TON: DALLE MONTAGNE ALLA STORIA PER SCOPRIRE UN ANGOLO INSOLITO DELLA VALLE DI NON
Non solo mele. La valle di Non è fatta anche di montagne, alpeggi, percorsi naturalistici e quindi avventura, vacanza attiva a tutti gli effetti.
Lo dimostra l’escursione di questa settimana che realizziamo assieme agli amici della Sat di Ton, un piccolo comune situato proprio all’inizio del grande arcipelago delle comunità d’Anaunia.
Il percorso prevede una prima tappa a malga Bodrina, a quota 1550 metri, per poi addentrarci su un agile sentiero, prima boscato e poi circondato dalla mugheta, che ci porterà fino a Cima Roccapiana a quota 1873 metri.
Ruggero Dallago, presidente di questa dinamica sezione della Società degli Alpinisti Tridentini, ci descrive un ambiente particolarmente selvaggio, carico di luce e generoso dal punto di vista paesaggistico. Da questa caratteristica cima, la cui croce di sommità compie a breve il suo mezzo secolo di vita, possiamo ammirare sia il versante anauniense, con i gruppi del Brenta e delle Maddalene, sia le valle dell’Adige dall’Alto Adige meridionale, alla Rotaliana fino al capoluogo trentino.
La tappa successiva prevede un lauto pranzo presso malga Bodrina animata da un’affiatatissima coppia, i simpatici Ferruccio e Bruna Rossatti. Da molti anni questi “amici della montagna” gestiscono questa malga caricata con bestiame giovane e propongono un menù tradizionale molto (ci teniamo a sottolinearlo) apprezzato dai visitatori.
Scendiamo poi verso l’abitato di Vigo di Ton per ammirare, assieme all’assessora Orietta Viola, questo piccolo borgo che è cresciuto all’ombra di Castel Thun. Questa vicinanza ha fatto di Ton una vera e propria destinazione turistica che fa tesoro di una lunga storia raffigurata, proprio su un edificio del centro, in un bellissimo murale dalla compianta pittrice Paola De Manincor.
Presso la parrocchiale di Santa Maria Assunta, assieme a Giuliana Stimpfl dell’Associazione Anastasia, ammiriamo poi le pale di Antonio e Francesco Gualdi. Opere seicentesche che il critico Vittorio Sgarbi ha elevato a testimonianze di altissimo pregio e che contempliamo senza dimenticarci di un’altra importante curiosità: la reliquia ossea di Sant’Uberto gelosamente conservata in questa chiesa, punto di incontro artistico e architettonico fra il Gotico e il Barocco.
Con Francesca Jurman, del Museo provinciale del Buonconsiglio, visitiamo gli spazi interni di Castel Thun, una meta straordinaria del turismo culturale che totalizza ogni anno oltre 70.000 visitatori provenienti da tutto il mondo.
Con Andrea Paternoster, presidente dell’Azienda per il turismo, percorriamo poi le più importanti mete del turismo attivo della Valle di Non soffermandoci in particolare sull’escursionismo e il bike con i progetti di nuove piste ciclabili ed i percorsi di MTB attorno al Brenta.
I saluti finali spettano infine al sindaco Angelo Fedrizzi che incontriamo presso l’area di Baita Ronch e dove coroniamo una giornata passata con tanti amici all’insegna della cultura dell’accoglienza e della partecipazione.
L'e-bike tour della Val di Pejo
La bicicletta, a noi piace ancora chiamarla così, come mezzo alternativo per conoscere il territorio.
E’ questa la definizione che ci permettiamo di dare alla e-bike, il moderno mezzo elettrico a pedalata assistita che consente, come abbiamo sperimentato in questa giornata in val di Peio, di vivere delle esperienze insolite quanto interessanti.
La val di Peio, con le sue immense distese boschive, le alte cime, i pascoli ed i prati di montagna, nonché con i suoi paesi ancora intonsi e il variegato e possente patrimonio storico legato alla cultura materiale, rappresenta uno scrigno di passioni e segreti tutto da scoprire.
E il tour di oggi ne è una conferma.
Con Stefano Cronst, direttore del Consorzio Turistico Pejo 3000 ed un nutrito gruppo di amici appassionati di questo mezzo percorriamo una quarantina di chilometri in quello che abbiamo definito il “tour della val di Peio”.
In realtà si tratta di uno degli innumerevoli itinerari che è possibile percorre su stradine e strade forestali per conoscere la complessità di questo ambiente in sicurezza e con lo spirito di un ragazzo alla scoperta del proprio mondo.
Per prima cosa a Celledizzo ammiriamo il Museo etnografico del legno e le innumerevoli fontane di questo paese per poi spostarci a Cogolo ed inoltrarci lungo la strada verso la Val de la Mare.
Saliamo con entusiasmo questo itinerario che termina con la strada bianca che conduce all’omonima malga.
Qui siamo accolti da Fabrizio Montelli che con la famiglia gestisce questo locale che si affaccia su una valle incantevole solcata dal corso del Noce bianco che nasce a poche centinaia di metri da questo alpeggio.
Dopo un pranzo all’insegna della tradizione torniamo per un tratto lungo l’itinerario di andata per prendere poi una bella variante che ci conduce a Malga Talè dove visitiamo il Centro visitatori del Parco dello Stelvio dedicato agli urogalli.
Siamo poi a Peio paese per uno sguardo sul caseificio turnario, unico esempio di questo tipo rimasto in Trentino, per poi intraprendere la strada verso il lago Pian Palù passando per la malga Giumella.
Ed eccoci al lago, che ci ricorda tanto i grandi specchi lacustri del Nord America, dove possiamo fare anche un bilancio di una giornata davvero avventurosa.
Con Silvano Moratelli e Franco Pedrotti, guide di mountain bike, descriviamo le innumerevoli possibilità che offre questa valle per gli appassionati escursionisti e di e-bike in particolare, mentre Stefano Cronst ci ricorda un ultimo appuntamento: l’E-Enduro Experience che si svolgerà in valle dal 15 al 17 settembre.
Tre giorni di raduno per gli sfegatati e-mtbiker: accompagnati dalle guide Mtb della Gravity School che affronteranno incredibili attraversate nel gruppo dell'Ortles Cevedale.
15 - Sentieri insoliti di montagna
Sport all'aria aperta: prendi la tua mountain bike e vieni ad esplorare la Val di Zoldo!
Fuori Programma Le meraviglie di Dio nei boschi del Trentino
30 aprile Valle del Primiero tra Passo Rolle e Paneveggio
Il Marvin in escursione in montagna con Rosy e Luna sul tracciato di una malga alpina ...il Marvin vede questo bel torrente e prova a fare un filmato insolito dalle solite tematiche proposte come veicoli e rottami ...nel filmato si vede la Luna che non pensavo era li con me dato che pensavo fosse sul sentiero con mia moglie Rosy .... Scusate per questo fuori programma poi rientra alla normalità per il futuro ...
CANYON RIO SASS - Spettacolo Naturale - Trentino - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Uno spettacolo naturale di incomparabile bellezza, questo è il Canyon di Fondo, profondo orrido che taglia in due l'importante centro dell'Alta Val di Non. Dal 2001 è percorribile grazie a passerelle e scalette, per andare alla scoperta di acque vorticose, cascate e marmitte dei giganti, fossili, stalattiti e stalagmiti...
ESPLORARE IL CANYON E’ UN’AVVENTURA INDIMENTICABILE
Un dislivello di 145 metri, 600 gradini: un'ora e mezza di emozioni. Un'esperienza emozionante che richiede alcune piccole precauzioni: così, con la mantellina gialla e l'elmetto protettivo, tutto sarà pronto per la visita guidata alla scoperta di un mondo affascinante.
GLI EFFETTI DI LUCE FANNO IL RESTO
...giocano con gli anfratti e con la splendida vegetazione presente nella parte finale. L'acqua sotto la passerella scorre a profondità variabile e il Rio Sass si sprofonda in certi punti fino a 45-50 metri. Anche la distanza fra le due pareti varia, da un minimo di 25 centimetri a circa 30 metri, con colonie di alghe rosse e verdi che tingono le rocce con fiammate improvvise.
DA MAGGIO 2009 IL PERCORSO NEL CANYON RISULTA PROLUNGATO FINO ALLA LOCALITA’ “BAGNI DI FONDO” (nel passato un piccolo stabilimento termale).
In questo nuovo itinerario i visitatori possono vedere una diga (o sbarramento) in tronchi costruita alla fine del 1700, spettacolari cascate e insolite formazioni calcaree, e concludere la visita nei pressi dei ruderi dello stabilimento termale “bagni di Fondo”, attivo dalla metà del 1800 fino alla metà del secolo scorso. Questo stabilimento termale sarebbe, come racconta la storia, stato visitato anche dall’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e dalla principessa Sissi.
IN FERRATA O IN BICICLETTA, TANTI MODI PER SCOPRIRE I LAGHI ALPINI
La prossima puntata di Girovagando vi conduce sulle rive di due splendidi laghi.
Il primo è il lago d’Idro: lungo e stretto, incassato fra le montagne è una gemma alpina che unisce Lombardia e Trentino: scavato dal lavoro fatto in milioni di anni dal ghiacciaio insinua le sue acque blu fra coste ripide e pareti rocciose, offrendo scorci di un fascino delicato e del tutto inedito nell’ambito del tipico paesaggio alpino, che assume qui nuove forme, miriadi di colori e nuove prospettive.
In maniera del tutto particolare, vi presentiamo questo lago da una prospettiva tipicamente alpina: le rocce. Vi portiamo infatti a scoprire la Ferrata Sasse, che unisce gli abitati di Vesta e Baitoni sulla costa occidentale del lago.
Un percorso affascinante, che alterna picchi in quota con spettacolari viste sulle prealpi circostanti e tratti in cui il percorso si abbassa fino a livello del lago.
Una nuova emozionante proposta per scoprire l’atmosfera di questo splendido lago alpino.
A seguire, ci spostiamo poi sul Garda.
Percorrendo la Ponale abbiamo raggiunto Pregasina, vero balcone sul lago.
Con le moderne mountain bike o a piedi, con il nordic walking o in tenuta da vero e proprio trekker, il popolo degli escursionisti e degli sportivi ha trovato da queste parti un teatro di sperimentazione e pratica quotidiana che non ha rivali al mondo.
Dal lago, patria incontrastata della vela e del windsurf, passando per l’arrampicata sulle innumerevoli falesie così come sulle pareti strapiombanti delle prealpi trentine, l’Alto Garda offre innumerevoli possibilità.Il mito del Garda Trentino, propaggine nordica e “terragna” del grande Mediterraneo raccontato da Goethe, rivive oggi anche attraverso le varie forme della vacanza attiva. Tedeschi e nord europei innamorati del sole italiano si tuffano in questo paesaggio rispettandone, come nessun altro, le origini ed i contenuti.
Le immagini della Ponale e di Pregasina sono un biglietto da visita che rende il Garda un paesaggio unico.
ALA: AMBIENTE, PALAZZI E MUSICA PER RIVIVERE IL 700
Ala con la Vallagarina, la Val di Ronchi e la Lessinia rappresenta un avamposto imperdibile del Trentino meridionale.
Famosa per le sete ed i velluti del Settecento e poi, a partire da fine Ottocento e fino alla Grande guerra, come stazione internazionale, la cittadina offre una serie interessantissima di testimonianze storiche ed ambientali.
La nostra giornata inizia sulla Sega, la porta verso la Lessinia, dove sono possibili una serie di agili itinerari ad anello da percorrere sia a piedi che in mountain bike.
Lasciata l’automobile presso i comodi parcheggi della Sega si entra subito in un ambiente contrassegnato dalla cultura dell’alpeggio.
Ci accompagna Tommaso Borghetti del Corpo Forestale Trentino, grande esperto di quest’ambiente sia dal punto di vista botanico, che faunistico e storico.
Percorriamo queste strade sterrate ed ammiriamo queste architetture malghive con il caratteristico tetto in pietra utilizzato un tempo, ci spiega la nostra guida, per evitare i furti di formaggio.
Il paesaggio, modellato dall’uomo dopo aver abbattuto l’originaria foresta e dissodato questi terreni montani, si caratterizza anche per la presenza delle cronelle, ovvero la originali formazioni stratificate rocciose che emergono come veri e priori altari preistorici.
Dopo una pagina che dedichiamo alla Grande guerra, che venne combattuta in modo particolare a passo Buole, Tommaso Borghetti ci parla del ritorno del lupo su queste montagne e delle attività promosse anche in collaborazione con il Comune per conoscere questo predatore.
Al ristorante Monti Lessini Paolo e Sandra Trainotti ci prendono per mano e ci invitano in un viaggio a ritroso alla scoperta degli antichi gusti e sapori della Vallagarina. Con un occhio d’attenzione per l’ambiente circostante.
Nella cucina di Paolo si riconoscono infatti le erbe di queste montagne, ad iniziare da un ottimo spaghetto al pesto all’aglio orsino, oltre a piatti a base di selvaggina, carne salaà, formaggi e salumi della zona.
Scendiamo a valle dove il Sindaco di Ala, Claudio Soini, ci introduce nello “spirito urbano” della città contrassegnato dalle stagioni della seta, dell’industria e dei commerci.
Grazie a questo straordinario sviluppo economico, la città poté ingrandirsi ed abbellirsi di nuovi palazzi e giardini richiamando a sé, ad iniziare da Mozart, l’attenzione di artisti e musicisti di fama internazionale.
Questa epopea rivive in “Ala città di velluto” la manifestazione dentro la quale la città si trasforma in una cornice di storia e di festa dove il divertimento è assicurato.
L’assessora alla cultura Antonella Tomasi ci parla di questo evento che intratterrà i numerosi ospiti e visitatori nelle giornate e nelle serate dell’8, 9 e 10 luglio con spettacoli, intrattenimenti, concerti, giochi, percorsi notturni e buona cucina.
La manifestazione sarà anticipata da una serie di anteprime dedicate alla musica, all’ambiente e alla storia.
Il patrimonio artistico ed architettonico di Ala troverà presto una significativa ed ancor più accessibile cornice nel Polo museale che si costituirà fra Palazzo Taddei e Palazzo Pizzini superiore dove troveranno spazio il Museo del Pianoforte Antico ed il Museo provinciale del Tessuto e delle arti tessili.
La musicista Temenushka Vesselinova ci introduce a proposito nelle meraviglie del Museo del Pianoforte Antico di Palazzo Pizzini dove ammiriamo una cinquantina di strumenti di varie epoche e dove apprezziamo le rispettive musiche eseguite con grazia e impareggiabile maestria.
Abbiamo tempo ancora per una breve escursione nei vigneti del territorio di Ala, un viaggio che percorriamo in compagnia dell’enologo Massimo Azzolini. Dalla Val dei Ronchi al fondovalle, questo territorio si rivela la terra d’elezione per vigneti internazionali ed autoctoni di tutto rispetto ad iniziare Mueller Thurgau per passare al Pinot grigio, Chardonnay, Marzemino e alla Casetta, vitigno rosso nato proprio da queste parti.
Itinerario a Venezia con Iuliana Ierugan
Itinerario a Venezia con Iuliana Ierugan che oltre a mostrarci la meravigliosa piazza San Marco arrivando in battello ci porta a Murano dove da mille anni si lavora il vetro.
Iuliana ha conosciuto Leone Panisson quando ha curato l'allestimento per il Ballo veneziano allo Sporting a Montecarlo al quale ha partecipato proprio quest'anno.
La produzione della Galleria Bisanzio è nata seguendo i movimenti dell'acqua della Laguna di Venezia, i colori del cielo sopra le antiche case e le ombre dei ponti sul canal grande.
Mescolando tutte queste visioni e legandole con un filo d'arte a tecniche di lavorazione del vetro dell'Isola di Murano il Maestro Leone Panisson e i suoi assistenti hanno creato vasi e opere uniche da poter offrire ai clienti della Vetreria Bisanzio Gallery
Una antica tradizione tramandata di generazione da più di mille anni dai più grandi maestri vetrai in una collezione senza tempo unica e inimitabile.
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Escursione dal Passo Pordoi lungo il sentiero Viel del Pan e il Sentiero Alto delle Creste
#PassoPordoi #iCavaroni #VielDelPan
Escursione ad anello di circa 15km con 800 metri di dislivello positivo partendo dal parcheggio del Passo Pordoi. Un bel tratto di sentiero in cresta per ammirare la Marmolada, il lago Fedaia e il gruppo del Sella.
Al termine dell'escursione ci siamo rifocillati all'Hotel Col di Lana, mentre alla sera abbiamo assistito all'apertura della Gran Festa da d'Istà a Canazei (
##### ITINERARIO ESCURSIONE #####
Dal parcheggio del Passo Pordoi si imbocca il sentiero 601 (Viel del Pan) che conduce al Rifugio Fredarola. Arrivati al rifugio, si può proseguire lungo il sentiero 601, oppure prendere il più panoramico sentiero 646 o Sentiero Alto delle Creste.
Una volta in quota a circa 2.500 metri sopra il livello del mare, si apre un panorama stupendo che incanta, passo dopo passo.
A circa 5km dalla partenza si può prendere un'altra deviazione e salire in cima al Sass Ciapel dal quale si potrà ammirare il sentiero da percorrere in discesa.
In discesa ci si ricongiunge con il sentiero Viel del Pan e si può proseguire fino al lago Fedaia. Noi siamo risaliti fino alla forcella Porta Vescovo dove si trova il rifugio Rifugio Viel del Pan dal quale è possibile ammirare la Marmolada in tutto il suo splendore.
Il rientro al parcheggio del Passo Pordoi si snoda lungo un sentiero poco impegnativo.
##### TEMPI DI PERCORRENZA INDICATIVI #####
Alternando corsa e camminata si impiegano circa 3 ore e mezza.
Con un ritmo più lento, si potrebbero impiegare tra le 5 e le 8 ore.
Non ci sono passaggi tecnici, per cui non è richiesta un'attrezzatura particolare. Solo un po' di allenamento.
##### MUSICHE #####
Track #1: Soundbay - Epic Adventure (
Track #2: Junge Paldauer - So samma, so bleib ma (
##### REGISTRATO CON #####
GoPro Hero 5 black
DJI Mavic Pro
Venezia - I luoghi nascosti e caratteristici della città -- The characteristic places of Venice
Alla scoperta di Venezia i luoghi nascosti e caratteristici della città lagunare. Venezia vista con occhi diversi, l'alternativa ai percorsi del turismo di massa, la Venezia che preferisco.
ITALIAN LISTENING: Music in Italy - Improve Italian Listening & Comprehension Skills
#learnitalian #podcastinitalian #italianmusic
ITALIAN LISTENING: Music in Italy - Improve Italian Listening & Comprehension Skills, In this online Italian lesson we use Italian audio to improve your Italian listening and Comprehension skills. Today's topic: Music in Italy, where you least expect it. We talk about a couple of music events that take place in Italy.
Download the accompanying resources (mp3, pdf with Transcription and Comphrension exercises) by joining our free course:
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Leonardo da Vinci Parade - museoscienza
LEONARDO DA VINCI PARADE
La mostra
Dal 19 luglio 2018 al 13 ottobre 2019
Una parata in cui modelli leonardeschi e affreschi di pittori lombardi del XVI secolo, provenienti dalla Pinacoteca di Brera, tornano a mostrarsi sul palco del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.
Si tratta di un percorso inedito per rimettere al centro l’unità della cultura con accostamenti insoliti di arte e scienza. Il dialogo tra cultura umanistica e cultura tecnico-scientifica, da sempre nell’identità dell’Istituzione, ancora oggi ispira l’attività del Museo.
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LEONARDO DA VINCI PARADE è una mostra temporanea curata e realizzata dal Museo in collaborazione con la Pinacoteca di Brera.
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#museoscienza #leonardodavinci #leonardo
Escursione dal Passo Pordoi al Piz Boè e giro per il lago Pisciadù
#PassoPordoi #PizBoè #iCavaroni
Escursione quasi ad anello con partenza e arrivo nel parcheggio del Passo Pordoi. Un totale di quasi 20km con circa 1.900 metri di dislivello positivo, bucando quota 3.000 metri per arrivare in cima al Piz Boè.
##### ITINERARIO ESCURSIONE #####
Partendo dal parcheggio del Passo Pordoi si imbocca il sentiero 627, si percorrono 2,5km in salita e arriva alla forcella Pordoi a quota 2.845 mslm, dove si trova l'omonimo rifugio. Si mantiene il sentiero 627 e dopo circa 700 metri si prende il sentiero che conduce alla cima del Piz Boè.
Il sentiero che conduce a quota 3.152 metri si snoda per altri 1,7km nel quale si possono fare delle piccole deviazioni e salire per alcuni tratti attrezzati con cavo d'acciaio.
Una volta raggiunta la cima, si scende lungo il sentiero 638 e si raggiunge il Rifugio Boè. Quindi si prende il sentiero 666 che conduce fino al Lago di Pisciadù.
Si fa il giro del lago e si imbocca il sentiero 676 per tornare indietro risalendo fino a quota 2.900 metri. Si gira a sinistra e si prende il sentiero 649 per poi ricongiungersi con un tratto percorso in precedenza.
Dopodiché si svolta per il sentiero 647 e lo si percorre per circa 2,1km. Qui si prende il Valon del Fos che riporterà alla forcella Pordoi.
Dalla forcella Pordoi si scende per il sentiero 627 e si torna al parcheggio del Passo Pordoi.
##### TEMPI DI PERCORRENZA INDICATIVI #####
Alternando corsa e camminata si potrebbero impiegare tra le 4 le 6 ore.
Con un ritmo più lento, si potrebbero impiegare tra le 6 e le 10 ore.
##### AVVERTENZE #####
L'escursione è consigliata per chi si trova in una discreta preparazione fisica.
##### MUSICA #####
RedLionProduction - Funk (
##### REGISTRATO CON #####
GoPro Hero 5 black
Istituto d'arte anni 80
Music di: Cryo Chamber
TENNO, ATMOSFERE MEDIEVALI ED INSULARI
Ci sono dei luoghi sulla terraferma che per loro natura assomigliano a delle isole per via dell’unicità geografica e storica che li caratterizzano. Siamo convinti che Tenno e il tennese (chiamiamo così questo antico borgo e le sue splendide frazioni arroccate) sia uno di questi posti. Magicamente toccato dal sole ed accarezzato dei venti del Garda, Tenno ci consegna un paesaggio ben conservato, dove le case in muratura e le architetture assumo il tratto della storia antica e dove le atmosfere rimandano alla tranquillità rurale di un tempo.
La nostra escursione inizia dall’Alto Garda, presso il Maso le quattro stagioni di Arco dove Riccardo e Daniela Menegatti hanno organizzato un agriturismo all’insegna della qualità molto apprezzato dalla clientela straniera.
Oliveti e vigneti fanno da sfondo a questa proposta agrituristica che ben si concilia con la vacanza attiva del Garda e proprio per questo rendiamo omaggio a Rock Master, la manifestazione che ha lanciato l’arrampicata sportiva in Europa.
Albino Marchi, presidente di questa manifestazione, ci parla degli inizi di Rock Master, quando le gare si svolgevano ancora sulla roccia, e ci spiega come le necessità che contrassegnano le competizioni abbiano spinto gli organizzatori ad “omologarsi” su percorsi a valenza universale optando per le palestre artificiali. E’ qui che dal 26 agosto al 4 settembre si misureranno le più grandi firme dell’arrampicata mondiale in prove che contemplano lo stile e la velocità e che fanno di Arco una capitale incontrastata del free climbing.
A questo punto non poteva mancare una piccola escursione ed eccoci al rifugio San Pietro, sopra a Calvola, una delle frazioni più celebrate di Tenno.
Raggiungiamo il rifugio dopo una breve passeggiata adatta alle famiglie e percorribile facilmente anche in bicicletta e facciamo la conoscenza del gestore, l’amico Andrea Berteotti.
L’accoglienza è ottima così come l’insieme della struttura, particolarmente adatta all’ospitalità famigliare e agli escursionisti. Alcune stanze, anche con i letti a castello, possono assicurare un periodo di relax per i camminatori e per coloro che intendono approfittare di un luogo particolarmente tranquillo e ricco di energie positive.
Dopo un pranzo all’insegna della tradizione alpina eccoci a Canale di Tenno per presentare la nuova edizione di Rustico Medioevo che dal 6 al 14 agosto animerà le vie e le case di questo particolarissimo villaggio considerato a tutti gli effetti fra i più suggestivi d’Italia.
Erino Marocchi e Franco Pivetti ci parlano di una manifestazione che ha inteso lanciare nel mondo le bellezze di un luogo che l’abbandono di un tempo ha preservato fino ai giorni nostri. Rustico Medioevo significa festa di piazza, sfilate in costume, concerti e divertimenti oltre ad una cucina storica che ci proietterà nelle autentiche atmosfere rurali di un tempo.
Accanto al folclore c’è infine la cultura. Presso la Casa degli artisti di Canale di Tenno è allestita un’importante mostra dedicata ad autori nazionali e trentini naif, un’occasione da non perdere per apprezzare uno stile che sembra confondersi con l’ambiente del tennese.
E qui, come si diceva un tempo, finisce per il momento la nostra avventura. Girovagando in Trentino andrà per qualche settimana in vacanza: ci rivediamo a partire dal prossimo 16 settembre per raccontarvi il Trentino in autunno. Arrivederci!
A Mezzolombardo in Trentino arriva un vecchio camion musone SCANIA LS 76
Mezzolombardo Tn Trentino 11 agosto 2017
Marvin ha il piacere di filmare l'ultimo sfizio che al tempo si è preso Giorgio Ghezzi ovvero un camion degli anni 60 un musone SCANIA LS 76 Vabis che è stato operativo fino a qualche tempo fa in Serbia zone Belgrado per la raccolta bietole . Un camion che non ha sfondato sul territorio italiano in quei periodi anni 60 e 70 ...ora Giorgio Ghezzi una volta ripristinato qualcosa meccanicamente gli vorrebbe dare una bella rinfrescata alla carrozzeria
200€ DI MULTE!!! *EPISODIO 2*
Finalmente secondo episodio dove arriveremo in .....
E la Svizzera ci martella!
Tutto ciò reso possibile assieme a
► NOISYBOY
► STRANGE BIKER
► BELLE
Spero vi piaccia il video, in caso commentate che è sempre imporantissimo, lasciate un bellissimo like ed ISCRIVETEVI al canale se ancora non l'aveste fatto!!!
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►CHI SONO: PILOTA CIV/CEV DI ROMA
►MOTO POSSEDUTE:
- DA PISTA TROPPE - DA STRADA
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- KTM EXC 125
- CAGIVA MITO SP
- APRILIA RS 125
- KAWASAKI NINJA ZX6R
- YAMAHA R6 2016
►MOTO ATTUALE: SUZUKI GSX R 1000 R
Il Battello del Brenta (diario di viaggio da Venezia a Padova)
Un itinerario suggestivo percorrendo la rinomata riviera del Brenta, alla scoperta delle maestose ville settecenteche del Veneto. Un percorso insolito su batello prima di giungere nella bellissima Padova, splendida città d' arte, alla scoperta del suo prezioso patrimonio architettonico ed ovviamente gastronomico.
Genova cosa vedere. I Musei
Cosa vedere a Genova in 24 ore usando la Card dei Musei.
Luoghi insoliti, storie curiose e capolavori nella città di Genova.
SORRENTO BIKE TRAILS: Le Tore | GoPro MTB Trail
Fare cicloturismo a Sorrento è possibile grazie alla serie Sorrento bike trail un carosello di viaggi lungo le strade della terra delle sirene.
Con la mia Mountain Bike Haibike Sduro HardSeven 2.0 2018 percorrerò i tracciati più spettacolari della Penisola Sorrentina, è un modo insolito ed alternativo per visitare Sorrento.
La terra delle sirene è un ottimo luogo per i bikers e per le escursioni in bicicletta. Quella delle due ruote è una scelta di vita che sta affascinando generazioni di sportivi ed “esploratori” alternativi della montagna e del mare che sta prendendo piede soprattutto fra i giovani e le famiglie.
LOCATION:
Sorrento e la sua penisola sorrentina, in provincia di Napoli.
TOUR:
0:08 Il punto di partenza è la pineta di Le Tore (area naturalistica)
1:09 Picco Sant'Angelo (area panoramica)
2:16 Belvedere (area panoramica)
2:51 Casarlano, centro abitato (area panoramica)
La discesa per questi vicoli non è facilissima, di trovano numerosi dossi e voragini; la pendenza è notevole!
Posso assicurarvi che i luoghi panoramici segnalati sono eccezionali... da fare assolutamente!
PS. fare il percorso in salita è abbastanza faticoso ed impegnativo.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
La mountain bike a pedalata assistita della casa tedesca Haibike è un prodotto veramente eccellente che mi ha dato molte soddisfazioni.
Ecco alcune specifiche tecniche:
Bici elettrica SDURO HardSeven 2.0 è una e-mtb hardtail con ruote da 27,5”.
SR Suntour XCR Air LO-R Lockout, Aria, Escursione: 120mm, Tubo in acciaio 1 1/8″, Sgancio rapido. Il motore Yamaha Pw fornisce una spinta PROGRESSIVA automatica ed elettronica.
Buona visione!
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Daniele Amato:
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