Edifici surreali. Casa Scaccabarozzi, la 'fetta di polenta' di Torino
Gialla, sottile e più alta degli altri: è la 'fetta di polenta', ovvero casa Scaccabarozzi, a Torino. Palazzo iconico della città piemontese, deve la sua fama soprattutto a un dettaglio: uno dei suoi lati è largo circa 50 cm. A progettarlo nel 1840 è stato il padre della Mole Antonelliana, Alessandro Antonelli, che lo realizzò anche un po' per sfida: non riuscendo a ottenere il lotto di terra adiacente al suo, volle dimostrare che, con la sua maestria, poteva edificare anche su un fazzoletto di terra minuscolo e dalla forma strana, sfruttando lo spazio in altezza anziché in larghezza. Dal 1881 la casa conta in totale nove piani, una cosa impensabile per l'epoca, per questo non furono in molti a credere nella sua stabilità. Ma 179 anni dopo casa Scaccabarozzi è ancora lì. . .di Valentina Ruggiu
Fetta di Polenta (Turin)
Architect Alessandro Antonelli has dropped the biggest slice of polenta that Turin has ever seen on via Giulia di Barolo. The 19th century Baroque landmark (nicknamed Fetta di Polenta, or Slice of Polenta”) looks like a hunk of cornbread because Antonelli had to find an innovative way to build a monumental building on a minuscule plot of land.
Mission by Gianluigi Ricuperati, Luigi Mancuso
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FETTA DI POLENTA, CHE MERAVIGLIA!
Casa Scaccabarozzi, conosciuta come la Fetta di Polenta, è uno degli edifici più insoliti di Torino.
La Fetta di Polenta a Torino
TORINO, Fetta di Polenta (Alessandro Antonelli)
una produzione Lc Quintiliano TV 2009 Torino
Casa Scaccabarozzi
Testo da Wikipedia (l'enciclopedia libera)
Casa Scaccabarozzi, detta anche la Fetta di Polenta, si trova a Fetta di Polenta, all'angolo fra corso San Maurizio e via Giulia di Barolo. L'ingresso dell'edificio si trova al numero 9 di via Giulia di Barolo.
Il progetto di questo quartiere fu commissionato nel 1840 alla Società Costruttori di Vanchiglia di cui faceva parte anche il famoso Alessandro Antonelli, progettista della Mole Antonelliana. Progettato da Antonelli stesso, si dice, venne costruito più per scommessa che per vera esigenza. Il terreno su cui doveva sorgere il palazzo era di proprietà dello stesso architetto, infatti, ed aveva forma trapezoidale-triangolare molto stretta. Per capire ancora meglio la probabile scommessa che si era prefissato di vincere, basta guardare le dimensioni dei lati del palazzo, circa 16 metri su Via Giulia di Barolo, 5 metri scarsi su Corso San Maurizio e solo 54 cm di parete dalla parte opposta a quella del Corso.
Il palazzo è composto da 9 piani, 2 sotterranei e 7 fuori terra (incluso il pian terreno) che sono collegati da una piccola scala a forbice in pietra. I balconi e le finestre sono aggettanti come anche i cornicioni. All'ultimo piano si trova un corridoio-ballatoio che corre ininterrottamente lungo i lati delle facciate sul corso e sulla via. Nel lato di 54 cm, per ottimizzare al massimo lo spazio, Antonelli fece incastrare la canna fumaria. L'altezza complessiva dello stabile è invece di 24 metri.
I primi tre piani furono ultimati nel 1840, mentre i successivi tre furono aggiunti solo nel 1881.
Il nome comune Fetta di Polenta che gli viene comunemente attribuito, discende dal colore giallo e dalla forma del palazzo che assomiglia molto ad una vera e propria fetta.
Il nome ufficiale Casa Scaccabarozzi discende invece dal cognome della moglie dell'Antonelli che, oltre a dargli il nome, vi abitò per qualche anno assieme al marito, quando nessuno voleva andare ad abitarci per paura che crollasse essendo per l'epoca un edificio che sfidava le classiche regole in fatto di costruzioni.
Curiosità
A causa delle strette scale che permettono il passaggio da un piano all'altro, è impossibile portare i mobili ai vari piani, motivo per cui, anni addietro, per effettuare tale operazione venne installata una carrucola all'ultimo piano.
Una lapide sull'entrata ricorda che in questo palazzo abitò per breve tempo anche il famoso Niccolò Tommaseo, compilatore del Dizionario della Lingua Italiana, presumibilmente nel 1859, prima del suo trasferimento a Firenze.
Grazie alle sue profondissime fondamenta riuscì a resistere inizialmente all'esplosione della Regia Polveriera di Borgo Dora nel 24 aprile 1852 che lesionò molti edifici della zona, in un secondo tempo al terremoto del 1887 che rase quasi completamente al suolo il quartiere ed infine fu risparmiato anche dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Fetta di polenta
La fetta di polenta.
Un piccolo edificio nel centro di Torino che ha molto da raccontare.
Video realizzato dagli studenti della 4^ B dell'IIS Avogadro di Torino.
Risultato del progetto di alternanza scuola-lavoro realizzato con la collaborazione del centro servizi didattico (CeSeDi), intento alla rivalutazione di alcuni monumenti storici della città di Torino.
Alla Scoperta dei Segreti: Nel cuore di Torino - ArchiE20 Eventi d'Architettura
Ciclo Alla Scoperta dei Segreti, organizzato da ArchiE20:
Percorso guidato all'interno dell'intercapedine dell'edificio progettato da Antonelli, per poi proseguire la visita a Casa Scaccabarozzi (fetta di polenta) e concludendo la serata a Palazzo Abegg, sede di QCTerme Torino.
- ArchiE20 Eventi d'Architettura -
IL NOSTRO SITO UFFICIALE
Alla Scoperta dei Segreti: Nel cuore di Torino - METROcorto video
Ciclo Alla Scoperta dei Segreti, organizzato da ArchiE20:
Percorso guidato all'interno dell'intercapedine dell'edificio progettato da Antonelli, per poi proseguire la visita a Casa Scaccabarozzi (fetta di polenta) e concludendo la serata a Palazzo Abegg, sede di QCTerme Torino.
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The Italy of Thomas Jefferson
A lecture by Maria Cristina Loi (Politecnico di Milano)
Over the course of his long and intense life, Thomas Jefferson spent a mere twenty days in Italy, between April 12 and May 2, 1787. It was a short trip which he chronicled in his journal and in numerous letters. Jefferson's itinerary took him from the border with France to Milan by way of Turin and Genoa, but he was mostly interested in farmland, vineyards, rice fields, new machineries and production techniques.
His journal contains a detailed account of this unique experience, but only a few annotations regarding the country’s art and architecture.
After all, he did not include Rome in his tour, as it was perhaps a bit too far, nor did he stop in Verona, Venice or Vicenza, where he could have admired the magnificent works by Andrea Palladio, the Italian architect who then became a crucial source of inspiration for Jefferson’s architectural work.
Nevertheless, he was largely influenced by Italian art and culture, especially architecture, so much so that for a long time historians have considered him a Palladian and a neoclassicist.
And even though several different influences are detectable in Jefferson’s architecture, there is an indissoluble connection between his work and that of Andrea Palladio, the Italian architect and author of one of the most renowned treaties of all time, “Quattro Libri Dell’Architettura”. Jefferson himself once referred to it as his “bible”.
On the occasion of the opening of the exhibition Thomas Jefferson: An Italian President
Casa Italiana Zerilli-Marimò
New York University
March 23, 2017
La fetta di polenta
impariamoitaliano.com
Torino, la notte bianca delle edicole: Troppe rivendite chiuse in pochi mesi
After hours per l'edicola di via Po a Torino, aperta fino alle 22 per la notte bianca delle edicole, l'iniziativa lanciata in tutta Italia dal Sinagi, il sindacato dei giornalai che vuole sensibilizzare sulla crisi del settore. Nell'ultimo anno tra Torino e la provincia hanno abbassato le serrande quasi cento edicolanti - Spiega Manuela Bongianni, segretario piemontese del Sinagi - Noi siamo le lanterne, i punti di riferimento per molte persone e queste lanterne non bisogna spegnerle. . .di Alessandro Contaldo
Audioguida per Milano, Villa Belgiojoso e Museo dell'Ottocento
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Le scritte antisemite sul pianerottolo nel quartiere Borgo Po a Torino
Dopo le scritte antisemite comparse la scorsa settimana a Mondovì sulla porta della casa dove vive il figlio di una staffetta partigiana e deportata politica, un nuovo episodio di antisemitismo si è registrato a Torino. Una signora ultra settantenne, con mamma era di origine ebraica, si è recata in Questura per denunciare che questa mattina sul suo pianerottolo all'interno del palazzo in cui abita, nel quartiere Borgo Po è comparsa una scritta Crepa sporca ebrea. Sull'episodio indaga la Digos.Guarda anche - Cuneo, scritta antisemita sulla porta di casa: L'autore non conosce la storia: mia madre deportata per motivi politiciLeggi anche - Scritte antisemite sul muro della donna ebrea: presidio di solidarietà a Torino
Torino, così i piromani hanno devastato una pizzeria di Rivoli
Si pensava a un corto circuito, invece è stato un raid punitivo. Ci sono tre indagati per l'incendio che ha devastato il ristorante pizzeria Milù di Rivoli il 10 dicembre 2018. Si tratta di due uomini e una donna, indagati in concorso per danneggiamento seguito da incendio: i tre, una trentaduenne moldava e due cittadini di origini romene di 25 e 36 anni, sono stati ripresi dalle telecamere nella notte mentre davano fuoco all'esterno del locale. Ma si tratterebbe solo degli esecutori materiali: secondo gli investigatori c'è infatti un mandante, che avrebbe avuto dissapori con la famiglia del titolare dell'attività incendiata. Non si esclude che dietro al gesto ci siano anche motivazioni sentimentali. Le indagini, condotte dalla Stazione di Rivoli e dai militari della Sezione Operativa, sono state coordinate dal sostituto procuratore Roberto Furlan (di CAMILLA CUPELLI)
30 sec of Torino - City of Art
Video realizzato da Fargo Film e prodotto da Fondazione De Fornaris e Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, in collaborazione con GAM - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino. Il progetto nasce nell'ambito della settimana torinese a New York per l'Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti.
Il video sarà proiettato su uno dei billboard di Times Square, New York, dal 28/10 al 3/11/2013 (24h per 4 volte all'ora).
Torino 2013.
Turin | Wikipedia audio article
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Turin
Listening is a more natural way of learning, when compared to reading. Written language only began at around 3200 BC, but spoken language has existed long ago.
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SUMMARY
=======
Turin (; Italian: Torino [toˈriːno] (listen); Piedmontese: Turin [tyˈriŋ] (listen)) is a city and an important business and cultural centre in northern Italy. It is the capital city of the Metropolitan City of Turin (an administrative division of Italy) and of the Piedmont region, and was the first capital city of Italy from 1861 to 1865. The city is located mainly on the western bank of the Po River, in front of Susa Valley, and is surrounded by the western Alpine arch and Superga Hill. The population of the city proper is 878,074 (31 July 2018) while the population of the urban area is estimated by Eurostat to be 1.7 million inhabitants. The Turin metropolitan area is estimated by the OECD to have a population of 2.2 million.The city has a rich culture and history, being known for its numerous art galleries, restaurants, churches, palaces, opera houses, piazzas, parks, gardens, theatres, libraries, museums and other venues. Turin is well known for its Renaissance, Baroque, Rococo, Neo-classical, and Art Nouveau architecture. Many of Turin's public squares, castles, gardens and elegant palazzi such as the Palazzo Madama, were built between the 16th and 18th centuries. A part of the historical center of Turin was inscribed in the World Heritage List under the name Residences of the Royal House of Savoy.
The city used to be a major European political center. From 1563, it was the capital of the Duchy of Savoy, then of the Kingdom of Sardinia ruled by the Royal House of Savoy, and the first capital of the unified Italy (the Kingdom of Italy) from 1861 to 1865. Turin is sometimes called the cradle of Italian liberty for having been the birthplace and home of notable individuals who contributed to the Risorgimento, such as Cavour.The city currently hosts some of Italy's best universities, colleges, academies, lycea and gymnasia, such as the University of Turin, founded in the 15th century, and the Turin Polytechnic. In addition, the city is home to museums such as the Museo Egizio and the Mole Antonelliana. Turin's attractions make it one of the world's top 250 tourist destinations and the tenth most visited city in Italy in 2008.Even though much of its political significance and importance had been lost by World War II, Turin became a major European crossroad for industry, commerce and trade, and is part of the famous industrial triangle along with Milan and Genoa. Turin is ranked third in Italy, after Milan and Rome, for economic strength. With a GDP of $58 billion, Turin is the world's 78th richest city by purchasing power. As of 2010, the city has been ranked by GaWC as a Gamma World city. Turin is also home to much of the Italian automotive industry.Turin is well known as the home of the Shroud of Turin, the football teams Juventus F.C. and Torino F.C., the headquarters of automobile manufacturers FIAT, Lancia and Alfa Romeo, and as host of the 2006 Winter Olympics.
Torino, scritta antisemita sui muri di un palazzo
Nel quartiere di Borgo Po
Turin | Wikipedia audio article
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00:04:16 1 History
00:04:25 1.1 Ancient origins
00:05:29 1.2 Roman times
00:06:35 1.3 Middle Ages
00:08:06 1.4 Early modern
00:09:39 1.5 Late modern and contemporary
00:14:50 2 Geography
00:15:33 2.1 Climate
00:16:53 3 Administration
00:19:04 4 Main sites
00:19:13 4.1 City centre
00:31:25 4.2 San Salvario
00:34:42 4.3 Crocetta
00:40:22 4.4 Cenisia
00:44:10 4.5 Cit Turin
00:45:57 4.6 San Donato
00:51:59 4.7 Aurora
01:01:23 4.8 Vanchiglia
01:07:44 4.9 Main churches
01:09:13 4.10 Villas, parks and gardens
01:12:23 5 Demographics
01:13:58 6 Economy
01:16:02 7 Culture
01:16:11 7.1 Tourism
01:21:14 7.2 The Opera Houses
01:21:40 7.3 Literature
01:24:40 7.4 Media
01:25:36 7.5 Sports
01:29:16 7.6 Cinema
01:32:58 7.7 Cuisine
01:34:50 8 Education
01:36:16 9 Transport
01:40:50 9.1 Turin Public Transportation Statistics
01:41:49 10 Notable people
01:41:58 11 International relations
01:43:31 12 See also
Listening is a more natural way of learning, when compared to reading. Written language only began at around 3200 BC, but spoken language has existed long ago.
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Speaking Rate: 0.7619838754920064
Voice name: en-US-Wavenet-E
I cannot teach anybody anything, I can only make them think.
- Socrates
SUMMARY
=======
Turin (, Piedmontese: [tyˈriŋ] (listen); Italian: Torino [toˈriːno] (listen); Latin: Augusta Taurinorum, then Taurinum) is a city and an important business and cultural centre in northern Italy. It is the capital city of the Metropolitan City of Turin (an administrative division of Italy) and of the Piedmont region, and was the first capital city of Italy from 1861 to 1865. The city is located mainly on the western bank of the Po River, in front of Susa Valley, and is surrounded by the western Alpine arch and Superga Hill. The population of the city proper is 878,074 (31 July 2018) while the population of the urban area is estimated by Eurostat to be 1.7 million inhabitants. The Turin metropolitan area is estimated by the OECD to have a population of 2.2 million.The city has a rich culture and history, being known for its numerous art galleries, restaurants, churches, palaces, opera houses, piazzas, parks, gardens, theatres, libraries, museums and other venues. Turin is well known for its Renaissance, Baroque, Rococo, Neo-classical, and Art Nouveau architecture. Many of Turin's public squares, castles, gardens and elegant palazzi such as the Palazzo Madama, were built between the 16th and 18th centuries. A part of the historical center of Turin was inscribed in the World Heritage List under the name Residences of the Royal House of Savoy.
The city used to be a major European political center. From 1563, it was the capital of the Duchy of Savoy, then of the Kingdom of Sardinia ruled by the Royal House of Savoy, and the first capital of the unified Italy (the Kingdom of Italy) from 1861 to 1865. Turin is sometimes called the cradle of Italian liberty for having been the birthplace and home of notable individuals who contributed to the Risorgimento, such as Cavour.The city currently hosts some of Italy's best universities, colleges, academies, lycea and gymnasia, such as the University of Turin, founded in the 15th century, and the Turin Polytechnic. In addition, the city is home to museums such as the Museo Egizio and the Mole Antonelliana. Turin's attractions make it one of the world's top 250 tourist destinations and the tenth most visited city in Italy in 2008.Even though much of its political significance and importance had been lost by World War II, Turin became a major European crossroad for industry, commerce and trade, and is part of the famous industrial triangle along with Milan and Genoa. Turin is ranked third in Italy, after Milan and Rome, for economic strength. With a GDP of $58 billion, Turin is the world's 78th richest city by purchasing power. As of 2018, the city has been ranked by GaWC as a Gamma World city. Turin is also home to much of the Italian automotive industry.Turin is well known as the home of the Shroud of Turin, the football teams Juventus F.C. and Torino F. ...
Come si cura la morte. Viaggio negli hospice dove ci si prende cura del fine vita
fainotizia.it - Fine vita mai
di Daniela Sala
Le cure palliative sono le cure di fine vita. Nel momento in cui la medicina riconosce che non è più possibile fare nulla per sconfiggere la malattia molto invece resta da fare per quanto riguarda la cura della persona malata, della sua dignità e dei suoi familiari. C'è una legge, la legge 38 del 2010 che stabilisce il diritto di ogni persona di accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore. La legge prevede la creazione di una rete, che faccia capo alle asl per assistere costantemente il malato a casa (quando è possibile) oppure attraverso il ricovero in strutture dedicate. E c'è una legge addirittura del 1999 che ha stanziato dei fondi per la costruzione queste strutture: gli hospice. Gli hospice non sono nè Rsa (le residenze sanitarie assistenziali) né ospizi. E per essere accreditati con il sistema sanitario nazionale devono soddisfare dei criteri specifici, stanze singole, personale qualificato, spazio per i familiari e luoghi ricreativi per i pazienti.
Nel 2010, anno dell'ultimo censimento ufficiale, gli hospice in italia erano 229. gestiti da privati, fondazioni o pubblici. Le regioni con il maggior numero di hospice in rapporto agli abitanti sono l'Emilia Romagna e la Lombardia. Mentre ci sono regioni con uno o due hospice soltanto e che non hanno nemmeno utilizzato i fondi del '99. Insomma mentre sulla carta il diritto è garantito, la qualità dell'assistenza non è garantita equamente a tutti i cittadini.
C'è poi un altro problema: si stima che addirittura 9 pazienti su 10 non siano informati sulla propria effettiva condizione di salute né del fatto che la prognosi non superi i tre mesi di vita. Così ci sono pazienti che fino agli ultimi giorni di vita si sottopongono a chemioterapie o ad altri trattamenti invasivi sperando in un impossibile miglioramento, con un grave peggioramento della qualità di vita e privati della possibilità di decidere consapevolmente.
Interviste a:
Rossella Restuccia, Fondazione Sue Ryder;
Claudio Lunghini, Amici di Eleonora Onlus;
Valentina Pirone, coordinatrice personale infermieristico hospice Villa Giovanna;
Italo Penco, coordinatore Società italiana cure palliative - sezione Lazio;
Furio Zucco, curatore della monografia Hospice in Italia 2010 - seconda rilevazione ufficiale;
Gianlorenzo Scaccabarozzi, vice presidente della Commissione nazionale cure palliative;
Silvana Zambrini, responsabile volontari Antea;
Riccardo Sonnino, medico Antea;
Paolo Notaro, No pain Onlus;
Emiliana Gemellini, responsabile risorse umane hospice N. Falde;
Meri Negrelli, volontaria File;
Elena e Stefania, volontarie File;
Gioia Pastacaldi, referente hospice Fiore di Primavera - Prato
Musiche:
Atomik Circus, Butterfly effect
Atomik Circus, Dancing with Eagles
Anitek, Waiting Process
Dteix, Oxygen
Traffic In My Head, Wake Up