Firenze. Chiesa di Santa Maria del Carmine e del Cestello
Firenze. Chiesa di Santa Maria del Carmine e del Cestello
Brancacci Capella, Cathedral of Santa Maria Del Carmine, Florence Italy
Chiesa di Santa maria del Carmine Firenze
Chiesa di Santa maria del Carmine Firenze
Cappella Brancacci, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Affreschi di Masaccio FIRENZE
Recensioni Basilica di Santa Maria del Carmine
Altre recensioni
Piazza del Carmine, 50124 Firenze 50127, tel. +39 055 212331
Deludente il fatto che in certi orari (ad esempio nel primo pomeriggio) la cappella sia aperta, ma la chiesa ancora no, nonostante sia all'interno della stessa. Di conseguenza non è possibile oltrepassare il cordino che delimita l'area della cappella.
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Cappella Brancacci: biglietti e videoguida (un tablet) per 10 euro: bellissimo, esaustivo e per nulla pesante. Il ciclo è magnifico e ci si può prendere tutto il tempo che serve per capirlo e fotografarne i dettagli (no flash). Alla domenica apre alle 13:00!
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La foto di destra non è S. Maria del Carmine, ma S. Maria Novella. Curioso che la più bella facciata di chiesa a Firenze, sia stata attribuita ad una chiesa che facciata non ha, essendo rimasta incompiuta (v. la foto di sinistra).
Florence: Santa Maria del Carmine and The Brancacci Chapel
Founded in 1268 and completed only in 1475, Santa Maria del Carmine was destroyed by fire in 1771, and rebuilt in The Baroque style. Fortunately The Brancacci Chapel was spared.
Frescoes commissioned in 1424 by Felice Brancacci, a wealthy Florentine merchant and statesman. The frescoes illustrate the life of St. Peter, who can be identified by his orange gown.
Frescoes designed by Masolino da Panicale, illustrate the life of St. Peter. He began painting them with his pupil Masaccio (big ugly Tom). In 1428 Masaccio took over from Masolino (little Tom) and, unfortunately, died later that same year, aged only 27! The remaining parts were completed by Filippino Lippi only much later in the 1480s.
The Temptation of Adam and Eve and the right frescos were painted by Masolino.
The upside down crucifixion of Peter is paired with The Disputation with Simon Magus. On the far right is an angel freeing Peter while his guard slumbers.
Here we see The Raising of Tabitha and The Healing of the Cripple. Notice the smartly dressed Florentine gentlemen juxtaposed with Peter’s biblical attire.
The left sides and rear walls were painted by Masaccio. In The Expulsion From The Garden, he employs psychological truth within their frames figures yet unseen in the history of art.
Like Giotto a century before, Masaccio followed the sculptures of his day; Ghiberti and Donatello, to infuse realism into his figures. The Tribute Money is a case in point. It is the figural space that defines the space—not the orthogonals of single point perspective. This is like a movie. The tax collector asks for money and Christ directs Peter to catch a fish, and in doing so, Peter finds a coin in the fish’s mouth, which he hands to the tax collector over a post. Why a post? Tax in Italian is imposta, so it is a visual pun.
Peter Heals With His Shadow: The accurate ratio of architecture to the human form is a first in renaissance painting. The Behind a healed cripple clasps his hands in prayer; another is in the midst of being healed while the man in front awaits his miracle.
Just as Giotto had no clear followers, neither did Masaccio. His art was picked up on later artists like Ghirlandaio and one of his students sketched The Branccaci Chapel: A young Michelangelo.
Il Carmine e la Capella Brancacci (Speciale Firenze S.M.& L.)
La chiesa del Carmine è una delle più belle chiese di Firenze, anche se non abbastanza conosciuta, e, al suo interno ospita la Cappella Brancacci, affrescata da Masaccio e Masolino, che può essere considerata uno dei capostipiti della pittura rinascimentale. Questo speciale è dedicato alla scoperta di questa perla fiorentina.
Testi e presentazione Enrico Ciabatti
Montaggio video Enrico Ciabatti
Riprese video Pietro Ciabatti
Sound designer Antonio Caserta
Musiche Gregoire Lourme
Gregoire Lourme - Heart of a King
Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 License
The church is one of the most beautiful churches in Florence, though not enough known, and it also hosts the Brancacci Chapel frescoes by Masaccio and Masolino, which can be considered one of the founders of Renaissance painting. This special is dedicated to the discovery of this Florentine pearl.
Texts and presentation Enrico Ciabatti
Video editing Enrico Ciabatti
Shooting video Pietro Ciabatti
Sound designer Antonio Caserta
Music Gregoire Lourme
Gregoire Lourme - Heart of a King
Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 License
Santa Maria del Carmine, Florence
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Santa Maria del Carmine is a church of the Carmelite Order, in the Oltrarno district of Florence, in Tuscany, Italy.It is famous as the location of the Brancacci Chapel housing outstanding Renaissance frescoes by Masaccio and Masolino da Panicale, later finished by Filippino Lippi.
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Cloister of Santa Maria del Carmine, Florence, Italy. VR 360 video
Cloister of Santa Maria del Carmine, Florence, Italy. VR 360 video
Alessandro Allori, Ultima Cena, affresco Basilica santa Maria del Carmine, Firenze (manortiz)
Chiesa Santa Maria del Carmine
ARTE - la sacrestia barocca di S.Maria del Carmine a Milano
La Chiesa del Carmine nacque come chiesa nobile, accanto al Castello e alle vaste distese bastionate dove le milizie, tra un corruscar d' armi e di vessilli e il rombo polveroso della cavalleria, si addestravano alla guerra o addirittura si scontravano con i nemici in sanguinose battaglie.
Non si fatica ad immaginare che il convento e la chiesa dei Carmelitani - l' ordine si era stabilito a Milano nel 1250 - vennero così a trovarsi coinvolti in un'opera di assistenza e di aiuto davvero singolari: ricovero di feriti e nascondiglio di sbandati, azione di pacificazione, di consiglio, di mediazione.
La Chiesa del Carmine nacque dunque come chiesa aristocratica, viscontea nella prima e seconda (1391 - 1406) versione, sforzesca nella terza edizione, quella definitiva anche se incompleta, sopravvenuta al crollo del 1446. Ricevette pertanto devozione, culto e onori dalle più cospicue famiglie milanesi. Fu dotata con larghezza dai Visconti, tra i quali si ricordano: l'arcivescovo Giovanni, il duca Gia Galeazzo che nel 1400 rilasciava il decreto per l'occupazione del fondo lasciato nel 1354 in eredità al Convento dei Carmelitani da Martino de Capelli e sito sotto la parrocchia di San Carpoforo, affinchè... il mio corpo venga seppellito nella nuova Cappella che s'è incominciata a farsi nella Chiesa, cioè presso la Chiesa dei Frati di S. Maria del Monte Carmelo di Milano e il duca Filippo Visconti. Fu sostenuta e finanziata dagli Sforza, prima da Francesco Sforza, poi da Galeazzo Maria, dal cardinale Ascanio Sforza, da Gian Galeazzo Maria e infine da Ludovico il Moro e dai consiglieri, ciambellani e cavalieri, appartenenti - i più noti - alle famiglie Simonetta, da Corte e Lampugnani. Infine, anche nell' epoca dell' ormai temuta decadenza, la nostra chiesa fu cara a tanti nobili casati milanesi, via via legati ai successivi padroni francesi, spagnoli e austriaci.
A questa ricca frequentazione, che l' arricchì di tombe e di cappelle gentilizie, fonti di annui e sicuri cespiti, fin dal principio ebbero ad affiancarsi alcune confraternite, tra le quali - famosissima e potente - la Scuola dell' Abito del Carmelo che nel periodo più antico contese (fino al 1391) il primato all' altra non meno fiorente Arciconfraternita dei Divoti della Purificazione. Quest' ultimo sodalizio trasse il nome del titolo che la chiesa, all' inizio dedicata all' Annunciazione (come ricordano i due bassorilievi a fianco del portale principale), ebbe ad avere per qualche decennio prima di assumere definitivamente quello della Madonna del Carmine; dopo un periodo di decadenza, ebbe infine a ricostituirsi nel 1511, quando pose sede al Carmine presso la cappella della Purificazione.
(da
MILANO Chiesa di Santa Maria del CARMINE + Cappella della Madonna del Carmine
L'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine presenta una pianta a croce latina, con il piedicroce suddiviso in tre navate coperte con volta a crociera, di cui la centrale di sezione e altezza maggiori, da possenti pilastri circolari alternati in cotto e in pietra. Fra le tre navate e l'abside, si trova il transetto, avente un altare a ridosso della parete terminale di sinistra.
Lungo le due navate laterali e il transetto, vi sono varie cappelle di epoche e caratteristiche diverse. Fra queste:
il Battistero (prima cappella di sinistra), con un particolare fonte battesimale del 1846, opera di Felice Pizzagalli, coperto da un ciborio esagonale neogotico sorretto da colonnine;
altare della seconda cappella sinistra una pala di Gaetano Dardanone databile all'inizio del Settecento e rappresentante la Gloria delle Sante Lucia, Agata ed Apollonia.
la Cappella degli Spagnoli (terza cappella di sinistra) con una pala dei Camillo Procaccini raffigurante San Carlo in preghiera (1585);
la Cappella della Madonna del Carmine (in fondo alla navata di destra), in stile barocco, di Gerolamo Quadrio con dipinti del Procaccini; sull'altare una statua della Madonna col Bambino.
L'abside maggiore è costituita da due sezioni: la prima, quadrangolare, coperta da volta a crociera e la seconda poligonale, in cui si aprono quattro alte bifore; su tutta l'area interna del presbiterio si sviluppano stuccature di gusto barocco. Opera molto interessante è il grande altar maggiore neoclassico, opera di Giovanni Levati, che lo realizzò in marmi policromi nel 1808 in sostituzione di quello barocco ligneo. Al disopra della mensa, su cui poggia il vecchio tabernacolo ligneo, oltre le due file dei reliquiari argentei (in primo piano) e degli alti candelabri (in secondo piano), vi è il tempietto circolare sorretto da colonne corinzie, ispirato a quello dell'antico altar maggiore del Duomo.
La cappella, situata sulla destra del presbiterio, ha origini antiche: probabilmente fondata con la costruzione della chiesa, fino al 1588 la cappella era conosciuta come cappella di Santa Apollonia, per poi mutare col completo rifacimento in epoca barocca al nome attuale. La cappella è composta di due ambienti a pianta quadrata, il secondo aggiunto nel 1730, sormontati da una cupola ed entrambi riccamente ornati con stucchi, marmi policromi e statue in stile barocco. Il disegno del primo ambiente viene attribuito a Gerolamo Quadrio, che lo completò nel 1674: chiamato coretto dei fedeli, è decorato con quattro tele di Camillo Procaccini di Storie bibliche e Profeti e Sibille nei pennacchi e nella cupola. Il secondo ambiente è decorato con tele di Storie della Vergine sempre del Procaccini, mentre i pennacchi della cupola e la cupola raffigurante l'Assunzione di Stefano Legnani. Nel nicchione sul fondo della cappella vi è l'altare con la statua della Vergine racchiusa tra colonne tortili in marmo nero.
Chiesa Santa Maria del Carmine (Milano)
La Chiesa di Santa Maria del Carmine a Milano
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SANTA MARIA DEL CARMINE, CHIESA DI SANTO SPIRITO, BASILICA DI SANTA TRINITA
La chiesa di S. Maria Carmine sorse nel 1268 come parte di un convento carmelitano. Il complesso fu ampliato nel 1328, quando il Comune concesse ai frati l'uso del terreno adiacente la quinta cerchia di mura, e poi nel 1464, con l'aggiunta della sala del capitolo e del refettorio. I lavori ebbero termine nel 1476.
L'incendio del 1771 , dopo aver distrutto quasi completamente l'interno, richiese un completo rifacimento, del quale vennero incaricati gli architetti Giuseppe Ruggieri, autore del progetto, e Giulio Mannaioni, responsabile del cantiere. Venne completata, a parte, la facciata, tra il 1775 e il 1782. La chiesa ospita la Cappella Brancacci, che comprende l'importante ciclo di affreschi decorato da Masaccio e Masolino e completata da Filippino Lippi.
La chiesa di Santo Spirito a Firenze fu iniziata dal 1444 dal Brunelleschi e continuata da Gaiole e Salvi d'Andrea. Il campanile è invece opera di Baccio d'Agnolo (1502).
Nel 1564 l'Ammannati cominciò il chiostro. La facciata tuttavia non venne mai conclusa.
La Chiesa di Santa Trinita sorse sulle origini di una chiesa dedicata a Santa Maria dello Spasimi, dei Vallombrosiani.
Tra il 1250 e il 1258 vennero avviati dei lavori di ampliamento in stile gotico. I lavori proseguirono tra il 1300 e il 1330, con un'interruzione per la peste del 1348.
Alla fine del Cinquecento, i Vallombrosani chiesero a Bernardo Buontalenti di rinnovare il presbiterio della chiesa di Santa Trinita e di ricostruire il convento.
La facciata fu realizzata dal Buontalenti.
Chiesa Di San Firenze Italy
The Complesso di San Firenze is one of the rare examples of the Baroque style in the center of Florence, the most important of the late period of this style.
Santa Maria del Carmine Church in Pavia, Italy
Santa Maria del Carmine Church in Pavia, Italy
video by Karolina Morawska for AIDA International Tourism Project
music by Paweł Oziabło
Chiesa di Santa Maria del Carmine Milano
Nel 1268, i Padri Carmelitani si stabilirono nei pressi del Castello Sforzesco, ove, a partire dal XIV secolo, iniziarono a costruire il loro convento e l'annessa chiesa, che fu distrutta da un incendio nel 1330. La nuova chiesa, però, non ebbe maggior fortuna: cadde in un rovinoso abbandono quando, verso la fine del secolo, i frati si trasferirono in un altro convento. L'attuale chiesa, invece, fu costruita a partire dal 1339-1400; il nuovo progetto fu affidato a fra Bernardo da Venezia ed i lavori, terminati nel 1446, furono guidati da Pietro Antonio Solari. Appena terminata, la volta della chiesa crollò e solo tre anni dopo cominciò l'opera di risanamento. Il fatto che, a partire dalla metà del secolo, la chiesa fosse diventata da conventuale ad aristocratica, è testimoniato dalle molte sepolture nobili nelle navate e nelle cappelle. Nel Seicento, il presbiterio fu restaurato radicalmente in stile barocco ed assunse l'attuale conformazione. L'attuale facciata, invece, è opera di Carlo Maciachini e fu realizzata nel 1880.L'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine presenta una pianta a croce latina, con il piedicroce suddiviso in tre navate coperte con volta a crociera, di cui la centrale di sezione e altezza maggiori, da possenti pilastri circolari alternati in cotto e in pietra. Fra le tre navate e l'abside, si trova il transetto, avente un altare a ridosso della parete terminale di sinistra.
Lungo le due navate laterali e il transetto, vi sono varie cappelle di epoche e caratteristiche diverse. Fra queste:
il Battistero (prima cappella di sinistra), con un particolare fonte battesimale del 1846, opera di Felice Pizzagalli, coperto da un ciborio esagonale neogotico sorretto da colonnine;altare della seconda cappella sinistra una pala di Gaetano Dardanone databile all'inizio del Settecento e rappresentante la Gloria delle Sante Lucia, Agata ed Apollonia.la Cappella degli Spagnoli (terza cappella di sinistra) con una pala dei Camillo Procaccini raffigurante San Carlo in preghiera (1585);la Cappella della Madonna del Carmine (in fondo alla navata di destra), in stile barocco, di Gerolamo Quadrio con dipinti del Procaccini; sull'altare una statua della Madonna col Bambino.
L'abside maggiore è costituita da due sezioni: la prima, quadrangolare, coperta da volta a crociera e la seconda poligonale, in cui si aprono quattro alte bifore; su tutta l'area interna del presbiterio si sviluppano stuccature di gusto barocco. Opera molto interessante è il grande altar maggiore neoclassico, opera di Giovanni Levati, che lo realizzò in marmi policromi nel 1808 in sostituzione di quello barocco ligneo. Al disopra della mensa, su cui poggia il vecchio tabernacolo ligneo, oltre le due file dei reliquiari argentei (in primo piano) e degli alti candelabri (in secondo piano), vi è il tempietto circolare sorretto da colonne corinzie, ispirato a quello dell'antico altar maggiore del Duomo.
Brancacci Chapel at Santa Maria Del Carmine
Basilica di Santa Maria del Carmine
Basilica di Santa Maria del Carmine.
L'interno della chiesa è, sin dall'origine, a navata unica con pianta a croce latina (m. 82x15, per un'altezza della cupola di 85). La navata presenta per ogni parte cinque cappelle laterali con altari, decorate da stucchi e pale dipinte. Tra queste cappelle si trovano i confessionali e le porte in noce che danno accesso al chiostro e alle altre cappelle e ambienti del convento.