Camping La Timpa, Acireale, Catania, Sicily
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Timpa di Barriera - Catania
Offerte costruzione Piscina Catania : Timpa Leucatia....
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Nello splendido scenario del patrimonio naturale protetto Timpa Leucatia....
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Capodoglio a largo della Timpa di Acireale (Catania)
17 novembre 2009, ore 16.50, a largo della Timpa di Acireale.
Mostra fotografica su Sant'Agata al Castello Leucatia
di Ambra Donato
Il percorso dell'acqua a Catania
Al contrario delle maggiori città italiane, nel capoluogo etneo si continua a consumare per lo più acqua in bottiglia. I cittadini non si fidano di quello che esce dal loro rubinetto. Forse perché non ne conoscono il percorso. Che porta l'oro blu da pozzi e canali direttamente nelle case dei catanesi, mantenendo una buona qualità, garantiscono dalla Sidra. il resto su ctzen.it
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Nello splendido scenario della Timpa Leucatia, patrimonio naturale protetto per le sue qualità naturalistiche e storiche , nella periferia nord della Città Etnea al confine tra Sant' Agata li Battiati e Catania, ultimo polmone verde dell'area metropolitana della città, gode di uno splendido panorama che nei giorni di maggiore visibilità permette di ammirare tutta la costa jonica da Ognina fino ad Augusta passando dal litorale della playa e Costa Saracena, sovrastando tutti gli edifici di Catania. Questo la rende un luogo unico nel suo genere, incantevole dove la natura e la struttura urbana si mescolano, il tempo si ferma e ogni occasione importante diventa unica.
SCHEDA PISCINA:
Abbattere lo scheletro sulla timpa
NO ALL'ECOMOSTRO SULLA RISERVA NATURALE DELLA TIMPA
Sulle tracce del fiume Amenano
Quando la lava del 1693 coprì buona parte della città di Catania, seppellì anche il fiume LOGNINA, il fiume AMENANO ed il lago di NICITO. Il fiume Amenano ha una portata di 14 litri al secondo e scorre nel sottosuolo di Catania, affiorando in vari punti. Il suo percorso è il seguente: viale Mario Rapisardi sino a piazza S.Maria di Gesu, quindi corre sotto la via Pebliscito per imboccare via Botte dell'acqua, quindi raggiunge il monastero dei benedettini, da qui si divide in tre rami prima di sboccare in mare. Il primo ramo dalla pesceria e dalla villa Pacini, il secondo ramo passa da piazza duomo e dalla fontana dei tritoni, il terzo ramo passa attraverso le terme achilee.
pozzo di Gammazita
Catania 18 marzo 2012 con Etna 'nginiusa
A Muntagna(Etna)Scassau
L'etna 12 Agosto 2011 Da Santa Venerina
Vista di Baia Serena da Villa Sacchi - Agosto 2011
Organizzazione del Pranzo di Ferragosto a Baia Serena - Belvedere Marittimo. Vista da Villa Sacchi 15 Agosto 2011.
... un romanzo dal forte aroma “made in Sicily”
di MariaTeresa Papale
“Pietra Lavica” di Paolo Sidoti (Algra Editore. 2014) è un romanzo dal forte aroma “made in Sicily”, dove il “nero” è declinato in più sensi. Nero. Come il basalto figlio della lava raffreddata che, trasformato in strade ed edifici, diviene la caratteristica urbanistica del centro storico di Catania, città sette volte distrutta da eruzioni e terremoti e sette volte ricostruita con lo stesso materiale che l’aveva ricoperta e devastata, protagonista e suggestiva location del romanzo. Nero. Come il thriller coinvolgente che ne costituisce la trave portante e che si va snocciolando, con colpi di scena, omicidi, inseguimenti e killers spietati, tra piazze, castelli ed ombre dei suoi splendidi palazzi barocchi. Nero. Come l’alone di morte che aleggia sul misterioso “ordine sacro” che, da secoli, è invisibile e pericoloso burattinaio della città etnea.
Al centro dell’intricata vicenda, ricca di suspense e di rimandi esoterici, è il giornalista Giuseppe Nicotra rientrato a Catania per assistere alla conferenza stampa sulle manifestazioni belliniane. A lui l’amico e collega Carlo confida la spiazzante scoperta fatta - un vero e proprio scoop pronto per essere divulgato – che Bellini sarebbe stato in realtà avvelenato; a lui rimangono i preziosi documenti di Carlo con il disegno della lastra tombale di un “Cavaliere del Santo Sepolcro dell’Ordine del Nodo”. Lo stesso disegno criptico che si trova inciso sullo scrigno riaffiorato, casualmente, dalla mole di strati edificati nel tempo che il crollo appena avvenuto della pavimentazione di Piazza Stesicoro ha riportato alla luce. Ma Carlo viene ucciso e se Giuseppe diviene per gli inquirenti il maggiore indiziato, per “altri” è un bersaglio da eliminare. Aiutato dalla bella archeologa Lucia Consoli, Giuseppe per dimostrare la propria innocenza si troverà così a muoversi velocemente, al contempo cacciatore e preda, tra le vie ed i monumenti catanesi, ripercorrendo diciotto secoli di storia, dal 1191 - quando Riccardo Cuor di Leone era giunto a Catania - ad oggi per dipanare gli enigmi, “scolpiti sulla Pietra che sigillano la Celeste Reliquia”, antico segreto dimenticato.
Intrecciando fantasia ad evidenze storico-archeologiche, suggestioni esoteriche a vecchi dubbi di avvelenamenti eccellenti, il racconto si dipana in una manciata di giorni tra flash-back di un millenario passato e le più attuali teorie di frontiera della fisica quantistica d’avanguardia. Con un Sidoti che, con consumata perizia, rende omaggio alla città di Sant’Agata ed alla Sacra Dottrina di un tempo ripercorrendo la Via della Sapienza attraverso forme e segni di fede, mischiando misticismo, simbolismo e numerologia, generi e stilemi, tenendo sempre alto il climax, senza, con ciò, tralasciare i palpiti delle attrazioni fisiche, dei coinvolgimenti sentimentali, delle introspezioni psicologiche dei personaggi. Un gioco di incastri e disvelamenti coinvolgenti, dove la “bellezza della pietra scolpita si pone come una continua e silenziosa preghiera verso il Cielo” e “la Storia esce dal buio verso la Luce per insegnarci ancora qualcosa“, raccontati con uno stile asciutto ed un ritmo veloce e trascinante.
Recentemente presentato con successo nello spazio riservato alla città etnea all’Expo di Milano, “Pietra Lavica” oltre al suo avvincente aspetto romanzesco ha tra l’altro il pregio - basato com’è su di un’attenta ed attendibile ricerca storica a prova di verifica – di costituire una vera miniera di informazioni su vicende e fatti realmente accaduti e non da tutti conosciuti. Motivo in più per essere in tasca di chi, visitando Catania, volesse avere una conoscenza “diversamente articolata” della città etnea. Paolo Sidoti al suo debutto, vincente, nel campo della letteratura si conferma così come un artista poliedrico, rientrato a Catania dopo un lungo pellegrinaggio culturale tra Parigi, Milano e Roma che lo ha visto spaziare dal mimo al teatro, alla danza contemporanea, dalla sceneggiature di video-clip e documentari alla regia di cortometraggi.
Il libro di Paolo Sidoti è pubblicato dalle Edizioni Algra, giovane e capace realtà imprenditoriale siciliana nel rarefatto e difficile panorama dell’editoria indipendente.
VIA FOSSA DELLA CRETA: TORRENTE ACQUA SANTA PERICOLO PER I RESIDENTI
Carcaci ...un borgo da salvare!
Un antico borgo di origine normanna di grande importanza storico-aetistica sul territorio di Cennturipe, in provincia di Enna.
Gravina, ancora problemi al parco Fasano
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Catania sotterranea ... Terme della Rotonda
Le Terme della Rotonda sono delle strutture termali di epoca romana, datate al I-II secolo d.C. e site nel centro storico di Catania. Sul sito sorse pure una chiesa di probabile origine bizantina intestata alla Vergine Maria.