Chiesa San Gennaro ad Antignano
La basilica minore pontificia di San Gennaro ad Antignano fu iniziata il 27 dicembre 1904 e terminata nel 1968
Sorge nei pressi del luogo in cui, nel 315, si verificò, per la prima volta, il prodigio della fusione del sangue di san Gennaro, dopo che, nel 1897, era stata eseguita la demolizione della cappelletta memoriale (da cui il luogo trae la denominazione popolare di abbasci'ê ccappelle (dal napoletano: giù alle cappelle), le quali erano, per l'appunto, due, dedicate, rispettivamente, a san Gennaro ed a san Pietro), e dopo il fallimento del progetto, voluto da Ferdinando II di Borbone, di realizzazione d'una basilica modellata su quella di San Francesco di Paola, progettata da Francesco Cappelli e Giuliano Taglialatela.
Napoli, 19 settembre 2017: il Vomero festeggia San Gennaro
San Gennaro e il Vomero: una tradizione che si rinnova
Ogni anno, di questi tempi, anche al Vomero fervono i preparativi per la festa di San Gennaro. Si tratta di un evento molto sentito dagli abitanti della collina. Bisogna ricordare, al riguardo, che la tradizione popolare, fonti epigrafiche e testimonianze monumentali collocano il primo miracolo della liquefazione del sangue del Santo Patrono proprio nel territorio del Praedium Antinianum, tappa obbligata, in epoca romana, lungo la via Puteolana che, per colles, collegava la città flegrea a Napoli. Il miracolo sarebbe avvenuto durante una pausa della processione liturgica organizzata dalla diocesi di Napoli e della Campania per la traslazione del corpo e della testa di San Gennaro dall’agro marciano, dove era la sepoltura, alle catacombe di Capodimonte, attuale dimora delle spoglie del santo. Il corteo avrebbe assistito al miracolo quando, durante una sosta sulla collina, Eusebia, la nutrice del santo, nata e residente nel casale di Antignano, fece dono delle ampolle contenenti il sangue del martire, raccolto, come si usava all’epoca, presso la solfatara all’atto del martirio, e custodite dalla stessa nutrice per anni. La tradizione popolare vuole che il miracolo sia stato determinato dall’incontro tra la testa ed il sangue del Santo. L’evento viene ricordato sia da un altorilievo posto nella Basilica in via S. Gennaro ad Antignano, una delle tre chiese dedicate al santo nel quartiere collinare, dove si osserva Eusebia che, genuflessa, dona le ampolle al Vescovo che guida la processione, sia dal cippo che nel 1941 venne posto dalla delegazione pontificia a poca distanza dalla stessa Basilica.
Gennaro Capodanno
Presidente Comitato Valori collinari