Riaperta la Cripta della Cattedrale di Otranto | InOnda WebTv
Sabato 19 luglio 2014 è stata riaperta la cripta della Cattedrale di Otranto dopo un attento restauro durato circa 3 anni.
Adibita a cripta nell'XI secolo, anche se di cripta ha ben poco, nacque probabilmente come tribunale romano. È di stile mesquita, ha quarantadue colonne monolitiche, i suoi archi sono a ferro di cavallo.
La cripta, che si snoda nell'area sottostante dell'abside, del presbiterio e di parte dell'aula della Cattedrale, possiede tre absidi ed è suddivisa in 9 navate, ciascuna delle quali comprende 5 campate.
Non si conosce con precisione la data in cui fu costruita, si presume in epoca romana.
Si accede alla cripta o attraverso due scalinate poste lungo le navate laterali della cattedrale o tramite una porta sita lungo una fiancata del duomo otrantino.
All'interno della struttura vi sono quattro finestre ad imbotte. Settantadue colonne sostengono la volta. Trenta sono addossate lungo le pareti, e le restanti sono collegate da volte a crociera.
Presentano materiali diversi: marmo levigato, grezzo, porfido, cipollino, gres, breccia orientale.
I capitelli sono stati realizzati con materiale di spoglio e presentano stili differenti.
Alcune pareti conservano ancora degli affreschi antichi e delle lastre marmoree.
Piazza Duomo e Santa Croce a Lecce
Due gioielli dell'architettura barocca di Lecce. Una visitina la farei durante le prossime vacanze in Salento!
Duomo di Lecce, Lecce
© During our stay in Lecce, Italy, we visited the very impressive Duomo di Lecce (Lecce Cathedral) or Cathedral of the Madonna Assunta.
Chiesa Sant' Irene - Lecce
Chiesa dei Morti, la cripta segreta
Una cripta segreta, nel cuore di Pizzo di Calabria, rimasta sconosciuta fino al 1973, quando venne alla luce durante lavori di restauro della stessa.
DUOMO DI LECCE
Per saperne di più visita
Passeggiata per il centro storico di Lecce, fino ad arrivare a piazza Duomo
Lecce si distingue per la ricchezza e l'esuberanza del barocco tipicamente seicentesco delle chiese e dei palazzi del centro, costruiti nella locale pietra leccese.
Lo sviluppo architettonico e l'arricchimento decorativo delle facciate è stato particolarmente curato durante il Regno di Napoli e ha caratterizzato la città in modo talmente originale da dar luogo alla definizione di barocco leccese.
La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Lecce, chiesa madre dell'arcidiocesi metropolitana omonima. Si trova in piazza del Duomo, nel centro storico della città.
Il tempio possiede due prospetti, di cui il principale è quello a sinistra dell'Episcopio, mentre l'altro guarda l'ingresso della piazza.
La facciata principale è piuttosto semplice sotto il profilo decorativo; il prospetto settentrionale, invece è ricco ed esuberante e rappresenta l'ingresso principale della chiesa per chi entra nel sagrato.
Il Campanile del Duomo venne costruito tra il 1661 e il 1682 dall'architetto leccese Giuseppe Zimbalo su incarico dell'allora vescovo della città, Luigi Pappacoda.
L'interno, a croce latina, è a tre navate divise da pilastri a semicolonne.
Il Duomo accoglie al suo interno 12 altari, più quello maggiore, ed è ricco di opere pittoresche realizzate da diversi artisti, tra i quali Giuseppe da Brindisi, Oronzo Tiso, Gianserio Strafella, G. Domenico Catalano e G. A. Coppola.
Tra i monumenti architettonici più importanti della città vanno, inoltre, citati:
-Basilica di Santa Croce
-Basilica di San Giovanni Battista al Rosario
-Chiesa di Sant'Irene dei Teatini
-Chiesa del Gesù
-Chiesa di Santa Chiara
-Chiesa del Carmine
-Chiesa di San Matteo
-Chiesa di Sant'Angelo
-Chiesa di Santa Maria degli Angeli
-Palazzo dei Celestini
-Monastero dei Teatini
-Castello
-Porta Napoli
-Porta Rudiae
-Porta San Biagio
-Anfiteatro Romano
-Teatro Romano
Lecce: alla scoperta di Piazza del Duomo
Oggi visitiamo la splendida Piazza del Duomo a Lecce, una delle pochissime piazze chiuse d'Italia, tra le più belle. Prima di diventare il fulcro della vita religiosa nella città chiesa, esemplare dell'arte barocca leccese, in età normanna, era polo delle principali funzioni civili e religiose. Nel primo grande quadrato si svolgeva la fiera del Vescovo, istituita nel 1452, che richiamava mercanti e compratori da tutto il territorio; l'area del Duomo e dell'Episcopio accoglieva invece i fedeli per le benedizioni e le cerimonie sacre. La piazza, racchiusa da un recinto difensivo e sorvegliata dall'alto campanile, utilizzato come torre di vedetta, assolveva anche il ruolo di cittadella fortificata accogliendo la popolazione in caso di pericolo.
L'area cambiò totalmente aspetto alla metà del 1600 quando Sant'Oronzo divenne patrono della città, prendendo il posto di Sant'Irene ed il Vescovo del tempo, Luigi Pappacoda, affidò a Giuseppe Zimbalo, uno dei più importanti artisti del periodo, la ristrutturazione della cattedrale (1659-1670) dedicata all'Assunzione della Vergine.
Lo Zimbalo ricostruì anche il Campanile,alto 70,72 metri, collocandolo sul lato sinistro della piazza, a simboleggiare l'egemonia leccese sul territorio, e rendendolo punto di riferimento del centro storico e dell'intera città.
Alla destra del Duomo, l'Episcopio (palazzo Vescovile), ricostruito nel 1632, su un precedente edificio quattrocentesco, e modificato nel 1758 da Emanuele Manieri,funge da elemento di raccordo tra la chiesa ed il Seminario e fa da sfondo scenografico alla piazza.
Il Palazzo del Seminario è invece una delle opere più significative del barocco leccese, costruita successivamente, alla fine del '600 laddove sorgevano le botteghe, oggi sede del Museo Diocesano di Arte Sacra. Lla costruzione fu salutata come una delle meraviglie del mondo tanto è raffinato e armonioso il prospetto realizzato con cura dalle maestranze locali che eseguirono l'opera. oggi il Museo Diocesano di Arte Sacra.
Chiesa Sant'anna Galatina
La Cripta di S.Maria degli Schiavi sotto la Cattedrale di Messina
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Città di Otranto: Erede di Bisanzio | InOnda WebTv
Basilica Di Santa Croce – Interno – Lecce – Audioguida – MyWoWo Travel App
Il grandioso interno della Basilica è diviso in tre navate da 16 magnifiche colonne in marmo. In corrispondenza della cupola le colonne sono accoppiate per reggere meglio il peso. Se osservi i capitelli delle colonne sembrano fiorire ma, guardando bene, vedrai spuntare la testa di un apostolo.
Dopo la caotica facciata, qui percepisci un senso di calma e purezza. Lo spazio è ampio e splendente, inondato dalla luce che si irradia dal rosone o che piove dalla lanterna della cupola, e che simboleggia l'irrompere dello splendore divino. Grazie a questa luce la chiesa appare accogliente e questa bellezza è esaltata dal magnifico soffitto a cassettoni che sembra magicamente sospeso, con gli elementi dorati che brillano come stelle. Al centro del soffitto vedi la tela con la Trinità di Giovanni Grassi, affiancata dagli stemmi dell'ordine dei Celestini, cui apparteneva la chiesa.
L'architetto, Gabriele Riccardi, lo stesso che ha costruito la parte inferiore della facciata, ha voluto rappresentare il contrasto tra il mondo esterno, caotico, e quello purificato dalla luce della fede...
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Lecce - Basilica di Santa Croce
Basilica Di Santa Croce – Introduzione – Lecce – Audioguida – MyWoWo Travel App
Ciao, sono Barbara la tua guida personale ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto a una delle meraviglie del mondo: la Basilica di Santa Croce, l'edificio simbolo del barocco leccese e la più celebre chiesa della città.
Devi sapere che a Lecce e nel Salento, tra il '500 e il '600, quando la zona era un dominio della Spagna, si sviluppò un'originale stile barocco caratterizzato da ricchissime decorazioni esterne, influenzato dallo stile spagnolo dell'epoca, anch'esso piuttosto elaborato. Ma il barocco leccese” arricchiva gli edifici con innumerevoli rilievi e sculture, animate da formidabile forza espressiva, uniche al mondo, specialmente perché veniva usata la nota pietra leccese”, ovvero un calcare molto tenero che permette di essere scolpito facilmente.
Tra i più grandi esponenti di questo particolare Barocco c'erano gli architetti e scultori Gabriele Riccardi, Francesco Antonio Zimbalo, Giuseppe Zimbalo e Cesare Penna, che hanno tutti lavorato, uno dopo l'altro, proprio alla Basilica di Santa Croce tra il 1548 e il 1689...
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Palazzo Seminario e Cappella -Lecce
La cripta nascosta di Torre dell'Orso
OTRANTO CRIPTA
DOPO DUE ANNI DI RESTAURI LA SPLENDIDA CRIPTA DELLA CATTEDRALE DI OTRANTO E' NUOVAMENTE VISITABILE, TAPPA IRRINUNCIABILE PER I TURISTI E TESORO INESTIMABILE PER GLI OTRANTINI
Basilica Di Santa Croce – Esterno – Lecce – Audioguida – MyWoWo Travel App
I lavori per la costruzione della Basilica ripresero nel 1606, quando Francesco Antonio Zimbalo aggiunse alla facciata il portale maggiore con la doppia coppia di colonne corinzie e le due porte laterali con un disegno invadente e singolare, ben lontano dal linguaggio del Riccardi. Osserva come il portale centrale si sovrappone agli archetti ciechi e come gli stemmi alla sommità dei portali laterali guastano l'armonioso disegno circolare dei rosoni.
La parte superiore della facciata invece si deve a Giuseppe Zimbalo, figlio di Francesco Antonio, che fu il maggiore architetto locale del Seicento, qui aiutato dal fantasioso e geniale scultore Cesare Penna, anch'egli di Lecce.
Penna scolpì lo straordinario rosone barocco, tra i più pregevoli che l'arte moderna possa ricordare. Il rosone è un turbinio di foglie e cerchi decorati finemente, ed è incorniciato da due colonne corinzie e affiancato da nicchie con le statue di San Benedetto e San Celestino.
A Giuseppe Zimbalo invece si deve il disegno complessivo e la parte più alta, detta fastigio...
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Tempio di San Francesco d’Assisi - Gaeta ( Latina - Lazio - Italy )
Il tempio di San Francesco è un luogo di culto cattolico di Gaeta, situato nel centro storico della città, all'interno del territorio della parrocchia che insiste sulla cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta.
La chiesa venne costruita a partire dal 1283, grazie alle donazioni di Carlo II d'Angiò, come luogo di culto annesso ad un convento fondato dallo stesso Francesco di Assisi nel 1222; nella seconda metà degli anni 1850 venne radicalmente restaurata in stile neogotico su progetto di Giacomo Guarinelli, grazie all'interessamento di papa Pio IX e i finanziamenti di Ferdinando II delle Due Sicilie.
L'edificio è situato sul versante del monte Orlando rivolto verso il golfo di Gaeta, in una posizione dominante sul centro storico della città; viene talvolta definito erroneamente come duomo cittadino per la sua collocazione scenografica e la sua elaborata architettura.
L'esterno, quanto l'interno, è caratterizzato dalla ricca decorazione plastica ottocentesca in stile neogotico, progettata da Giacomo Guarinelli, che copre l'antica struttura gotica del XIII-XIV secolo.[4]
La facciata, rivolta verso sud, è preceduta da una monumentale scalinata che porta al sagrato. Essa, nella sezione centrale, si articola in due rampe simmetriche, ciascuna delle quali segue una traiettoria a semicerchio, formando al centro uno spiazzo ove, sopra un alto piedistallo, vi è la statua della Religione di Luigi Persico (1853), raffigurata come una donna in piedi che tiene in mano una grande croce.
Poco al di sopra del cornicione che separa i due ordini, a ridosso di ciascun contrafforte, entro una nicchia (e le due centrali anche coperte da un alto baldacchino), vi sono quattro statue marmoree di diversi autori; da sinistra, esse raffigurano: San Bernardo (di Tomaso d'Arnaud), Sant'Ambrogio (di Tito Angelini), Sant'Agostino e San Tommaso d'Aquino (entrambi di Tommaso Solari)