Polittico di San Fior - Cima da Conegliano
Video Realizzato d Treviso Bazar
Giro San Fior Colle Castello
Giro panoramico in biclicletta nei comuni di San Fior (Borgo Canè, Via Serravalle), Colle Umberto (Via Morosini, Via Modena, Via Contesse, Via Pastrengo, Via Monte Grappa), e Castello Roganzuolo (Via Sante Cancian),
lungo il percorso si intravendono alcune ville ad iniziare dal bel Borgo Canè con la villa Cadorin Soldi, seguono Casa Antoniazzi , Villa Morosini e da buona ultima e più rilevante la villa castello Lucheschi.
TG TREVISO (25/01/2018) - IL PAESE SI FERMA PER L'ULTIMO SALUTO A MASSIMO
TG TREVISO (giovedì 25 gennaio 2018) - Sopra la bara la maglia con la sua foto. Quella maglia che lui aveva tanto voluto e che aveva indossato per il suo 18 esimo compleanno. Un giorno di festa, quello, tanti sogni, tanti desideri. Tutto è finito quel maledetto giornO, quando l'auto si è scontrata frontalmente con un'altra vettura. Ad avere la peggio Massimo Pizzol, alla guida della Punto. Accanto al giovane l'amico di sempre, ferIto gravementre e ricoverato tutt'ora all'ospedale cittadino. Le sue condizioni sono migliorate ma non è potuto essere fiscamente presente per l'ulitmo saluto a Massimo. Fisicamente perchè nel cuore e nell'anima lui era li, accanto alla persona con la quale aveva diviso e condiviso parte della vita. Ed oggi nella chiesa parrocchiale di San Fior di Sotto l'ultimo saluto al 18 enne. Tanta tantissima la gente, molto i i giovani sia i compagni di scuola dell'istituto Ipsia di Vittorio Veneto che gli amici di softair. E le parole di Guccinim canzone per un 'amica letta dal parroco di san Fior
Poi le rose bianche in mano agli amici, ed i pallincini lasciati volare in cileo, con tante frasi: rimarrai nel mio cuore, sarai il mio tutto per sempre. Le lacrime ed il dolore di chi con Massimo ha vissuto questo tragitto seppure breve ma pieno di emozioni. Massimo lascia i genitori, il fratello e tantissimi amici che ancora si domandano perchè. Fuori dalla chiesa ad attenderlo moltissima gente, tutti per accompagnarlo nel suo ultimo viaggi. (
Dedicare una canzone alle prostitute
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L'otto marzo è la giornata in cui si celebrano i diritti delle donne. Ma tantissime donne nel mondo non hanno alcun diritto e vivono come schiave. Secondo il Global Report on Trafficking in Persons 2014 delle Nazioni Unite ci sono 21 milioni di persone che sono oggetto di tratta o schiavitù. Il 59% delle vittime è una prostituta. Come omaggio a queste donne (e per ricordare la loro condizione) abbiamo pensato di dedicare loro 5 minuti in cui potessero non pensare al male che subiscono. Il cantautore Claudio Gnut ha scritto questa serenata ed è andato a cantargliela dal vivo, imbastendo una piccola serenata, dal titolo Pigliati nu poco 'e bene.
Una produzione Fanpage.itvideo di Luca Iavaroneautori: Marco Paretti, Claudio Gnut, Luna Esposito, Luca Iavarone
con Claudio Gnut Organizzazione e riprese: Raffaello Durso Assistenti: Danilo Zanghi, Dario Volpe
Zoltán Kodály - Quattro madrigali italiani: II. Fior scoloriti
Coro femminile del Collegium Musicum, Bologna
Enrico Lombardi - direttore
Chiesa di San Paolo di Ravone, 16 aprile 2013
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Collegium Musicum Almae Matris:
Coro dell'Università di Bologna
Orchestra dell'Università di Bologna
Website:
Facebook:
Santuario di Sant'Euseo - Serravalle Sesia (VC)
È venerato come protettore dei calzolai, il primo a parlare di lui è lo storico di Vercelli, Vercellino Bellini, che visse perlomeno tre secoli dopo il santo, le sue notizie si fondarono su tradizioni orali e su qualche documento esistente ma poi andato distrutto in un incendio.
Il culto che s. Euseo ha sempre goduto è la prova più lampante della sua esistenza, egli sarebbe vissuto nel secolo XIII o nel XIV, nella zona di Serravalle - Sesia, in provincia di Vercelli, facendo il calzolaio.
E così è stato sempre rappresentato, nell’atto di aggiustare le scarpe, in pitture precedenti il secolo XVII, esistenti in varie chiese della regione; queste pitture insieme con gli ex-voto e la partecipazione del popolo, costituivano una chiara testimonianza della sua santità, che è evidente riguarda la sua vita eremitica e penitente, non il mestiere professato.
Si ebbe un miracolo che rivelò a tutti la santa vita di Euseo, era l’ultimo giorno di carnevale, di un anno imprecisato, quando alcune persone mascherate, passando vicino al suo romito, si accorsero che sopra il tugurio erano fioriti tre gigli; giacché si era d’inverno, la cosa suscitò la meraviglia dei presenti, i quali si avvicinarono, trovando il corpo del pio eremita da poco morto.
Il fatto suscitò commozione fra gli abitanti della zona, che provvidero alla sua sepoltura sullo stesso posto, erigendo da quasi subito una chiesa. Con il passare del tempo, vista l’affluenza dei fedeli e la loro devozione, questa chiesa fu ampliata e altre ne sorsero a lui dedicate nei paesi dei dintorni.
La sua festa si celebrava l’ultimo giorno di carnevale, fu fissata poi al 15 febbraio.
Sergio Marcianò (1922 - 2007) Il verbo si è fatto carne
Sergio Marcianò (1922 - 2007) Il verbo si è fatto carne
Coro: Ave Plavis di Ponte della Priula (TV)
Coro: Corale S. Cecilia di S. Fior (TV)
Coro: I Cantori di San Tomaso di Canterbury
di Gaiarine (TV)
Organo: Sandro Carnelos
Tromba: Mario Caldonazzi
Trombone: Fabio Mattivi
Direzione: Marco De Zotti
Sergio Marcianò inizia giovanissimo lo studio della musica sotto la guida di Luigi Picchi presso il Seminario di Como. Consegue successivamente i diplomi in Pianoforte, Organo, Composizione e Polifonia vocale presso il Conservatorio di Milano. Dal 1954 inizia a pubblicare composizioni organistiche e vocali per l'editore Schola di Como e dal 1963 inizia la collaborazione con la Casa Editrice Carrara di Bergamo, presso cui pubblicherà l'intera sua produzione. Ricopre vari incarichi come organista e maestro di cappella presso la Chiesa di S. Martino di Tirano (1954-1959), nella Collegiata di Sondrio (1959-1971) e nella Basilica di S. Vittore di Varese (1972-1976). Nel 1972 assume l'incarico di docente di Organo e composizione organistica presso il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria, svolgendo contemporaneamente un'intensa attività concertistica in Italia e in Europa. Negli ultimi anni della sua vita si stabilisce a Sondrio, dove continua incessantemente la sua attività concertistica e di composizione. Muore tragicamente in un incidente stradale la sera del 16 febbraio 2007 a Chiuro.
San Romedio - Un tesoro nascosto tra le montagne - drone video
Il Santuario è uno dei più suggestivi eremi d’Europa, posizionato su un ripido sperone di roccia, nello splendido scenario naturale della Val di Non (Trento).
Percorri due chilometri nel mezzo di un canyon, uno spicchio di cielo sopra di te e un torrente al tuo fianco, e alla fine ti ritrovi davanti un’originalissima costruzione che sembra un grande lego appoggiato ad un monte, una struttura tutta in salita, composta da 6 chiese differenti, costruite in secoli diversi.. un santuario eremo sviluppato in senso verticale, quasi un percorso di fede per raggiungere il cielo.
Varchi la soglia ed inizi pian piano a salire i 131 scalini… la bellezza della natura, l’essenzialità delle linee architettoniche, il silenzio del luogo fanno emergere poco a poco un desiderio di pace, di sobrietà, una nostalgia per una qualità di vita più solare, meno superficiale e meno connessa all’immagine che pensi gli altri abbiano di te. E più sali e più sei sicuro che questo luogo ha un suo carisma proprio: sollecita quel qualcosa dentro di te che ha a che fare con la tua dimensione spirituale, quella ricerca di senso che ti è connaturale da sempre ma che le vicende della vita hanno tenuto nel sottofondo, e ora, come un fiume carsico, viene alla luce.
Dev’essere stato così anche per Romedio che, di origini nobiliari e pieno di risorse economiche che ancora non erano riuscite ad anestetizzarlo, decise di regalarsi tutto il tempo necessario per trovare altri tesori.. prendendo dimora su questo sperone di roccia, sulla cui cima una caverna serviva come riparo dalle intemperie.
E arrivato in cima entri nella chiesa maggiore e qui ti spieghi tutto… la luce e la narrazione pittorica ti dicono che sei al Cenacolo, attorniato dai primi testimoni della Risurrezione di Gesù: la morte non ha l’ultima parola!
Un personaggio affascinante questo san Romedio, un uomo libero, un operatore di pace!
A tal punto così percepito da chi entrava in relazione con lui, da affiancargli senza problemi un orso ammansito, diventato poi un vero e proprio attributo iconografico, per rappresentarne la capacità di “addomesticare” ogni aggressività e paura, dentro e fuori di noi.
E qui, nell’apposita urna davanti alle reliquie del Santo, depositi la tua preghiera e il tuo grazie al cercatore di Dio che, pur morendo privo di ogni bene economico, ha paradossalmente lasciato un’eredità tale da essere fruibile ancora oggi, a distanza di secoli.
Tg Tramonti: cento turisti provenienti da Gorizia in visita a Tramonti
DescrizioneCirca cento turisti proveniente dal Friuli Venezia Giulia - Gorizia, hanno visitato Tramonti. Sono arrivati al Valico di Chiunzi verso le 8.30, e subito accolti dai soci dell'AssociazioneAlba Nuova. Prima di iniziare l'itinerario turistico in posa per un bella foto panoramica con sfondo del Vesuvio. I turisti sono stati accompagnati dal dott. Vincenzo Ferrara e da Aniello Apicella. Polvica, la prima tappa al Convento di San Francesco, costruito intorno al 1710. La Chiesa è ad una navata e custodisce due sarcofaghi, tra le opere d'arte da sottolineare il trittico bassorilievo marmoreo raffigurante S. Antonio, S. Stefano e S. Valentino. Il soffitto fu arricchito da affreschi del Bocchetti e decorazioni dell'artista napoletano Raffaele Severino. Attiguo alla Chiesa il chiostro costruito a metà del 1700 con al centro un antico pozzo. Tutto il portico e formato da dodici pilastri e capitelli che sostengono ventotto archi. Non poteva mancare la visita al caseificio Antica Latteria , dove Pasquale Amato con grande professionalità ha mostrato ai turisti come avviene la lavorazione del fior di latte, con momenti di degustazione: fior di latte, pomodoro e pane biscottato. Successiva tappa, la borgata di Gete con la visita dell'antica Cappella Rupestre dedicata alla Madonna delle Grazie la cui fondazione è datata tra VIII e il XII sec. lo stile è gotico con tratti romanici. Da ammirare due urne cinerarie, alcune datano intorno al II sec. D.C., e la colonna centrale con un raffinato capitello corinzio. Una breve sosta si è tenuta anche nella Chiesa di S.Michele Descrittiva e apprezzato è stato la visita di una vite secolare dei nostri vitigni diffusi sull'intero territorio di Tramonti , che danno origine ai vini D.O.C. Costa D'Amalfi, tra questi occorre menzionare il Tintore. Al bivio di Campinola il Sig. Oliva Vincenzo ha mostrato ai turisti una pecora lustrata di bianco che lo seguiva con ogni sguardo e gesto, ed è stata fotografata come una star. Il pranzo è stato preparato dalla Sig.ra Rita Fierro proprietaria del ristorante il Castagneto con prodotti genuini a chilometro zero forniti dall'Associazione Alba Nuova . L'intero pomeriggio è stato allietato con musiche e canti popolari delle nostre tradizioni con esibizioni di balli diretti da Ruben Citarella. Ringraziamo il Signor Buonocore Luigi, figlio di questa terra e proprietario della Pizzeria Il Gambero in Monfalcone - (Go) promotore di questa bella iniziativa. Commovente è stato il ringraziamento per l'accoglienza ricevuta dai visitatori.
ANZIANA TROVATA MORTA IN GARAGE, E' GIALLO | A3 NEWS Treviso 23/04/2019
SAN FIOR - Un'anziana è stata trovata morta nel garage sotto la sua auto. E' giallo a San Fior. Le indagini dei carabinieri - Servizio Daniela Sitzia, montaggio Francesco Ceron - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
Un capolavoro di Jacopino da Tradate esposta nella chiesa di San Francesco a Casalmaggiore
Un capolavoro di Jacopino da Tradate torna in auge grazie all'interessamento di un critico d’arte dalle pagine di Repubblica. L’opera è esposta nella chiesa di San Francesco a Casalmaggiore e ha alle spalle un alone di mistero. Servizio di Giovanni Gardani
Cappella della Natività di Maria: capolavoro del Purismo
Sopra le cappelle di destra della Chiesa del Santissimo nome di Gesù all'Argentina in Roma si trova l'Oratorio della Congregazione della natività di Maria dell'Ordine dei Mercanti, poco conosciuto capolavoro dell'arte ottocentesca italiana. La cappella risale al 1861, anno dell'unità d'Italia, da cui però Roma era ancora esclusa, rimanendo ancora nello Stato Pontificio. Presenta affreschi dedicati ai misteri della Vergine Maria di Cesare Mariani, Carlo Cavardini ed Enrico Marini, che aderirono al Purismo, movimento artistico di matrice romantica, che proponeva, analogalmente al precedente movimento dei Nazaereni, un ritorno all'arte d'ispirazione religiosa e la rivalutazione dell'arte del Trecento e del Quattrocento. La Chiesa comunemente nota come Chiesa del Gesù fa parte del patrimonio del FEC (Fondo Edifici di Culto) che di recente ha pubblicato il volume Maestri e Capolavori.
Monete rare e antiche, ecco l'euro che ne vale 350
- ECCO L'ELENCO DELLE MONETE PIU' RARE
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Euro, croce e delizia degli italiani. Ma ce ne sono alcuni che valgono una fortuna. Se frugate bene nelle tasche, potreste -- per assurdo - trovare una moneta da un euro che ne vale 350. Siamo andati a sbirciare nel negozio di numismatica più antico in Italia: è proprio vero che tra gli euro si possono trovare dei tesori? E se vi piace collezionare monete antiche e rare, sappiate che le più preziose e ricercate vengono direttamente dal Vaticano.
Antichi canti di Calabria (FULL ALBUM)
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N.CASERTA - COMU TI CANUSCIA 00:06
M.CAMPICELLI & F.DONATO - I DISPETTUSI 05:38
CECE' MANTI - SU CARCIRATU E NON MI PIGGHIU PENA 08:54
FRANCO CARUSO - JATU PALAZZU 11:34
MARGHERITA T. & VERDUCI G. - AMURI SPURTUNATU 14:12
PIETRO CREA - STORIA MALANDRINA 18:34
FRANCO CARUSO - L'OMU NNAMURATU 23:45
M.CAMPICELLI - L'AMURI CHI FACI 25:36
TONY GENTILE - U BALLU DA CIUCCULATERA 29:12
SALVATORE MACHEDA - FIGGHIOLA DU ME CORI 31:22
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L'Uccellino Della Comare - Tony Di Marti
Canzone Popolare di Tony Di Marti
RIT.: Era lì che voleva volare
l'uccellino della comare
(x2)
Ora è vecchio e più non vola
l'uccellino di Nicola
RIT.
È un uccello un pò spennato
l'uccellino di Renato
RIT.
Gli è caduto nel gabinetto
l'uccellino di Roberto
RIT.
La prima notte di matrimonio
si è ammosciato l'uccello di Antonio
RIT.
È un uccello senza valore
l'uccellino di Salvatore
RIT.
Ha una faccia da cretino
l'uccellino di Tonino
RIT.
Dorme sempre, è molto stanco
l'uccellino del signor Franco
RIT.
Sembra il pendolo di un orologio
l'uccellino ammosciato di Giorgio
RIT.
È invecchiato, ha i capelli grigi
l'uccellino di Luigi
RIT.
Domani c'è il funerale
per l'uccello di Pasquale
RIT.
Fa un pò puzza, non è più fresco
l'uccellino di Francesco
RIT.
Si risveglia ogni due anni
l'uccellino di Giovanni
RIT.
È rimasto con poco pelo
l'uccellino di Carmelo
RIT.
Sta morendo piano piano
l'uccellino di Graziano
RIT.
Non fa più avanti e indietro
l'uccellino ammosciato di Pietro
RIT.
Glielo hanno tagliato a fette
l'uccellino di Giuseppe
RIT.
È morto nel suo nido
l'uccellino del signor Guido
RIT.
Ogni notte sbaglia l'orario
l'uccellino cretino di Mario
RIT.
È morto sul divano
l'uccellino napoletano
RIT.
Si risveglia ogni sei mesi
l'uccellino dei pugliesi
RIT.
Lo richiedono in tutti i paesi
l'uccellone dei calabresi
RIT.
Se lo tengono con due mani
l'uccellone dei siciliani
RIT.
Facciamo tutti un bel battimani
agli uccelli italiani
RIT.
L'uccellino ha bisogno di cure
molto bene lo devi trattare
e se un giorno lo perdi d'occhio
và a giocare con un finocchio
Un consiglio io vorrei dare
a voi tutte belle signore
ai mariti voletegli bene
dategli sempre da mangiare
dategli il pane e dategli il vino
ma non scordatevi l'uccellino
UMBRIA - VALNERINA Scheggino e Vallo di Nera [Full HD]
© CLAUDIO MORTINI ★ Scheggino è un Castello di pendio a forma triangolare , con in cima un cassero e torre di avvistamento, sorto sulla riva sinistra del Nera, a guardia dell'antica strada e di uno dei pochi attraversamenti del fiume. Il suo nucleo originale si deve al sec. XIII, quando alla preesistente torre si cominciarono ad addossare le abitazioni dei rifugiati dopo la distruzione del Castello di Pozzano, situato nelle vicinanze.
Abbazia di San Felice in località Castel San Felice. II mito di fondazione dell'abbazia tratto dal Leggendario di San Felice del secolo XII, narra che San Mauro, venuto dalla Siria con altri trecento compagni, si ritirò con il figlio Felice e con la nutrice in un luogo solitario ove edificò un piccolo eremo.
La leggenda del drago, scolpita a rilievo nel fregio sotto il rosone, viene interpretata come una metafora della bonifica della zona dalle paludi ad opera dei monaci di San Felice.
Alla chiesa, riedificata nel 1190, mirabile esempio di architettura romanica spoletina, è annesso un piccolo monastero riferibile ai secoli XV e XVI. L'interno della chiesa è a navata unica coperta a capriate con presbiterio soprelevato delimitato da plutei ornati da decorazioni a mosaico.
Lungo le pareti restano solo frammenti della decorazione pittorica ad affresco, fra cui spicca una Adorazione dei Magi, di un pittore tardo gotico della prima metà del secolo XV. L'abbazia è stata restaurata in occasione del Giubileo del 2000.
Vallo di Nera è un libero castello fondato grazie ad una concessione della città di Spoleto nel 1217, nei pressi un insediamento feudale preesistente, denominato Flezano, sopra un colle a dominio di uno slargo della valle del Nera.
Il suo nome ha una derivazione che si può attribuire alla stessa valle (il nome antico di Vallo era Castrum Valli), al vallum di difesa romano o al nome longobardo del bosco: vald. Lo stemma attuale raffigura tre castelli riuniti e si deve all'unione ottocentesca con i castelli di Reggiano e Paterno.
L'impianto urbano è assai compatto, caratterizzato da un nucleo originario circolare, su un poggio, con una strada anulare pianeggiante e ripide risalite verso il fulcro centrale costituito dalla piazza di S. Giovanni. Gli si affiancano il borgo quattrocentesco di S. Maria e il borgo cinque-seicentesco dei Casali. I suoi edifici, recentemente restaurati, costituiscono uno dei migliori esempi di restauro e conservazione dell'aspetto urbanistico originario.
Festeggiamenti in onore della Madonna del Carmelo
Messina 16 luglio 2013 - Si sono conclusi oggi i festeggiamenti in onore della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Alle 19,30, dopo la santa messa presiedute da mons. Giacinto Tavilla e da mons. Mario Di Pietro, si è svolta la processione del simulacro della Madonna del Carmelo per le vie del quartiere seguita da una folta schiera di fedeli. Proseguono le visite guidate al Santuario e al Campanile.
La Chiesa della Madonna del Carmine (San Lorenzo)
Il Santuario sorge sulla via Porta Imperiale, costruito nel 1931 da Lorenzo Interdonato su progetto dell'arch. Cesare Bazzani, in stile settecentesco tipico della Messina pre-terremoto.
La cupola ha un bell'effetto architettonico, a pianta ottagonale e segnata su ogni facciata da una finestra circolare, e, sopra di essa, una lanterna quadrangolare con finestre e sormontata da una croce.
L'interno è a forma di croce greca, ornato di marmi policromi e di colonne in marmo rosa che a loro volta sono sormontate da capitelli intarsiati.
Il soffitto a cassettoni rende gradevole lo sguardo, unitamente alle cappelle laterali.L'altare maggiore è sormontato da una nicchia con un simulacro del '700 che raffigura la Madonna del Carmelo con Gesù in braccio, mentre porge il S.Abitino a San Simone.
Al suo interno si conservano pregevolissime opere, e, tra queste, un Crocefisso, una statua in legno della Madonna col Bambino, una Madonna della Consolazione, una bacheca con quattro formelle in argento volute dal Senato messinese nel 1772 per rappresentare il Pio Transito, la Canonizzazione Evangelica, il Miracolo del Vascelluzzo e la Tentazione di Sant'Alberto.
Grest San Fior 2010 - Gita in Cansiglio.mpg
Una giornata memorabile per il fresco e il gioco nel bosco!
Lavori eseguiti a Vermiglio (Trentino) con materiali della gaggio porfidi
Lavori eseguiti a Vermiglio (Trentino) con materiali della gaggio porfidi
Yuby e i custodi delle luci, al via il grest in Chiesa Madre servizio di Orazio Accomando