canti e danze nella foresta Grancia di Brindisi di Montagna
uno spettacolo da non perdere in Basilicata
Parco Nazionale del Pollino - Fascino senza tempo
Il favoloso Parco del Pollino, grazie alle sue preziose ricchezze e bellezze che gelosamente custodisce è oggi considerato l’area protetta più estesa d’Italia.
La catena montuosa che fa parte dell’Appennino meridionale a confine con la Basilicata e la Calabria vanta le vette più alte del Sud Italia le quali rimangono innevate per un lungo periodo che inizia a partire dal mese di novembre e finisce nel mese di maggio con lo sciogliersi della prima neve.
L’altezza delle sue vette arriva a quota 2.200 mt slm.
L’area naturale che gode di un ampio prestigio è composta di rocce dolomitiche, di bastioni calcarei, di pareti di faglia di origine architettonica, di dirupi, di gole molto profonde, di grotte carsiche, di timpe di origine vulcanica, di inghiottitoi, di pianori, di prati, di pascoli posti ad alta quota, di accumuli morenici, di circhi glaciali e di massi erratici.
Il Pino loricato elemento caratteristico del parco, vive in Europa nella penisola Balcanica e in Italia in maniera naturale esclusivamente in quella parte dell'Appennino Calabro-Lucano rientrante nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino.
In questa area è presente con popolamenti, abbastanza localizzati sui gruppi montuosi Zaccana-La Spina, Pollino, Palanuda - Cozzo del Pellegrino Montea e Monte Alpi: ed è per questa unicità, oltre che per la sua bellezza, che è stato scelto quale emblema del Parco Nazionale del Pollino.
New Farmers - L’agricoltura dove la terra trema - Puntata del 12 gennaio 2018
La quarta puntata ci conduce nella terra delle lenticchie colpita dal terremoto. Spesso i territori più belli sono anche i più delicati e fragili, come quello situato nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, una verde vallata dell’Umbria, che nell’autunno 2016 è stata colpita da un terremoto di magnitudo superiore a 6.
La Valnerina vanta numerosi prodotti alimentari riconosciuti a livello nazionale ed internazionale fra cui la lenticchia di Castelluccio di Norcia, che proprio a causa del sisma ha rischiato di non poter essere coltivata. Qui conosciamo la storia di Giovanni Angelini Paroli, che qui vive e lavora come agricoltore e imprenditore turistico nonostante il terremoto.
Giovanni, 43 anni, è profondamente legato al casale Fonte Antica e alla terra che lo circonda, un luogo che racchiude ancora oggi gran parte dei ricordi di famiglia. Insieme ai fratelli Elisabetta e Paolo e alla mamma Anna, Giovanni prosegue il sogno iniziato dal papà Angelo, recuperando la vecchia casa di famiglia ristrutturata nel 2007 secondo le più avanzate norme antisismiche, e che oggi ospita turisti dall’Italia e dall’estero. La famiglia di Giovanni conduce anche un’azienda agricola di circa 50 ettari per produrre lenticchia, farro e cicerchia. A questo sposano l’attività agrituristica con un frutteto, un orto e delle piante officinali.
La storia di Giovanni ci permette di capire come si possa vivere in queste meravigliose terre, dove tante sono le difficoltà economico e sociali legate al sisma e non solo, in una terra famosa in tutto il mondo per il suo fascino.
I terreni attorno a Castelluccio sono sassosi, con alta concentrazione di fosforo e bassa disponibilità di potassio, caratteristiche che rendono la lenticchia IGP ricca di proteine e ferro. Dopo la preparazione dei terreni e la semina in primavera, la coltura non ha bisogno di molte cure. L’altitudine della piana la protegge infatti da parassiti e funghi e la presenza di infestanti non danneggia le colture, anzi, ha fatto la fortuna turistica dell’area per la famosa fioritura, che non è dovuta ai piccoli fiori bianchi della leguminosa ma all'esplosione di colori delle altre piante: dal fiordaliso al papavero alla colza selvatica.
Il programma è cofinanziato dalla Commissione Europea (AGRI-2017-0170 NEW FARMERS) e realizzato con la consulenza tecnico-scientifica di Confagricoltura.
Tarantella
San Francesco pedali Matteo
Rudolf's Adventures - Promo - by Dottor CID
Sono venuto a conoscenza della notizia, e ho girato su youtube, senza trovare nessuna notizia in merito, e allora ho voluto aiutare il mio amico Rudolf, vecchio compagno di scuole superiori per divulgare ancora di + la notizia.
Spero di non aver offeso nessuno con questo video, mi scuso per la bassa qualità, ma di meglio proprio non potevo fare... alla fine del video troverete il sito che vi porterà a vedere quello che faccio vedere in questi 5 minuti di video.
Un imbocca al lupo grande a Rudolf per il programma!
Tarantella Calabrese
la tarantella calabrese al festival della fisarmonica di Castelfidardo - sabato 14 settembre 2013
Lauben Neumarkt (BZ) - portici Egna (BZ)
Flugaufnahmen - riprese col drone