La Cattedrale di Sant'Andrea il Duomo di Amalfi - Amalfi, the Cathedral of St. Andrew
Amalfi (Salerno) - La Cattedrale di Sant'Andrea è il principale luogo di culto cattolico di Amalfi, sede vescovile dell'Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni. Dedicato a sant'Andrea apostolo, si trova in piazza Duomo, nel centro della città.
Secondo una leggenda, san Francesco d'Assisi si recò nel 1218 in questo edificio per venerare le reliquie dell'apostolo ivi custodite e rimase in città per due anni. In tale occasione fondò il convento di Santa Maria degli Angeli, poi dedicato a Sant'Antonio.
Il Duomo di Amalfi è una struttura risalente al IX secolo con caratteristiche architettoniche che vanno dal Romanico al Barocco fino al Rococò. Prevalentemente di stile architettonico romanico arabo-normanno, è stata più volte rimaneggiata, aggiungendo stile romanico, bizantino, gotico e elementi barocchi. La cattedrale comprende l'annessa Basilica del Crocifisso anch'essa risalente al secolo IX. Inoltre vi si possono trovare la Cripta di Sant'Andrea e il famoso Chiostro del Paradiso.
Gricignano (CE) - Festa Sant'Andrea 2017, il rientro in chiesa della statua (28.08.17)
- Gricignano (Caserta) - 81.500 euro. E manca ancora il ricavato della “vendita dei doni” in programma martedì 29 agosto. Sicuramente un ottimo esordio per il comitato festeggiamenti in onore di Sant'Andrea Apostolo, quest’anno affidato all'associazione I Portatori di Sant'Andrea Apostolo, sin dallo scorso novembre al lavoro per organizzare il tradizionale evento di fine estate.
La cifra è stata comunicata nella serata di lunedì 28, in occasione del termine della due giorni di processione e del rientro finale della statua in chiesa. Un appuntamento che, come ogni anno, ha richiamato migliaia di fedeli nell'area tra la piazza e corso Umberto per acclamare il loro santo protettore condotto dagli instancabili portatori. (28.08.17)
Il titolo di Sant'Egidio
12PORTE - 16 gennaio 2020: Il Cardinale Zuppi ha preso possesso sabato sera del titolo cardinalizio di Sant’Egidio. Ogni Cardinale è infatti titolare di una chiesa nella città di Roma, come segno ideale della sua stretta partecipazione al ministero del Vescovo di Roma, il Papa, successore dell’Apostolo Pietro. Papa Francesco, in questa occasione, ha elevato a titolo cardinalizio, la piccola Chiesa di Sant’Egidio in Trastevere e l’ha attribuita appunto al Cardinale Zuppi. Sant’Egidio infatti è un luogo speciale nella biografia del porporato, perché in questa Chiesetta sono iniziate nel 1968 le attività della comunità che ha preso il nome dal santo abate eremita, vissuto in Liguadoca nel VII a cui è intitolata la chiesetta. Una breve cerimonia, consistita fondamentalmente nella pubblica lettura della Bolla papale e nella redazione del verbale, un ideale ritorno a casa per il Cardinale, come ha affermato il fondatore della comunità Andrea Riccardi. Il Cardinale era accompagnato dai due vicari della diocesi e dal segretario generale. Dopo la cerimonia che ha avuto luogo nella chiesa titolare, l’Arcivescovo si è spostato nella vicina e decisamente più capiente basilica di Santa Maria in Trastevere dove ha presieduto la Santa Messa nella festa del Battesimo di Gesù. Proprio in questa Chiesa, Zuppi aveva svolto il ministero di parroco dal 2000 al 2010, oltre che di assistente generale della comunità: un figlio della Chiesa di Roma, sono parole del Cardinale, al quale il Papa ha dato la gioia di legarsi di nuovo a un luogo significativo e pieno di grazia personale.
Sant’Egidio è una chiesa «dalle porte sempre aperte – ha rimarcato il cardinale -, dove si respira un clima familiare e dove tutti vengono accolti e aiutati nella preghiera».
Accanto a lui sacerdoti e presuli legati alla Comunità come monsignor Agostino Marchetto, segretario emerito del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, il vescovo di Frosinone mons Ambrogio Spreafico, già rettore della chiesa di Sant’Egidio, e monsignor Vincenzo Paglia presidente della Pontificia accademia per la vita e consigliere spirituale della Comunità.
Nell’omelia, che è riportata integralmente nel nostro canale YouTube, il cardinale ha ricordato i cieli aperti sopra Cristo battezzato nel Giordano. L’aprirsi dei cieli è segno della fine dei tempi dell’ira. Oggi i cieli sono chiusi, troppo chiusi, in tante parti del mondo, ha rimarcato il Cardinale. Tornano i tempi dell’ira e della guerra. Oggi si alza fiduciosa e insistente la nostra preghiera di pace al Signore, “luce delle nazioni” affinché si aprano i cieli di pace».
Messa di Mezzanotte 2019
in diretta dal Duomo di Amalfi
Messa di Mezzanotte
AMALFI - Meraviglia della Costiera Amalfitana - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
La cittadina campana, situata in provincia di Salerno, una delle tante meraviglie che costellano la costiera a cui dà il nome, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997. Di circa 5 mila abitanti venne fondata probabilmente dai romani, ma il periodo più importante della sua storia fu certamente il IX secolo: in quell’epoca Amalfi divenne una delle Repubbliche Marinare.
Uno dei gioielli cittadini è il Duomo, in suggestivo stile arabosiciliano e oggi dedicato al patrono Sant’Andrea. Non si tratta, in realtà, di un unico edificio lineare, bensì di un complesso più articolato, sviluppatosi nel corso dei secoli dalla sovrapposizione di diverse chiese. Le prime pietre della struttura furono quelle di una chiesa paleocristiana del VI secolo, sorta probabilmente in sostituzione di un precedente tempio pagano. La chiesa attuale, dedicata a
Sant’Andrea, è del IX secolo, ma in epoca medievale e barocca venne arricchita da una serie di aggiunte successive, tra cui il campanile, l’altare, il soffitto a cassettoni rivestito in oro e lo
splendido Chiostro del Paradiso. L'accesso al Duomo è davvero monumentale, con un ampia scalinata che sale in Cattedrale, danno parecchi spunti agli appassionati di fotografia.
Proprio il Chiostro del Paradiso, in un singolare collage di stili e architetture diverse, è una delle parti più belle e che vale la pena di visitare. L’aspetto è tipicamente gotico, caratterizzato da una serie elegante di archi e sottili colonne in marmo !
Dalle nostre chiese - NC02-2012 - TeleOltre - S.Maria C.V. 18/12/2011
Chiesa Cristiana Evangelica Nuova Pentecoste di Santa Maria Capua Vetere
Uno sguardo sulla vita comunitaria delle nostre chiese.
Festa di San Andrea Apostolo - Vespri e Rito Manna 26.06.2018
Festa del patrocinio di San Andrea Apostolo
26 - 27 giugno 2018
26 giugno 2018 ore 19:00
Vespri Pontificali e Rito della Manna
Testimonianza Pastore Antonio Izzo - Napoli - esperienza post mortem
Il 23 Giugno 2015 il Pastore Antonio Izzo e sua moglie hanno avuto un incidente mortale, in cui il pastore Antonio è stato dichiarato morto per 5 ore e mezza e ha vissuto una esperienza post mortem meravigliosa.
Il video riporta la sua testimonianza durante Aversa Gospel Celebration 2015 - 16-07-2015.
Il pastore e sua moglie a meno di un mese dall'incidente non hanno riportato nessun danno evidente ai propri corpi.
27 giugno 2019 Festa del Patrocinio di S. Andrea - Messa serale
27 giugno 2019 Festa del Patrocinio di S. Andrea Apostolo
Messa serale
Santi Apostoli FILIPPO & GIACOMO: due pilastri della Chiesa!
Nella festa liturgica del 03 maggio scorso, partecipando alla celebrazione dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo, ecco a voi l'omaggio che gli hanno dedicato nella cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano.
Dio ha scelto questi uomini santi
nella generosità del suo amore
e ha dato loro una gloria eterna. Alleluia.
O Dio, nostro Padre, che rallegri la Chiesa
con la festa degli apostoli Filippo e Giacomo,
per le loro preghiere concedi al tuo popolo di comunicare
al mistero della morte e risurrezione del tuo unico Figlio,
per contemplare in eterno la gloria del tuo volto.
Dal Martirologio
Festa dei santi Filippo e Giacomo, Apostoli.
Filippo, nato a Betsaida come Pietro e Andrea e divenuto discepolo di Giovanni Battista, fu chiamato dal Signore perché lo seguisse; Giacomo, figlio di Alfeo, detto il Giusto, ritenuto dai Latini fratello del Signore, resse per primo la Chiesa di Gerusalemme e, durante la controversia sulla circoncisione, aderì alla proposta di Pietro di non imporre quell’antico giogo ai discepoli convertiti dal paganesimo, coronando, infine, il suo apostolato con il martirio.
L'apostolo Filippo e Giacomo il minore vengono ricordati lo stesso giorno poiché le loro reliquie furono deposte insieme nella chiesa dei Dodici Apostoli a Roma.
Filippo (primo secolo) era originario della città di Betsaida, la stessa degli apostoli Pietro e Andrea. Discepolo di Giovanni Battista, fu tra i primi a seguire Gesù e, secondo la tradizione, evangelizzò gli Sciti e i Parti.
Giacomo (primo secolo) era figlio di Alfeo e cugino di Gesù. Ebbe un ruolo importante nel concilio di Gerusalemme (50 circa) divenendo capo della Chiesa della città alla morte di Giacomo il Maggiore. Scrisse la prima delle Lettere Cattoliche del Nuovo Testamento. Secondo Giuseppe Flavio (37 circa - 103) fu lapidato tra il 62 e il 66. Tuttavia l'attendibilità del racconto è dubbia.
Nel video sono riprese le statue degli Apostoli Filippo e Giacomo il minore poste all'interno della Basilica di San Giovanni in Laterano dentro delle nicchie dalla forma di tabernacolo
ideate da Francesco Borromini.
La statua di Filippo è stata realizzata da Giuseppe Mazzuoli mentre quella di Giacomo il Minore da Angelo De Rossi tra 1705-11.
Mi scateno dalla Gioia!
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Basilica di Sant'Andrea della Valle SDC18965
Breve video HD
Sant'Andrea della Valle è una chiesa di Roma, ubicata in piazza Vidoni, nel rione Sant'Eustachio.
La basilica fu progettata e costruita da Giacomo Della Porta, Francesco Grimaldi, e Carlo Maderno tra il 1590 e il 1650. I lavori furono finanziati dal cardinale Alessandro Peretti di Montalto, nipote di papa Sisto V. Il vicino Palazzo Valle diede il nome alla chiesa.
Nel 1608 Maderno fu incaricato di completare l'edificio, ampliando il transetto ed innalzando la cupola. Invece la facciata barocca fu aggiunta tra il 1655 e il 1663 da Carlo Rainaldi.
La facciata, di gusto tardo-barocco, fu realizzata dal 1655 al 1665 da Carlo Rainaldi che ampliò il progetto originario di Carlo Maderno. In travertino, alta, sontuosa, presenta due ordini di colonne appaiate e lesene corinzie. Al centro un finestrone sovrasta il portale, mentre ai lati si hanno nicchie con statue e finte finestre. Le statue nelle nicchie sono di Domenico Guidi (San Gaetano e San Sebastiano) e di Ercole Ferrata (Sant'Andrea apostolo e Sant'Andrea d'Avellino).
La facciata è caratterizzata da marcati chiaroscuri, dovuti alla abbondante presenza di colonne e cornicioni con forte aggetto.
La pianta della chiesa è a croce latina con una vasta navata e un transetto poco pronunciato, fiancheggiata da otto cappelle laterali. Lo schema planimetrico è riconducibile al modello della non distante chiesa del Gesù, sebbene con alcune differenze: in particolare, le cappelle di Sant'Andrea della Valle sono meno profonde e sensibilmente più alte, sottolineando così il forte ritmo verticale dell'edificio.
Due ulteriori cappelle laterali si affacciano sull'abside, ampia e ricca di ori e affrescata da Mattia Preti con il trittico Crocifissione di sant'Andrea, Martirio di sant'Andrea e Sepoltura di sant'Andrea.
La volta è a botte, affrescata. L'interno della chiesa è fastoso e luminoso, pur mantenendo una struttura ordinata ed elegante, maestosa, e non stupisce che Giacomo Puccini l'abbia scelta per ambientare il primo atto della Tosca (anche se la cappella Attavanti di cui si parla nell'opera è un'invenzione poetica).
La cupola, realizzata da Carlo Maderno, è la terza in altezza della città di Roma, preceduta solo da quella della basilica di San Pietro in Vaticano e dalla più recente cupola della chiesa dei Santi Pietro e Paolo all'EUR.
È molto luminosa grazie ad un ordine di finestre intervallate da semi-colonne, in numero di otto. La presenza delle finestre, se da un lato permette l'illuminazione sontuosa che caratterizza la chiesa, dall'altro rende difficilmente distinguibile il meraviglioso affresco della cupola, realizzato da Giovanni Lanfranco tra il 1621 ed il 1625. Il lavoro venne condotto in concomitanza, e probabilmente in competizione, con l'affresco dei pennacchi (o peducci) e del transetto absidale, con storie di Sant'Andrea, eseguiti dal Domenichino tra il 1621 ed il 1628. La cupola ritrae la Gloria del Paradiso, mentre i pennacchi rappresentano i Quattro evangelisti. Tra i due artisti, entrambi appartenenti alla Scuola Carracci, c'era forte competizione, tanto che lo Zampieri accusò Lanfranco di averlo spinto da un'impalcatura, dopodiché fuggì a Napoli.
Aversa (CE) - L'impalcatura che deturpa la chiesa dell'Annunziata (14.10.18)
- Aversa (Caserta) - Il biglietto da visita della città è sicuramente Porta Napoli, il cosiddetto “Arco dell'Annunziata”, con la chiesa ad esso collegata, ma probabilmente c'è chi l'ha dimenticato se un cittadino ben conosciuto da tutti, che collabora da sempre con il Rettore della Santissima Annunziata, prova a segnalare una, diciamo, “dimenticanza” presente proprio all'ingresso del complesso.
Parliamo di un’impalcatura collocata per mettere in sicurezza l'ingresso del complesso dopo la caduta di pezzetti di marmo ma lasciata inutilizzata per mesi, secondo quanto afferma il cittadino che fa riferimento anche ad un’altra impalcatura posta immediatamente prima dell'ingresso della chiesa dove, addirittura, sarebbe stata collocata anni fa.
Non frequentando quella chiesa per celebrazioni di alcun tipo, non siamo in grado di confermare quanto ci racconta il cittadino ma riteniamo che, comunque, l'impalcatura vada, se non rimossa, quantomeno sistemata meglio, dal momento che le intemperie hanno distrutto una parte dell’intelaiatura posta in alto, dando un aspetto di abbandono a quello è che uno dei tanti monumenti artistici della città. (14.10.18)
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo Napoli
L'interno, a navata unica senza transetto, è caratterizzato dalla cupola che insiste sulla zona absidale, seguendo un chiaro canone controriformista. Il bel pavimento ripropone l'arte di Giuseppe Massa, essendo stato creato in cotto smaltato. Le acquasantiere sono state create da Domenico Antonio Vaccaro.
Di notevole valore ed interesse artistico sono gli affreschi del coro, della navata e delle pareti, realizzati da Jacopo Cestaro (1757-1759 circa). Altri suoi capolavori sono riscontrabili nella cupola (gli Evangelisti) e nel presbiterio (i Santi Filippo e Giacomo). Degne di menzione sono anche le due sculture lignee del XVI secolo.
L'edificio, voluto nel 1593 dai mercanti e tessitori di quella zona popolare, custodisce importanti tracce dell'architettura rinascimentale in città. Tuttavia, importanti la chiesa ha subito importanti rimaneggiamenti avuti nel 1758 eseguiti da Gennaro Papa.
La facciata ricorda indubbiamente l'architettura usata dal Borromini, caratterizzata da due ordini di colonnine e paraste; su questa, inoltre, troviamo delle nicchie in cui vi sono le statue della Religione e della Fede di Giuseppe Picano (nel livello superiore), più due statue di San Filippo e San Giacomo, opere particolarmente interessanti di Giuseppe Sanmartino (nel livello inferiore). Fonte:Wikipedia.
Anniversario Traslazione delle Reliquie di S. Andrea Apostolo 2019
Anniversario della Traslazione delle reliquie di S. Andrea Apostolo
Chiesa Evangelica ADI Casalnuovo di Napoli, (Napoli). Pastore Claudio Dantonio - 23 Giugno 2019.
Culto Domenicale del 23 Giugno 2019 - Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale ADI Casalnuovo di Napoli,(Na). Predicazione: Atti degli Apostoli 14:19, 20 “Se sei a terra, DIO ti rialzerà, e la Sua GLORIA sarà più Grande di prima ”. Pastore Claudio Dantonio.
SACRA BIBBIA: (Versione Nuova Riveduta).
Atti degli Apostoli 14:19 Allora giunsero da Antiochia e da Iconio alcuni Giudei, i quali sobillarono la folla; essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto.
Atti degli Apostoli 14:20 Ma mentre i discepoli venivano attorno a lui, egli si rialzò ed entrò nella città.
#Paroledivita - Alla tua Parola
Worship Service | Domenica 5 Gennaio 2020 | Apostolo Pietro Varrazzo |
Chiesa Cristiana Evangelica Parole di Vita | Via Palazziello n°58 Volla (Na)
Chiesa del Gesù Vecchio Don Placido
Basilica dell'Immacolata al Gesu' vecchio
Interno
Ad unica navata con cappelle laterali, è un notevole esempio di stile tardo barocco. L’interno venne, infatti, rimodernato intorno alla metà del Settecento dall’architetto Giuseppe Astarita. Ulteriori interventi riguardarono il presbiterio, nell'Ottocento.
Lato destro
I cappella a destra, tre tele di Andrea Malinconico del 1688.
II cappella, due preziosi reliquiari di Antonio Fumo del 1633.
III cappella, Cappella di San Francesco Borgia, decorazione marmorea di Bartolomeo Ghetti su disegno di Gian Domenico Vinaccia e statua di San Francesco Borgia di Pietro Ghetti.
IV Cappella, Madonna coi Santi Lorenzo e Ignazio di Antiochia e Trasfigurazione, di Marco Pino da Siena.
Presbiterio
Altare a destra del transetto, altare di San Francesco Saverio: Cosimo Fanzago disegnò la struttura, le balaustre, l’altare e curò la realizzazione delle due statue ai lati, Geremia e Isaia
Altare a sinistra, statue di Matteo Bottigliero (1724) e pala raffigurante Sant’Ignazio di Francesco Solimena (1691).
Abside: notevole è il baldacchino rococò, convesso, che idealmente richiama la facciata.
In mezzo alle sime spezzate del timpano, sorge un’altra edicola, anch’essa convessa, con timpano semicircolare, e decorata da bassorilievi.
Altare maggiore: Immacolata in legno e terracotta è di Nicola Ingaldi (1807).
Abside, restaurata e affrescata nel 1887 da Domenico Morelli. I restauri ottocenteschi riguardarono anche il transetto e la cupola. Gli affreschi della cupola e del transetto sono di Onofrio Buccino, Vincenzo Paliotti, Gaetano d’Agostino e Palo Vetri.
Lato sinistro
IV cappella a sinistra, tela di Nicola Malinconico con San Stanislao e i martiri giapponesi.
II cappella, San Luigi Gonzaga di Battistello Caracciolo.
I cappella, Passione di Girolamo Cenatiempo (1712).
Antisagrestia, Natività di Marco Pino e Crocifisso ligneo del Trecento.
Sagrestia, grande tela raffigurante San Luigi Gonzaga accolto in cielo di Francesco de Mura.
Racconti Palianesi - La Collegiata di S. Andrea Apostolo in Paliano
Ecco il primo documentario filmato sulla “Collegiata di S. Andrea Apostolo in Paliano”. L'opera, firmata da Racconti Palianesi, è stata patrocinata, nella sua proiezione pubblica, dal comune di Paliano e dall’Assessorato alla cultura. Per la complessità del soggetto rappresentato, essa è stata realizzata con tempi lenti di lavorazione, per offrire allo spettatore un lavoro serio e accurato. Vi si illustra la storia della collegiata, dalle origini fino ai giorni nostri, corredata dalla trattazione critica delle opere in essa esposte. C'è spazio per l'esplorazione degli angoli nascosti della chiesa, ricchi di storia e di aneddoti. Si parla delle vicende della famiglia Colonna e di altri personaggi importanti, coinvolti nell'edificazione del monumento più importante della città. Ricchezza di dettaglio e taglio divulgativo sono le caratteristiche di questo documentario che rende il linguaggio della storia accessibile a tutti.
La consulenza storica è stata affidata al Dott. Maurizio Turriziani, mentre la direzione artistica è stata di Mauro Passa, curatore anche del progetto Racconti Palianesi.
Il documentario è corredato da una dedica a quei cittadini che hanno voluto lasciare il proprio nome nel libro delle firme di questo documentario, dimostrando senso di partecipazione e apertura alle iniziative di Paliano. A loro Racconti Palianesi è riconoscente, come lo è, da sempre, verso chi si è speso con altruismo e intelligenza al servizio della comunità.
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Napoli - I funerali dei poliziotti morti in incidente su A1 -live- (26.06.14)
- Napoli. Familiari, autorità civili e religiose, rappresentanti del Ministero dell'Interno, della Polizia di Stato e di altri corpi del comparto difesa e sicurezza, stretti in un unico abbraccio ai funerali di Stato dell'assistente capo della Polizia di Stato Andrea Di Foggia, 40 anni, e del suo collega napoletano Pino Foglia, 47 anni, deceduti mercoledì scorso in un tragico incidente sull'A1, all'altezza di Caianello.
Il rito è stato celebrato a Napoli, nella parrocchia di San Carlo Borromeo, al Centro Direzionale, adiacente al Palazzo di Giustizia del capoluogo campano, dove i due poliziotti prestavano servizio. Dopo il rito funebre, la salma di Di Foggia è stata condotta a Gricignano, nella chiesa di Sant'Andrea Apostolo, dove è stata allestita una camera ardente dalle ore 13 alle 15.30 per dare l'estremo saluto.
Non è retorica. Gricignano perde davvero uno dei suoi figli migliori, ha detto il sindaco di Gricignano, Andrea Moretti, che ha proclamato per la giornata di sabato il lutto cittadino.Tratteggiando la figura di Andrea Di Foggia, il primo cittadino, presente alle esequie con l'amministrazione comunale, lo ha così ricordato: Un ragazzo perbene, attaccato alla famiglia, che si è costruito da solo il suo avvenire. Un ragazzo sani principi, come sanno essere i cultori della musica, di cui ne era interprete appassionato sin dalla più tenere età. Un ragazzo che, pur non essendo un personaggio pubblico, viveva una straordinaria quotidianità. Sono questi gli esempi da mostrare alle nuove generazioni.
Ora -- ha proseguito Moretti -- chiediamo si faccia giustizia per andare, per i suoi colleghi, anche per onorare la memoria di tutte le vittime innocenti della strada. La speranza è che al più presto vada in porto la legge sull'omicidio stradale per punire il comportamento sconsiderato di chi si mette alla guida, pur in condizioni di non poterlo fare o in dispregio del codice stradale, e uccide delle persone.
E, infine, il sindaco ha sottolineato: Gricignano non dimenticherà Andrea, ne coltiverà la memoria come esempio positivo per le nuove generazioni. E saremo vicini, come amministrazione comunale, per ciò che potremo fare alla sua giovane moglie ed ai figli che cresceranno nel ricordo e nell'esempio fulgido del loro padre. Ciao Andrea. (28.06.14)
Sgarbi spiega Cappella Sansevero e il Cristo Velato
Vittorio Sgarbi tiene una lezione magistrale sul Cristo Velato e Cappella Sansevero per Fanpage.it. I tesori del Principe Sansevero emergono in tutta la loro stupefacente meraviglia, complessità tecnica e vengono ricondotti e inseriti, dal critico d'arte, nel loro contesto storico e culturale d'appartenenza. L'intervista è stata realizzata all'interno della Cappella Sansevero in occasione della rassegna MeravigliArti, che ospiterà una serie di eventi d'arte, musica e letteratura, fino al 16 giugno 2015. Ecco il programma completo di MeravigliArti: