Casa Museo della Civilta Contadina e della Cultura Grika

Festa della Cranàra - Imesta kraunari

Festa della Cranàra
Calimera (Le) - Puglia
12-17 Maggio 2014

Silvano Palamà, Direttore della Casa Museo della Civiltà contadina e Cultura Grika di Calimera, ci guida, all'interno della Cappella della Madonna delle Grazie di Martignano (detta del Mantovano), alla scoperta del mondo dei carbonai.
La Mostra, a cura di Ghetonìa, ospita le immagini di Salvatore (Toto) Tommasi e le note esplicative dei processi produttivi e storici del carbone.

Intervista a Vito Bergamo - Tesi di laurea Cristina Russo - (Calimera)

Quest' intervista è parte del lavoro di Tesi di Laurea di Cristina Russo.

Laurea in Scienze della Comunicazione - Facoltà di Lettere e Filosofia - Relatore: Prof. Marcello Aprile

Vito Bergamo nasce nel 1948 a Calimera, dove frequenta la Scuola Elementare sotto la guida severa del maestro Ernesto Aprile. Frequenta le botteghe artigiane e apprende l'arte del mesciu frabbicatore (muratore). La pietra leccese diventa il materiale da lavoro a lui più congeniale.
Il suo impegno civile si rivolge a varie attività: Camera del lavoro di calimera (CGIL), Confederazione Nazionale Artigiani, (C.N.A) fonda anche il premio Antonio Montinaro, ed è uno dei soci di Ghetonìa (circolo culturale affiliato Arci). Attualmente custode della Casa-museo della Civiltà Contadina e della Cultura Grika di Calimera, nella quale mette a disposizione di giovani ed ospiti il patrimonio di conoscenze ed esperienza acquisito nell'università della strada.

Città di Martano in LIS (Lingua Italiana dei Segni)

Martano è stata considerata “la piccola capitale della Grecìa Salentina”, dove il griko, l’antico dialetto greco-salentino, è ancora conosciuto e parlato dagli ellenofoni della cittadina.
Il centro storico di Martano, nel suo nucleo più antico, veniva un tempo definito “LaTerra” e ricorda la cosiddetta “chora bizantina”, il borgo abitato di impianto medievale.
L’elemento architettonico dominante nel borgo antico è la “casa a corte”, simbolo indiscusso della civiltà contadina di un tempo ed espressione di una comunità industriosa.
Esse rappresentano un patrimonio architettonico di inestimabile valore, dove ancora oggi si respira il sapore antico del Salento contadino.

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