Trento - Castel Beseno
Trento - Castel Beseno (talora indicato come Schloss Pysein nei testi di lingua tedesca) è la più grande struttura fortificata del Trentino-Alto Adige. Situata nel territorio del comune di Besenello, in provincia di Trento, attualmente è una delle sedi del complesso museale del Museo provinciale del Castello del Buonconsiglio.
Fin dall'antichità dalla sommità della collina si poteva controllare tutta la sottostante Vallagarina e l'accesso alla valle che conduce a Folgaria.
Le prime notizie certe riguardo a questa fortezza risalgono al XII secolo, allora feudo dei conti di Appiano, ed abitato da una famiglia di loro vassalli: i Da Beseno. In seguito la storia di questo edificio si fa per la verità piuttosto travagliata, intorno al 1200 infatti la chiesa trentina, in parte per acquisti ed in parte per donazioni diventa proprietaria di buona parte della struttura, ciononostante esso rimase sotto il controllo di due rami distinti della famiglia Beseno: quello di Enghelberto e quello di Odolrico, ma la rivalità tra le due fazioni porta ad un decadimento prematuro sia castel Beseno che Castel Pietra, su cui entrambe le famiglie vantavano dei diritti.
Circa un secolo più tardi il castello passa sotto il controllo di Guglielmo II da Castelbarco, che provvede a restaurarne buona parte, ed infine verso la metà del Quattrocento un altro importante personaggio entra nella storia di questo edificio, si tratta di Marcabruno II Castelbarco, il quale si trova nel bel mezzo delle diatribe tra le truppe di Venezia e quelle Trentine e Tirolesi; è proprio in questo frangente che si sviluppa la famosa Battaglia di Calliano (1487), dove seimila veneti furono uccisi o catturati. Fu una vera e propria sconfitta per i veneziani e il loro comandante Roberto Sanseverino d'Aragona, che morì annegato nell'Adige.
Nel corso del Cinquecento a seguito di un incendio esso viene ricostruito e rinnovato, mutando il suo aspetto di castello medievale in quello di residenza, conservando però la sua identità di fortezza difensiva ben armata. Le vicissitudini non finirono così presto: verso la fine del Settecento infatti esso fu nuovamente protagonista di un sanguinoso assedio da parte delle truppe napoleoniche che, nonostante l'ingente spiegamento, non riuscirono ad avere la meglio, venendo sconfitte dopo giorni di assedio da una colonna di truppe austriache giunte in difesa di Castel Beseno.
In seguito, a causa della più tranquilla situazione politica, e quindi alla perdita di importanza di questa struttura difensiva, inizia un lungo periodo di decadenza del castello, che verrà infine abbandonato nel corso dell'Ottocento, per essere infine donato nel 1973 alla Provincia Autonoma di Trento, che ne avviò subito il restauro per farne una delle sedi distaccate del museo del Castello del Buonconsiglio.
La struttura, restaurata nella seconda metà del XX secolo, ha una forma ellittica che copre tutta la sommità della collina calcarea, estendendosi in lunghezza per 250 metri e in larghezza per circa 50 metri.
Il volto culturale di TRENTO Città delle Alpi
Mentre fervono i preparativi per i Mercatini di Natale, Trento e il Trentino si preparano a mostrare agli ospiti di tutt’Europa il volto di una regione di confine attraversata da grandi fermenti culturali.
Il volto noto ai più di questa inclinazione storica ed artistica è sicuramente rappresentato dal Castello del Buonconsiglio che come ci conferma Alessandro Casagrande, responsabile della comunicazione di questo museo oltre che degli altri monumenti e collezioni provinciali.
Il Castello è una miniera inesauribile della storia di questo limine vivo e pulsante con una panoramica lungo diversi millenni dedicata all’archeologia delle Alpi, nonché dei processi storici ed artistici che l’hanno caratterizzata.
Ad impreziosire le attrattive per esperti e non ci pensano inoltre due mostre dal forte richiamo.
In primo luogo troviamo la mostra curata da Emanuela Rollandini e dedicata allo straordinario Riposo durante la fuga in Egitto realizzato nel 1831 da Francesco Hayez, il più grande interprete della cultura romantica in Italia.
Si tratta di un’opera celata al grande pubblico fin dall’anno della sua realizzazione e che oggi può essere ammirata accanto a diversi altri quadri dell’artista quali la Vergine addolorata, una Madonna con Bambino altri ancora.
Gli spazi espositivi del Castello presentano inoltre il San Sebastiano dello scultore Andrea Briosco, detto il Riccio per via la sua capigliatura.
Si tratta di una scultura inedita del grande artista al quale il Castello aveva dedicato dieci anni fa una rassegna monografica, come ci spiega la conservatrice del museo Luciana Giacomelli.
Quella che vediamo è un’opera in terracotta realizzata sul finire del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento che, nella tensione del volto, nella modellazione incisiva e grafica dei capelli, nella resa anatomica serrata e precisa del corpo evidenzia i tratti tipici dell’arte del Riccio.
Con Alessandro Casagrande ricordiamo poi gli allestimenti che faranno del Buonconsiglio anche un’attrattiva natalizia così come delle iniziative che riguardano gli altri castelli del Trentino ad iniziare da Castel Thun.
Siamo poi allo spazio al Sass nella centralissima piazza Battisti per conoscere da vicino la Trento romana: una testimonianza che equivale ad un grande viaggio nella storia urbana e domestica.
Siamo poi al ristorante albergo al Vecchio Mulino che si incontra sulla strada che da Trento conduce a Riva del Garda, poco prima di Vezzano.
Un posto tranquillo, quasi defilato dove l’ospite può degustare piatti della tradizione alpina così come della cucina di mare: un connubio garantito dall’esperienza di Armando Corsini e Italo Petrucci animatori di questa nuova esperienza turistica e gastronomica.
Foto Archivio APT Trento - P. Geminiani
Castello Del Buonconsiglio – Introduzione – Trento – Audioguida – MyWoWo Travel App
Ciao, sono Michele, la tua guida personale ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto a una delle meraviglie del mondo, il Castello del Buonconsiglio.
Il magnifico Castello del Buonconsiglio rappresenta il più importante e noto complesso monumentale del territorio trentino. Il primo aspetto che puoi notare è la sua imponente estensione. È infatti formato da numerosi fabbricati, risalenti a diversi periodi, ed è circondato da imponenti mura. Conseguenza diretta di questa ricca stratificazione storica è la straordinaria varietà stilistica degli ambienti, grazie alla quale la visita al castello si trasforma in un'accattivante percorso tra poderose torri medievali, raffinate logge veneziane, affreschi rinascimentali e decorazioni barocche dal gusto decisamente teatrale.
La posizione, leggermente sopraelevata rispetto alla città, rende evidente la motivazione originaria della costruzione, ovvero la protezione della popolazione: infatti il castello sorge dove prima c'era un antico Castrum romano edificato a scopi difensivi...
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All'armi, all'armi! a Castel Beseno
Nell'ambito della rassegna dicastelincastello, promossa dal Centro Servizi culturali S. Chiara in collaborazione con il Servizio Attività culturali della Provincia autonoma di Trento e con il Castello del Buonconsiglio – Monumenti e collezioni provinciali, il 6 e il 7 agosto gruppi storici da tutta Europa hanno trasformato Castel Beseno in un campo di battaglia
CASTELLI DEL TRENTINO hd
Ecco il trailer dei nuovi filmati realizzati dal Castello del Buonconsiglio! A partire da maggio il visitatore potrà acquistare presso i bookshops dei castelli i dvd dei nuovi documentari realizzati dal museo e dedicati alla storia dei castelli provinciali trentini. Ricostruzioni in 3d, spettacolari riprese aeree con droni, immagini realizzate con la massima definizione raccontano in tre lingue ( italiano, inglese e tedesco) la storia di Castel Thun, Castel Beseno, Castel Stenico e del Castello del Buonconsiglio. I filmati, della durata di circa 30 minuti l’ uno, sono stati realizzati dalla ditta Mediaomnia che ne ha curato riprese, montaggio, traduzione testi, musiche, duplicazione e confezionamento.
Best Attractions and Places to See in Trento, Italy
Trento Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Trento. We have sorted Tourist Attractions in Trento for You. Discover Trento as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Trento.
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List of Best Things to do in Trento, Italy
Gruppo Dolomitico Sciliar-Catinaccio, Latemar - UNESCO
Piazza Duomo
MUSE - Museo delle Scienze
Torre Aquila
Cattedrale di San Vigilio
Castello del Buonconsiglio Monumenti e Collezioni Provinciali
Fontana del Nettuno
Via Belenzani
Spazio Archeologico Sotterraneo Del Sas
Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni
CASTEL STENICO.mp4
Musica:Irish Hymn di Frema.
Sovrastando l'omonimo paese nelle Giudicarie esteriori, Castel Stenico è uno dei più antichi della regione ed altrettanto fortezza di grande importanza strategica.
La sua storia è legata inseparabilmente a quella dei principi vescovi che lo possedettero fino al Settecento quando, con l'occupazione delle truppe napoleoniche, ebbe inizio la sua decadenza. Nel 1975 passò alla Provincia, ospitando d'allora in poi mostre, concorsi d'arte contemporanea e fotografica come anche una significativa raccolta archeologica.
Edifici e cortili si susseguono piuttosto movimentati, circondati dalla cinta muraria a sud e racchiusi dalla robusta cortina esterna verso nord. Al cortile esterno si affaccia il palazzo romanico. La torre della fame rappresenta il nucleo più antico di Castel Stenico e del Duecento è anche la cappella di S. Martino, che contiene un pregevole ciclo d'affreschi sacri di scuola romanica. Da segnalare anche la sala del Camino Nero e quella dei medaglioni con figure allegoriche.
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Hunched on the brow of the hill from which it dominates the area of the outer Giudicarie, Stenico Castle is a symbol of the power of the Bishop Princes of Trento in the region.
Dating back to the medieval period, from the 13th century it became the property and summer residence of the bishop princes, as well as the base for the captain, who was responsible for the administration of the region.
Successive captains and bishop princes made alterations over the centuries, expanding, adapting and embellishing the castle, which today appears to be an integrated and harmonious complex.
From the outside it has the appearance of a severe and imposing medieval fortress, while inside sculptural decorations and beautiful frescoes give it the look of an elegant residence. The most significant changes were made during the eras of Johannes Hinderbach, a committed humanist, and Bernardo Cles, one of the most important men from the history of Trento, a powerful figure and sophisticated patron.(tratto da:CASTELLO DI STENICO-Castello del Buonconsiglio monumenti e collezioni provinciali)
Trentino: Castel Thun
Castel Thun, è uno splendido esempio di architettura castellana trentina, e di come un’architettura, anche impegnativa, può sorgere in un luogo naturalmente delicato tra cime di monti e dolci declivi a coltivi, evolvendosi nel tempo, crescendo in area e cubatura, subendo rimaneggiamenti, senza mai oltraggiare né la bellezza del paesaggio, né l’estetica dello sguardo.
Armonico risultato di varie fasi evolutive, il castello Imponente e austero, fu la dimora di una delle più potenti famiglie feudali della regione.
Situato su una collina, domina la Valle di Non, circondato da un vasto sistema di fortificazioni costituito da torri, mura, bastioni e fossati; ingentilito con ampi giardini estesi a monte e a valle, incanta col suo fascino.
Emblema degli antichi fasti di una delle più potenti casate trentine, Castel Thun è stato edificato a metà del 1200, fu abitato dall’omonima famiglia fino al 1992, quando venne acquistato dalla Provincia autonoma di Trento; conserva gli arredi originali, le preziose collezioni d'arte, un'importante biblioteca con migliaia di volumi e una ricca pinacoteca.
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MuSe - Museo delle Scienze di Trento - Trento Science Museum
Trento - In un'ex area industriale di circa 19 mila mq, la Provincia autonoma di Trento ha chiesto a Renzo Piano non solo un museo, ma un centro di riflessione sul rapporto tra natura e uomo. Ed è nato il MUSE. Talmente riuscito che, unico museo italiano, si è meritato una menzione d'onore all'European Museum of the Year Awards 2015.
Il museo “firmato” da Renzo Piano è stato negli ultimi anni uno dei più visitati in Italia ed in Europa.Dai cambiamenti climatici ai segreti del DNA, dai primi uomini alle sfide della sostenibilità, dalle montagne alle foreste tropicali. Lo spettacolare museo realizzato dove un tempo sorgeva un’area industriale affascina con informazioni efficaci ed “effetti speciali”. Qui si possono vivere le stesse emozioni di una scalata sulle pareti dolomitiche o di una discesa libera con gli sci.
I visitatori sono invitati a toccare con mano fossili e minerali, impronte di dinosauri e pietre dipinte dai primi uomini. Ma si può pure usare il microscopio, oppure entrare nella grande serra con piante vive della foresta della Tanzania. E’ una vera palestra della scienza: installazioni interattive consentono infatti di imparare facilmente i principi della fisica e della meccanica.
Scrigni di cultura e storia in Trentino
Il Trentino, crocevia delle Alpi e terra di confine, è sempre stato attraversato dai grandi eventi della storia.
Fra questi ve ne sono due che hanno contribuito, nel tempo, a farne una sorta di capitale europea: il Concilio che prese il nome, appunto, dal capoluogo, Trento; e la Grande guerra del 1914-18.
Iniziamo da quest’ultima che, come noto, ebbe inizio in Trentino nel 1914, un anno prima dell’allora Regno d’Italia.
Il Trentino era stato fino a quel punto una terra inserita nei domìni degli Asburgo e quindi legata all’impero Austroungarico.
40.000 Trentini vennero arruolati con la divisa austriaca e spediti in massa sul fronte orientale, mentre una sparuta minoranza, rappresentata dall’irredentista Cesare Battisti, aderì all’esercito italiano.
Il Museo Italiano della Guerra di Rovereto, inserito nell’imponente castello cittadino, è un esempio unico, per contenuto ed estensione, per conoscere gli eventi legati a questo conflitto mondiale che mutò i destini dell’Europa e del mondo.
Camillo Zadra, storico ed infaticabile animatore del Museo, ci conduce all’interno dei percorsi storici, archivistici, iconografici e militari dedicati alla Grande guerra.
Qui troviamo anche uno spaccato sociale, legato alla vita al fronte dei soldati, alla percezione del conflitto, alla vita quotidiana dentro le trincee.
Una visita al castello di Rovereto sarà sicuramente l’occasione per ripercorrere una storia di dolore, ma anche per apprezzare ed approfondire il tema della pace, della nonviolenza e dell’amore per la democrazia.
Siamo poi a Trento al Castello del Buonconsiglio.
Simbolo della “città del Concilio”, il museo apre la sue porte ai visitatori che intendono conoscere da vicino la vita dei Principi Vescovi. Nelle sue ampie stanze e lungo le logge rinascimentali si potranno ammirare gli affreschi di Marcello Fogolino che animò la vita culturale prima del Concilio, mentre presso Torre Aquila è presente il celebre ciclo dei mesi con affreschi riguardanti la vita quotidiana, le stagioni e i lavori nei campi nel Trentino tardo medievale.
Dopo una scorsa a Casa de Gentili a San Zeno ci occupiamo di una serie di progetti ambientali a partire all’importanza delle acque e dei fiumi per questa terra.
L’energia idroelettrica derivata dalla tante centrali presenti fornisce anche un’occasione di sviluppo per la cultura e l’ambiente. I progetti di cui vi parliamo sono infatti sostenuti dal Bim Adige, un importante ente che si occupa della ricaduta economia e sociale derivante dallo sfruttamento razionale delle fonti rinnovabili.
Castel Beseno
Risalendo la Vallagarina da Rovereto a Trento in prossimità di Folgaria, sorge sulla sommità di una collina strategicamente importante la più grande struttura fortificata del Trentino: Castel Beseno. Le prime notizie certe risalgono al XII secolo, allora feudo dei conti di Appiano e residenza della nobile famiglia dei Da Beseno.
Castel Beseno di ombrasera
Castel Beseno, Trento, Italy. Il più grande castello del Trentino. Nei pressi di Besenello, controllava l'accesso alla Vallagarina. Costruito nel XII secolo dai Da Beseno, ristrutturato un secolo dopo da Guglielmo II ed infine nel XV secolo da Marcabruno II Castelbarco passato alla storia per la famosa Battaglia di Calliano in cui furono uccisi o catturati seimila veneti comandati da Roberto Sanseverino d'Aragona annegato nell'Adige (come è ricordato da una ricostruzione che si trova all'interno). Resistette anche a un assedio di Napoleone Bonaparte. Restaurato alla fine del XX secolo, oltre al piccolo museo, offre allestimenti medievali e relative rappresentazioni di grande fascino.
English version:
Castel Beseno, Trento, Italy. The largest castle in Trentino. Near Besenello, controlled access to the Vallagarina. Built in the twelfth century by the Da beseno, renovated a century later by William II and during the XV century by Marcabruno Castelbarco.
The Strength of the Fortress: the halls of the Palazzo di Marcabruno host a permanent exhibition, which, with the aid of reconstructions, videos and models, illustrates the battle of Calliano. On the 10th August 1487, in fact, the plain below the castle was the scene of the confrontation between the Tyroleans and the Venetians who were moving towards Trento in an attempt to expand their hegemony over that territory. The republic of Venice suffered an unexpected and resounding defeat and the famous leader Roberto da Sanseverino lost his life during the battle. You can see a copy of the memorial stone depicting him with the overturned banner of St Mark.
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DOSSO DOSSI AL BUONCONSIGLIO
Intervento Manuela Bottamedi (M5S) Consiglio Provinciale Trento 11 dicembre 2013
L'intervento della consigliera provinciale Manuela Bottamedi (Movimento 5 Stelle), trentino5stelle.it, durante la seduta del Consiglio Provinciale di Trento dell'11 dicembre 2013. consiglio.provincia.tn.it