ArtMaker.tv | FE015 : Palazzo dei Musei - Galleria Parmeggiani
JOAN FONTCUBERTA, GASTROPODA
Il ciclo vitale delle immagini
Ogni volta che mi capita di rientrare a casa dopo alcuni giorni di assenza, trovo le lumache zigrino (Helix aspersa, della famiglia delle gastropoda) nella mia cassetta della posta intente a mangiare gli inviti delle gallerie e dei musei che ricevo. Ho pensato che le immagini, come tutti gli organismi viventi, nascono, si sviluppano, fanno il loro corso per poi decadere e morire. E anche Gastropoda fa esattamente questo.
Trovo che Gastropoda abbia a che fare con la decomposizione iconica: il processo di irreversibile decadimento trasforma le immagini in eco di se stesse e ciò, di conseguenza, rivela l’estetica dell’orrore e della distruzione.
Il progetto tende anche ad enfatizzare il cambiamento dell’immagine da pura rappresentazione alla trasformazione in oggetto, la transizione da un’informazione visuale immateriale ad un oggetto fisico che contraddice l’idea che l’essenza di una immagine derivi dalla realtà: le immagini rappresentano dichiaratamente la realtà, ma esse sono anche parte tangibile di quella realtà e possono essere fotografate come “immagini-oggetto”.
Il progetto infine interroga la nozione di ‘paternità’. Gastropoda si inscrive nella tradizione della ‘fotografia fatta da un animale’: le lumache sono state complici del mio lavoro e quindi ne condividono la ‘paternità’. Le lumache sono state in effetti le vere autrici: io ho fatto poco di più che sfruttare le loro capacità. Differentemente da simili situazioni del passato, nelle quali l’artista sfruttava le capacità di un ‘complice umano’, le ‘co-autrici’ in questo caso sono lumache affamate totalmente indifferenti alle idee e significati che noi attribuiamo alla loro voracità e ai loro escrementi. Dopo tutto, tutto ciò che fanno è semplicemente distruggere le immagini completando il loro ciclo di vita.
ÁKOS CZIGÁNY, IN VIAGGIO CON DARWIN
a cura di Gigliola Foschi
Il celebre Charles Darwin, dopo aver circumnavigato il globo sul veliero Beagle, poté poi scrivere grazie alle sue ricerche sul campo L’origine della specie (1859): testo rivoluzionario dove, per la prima volta, prese forma la teoria dell’evoluzione per selezione naturale.
Con la sua serie Darwin online (2009-2010), l’ungherese Ákos Czigány ha inteso offrire un omaggio a questo grande scienziato, e a suo nonno Erasmus Darwin, autore del poema The Botanic Garden (1789-91) e antesignano sostenitore delle idee evoluzioniste.
Czigány riproduce, in griglie composte dalle pagine stesse, solo le pagine lasciate in bianco delle prime edizioni dei libri dei Darwin, che egli ha reperito online. Ordinate le une di fianco alle altre, da lontano tali pagine si presentano simili a quadri astratti, a mosaici evanescenti composti di fogli quasi identici, mentre da vicino rivelano le tracce del tempo, dei disegni e dei testi stessi che, simili a vestigia velate, trapelano per trasparenza dal retro delle pagine.
ALESSANDRA CALÒ, FOTOSCOPIA
a cura di Irene Russo
L’ospedale è un corpo fatto di tantissime vite, storie di uomini in prima linea o rimasti sempre dietro le quinte. Nelle “lastre” di Fotoscopia risplende la fulminante bellezza dei metodi diagnostici, esposta per celebrare la propulsione esplorativa dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e i cinquant’anni della sua sede.
Il luogo si manifesta in tutti i suoi aspetti, da creazione architettonica a struttura organizzata, da centro di ricerca a scenario di cambiamenti epocali. Nell’opera di Alessandra Calò trovano posto senza gerarchie le topografie d’archivio e gli schizzi esegetici dei dottori, gli screening mammografici e i pesci rossi della sala d’attesa. La ricerca dei materiali – condotta tra i reparti in decine di colloqui con medici, infermieri, tecnici e inservienti – ha seguito un approccio “domestico”, utile a rappresentare uno spazio dove la vita della comunità continua nei suoi ritmi quotidiani.
Catturate in prevalenza con l’ausilio dell’iphoneography ma stampate su vetro con metodi antichi, le immagini fotoscopiche di Alessandra Calò non accettano di rappresentare la realtà nei limiti della distanza digitale. Piuttosto tornano indietro nel tempo fino a recuperare il conforto del tatto, l’affabilità di una tecnica sapiente come quella del medico che comprende al tocco. In trasferta per un soggiorno speciale nella Galleria Parmeggiani, l’ospedale mostra le proprie viscere attraverso la fotografia.
Reggio Emilia - Notte dei Musei 2015
Come ogni anno, la Notte dei Musei (sabato 16 maggio) ha portato nei musei di Reggio migliaia di visitatori. Porte aperte per Palazzo dei Musei, Galleria Parmeggiani, Museo del Tricolore, Spazio Gerra, Museo di storia della Psichiatria, Museo del Tempio della Beata Vergine della Ghiara.
Guarda le foto scattate a Palazzo dei Musei
reggionline.com
Moda al Museo
Recupero e riallestimento della raccolta di abiti antichi della Galleria d’Arte Parmeggiani dei Musei Civici di Reggio Emilia
La raccolta di abiti antichi oggi è stata riesposta nella sala d’ingresso della Galleria Parmeggiani nelle stesse vetrine d’epoca dove fu allestita dal collezionista reggiano Luigi Parmeggiani tra il 1925 e 1928 in quella che fu la sua casa-museo.
Montaggio Parrot Film
Oggetti nel Museo La collezione Spallanzani
Silvia Chicchi, ispettore naturalista dei Musei Civici, ci presenta la collezioneLazzaro Spallanzani, conservata ai Civici Musei, così come il grande scienziato e naturalista scandianese la concepì e ordinò nel '700.
Oggetti nel Museo: dieci clip sui Musei Civici realizzate da TRVideo: storie inaspettate di artisti, zebre, avventurieri e coralli. Regia: Erik Scaltriti. Operatore di Ripresa: Silvia Degani. Direttore della Fotografia: Alessandro Vezzani. Sigle e Post-produzione: Matteo Gazzotti. Direttore di Produzione: Paolo Borciani.
Guida Storica di Reggio Emilia - PALAZZO DUCALE PREFETTURA
L’isolato originario, esterno all’insediamento romano, sorse in epoca tardo medioevale verso via Berta, lontano dal Crostolo per evitare inondazioni. L’edificazione vera e propria inizia dopo la costruzione delle mura e l’allontanamento del torrente.
Sorsero nel 1200 il monastero di S. Pietro Martire, nella parte a sud dell’isolato e l’oratorio di S. Liberata a nord, uniti da modesti fabbricati residenziali.
Alla fine del 1700, con la rivoluzione francese e la conseguente soppressione di Enti ed Ordini religiosi, l’oratorio di S. Liberata e parte del monastero divennero il Palazzo del Governatore. Con la restaurazione del Ducato Estense, il palazzo venne donato agli Estensi come residenza ducale, nel 1814. In questo secolo viene definita la forma e l’assetto del palazzo, con l’apertura di via S. Liberata ed il rifacimento unitario delle facciate, così come le vediamo attualmente. Ad oggi il palazzo è sede della Prefettura.
Places to see in ( Reggio Emilia - Italy ) Piazza Fontanesi
Places to see in ( Reggio Emilia - Italy ) Piazza Fontanesi
Piazza Antonio Fontanesi is a square in Reggio Emilia. Rectangular, tree-lined with lime trees and surrounded by porticoes on two sides, Tuesday and Friday is home to the market, traditionally for fruit and vegetables.
The square was born after the demolition of the block on which stood houses, the convent and the parish church of Santa Maria Maddalena, which took place in 1783. It remained market square and even with rubble for almost a century, was placed at the end of the nineteenth century with the planting of tall trees and named after Antonio Fontanesi .
The modern flooring highlights the aforementioned area and the path of the Secchia canal, on the eastern side, which once crossed the city and whose memory has remained in the toponymy of some surrounding streets. Some elegant buildings overlook the square, including the fifteenth-century Palazzo Calcagni (later Friggieri then Chierici).
Piazza Fontanesi is one of the most characteristic and lively square of the historical centre of Reggio Emilia. It's full of trees and embraced by porches all around. The area of the square was obtained by the demolition of the previous quarter composed by some houses and the convent and church of Saint Mary Magdalen.
( Reggio Emilia - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Reggio Emilia . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Reggio Emilia - Italy
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Eternartemisia.org
VIdeo di presentazione per la mostra Eternartemisia, presente allo Spazio Gerra di Reggio Emilia dal 17 gennaio all'8 febbraio 2009
ArtMaker.tv | FE015 - Via Roma: Tutti i luoghi il luogo
Nella strada più “pop” del centro storico di Reggio Emilia, più di cinquanta fotografi interpretano il tema dell’edizione 2015, Effetto terra. In via Roma le immagini si insinueranno in location poco convenzionali: nelle stanze d’albergo, tra i distributori automatici, tra i capi di una lavanderia e nei tanti cortili privati e negozi. Ad ogni ingresso verrete accolti da un libro d’artista, un diario di viaggio che ha accompagnato gli artisti nel loro percorso di ricerca. Alcuni progetti sono stati costruiti per entrare in connessione con i luoghi espositivi e raccontare l’atmosfera di questo quartiere vivace ed eterogeneo.Gli abitanti sono stati ritratti nelle foto di famiglia diFrancesca Cesari, nelle cartoline senza tempo di Giuseppe Boiardi e nelle opere di Claudio Amadei, sottoposte alle manipolazioni degli allievi della Scuola Comics. Le abitudini e gli oggetti di chi vive in questo angolo del pianeta hanno offerto ispirazione per i “Piatti del Buon ricordo” di Annarita Mantovani e le storie di Pierluigi Sgarbi ed Elena Viappiani. Alessandra Calò (partecipante al circuito ufficiale della manifestazione con una mostra alla Galleria Parmeggiani) posiziona tra le merendine di un distributore automatico le foto autografate del suo “Rendez-vous”, a tiratura limitatissima ma acquistabili a un prezzo simbolico.
Non mancano le occasioni per entrare, come ospiti speciali, all’interno degli appartamenti di via Roma. Le aperture straordinarie avverranno in occasione di “Casadolcecasa”,la performance poetico-rumoristica di Antonella Bukovaz e Massimo Croce (solo quindici posti per ogni casa: prenotate alla biosteria Ghirba o al 320 2883618). Per esplorare la storia del quartiere (una volta considerato “ghetto”), potete partecipare alle Visite guidate che si terranno sabato 16 e domenica 17 (a cura di Eleonora Ferrari e Istoreco; ritrovo alle ore 17sotto l’arco di via Roma, prenotazione al 320 2883618). Sul terrazzo di Palazzo Maria Melato potrete sedervi a fare due chiacchiere insieme al geostorico Antonio Canovi (domenica 17 maggio dalle 16 alle 18). A trascinare i visitatori in questo scenario sarà non solo la fotografia, ma una serie di espressioni artistiche a tutto campo: nelle tre giornate inaugurali, all’interno di location estemporanee verranno messi in scena performance teatrali, concerti e degustazioni. Fra qualche giorno su questo sito verrà pubblicato il calendario completo degli eventi.
In altri casi, l’opera nasce da una collaborazione fra gli artisti e le attività commerciali della via: l’erboristeria Cosmonatura ospita le opere di Angelo Sganzerla, nelle vetrine di OVS trovano posto gli scatti di Roberta Grassi, mentre Antonella Belletti si è ispirata alle attività dell’Associazione “Non da sola”, che in via Roma ha aperto un laboratorio formativo di sartoria. Giulia Dall’Aglio porta l’atmosfera di Santa Croce esterna, con le sue Officine Reggiane, in un luogo storico come la Tipografia F.lli Manfredi di via dei Cambiatori (aperta al pubblico per l’occasione). Tra gli altri progetti segnaliamo “Realtà aumentata” di Fabrizio Cicconi e Piergiorgio Paterlini, visibile all’angolo di via Secchi e via Nacchi, la “Biblioteca del colore” di Erika Sereni all’interno della Scuola Comics e “In my garden” di Arianna Colaiacovo e Federica Parizzi, che ricrea l’atmosfera di un giardino all’interno della biosteria Ghirba.
GALLERIA PARMEGGIANI (POM)
La Galleria Parmeggiani è un museo di Reggio Emilia che contiene una collezione di mobili, dipinti e tessuti raccolta tra fine ‘800 e primi del ‘900.
Palazzo da Mosto
Palazzo da Mosto è stato restituito alla città con un importante investimento da parte della Fondazione Manodori per diventare uno spazio polivalente a disposizione della comunità.
È un luogo ritrovato che intende contribuire alla vita sociale e culturale del centro storico, aprendo le porte a momenti di incontro e di aggregazione.
Palazzo da Mosto si trova in un privilegiato crocevia di luoghi a forte valenza sociale e culturale ed è a breve distanza da Università, Teatri, Musei Civici, Galleria Parmeggiani, Spazio Gerra, Istituto Peri e Chiostri di San Domenico.
Un'opportunità strategica per attivare una rete di relazioni, contribuire alla proposta di iniziative, promuovere la cultura e la coesione sociale.
Settimana della Fotografia Europea 2010
Trailer degli eventi del 9 Maggio.
Video ispirato al progetto SETSE: European family and food
Reggio Emilia, via Aschieri [4K 24p CC Stock]
This video is available as stock footage under CC - Attribution licence.
It was filmed in 4K/24p, cut and exported with 4/6mbps VBR.
The original non compressed file is available on demand.
For credits, mention the author's name and provide a link to his Youtube channel:
Alex Isabelle
ArtMaker.tv | Moon - Any Colour You like
La poetica del colore è stato il tema della serata firmata MOON ai Musei Civici di Reggio Emilia di Sabato 28 Febbraio.
Ogni spazio ha preso vita attraverso una programmazione speciale dedicata di volta in volta ad un colore diverso.
Dalle 19.00 con orario prolungato fino alle 2.00 Palazzo San Francesco si è tramutato in una scultura di luce: le stanze del piano terra illuminate con colori saturi e accostamenti cromatici vivaci, per offrire ai visitatori un’esperienza sensoriale unica.
L’evento, dal titolo “Any Colour You Like”, è stato organizzato da Associazione Culturale MOON e Musei Civici di Reggio Emilia, con la collaborazione di Coop. Le Macchine Celibi e WOW Clubbing.
Per l’occasione i Musei hanno ospitato un vero e proprio minifestival delle arti: 12 giovani artisti, provenienti da Reggio Emilia, Parma e Modena, hanno sviluppato interventi d’arte site specific , incentrate sul colore di ognuno degli ambienti. In Galleria Spallanzani Federico Aprile con l’installazione visivo-sonora sulla Venere di Chiozza dal colore VERDE ACQUA; Elvira Biatta e Roberto Segreti hanno interagito con gli animali dell’area di zoologia attraverso un’installazione sonora sul colore ROSA; in Etnografia Elena Viappiani ha declinato invece i colori ROSSO, ARANCIO, VERDE e BLU con grandi cartine al tornasole; ad accogliere il pubblico nell’atrio dei mosaici colorato di ARANCIONE, è stato invece il live painting con collage interattivo di Alice Zuccheri.
All’ultimo piano dei Musei Emanuele Sferruzza Moskowicz ha realizzato una grande opera ai piedi del capodoglio, in cui ha inserito i volti dei bambini partecipanti.
In apertura della serata un Aperitivo ad Arte accompagnato dai dj set di ROCCO FABBI e ANDREAS TODO B.N. ad accogliere il pubblico dalle 19.00 alle 21.00. I visitatori sono stati messi alla prova dagli esperimenti culinari a cura di Kipo ed invitati a dipingere nel proprio piatto con “salse d’artista”.
Nella sua action painting, Alessandro Panaia ha colorato un pannello di VIOLA e GIALLO utilizzando la tecnica del “rinzaffo”, tipicamente impiegata nell’esecuzione di affreschi.
Irene Bucci e Maria Elena Seidenari si sono esibite in performance di danza itineranti a più riprese entrando in relazione con i pittori, mentre dalle 21.00 è stata la Compagnia Eliadi di Bologna a cimentarsi in una danza fatta di musiche pentatoniche, canti e ritmi ancestrali reinterpretati attraverso un background contemporaneo e accattivante.
Alice Padovani ha realizzato in zona Parmeggiani-Ghirri una scultura vegetale imperniata sul colore VERDE, affiancata nel frattempo dall’incisione live di Alessandro Panaia; Valentina Biasetti in Botanica ha declinato il colore BLU attraverso una performance di disegno; in Preistoria invece un doppio live painting sul colore GIALLO di Ilaria Tonti (su tessuti), e dello street artist P54, (con colori acrilici).
In contemporanea Babiscia, esperta di calcografia e stampa d’arte, ha portato in vari punti della struttura un live printing itinerante MULTICOLORE.
La novità di questo evento M.O.O.N. è stata la programmazione musicale che si è sviluppata su due palchi per 7 ore consecutive.
In Portico dei Marmi il concerto dalle sonorità un po’ grunge, un po’ cross over e un po’ new wave dei Blank Noise, freschi dell’uscita del nuovo disco “Mar dei Mai”. Seguito dal dj set dei Beatec Hardisk in un percorso musicale dalla house alla disco all’elettronica. Alle 23.35 sono scesi in arena i Rifkin Kazan’, gruppo dalle sonorità balcaniche e orientali, con contaminazioni punk e metal. A chiudere la scaletta il dj set di Double P per dare spazio alle news del mondo del clubbing.
Il secondo palco, situato presso l’area di fotografia Parmeggiani-Ghirri, hanno ospitato in sequenza il progetto per chitarra e voce del cantautore folk Francesco Predieri, le melodie elettro-rock dei Richard’s Orchestra, in un flusso imprevedibile di suoni pensati per essere suonati senza soluzione di continuità, su cui hanno danzato le ballerine Federica Bilzi e Marianna Toscani. Dopo la mezzanotte, i Martin Landau: un cantato orgogliosamente italiano con metriche tipiche del rock anglosassone.
Quella proposta da MOON si rivela ancora una volta una formula vincente, confortata anche dai numeri delle presenze che hanno superato quota 2300.
ArtMaker Tv presente all’evento, vi ripropone alcuni momenti significativi di questa lunga notte ai Musei di Reggio Emilia .
Renato Birolli, Minatore, Galleria de' Bonis
Renato Birolli, Minatore, 1949, tecnica mista su carta intelata, cm. 64 x 48,5
In vendita presso Galleria de' Bonis, Reggio Emilia, Viale dei Mille 44/B.
Tel. 0522-580605 - 338-3731881 info@galleriadebonis.com galleriadebonis.com
Music: Kevin MacLeod
INTERCULTURAL FAMILY: 17 aprile ore 18 Galleria Parmeggiani
Mohammed Ikrimi (Marocco) , Charles Owusu-Affram (Ghana) e Papa Seck ( Senegal), raccontano la loro storia.
Arrivati a Reggio Emilia tra gli anni 70 e gli anni 80, ricordano ancora il loro primo giorno di arrivo dove alla gioia di essere riusciti a trovare un lavoro per un futuro migliore si mescola il dolore e quel forte senso di colpa per aver lasciato nel paese dorigine i propri cari. Oggi non sono più soli e non sono più estranei a noi, le loro storie sono le stesse nostre storie.
Seguirà la proiezione dei filmini di famiglia girati dalle famiglie Ikrimi, Owusu-Affram e Seck.
Entriamo a Palazzo Clerici
Palazzo Clerici era la dimora della ricca ed influente famiglia patrizia milanese dei Clerici, situata Contrada del prestino dei Bossi.
Trattoria Da Penna - Reggio Emilia
La Trattoria da Penna è un locale assolutamente da provare se si vogliono assaggiare specialità Pugliesi, sia a livello di stuzzicheria che di cucina vera e propria.
Questo aspetto vi può permettere di passare anche un po' di tempo seduti a bere un semplice bicchiere di vino degustando qualche stuzzichino senza per forza doversi sentire in obbligo di fare un pasto completo.
Accanto alla tradizione pugliese viene affiancata anche una gradevole cucina emiliana caratterizzata dalla scelta del prodotto a chilometro zero
La trattoria merita per la cura degli ingredienti, per la gustosa offerta gastronomia e per la scelta dei vini, ma anche per le specialità di pesce tipiche del venerdì sera.
La Trattoria da Penna viene contraddistinta per l'accoglienza, valore fondamentale delle famiglie pugliesi, la cosa più importante poi è sedersi a tavola, dove i sapori, da sempre, definiscono l'identità della famiglia rafforzandone i legami.
Il nostro motto è Abbiamo soltanto lasciato aperta la porta di casa. Tradizioni radicate in sapori unici che si ritrovano nella nostra trattoria.
LA TRATTORIA SAS DI IACOBACCI CATIA E C.
Via dell'Aquila, 6
42121 REGGIO NELL'EMILIA (RE)
P.IVA 02494480359
tel.: 0522 430634
Musei Infestati
Riprese realizzate al cimitero monumentale di Reggio Emilia
Video di Giorgio Genta
Cupola Basilica San Prospero Reggio Emilia
La cupola, insieme ai pennacchi e ai piloni, della Basilica di San Prospero a Reggio Emilia fu dipinta nel 1885 dai pittori reggiani Cirillo Manicardi e Giulio Ferrari e dal carpigiano Albano Lugli.
BASILICA DI SAN PROSPERO (POM)
La Basilica di San Prospero è un edificio religioso situato in piazza San Prospero, nel cuore storico di Reggio Emilia.
L’edificio è dedicato al patrono della città.