Santa Maria della Misericordia a piè d'Agello
Festa della Madonna della Misericordia - Santa Messa
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2015/09/06 Festa della Madonna della Misericordia - Santa Messa
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Abbazia Santa Maria di Piè di Chienti o dell'Annunziata
Montecosaro mc è uno dei monumenti più interessanti della regione; venne eretta in forme romaniche nel sec. IX, più tardi rimaneggiata, e ha un ben conservato e suggestivo interno a due piani sovrapposti. Nella zona esisteva anticamente un monastero dipendente dall'Abbazia di Farfa. Qui, verso la fine del sec. IX, veniva eretta l'attuale chiesa che un'altra fonte fa risalire al secolo precedente allorché Carlo Magno, battuti i Saraceni nelle vicinanze, l'avrebbe fatta innalzare a ricordo della vittoria. La tradizione vuole che nel convento riparasse, nel 964, Guido, quando apprese la resa del padre Berengario in armi contro Ottone I. Sembra vi sostasse anche l'antipapa Callisto e che con un peso al collo venisse gettato da Ottone in un pozzo da cui sarebbe uscito miracolosamente. La chiesa, restò in possesso dell'Abbazia di Farfa sino al 1477 e quindi concessa all’Ospedale di S. Maria della Pietà di Camerino. I moderni accurati restauri l'hanno riportata all'antico splendore.La chiesa ha una disadorna facciata tripartita, del sec. XVII-XVIII. I fianchi, corsi da semplici lesene, sono adorni, nell'alzata centrale, di una fascia di archetti. Da osservare la *parte posteriore, con la grande abside movimentata da absidiole disposte a raggiera secondo uno schema nordico e sormontato dalla piccola abside della chiesa superiore, tutta decorata da lesene e archetti.Il caratteristico *interno basilicale a tre navate, è a due piani; in quello inferiore, la navata mediana, fiancheggiata dalle arcate delle navatelle che si ripetono al piano superiore, si apre nella parte anteriore fino al tetto a capriate e si prolunga in un basso presbiterio a 4 navate con abside semicircolare delimitata da pilastri, attorno al quale gira il deambulatorio. Al piano superiore, comprendente il presbiterio e gli ambulacri riservati ai monaci, si saliva originariamente solo per una strettissima scaletta (tuttora conservata). La navata centrale ha le pareti aperte in alto da finestre e animate da un partito decorativo di pilastri e archetti e termina in un'alta abside semicircolare. Nella parete destra sono stati riportati alla luce affreschi el Maestro di Offida (seconda metà sec. XIV). Altri affreschi della stessa mano sono nell'abside; in basso, da destra: Presentazione al Tempio, Adorazione dei Magi, Natività; nel catino, Cristo in mandorla tra S. Giovanni Battista e la Madonna della Misericordia. Alla parete sinistra un notevole *Crocifisso ligneo del sec. XV.
8-20 esclusi orari delle funzioni religiose
Ingresso gratuito
Di chiesa in Chiesa Macerata
MACERATA - Arrivare a Macerata da Roma. Arrivare allo Sferisterio e nella dotta delle Marche da San Pietro e dall'Anfiteatro Flavio. Oggi pullman a due piani, quadrilateri e littorine, permettono il collegamento tra i due centri, accomunati dal valore pontificio alla vigilia dell'unità.
Quando i motori e le macchine a vapore erano ancora in fasce e la trazione animale la faceva da padrone, Macerata era collegata dalla Via Lauretana, itinerario che collegava la Capitale con il centro mariano di Loreto.
I viaggiatori ed i pellegrini attraversavano il borgo di Sforzacosta e i risalivano sul colle di Santa Croce, per poi discendere in corso Cavour dove potevano fare stazione, fuori dalla porta Romana.
Mezzo millennio dopo, la Via Lauretana Maceratese è stata ripercorsa da chi sarà incaricato a farla conoscere. San Giuliano, Santa Maria della Misericordia e altri punti sparsi per la città, sono stati oggetto del cammino Di Chiesa in Chiesa, organizzato dal laboratorio di WebMarketing Turistico del Corso di Laurea Magistrale in progettazione e gestione dei sistemi turistici della locale Università, diretto da Gianluigi Corinto.
Duemila metri camminando tra chiese di vari stili, in cui gli studenti sono stati accompagnati da esperti quali Giacomo Alimenti, Germano Marconi, Mariella Troscé ed Edoardo Bressan, docente di Storia Contemporanea presso il Polo Bertelli.
Le immagini che vedete si riferiscono ai sotterranei della Chiesa di San Paolo, in Via Don Minzoni, fondata nel 1691, luogo di fondazione della Confraternita del Santo Sepolcro e luogo simbolo del Venerdi santo maceratese. Da queste parti sostavano in preghiera i pellegrini, innanzi a un crocefisso che la tradizione lo considera come miracoloso, rimasto in piedi tra le macerie all'indomani di un terremoto.
Passando per Piazza della Libertà si attraversa Corso della Repubblica per arrivare al capolavoro del Contini: la Chiesa di San Filippo Neri, riaperta al culto tre anni or sono e risalente al Settecento. Uno scrigno d'arte barocca e settecentesca, nella crocefissione del Mancini, nel San Gaertano da Thiene e nel Sant'Anna e i Santi del Donnini in cui Maria bambina è tra le braccia di Sua madre con accanto San Gioacchino e gli angeli.
Queste sono le chiese maceratesi, un modo per scoprire il fascino della città 365 giorni l'anno nella teatralità dello sferisterio e tra un libro e un altro.
Mornese 01/01/2016 apertura della Porta Santa
GIUBILEO DELLA MISERICORDIA 2015-2016
Mornese Santuario Giubilare
“Io sono la porta (cfr. Giovanni 10,7)”
Il Santuario dedicato a Santa Maria Domenica Mazzarello a Mornese, è stato scelto dal Vescovo della Diocesi di Acqui Terme, Mons. Piergiorgio Micchiardi, insieme ad altre tre in tutta la Diocesi, come Chiesa Giubilare.
Chi non potrà recarsi a Roma per vivere in pienezza il GIUBILEO DELLA MISERICORDIA, potrà farlo varcando la Porta Santa del Santuario di Mornese.
Passare attraverso la Porta Santa simboleggia il passaggio dal peccato alla grazia, ma per ottenere l’indulgenza plenaria, oltre ad attraversare la Porta Santa è necessario seguire un percorso spirituale che passa anche attraverso la confessione, la comunione durante la partecipazione alla messa, la preghiera secondo le intenzioni del Papa e naturalmente il compimento di opere di misericordia.
Chi per motivi di salute non può uscire di casa, può ricevere l’indulgenza plenaria partecipando alla preghiera comunitaria e alla santa Messa attraverso i mezzi di comunicazione.
Passeggiando per le Marche - 1° puntata
Un breve viaggio in terra marchigiana partendo da Monte Urano, passando per Montecosaro Scalo (visita alla Basilica di Santa Maria piè di Chienti - Chiesa dell'Annunziata), Sant'Elpido a Mare, Montegranaro e tornando a Monte Urano. Scorci di paesi collinari tra il mare e l'appennino.... al prossimo viaggio!!
Vigili del Fuoco - Macerata - Recupero Campane dal Santuario Santa Maria delle Vergini - www.HTO.tv
Vigili del Fuoco - Macerata - Recupero Campane dal Santuario Santa Maria delle Vergini -
Nelle immagini dei Vigili del Fuoco, le drammatiche conseguenze del sisma che ha colpito diversi comuni dell’Italia centrale il 24 Agosto, le repliche del 26 Ottobre e del 30 Ottobre.
Di parole sull’argomento ne sono già state profuse a fiumi ma, personalmente, credo non ne esistano di tali da riuscire a descrivere esaustivamente la devastazione ed il dolore generati da questa tragedia. Credo che la cosa più sensata sia “demandare” il compito, direttamente, alle immagini girate dai Vigili del Fuoco.
Le immagini testimoniano la violenza del terremoto, le immediate operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, l’incessante, ed instancabile, opera dei Vigili del Fuoco per cercare ed estrarre dalle macerie, il più delle volte a mani nude, i sopravvissuti e recuperare i corpi dei meno fortunati.
Un lavoro immane, svolto con la proverbiale abnegazione tipica del Corpo, non solo nei momenti immediatamente successivi alla catastrofe, ma che continua ancor oggi per rendere possibile la vita dei sopravvissuti e di quanti sono impossibilitati a rientrare nelle proprie abitazione perché crollate o gravemente danneggiate, in maniera dignitosa.
Un’opera che si perpetua ben oltre la “mera” emergenza e che prosegue anche per recuperare, e mettere in salvo, l’enorme patrimonio artistico di quei territori.
Agli Uomini ed alle Donne del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, impegnati nei soccorsi, va tutta la nostra gratitudine ed incondizionata riconoscenza.
Michela Cossidente
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Rai, la Santa Messa chiesa del Sacro Cuore o Santuario Divina Misericordia di Pescara 01/07/2018
Celebra il vescovo della diocesi di Pescara-Penne S.E. Mons. Tommaso Valentinetti
Misericordia Santa Maria di Ognina (CT) - Presentazione Zaino Tipo B Abz10
Presentazione Zaino Tipo B by Riccardo - Misericordia Santa Maria di Ognina (CT)
Giubileo, a Latina Porta Santa aperta fino al 25 novembre per Santa Maria Goretti
Ieri pomeriggio in tutte le diocesi del mondo la chiusura delle Porte Sante. Ma ce n'è una che invece resterà aperta anche dopo la chiusura di quella di San Pietro. Servizio di Leonardo Possati
Lungo le strade della misericordia - Così la pietà è annegata nel mediterraneo
Morti senza sepoltura sono poi inevitabilmente i migranti del Mediterraneo. Con Vittorio Piscitelli, Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, riflettiamo sulla questione immigrazione, sullo sfondo delle immagini degli ultimi sbarchi e di quel cimitero sommerso di vite che è il Mare Nostrum. In studio anche Alganesh Fessaha, attivista eritrea da 40 anni in Italia che, con la ONG Gandhi Charity, si interessa di quelle migliaia di persone in fuga dal regime, vittime del traffico di esseri umani.
13 novembre 2016, Sessa Aurunca - Chiusura Giubileo della Misericordia
Giunge a conclusione l’anno Giubilare della Misericordia, indetto da Papa Francesco l’8 dicembre scorso. Come in tutte le Diocesi italiane, domenica 13 novembre il vescovo Orazio Francesco Piazza ha celebrato il termine del Giubileo insieme ai presbiteri e alle comunità della Diocesi di Sessa Aurunca.
Si è posto fine, simbolicamente, ad un anno intenso, pieno di attività e di gesti concreti, ma che ha lasciato una grande eredità e ha aperto nuove prospettive di misericordia.
Molte le occasioni di preghiera, di formazione e di profonda spiritualità, momenti che sono rimasti nel cuore dei giovani, dei fedeli e degli operatori pastorali.
Al termine della celebrazione, con l’atto di affidamento alla Vergine Maria e la lettura del decreto vescovile, è stato dato l’annuncio dell’inizio della Visita Pastorale del vescovo Piazza alle comunità parrocchiali della Diocesi.
Tramonto sul santuario Madonna della Bozzola visto dall'alto
dal sito madonnadellabozzola.org:
Il Santuario Madonna della Bozzola nasce alla fine del XV secolo, proprio per desiderio della Vergine Maria apparsa alla piccola pastorella Maria Benedetta nell'anno 1465, in una radura tra i cespugli di biancospino (buslà in dialetto lomellino).
In poco tempo, venne eretta una cappellina attorno all’edicola votiva. Un secolo dopo (10.5.1565), dal verbale della visita del card. Ippolito Rossi, Vescovo di Pavia, si scopre che la cappellina era già stata sostituita da una chiesa vera e propria; a quel tempo, però, l’altare con la Sacra Immagine quattrocentesca non era quello principale, ma era dislocato “fuori la detta cappella maggiore, a mano destra”.
Pochi anni dopo (31.7.1576), mons. Angelo Peruzzi, vescovo di Pavia, giunge in visita in Lomellina, descrivendo “Santa Maria della Bozzola” come chiesa “assai frequentata dai popoli, che quivi si portano a venerare la Vergine Maria”. Tanta è la partecipazione dei fedeli alle SS. Messe che nella relazione è annotato che è capitato di “dover sospenderle per mancanza di vino e di ostie”.
Negli anni a cavallo tra 1500 e 1600 si lavora all’ulteriore ampliamento della chiesa, spostando l’asse della navata in modo che sia l’altare con l’immagine miracolosa ad assumere il ruolo di mensa maggiore. L’opera viene sovvenzionata da molte parti: le elemosine dei fedeli, le elargizioni dei Castiglioni, feudatari di Garlasco, e le offerte della Curia di Pavia.
Nel 1623 la chiesa, nelle parole di mons. Mandriani, vescovo di Pavia, appare “molto ben costruita, in una forma più ampia, ad un’unica navata con cornice decorosa”; in più, si nota già il complesso di statue di gesso dette “Caragnòn”, raffiguranti un gruppo di persone che, insieme a Maria, piangono la morte di Gesù (oggi restaurati e posti nella Cappella della Misericordia).
Nel 1662 viene edificato il campanile.
Agli inizi del ‘700 sono avviate altre opere: si edifica il braccio destro della chiesa, viene innalzata la volta del presbiterio e si porta a termine la cupola ottagonale.
Nel 1765 avviene la solenne dedicazione del nuovo altare maggiore, in marmi policromi, che va a evidenziare la presenza della quattrocentesca immagine della Vergine.
L'800 è un secolo decisivo per l'evoluzione architettonica del Santuario della Bozzola. Infatti nel 1843 si completa il braccio di sinistra e nel 1860 l'allungamento della navata centrale, consentendo all'edificio di assumenre la sua attuale forma a croce greca.
Quindi, nel 1905, l’ing. Cesare Nava progetta la facciata come la vediamo ancora oggi, a cui, negli stessi anni, verranno aggiunte le statue in cotto del Provini di Milano e del Repellini di Cremona.
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Riapertura Chiesa San Giorgio - Santa Messa
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Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Castelsardo ~ 26 Giugno 2016 | Viaggiare in Sardegna
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie è un interessante edificio risalente al periodo medioevale, edificato nella sommità dell'antico borgo medioevale di Castelsardo a pochi passi dal castello dei Doria.
La chiesa è particolare in quanto non ha una facciata principale, l'ingresso è situato al lato ed è composto da tre grandi arcate in pietra trachitica e calcarea, che si affacciano alla piccola piazzetta della Misericordia.
L'affascinante interno in pietra calcarea presenta un'unica navata con un altare maggiore neoclassico ( dove si può ammirare il Cristo in una teca ) situato nell'abside composto da 4 colonne scure e capitelli chiari finemente lavorati.
Nel lato destro dell'abside possiamo ammirare il famoso Cristu Nieddu, un antico grande crocefisso del 1300 in legno di ginepro ( diventato nero col passare del tempo ) tra i più antichi della Sardegna.
Secondo la credenza popolare é un legno miracoloso: esso veniva portato in processione tutte le volte che Castelsardo era colpita da una calamità naturale.
La chiesa nel 1500 è stata Cattedrale per poi diventare sede dell'Oratorio della Confraternita di Santa Croce, custode dell'antiche tradizioni religiose castellanesi.
Proprio in questa antica chiesa, dinanzi all'altare del Cristo Nero, inizia e finisce festa dei Lunissanti ; si celebra una messa seguita da una processione per le vie del borgo, tipica nel periodo pasquale nella Settimana Santa.
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Macerata 2008
Capoeristi in vacanza....
Chiesa, 10 dicembre memoria facoltativa della Vergine di Loreto
Papa Francesco ha stabilito che la memoria facoltativa della beata Maria Vergine Di Loreto sia iscritta nel calendario romano il 10 dicembre. Che quindi si possa celebrare non solo a Loreto e in Italia ma in ogni parte del mondo.
Servizio di Francesco Durante
Apertura Porta Santa Concattedrale di Pordenone
Il vescovo Giuseppe Pellegrini, insieme ad alcuni fedeli, apre la Porta Santa della Concattedrale San Marco di Pordenone, per il Giubileo della Misericordia - 13 dicembre 2015
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