ROCCA S.STEFANO - Un borgo immerso nel verde
VIDEO DI PROMOZIONE TURISTICA DEL COMUNE DI ROCCA SANTO STEFANO (RM)
Promosso dal Comune di Rocca Santo Stefano e realizzato da Federico Ceci e Fernando Impei.
Cugnoli (Pe). Chiesa di Santo Stefano Martire
Visita a questa stupenda chiesa molto ricca de arte e cultura ,durante il 15°giroborgo d''abruzzo del 9.7.2017 ,video girato da wilma guetti . un ringraziamento speciale a nostra guida Simona Manardi come lintervento di Giovanni S. che ci spiego il ritrovamento in sacrestia di questa statua importante
Il meraviglioso borgo di Pacentro (AQ) - by Icaro Droni
icarodroni.it
Il borgo è situato in una zona collinare (690 m) sulle pendici delle Montagne del Morrone, a guardia dell'ingresso della Valle Peligna. L'elemento architettonico più rilevante è il Castello Cantelmo, costituito da un complesso di tre torri quadrate (sec. XIV) disposte secondo una pianta a quadrilatero, circondate da un ampio fossato. Sono inoltre presenti 3 torrioni rotondi a rinforzo della cinta esterna (sec. XV).
ra le tradizioni locali spicca la Corsa degli Zingari, gara podistica a piedi nudi che si tiene la prima domenica di settembre in onore della Madonna di Loreto. I giovani del paese salgono sulle pendici del Colle Ardinghi, che si trova di fronte al paese, e al suono improvviso della campana della chiesetta dedicata alla Vergine si lanciano scalzi lungo il ripido e aspro sentiero che dal colle porta alla chiesa riportando non poche ferite.
Le foto contenute nel filmato sono di L. De Rocco
Per approfondimenti culturali, visitate il blog di Leo De Rocco:
Una produzione Icaro Droni:
Icaro Droni é un marchio di Icaro di L.Stammitti & C. Sas
icarodroni.it - info@icarodroni.it - 327-8199405
Paese che va' in Tv... Abbateggio (Pe) di Enzo Coletta seconda parte
In questa seconda parte di Paese che va', l'intervista a Enzo Mirigliani, patron di Miss Italia, sulla Battaglia di El Alamein, e allo scalatore del K2, Giampiero Di Federico. Sono intervenuti: Antonio Di Marco, Enza Di Marco, Don Gilberto Ruzzi, Enrico Breda, Gabriele Di Pierdomenico, Carlo Spatola Mayo; hostess Simona Renzetti.
MARCHE - OFFIDA Uno dei Borghi più Belli d'Italia [full HD]
© CLAUDIO MORTINI °°
Centro del subappennino marchigiano (AP), il cui territorio è posto interamente tra le valli del fiume Tesino (a nord) e del fiume Tronto (a sud). Il centro abitato deve la sua pianta irregolare allo sperone roccioso sul quale sorge, ritagliato dai due rami sorgentizi del torrente Lama, affluente di sinistra del Tronto.
Le origini di Offida sono certamente antichissime, ma è tuttora controverso se siano da far risalire al periodo della dominazione Longobarda nel Piceno (VI sec. d.C.) o se, come vuole la tradizione, siano da ricollegare ai Pelasgi, un popolo originario dell'Asia Minore, venuto dal mare.
Questi raffiguravano il loro Dio con le sembianze di un serpente ed è probabile che il nome della città derivi proprio da questo (serpente = ophis).
Ai Pelasgi seguirono quasi sicuramente gli Etruschi e, tra il IX e il XI sec. a.C., i Piceni. Offida, che oggi rappresenta un vero e proprio gioiello
nel panorama dei piccoli centri storici dell'Italia centrale può considerarsi a ragione, uno dei luoghi più significativi dell'intera civiltà Picena.
Il centro storico è racchiuso all'interno delle Mura Castellane risalenti al secolo XII. Altro importante monumento della cittadina è rappresentato dal Palazzo Comunale, costruzione risalente al XI-XII, all'interno del quale si trova il Teatro Serpente Aureo.
Il principale monumento è rappresentato dalla chiesa di Santa Maria della Rocca, ricostruita nel 1330 su una chiesina del XI.
Nell'itinerario turistico non possono essere dimenticate: la Chiesa della Collegiata, la Chiesa dell'Addolorata dove è custodita la Bara del Cristo Morto, la Chiesa di S. Agostino, con l'annessa Cappella del Miracolo Eucaristico.
Storia del merletto a tombolo offidano
Fattori diversi contribuiscono a creare la storia, la civiltà, l'orientamento artistico di una città, tra essi sono da annoverare, in Offida, la lavorazione e il commercio del merletto a tombolo. I merletti offidani più antichi che si conoscono sono quelli risalenti al '400 che erano i camici di S. Giovanni da Capistrano e di S. Giacomo della Marca, conservati dai monaci di Monteprandone (A.P.) Il tombolo si inserì, facilmente, su una produzione locale di passamaneria, nel 1400 circa, ad opera di dame o nobildonne.
Agli inizi del 1600 la lavorazione e produzione locale del merletto erano rinomate per qualità e raffinatezza, tanto che il manufatto era ricercato ed esportato dai mercanti col nome di provenienza, come appare in un contratto di compravendita del 24/06/1612, ove sono indicati
25 merletti di Ofida, valutati 30 bolognini e 80 zagari di Ofida .
Nel 1728, con una petizione al papa Benedetto XIII, la comunità locale chiedeva protezione e provvedimenti contro i mercanti che commerciavano i merletti di Chioggia. Con l'incremento turistico della riviera adriatica, verificatosi dopo la fine degli eventi bellici '39 - '45, si determinò una notevole richiesta che portò a miglioramenti
tecnici e ad aumenti di introiti. Ancora oggi l'arte del merletto a tombolo si trasmette da madre in figlia e la tradizione continua perché essa è viva nell'animo delle offidane che sono fiere di sentirsi artiste.
A Ufid s' spènn puóch e s' magn' bè Con questo detto si cercava di ironizzare, da parte dei cittadini dei paesi limitrofi, sul fatto che, anticamente, gli offidani usavano consumare con una certa frequenza carne di pecora. Tale detto, però, possiamo dire che calza bene, per quanto riguarda la gastronomia offidana perchè realmente in Offida si spende poco e si mangia bene. Le specialità sono quelle della genuina cucina marchigiana che vanno dai maccheroncini con fegatini alle lasagne, dai fagioli con le cotiche agli arrosti misti, al baccalà con patate, allo stoccafisso con salsa piccante. Specialità locale è il CHICHIRIPIENO . Fra i dolci troviamo il FUNGHETTO .
Oltre alle specialità gastronomiche Offida è anche la culla di buoni vini con diversi D.O.C
LA COLLEGIATA SAN GIOVANNI DIVENTA BASILICA
La chiesa collegiata di San Giovanni Battista di Imperia Oneglia da domani, giorno della festa del Santo, potrà fregiarsi del titolo di Basilica. Dopo un iter durato anni, infatti il Vaticano ha concesso l’importante riconoscimento.
Marche- Paesi Medievali- Offida la città dei merletti al tombolo HD
Piuttosto incerte sono le origini di Offida. Lo stesso toponimo è oggetto di diverse interpretazioni e non aiuta a formarsi un'idea certa su come sia sorto il centro abitato. Nel territorio offidano sono presenti tombe picene (VII-V secolo a.C.) e vestigia romane, ma non c'è traccia storica certa fino al 578 d.C. quando gli Ascolani in fuga per l'invasione longobarda fondarono diversi castelli nei colli piceni, compresa Offida.
Secondo alcuni storici Offida già nel VII secolo sarebbe stato un centro di una certa importanza, divenendo sede di unGastaldato. Dello stesso ci sarebbero tracce in epoca carolingia e sotto il Sacro Romano Impero quando la città assunse grande importanza.
La chiesa di Santa Maria della Rocca, è una chiesa trecentesca della cittadina di OffidaSi tratta di una costruzione in laterizio in stile romanico-gotico, eretta da Maestro Albertino nel 1330su una preesistente piccola chiesa benedettina.Nell’anno 1039 Longino d’Azone, un signore di Offida di origine franca o tedesca, donava all’Abbazia di Farfa (che nelle Marche aveva il centro di riferimento a S. Vittoria in Matenano, nel Fermano) gran parte dei suoi possedimenti che si estendevano dal Tronto all’Aso, dal Polesio (Ascensione) all’Adriatico e con questi anche il castello di 0ffida e la chiesa di S. Maria della Rocca.Offida diventò possedimento dei monaci benedettini intorno al 1047, dopo che l’abate di Farfa, Berardo I, ebbe sistemato con il vescovo di Ascoli, conte Urbano, le donazioni di Farfa.La chiesuola di S. Maria venne parzialmente demolita quando i monaci pensarono di edificare la chiesa attuale e ciò accadde, come da epigrafe presente in un angolo del muro esterno della chiesa, nell’anno 1330.
Il borgo antico racchiuso dalle mure castellane del XV sec, è inserito tra I borghi più belli d'Italia. Posto su uno sperone roccioso, tra le valli del Tesino e del Tronto, è noto per la laboriosa e paziente arte del delicato merletto al tombolo, tradizione antica, a cui è dedicato un museo.
Posta tra Corso Serpente Aureo e Via Roma, è la piazza principale di Offida ed è molto particolare poiché presenta un’insolita forma triangolare. Tale aspetto risale alla seconda metà del 1700, quando furono demolite alcune strutture ospedaliere esistenti e venne costruita, sul lato sinistro, la nuova chiesa della Collegiata. Dopo l’unità d’Italia fu intitolata a Vittorio Emanuele II, mentre dal 1994 ha preso il nome di Piazza del Popolo. Ricca di monumenti che vanno dal Palazzo Comunale, databile tra il XIII e il XIV secolo (torre centrale merlata) alle chiese, ai palazzi gentilizi, ancora oggi, come in passato, costituisce il cuore della vita cittadina
Per realizzare manualmente il pregiato merletto occorrono pochi strumenti: un tombolo, cioè un rullo lungo circa 30 centimetri e dal diametro di 20 centimetri; una prebenda, dal latino prae habere, tenere davanti, così chiamata ancora in dialetto, cioè il reggitombolo a tre piedi, filo, spillini di ottone argentato e parecchie coppie di fuselli.
Le prime testimonianze storiche dell'uso del tombolo a fuselli, per la realizzazione di pregiati merletti, risalgono al Cinquecento, ma alcune opere pittoriche, insieme ad altre tracce, lasciano pensare che la tradizione fosse già salda almeno due secoli prima.L'arte del merletto a tombolo, dal latino tumulus cioè tumolo, è una tradizione che si tramanda da almeno cinque secoli da madre in figlia.
Il Santo del giorno San Giovanni da Capestrano
Liturgia del giorno: Sir 35,15b-17.20-22a; Sal 33; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14
Questo grande teologo e predicatore nacque a Capestrano (L’Aquila) il 24 giugno 1386 da un barone tedesco e da madre abruzzese. Terminati gli studi presso l’Università di Perugia, tornato a Capestrano per concludere il suo matrimonio (mai consumato) con la figlia del conte di San Valentino, nel 1413 fu eletto tra i sei giudici incaricati dell’amministrazione della giustizia a Perugia; due anni dopo la città fu occupata da Braccio da Montone e Giovanni venne incarcerato. Durante la prigionia ebbe la visione di S. Francesco d’Assisi che lo invitava a entrare nel suo Ordine. Il 4 ottobre 1416 vestiva l’abito francescano e quando la sposa andò da lui supplicandolo di non abbandonarla, egli la convinse a tornarsene in famiglia e a mantenersi vergine. Dopo la professione passò a Fiesole per compiervi gli studi, avendo come Guardiano e professore san Bernardino da Siena. Nel 1425 fu ammesso al sacerdozio e papa Martino V lo nominò Inquisitore dei Fraticelli, ribelli ed anarchici contro l’ordine morale e sociale. Da allora egli non ebbe più residenza fissa: efficace predicatore in varie città, in Francia e in Germania, fu poi Legato Apostolico in Austria, Baviera, Slesia e Polonia; fu zelante contro gli Ussiti di Boemia e per la crociata contro i turchi. Nel 1455 seguì le armate di Giovanni Uniate e con la sua infiammata parola contribuì alla vittoria di Belgrado, nel 1456, dopo la quale papa Callisto III istituì, in memoria, la festa della Trasfigurazione di Cristo. A causa dei disagi della guerra, Giovanni contrasse la malattia che lo portò alla morte il 23 ottobre 1456 a Villaco, in Austria. Il suo decesso fu un vero lutto internazionale, ma anche glorioso per le continue visite di pellegrini devoti presso la sua salma. Per difficoltà di varia natura sopraggiunte durante il processo di canonizzazione, Giovanni fu iscritto nell’albo dei santi da Alessandro VII soltanto il 16 ottobre 1690.
Il Borgo dei Borghi 2018: il più bello d'Italia è Gradara
La sera di Pasqua sono stati premiati i borghi più bell’Italia nel corso di una puntata speciale della trasmissione di Rai3 'Alle falde del Kilimangiaro'
Majella-i tesori della Valle dell'Avella-Pennapiedimonte (CHIETI)
Majella National Park
Valle dell'AVELLA-Pennapiedimonte (CHIETI)
Risalendo il Rio Avella,il 29 Ottobre 2011
Il video mostra la prima parte dei tanti tesori nascosti
nella immensa Valle dell'Avella
Fuochi Pirotecnici Festa Patronale 2019
Festa della Bruna 2013 is just arriving | La città dei Sassi, Matera
le luminarie e la gente in piazza la domenica prima della Festa
Mascalucia ieri #3 Quel distributore di benzina...alle porte del Paese.
QUEL DISTRIBUTORE DI BENZINA... ALLE PORTE DEL PAESE -
Piu' volte abbiamo fatto riferimento alla cosa: cioè che questi filmati sono opera e merito del Sig. Letterio Consoli, i cui genitori avevano un distributore di benzina Shell proprio accanto alla Villa Maria, alle porte del Paese.
Ed è proprio con queste immagini che si apre il video di oggi, ancora emozionantissimo.
Scene della Festa di san Vito, del Carnevale che fu, del poccu chinu di rassu che doveva essere preso e sollevato per diventare PREMIO e proprietà del vincitore.
Tanti incredibili momenti, ma soprattutto tanti VOLTI, tanti sorrisi, tanti espressioni di felicità di una Mascalucia che non c'è PIU'.
Gruppo Storia locale MDOC
Festa di S. Stefano Aci Bonaccorsi ....Sicilia ....Catania
Pescara - Disabile prigioniero in casa
Ostaggio di una casa popolare ancor prima della sclerosi che lo ha immobilizzato sei anni fa. E’ la storia di Moreno e del suo appello per un alloggio a piano terra, oppure un ascensore.
rete8.it
La Signora Losaccio in Il Presepe di Silvio
La Signora Losaccio intervistata da Manuela Modica su Radiostreet Messina spiega come il premier Silvio Berlusconi stia allestendo un meraviglioso presepe in Parlamento...
albacas licodia eubea
presentazione statue restaurate
Banda di Montemesola A mia madre Francesco Buzzacchino (1874 - 1908), Pulsano 2012.flv
Un altro compositore tarantino fu Francesco Buzzacchino (1874 -1908), nato a Taranto dimostra subito un particolare interesse per la musica. Fu insegnante di diversi strumenti musicali, diresse la filarmonica Silvestri di Taranto e compose varie canzoni, ballabili e piccole sinfonie. Fu anche valente maestro di scherma. Buzzacchino è l'autore di una delle più delicate marce funebri, tuttora molto eseguita durante i riti della Settimana Santa A mia madre. Muore a Taranto dove riposa nella cappella di famiglia
Borgo Medievale Serracapriola
Un Viaggio tra i Vicoli di Serracapriola.
Vi mostro la nostra casa in montagna ( Abruzzo )