Ischia. Lacco Ameno. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, di Lacco Ameno comune dell'isola d'ischia in provincia di Napoli. Italy.
Luoghi Visitati.
Panoramica di Lacco Ameno. Corso Angelo Rizzoli. Parrocchia Santa Maria delle Grazie. Piazza Santa Restituta. Santuario di Santa Restituta. Municipio. vie del Borgo del centro storico. Museo Archeologico. Borgo Antico. Chiesa in via Circonvallazione. Chiesa Assunta in Cielo. Chiesa di San Rocco. Chiesa Santissima Annunziata. Belvedere di Lacco Ameno. Albergo La Svizzera. Marina Porto Turistico. Albergo La Svizzera. il Fungo. Belvedere di Lacco Ameno.
Ringrazio della Visualizzazione.
ISCHIA - LACCO AMENO - FORIO - CITARA - HD
© CLAUDIO MORTINI ❀
Lacco Ameno ha una superficie di 2,7 Kmq con una popolazione di circa 4500 abitanti. L'altitudine va da metri 0 sul livello del mare ai 300 della contrada Fango. Il comune di Lacco Ameno occupa la parte nord-occidentale dell'isola e si estende lungo il mare e sulle prime pendici dell'Epomeo.
E' il comune più piccolo dell'isola, ma non il meno conosciuto. Note sono le sue acque quali delle Legne, del Capitello, di Santa Restituta, della Regina Isabella, di San Montano e le arene termali di Santa Restituta e la stufa vaporosa di San Lorenzo.
Lacco Ameno è caratterizzato da uno scoglio chiamato il Fungo, per la sua forma singolare. Esso si trova a breve distanza della riva, ed è un masso di tufo verde alto 10 metri precipitato dal Monte Epomeo.
Forio è il secondo comune, per popolazione e importanza. Si distende al centro di due promontori, Punta Caruso (in località Zaro) e Punta Imperatore, tra spiagge ritenute le più belle dell'isola e nel verde metallico delle viti, che dal monte Epomeo digradano in uno scenario di incomparabile bellezza. Forio ha una superficie di 13 Kmq con una popolazione di circa 12500 abitanti e la sua altitudine va da metri 0 sul livello del mare ai 700 nella zone della Falanga. Si divide nelle frazioni di Forio e Panza con altri villaggi periferici (Monterone, Cuotto, Citara).
E' l'unico comune che conserva intatto il suo centro storico con i vicoli, le chiese, le torri di avvistamento e i monumenti inalterati nella loro struttura. Principali monumenti: la chiesa del Soccorso (riportata sul francobollo delle Poste Italiane) dedicata a Santa Maria della Neve, il Torrione, chiesa di San Francesco da Paola, la chiesa dell'Arciconfraternita di Santa Maria delle Grazie detta Visitapoveri, Basilica Pontificia S. Maria di Loreto, Chiesa di S. Vito, chiesa parrocchiale di S. Leonardo Abate, S. Maria al Monte.
Sotto la superba grandezza dell'Epomeo tra valli e colli degradanti verso il mare, nei pressi di Forio, si stende la bella spiaggia di Citara (o Cetara). Un mare sempre allettante e limpido sciaborda a poco a poco confondendosi in alcuni punti con le rinomate acque termali. Citara vuol dire acqua che fa «fecondare» o che fa «proliferare». Lo storico D'Ascia afferma che l'acqua di Citara fu posta dai romani sotto la protezione di Venere Citarea, di cui fu trovata una statua di marmo bianco, andata poi distrutta.
Oggi qui al sole, nell'esaltazione di una natura che tocca il divino e lungi dalla frenetica vita moderna ci si ritrova uomini. Qui, al riparo dall'alta costa di Punta Imperatore, in una cornice di Bouganville e di piante tropicali e subtropicali, nel 1962 si cominciò la costruzione di un modernissimo complesso termo-balneare, la città giardino delle terme Poseidon, che in un indimenticabile contorno di piscine, giardini e servizi, sfrutta con criteri modernissimi le alte qualità curative delle acque.
Si tratta di una bellissima spiaggia di morbida sabbia chiara, litorale molto lungo e ben attrezzato, solo una sua porzione minore del quale è libero. Il mare è molto bello, turchese, cristallino e trasparente, ideale per fare il bagno e nuotare, nonchè per praticare diversi sport acquatici. La spiaggia è quasi sempre affollata, per la sua bellezza, per i vari servizi che offre (stabilimenti attrezzati, bar e ristoranti) e per il fatto di essere una tra le spiagge più assolate dell'isola, in una posizione che permette di ammirare dei tramonti mozzafiato.
GIU’ LE MANI DALLA SPIAGGETTA LIBERA DI LACCO AMENO
Sarebbe stata data in concessione
GIU’ LE MANI DALLA SPIAGGETTA LIBERA DI LACCO AMENO PRESENTE LUNGO IL CORSO “ANGELO RIZZOLI”, DAVANTI LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Al Sindaco Giacomo Pascale giunga forte la richiesta di non privatizzare quel pezzetto di spiaggia che deve continuare ad essere gratuitamente a disposizione di residenti e turisti.
di Gennaro Savio
A Lacco Ameno, Comune dell’isola d’Ischia attualmente guidato dal Sindaco Giacomo Pascale ma dove il vero e incontrastato padrone politico ed economico del Paese è senz’altro l’imprenditore Domenico De Siano, senatore del centrodestra ed ex deputato ed ex consigliere regionale del PDL, negli anni scorsi furono date in concessione gran parte delle spiagge libere. Date in concessione ai privati, furono di fatto sottratte alla gratuita fruizione della popolazione residente e dei turisti. Un’assurdità resa ancora più vergognosa dal fatto che nella Baia di San Montano l’unico tratto di spiaggia libera degno di poter essere definito tale, insiste nella parte del Comune di Forio, da non credere. Ebbene, nonostante le spiagge libere fossero state vergognosamente ridotte al lumicino, da stamattina è stato delimitato con una corda di colore bianco, l’ingresso di un piccolissimo tratto di spiaggia libera presente lungo il corso “Angelo Rizzoli”, proprio davanti la Chiesa della Madonna delle Grazie. Si tratta di una lingua di arenile di appena quarantadue metri quadrati la quale sembra quasi un eufemismo chiamarla spiaggia tanto è piccola, ma che risulta preziosissima per le mamme e i bambini di Lacco Ameno che sino ad oggi qui approfittavano per bagnarsi nelle acque del proprio mare. “Signor Savio, ci hanno privatizzato una delle pochissime e piccolissime spiagge che erano ancora libere, dateci una mano per evitare questa vergogna”, è stato il grido di dolore che in queste ore alcune mamme e alcuni cittadini lacchesi ci hanno lanciato via web o telefonandoci. Un grido di dolore, si, di autentica esasperazione per il fatto di vedere sottratto ai propri figli un “morso” di spiaggia sul quale sono cresciute intere generazioni di lacchesi e dove i bambini devono continuare ad avere il diritto di recarsi gratuitamente e di giocare. La privatizzazione di questa ridottissima porzione di arenile, se confermata, costituirebbe una vergogna politica e sociale indelebile per l’Amministrazione in carica la quale, se avesse un minimo di cultura popolare, si adopererebbe immediatamente per ampliare in maniera consistente le spiagge pubbliche. Intanto Domenico Savio, Segretario Generale del Partito Comunista Italiano Marxista-leninista, ha immediatamente solidarizzato con i cittadini di Lacco Ameno dicendosi pronto a perorare, ancora una volta, la battaglia a difesa e per l’ampliamento delle spiagge libere cosi’ come già fatto in altri comuni isolani. Al Sindaco Giacomo Pascale giunga forte la richiesta di non privatizzare quel pezzetto di spiaggia che deve continuare ad essere gratuitamente a disposizione di residenti e turisti.
COLLOCATE SEDIE E TAVOLINI, LUNGO IL CORSO “ANGELO RIZZOLI” DI LACCO AMENO SOTTRATTA ALLA COLLETTIVI
COLLOCATE SEDIE E TAVOLINI, LUNGO IL CORSO “ANGELO RIZZOLI” DI LACCO AMENO SOTTRATTA ALLA COLLETTIVITA’ LA PIAZZOLA PUBBLICA PRESENTE DAVANTI LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE: VERGOGNA POLITICA, SOCIALE ED AMMINISTRATIVA INDELEBILE PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE GUIDATA DA GIACOMO PASCALE
di Gennaro Savio
Nei giorni scorsi con un accorato appello, chiedemmo al sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale di non privatizzare il piccolissimo tratto di spiaggia libera presente lungo il corso “Angelo Rizzoli”, proprio davanti la Chiesa della Madonna delle Grazie. Si tratta di una lingua di arenile di appena quarantadue metri quadrati che, seppur piccolissima, risulta preziosissima per le mamme e i bambini di Lacco Ameno che sino ad oggi qui approfittavano per bagnarsi nelle acque del proprio mare. Anche perché non hanno alternative in quanto negli anni scorsi la gran parte delle spiagge libere furono date in concessione dalle amministrazioni comunali, come quella attuale, che facevano capo all’incontrastato padrone politico ed economico del Paese, l’imprenditore Domenico De Siano, senatore del centrodestra ed ex deputato ed ex consigliere regionale del PDL. Ebbene, da stamattina la privatizzazione di quel suolo pubblico sta purtroppo prendendo corpo. Infatti dopo il posizionamento di una corda di colore bianco che impedisce di fatto l’accesso alla spiaggetta, in queste ore sono state collocate sedie e tavolini sulla piazzola pubblica antistante l’arenile. Si tratta di una piazzola comunale nata per ospitare decine di cittadini in quanto è totalmente attorniata da un “divano” realizzato in muratura dalla pubblica amministrazione proprio per dare a residenti e turisti la possibilità di sedersi e godersi la magnificenza del panoramico corso lacchese che affaccia sul mare e dove, a fare da sfondo, c’è l’antico scoglio di tufo verde a forma di fungo. E cosi’ quella piazzola che negli anni ha visto decine di migliaia di persone tra turisti e residenti sedersi e rilassarsi, oggi per volontà dell’Amministrazione Pascale viene clamorosamente sottratta alla collettività e privatizzata: che vergogna!!! Per quanto ci riguarda, si tratta di una vergogna politica, sociale ed amministrativa indelebile per l’amministrazione comunale guidata da Giacomo Pascale il quale se fosse un uomo del “popolo” come si professa, non solo non si sarebbe mai neppure sognato di privatizzare questa parte di suolo pubblico, ma avrebbe già dovuto adoperarsi per rendere nuovamente pubbliche le spiagge libere privatizzate negli anni scorsi. Intanto, mentre molti residenti cominciano a mostrarsi disgustati dalla scelta dell’Amministrazione comunale, il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato Domenico Savio, anche Lacco Ameno continua a chiedere con forza l’immediato ampliamento delle spiagge libere.
LACCO AMENO SANTA RESTITUTA 17-5-2012m4v.m4v
OGNI ANNO TRA IL 16 E 18 MAGGIO A LACCO AMENO D'ISCHIA SI SVOLGE LA TRADIZIONALE FESTA DI SANTA RESTITUTA, PATRONA DELL'INTERA ISOLA.
UN RITO ANTICHISSIMO CHE TROVA NELLA PROCESSIONE DEL GIOVEDI' IL MOMENTO PIU' ALTO DELLA SPIRITUALITA' ISCHITANA E NON SOLO.
LA SANTA MARTIRE CARTAGINESE DOPO ESSERE STATA TORTURATA DAI SUOI AGUZZINI FU MESSA SU DI UNA BARCA DI LEGNO COLMA DI PECE E DATA ALLE FIAMME.
APPRODO' NELLA BAIA DI SAN MONTANO E QUANDO LA BARCA CON IL CORPO DELLA SANTA TOCCO' LA RIVA , ALL'IMPROVVISO LA SPIAGGIA SI RICOPRI' DI FIORI BIANCHI, ERANO GIGLI, I GIGLI DI SANTA RESTITUTA.
ANCORA OGGI, NELLA BAIA DI SAN MONTANO SI TIENE LA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE DELLO SBARCO DELLA SANTA.
UNA MOLTITUDINE DI PERSONE ASSISTE ENTUSIASTA A QUESTO TRADIZIONALE AVVENIMENTO.
LO CONSIGLIO VIVAMENTE PER CHI ANCORA E' CAPACE DI EMOZIONARSI.
IN CHIUSURA DEI FESTEGGIAMENTI IN ONORE ALLA SANTA, L'ULTIMO GIORNO, ALLE 24,15 MERAVIGLIOSI FUOCHI ARTIFICIALI ILLUMINANO IL MARE DAL PONTILE ED E' BEN VIVIBILE ANCHE IL FUNGO VULCANICO CHE DOMINA LA SPIAGGIA DI LACCO AMENO.
PER TUTTA LA DURATA DELLA FESTA LE MELODIE DELLA BANDA AURORA DI PANZA INONDANO DI NOTE COLORATE E VIBRANTI L'ARIA PURA DI LACCO AMENO.
Massalubrense. Processione S. Maria delle Grazie.
saraci
ISCHIA PONTE e CASTELLO ARAGONESE - HD
© CLAUDIO MORTINI ❀
Ischia Ponte, denominato Borgo di Celsa della Citta' d'Ischia gia' dalla fine del 1300 per via delle piante che caratterizzavano il paesaggio, ha conservato il fascino e la suggestione del tipico borgo di pescatori. Questo luogo, custode dell'indimenticabile Castello Aragonese, e' stato il primo centro abitato del comune di Ischia ed e' stato lo scenario della Rivoluzione napoletana del 1799. E' fatto di palazzi e chiese, vicoli e balconate, scale e giardini. Un luogo ricco di storia ma pieno di contrasti: da una parte l'architettura nobile, e dall'altra quella povera, costituita dalle case dei pescatori. Ancora oggi Ischia Ponte conserva in gran parte l'aspetto di quando sorse tra il XVII ed il XVIII secolo, allorche' gli abitanti decisero di lasciare il Castello e di stabilirvisi.
Testimonianza storica della vita del borgo sono le sue chiese, alcune delle quali molto piu' antiche della chiesa di Santa Maria della Scala (le cui origini risalgono al 1309, anche se la sua costruzione ha richiesto 300 anni). In quest'ultima si conservano alcuni capolavori d'arte (per lo piu' provenienti dal castello) tra cui un fonte battesimale del XII secolo, e tra le sue mura sono passate generazioni illustri e vescovi famosi per santita' e fermezza. Ad Ischia Ponte ci si muove tra monumenti e folclore, storia e costume, in un percorso che guida il visitatore fino al Castello, superbo epilogo di una passeggiata indimenticabile.
IL CASTELLO ARAGONESE Dove 500 metri di profondità marina separavano la superficie del mare dagli abissi sottostanti, per effetto di uno dei tanti sconvolgimenti della natura che sollevano in mezzo alle onde le montagne, venne alla luce l'isola d'Ischia ed attaccato ad essa uno scoglio di forte roccia vulcanica, vero isolotto in mezzo al mare: Ischia Minore.
Si erge tuttora a 115 metri d'altezza riassumendo l'età preistorica e quella storica dell'isola intera poiché alcuni tra i primi abitanti di cui ci narra la storia si insediarono e vissero proprio su questo scoglio tramutato in fortezza da Gerone, tiranno di Siracusa.
E' certamente uno dei più antichi e caratteristici castelli d'Italia. Circondato dai marosi che incessanti continuano ad accarezzarlo nei momenti lieti e a percuoterlo con ritmo assordante in quelli tristi, con i suoi lati dirupati, posto a custode e difesa dall'importante Napoli, fu rifugio sicuro per quanti vollero difendersi nei momenti di necessità e dimora tranquilla dalla quale scattare e depredare.
Nel XV secolo d.C. fu congiunto alla grande Ischia con un ponte di legno che nel corso degli anni venne sostituito con uno di pietra.
Fino alla metà del XV secolo si accedeva al castello da una scala esterna, di cui si può ancora intravedere qualche rudere dal mare, dal lato che dà su Vivara. Oggi, fortunatamente, è possibile raggiungere il castello anche con un comodo ascensore.
Si accede al castello percorrendo a piedi la galleria scavata da Alfonso I d'Aragona intorno al 1447, o a mezzo di un moderno ascensore. Giunti sulla sommità della rocca si visitano: la Chiesa dell'Immacolata (XVIII sec.) la cui cupola domina l'intero castello, il Convento delle Ciarisse con il suo cimitero (XVI sec.), i terrazzi panoramici del Convento e dell'Im-macolata che si aprono sul versante nord-occidentale, la Cattedrale dell'Assunta (XIV sec.) che vide nel 1509 le fastose nozze tra Ferrante d'Avalos e Vittoria Colonna, la Cripta della Cattedrale (XIV sec.) con affreschi della scuola di Giotto, la Chiesa di S.Pietro a Pantaniello (XVI sec.) dalla caratteristica pianta esagonale attribuita all'arch.Iacopo Barozzi detto il Vignola, il Sentiero del Sole, la Chiesa di S. Maria delle Grazie (XVI sec.), il terrazzo panoramico degli ulivi che si apre sul versante Orientale, le carceri politi-che (XVIII sec.) che ospitarono gli eroi del Risorgimento italiano. Si vedono inoltre dall'esterno il Maschio, gli Archi gotici di accesso all'Abbazia dei Basiliani di Grecia, i resti del Tempietto del Sole, i bastioni difensivi, le fucilerie e la piazza d'armi con la chiesetta di S. Barbara.
Il bambino dell'Aracoeli - Basilica di Santa Maria in Aracoeli - Roma
All’interno della chiesa di Santa Maria in Aracoeli, che sorge sul Campidoglio, si venera una celebre statua del Santo Bambino. Alla sacra immagine vengono attribuiti numerosi poteri, tra cui quello di guarire malattie gravi e perfino di resuscitare i morti. Secondo la tradizione, le labbra del Santo Bambino diventano rosse quando sta per concedere una grazia e bianche quando il caso che a lui si presenta è senza speranza. Secondo una leggenda la statua sarebbe stata intagliata da un francescano nel legno di un olivo dell’orto dei Getzemani, e dipinto dagli angeli mentre questo dormiva. Il frate decise di portare in Italia la miracolosa opera che però, durante il viaggio in nave a causa della tempesta, cadde in mare. Il francescano, disperato, ritrovò la statua sulla riva della spiaggia di Livorno nello scrigno in cui l’aveva deposta. Il due febbraio del 1797 il Santo Bambino sparì. Infatti una donna, che voleva avere la miracolosa statua nella sua abitazione, la fece sostituire con una copia perfetta, ma a mezzanotte dello stesso giorno, le campane dell’Aracoeli si misero a suonare e alle porte del convento i francescani trovarono il vero Santo Bambino che fu rimesso al suo posto, mentre la copia fu spaccata in due parti. Questa è la leggenda ma secondo i dati storici la vera statua si trova oggi alla chiesa di San Giovanni in Giulianello a Cori, ed è tuttora veneratissima. Al suo posto, nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli, sarebbe quindi stata deposta una copia che tuttavia sarebbe stata rubata nel 1994 e sostituita con una nuova copia del Santo Bambino alla quale sono stati lasciati dai fedeli nuovi ex-voto.
Napoli - La chiesa di Santa Maria della Sanità per raccolta carta e cartoni (02.05.13)
- Napoli - La Comieco firma accordo con la chiesa di Santa Maria della Sanità per raccolta carta e cartoni (02.05.13)
I.C. Forio - Lacco Ameno: La leggenda delle campane di S. Restituta
FORIO - RITROVATA LA STATUA RUBATA NELLA CHIESA DI SAN SEBASTIANO
IL LADRO UN UOMO DI LACCO AMENO
Terremoto a Ischia, 2600 sfollati tra Casamicciola e Lacco Ameno (23.08.17)
- Oltre duecento persone ospitate in albergo, centinaia di altre accolte da parenti e amici. A oltre un giorno dal terremoto che ha colpito Ischia, provocando due morti e 42 feriti, è questo un primo bilancio degli sfollati. Fino a 2600 isolani abitano nelle frazioni più colpite dei comuni di Casamicciola e Lacco Ameno: al via oggi le verifiche di agibilità delle abitazioni, nella prima giornata si sono controllate scuole, edifici pubblici e alberghi. Proprio negli hotel, svuotati dai numerosi turisti che hanno lasciato subito l'isola, si punta ad accogliere chi non può rientrare a casa, perché' il palazzo è lesionato o crollato, in tutto o in parte.
La protezione civile ha allestito già ieri un campo in un campetto di calcio a Casamicciola, ma dopo la prima notte all'aperto, si cerca da subito posto per tutti gli sfollati nelle strutture destinate all'accoglienza dei turisti. Tra gli abitanti dell'isola scatta una rete di solidarietà che coinvolge parenti e amici, ma c’è chi trascorre la giornata in strada, si dispera e si arrabbia perché' ha perso tutto.
In duecento chiedono e ottengono di dormire in albergo: a Lacco Ameno - afferma il sindaco Giacomo Pascale - nessuno dormirà in strada. Ma in serata al campetto di Casamicciola si contano una quarantina di persone arrivate per un pasto e un posto per la notte, il numero degli sfollati accertati è destinato a crescere. Dopo la fine della fase dei soccorsi, inizia la conta dei danni e l'attività si concentra sull'assistenza alla popolazione, dice il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che coordina la macchina dei soccorsi. Oltre 650 uomini e donne sono impegnati nei soccorsi.
Intanto, è esodo di massa da Ischia, e dopo il terremoto l'isola si trova a fare i conti con un probabile disastro economico per la fuga dei turisti. Già dalle prime ore un ininterrotto flusso di rientri sulla terraferma, mentre fioccano le disdette delle prenotazioni per i soggiorni di fine agosto e di settembre. I sindaci ischitani rassicurano, Confesercenti sottolinea che le strutture ricettive funzionano regolarmente: ma la paura continua a prevalere, malgrado ci sia chi, come Sabrina Ferilli, resta sull'isola e invita a non lasciarla sola in questo momento di crisi. E' stato spaventoso, abbiamo sentito un forte boato e poi la scossa. Sembrava un attentato. Per noi vacanza finita, dice una turista milanese in partenza. (23.08.17)
Mareggiate a Lacco Ameno, il sindaco chiede lo stato di energenza
Teleischia - TV della Campania sul digitale terrestre LCN 89/273
BASSANO TG - 09/03/2016 - RESANA: LADRO SERIALE DI OFFERTE INCASTRATO DAL PRETE
BASSANO TG (mercoledì 9 marzo 2016) - Resana: grazie alle telecamere montate in parrocchia si e’ potuto scoprire il ladro delle offerte in chiesa.
FESTA DI SANT'ALESSANDRO 2014 ISCHIA 1° PARTE - (1°Appuntamento di Borghi e Castelli in scena)
Primo appuntamento di “Borghi e Castelli in scena” è ad Ischia: un piccolo borgo incastonato nella natura del porto di Ischia; una vera e propria gemma ricca di storia e di tradizioni che ogni anno, il 26 agosto, in occasione della festa di Sant'Alessandro prende vita e come il più bello dei tesori schiuso dallo scrigno incantato si mostra in tutto il suo splendore.
Le sue case dalla caratteristica architettura isolana, con i colori pastello e le verande in fiore, la chiesina posta al centro dell'antico borgo (reperti storici testimoniano sia stato tra i primi insediamenti isolani), le viuzze strette e piastrellate e tutta l’atmosfera del borgo stesso per il magico giorno del 26 agosto cambia, assume un aria ancora più incantevole e misteriosa, un connubio che non solo attrae ma cattura e colpisce.
Organizzato da anni dalla Pro Loco S. Alessandro, il corteo storico, quest’anno si svolgerà con quasi 400 figuranti e passerà lungo le strade principali dell’Isola, partendo dal Castello Aragonese e terminando proprio presso la chiesina dedicata al santo che è un po’ il fulcro dell'intero borgo incantato. Si parte dai coloni greci, a seguire, in rigoroso ordine cronologico, i romani che scelsero Aenaria come isola ideale. Si continua così arrivando ai vaporosi e signorili abiti delle dominazioni che per secoli si sono alternate, come i Ferrante, i D’Avalos e la splendida Vittoria Colonna, ma anche l’antipapa Baldassarre Cossa e altre figure dell’alto clero dell'epoca, per poi arrivare alla coppia regale con Ferdinando II di Borbone.
A precedere questa suggestiva manifestazione ci sarà sabato 23 agosto una serata omaggio per Giorgio Buchner, archeologo tedesco, famoso per i suoi studi sulle origini dell’isola d’Ischia e delle colonie della Magna Grecia, a partire dalle ore 21,30 presso la piazzetta della chiesa di Sant’Alessandro. Interverrà anche l’attore Romeo Barbaro e sono previste anche delle degustazioni tipiche isolane.
Lunedì 25 agosto, dalle ore 21,30, ci sarà il corteo dei gruppi gemellati con Ischia: particolarità della festa di Sant’Alessandro appunto, il gemellaggio con gruppi provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, la cui storia è intrecciata nelle diverse dominazioni con la popolazione isolana. A partire dalle ore 21,30 sfileranno dalla chiesa di Sant’Alessandro alla piazzetta San Girolamo circa 140 figuranti dei gruppi della città di Marino (città natale di Vittoria Colonna), di Pescara con il gruppo di Popoli, il gruppo storico scozzese di Norman Fidess, il gruppo locale della ‘Ndrecciata, il balletto di Barbara Rumore e gli sbandieratori.
Si chiude il 26 agosto con la sfilata storica dei costumi d’epoca: a partire dalle ore 18 di martedì 26 agosto i figuranti partiranno dal Castello Aragonese percorreranno le strade principali del comune di Ischi, con carrozze, e giungeranno sino al borgo di Sant’Alessandro, dove si tiene la tradizionale messa nella chiesina bianca dedicata al Santo.
Davvero un modo unico ed indimenticabile per rivivere in pochi attimi la storia dell'isola d'Ischia e capirne le radici tradizionali e culturali, grazie al programma “Borghi e Castelli in scena” del Comune di Acerra (ente capofila) finanziato dalla Regione Campania con fondi europei, con l’obiettivo di valorizzare il Complesso monumentale del Castello di Acerra e il centro storico, il complesso Badiale Santa Maria del Plesco e il centro storico di Cicciano; Piazza Duomo, Piazza Marconi, Piazza Colleggio e il centro storico di Nola; Il Castello Aragonese e la Chiesa di Sant’Alessandro di Ischia; il palazzo Baronale e il Palazzo De Rinaldi di Roccaraionola.
Video: TV Cultura Bruno Aymone Channel
Montaggio: Fatima Estrella
Ottimizzazione: Lucrezia Verbena
Postproduzione: Baypressagency
Regia: Bruno Aymone
Tradizioni, la processione del 24 dicembre a Lacco Ameno
Tradizioni. La processione del 24 dicembre presso la Chiesa di S.Rocco e Congrega di Sant'Anna
Basilica Pontificia S. Vito M. – Forio: La Santa Messa del 9 giugno 2019
Festa della Madonna delle Grazie - Monsoreto (VV) - 2014 - 3/6
Uscita della Madonna ed inizio della processione
Teleischia - Festa di Sant'Anna. La Pro Loco Lacco Ameno contesta il verdetto della giuria popolare
Teleischia - TV della Campania sul digitale terrestre LCN 89/273
INCORONAZIONE ISCHIA 30 MAGGIO 1992