Mostra UDESIGN Chiesa San Francesco UDINE - inaugurazione
La mappa dell'industria di Design in Friuli
L'esposizione è curata da Anna Lombardi ed è collocata nel monumentale scenario della ex chiesa, coinvolge oltre sessanta aziende molto diverse tra loro, ma tutte accomunate dal ruolo importante riservato al design. Tutte (tranne un paio) sono operanti in provincia di Udine. La mostra costituirà infatti - fino alla fine di febbraio - una piattaforma ideale per incontri, laboratori e varie iniziative di promozione del design Made in Friuli.
Promossa e prodotta dall'associazione culturale InterAzioni e dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Udine, l'iniziativa è patrocinata dalla Camera di Commercio, da Confindustria, da Confartigianato, dall'Associazione delle Piccole e Medie Industrie di Udine, dall'ordine degli Architetti, dall'ADI e dall'Università degli Studi di Udine.
Video realizzato dalla NestProduction - Udine
PALMANOVA-CHIESA DI SAN FRANCESCO
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1167.Udine - Chiesa S.Francesco - Napoleone Bonaparte i dipinti
Napoleoene Bonaparte - I dipinti
San Francesco d'Assisi - chiesa - Pavia Corso Cairoli CAP 27100 Art Italian cathedrals
La fabbrica della chiesa fu iniziata nel 1228 (due anni dopo la morte di San Francesco d’Assisi) e conclusa nel 1298. Era sede dei frati francescani conventuali fino al 1781. Fu eretta in parrocchia il 1° gennaio 1806. Recenti restauri stanno riportando alla luce le sue originarie linee architettoniche di stile gotico.
VENEZIA - SAN FRANCESCO DELLA VIGNA
Nel Sestiere di Castello sorge il complesso di San francesco della Vigna, retto dai frati minori francescani, con la chiesa ricca di silenzio e opere d'arte, e l'adiacente Istituto di Studi Ecumenici e la preziosa Biblioteca.
Assisi - La città di San Francesco Drone Video
Assisi, patrimonio dell' Unesco in una bellissima ripresa dal' alto partendo dalla Rocca Maggiore , San Francesco e la Cattedrale di San Rufino.
Milano chiesa di S. Francesco d'Assisi al Fopponino (arch. Giò Ponti), e Fopponino
Inizialmente nacque con il titolo di SS. Giovanni Battista e Carlo al Fopponino, titolo già della piccola chiesa seicentesca che sorge sul luogo dell'antico cimitero di Porta Vercellina, istituito in conseguenza della peste che colpì Milano nel 1630. Qui sorse una cappella che già nel 1673 raggiunse le forme attuali. Anche il cimitero annesso andò ampliandosi progressivamente fino a raggiungere dimensioni considerevoli. Fu solo nel 1895, con l'apertura dei due grandi cimiteri cittadini (il Monumentale e il Maggiore), il cimitero di Porta Vercellina venne definitivamente soppresso con gli altri che ancora esistevano alle porte della città . Proprio da qui deriva il nome Fopponino che caratterizza anche la zona : Fopponino, in milanese, sta infatti per piccolo cimitero.
L'antica chiesa era però insufficiente a rispondere alle esigenze di una nuova parrocchia, sia per le ridotte dimensioni, sia per la carenza di strutture idonee. Sorse quindi immediatamente l'esigenza di costruire una nuova chiesa capace di soddisfare le necessità della nuova comunità parrocchiale. Nella Missione Cittadina del 1957 L'unione Commercianti di Milano sottopose al cardinal Montini la proposta di erigere una chiesa come tempio votivo dell'Unione e che fosse anche chiesa parrocchiale. Si scelse il Fopponino. Una forte partecipazione dei parrocchiani, che si protrasse per molti anni, e un cospicuo contributo dell'Unione Commercianti permisero di raccogliere i fondi necessari per realizzare la nuova chiesa.
Le vicende progettuali e costruttive impegnarono diversi anni, vedendo il concorso di grandi nomi dell'architettura milanese. Accantonati i progetti di Giovanni Muzio, all'inizio del 1961 si diede corso al progetto di Gio Ponti, architetto di fama internazionale che, tra l'altro, era residente in parrocchia. I lavori si conclusero nel 1964 e, a maggio, la nuova chiesa venne solennemente dedicata a S. Francesco d'Assisi, patrono dei commercianti, titolo che ben presto venne assegnato anche alla parrocchia, sostituendo il primo di SS. Giovanni Battista e Carlo al Fopponino.
Il progetto di Gio Ponti iniziò a prendere forma concreta il 4 maggio del 1961 quando, con una solenne cerimonia, alla presenza del cardinal Montini, delle autorità , dei preti della parrocchia e di numerosa folla, venne posta la prima pietra della nuova chiesa. Un particolare curioso, che forse non tutti conoscono, accompagnò la cerimonia. Il Sindaco di Assisi, presente di persona, portò in dono una pietra del monte Subasio, sul quale sorge Assisi, perchè fosse interrata insieme alla prima pietra: un gesto simbolico che vuole allacciare un legame ideale e spirituale con la città del santo. Per ben due volte il cardinal Montini fece visita al cantiere, precisamente il 25 giugno 1962 e il 20 aprile 1963, segno evidente della sua cura per la salute religiosa delle parrocchie della vasta diocesi.
La nuova chiesa venne aperta al culto il 26 maggio del 1963, ancora con il cantiere in funzione. A nome del Vescovo il Parroco don Italo Pagani benedisse la nova costruzione che, finalmente, poteva accogliere la comunità parrocchiale almeno per la Messa festiva. Un anno dopo, il 10 maggio 1964, a lavori definitivamente conclusi, il cardinal Colombo celebrò solennemente la Dedicazione della nuova chiesa.
Il progetto di Gio Ponti era caratterizzato da uno stile estremamente sobrio francescano, appunto dove l'assenza quasi totale di elementi decorativi avrebbe messo in risalto l'essenzialità delle forme e lo slancio verso l'alto della struttura. Quest'idea però venne successivamente in parte abbandonata: le nuove norme liturgiche del Concilio Vaticano II e l'esigenza di riempire degli spazi che sembravano semplicemente vuoti spinse ad apportare alcune variazioni al progetto originale. Accanto alle modifiche conseguenti alla Riforma Liturgica, negli anni successivi vennero collocate in chiesa diverse opere d'arte di notevole valore.
Basilica di San Francesco d'Assisi (PG), dalla Cella Campanaria (05) v.139
Visita in cella campanaria e censimento delle 5 campane maggiori.
Concerto di 7 campane a slancio, in manutenzione dalla OES Brevetti Scarselli, di cui le 5 grosse fuse dai Fratelli Baldini nel 1837 e le 2 piccole probabilmente aggiunte nella seconda metà del Novecento:
I: Francesca, Si2 calante. Ha un diametro di 164,8 cm per uno spessore pari a 13 cm. Pesa 28 quintali.
II: Re3 calante. Ha un diametro di 131,5 cm per uno spessore pari a 10,5 cm. Pesa 14,2 quintali.
III: Mi3 (l'unica fusa nel 1836). Ha un diametro di 122,7 cm per uno spessore pari a 10 cm. Pesa 11,8 quintali.
IV: Fa#3 calante. Ha un diametro di 108 cm per uno spessore pari a 8,5 cm. Pesa 8 quintali.
V: Sol#3. Ha un diametro di 87,5 cm per uno spessore pari a 6 cm. Pesa 4,2 quintali.
VI: La#3
VII: Do4 leggermente crescente
Il concerto originario era composto da 2 campane fatte fondere dal Frate Elia, poi arrotondato a 6 dai Maestri Pisani nel 1239, la cui imponenza di suono nella valle umbra è testimoniata da Salimbene de Adam, che ha messo per iscritto le incisioni dei bronzi, che rimasero più o meno su questo numero per molti secoli, anche se nel Settecento uno di essi fu donato alla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Non sappiamo molto circa le rifusioni e le fonderie in quanto le fonti non sono sufficientemente attendibili, ma si può dedurre dalle condizioni del campanile, spesso lesionato e preso di mira dai fulmini, e questi causarono diversi incidenti alle faldi della torre. Per tale motivo nel XVI fu abbattuta la slanciata cuspide la cui forma riprendeva quella originale del campanile di Santa Chiara. Sappiamo però che le campane furono calate nel 1798 quando le truppe di Napoleone saccheggiarono la Basilica. Poi, nel 1837, alla Baldini fu affidato il compito di rifare il concerto che ricordasse quello originale, cioè 6 campane. Probabile che le attuali 2 piccole furono fuse da una fonderia di Foligno come un'aggiunta al concerto storico. Negli anni '80, dopo la grande manutenzione, rimontarono solo le 5 maggiori. Successivamente modificarono il castello aggiungendo le 2 squilline. Una di queste campane giace ancora sul pavimento del Sacro Convento. Al momento non si sa se verrà rimontata.
Il Rinterzo non si può più eseguire poiché probabilmente il sistema di fermata a bicchiere è malfunzionante. I denti del blocco sono presenti solo sulle 4 campane maggiori, ma alcune testimonianze fanno intendere che spesso tutte le campane cominciassero a suonare a distesa partendo dalla posizione a bicchiere, per cui è possibile che gli altri siano stati successivamente rimossi.
Per quanto concerne l'elettrificazione, negli anni 30 furono automatizzate a distesa molto probabilmente da una ditta tedesca, che installò una sorta di tastiera nel “sottocella” a cui erano collegati i martelli esterni. Negli anni 60 invece, l’impianto fu rifatto dalla Broili di Udine, che eliminò la tastiera ed i martelli esterni per sostituirli con i suoi elettromartelli che battevano all’interno (e potrebbe essere una causa per cui la Francesca è completamente sbeccata). Tale impianto durò solo una ventina d’anni, e tra la metà degli anni 70 e gli inizi degli anni 80 venne completamente rifatto dalla AEI di Perego (di cui sono rimasti gli elettromartelli sulle 2 squilline, che sono una brutta imitazione dei martelli ogivali della OES; ceppi, ruote, i blocchi sulle 4 maggiori e i nuovi elettromartelli a goccia sulla II, III, IV e V). In seguito intervenne la Elettra di Corciano, che installò i motori Ecat 8 poli sulle 5 campane maggiori. Attualmente la manutenzione è a cura della OES Brevetti Scarselli, che ha installato il martello ogivale sulla Francesca e il programmatore Digit Clock.
E dopo aver ripreso le suonate... Ecco a voi la chicca finale!!! Quello che veramente mancava su Youtube... Ora è in rete: il censimento che molti aspettavano. Ma la cosa più bella è che mai mi sarei aspettato che il Frate custode Mauro Gambetti mi desse il permesso di salire su questo imponente e sicurissimo campanile!
Appena ho visto la imponente Francesca sono rimasto a bocca aperta! Una cosa sensazionale!! Il mio cuore pulsava 1000 battiti al minuto, e non riuscivo a controllarmi! Era un sogno! Non volevo svegliarmi!! Non ci sono parole per descrivere questa indimenticabile giornata!
Bene, passiamo al lato tecnico. Tutto quel che si era detto sulla Francesca è da ritenersi infondato. Infatti è una bellissima Baldini del 1837. E le sorprese mica finiscono qui... Diametro 1,82 metri? Macché... 1,65! Così sembra piuttosto piccola... Ma c'è da dire che è molto spessa: ben 13 cm!!
E dopo le misure, il momento magico... La facciamo rintoccare! Eheheh! L'abbiamo fatta rintoccare piano perché se la facevamo rintoccare forte si sarebbe distintamente sentita.
Quindi un'analisi su tutte le altre campane, e qualche scorcio sul panorama di Assisi e della Piazza Superiore, e anche una videata alla grande vallata.
CHIESA DI SAN FRANCESCO ALATRI FROSINONE LAZIO ITALIA
Chiesa di San Francesco.
Costruita tra la seconda metà del XIII secolo e la prima metà del XIV, si caratterizza per una struttura compatta, in stile gotico; la facciata presenta un portale archiacuto e un rosone a colonnine radiali. L'interno, in un'unica navata, venne ristrutturato in epoca barocca e conserva una nota Deposizione di scuola napoletana del Seicento, e un mantello risalente al XIII secolo attribuito a san Francesco d'Assisi.
La chiesa aveva annesso un contiguo convento, i cui ambienti sono adibiti a sala espositiva, e sono noti come il Chiostro. In un'angusta intercapedine dell'ex-convento si trova un affresco di notevole interesse raffigurante un Cristo Pantocratore al centro di un labirinto.
Assisi - Basilica di Santa Chiara
Assisi (Perugia) - La costruzione della Basilica di Santa Chiara iniziò nel 1257, quattro anni dopo la morte della santa. Nel frattempo si costruì anche il monastero, presso il quale le Clarisse si trasferirono nel 1260 da San Damiano, portando con sé diverse reliquie e anche il Crocifisso che aveva parlato a Francesco. Per questo motivo ancora oggi possiamo ammirare tale Crocifisso in stile bizantino, custodito proprio dove si trovava la primitiva chiesa di San Giorgio. In questa Basilica i pellegrini, oltre a poter venerare le spoglie di Santa Chiara, esposte nella cripta e poter vedere diverse reliquie di Chiara e Francesco, possono soffermarsi in preghiera silenziosa davanti al Crocifisso, utilizzando le stesse parole del Santo. La Basilica di Santa Chiara si trova nella parte opposta di Assisi rispetto a San Francesco: le due Basiliche si trovano così una di fronte all’altra, anche se a distanza, e guardano verso la città. Nel luogo in cui sorge Santa Chiara si trovava la chiesa di San Giorgio, dove San Francesco fu sepolto subito dopo la sua morte, avvenuta la sera del 3 ottobre 1226 a Santa Maria degli Angeli, e dove rimase fino alla sua canonizzazione, quando la sua salma fu solennemente traslata nella Basilica a lui dedicata.
Statua di San Francesco d'Assisi presente nella chiesa dedicata al Santo a Pisa
Statua di San Francesco d'Assisi presente nella chiesa dedicata al Santo a Pisa.
Riprese di Franco Mariani.
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Prima cappella di sinistra della chiesa di San Francesco di Pisa
Nel braccio destro del transetto, nella prima cappella le vetrate e le decorazioni delle pareti risalgono al 1904.
Sull’altare c’è un trittico eseguito da vari autori di epoche diverse: il Sant’Antonio col Bambin Gesù è di Ventura Salimbeni e di Giovanni Stefano Marucelli (che vi aggiunse il Bambino), mentre i Beati Alberto e Agnello da Pisa furono dipinti da Francesco Manetti agli inizi del Novecento.
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UD Musoletto - Chiesa di Santo Stefano
Recensione (Italian and English) e coordinate GPS dei punti d'interesse e dei parcheggi su:
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Natale Assisi Basilica di San Francesco - Campane Suonano
Le campane suonano a festa nel giorno di Natale nella Basilica di San Francesco ad Assisi.
Veduta generale della chiesa di San Francesco di Pisa da altari destra
Veduta generale della chiesa di San Francesco di Pisa da altari destra.
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Altare Sant Antonio da Padova nella chiesa di San Francesco di Pisa
Altare laterale del 1700 che ospita la statua di Sant'Antonio da Padova presente nella chiesa di San Francesco di Pisa.
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P.Quaggiato (1983): Good Night!
A choral composition by Patrick Quaggiato (1983)
Lyrics by Emily Dickinson (1830/1886)
Ensemble In Contrà
conductor: Roberto Brisotto
Live recording
18/10/2015
Chiesa di San Francesco
Cividale del Friuli (Ud)
ITALY
Vittorio Veneto (Amleto Lacerenza)
Fanfara della Brigata alpina Julia, Fanfara della Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli e Fanfara dell'11° reggimento Bersaglieri dirette dal Sergente Cosimo Taurisano in concerto nella chiesa di San Francesco a Udine.
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Chiesa di S. Francesco - Reggio Emilia
3D model of the entry of S. Francesco Church in Reggio Emilia.
info.3dgeosurvey@gmail.com
Il Castello di Udine
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