S. Giovanni Battista - Processione ( Loano - Savona 24-06-2019 )
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CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA A CERVO LIGURE
In terni della Chiesa Dei Corallini a Cervo LIGURE
CHIESA - S. GIULIO
CASTELLANZA
L'arsenale del Cardinale «Io, parroco con le armi».
L'arsenale del Cardinale «Io, parroco con le armi»
Savona - «Anche io possiedo delle armi, sì, ma mica le uso per convincere i fedeli a venire a Messa o per mirare sugli infedeli, suvvia».
Don Giulio Grosso, già parroco di Sant'Ambrogio di Varazze e da qualche mese titolare della parrocchia di San Giovanni Battista, proprio davanti al Comune di Vado, risolve con una battuta di spirito il clamore sollevato dalla scoperta che monsignor Domenico Calcagno, già vescovo di Savona ed oggi cardinale in Vaticano, presidente dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, custodisca in casa una collezione di armi fatta di doppiette da caccia, fucili di precisione e persino una pistola famosa per essere stata la compagna fedele dell'ispettore Callaghan nei polizieschi degli anni Settanta.
«Proveniamo entrambi da famiglie in cui gli uomini andavano a caccia -- racconta don Grosso, titolare del porto d'armi per l'uso di fucili - ed entrambi abbiamo ereditato questa passione come un hobby. Certo che è una passione singolare per un prete, ma c'è chi colleziona francobolli e chi altre cose». In fondo San Francesco accarezzava i lupi e finì per cantare la bellezza di tutte le creature del mondo, eppure anche lui aveva in gioventù imbracciato delle armi. Nel 1200 si trattava per lo più di arco e frecce, magari una spada per i nobili, mentre oggi ci si domanda se si possa perdonare ad un alto prelato di possedere un piccolo arsenale.
La scoperta della collezione di monsignor Calcagno ha fatto mormorare centinaia di fedeli a Savona. E la notizia è arrivata anche a Vado, dove è parroco don Giulio Grosso, che nel 2006 aveva acquistato proprio dall'allora vescovo Calcagno un fucile da caccia Franchi calibro 12 e una pistola Beretta calibro 7,65. «Se mi chiede se io sappia sparare la risposta è sì -- conferma don Grosso -. Provengo da una famiglia di cacciatori, i miei sei fratelli erano esperti, avevano anche i bilancini per preparare le cartucce. Ma stiamo parlando del Dopoguerra, quando si viveva in campagna e ci si doveva arrangiare. Oggi custodisco alcuni pezzi per ricordo e per collezione, mica vado in giro armato. Andare a caccia? Non ne avrei neanche il tempo. In una parrocchia gli impegni sono sempre tantissimi, soprattutto in un periodo difficile come questo. Sa quante persone si rivolgono alla Chiesa per avere un aiuto, anche per mangiare un pasto?».
«Come preti non abbiamo il divieto di andare a caccia -- prosegue il parroco - io nei momenti liberi pianto le patate nell'orto. A Bergeggi ho una vigna». La caccia resta quindi una passione ereditata dalla famiglia, proprio come il cardinal Calcagno: «Pensi che io sentivo anche un certo senso di colpa per il fatto di possedere delle armi -- racconta il parroco vadese -, ma fu proprio monsignor Calcagno a tranquillizzarmi. Ognuno deve rispondere a Dio di ciò che fa di buono e di ciò che fa di malvagio. Ma il Cardinale è una persona dolcissima, oltre che un grande amico personale. Non è certo uno che si possa definire Rambo. Anzi, proprio lui ha fatto tantissimo per creare un ambiente di fiducia a Savona».
Eppure i parrocchiani sono balzati dalle sedie leggendo le notizie sull'arsenale dell'alto prelato: «Stamattina (ieri, ndr) mi ha telefonato una signora tutta agitata per le notizie sulle armi del Cardinale -- racconta don Grosso - le ho risposto che se uno possiede un'arma non significa automaticamente che spari alle persone. Capisco che un prete che possiede un fucile faccia un certo scandalo. In fondo se un camallo bestemmia può passare come una cosa normale, ma se capitasse a me, un prete, in effetti mi cascherebbero le braccia. Invece ho sorriso quando ho letto che monsignor Calcagno avrebbe in casa un segugio di razza. Diana è una bastardina, l'aveva trovata per la strada e l'ha presa con sé. Tra l'altro ormai è anziana». Quando si è trasferito a Roma, il Cardinale ha portato con sé la cagnetta, che porta a spasso nei giardini del Vaticano, dietro a San Pietro. Magari facendo attenzione a non incocciare nei gatti di sua Santità. Papa Benedetto XVI, infatti, è un amante dei mici, che gli tengono compagnia nei saloni del Palazzo.
«Monsignor Calcagno non è certo un uomo violento -- racconta don Grosso - ha una collezione, tutti sanno che qualche volta è senz'altro andato al poligono di Savona. Ma è uno che usa la sua forza per fare del bene». E la forza non gli manca, visto che anni fa vinse una scommessa proprio con don Grosso: «È vero, c'era un grande albero ai Piani di San Giacomo, a Varazze. Andava abbattuto e nessuno se ne occupava, allora ci pensò lui. Io non credevo che ce l'avrebbe fatta, invece lo tagliò».
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Savona (la piazza si ferma)
La piazza di Savona si ferma.
ALBA (CN, Piemonte) piazza Risorgimento Duomo e Municipio - videomix
Il Duomo si trova in Piazza Risorgimento, fulcro storico della città, ed è costruito su preesistenti edifici romani. All'interno, sulle pareti dello scalone principale possiamo trovare alcuni affreschi provenienti dalla Chiesa di San Domenico, tra i quali spicca una Pietà risalente a fine Trecento e una Adorazione dei Magi. Nel salone del consiglio possiamo trovare dipinti importanti: una tavola raffigurante la Vergine con il Bambino di Macrino d'Alba risalente al 1501; una pala con Madonna e Bambino tra San Giuseppe e Sant'Anna e il Concerto attribuito a Mattia Preti.La cattedrale di Alba è situata in Piazza Risorgimento, dove domina con la sua mole imponente lo spazio pubblico. Si tratta di un rimaneggiamento ottocentesco di una preesistente architettura tardo-gotica. A partire dal XII e XIII secolo la cattedrale viene spesso citata grazie alle sempre più numerose manifestazioni pubbliche. L'alta torre campanaria contiene al suo interno l'antico campanile originario, curiosa costruzione che ha conservato internamente testimonianza dell'architettura protoromanica del XII secolo. La torre campanaria impreziosita con decorazioni ad archetti ciechi è dotata di finestre monofore e bifore. Un'altra torre, la torre Negri, si trovava di fronte alla facciata. Fu demolita nel 1867 e la sua antica posizione è segnata sulla piazza da alcuni cippi in pietra. La cattedrale albese ha subito continue ristrutturazioni nel corso dei decenni allo scopo di evitare il deterioramento e adeguarla al contesto storico dell'epoca. Al suo interno si possono osservare tre portali romanici con capitelli fogliacei e figurati risalenti, così come l'intera cattedrale al XII secolo. Sulla facciata si nota la figura di San Lorenzo, dipinta dal milanese Luigi Cocchio nel 1878 e i quattro simboli degli Evangelisti creati dal Vercellese Carlo Dusio. Nel duomo, addossata a una colonna, quasi al centro si può osservare una pregevole acquasantiera, risalente al 1503 regalata da Urbano Serralunga. Sulla destra compare il primo degli otto altari laterali della cattedrale, quello del S.S.Crocefisso dono del Vescovo Eugenio Galletti. A partire dall'acquasantiera compaiono l'altare della Madonna, del Sacro Cuore, della Sacra Famiglia per terminare con la cappella del Santissimo Sacramento.
L'icona centrale della cappella rappresenta Sant' Elia e Sant'Eliseo in adorazione della Vergine, probabilmente dipinta o dal Cuniberti o dal Molineri di Savigliano. Il dipinto posto di fronte al piccolo coro dei vescovi rappresenta il Martirio di San Donato, risalente alla metà del XVIII, e, sulla volta il profeta Elia che, rapito su di un carro di fuoco, fa cadere il mantello in dono al profeta Eliseo. Interessanti sono i sotterranei della cappella, fatta edificare da monsignor Paolo Brizio nella metà del secolo XVII, che accolgono i resti dei vescovi albesi. Nella sagrestia si può contemplare il bassorilievo della Madonna con il Bambino, San Giovanni Battista e San Giovanni Apostolo, eseguito nel 1507 dello scultore Giovanni Lorenzo Sormani, ammirare il pregevole lavabo risalente al Cinquecento dei canonici nel retrosacrestia, osservare la mensa in legno di noce del XVI secolo e le cassapanche del 1650 fatte costruire dal vescovo Brizio. Nell'aula capitolare costruita nel Settecento campeggia il bel dipinto del cremonese Giulio Campi rappresentante l'immagine di San Lorenzo diacono dinnanzi all'imperatore romano. Nella navata centrale si trovano l'altare maggiore in stile barocco e il ''coro'' ligneo, formato da ben 35 scranni intarsiati con vari elementi: ambienti urbani e città con torri. L'icona che lo sovrasta è una pala del Beaumont raffigurante San Lorenzo tra gli angeli. Sulle pareti laterali, opera del pittore Luigi Hartmann di Chiavenna, si possono ammirare quattro ampi chiaroscuri che riproducono quattro scene del Martirio di San Lorenzo e risalenti al 1871. Sulle pareri della Cripta di San Pietro si possono osservare delle lapidi funerarie ricuperate dal pavimento dai restauri del 1872. La cappella di San Teobaldo conserva un'arca sacra risalente al 1515, un altare marmoreo del 1746 e alcune lapidi commemorative. Sulle pareti si trovano alcuni dipinti a pale con la figura di San Teobaldo e altri santi protettori di Alba. Da ricordare infine gli altari dedicati a San Luca e a San Bovo. La Cattedrale è stata riaperta, dopo circa un anno di lavori, all'inizio di dicembre, per restauri della pavimentazione, dell'altare e il rifacimento dell'impianto riscaldamento. Dagli scavi sono emersi alcuni ritrovamenti archeologici, messi in risalto con grate ben visibili dall'interno ed è stata restaurata la Cappella di S. Teobaldo.
La chiesa / church Varazze Liguria Italy
Church, Varazze (Liguria), Italy, Europe
23.09.2017
Chiesetta campestre - San Rocco
16 Agosto 2018 San Rocco
L’oratorio di San Rocco di Morsano al Tagliamento risale agli inizi del XVI secolo.
Ha la facciata in parte coperta da un atrio chiuso con copertura a capanna, nel quale si aprono una porta rettangolare sormontata da lunetta, due finestre quadrate a lato dell’ingresso ed altrettante sulla parete destra. La facciata con occhio circolare termina in una monofora campanaria con tettuccio piatto.
L’interno è composto da un’aula rettangolare con travi a vista e da un presbiterio poligonale con volta a crociera.
Si conserva un trittico dipinto a fresco dall’artista spilimberghese Marco Tiussi nel 1563. Si tratta di una sorta di ex-voto perché vi è raffigurata la Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano ed un camerato inginocchiato; una scritta ricorda l’iniziale contrarietà dell’uomo alla costruzione della chiesa e una sua malattia seguita da miracolosa guarigione. Ancora all’interno della chiesa, sempre del Tiussi, troviamo un affresco con la figura quasi illeggibile di San Bellino e un altro dagli intensi colori con la Madonna in trono con il Bambino tra i Santi Rocco e Antonio. Il dipinto con San Gottardo risale al 1623 ed è opera di Giuseppe Moretto. Si conserva anche una pala dell’altare maggiore, datata e firmata 1794 da Domenico Molinari con raffigurati l’Eterno Padre e Madonna con Bambino in gloria, con i Santi Rocco, Pietro, Giovanni Battista e Sebastiano. Pure del Molinari è la pala dipinta su tavola raffigurante la Madonna in trono con Bambino tra i Santi Antonio da Padova e Giuseppe.
Santuario di N.S. di Misericordia di Savona - il Museo - Fraz. Santuario Savona
Terzo stralcio della trasmissione Itinera andata in onda su TV2000 per gentile concessione di itinera.tv. Il Santuario di Savona, il museo, intervista al rettore del Santuario di N.S. di Misericordia don Domenico Venturetti, intervista architetto Patrizia Peirano, intervista alla storica dell'arte Cristina Gamberini
Alba (Cuneo, Piemonte) Piazza Savona - videomix
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Processione del Venerdì santo, la confraternita di Nostra Signora di Castello
Tra le più antiche, fondata nel 1260 sulla rocca del Priamar, la confraternita di Nostra Signora di Castello detiene diversi primati. Ha da poco tempo una Priora, Sonia Pedalino, al secondo mandato, negli elenchi dei confratelli che nel tempo si sono susseguiti vanta due personaggi illustri, i papi Giulo II e Sisto IV e, tra le casse che prendono parte alla processione, custodisce la più pesante, la Deposizione della Croce, con i suo 18 quintali di stazza...
PARROCCHIA SANT'APOLLINARE (fraz. di Sori)
Parrocchia Sant'Apollinare Fraz. di Sori.
Concertino di campane per la Sollenità di San Giuseppe.
AURIGO : PIERO PAOLO FERRAI NUOVO PRIORE DELLA CONFRATERNITA
Presso la Parrocchia della Natività di Maria Vergine in Aurigo si è svolto il rito di vestizione di due nuovi confratelli della Confraternita di San Giovanni decollato. La santa messa è stata celebrata dal parroco don Phanuel Kanema e il rito è stato presieduto dal delegato diocesano delle confraternite Don Giancarlo Aprosio coadiuvato dal priore generale delle confraternite Francesco Martucci. Dopo la messa presso l'oratorio di San Giovanni Battista si sono svolte le elezioni a cui hanno partecipato tutti i membri della confraternita. E' risultato eletto come Priore Piero Paolo Ferrari che ha conseguito il maggior numero di voti e a seguire tutti gli altri membri del consiglio. La confraternita è stata costituita di recente a fine agosto alla presenza del Vescovo Guglielmo Borghetti. Ad oggi conta di 16 membri ma prossimamente altre persone hanno manifestato l’intenzione di entrare a farne parte
I sindaci del Belice incontrano Giorgio Napolitano
Intervista al vescovo Domenico Mogavero sull'importanza e la necessità di una riscostruzione anche spirituale.
Giro Rosa 2014 Tappa 8 Passaggio Mergozzo
Stage 8 of the Giro Rosa 2014 at Mergozzo (Verbania - San Domenico di Varzo, 90 KM).
Tappa 8 del Giro Rosa 2014 da Mergozzo (Verbania - San Domenico di Varzo, 90 KM).
Etappe 8 van de Giro Rosa 2014 in Mergozzo (Verbania - San Domenico di Varzo, 90 KM).
Restauro della chiesa medievale di San Lorenzo a varigotti
restauro chiesa medievale di San lorenzo a Varigotti- città di finale Ligure
eseguiti dal 1995 al 1997 per volere dell'Associazione Amici di San Lorenzo.
Antica abbazia benedettina del XII sec. è stata la parrocchia di Varigotti per 400 anni.
colpita da una bomba inglese durante la II guerra mondiale che ha distrutto le arcate delle volte, il tetto e un muro.
primo restauro in liguria ad utilizzare l'elicottero per spostare i materiali.
SAVONA LA MADONNA DEL 18 MARZO REPERT 16
Alba (Cuneo, Piemonte) chiesa dei Santi Cosma e Damiano - videomix
In via Vittorio Emanuele ci sono due importanti chiese: quella di Santa Maria Maddalena e quasi di fronte la chiesa dei Santi Cosma e Damiano. La prima fu per buona parte del XVIII secolo utile al Monastero delle domenicane e fu meta di pellegrinaggi di fedeli che si recavano per visitare le spoglie della Beata Margherita di Savoia. Di pregevole fattura è il portale con 18 pannelli scolpiti in noce, il presbiterio, l'altare maggiore con sopra una cornice ovale all'interno del quale si trova il dipinto della La Maddalena e il coro della volta affrescata con scorci di prospettive architettoniche barocche. Nella chiesa quasi di fronte Santi Cosma e Damiano edificata su resti di mura romane, di origine molto antica, viene per la prima volta menzionata in documenti del XIII secolo. Nel 1760 venne completamente ricostruita dalle fondamenta in stile barocco su progetto di Carlo Emanuele Rangone di Montelupo. Durante gli scavi venne alla luce, alla profondità di circa tre metri un pavimento a mosaico bianco e nero, un medaglione in bronzo con l'effigie dell'imperatore Marco Aurelio.
Campane di San Giovanni Bosco - Torino - suonata a doppio e funebre
Chiesa di San Giovanni Bosco, via Sarpi (zona Mirafiori nord), Torino.
3 campane in si3 (si3 fuso da Achille Mazzola nel 1952, re4 fuso da Roberto Mazzola nel 1924, fa#4 rifuso da Barigozzi nel 1929).
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suonata a doppio e funebre in occasione della commemorazione dei defunti - 2 novembre 2015
Ecco una nuova suonata, assemblata ad hoc per il 2 novembre, in cui si è cercato di unire la solennità della circostanza con il doppio delle due campane maggiori al rimando funebre costituito dal ricordo dei fedeli defunti con la campana piccola a distesa intervallata utilizzata per le esequie.
si ringrazia il parroco don Gianmarco Pernice (SDB) per la gentile disponibilità.
FB:
WEB: wcampanetor.wordpress.com