TG3 SARDEGNA 07/01/18 CAGLIARI CELEBRATO NATALE ORTODOSSO LITURGIA E CONCERTO ARTISTI BIELORUSSI
A Cagliari il Natale arriva 2 volte: Come da tradizione all’Auditorium Comunale il Gran Concerto Natalizio.
La presenza di una numerosa comunità immigrata dai paesi dell’Europa Orientale, molto diffusa in tutta la Sardegna, con migliaia di persone provenienti dalle repubbliche ex URSS vede anche il consolidarsi nella nostra Isola di tradizioni del mondo cristiano ortodosso dove la liturgia segue il vecchio Calendario Giuliano ed il Natale arriva il 7 Gennaio, e quest’anno ricadendo la domenica, giorno non lavorativo, la festa sarà ancora più grande.
Si tratta di una comunità immigrata, dove ancora oggi è grandemente maggioritaria la componente femminile, donne che svolgono un ruolo sociale molto importante, soprattutto nel settore della cura alla persona, tante di loro, infatti, sono lavoratrici badanti, alle quali sempre più sardi affidano la cura dei propri genitori anziani e nonni.
Donne che stanno vicine alle persone a noi più care 24 ore su 24, vivono sotto stesso tetto e diventano spesso parte integrante delle nostre famiglie. Questo forse spiega perché il Natale ortodosso viene condiviso anche con tanti sardi, i quali, lo vivono quale occasione di conoscenza e scambio culturale.
La mattina del 7 gennaio sarà dedicato alle celebrazioni liturgiche:
La Chiesa Ortodossa del Patriarca di Mosca che raggruppa i fedeli della comunità immigrata provenienti da Ucraina, Bielorussia, Russia, Moldova ed altri paesi ex URSS celebrerà, la liturgia del Natale nella Chiesa di Nostra Signora della Speranza in Via Duomo a Castello (l’antica cappella gentilizia della nobile famiglia Aymerich) dove Padre Nikolay Volskyy di nazionalità ucraina e Parrocco Ortodosso della Parrocchia di San Saba il Santificato celebrerà alle 9:30 la Messa Solenne di Natale mentre alle 12:00 ci saranno i saluti e gli auguri delle autorità, fra i quali quelli ormai tradizionali dello scrivente Console onorario bielorusso in Sardegna Giuseppe Carboni.
Anche la Chiesa Greco-Cattolica che in città è diffusa fra gli immigrati ucraini celebrerà il Natale il 7 gennaio con la messa celebrata dal religioso cattolico ucraino di rito bizantino don Vasyl Ersteniuk a Stampace nella Chiesa di Santa Restituta.
La festa continua nel pomeriggio con il Gran Concerto per il Natale Ortodosso e di Rito Orientale, una ormai consolidata tradizione cittadina che coinvolge non solo gli immigrati, ma tanti sardi amanti della cultura, delle tradizioni slave o semplicemente della buona musica.
Il 7 gennaio alle ore 15:30 presso l’Auditorium Comunale di Piazzetta Dettori a Cagliari, con ingresso gratuito sino ad esaurimento posti (capienza 293 persone), l’attesa esibizione del quartetto bielorusso “MUSIC KVATRO” di Bobruisk.
Volha Auseika (soprano - voce solista), Sergey Mitchenkov (violino - voce), Valeriy Narkevich (contrabasso), Yauheni Girshin (tastiera - percussioni) regaleranno un vero e proprio viaggio musicale che cercherà di rappresentare la ricchezza e complessità dell’oriente slavo dove svariati popoli e tradizioni convivono da secoli.
Il concerto racchiuderà pezzi di diversi stili e generi: musica popolare slava, canzoni bielorusse, ucraine, russe, zigane, musiche delle danze popolari ebraiche, pezzi della tradizione classica con rivisitazione moderna, composizioni di musica leggera e jazz, un ecclettismo artistico che manterrà intatta una soave eleganza musicale che ha conquistato le platee dei principali paesi dell’Europa centro orientale.
Il concerto si tiene nell’ambito delle iniziative del Progetto “Rete per l'interazione culturale e la conoscenza” dell’Associazione Cittadini del Mondo Onlus – Biblioteca “Rodnoe Slovo” – Centro di lingua russa e cultura slava di Cagliari. Con il contributo della Fondazione di Sardegna, la collaborazione del Comune di Bobruisk (Bielorussia) e il Patrocinio del Consolato onorario Repubblica Belarus in Cagliari.
Il Consolato onorario bielorusso rinnova gli auguri di un Sereno Natale a tutti i fedeli cristiano ortodossi e greco-cattolici residenti in Sardegna. E ringrazia la Chiesa sarda, in particolare all’Arcidiocesi di Cagliari che con spirito fraterno concede ai religiosi delle comunità immigrate dell’Est Europa spazi dove poter compiere la propria missione pastorale.
Napoli - Note di Speranza, un mosaico per Scampia (23.08.14)
- Napoli. “Note di Speranza”, è intitolato il mosaico nella chiesa di Santa Maria della Speranza nel quartiere Scampia di Napoli. Un’opera che ha messo insieme un gruppo omonimo di volontari e ragazzi di Scampia per la sua realizzazione. “Note di Speranza” nasce da un’idea divenuta “progetto per personalità creative in attesa di un’occupazione lavorativa”. Nasce a Scampia, proprio dove i luoghi di aggregazione appaiono lontani e la vita comunitaria non è fortemente sentita, fatte salve le attività di una miriade di valide associazioni. E Scampia da “non luogo” attraverso questo ed altri progetti prende forma e identità, si appropria di un nuovo volto mai messo in evidenza, pulito e fiero, che sente il bisogno di emergere. La forza del progetto deriva dall’incontro di diverse soggettività che unite, come i bambini rappresentati nell’opera, hanno l’obiettivo comune di migliorare la vita del quartiere. L’opera rappresentata, nel suo significato più autentico, rispecchia il percorso compiuto dal gruppo fino ad oggi: dal concepimento all’intreccio unitario delle personalità a lavoro, dal cammino formativo alla concreta realizzazione. Un percorso che, alla prima esperienza, ha richiesto tempo e che oggi è giunto a piena maturazione tanto da proporsi come gruppo di lavoro al mercato artistico. Il gruppo Note di Speranza è anche sui social network. (23.08.14)
Napoli - Chiesa e lavoro, 100 vescovi per il futuro dei giovani (04.02.17)
- Napoli - Oltre cento vescovi di Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna si ritroveranno mercoledì e giovedì prossimi a Napoli per discutere di “Chiesa e lavoro” con particolare attenzione a “quale futuro per i giovani del Sud”.
Non sarà l'occasione per una analisi della situazione ma per fare proposte alle istituzioni, alle quali come ha detto oggi nel corso di una conferenza stampa l'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, la Chiesa non vuole sostituirsi.
L'obiettivo è quello di proporre una alleanza Chiesa-istituzioni per indicare soluzioni concrete che diano ai giovani un segno di speranza. Nel corso del convegno saranno soprattutto protagonisti i giovani (i “vescovi - ha detto ancora Sepe - hanno fatto un passo indietro”), e saranno messe a confronto le esperienze positive finora avviate. Anche papa Francesco in occasione del convegno ha fatto giungere una sua lettera che sarà letta durante i lavori.
La Chiesa ha “voluto ascoltare il grido di dolore dei giovani” e di certo “non possiamo risolvere tutti i problemi ma dobbiamo dare un segno di speranza alla nostra gente”, ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, presentando il convegno che vedrà anche la partecipazione del ministro Claudio De Vincenti, del presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, oltre che del cardinale Angelo Bagnasco e di monsignor Nunzio Galantino.
“Non abbiano più bisogno di analisi - ha detto ancora Sepe - ma dobbiamo valutare cosa insieme si può realizzare, presentando dei progetti concreti”. La Chiesa del Sud è pronta a fare la sua parte, a mettere a disposizione (come ha fatto la Chiesa di Napoli) le sue strutture ma c'è bisogno di una stretta alleanza con le istituzioni - ha aggiunto il cardinale Sepe – “per dire a questi ragazzi: da oggi in poi voi siete coinvolti in un lavoro utile per la società ma anche per la stessa Chiesa, che vi appoggia e vi è vicina”. (04.02.17)
Ancora un momento e ci rincontreremo con Cristo - Chiesa Avventista Cagliari
Descrizione
Grattacieli abbandonati a Cagliari: storia dei palazzi fantasma di Monreale
Pirri, periferia di Cagliari. Le torri di Monreale furono realizzate tra il 1981 e 83 e da fiore all'occhiello di un piano urbanistico sono divenute parte integrante di una incompiuta.
Accanto alle belle torri di cristallo luccicante che ospitano uffici sono presenti anche 3 grattacieli abbandonati. Regno di degrado, poggiano su un grande lago di acqua dolce.
ESCLUSIVO. Da un servizio per il quotidiano Casteddu OnLine, un video inchiesta esclusivo.
Le cronache ci ricordano che nel 2008 avvenne il cosìdetto “scandalo del carciofo”: milioni di euro di fondi regionali, destinati al risarcimento dei coltivatori del Medio Campidano, secondo l'accusa furono utilizzati per l’acquisto di 87 appartamenti dentro a questi scheletri d'acciaio e di cemento.
Ora i rifiuti continuano a crescere alle porte e all'interno di questi ecomostri. Così le sterpaglie, grazie anche al l'umidità proveniente da un vero lago sotterraneo sul quale poggiano questi stabili. Nella speranza che non diventino instabili, seppur progettati per reggere addirittura un caso di terremoto.
Cagliari, il nuovo arcivescovo si presenta: Tutti vanno accolti e integrati, solo così c'è dignità
Time - Chiesa Avventista Cagliari
Descrizione
Bronzetti Nuragici | Museo Archeologico di Cagliari | Sardegna
Il bronzetto nuragico, chiamato in lingua sarda brunzìttu nuragicu o nuraghesu o nuraxesu, è una scultura bronzea tipica della Sardegna della fase finale dell'età del bronzo e la prima età del Ferro.
Durante gli scavi archeologici sono stati ritrovati nel tempo più di 500 bronzetti, principalmente nei luoghi di culto come tombe dei giganti, pozzi sacri, nei megara nuragici, nei villaggi e negli stessi nuraghi.
La funzione di queste miniature bronzee era infatti quella di “ex voto” paragonabile alla candela che il cristiano accende in chiesa con la speranza che le sue “richieste a Dio” vengano esaudite.
Numerose statuette sarde sono state ritrovate anche in scavi effettuati nell'Italia centrale e precisamente nelle tombe etrusche risalenti al 900~700 a.C.
Gli archeologi non sono riusciti ancora a datare le figure con precisione: si presume siano state realizzate tra il 900 a.C. e il 500 a.C.; tuttavia dei recenti ritrovamenti presso Orroli e
Ballao di frammenti di bronzetti risalenti al 1300 a.C. hanno rimesso in discussione la loro effettiva datazione.
I bronzetti nuragici venivano creati con la tecnica “della cera persa”, una lavorazione complessa che richiedeva una manualità e una precisione fuori dal comune, utilizzata anche dai Fenici.
Il metodo consisteva nel creare l’oggetto con la cera, per essere poi ricoperto d’argilla e cotto nel fuoco. La cera sciogliendosi fuoriusciva, lasciando all’interno della terracotta la forma uguale al modellino.
A questo punto veniva colato all'intero della forma il bronzo liquido che assumeva la stessa forma del modellino di cera; una volta raffreddato bastava rompere la terracotta per ottenere il bronzetto.
Le statuette rappresentavano scene di vita quotidiana delle popolazioni nuragiche, sopratutto quelle delle classi elevate.
Abbiamo guerrieri con spade, pugnali e archi, capi tribù, divinità, animali come bovini, ovini, cervi, cinghiali, cani, ma anche oggetti di vita quotidiana come armi in miniatura, vasi, carri.
Una figura di particolare importanza è la cosiddetta Madonna con bambino, rappresentazione bronzea della Dea Madre nuragica.
Appare seduta in un trono del neolitico, col bimbo seduto nelle sue gambe e rappresenta la madre dei guerrieri nuragici, figura più vicine all'umano, alla Dea incarnata.
Altre statuette molto significative sono le cosiddette navicelle votive. Il loro scopo era accompagnare l'anima del defunto nel viaggio eterno, ma rappresentavano anche un’offerta votiva tramite il fuoco, in quanto all'interno della navicella venivano inserite delle brace accese trasformandola in una lucerna.
Al di la del loro significato religioso, le navicelle nuragiche sono tra i migliori esemplari di bronzetti per raffinatezza artistica e rappresentano veri e propri modelli in scala di imbarcazioni sia preistoriche che storiche, a dimostrazione della grande conoscenza del mare e dell'arte della marineria delle popolazioni nuragiche.
Gli stili dei bronzetti finora ritrovati possono essere raggruppati in tre correnti: quella di Monte Arcosu, quella di Abini-Teti e quella Barbaricina.
La corrente di Monte Arcosu ( Uta ) è caratterizzata dalla forma geometrica con teste cilindriche, grandi occhi e corpo stilizzato e rigorosamente geometrico; questo tipo di manufatto sembra
rappresentare l’aristocrazia e la nobiltà.
Lo stile di Abini-Teti è simile al precedente anche se le figure sono meno geometriche e sembrano più orientali, indossano copricapi con lunghe corna o spuntoni, a volte hanno la testa schiacciata e una ha 4 occhi, forse un demone-guerrieri.
Lo stile barbaricino è completamente diverso dai precedenti: appare più popolare e più reale, con figure di persone e animali che richiamano la vita di tutti i giorni.
Le più belle collezioni si possono ammirare nel Museo archeologico di Cagliari, in quello G. A. Sanna di Sassari e nei musei di Nuoro e Oristano oltre che nei musei locali dove si trovano i principali siti archeologici dell'Isola.
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Crisi Mondiale e Minaccia Atomica - La Speranza Viene Dal Cosmo- P. Giorgio Caria 12/05/2018
RELATORE
Pier Giorgio Caria
Le notizie provenienti dallo scacchiere geopolitico internazionale, dalla crisi in Corea sino a quella in Siria, sullo sfondo la lotta al terrorismo, ISIS in primis; la nuova contrapposizione tra il blocco occidentale ed orientale, rispettivamente con USA e Russia in testa, ha pericolosamente riportato il mondo, così come negli anni della guerra fredda, sulle soglie di un conflitto mondiale nucleare.
Nei primi mesi del 2018 il presidente della Russia Vladimir Putin ha presentato una serie di nuove e terribili armi che sbilanciano l'equilibrio tecnologico bellico con l'occidente acuendo le tensioni.
In questo scenario, le informazioni contrastanti e spesso infondate, vere e proprie Fake-News, hanno messo la società civile nella condizione di non comprendere appieno cosa realmente stia accadendo e quali tremendi pericoli stia correndo.
In tutto questo si inserisce quel terzo incomodo, quasi del tutto ignorato per incredulità e, soprattutto, per mancanza di informazione, che è l'aviazione extraterrestre.
Essa, sin dalla nascita del nucleare, opera nel mondo per tentare di scongiurare, o perlomeno ridurre, il rischio di una catastrofica deriva bellico-autodistruttiva del genere umano.
Per tentare di comprendere meglio l'intima relazione che connette le diverse tematiche esposte e comprendere l’insospettato legame anche con il corpus profetico che da decenni annuncia l'avvento di questa problematica, è necessaria una revisione di molti concetti e paradigmi, da tempo dati come assodati, che, in realtà, necessitano di una profonda revisione dei parametri di approccio.
Tutto questo e altro ancora verrà affrontato in una conferenza-dibattitto che offrirà interessanti e insospettati spunti di analisi e riflessioni, tali da gettare nuova luce sullo scenario mondiale ma anche e sopratutto sull'intima natura di uno dei più enigmatici enti della creazione: l'essere umano.
Anno: 2018
Fonte:
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L'ARCIVESCOVO AI FEDELI ABBIATE SPERANZA
UDINE - Abbiate speranza, e la nostra speranza sono i genitori, i figli, gli imprenditori che salvano i posti di lavoro. E' questo il messaggio dell'arcivescovo Mazzocato nel giorno delle celebrazioni dei santi di Udine, Ermarcora e Fortunato. L'arcivescovo è poi intervenuto sulla dibattuta ordinanza dei mendicanti. Sentiamolo - Intervistati: mons. ANDREA BRUNO MAZZOCATO (Arcivescovo di Udine), FURIO HONSELL (Sindaco di Udine) - Servizio di Davide Vicedomini, riprese di Giancarlo Virgilio, montaggio di Giancarlo Virgilio
Qualificazioni Euro 2020, parlano Barella e Chiesa
Chiesa Santa Lucia Vergine al Monte
Situata al Corso Vittorio Emanuele,328 Napoli
Fondata nel 1557, la chiesa fu aperta nel 1621, addossata ad un'antica cappellina che ancora oggi vi risulta inglobata. Al tempo vi era un quadro della deposizione di Cristo e sui primi due altari laterali due grandi dipinti di Luca Giordano raffiguranti S. Pietro d'Alcantara e S. Pasquale Baylonne; in una Cappella un dipinto di S. Rosalia del Vaccaro. Nel tempo i quadri furono portati altrove. Un affresco del tardo cinquecento, la Madonna del Conforto, era dapprima nell'ipogeo e poi fu portato in un corridoio del convento; nel 2004 l'affresco è stato rimosso e portato in Chiesa. In occasione di tale trasferimento, per puro caso, è venuto alla luce un altro affresco, una Madonna con Bambino e S. Giovannino, il cui originale, della scuola di Raffaello, si conserva nel Museo di Capodimonte. A metà ottocento, con la realizzazione del Corso Maria Cristina, fu rifatta e portata a fronte strada la facciata della Chiesa e fu aggiunto il corpo basso a Nord-Est nel quale fu inserita la cappella di San Giovangiuseppe della Croce. L'interno fu rifatto nello stile che oggi distingue la Chiesa.
Il Fortino di Sant'Ignazio, Colle di Sant'Elia Cagliari
Sulla vetta del Colle di Sant’Elia, a Cagliari, anche dalla città sono visibili i ruderi del Fortino di Sant’Ignazio, progettato e costruito nel 1792 per far fronte agli attacchi francesi provenienti dal mare.
Il progetto, in origine, prevedeva una fortificazione complessa e ricca d’artiglieria ma, l'opera, non fu mai ultimata, e ciò che resta è un edificio bastionato a pianta quadrilatera, unico nel suo genere in Sardegna, dotato di sole due torri, con fossato incompleto, senza cisterna e con un ridottissimo numero di cannoni.
Nel 1804 venne dismessa la sua funzione militare e il forte venne adibito a ricovero di infermi colpiti da malattie contagiose.
Tuttavia, durante la Seconda Guerra Mondiale venne rivalutata la sua posizione strategica come punto di avvistamento dei nemici e attorno ad esso costruiti i bunker della contraerea.
speranza per ex evangelici come me
Il Santuario del Divino Amore (Roma)
Su Tv2000 un viaggio dedicato ai più importanti luoghi della devozione popolare presenti in Italia, i Santuari, che Paolo VI chiamava le cliniche della Fede. Dietro i documentari una grande firma, un regista di eccezione: Pupi Avati. In questa puntata: il Santuario del Divino Amore (Roma).
01 Giovanni Leonardi - DIO è davvero buono? (primo giorno pt.1)
Il seminario è stato tenuto presso la Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno di Cagliari dal pastore e professore Giovanni Leonardi. Lo scopo del seminario è stato quello di fare luce attorno a tematiche che sono oggetto di grande discussione tra i cristiani di ogni denominazione:
Il Dio dell'AT è lo stesso del Nuovo Testamento?
Il Dio dell'AT è davvero come molti sostengono crudele?
Questo seminario presentando il piano di Dio per la salvezza dell'umanità nel suo quadro più ampio offre al credente importanti strumenti per comprendere alcuni passi biblici che sovente causano imbarazzo al credente o che spesso vengono utilizzati per mettere in dubbio l'amore di Dio.
Il professor Leonardi ci illustra le vicende alla luce del contesto storico e sociale in cui Dio opera, rendendo giustizia al Dio biblico e al suo incessante sforzo di ricondurci a Se e ai Suoi standard morali.
Il dott. Giovanni Leonardi, pastore della Chiesa Cristiana Avventista del 7° giorno, è nato a Catania il 24 giugno 1948. Laureato in lettere antiche all'università di Torino, ottiene una
«Licence en Théologie» in Francia e un «Master of Arts in Religion» alla Andrews University negli Stati Uniti. Come pastore ha servito le comunità avventiste di Torino, Foggia, Lesina
(FG), Gaeta (LT), Cellole (CE) e Firenze. Dal 1990 è stato per cinque anni decano del Seminario Teologico Avventista di Firenze, insegnando dogmatica, introduzione all'Antico e al Nuovo Testamento.
Ministrazione dello Spirito Santo a Cagliari Ministración del Espiritu Santo en Cerdeña, Italia
Riassunto della potente ministrazione della campagna evangelistica a Cagliari ,con il Pastore Lirio Porrello e L'evangelista Dario Scuoppo.
Resumen de la poderosa ministración de la campaña evangelistica en la isla de Cerdeña (Italia) con el Pastor Lirio Porrello y el Evangelista Dario Scuoppo.
A Capri la Pasqua dei giovani della diocesi di Sorrento-Castellammare
(Video a cura di - Interviste a monsignor Francesco Alfano e a don Carmine Del Gaudio)
Invasione di giovani a Capri sabato 23 marzo: quasi 1.500 ragazzi appartenenti alle comunità parrocchiali della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia hanno partecipato all'edizione 2013 della Pasqua dei giovani che, quest'anno, ha avuto come location l'isola azzurra. Si tratta della tappa conclusiva del cammino intrapreso lo scorso 19 febbraio con i Martedì di Quaresima. L'appuntamento è iniziato con un incontro a Marina Grande. Quindi un momento di preghiera con monsignor Francesco Alfano, arcivescovo della diocesi, nella ex cattedrale di Santo Stefano in Piazzetta. Il clou, in pomeriggio inoltrato, con il raduno dei giovani nel campo sportivo San Costanzo, con testimonianze e preghiere, una riflessione dell'arcivescovo Alfano, la consegna della luce della Giornata mondiale della gioventù alla comunità del Seminario, la professione del Credo e la consegna della croce della gioventù ad una delle parrocchie della diocesi.
E' un appuntamento annuale - ha detto l'arcivescovo Alfano - che vede radunarsi giovani in ogni chiesa del mondo già da tanti anni. Fu voluto da Giovanni Paolo II, il papa dei giovani, con una risposta straordinaria fin dall'inizio. Siamo qui a Capri per dire che anche nella nostra chiesa diocesana i giovani ci sono, prendono sul serio il vangelo, cercano di tradurre il vangelo in gesti concreti di solidarietà, di amicizia, in scelte coraggiose per la propria vita, per il proprio futuro, per una società nuova. Un segno di speranza ancora più forte oggi che a Roma papa Francesco indica al mondo intero una possibilità nuova: vivere la propria umanità alla luce del messaggio del Signore.
Il parroco di Capri, don Carmine Del Gaudio, ha sottolineato che il messaggio della giornata mi sembra molto semplice: i giovani vogliono dire a tutti 'ci siamo', con una connotazione ben precisa qual è la connotazione della fede. Non a caso quello che oggi troneggia è il simbolo più bello per noi, la croce, quella croce della gioventù che passa di parrocchia in parrocchia, di zona pastorale in zona pastorale. Come l'anno scorso fu consegnata a noi quest'anno la consegneremo agli altri giovani, proprio per dire che i giovani vogliono essere dalla parte di Cristo. Il giovane coraggioso, il giovane che dona, il giovane che non si tira indietro.
Calciomercato, Chiesa: Ho messo il cellulare in modalità aerea
Calciomercato, Chiesa: Ho messo il cellulare in modalità aerea
Dal ritiro della Nazionale: Grecia avversario duro, proveremo a vincere EuroU21
SPORT (Coverciano) - Ho saputo stamattina della trattativa che riguarda la Fiorentina, ma io sono a Coverciano, in Nazionale, a disposizione del mister Mancini e penso solo a questo. Poi tutto quello che succede fuori da qui non mi interessa assolutamente. Telefonate sulla trattativa? Il cellulare l'ho messo in modalità aerea. Adesso ci aspettano due partite importantissime per la Nazionale e un Europeo Under21 che proveremo a vincere. È un onore essere qua, indossare la maglia azzurra è il sogno di ogni bambino. Mi sto allenando con grandi campioni e poi io mi farò trovare pronto. La partita contro la Grecia sarà difficile, è uno degli avversari più duri del nostro girone''. Queste le parole dell'attaccante della Nazionale Federico Chiesa, durante la conferenza stampa nel ritiro a Coverciano. (Redazione alanews)
USSANA, Cerimonia Cresime 2015
Breve filmato della messa per le cresime officiata dal Vescovo di Cagliari Mons.Arrigo Miglio