SAN BIAGIO SCENDE DAL CASTELLO
Si rinnova a Maratea la festa di San Biagio patrono e protettore della Città nel quarantennale del rifacimento del Busto in argento rifatto dall’Artista Romani Vio dopo che mani sacrileghe avevano rubato l’originale nel 1976 e mai piu’ ritrovato con il secolare cammino dalla Basilica alla Chiesa Madre. La suggestiva ed emozionante cerimonia della richiesta da parte del Sindaco pro tempore, della statua per realizzare la festa e lo stesso che si impegna a riconsegnarla alla Basilica la Domenica successiva entro le ore 12.00 e il Rettore della Basilica risponde così. Da questo momento i portatori di San Biagio possono cominciare a coprire il Busto con un manto rosso. Che significa portare la statua da una Parrocchia quella di San Biagio a quella di S. Maria Maggiore nel centro storico di Maratea, in forma strettamente privata per un percorso che prima passa su i tornanti panoramici e poi, costeggia la montagna da dove si gode un panorama mozzafiato. Preghiere, canti, invocazione al Santo patrono con la benedizione al mare. Il cammino prosegue spedito verso località Capocasale, dove le autorità civili e militari e il popolo di Dio aspettano il busto di San Biagio che viene prima scoperto dal decano dei portatori, poi benedetto dai Sacerdoti che consegnano al Santo le insegne Episcopali. Il Sindaco Domenico Cipolla al termine del suo mandato da primo cittadino consegna per l’ultima volta le chiavi della Città al Santo.
La festa prosegue nei giorni 10-11 e 12 Maggio 2019
Via Crucis
Silenzio, raccoglimento e preghiera durante La via Crucis che anche quest'anno la Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Maratea con il suo Parroco Don Luciano Labanca ha fatto vivere ai fedeli nella celebrazione del Venerdì Santo. Le letture e i commenti al Vangelo pieni di riflessioni. I fratelli saccati dell'Arciconfraternita dell'Addolorata con il suo priore Biagio Calderano hanno portato in processione la bella effige della Madonna Addolorata e del Cristo morto che si conservano nella Chiesa omonima nel centro storico. I fedeli di Maratea e anche tanti turisti che per le feste vengono per trascorrere qualche giorno di vacanza hanno pregato insieme e insieme, festeggeranno la resurrezione di Cristo. Con le immagini suggestive della passione e morte di Gesù, impreziosite dalla canzone Sei Li interpretata dal complesso internazionale Gen Rosso noi di Maratea Web Radio-Tv vogliamo augurare buona visione e buona e serena Pasqua di resurrezione a tutti voi.
VIA CRUCIS
Venerdì Santo 2016. La passione e morte di Gesù a Maratea. Emozione e preghiera che si vive nella Chiesa Madre del Centro Storico e nelle strade cittadine con l'incontro del Cristo morto e delle bellissima statua della Madonna Addolorata portata dai confratelli di sacco dell'Arciconfraternita dell'Addolorata. Rito officiato dal Parroco della Parrocchia di Santa Maria Maggiore Don Luigi Tuzio.
Apertura PORTA SANTA nella Basilica di San Biagio a Maratea
Evento eccezionale voluto da Papa Francesco il Giubileo straordinario della Misericordia e così anche nella Basilica Pontificia di San Biagio di Maratea il rettore Don Biagio Giovinazzo ha aperto la Porta Santa che sarà accessibile a molti pellegrini che lucreranno l'indulgenza in questa bella e antica Chiesa dove i Marateoti venerano da secoli San Biagio come patrono e protettore della Città di Maratea.
Noi abbiamo registrato queste immagini suggestive che documentano questo gesto semplice ma ricco di significato.
Per avere l'indulgenza non basterà visitare la Basilica in forma di pellegrinaggio e pregare per il Papa, ma è INDISPENSABILE CONFESSARSI (entro 8 giorni prima o 8 giorni dopo la visita in forma di pellegrinaggio della Basilica) FARE LA COMUNIONE - PREGARE IL CREDO - PREGARE SECONDO LE INTENZIONI DEL PAPA.
Festa di SANT'ANTONIO da Padova a Maratea
Grazie all’impegno di Totò Manfredi e di altri amici che portano il nome di Antonio, Maratea ha festeggiato Sant’Antonio da Padova.
Nella bella Chiesa omonima in località Cappuccini nel centro storico si è tenuta la tredicina in preparazione alla festa liturgica che è stata solennizzata con la Santa Messa officiata dal Parroco della Parrocchia di S. Maria Maggiore Don Luigi Tuzio.
Tanti gli amici dicevo che portano questo bellissimo nome e che non sono mancati a questo appuntamento annuale, ma tanti sono stati ricordati nella Preghiera da chi ha partecipato all’Eucaristia che si è conclusa con la benedizione del pane, poi offerto ai devoti.
Subito dopo la processione per le vie di Maratea che con queste immagini riviviamo. Da tutti noi, auguri a quanti portano questo bellissimo nome.
SALUTI A DON ADELMO IACOVINO
Il 04 Ottobre 2014 festa di San Francesco e vigilia della festa della Madonna del Rosario a Maratea in una Chiesa gremita di fedeli Don Biagio Giovinazzo Parroco e Rettore della Basilica Pontificia di San Biagio il Sindaco di Maratea Domenico Cipolla e il Prof. Francesco Sisinni già direttore generale del Ministero dei Beni Culturali hanno salutato il caro Don Adelmo che per circa sei anni ha retto la Parrocchia di Santa Maria Maggiore. Commozione e gratitudine verso il Signore per averci donato Don Adelmo giovane e amato Sacerdote. Anche noi di Maratea Web Radio vogliamo ringraziare il caro Don Adelmo per tutte le catechesi che ha fatto nella nostra Web Radio durante la preparazione alla festa del nostro Patrono e Protettore San Biagio e per il Santo Natale. Ti ricorderemo con tanto affetto e tu...amato Padre, ricordati di noi nella Preghiera.
MARIA D'ALBO IL CARDINALE GENNARI GIURISTA E RIFORMATORE
Continua a Maratea la rassegna Maratea d’inverno con la presentazione del libro. Il Cardinale Casimiro giurista e riformatore, scritto da Suor Maria Francesca D’Albo, che nella bella Chiesa dell’Annunziata nel centro storico insieme al Presidente del Centro Culturale Josè Mario Cernicchiaro la Prof.ssa Tina Polisciano il Parroco di S. Maria Maggiore Don Donato Partepilo, l’Assessore alla Cultura di Maratea la Prof.ssa Isabella Di Deco hanno presentato questo saggio. E’ intervenuto anche il Prof. Antonio Brando che ha scritto l’introduzione al libro. E Ora ascoltiamo dall'autrice che abbiamo intervistato, cos’e’ questo libro e perché lo ha scritto.
festa di SANT'ANTONIO e UN ANGOLO IN MUSICA
Sant'Arsenio in provincia di Salerno ha festeggiato solennemente Sant'Antonio da Padova e lo ha fatto ancora una volta con una processione partecipata e con tanti fedeli che hanno pregato e cantato e portando a spalla la bellissima statua di Sant'Antonio lungo le strade della città. Come testimoniano queste immagini davvero suggestive anche noi abbiamo partecipato e ci siamo voluti immergere nel clima festoso che caratterizza questo evento. Il popolo di Dio le autorità religiose e civili della Città di Sant'Arsenio hanno seguito la S. Messa celebrata dal Parroco Don Antonio Breglia nella bellissima Chiesa di Santa Maria Maggiore nel centro storico del paese. Subito dopo la processione per le vie della cittadina del vallo di diano. Lungo il percorso i Sacerdoti hanno benedetto il pane mentre con fede si canta e si prega. In serata grazie all'impegno del comitato festa la serata è stata animata dall'Associazione musicale I due volti della luna di Sant'Arsenio, con lo spettacolo “Un angolo in Musica” e facendo esibire sul palcoscenico della bellissima villa nel centro del paese i ragazzi del territorio del vallo di diano con le canzoni degli anni 60, 70 e 80 e che in passato si sono esibiti grazie al Monte Pruno festival e ora coccolati e seguiti dall'associazione stessa, che nei prossimi mesi sarà attiva con una scuola di musica e uno studio di registrazione professionale dove questi ragazzi tutti talentuosi avranno la possibilità di imparare l’arte del canto e dello spettacolo. La serata è stata presentata dalla bravissima Velia Imparato e dal simpaticissimo Enzo Guariglia. Difficile il compito per la giuria presieduta dal Dott. Aldo Rescinito che con fatica ha dovuto scegliere i vincitori. Ma tutti i partecipanti hanno avuto un premio meritatissimo. Da parte nostra a tutti i ragazzi che si sono esibiti, gli auguri per successi artistici copiosi.
MADONNA DEL PERPETUO SOCCORSO
E’ la storia che si ripete, alimentata dalla fede e la devozione verso la Madonna del Soccorso al Monte S. Maria a Trecchina. Di buon mattino i fedeli e devoti alla vergina si mettono in marcia per raggiungere la vetta della montagna a 1.099 mt. sul livello del mare, da dove si puo’ ammirare uno spettacolo unico. Da un lato le montagne che sovrastano la Valle del Noce e dall’altro lato il mar Tirreno con Maratea e la costa dell’Alto Tirreno Cosentino. E poi le preghiere elevate a Dio per intercessione della Madonna del Soccorso i canti, e la storia antica che Don Guido Barbella Pastore della comunità di Trecchina ci racconta.
la chiesa della madonna del porto salvo maratea le foto
FOTO E VIDEO DI VITTORIO ZACCARO MARATEA --- maratea pz il porto la chiesa della madonna del porto salvo ---- è la chiesa patronale del Porto. Il nucleo originale risale al XVIII secolo, ma è stata ristrutturata e ampliata tra il 1922 e il 1925. La facciata della chiesa è sovrastata da un elegante campanile con orologio, sulla cui base si legge il verso Ave Maria, costruito con il contributo dei cittadini del Porto nel 1954.
Nell'unica navata interna si trovano una statua di Sant’Andrea, una statua di San Biagio, una statua del Sacro Cuore di Gesù e una statua di San Giuseppe con Bambino. Al centro della volta della navata si trova un dipinto raffigurante la Madonna Immacolata del XIX secolo. Sopra l'altare maggiore si trova la statua in legno della Madonna del Porto Salvo del XIX secolo. La chiesa, a navata unica e a pianta rettangolare, è il risultato di numerosi interventi che si sono succeduti nel corso del tempo che portarono ad un ampliamento di una cappella più antica. I lavori più consistenti ebbero luogo tra il 1922 e il 1925 periodo in cui la chiesa fu ristrutturata e ampliata, così come risulta dai documenti degli Archivi ecclesiastici. La costruzione del campanile e nuovi ampliamenti si ebbero agli inizi degli anni ’50 grazie anche al contributo di alcuni cittadini, come testimonia la lapide marmorea posta all’ingresso, recante il verso “AVE MARIA” risalente al 1954.
All’interno della chiesa sono conservate le statue di Sant’Andrea, San Giuseppe con Bambino e una statua del Sacro Cuore di Gesù. Il centro della volta della navata ospita un dipinto raffigurante la Madonna Immacolata del XIX secolo, mentre sopra l'altare maggiore si trova una scultura in legno raffigurante la Madonna di Porto Salvo sempre del XIX secolo. La venerazione della Madonna di Portosalvo raggiunge la sua massima espressione durante i festeggiamenti che hanno luogo l’ultima domenica di giugno. In quest’occasione la statua lignea della Madonna, seguita da un corteo di barche, viene portata in processione via mare, tracciando una rotta che, partendo dal porto, si dirige prima verso gli scogli di Calicastro per poi raggiungere l’isola di Santo Janni e fare ritorno al porto.
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COMMEMORAZIONE DEFUNTI A MARATEA
Le immagini che state vedendo vi giungono dal primo dei cinque cimiteri di Maratea, dove anche quest’anno la pietà popolare ha portato qui tanta gente che mettendo un fiore sulla lapide e soprattutto recitando una preghiera ha ricordato i propri cari defunti. Prima della celebrazione eucaristica abbiamo incontrato il Parroco della Parrocchia di S. M. Maggiore Don Donato Partepilo.
SAN BIAGIO Processione
13 Maggio 2017. La secolare Processione di SAN BIAGIO patrono e protettore di Maratea per i vicoli del centro storico.
Fede che si tramanda da secoli e che i Marateoti portano nel cuore tutto l'anno. Video che noi dedichiamo ai tanti devoti al Santo Armeno che sono lontano da Maratea per tanti motivi. Buona visione.
W. SAN BIAGIO.
SAN BIAGIO
Nella Basilica Pontificia a San Biagio dedicata, la comunità Sacerdotale le autorità civili e militari e il popolo di Maratea ha festeggiato come fa da secoli il suo patrono e protettore San Biagio Vescovo e Martire. Santo amato e venerato a Maratea e in tante Città in Basilicata in Italia e nel Mondo, ma è a maratea, dove nella Cappella Regia si conserva l’Urna benedetta con il Sacro torace del Martire Armeno. La traslazione delle reliquie di San Biagio avvenne nel 732 d. C. durante la persecuzione iconoclasta indetta dall’imperatore d’Oriente Leone Isaurico quando, secondo una leggenda, la nave che le trasportava fu sospinta contro l’isolotto di Santo Janni da una violenta ed improvvisa tempesta. L’imbarcazione fu poi trattenuta nei pressi dell’isolotto da una forza misteriosa che gli impedì di riprendere il mare, evento interpretato come un segno della volontà del Santo di fermarsi proprio a Maratea.. Stupenda la statua in argento realizzata nel 1979 dallo scultore Romano Vio, che sostituì il precedente simulacro, eseguito nel 1706 da Domenico De Blasio, trafugato da ignoti nel 1976 e mai più ritrovato. Simulacro che i devoti di San Biagio venerano e portano in processione il giovedì che precede la domenica della seconda settimana di Maggio coperta da un manto rosso per sottolineare la forma privata della processione, che arriva in località Capocasale e li che avviene lo scoprimento dal manto rosso e viene accolta dalle autorità che consegnano le chiavi della città e il parroco mette le insegne episcopali sul busto argenteo di San Biagio. Il Sabato solenne processione per le strade della Città e la Domenica mattina il ritorno al Santuario dove al termine della S. Messa si potrebbe verificare come si è verificato nei secoli il prodigio della Manna a cui il popolo attribuisce capacità curative ritenendo che possa restituire la sanità agli infermi, si presenta simile all’acqua, di un colore biondo, e trasuda solitamente non soltanto dall’Urna ma anche dai marmi e dalle colonne della Cappella.
AIELLO CALABRO IERI OGGI E .....mpg
IL CASTELLO
Il castello di Aiello è il castello che sovrasta il paese di Aiello Calabro, in provincia di Cosenza, località del basso Tirreno cosentino.
La forte posizione dell'attuale castello era già stata fortificata in epoca bizantina, probabilmente per resistere alle scorrerie arabe (la vicina città marittima di Amantea fu emirato arabo tra l'846 e l'885-886 e poi nuovamente conquistata dagli arabi siciliani tra il 976 e il 1031-1032). In seguito, il castello di Aiello resisté per quattro mesi a Roberto il Guiscardo nel 1065, che perse nell'assedio due nipoti, fatti poi seppellire presso l'abbazia di Sant'Eufemia.
In epoca sveva Aiello fu feudo di Riccardo di Salerno, figlio di Matteo di Salerno, cancelliere e protonotario di Federico II di Svevia, e fratello di Nicola di Salerno, arcivescovo di Salerno:acquistò perciò grande importanza, non più solo per motivi strategici, ma anche economici e sociali.
Nel 1269 Aiello ed Amantea, assieme ad altri luoghi della Calabria, si ribellarono al nuovo sovrano Carlo I d'Angiò, un francese imposto dal Papato e dal Regno di Francia per scalzare il discendente della casata sveva, Corradino di Svevia. Aiello fu così assediata dalle truppe del giustiziere di Val di Crati Giovanni Brayda e dell'arcivescovo di Cosenza Tommaso Agni da Lentini.Una volta conquistata, divenne la base per la riconquista di Amantea. I ribelli catturati furono rinchiusi nel castello di Aiello e puniti atrocemente, con l'estrazione di entrambi gli occhi o simili punizioni sanguinarie.
Per questo nel 1270 la guarnigione del castello di Aiello risultava la più numerosa della Calabria assieme a quella di Stilo. Il paese, che contava circa un migliaio di abitanti, doveva pagare pesanti tasse per il mantenimento di una guarnigione così grande. I castellani peraltro ricevevano stipendi favolosi: a titolo di esempio, sappiamo che Giovanni di Sorrento, capitano e castellano nel 1421, riceveva uno stipendio annuo di 30 onze, calcolate in circa 73 milioni di lire del 1994(circa 30 milioni di euro attuali).
Nel 1463 Ferdinando I d'Aragona concesse il feudo di Aiello, appena riconquistato dopo l'ultimo tentativo angioino di riprendersi il Regno di Napoli, al fedele Ferdinando de Siscar, difensore di Cosenza durante la rivolta angioina.I Siscar mantennero il possesso del feudo e delle sue pertinenze (Serra d'Aiello, Lago, Cleto) fino al 1563, anno in cui lo vendettero ai Cybo-Malaspina per 38.000 ducati.
Nel frattempo, durante la breve parentesi dell'occupazione francese del Regno di Napoli condotta da Carlo VIII di Francia (1496-1498), Aiello fu la roccaforte degli aragonesi fedeli al re Ferrante d'Aragona, esule ad Ischia. Perciò venne assediata dai francesi, e liberata non senza gravi perdite da Gonzalo Fernández de Córdoba.
Nel Cinquecento il castello di Aiello era uno dei più grandi e notevoli dell'Italia meridionale. Il suo progressivo abbandono fu determinato dai danni del terremoto del 1638, e da quelli ancor più gravi del terremoto del 1783,che tra l'altro uccise il castellano Giuseppe Parise. Nel 1789 il tenutario del feudo Carlo Di Tocco, duca di Popoli (cognato della legittima feudataria Maria Teresa Cybo), ordinò un inventario del castello, con l'intenzione di restaurarlo: ma la situazione si rivelò tanto disastrata che fu abbandonato ogni progetto.
Il terremoto del 1905 provocò il distaccamento di blocchi della roccia del castello, che caddero sull'abitato distruggendo alcune case.
Negli anni Novanta è stata avviata la pulizia dell'area del castello, altrimenti abbandonata alla vegetazione. Nel 2008 sono partiti i lavori di pavimentazione ed illuminazione della strada d'accesso, costati 240.000 euro e terminati nel 2011.
CHIESA SANTA MARIA MAGGIORE (O DELLE NEVI)
Prima fra tutte vi è la Chiesa Matrice dedicata a S. Maria Maggiore ed e' da essa che tutte le altre dipendono.
Collocata in piazza S. Maria, immensa nel suo splendore,essa presenta un portale rinascimentale sotto cui vi e' riportata la data A. D. MCCCCLXXXXIII_IX INDICIONE( 1493), ed un campanile a torre quadrata con monofore a sesto acuto risalente al 1500.
Entrando all'interno si può ammirare l'altare in puro stile barocco con tanto di marmo policromi e baluastra coeva.
A tutto tondo è l'arco sulla quale vie è riportata la data del 1678.
Intitolata al SS Sacramento, essa possiede un Ostensorio d'argento, di origine napoletana, giunto ad Aiello sull'unica barca ad essere miracolosamente sfuggita all' assalto dei pirati. Questa chiesa diede sepoltura ad Ercole e Gaetano Giannuzzi, due grandi rappresentanti della famiglia che per secoli la ebbe in dotE. ***ALTRO VIDEO SU AIELLO CALABRO***
VIA CRUCIS
Via dolorosa per le strade del Centro Storico di Maratea.
A presiedere è Don Tiziano Cantisani. Partecipa l’Arciconfraternita dell’Addolorata con la bella statua della Madonna Addolorata e il Cristo morto che si conservano nella Chiesa dell’Addolorata nel centro storico di Maratea.
Coro del Gesu fiumicello maratea
Cori di natale 2015
Da Santa Maria di Anglona ai Sassi di Matera
Chiesa di Castrocucco Maratea Ventennale
Video caricato da l'Eco di Basilicata Calabria Campania
ecodibasilicata.it
NOVENA A SAN BIAGIO 2016
Anche quest'Anno dal 25 Gennaio al 02 Febbraio 2016 Maratea Web Radio all'indirizzo: marateawebradio.it alle ore 20.00 trasmetterà la Novena di SAN BIAGIO patrono e protettore di Maratea e di tante altre Città in Italia e nel Mondo.
San Biagio in Montepulciano, Italy