Ferrero sceglie le nettarine romagnole: firmato accordo con il Consorzio della Romagna
08/12/2017 - L’agroalimentare fa sistema e la più grande azienda italiana del settore dolciario, il gruppo Ferrero, si affianca al Consorzio di Tutela della Pesca e Nettarina di Romagna Igp in una collaborazione che intende rafforzare un grande patrimonio di storia e tradizione
Qualità, unicità e tipicità. Sono le caratteristiche che fanno delle pesche e nettarine di Romagna uno dei prodotti di pregio del settore ortofrutticolo emiliano-romagnolo.
Le prime in Europa ad ottenere il riconoscimento Igp, Indicazione geografica protetta, a tutela dei frutti e dello stretto legame con il territorio d’origine - la Romagna - e con la tradizione di una cultura agricola che rappresenta, a pieno titolo, la storia della frutticoltura italiana. La zona tipica di coltivazione attraversa le province di Ferrara, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Qui si coltivano le pesche più buone d'Europa riconosciute e riconoscibili per le caratteristiche organolettiche gustative uniche che possiedono.
“È un accordo che premia, ancora una volta, un nostro prodotto d’eccellenza- ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini- in una terra che detiene il record europeo delle certificazioni Dop e Igp, con ben 44 prodotti riconosciuti. Marchi che sono uno straordinario strumento di difesa dall’omologazione alimentare e aiutano i produttori a conservare spazi commerciali e identità, in un’area – l’Emilia-Romagna– nella quale è nata storicamente la peschicoltura e nella quale opera un sistema ricco di tecnologie all’avanguardia per tutta la filiera”.
“La firma di oggi- ha concluso Bonaccini- tra il Consorzio della pesca e nettarina di Romagna Igp e la Ferrero, Gruppo leader in Europa e nel mondo, apre un nuovo spazio di commercializzazione che valorizza la cultura della produzione delle pesche di qualità. Per vincere sui mercati globali occorre saper fare squadra e questa è la strada che va percorsa”.
“L’ortofrutta è un comparto leader dell’agroalimentare emiliano-romagnolo ed europeo- ha aggiunto l’assessore regionale all’agricoltura, Simona Caselli- e sta dimostrando la propria capacità di fare sistema dalla terra alla tavola. Il confronto con la Spagna è il grande tema da affrontare, visto che la produzione iberica che in un primo tempo si rivolgeva solo alle varietà precoci, ora si sovrappone alla nostra. Per ristabilire un equilibrio fra domanda e offerta a livello europeo sono necessarie azioni di promozione e valorizzazione del prodotto per incentivare i consumi ma anche una nuova e forte programmazione dell’offerta europea: una strategia che sposti il confronto sul piano della qualità, puntando su unicità, qualità, tipicità. Anche il packaging dei prodotti, ad esempio, qui dove ci sono le aziende leader mondiali, può rappresentare un aspetto di competitività. Va anche considerato il risvolto occupazionale: il tessuto produttivo peschicolo è numericamente importante e anche sotto questo aspetto vanno adottate strategie per valorizzare il piccolo produttore di qualità: perseguendo l’obiettivo di una maggiore aggregazione e rafforzamento del potere contrattuale della base produttiva e della filiera”.
“Oggi siamo orgogliosi due volte- dichiara il presidente di Cso Italy, Paolo Bruni- una per essere riusciti a cogliere l’importanza di questo progetto e due perché questo dimostra il valore del nostro prodotto e del nostro territorio. Abbiamo un valore straordinario come l’Igp per differenziare la nostra offerta territoriale che dobbiamo sfruttare al meglio, prendendo spunto dall’esperienza con il Gruppo Ferrero. La peschicoltura italiana– continua Bruni- ha vissuto una drammatica crisi d’identità che possiamo definire crisi di maturità, come spesso accade quando si ottengono grandi risultati per primi e poi arrivano tutti i concorrenti a cercare di erodere le quote. Ricordiamo in particolare come l’Emilia-Romagna si sia specializzata nel tempo nella produzione di nettarine, che hanno rappresentato un’innovazione per il consumatore. Oggi concorre con circa il 30% alla produzione nazionale di nettarine; nel passato questa quota superava il 40%: ora occorre un grandissimo sforzo di riqualificazione e adattamento per essere più competitivi”.
Le ultime proiezioni elaborate da Cso Italy vedono una peschicoltura regionale ancora in calo: nel prossimo triennio stimiamo una ulteriore contrazione del potenziale che potrebbe aggirarsi sul -20% per le pesche e sul -15% per le nettarine; solo le percoche sono previste in crescita.
Receita de Passatelli: MACARRÃO TÍPICO ITALIANO feito com farinha de rosca! [ Legendado T13 E53]
A típica pasta romagnola foge da usual combinação “farinha de grano duro e água” ou das massas com farinha de grano tenero e muitos ovos. A passatelli leva farinha de rosca e muito queijo parmesão deixando a massa bem porosa, ótima para agarrar bem os sabores do molho.
Quem nos ensinou a fazer essa pasta típica italiana da região da Romagna Toscana foi a querida chef da TV italiana Alessandra Bazzocchi que é proprietária do Restaurante La Campanara ao lado do seu esposo Roberto Casamenti.
A receita completa da Passatelli está no nosso blog:
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