Macerata, il sì di Simone e Paola: il matrimonio che sfida il terremoto
Si sono sposati nonostante il terremoto, nonostante i container e le casette provvisorie. Simone e Paola, genitori di Diego, 3 anni, sono riusciti a coronare il loro sogno d'amore. Ce l'hanno fatta grazie a due ragazze, Stefania ed Elisa, che si sono rimboccate le maniche e hanno regalato, con la collaborazione di tutto il piccolo comune di Serra de' Conti in provincia di Ancona, quel sì che sfida la terra che trema. Simone e Paola infatti hanno subìto le scosse che negli ultimi mesi hanno colpito le zone del centro Italia, hanno perso la casa e la loro attività, un bar nella piazza di Pievebovigliana (Macerata). Appartengono a quelle popolazioni colpite duramente dalle scosse del 26 e 30 ottobre scorso che hanno messo in ginocchio le provincie umbre e marchigiane. Abbiamo incontrato Stefania ed Elisa per strada, ci siamo conosciute e si sono lanciate in questa sfida - racconta Paola - Hanno organizzato tutto riunendo parrucchieri, fioraio, catering, auto d'epoca, ho dovuto scegliere solo il mio vestito. Hanno pensato a tutto loro, sono i nostri due angeli
video di Cristina Pantaleoni
Di seguito sono elencati coloro che hanno concretizzato il sogno di Simone e Paola
Tutto questo è solo grazie a voi!
Nozze chic: Organizzatrici dell’evento, Stefania Simonetti ed Elisa Cardinali
Fotografi e video maker: Franco Petrini Bellucci – Lara Grassi – Micaela Ottaviani – Davide Biagetti
Arduino Tassi: Sindaco di Serra De’ Conti
ProLoco Serra De’ Conti: location aperitivo, dopo la celebrazione del matrimonio
Agarbati: Flower Design
Borgo Belfiore: ospitalità sposi e famiglie per la vigilia delle nozze
Il Rustico: ospitalità sponsor
Atelier Il centro degli sposi: vestita sposa
Atelier Bouganville: vestito sposo
Linea Marche-Vic Matie – Oxs; scarpe sposi
L’Almandino: fedi
Gennaro Marchese: make up sposa
Tempio della bellezza: estetista e make up invitati
Modì: hair style sposa
Hotel Il Giardino: location e catering
Pasticceria Zoppi: aperitivo buffet dolci e wedding cake
Guido Avolio:cocktail di benvenuto
Az. Broccanera: vini ricevimento
Az Vignamato: vini aperitivo, ricevimento e spumante
Az. Cantine del Cardinale: (Elisa Cardinali) segnaposti gastronomici, visciolata e acquavite per dessert
Daniel Carletti (Dj Carletto) from VerdeMenta Senigallia: intrattenimento
Enio Bucci, auto d’epoca
Aiuto organizzazione: Patrizia Pica, Luigi Simonetti, Samuele Bucci, Riccardo Bucci, Barbara Ravasio
Sicurezza e trasporto: Igor Lametti
Intrattenimento bambini: Sofia Rossi e Agnese Bucci
Grazie Cristina Pantaleoni ❤️
Grazie #Repubblica
Grazie #Alessandro & #Concita
#RepubblicaTv
Chiesa San Giusto Pievebovigliana -Dume de Lac by Alan Stivell
Chiesa di San Giusto a San Maroto – Pievebovigliana (MC)
Questi giorni la chiudono per metterla in sicurezza, dopo gli avvenimenti del terremoto..Successivamente pubblico le foto dell'interno..
Cenni Storici
Il piccolo borgo di San Maroto domina dall’altura rocciosa su cui è insediato la media valle del Chienti.
Le origini medievali del centro sono documentate dalla presenza della chiesa romanica di San Giusto, che ne costituisce non solo la testimonianza più antica ma anche la più prestigiosa.
Situato su un modesto terrazzamento ai margini settentrionali dell’abitato, l’edificio di culto svetta come un faro dal fondovalle, ruolo esaltato dall’impianto circolare cupolato ritmato lungo il perimetro da quattro nicchioni.
La singolarità delle sue forme architettoniche, in parte nascoste dall’addossamento del campanile e della sagrestia, fa di San Giusto un caso isolato nel panorama dell’edilizia religiosa marchigiana e limita i possibili confronti al di fuori della regione a un ristretto numero di complessi, tra i quali il più significativo è la cappella campestre di San Galgano nel contado senese per la particolare adozione della cupola chiusa entro un tamburo cilindrico.
Questo tipo di copertura impostata sopra il vano circolare appare indubbiamente l’elemento strutturale più significativo della chiesa marchigiana, ma è la semplicità del linguaggio architettonico osservabile nell’elaborazione delle cortine esterne a precisare la datazione di San Giusto alla prima metà del XII secolo supplendo in questo modo alla totale assenza di notizie riguardo la sua fondazione e lasciando comunque aperte le ipotesi sia su chi ne sia stato il committente sia sulla sua originaria destinazione.
La particolare struttura della chiesa, a pianta circolare, sormontata da una cupola senza centine di sostegno, ha alimentato numerose congetture sulla sua nascita.
Per la realizzazione si suppone l’arrivo di esperte maestranze dall’Oriente, in particolare dalla Siria.
Alla sua tradizionale lettura come chiesa, si contrappone l’ipotesi di un padiglione da caccia, funzionante anche come osservatorio astronomico, risalente al periodo carolingio e voluto dallo stesso Carlo Magno.
Interno
Chiesa di San Giusto a San Maroto – Pievebovigliana (MC)Chiesa di San Giusto a San Maroto – Pievebovigliana (MC)Al suo interno, a pianta centrale, risultato di un delicato gioco di soluzioni ed equilibri geometrici, sono conservati affreschi e tavole databili tra il XIV ed il XV secolo ed una Croce astile della prima metà del Cinquecento realizzata dall’orafo Tobia da Camerino. Qui è anche conservata una tavola raffigurante la Madonna del Rosario attribuita a Venanzo da Camerino ed una Madonna in trono con Bambino della seconda metà del XIII secolo.
La torre campanaria, costruita successivamente insieme alla sacrestia, conserva affreschi risalenti alla fine del Trecento.
Il Codirosso e la Fotografia
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Video e Regia:Ladovefinisceilmare