Manfria, Gela Sicily
Flying phamton4 1,500 feet high
Gela Sicily Italy Italien 13.10.2015
Der Weg ist das Ziel... komm fahr mit in meinem Goggomobil =G=
Sightseeing in Krisenregionen, Armenviertel, Bürgerkriegsgebieten.
Along radioactive Death-Zones, MOAs, No-Go and Civil-War Areas.
Best Attractions and Places to See in Gela, Italy
Gela Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Gela. We have sorted Tourist Attractions in Gela for You. Discover Gela as per the Traveller Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Gela.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Gela.
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List of Best Things to do in Gela, Italy
Museo Archeologico di Gela
Riserva Naturale Biviere
Chiesa Madre Gela
Manfria
Lungomare Federico II di Svevia
Capo Soprano
Castello Svevo di Gela
Chiesa del Carmine
Chiesa San Francesco d'Assisi
Villa Garibaldi
Italia Sicilia Gela, fourth episode: Silvia
I love all of Gela’s facets...
Fourth appointment with the web series Italia Sicilia Gela. Silvia Scuderi takes us to scuba diving in the Manfria area, to discover new archaeological finds... who knows!
Next episode: 8 May 2019!
Gela Scoglio Manfria
Belle Jurnate i sule
Manfria's Tower, Gela (Sicily)
Shooting with Xiaomi Mi Drone 4k
Best places in Sicily: Gela
Mix di video presenti su youtube su Gela di vari amatori e professionisti,questo montaggio non ha fini di lucro.
croce1984@hotmail.it per contatti.
musica:
Yves Larock-Rise up
Vi è piaciuto? quale parte?
Donnafugata, Fortress in Ragusa & the Torre di Manfria in Gela, Sicilia with TravelArt 2019
Although the origins of Donnafugata Castle can be traced to the 14th-century most of its current Neo-Classical and Neo-Gothic appearance belongs to the 19th.
The origins of Ragusa can be traced back to the 2nd millennium BC, when there were several Sicel settlements in the area. The Sicels were an Italic tribe who inhabited eastern Sicily during the Iron Age. Their neighbours to the west were the Sicani. The Sicels gave Sicily the name it has held since antiquity, but they rapidly fused into the culture of Magna Graecia.
Gela, founded by Greek colonists from Rhodes and Crete in 689 BC, Gela was the most influential polis in Sicily between the 7th and 6th centuries and the place where Aeschylus lived and died in 456 BC. In 1943 Gela was the first Italian beach reached by allies during the Invasion of Sicily from the allies.
Villa da Sogno a Manfria Gela
Grazie a Giuseppe, Sara, Emanuela e Maurizio
Gela nel 1960 : pensieri e abitudini di una città siciliana
Tratto da Gela 1960 Documentario RAI
Gela Beach , Sicily
Beautiful beach in Gela , Sicily
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GELA MANFRIA, ANAS DEVE RISARCIRE
Quotidiano di Gela, l'informazione online leader a Gela e dintorni. Con oltre 8 milioni di visualizzazioni l'anno, oltre 600 mila mensili e più di 30 mila like su facebook, il Quotidiano di Gela si colloca in cima ad ogni statistica (fonte dati google analytics)
Gela beach
italy.sicily
there are a lot of seashelfs on the beach
La Torre di Manfria .
Un importante monumento che si può osservare in contrada Manfria, a quindici chilometri da Gela, è quel che rimane di una torre di avvistamento e difesa denominata “Torre di Manfria”. L’inizio della costruzione è controverso. Secondo alcune fonti, torre risale al 1549, durante il vicereame di Juan de Vega, secondo altre, invece al 1583. Comunque sia stato, si sa di certo che dopo essere rimasta incompiuta, fu ripresa nel 1615 e completata ad opera del Viceré di Sicilia Pedro Tellez Giron y Guzman Duca di Ossuna su disegno del famoso architetto fiorentino Camillo Camilliani. Delle duecento e più torri costiere dell’Isola, che formavano un rudimentale sistema di vigilanza strategico-militare per segnalare i pericoli provenienti dal mare, la torre di Manfria, detta anche di Ossana o Ossuna, era una tra le trentasette più importanti e dipendeva dalla Deputazione del Regno; i quattro torrari che l’abitavano segnalavano, durante il dì con specchi e fumi e di notte con fuochi (i fani), l’arrivo dei barbareschi alla torre di Falconara, a Ovest, e ad Est al campanile della chiesa di Santa Maria de’ Platea che fungeva anche da torre secondaria di avvistamento e segnalazione. Con un sistema intermedio di postazioni e di torri di segnalazione, le informazioni quindi arrivavano alla torre di Camarana, a Est nei pressi di Santa Croce Camerina, e con gradualità alle altre del circuito isolano fino a raggiungere. nel giro di un’ora, quei porti dove esistevano flotte navali da guerra che immediatamente prendevano il mare per contrastare l’azione offensiva del nemico. Le segnalazioni, inoltre, erano destinate agli abitanti della città e della campagna tramite torri secondarie come quelle dell’Insegna e del convento dei Padri Cappuccini. Oltre ai torrari erano pure pertinenza della città diversi gruppi di guardie a cavallo che percorrevano il litorale fino al fiume Dirillo. La torre di Manfria è a pianta quadrata con basamento fortemente scarpato che misura circa 12,5 metri per lato. In origine era costituita da due piani, il pianoterra che serviva come deposito di acqua, legna, munizioni, spingarde, schioppi, polvere da sparo e palle di cannone e il primo piano che serviva da alloggio ai torrari (caporale, tenente e soldati). Inoltre, il terrazzo, provvisto di parapetti, tettoia e due balconate, sostenute da eleganti mensoloni di arenaria, ospitava due cannoni. L’accesso alla torre avveniva dal primo piano con una scala di legno o una corda retrattili prima che nel 1805 fosse costruita una scala in muratura a due rampe. Nello stesso anno fu anche realizzato il secondo piano. I torrari provvedevano a realizzare le segnalazioni con la produzione di fumi durante il dì e con l'accensione di fuochi durante la notte in concomitanza dell'avvistamento di navi saracene; i segnali erano percepiti da altre due torri vicine, quella di Camarina. ad est e l'altra di Falconara ad ovest, che a loro volta li trasmettevano al circuito isolano di torri costiere, che erano più di 200, in maniera tale che le popolazioni della costa approntassero in tempo utile le necessarie difese contro l'arrivo dei pirati; allora mamma, li turchi, era un’espressione tipica di cui ancora rimane il ricordo per la ferocia con cui tali pirati barbareschi trattavano le popolazioni dei luoghi costieri depredati. Una decina di anni fa la Torre di Manfria (la cui proprietà appartiene ancora ai fratelli Jacono), grazie ad un progetto approntato dal Comune, fu illuminata con fari a vapore di sodio che la resero visibile di notte in tutta la sua possente maestosità a decine e decine di chilometri di distanza. L'illuminazione, però, durò solo qualche mese. Infatti, i fari, comprese le pesanti nicchie di pietra che li contenevano, e lo stesso impianto elettrico furono oggetto di una feroce azione vandalica tale da mettere fuori uso definitivamente l’intero impianto. Da allora in poi, tranne un intervento di recupero (peraltro inconsistente) di qualche anno fa, la Torre di Manfria continua ad essere erosa dalle intemperie e rovinata da ulteriori azioni vandaliche senza che nessuno riesca ad intervenire. E così, da più di un cinquantennio, si continua ad assistere impotenti alla degrado di questo importante monumento dell'antichità.
Attualmente la torre, per l’usura del tempo e l’incuria dell’uomo, è mal ridotta e l’intervento riparatore di qualche anno fa è servito a poco. Sarebbe ora che il Comune di Gela intervenisse per salvare la torre procedendo prima all’esproprio, come bene monumentale di interesse collettivo, e poi alla ristrutturazione. Diversamente, per la Torre di Manfria si prospetta una brutta fine.
Week-end a Gela - Sicilia - Vlog estate 2018 ????????????????
La nostra estate 2018 termina con qualche giorno di mare in Sicilia, nello specifico a Gela, provincia di Caltanissetta, la città natale di Stefania.
Il golfo di Gela, ampio e poco pronunciato, è il più vasto della Sicilia.
Le spiagge sono enormi ed il mare e' bellissimo.
Per non parlare dei dolci... deliziosi! ????
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Attrezzatura utilizzata per registrare questo video:
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TORRE MANFRIA - ARCHEOCLUB D'ITALIA SEZIONE DI GELA
Gela, Torre di Manfria indronata a cura della sede locale dell'Archeoclub d'Italia. Un modo alternativo e originale di visione del bene culturale.
Arcobaleno a Gela 03/03/2019
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Gela
Alcune belle immagini della mia Città by Gianiro