Artemisia Gentileschi le opere di firenze
Artemsia Gentileschi. Le opere Fiorentine. Documentario 2009. regia Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi. Art Media Studio, Firenze In Occasione del restauro del dipinto David e Betzabea di Artemisia, finanziato da Jane Fortune, The Florence Committee of National Museum of Women in the Arts, il video documenta, attraverso le opere, il percorso artistico fiorentino dell'artista.
Cimitero di Staglieno: i restauri
Restauri realizzati nel 2013 e Restauratori
SANTO VARNI (1807-1885) / Tomba di Giuditta Varni, 1875
Porticato superiore a levante - Aff.Res.Co. s.n.c. (Emilia Bruzzo, Francesca Mensi), Genova
G.B. CEVASCO (Genova 1814 -- 1891) / Speranza (1876-78)
Pantheon, esterno, lato destro - Artemisia Restauro s.r.l. (Elena Franceschini, Carmelo Quijada) Forlì/Genova
G.B. CEVASCO (Genova 1814 -- 1891) / Carità (1876-78)
Pantheon esterno, lato sinistro - Bottega del Restauro s.a.s. (Amalia Sartori), Genova
LORENZO ORENGO (Genova 1838 -- 1909) / Tomba Benjamin Whitehead, 1885
Area dei Protestanti - Francesca Saitta, Genova. Con Alice Fiorà, tirocinante
LORENZO ORENGO (Genova 1838 -- 1909) / Tomba Julia Morison Bentley, 1887
Area dei Protestanti - Francesca Saitta, Genova. Con Alice Fiorà, tirocinante
MICHELE MARCENARO e LORENZO MASSA (Genova 1858 -- 1941) / Tomba di Felice Romani, 1888
Boschetto irregolare - Nielsen Restauri (Axel Nielsen), Genova
GIUSEPPE NAVONE (Genova 1855 - 1917) / Tomba Alfred Noack, 1896
Area dei Protestanti - Bottega del Restauro s.a.s. (Amalia Sartori), Genova
LORENZO ORENGO (Genova 1838 -- 1909) / Tomba Pescia, 1897
Boschetto irregolare - Aff.Res.Co. s.n.c. (Emilia Bruzzo, Francesca Mensi), Genova
IGNOTO SCULTORE-ORNATISTA GENOVESE (XIX-XX sec.) / Tomba di Constance Mary Lloyd (moglie di Oscar Wilde), 1898 ca.
Area dei Protestanti - Bottega del Restauro s.a.s. (Amalia Sartori), Genova
servizio di Mauro Gaggero
video di Alessio Bixio
Centro Video - Redazione Web Comune di Genova
Giuditta e Oloferne di Donatello
See Florence Videos - La statua di Giuditta e Oloferne di Donatello completata nel 1464 e visibile in Piazza della Signoria (copia) e all'interno del Museo di Palazzo Vecchio (originale)
Descrizione codici antichi Malatestiani
credit agricole fa restaurare codici medievali della Biblioteca Malatestiana
cosa sono i codici miniati? i codici miniati sono libri medievali, copiati da frati quando ancora non esisteva la stampa a caratteri mobili.
“Cesena città della Biblioteca Malatestiana. È così che ci piacerebbe venisse citata la nostra città ed è impegno della Fondazione Cassa di Risparmio e di Crédit Agricole affinché la strada intrapresa sia sempre più praticata. Ed è nostra intenzione, insieme ai vertici Crédit Agricole che ci hanno dato tutta la disponibilità, dimostrare la nostra sensibilità a favore e a sostegno della valorizzazione culturale della biblioteca”.
Così il presidente della Fondazione Crc Guido Pedrelli ha aperto poco fa la conferenza stampa durante la quale è stato presentato l’intervento di restauro di sei codici malatestiani che, insieme ad altri 337, compongono i codici, prodotti fra il IX e il XV secolo, conservati in Malatestiana. Testi greci, ebraici, latini, spesso impreziositi da decorazioni e miniature: un patrimonio librario per il quale la Malatestiana è stata il primo bene italiano inserito nel Registro della Memoria del Mondo Unesco. I codici interessati dal restauro sono: Malatestiano SII.2, Innocenzo IV, “Apparatus in Decretales; Malatestiano S.II.5, Raymundus De Pennafort, “Summa de poenitentia” e “Summa de matrimonio”; Malatestiano XXII.3, Silius Italicus, “Punica”; Gaius Valerius Flaccus, “Argonauticon libri VIII”; Malatestiano CVII.3, Albertus Magnus, “De animalibus libri XXVI”; Malatestiano D.VII.3, Remigio De Auxerre, “Commentario ai Salmi”; Malatestiano S.XII.6, Cicerone, “De Repubblica, liber”; Ausonio, “Periochae Homeri Iliadis et Odysseae”; Coluccio Salutati, “Declamatio Lucretie”; Avogaro da Orgiano, “Declamatio”; Matteo da Orgiano, “Lugubris epistula”. L’impegno economico del restauro è di circa 10mila euro.
Da Napoli un itinerario archeoculturale per scoprire Italia
Nella sala 65 del Museo di Capodimonte a Napoli ritorna il Trittico in alabastro con le storie della Passione che risale alla seconda metà del XV secolo. L'altare da campo di Ladislao Durazzo rinvenuto nella chiesa di San Giovanni a Carbonara ma acquisito tra il 1809 ed il 1813 dal Museo Nazionale è un polittico in tre ante di legno lungo tre metri e sul quale in alabastro sono incise le scene più salienti della Passione di Cristo, interventi del Laboratorio di Restauro di Capodimonte a cura di Bruno Tatafiore.. Il Trittico è una delle 250 opere restaurate grazie alla banca Intesa San Paolo per una spesa di oltre 1 milione di euro ed è parte della mostra che apre i battenti a Napoli in sei sedi espositive. Da oggi e sino al 9 luglio sono in mostra presso Museo di Capodimonte, Gallerie d'Italia- Palazzo Zevallos Stigliano, Museo Diocesano, Museo del Tesoro di San Gennaro , Cappella del Tesoro-Duomo di Napoli, Chiesa dei Santi Apostoli opere risalenti dall'VII secolo a.C. e sino al primo Ottocento e provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, e dai poli museali di Venezia, Firenze, Napoli e Musei Vaticani.
E' la prima volta che Napoli diventa la protagonista della sedicesima edizione del programma di restauri di opere appartenenti al patrimonio artistico nazionale promosso e curato da Intesa San Paolo.
Tra i reperti in mostra a palazzo Zevallos Stigliano il Vaso dell'Amazzonomachia 330 a.C. cratere apulo di eccezionale rilevanza archeologica. Nei depositi del Museo Archeologico Nazionale nel 2004 si fratturò. Il restauro del Laboratorio di Conservazione e restauro del Museo Archeologico gli ha donato nuova vita.
In mostra ancora dal Museo Archeologico Nazionale alcuni Frammenti di affreschi con armi gladiatorie appartenuti al quadriportico annesso al Teatro Grande di Pompei e risalenti al I secolo d.C. sempre a cura del laboratorio del Nazionale che ha restaurato, inoltre, la Stele funeraria detta 'Stele Borgia' 480-470 a.C. ca. La stele fa parte della settecentesca collezione Borgia ed apre l'esposizione di palazzo Zavellos Stigliano.
Provenienti da altre città il grande mosaico romano con scena di lotta, prima metà del III secolo d.C. proveniente da Reggio Calabria, la Testa di Medusa, 1799-1800, di Antonio Canova, proveniente dal Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa. Straordinarie anche il Sarcofago antropoide di Me-Isis o figlio di Isis, XXII -- inizi XXV dinastia egiziana, proveniente da Museo Civico Archeologico di Bologna dal quale proviene, inoltre, il Cartonnage di mummia, epoca greco-romana, I secolo a.C. ca.
Trinità dei Monti. Due mesi dal restauro.
La scalinata di Trinità dei Monti, capolavoro dell'architetto Francesco de Sanctis, è tornata ai suoi splendori grazie all'intervento di restauro finanziato da Bulgari. Il 22 settembre 2016 c'era stata la cerimonia di inaugurazione con l'orchestra di Santa Cecilia diretta dal maestro Antonio Pappano.
A due mesi esatti dalla riapertura siamo andati a vedere lo stato di salute.
TgTourism ha monitorato il sito in orari diversi per una settimana e non ha rilevato situazioni di degrado e sporcizia.
Uffizi: otto nuove sale dedicate a Caravaggio e all’arte del ‘600
Nel nuovo allestimento color rosso cremisi accanto alle opere di Michelangelo Merisi spiccano i capolavori di Artemisia Gentileschi, Rubens, Rembrandt, Annibale Carracci, Guido Reni, Cecco Bravo, Jacopo Chimenti, Gherardo delle Notti e Giusto Sustermans
Salvator Rosa, il ribelle della pittura napoletana
Carrellata di lavori del Ribelle del barocco pittorico partenopeo. Un geniale ed inesauribile interprete della grande scuola napoletana che ebbe modo di lavorare non solo nel campo della pittura ma anche in quello del teatro e della musica. Presente non solo nella Capitale del Regno ma anche a Firenze ed a Roma dove poi alla fine morì. Musiche di un altro grande del barocco napoletano, Bernardo Leo, tratte dall'opera Artaserse.
Artemisia Gentileschi - Giuditta che decapita Oloferne (spiegato ai truzzi)
Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 -- Napoli, 1653)
Giuditta che decapita Oloferne
1612-13, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte
olio su tela, cm. 158,8 x 125,5
09_la Giuditta e Oloferne di Donatello
Cesena-Bertinoro- Video itinerario
Cesena-Bertinoro. Video itinerario
LA REGIONE SOSTIENE IL RICONOSCIMENTO DELL'ISTITUTO TACCA
E' una scuola unica al mondo l'istituto professionale per l'industria e l'artigianato del marmo Pietro Tacca di Carrara, visitato dalla vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti insieme ai musei del marmo e delle arti plastiche. Nato alla fine dell'Ottocento come scuola del marmo su iniziativa di un consorzio di aziende private, l'istituto è la sola istituzione scolastica che forma specialisti e tecnici per la lavorazione dei materiali lapidei. Di qui la richiesta del riconoscimento da parte del Ministero di scuola atipica, sostenuta anche dalla Regione Toscana.
TWN 239 - Ed. del 26/09/2013 - Werner Bischof a Palazzo Reale
Edizione del 26/09/2013 girata a Palazzo Reale e dedicata alla fotografia del celere fotoreporter svizzero Werner Bischof. All'interno della puntata, come sempre, anche gli appuntamenti d'arte e musica dei prossimi giorni.
Restoration of Isabella de Medici at Carnegie Museum of Art | Restoring Paintings
Menarini Pills of art: Madonna della Seggiola di Raffaello (lingua italiana)
Con Pills of Art, Menarini ti porta a Palazzo Pitti, nella Galleria Palatina di Firenze, per scoprire le curiosità sul dipinto Madonna della Seggiola di Raffaello
Botticelli, icona del Rinascimento fiorentino
Firenze è conosciuta come la culla del Rinascimento: la città beneficiò sotto tutti gli aspetti di questo grande cambiamento sociale e divenne uno dei luoghi catalizzatori di quella corrente di pensiero, costituendo uno dei più importanti centri di rinascita della cultura mondiale.
La Galleria degli Uffizi raccoglie opere d'arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici, tra queste troviamo icone del rinascimento fiorentino come la Venere e la Primavera di Sandro Botticelli
Botticelli scelse di esaltare la grazia, l'eleganza intellettuale e la rappresentazione dei sentimenti per questo che le sue opere più celebri vennero caratterizzate da l'ideale equilibrio tra il naturalismo e l'artificiosità delle forme.
La sala temporanea che ospita i suoi dipinti è stata appositamente restaurata e adeguata negli impianti agli standard museali, grazie a una cospicua donazione della Fondazione non profit Friends of Florence
Friends of Florence ha come mission quella di preservare e valorizzare l'integrità culturale e storica delle arti Fiorentine, molti i progetti per una no profit amica di Firenze
Botticelli, icon of Renaissance Florence
Florence is known as the cradle of the Renaissance. And it developed into one of the major centers for the rebirth of Western culture, driving and reaping the benefits of the new currents of thought.
The city is home to one of the most important museums in Italy and the world. The core collection of the Galleria degli Uffizi originally belonged to the Medici family, and among these priceless masterpieces are Sandro Botticelli’s Birth of Venus and The Primavera (Allegory of Spring), true icons of the Renaissance.
The Birth of Venus is one of the artist’s most exquisite creations. His most famous paintings are characterized by an ideal balance between naturalism and the artful rendering of form, with a strong emphasis on grace, intellectual elegance and the depiction of feelings.
Botticelli grew up in family that was humble, but not poor, and he was apprenticed to Filippino Lippi’s workshop.
The room temporarily hosting his paintings was restored and upgraded to museum standards thanks to a major donation from the Friends of Florence Foundation.
Today’s opening of Room 41 is the first step and I must say that with the new lighting system the paintings are even more wonderful to look at. I am also delighted by the fact that visitors will still be able to see the artist’s works, study them and enjoy all this beauty while the Botticelli Room is being renovated this year.
For example, looking closely at The Primavera, currently one of the most popular paintings in the museum, we can see the flowers dotting the meadow. Indeed, the blossoms have been the subject of lengthy botanical and symbological studies.
The ongoing mission of the Friends of Florence Foundation, a non-profit U.S. organization, is that of preserving and enhancing the cultural and historical integrity of the artistic heritage in Florence.
Another project that we have recently begun is the restoration of Domenico Ghirlandaio’s fresco of The Last Supper in the Badia di Passignano. This marks our first project outside the “gates” of Florence: our mission extends beyond the city, and we are dedicated to saving works of art throughout Tuscany.
Music:
Windswept Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0
RRM 2014 - Museo Poldi Pezzoli: Imago Pietatis, Giovanni Bellini (ENG)
Video by La Cameranera di Massimo De Pascale
Restoration of Michelangelo's David is nearing its finish
(8 Mar 2004) SHOTLIST
1. Various of Florence
2. Various statue of David at at Galleria Dell'Academia
3. Cinzia Parnigoni, statue restorer on scaffolding
4. Close up brushing near David's ear
5. Various of Parnigoni working on David's head
6. SOUNDBITE (Italian) Cinzia Parnigoni, restorer of statue:
Surely in these months, I have made friends with the sculpture. It also helped me to forget a bit of this climate of tension around it. But, it is logical that I will never forget that the work I am doing is important work, above all because since I've been working on this sculpture, I have also had a direct contact with the expressions of a genius.
7. Various of statue
8. SOUNDBITE (Italian) Cinzia Parnigoni, restorer of statue:
It is a unique experience. When I began, my first approach was very emotional. I felt ill when I found myself for the first time on this scaffolding. Obviously, every day when I arrive here, I am aware that I am dealing with something special.
9. Various of statue
10. Parnigoni on scaffolding
11. Photographer taking photo
12. SOUNDBITE (Italian) Franca Falletti, Director of the Galleria Dell'Academia:
Yes, the crown is naturally a bit of a joke on our part because we noticed that it is prevalently women that are working on this sculpture. But this gesture also has its roots in a precise history. Documents show that in 1504, when David was in place in the Piazza Signoria, he had a crown of 28 gold leaves, although they don't tell us where the crown was. There are some historians who say that it was on his head and others that say that is was possibly a crown that covered his private parts or 'pudenda' as they used to call it.
13. Various of statue
DAVID GETS A NEW LOOK
After months of meticulous dabbing away at decades of dust and grime, a contested cleaning of Michelangelo's David is more than halfway done, with experts insisting the restoration has improved the marble masterpiece's appearance.
Franca Falletti, director of the Galleria Dell'Academia where David draws 1.2 (M) million visitors a year, told a news conference on Monday that work on the awe-inspiring statue would be finished by late May, four months shy of the 500th anniversary of the sculpture's unveiling.
Right now, Michelangelo's celebration of naked male beauty looks like a youth who emerged from the tub without scrubbing all over. Grimy gray streaks still coat parts of the statue, with the inner right thigh and much of his upper right arm still to be tackled.
But with roughly two-thirds of the dull patina removed, the statue depicting the heroic youth who did battle with Goliath is already bathed in a new light.
Some critics, like Columbia University professor James Beck, alleged last year that the restoration methods were potentially risky. Beck led an unsuccessful petition drive to persuade Italian authorities to set up an international panel to study the statue's health.
The restoration got off to an aborted start when an internationally respected restorer, Agnese Parronchi, quit last year rather than follow orders to use a cleaning method she feared could harm the sculpture.
A veteran of Renaissance art restoration and Parronchi's successor, Cinzia Parnigoni, expressed almost reverence toward David when interviewed atop a two-story high scaffolding by Associated Press Television News:
I felt ill the first time I found myself up on the scaffolding face to face with the masterpiece, she said.
But in the six months since, while applying a kind of mud pack of cellulose pulp and clay on David's marble flesh to soak away dirt, I made friends with this statue, she said.
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Giuditta ed Oloferne di Donatello - ParlArti a Firenze
Scopri, con me, i caratteri ed il significato di Giuditta ed Oloferne !
Questa è la famosissima statua di Donatello in Piazza della Signoria a Firenze.
LA ROCCA DI CESENA & la Biblioteca Malatestiana by Romanzo Popolare (Maggio 2019)
Romanzo Popolare:
viaggio tra i castelli e le rocche d'Italia.
(LA ROCCA DI CESENA & la Biblioteca Malatestiana):
un servizio tv del canale 222 sul digitale terrestre (Marco Polo),
andato in onda nella serata di Sabato 18 Maggio 2019.
Romagnavive ringrazia sentitamente.