studentesse. Il corteo si è infine ricomposto tornando a sfilare per le strade del centro cittadino, andando a concludersi di fronte a palazzo nuovo.
Il corteo cgiellino brilla per il rapporto inversamente proporzionale tra quantità e qualità. Grandi numeri - determinati soprattutto dagli spezzoni dello Spi e della funzione Pubblica - incapaci di esprimere alcunché di politicamente significativo contro le mossette di Confindustria (che la Camusso sembra invece accarezzare) e una crisi che ogni giorno viene sempre più scaricata sui ceti popolari. Debole anche la presenza della Fiom: pesa in negativo la scelta perdente della Bertone.
La presenza giovanile, studentesca e precaria, è quella che ha riempito di senso uno sciopero ritardato e depotenziato dalla volontà di contenimento della Cgil. Tanto c'è ancora da fare. Ma almeno c'è qualcuno che prova a dare un segnale nel torpore generale, quando invece tanti sarebebro i motivi, e le occasioni, per cambiare di segno.
Infoaut_Torino
logo_equitalia
p.s. (aggiornamento h 17): a dimostrazione di quanto gli studenti hanno visto lungo, ci giunge notizia che dirigenti di Equitalia si trovino in questo momentio in questura per lamentarsi dei danni subiti, intenzionati a chiedere provvedimenti giudiziari e rimborso. Che velocità d'azione!
Qui di seguito le dichiarazioni dei vertici di Equitalia:
Equitalia guarda con preoccupazione alle manifestazioni in corso e condanna fermamente le azioni violente dei partecipanti avvenute presso alcune sedi, frutto anche della tensione accumulata in queste ultime settimane a causa di dichiarazioni strumentali contro l`attività di una Società pubblica che opera quotidianamente per il Paese». Lo afferma la società di riscossione in una nota dopo alcuni episodi, in particolare a Torino. «Non sono ammissibili - si legge nella nota - forme di protesta svolte in modo aggressivo che, oltre a danneggiare beni della collettività, mettono a repentaglio l`incolumità di contribuenti che si recano in questi uffici per adempiere ai propri doveri di cittadino, e quella dei dipendenti di Equitalia che svolgono ogni giorno il proprio lavoro con onestà e professionalità».
Sulla pubblica utilità di Equitalia, non la ravvediamo: trattasi di strozzinaggio legalizzato. Né ci commuovono gli scioperi di questi lavoratori il cui mestriere in nulla si distingue da quello di altri cani da guardia del capitale e usurai in divisa: guardie, controllori, riscossori di debiti, ufficiali giudiziari, etc...etc
torino_manifestazione_cgil_scontri_ansa_01
...gli studenti medi di Torino salutano Equitalia...!
Il comunicato degli studenti autorganizzati:
Dopo un autunno di lotta, una primavera di rivolta!