Napoli - Torna ''a testa alta'' la statua del Nilo -2- (15.11.14)
- Napoli. A distanza di cinquant’anni Napoli rimette “la testa a posto” alla sfinge, appartenente alla scultura del Dio Nilo, la statua simbolo più antica della città detta appunto “Il corpo di Napoli”. Restituita alla città la testa della scultura che ha subito un importante restauro negli ultimi due mesi, col ripristino definitivo della piccola testa di sfinge marmorea, trafugata oltre cinquant'anni fa e recuperata lo scorso dicembre in Austria dai carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio, guidato dal capitano Carmine Elefante. (15.11.14)
Dopo 50 anni la statua della Sfinge napoletana ritrovata in Austria
Il Dio Nilo, il celebre monumento in largo Corpo di Napoli, ha ritrovato la sua Sfinge. Da mezzo secolo non si avevano più sue notizie, scomparsa misteriosamente e mai più ritrovata. Fino ad oggi: la testa in marmo che decorava la statua di I-II Secolo d.C. a largo Corpo di Napoli, metafora del Nilo e da sempre simbolo di prosperità per la città, è stata ritrovata. L'operazione di recupero è stata guidata dal capitano Carmine Elefante, del nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Napoli. Il ritrovamento è avvenuto in Austria: il collezionista lo aveva come lascito di famiglia ed è stata appurata la sua buona fede.
Inaugurazione della Statua del Nilo, Napoli 15 novembre 2015
Dopo il restauro torna a Largo Corpo di Napoli la Statua del Dio Nilo, inaugurata alla presenza delle autorità.
Napoli Il dio Nilo in tutta la sua bellezza!
saraci
Napoli - Il 'Corpo di Napoli' ritrova la testa della Sfinge (17.12.13)
- Napoli - Una parte della statua del Nilo, trafugata negli anni Cinquanta, è stata recuperata dai carabinieri e riportata a Napoli: nella Capella Sansevero il Comitato per il restauro del Corpo di Napoli lancia l'iniziativa Mettiamo la testa a posto. (17.12.13)
Napoli - Torna a testa alta la statua del Nilo -1- (15.11.14)
- Napoli. A distanza di cinquant’anni Napoli rimette “la testa a posto” alla sfinge, appartenente alla scultura del Dio Nilo, la statua simbolo più antica della città detta appunto “Il corpo di Napoli”. Restituita alla città la testa della scultura che ha subito un importante restauro negli ultimi due mesi, col ripristino definitivo della piccola testa di sfinge marmorea, trafugata oltre cinquant'anni fa e recuperata lo scorso dicembre in Austria dai carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio, guidato dal capitano Carmine Elefante. (15.11.14)
Piazzetta Nilo
Piazzetta Nilo
è un piccolo spiazzale situato lungo il Decumano Inferiore (Spaccanapoli). Prende il nome dalla statua del Dio Nilo eretta dagli Alessandrini che duemila anni fa si stanziarono con abitazioni e botteghe in questo punto della città, ed eressero tale monumento in memoria della loro patria lontana.
Largo corpo di Napoli
Il Largo Corpo di Napoli è una delle tante piazzette di Napoli situate all'interno della vecchia cinta muraria, per la precisione a Spaccanapoli.
Il largo si chiama così dal XV secolo quando fu rinvenuta e collocata al centro del luogo la statua del dio Nilo, all'epoca priva della testa (poi aggiunta nel XVII secolo).
Restaurato il corpo di Napoli
Il corpo di Napoli mette la testa a posto
Completato il restauro della statua del Nilo
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Naples Tour - What to see in the Historic Centre in 1 day - Mini-Documentary
What to see on a walk through the Historic Centre of Naples.
A mini-documentary by Deanna Allison.
Italy's Rai5 tv features footage from this film in their new documentary:
Italia, poeti e navigatori - Napoli, l'indescrivibile.
Narration:
Naples is Italy’s 3rd largest city and sits on the Bay of Naples, in the south of the country.
It lies within sight of Mount Vesuvius, the volcano that destroyed Pompeii and Herculaneum in 79 AD.
Naples is easy to reach by air, train or bus but be aware that the roads can get very busy.
We arrived by local train from Sorrento.
We only had a few hours to explore the city, so we decided to do a walking tour through its Centro Storico, or the Historic Centre, which is a Unesco World Heritage Site.
From the railway station it’s just a short walk to the Porta Nolana, or Nolana Gate, which used to guard the ancient port entrance to Naples.
Inside the Gate, the streets of the historic centre follow the street plan of ancient Neapolis.
We were struck by the hustle and bustle of the area.
It may look a bit shabby and the paintwork may be peeling, but this area is full of life and well worth a visit.
There are many narrow streets to explore and you’ll see balconies everywhere, many carrying washing lines across the street.
Just inside the Porta Nolana is the busy Mercato di Porta Nolana.
This is the best seafood market In the city.
And, if you don’t mind crowds, chaos and confusion, this market should not be missed.
This is where locals go in search of ingredients for their daily meals which are so rich in seafood.
And by seafood I mean, clams, mussels, oysters, shrimp, squid, octopus, sea bass and sword fish, anchovies and sardines and more, all plucked fresh out of the sea.
Of course, seafood isn’t the only produce.
Fresh fruits and vegetables, meats and cheeses, breads and desserts, and grocery items round out the market’s offerings.
Moving on from the market, we headed for the Duomo, or Cathedral
passing the Church of Girolamini on the way.
The Late Baroque façade of this church dates from 1780.
The Cathedral is known as the Cattedrale di San Gennaro, in honour of the patron saint of Naples.
The Cathedral dates from the 14th century
and was was built by the Angevins.
though this neo-Gothic facade was only added in the late 19th century.
The large nave of the cathedral has 16 piers that incorporate more than 100 classical granite columns from the East and Africa.
The decoration is mostly Baroque: the side walls bear portraits of 46 saints and an ornate painted ceiling.
Off the right aisle, is the Chapel of the Treasury), completed in 1637.
The most sought-after artists of the period worked on the chapel, creating one of Naples' greatest baroque legacies.
Highlights here include Giovanni Lanfranco's dizzying dome fresco.
Hidden away in a strongbox behind the altar is a 14th-century silver bust in which sit the skull of San Gennaro and the two phials that hold his miraculously liquefying blood.
Before leaving the cathedral, we took some time to admire this 14th century medieval fresco.
And outside, we looked at a modern, giant mural of San Gennaro which lies just a short walk from the Cathedral itself.
Next, we headed for Via San Gregorio Armeno which is also known as the Christmas Alley.
This narrow street is famous across Italy for its nativity crib figurines.
Its clutter of shops and workshops sell a bewildering variety of objects, ranging from traditional biblical characters to kitsch celebrity figurines
and even miniature fruit and vegetables.
And, of course, you can buy miniature nativity houses to display your figurines.
The market is a traditional destination before Christmas but can be enjoyed at any time of the year.
Our next stop was the Church of San Domenico Maggiore.
The interior of this church is one of the most complex and rich among the city churches in Naples and includes a splendid nave plus side-chapels.
You may also spot another nativity scene as you explore.
At the Piazzeta Nilo we stopped to admire the ancient marble Statua del dio Nilo, or statue of the Nile River god
which dates back to Roman times although the bearded head is a more recent 18th century addition.
At the end of our walk, we arrived at the Piazza del Gesù Nuovo.
For hundreds of years this was the principal western entrance to the city.
The bell tower of the Basilica di Santa Chiara is a prominent feature here.
This beautiful square is a favourite late-night hang-out for students and features the Libreria Dante e Descartes which houses a rich collection of second-hand books.
Before leaving Naples, we took a moment to look back at the Guglia dell’Immacolata, which overlooks the square.
This rococo obelisk was built between 1747 and 1750 and the gilded copper statue of the Virgin Mary was added in 1753.
Filmed in Campania, Italy in April 2016.
Film and Narration by Deanna Allison.
Naples, Napoli, Neapol - Via Nilo
Naples, Napoli, Neapol - Via Nilo
Donatello e Napoli: storia della testa di cavallo
Alla scoperta della scultura di Donatello, con la partecipazione speciale del dott. Paolo Giulierini, direttore del Museo archeologico Nazionale Napoli.
-Settimanale RaiTre, 14 maggio
Ipazia d’Alessandria, filosofa martire, celebrazione teatrale - Napoli 15 nov. 2014 - Nilo Museum
TgR del 14 novembre 2014 -
EVENTO: di lettura teatralizzata - Sabato 15 novembre 2014 - al Nilo Museum shop, Largo Corpo di Napoli e Piazza Nilo - Ingresso libero, fino ad esaurimento posti a sedere
§ Lettura celebrativa di Ipazia d’Alessandria - “Verso il cielo è rivolto ogni tuo atto” è il testo originale, a cura dell’archeologa Laura del Verme, sul quale è ricostruita la storia di Ipazia interpretata dall’attore Peppe Barile. - Lettura accompagnata dalle musiche di Daniele Sepe.
§ fonte: napolitime.it 17/11/2014
( - Napoli, centro storico: il restauro della statua del Nilo si celebra con Ipazia d’Alessandria -- Omaggio al Nilo, all’Egitto e alla loro influenza su Napoli in occasione del restauro della Statua del Nilo: Ipazia d’Alessandria “Verso il cielo è rivolto ogni tuo atto”. La storia di una figura leggendaria nell’interpretazione di Peppe Barile
- Sabato 15 novembre, in occasione dell’inaugurazione del restauro della
Statua del Nilo, con la recuperata testa della sfinge, il Nilo Museum
Shop e l’associazione Le Parole Turchine intendono celebrare questo
momento unico (...)
(...) L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione
culturale Le parole Turchine che si pone come obbiettivo quello di
progettare e divulgare eventi tesi a comunicare in maniera diversa senza
rinunciare al rigore scientifico, il nostro patrimonio culturale e ad
avvicinare, in forme più originali, un pubblico sempre più vasto e
vario al mondo classico e alla storia del passato.
§ wiki 2014 - - Ipàzia (in greco antico Ὑπατία, traslitterato in Hypatìa, in latino: Hypatia; Alessandria d'Egitto, 355/370 – Alessandria d'Egitto, marzo 415 è stata una matematica, astronoma e filosofa greca antica. Rappresentante della filosofia neo-platonica pagana, la sua uccisione da parte di una folla di cristiani in tumulto, per alcuni autori composta di monaci detti parabolani, l'ha resa una «martire del paganesimo» e della libertà di pensiero. (...)
§ - END -
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Evoluzione iconografica della strega nell'arte
Un breve excursus sulla stroria della rappresentazione della strega a cura di Andrea Romanazzi (progetto Centro Ipazia)
Statua del Dio Nilo
It is located at “Piazzetta Nilo”, where Egyptians’ colonies (from Alexandria) settled. It is an Ancient Rome sculpture marble , Dating from the second and third century A.D. The Alexandrians decided to erect a propitiatory statue to recall the River Nile, Divinity bringer of prosperity and abundance. In the following centuries, the statue was abandoned until it was lost, only to be found again in the Fifteenth century .
Napoli Viste panoramiche
siamo molto affezionati a quest'hotel avete tutte le immagini possibili ,ma non potevo certo non fare vedere ad Elio San Martino ,luogo per eccellenza più bello della città napoletana ,dove si puo ammirare un panorama su tutta la città
Il Tempio di Serapide a Pozzuoli (Macellum)
L'erronea identificazione con il Tempio dedicato alla divinità egizia Serapide si deve al ritrovamento di una statua del dio (1750) ma, in realtà, era il grande mercato pubblico di Puteoli (l'antica Pozzuoli). La statua doveva alloggiare nel Sacello (sul lato corto opposto all'ingresso). Questo ci fa capire come, all'epoca dell'erezione dell'edificio (età flavia), i culti dell'antica terra del NIlo fossero in auge. Il Macellum aveva dimensioni maestose: era lungo 75 m e largo 58 m ed era eccezionale per la bellezza dei marmi e dei mosaici impiegati. Un portico colonnato delimitava un grande cortile su cui affacciavano le botteghe (tabernae); l’ingresso si trovava sul lato corto che guardava verso il mare. Sull’altro lato corto si trovano tre colossali colonne di marmo cipollino (11,78m senza il capitello), che precedevano una cella con abside rettangolare, coperta da una semicupola ed ornata di statue e ai lati aveva altre due absidiole (più piccole). Le colonne erano quattro, in origine (una è stesa sul pavimento) e vi erano altre due colonne sull'allineamento del vano d'ingresso alla cella, nella quale doveva trovarsi la statua del dio egizio Serapis. Probabilmente, ritengono gli studiosi, dovevano trovarsi altre statue, come quella di Iside (Fortuna) e del Genius loci, oltre che dei membri della famiglia imperiale. Il Macellum rappresentava, quindi, un importante centro commerciale che si poneva sotto l’auspicio delle sacre divinità protettrici dei commerci e delle fortune della città di Puteoli. Ai lati di questa cappella, in corrispondenza degli angoli del cortile, si trovavano le latrine pubbliche, due grandi sale che erano state sfarzosamente ornate di marmi come il resto del complesso! Nel cortile quadrilatero vi era, centralmente, un podio circolare con sedici colonne (di cui restano le basi) in marmo africano e fregi raffiguranti animali marini sul basamento. In realtà la struttura a tholos centrale ci è parsa abbastanza enigmatica.
I viaggiatori antichi e moderni, lungo i secoli, hanno descritto il monumento a volte asciutto altre volte sommerso dall’acqua. Fin dal I secolo d.C. agli ultimi decenni del XX secolo, il fenomeno del bradisismo è stato particolarmente visibile su questo edificio, come dimostrano gli studi condotti sulle sue vestigia e sugli strati sedimentatisi nel sito. Il terreno sul quale si trova ha subito abbassamenti e innalzamenti notevoli, anche dell’ordine di alcuni metri: ciò ha determinato a più riprese la sua parziale sommersione. Le colonne antistanti la cella absidata mostrano, a diverse altezze, tracce della presenza di molluschi marini, corrispondenti ai vari livelli di allagamento che hanno coinvolto la struttura. I tratta di fori dei litodomi (molluschi foraminiferi che vivono a pelo d'acqua), i quali indicano chiaramente il livello più alto a cui è giunta l'acqua del mare (5,719, dal fondo), tra il 1200 e il 1500. Dopo tale data, il tempio gradualmente “riemerse”, si asciugò e potè essere studiato accuratamente.
TORINO CITTA' MAGICA
Musiche: Blade Runner Vangelis Music Video
Torino si trova sul 45° parallelo. E' nota come città magica in quanto collocata sul vertice di un triangolo bianco, insieme con Lione e Praga, e di un triamgolo nero, con Londra e San Francisco. Torino inoltre si trova nel punto di incontro di due fiumi il Po e la Dora, i quali rappresentano il sole, con caratteri maschili, e la Luna la con caratteri femminili. Diverse sono le ipotesi della nascita della città. Tra queste vi è la leggenda secondo cui Torino fu fondata dal re egizio Fetonte Eridano, che sbarcato in LIguria, attraverso gli Appennini e giunto nell'area torinese si fermò, perchè l'ambiente avveva per lui un carattere familiare:. il Po gli ricordava il fiume a lui caro il Nilo e la Dora Iside la sua sposa. Fondò una colonia egizia con il culto del dio Api, raffigurato in un toro e fece costruire un tempio dedicato ad Osiride in corrispondenza del luogo dove è stata costruita la Chiesa della Gran Madre. Dall'incontro tra la magia del sud e la magia del nord nacque l'antica Torino che alcuni identificano nel punto di incontro di tre linee sincroniche, veri e propri canali su cui viaggiano flussi di pensiero tra i mondi e dai nodi dei quali è possibile trarre tutte le energie e le informazioni universali. sez=torinoocculta&sez_sub=
La magia della città si riscopre in ogni angolo della città. Torino è senza dubbio il centro italiano dell'occulto. Le sue piazze sono, da sempre, teatro di fenomeni inspiegabili e di eventi soprannaturali. La testimonianza ci arriva dal fatto che è stata da sempre frequentata da maghi e profeti, come il Conte di Sain-Germain, Paracelso, Fulcanelli Cagliostro e Nstradamus.
Girando con attenzione per le vie della città e soffermandoci sui particolari che essa ci offre, le sue piazze, le sue statue, le fontane, i giardini, i suoi monumentri, i palazzi, i fregi, la parte sotterranea della città, cripte, gallerie, cunicoli, scopriamo quanto sia ancora notevoli i segreti che avvolgono la città.
- Informazioni ed immagini sono state tratte da internete in particolare:
1) Portoni e simboli massonici a Torino
2) Luoghi esoterici famosi