HOTEL RISTORANTE DE LA TOR a Cogne (Aosta), nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso
Albergo in posizione centrale e facilmente raggiungibile in automobile. Camere accoglienti con balcone. Cordialità, pulizia e ristorante curato.
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L’Hotel de la Tor è una costruzione dalla tipica e piacevole architettura “cognein”. Si trova in eccellente posizione centrale, molto soleggiata e con splendida vista sul Gran Paradiso. Dispone di garage coperto, parcheggio privato e ascensore. La sala del caminetto, il bar e la sala TV sono locali caratterizzati dalla calda atmosfera alpina, rendendo molto piacevole il soggiorno. L’Hotel è gestito con grande cura da Cecilia e Luciano, ex gestori dell’Hotel Petit Dahu di Valnontey che, data la loro notevole esperienza, offrono un trattamento di elevata qualità, mantenendo un’atmosfera familiare.
Il Ristorante propone piatti della gastronomia locale, internazionale e specialità esclusive dello Chef. I menù propongono sempre antipasti, tre primi e tre secondi piatti a scelta e vari dessert della casa. Oltre ai piatti principali, ogni cosa, dal pane ai dolci, viene preparata nella nostra cucina. La carta dei vini, eccellente supporto alla cucina, presenta alcune delle migliori etichette regionali e nazionali.
Tutte le 20 camere, moderne e molto confortevoli, hanno bagno con asciugacapelli, TV Color Satellitare e telefono diretto. La maggior parte si affacciano sul Gran Paradiso o sul Monte Bianco.
Cogne, capitale del Parco del Gran Paradiso, è un caratteristico paese alpino adagiato nella vallata, con splendide montagne e ghiacciai come sfondo. Da qui partono la maggior parte delle escursioni per il Parco, un vero paradiso per gli amanti della montagna e della natura. Qui si possono praticare tutti gli sport alpini, sia invernali che estivi: sci da fondo e da discesa, arrampicata su roccia o ghiaccio, trekking, ecc.
Tra le varie cose da fare e da vedere, vi ricordiamo:
- Aosta romana;
- Le nuove funivie Skyway del Monte Bianco;
- Il Forte di Bard (dov’è stato girato il film di Avengers: Age of Ultron, il kolossal che vede protagonisti i vendicatori della Marvel);
- le terme di Pré-Saint-Didier;
- le molteplici passeggiate e gli svariati rifugi valdostani;
- l’osservatorio astronomico regionale a Saint-Barthélemy;
- il Parc Animalier di Introd;
- i castelli della Valle d’Aosta;
E molto altro!
TEXTE EN FRANÇAIS:
L’Hôtel de la Tör bénéfice d’un emplacement très ensoleillé au milieu du chef-lieu. Facilement accessible en voiture, il dispose d’un garage avec parking privé et ascenseur. La salle du cheminée, avec le bar, est caractérisée par une atmosphère alpine confortable. Les chambres ont, à leur intérieur, la salle de bain avec douche et phon, la télévision LCD, le téléphone et le balcon face au Grand Paradis et au Mont Blanc. L’Hôtel est géré par Cecilia et Luciano, anciens dirigeants de l’Hotel Patit Dahu, aidés par les deux filles. La cuisine, entièrement artisanale, du pain au desserts, propose soi des plats typiques de la cuisine locale, soi internationaux. Leur philosophie de pensée est «donner aux clients ce qu’ils espèrent trouver dans un hôtel: un lieu confortable, propre à la politesse, nettoyage et une restauration de qualité».
Cogne, localité bien connue du Grand Paradis, aux splendides montagnes et glaciers, est un typique village alpin. La plupart des randonnées dans le parc partent d’ici, une véritable joie pour les amateurs de la montagne et de la nature. Ici on peut pratiquer tous les sports de montagne, en hiver et en été: ski de fond et de piste, escalade sur rocher ou glace, trekking, mountain bike etc.
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Sicuri in Montagna: escursionismo, zaino in spalla e si parte!
Nel primo episodio avevamo lasciato Luca e il suo gruppo di amici in partenza per un'escursione sul Gran Sasso. Come sta andando la passeggiata? E quali sono le buone regole per vivere in sicurezza l'alta montagna? Guarda il nuovo episodio di Sicuri in Montagna e... Non dimenticarti di goderti il panorama mozzafiato ????
Cervinia, cucina gastronomica di montagna al ristorante gourmet del Principe delle Nevi
Nell'inverno di Cervinia (Ao), chi cerca ospitalità e scopre l'accoglienza e i servizi dell'hotel Principe delle Nevi potrà vivere un viaggio fra creatività e tradizione nel ristorante gourmet della struttura. Si tratta del Ristorante Snowflake, un luogo dove le tipicità del territorio vengono declinate con creatività e fantasia dallo chef Giacomo Lovato: «Ormai sono 6 anni che sono qui al Principe delle Nevi. Per i primi 3 anni sono stato sous chef di Federico Zanasi, ora, da 3 anni a questa parte, sono io lo chef».
E il suo lavoro il giovane Lovato lo intende come una missione: dare il meglio ad una clientela prevalentemente straniera (per lo più nordeuropea) che ha fatto dell’hotel un’oasi di benessere dove rifugiarsi anno dopo anno. E oltre a servizi di qualità alberghiera, richiede un’ospitalità di eccellenza anche in cucina.
E Lovato non gestisce solo il ristorante gourmet, bensì tutta la ristorazione dell'hotel: «Abbiamo parecchi ristoranti», spiega lo chef, riferendosi ai numerosi momenti in cui l'ospite può concedersi qualche sfizio di gusto e le diverse location pensate a questo scopo. Si comincia ad esempio con la colazione a buffet (da non sottovalutare, può rivelarsi la carta vincente del servizio), tra succhi d'arancia, caffè, cereali e una selezione di dolci e torte preparate quotidianamente dai pasticceri della struttura. Poi il ristorante bistrot: «Qui prepariamo pranzi tenendo conto delle ricette classiche della Cucina italiana, un po' rivisitate ma anche abbondanti, per gli sciatori». Immancabile in una location come Cervinia, il bar après ski: si trova direttamente sulle piste, e con musica live, dj, atmosfera a bordo piscina e naturalmente ottimi drink, può dirsi il luogo ideale prima della cena. A bordo piscina c'è anche la possibilità di gustare gli hamburger dell'hotel preparati con ingredienti Slow Food: «Grigliamo fuori per gli sciatori, facciamo sia hamburger che kebab di vitello, tutto è fatto in casa, dal pane all'hamburger».
A chiudere, naturalmente, il ristorante gastronomico, un ambiente confortevole capace di coccolare i sensi dei clienti con la vasta gamma di specialità pensate dallo chef Lovato: «Abbiamo rivisitato buona parte dei piatti tradizionali più noti. Ad esempio, la carbonara la prepariamo con un tataki di capriolo, salsa di vino rosso e spuma al topinambur; abbiamo rivisto la classica zuppa alla valtellinese trasformandola in raviolo; e ancora, la Grolla dell'amicizia, tipica bevanda valdostana, da noi può essere assaggiata sotto forma di dolce».
Tanta la creatività di Giacomo Lovato, che ai suoi ospiti offre un menu non troppo ampio ma ricco di sperimentazione e gusto: «Abbiamo 4 antipasti, 4 primi, 4 secondi e 4 dolci, più abbiamo un menu degustazione creativo e uno tradizionale della Valle d'Aosta». E, naturalmente, in abbinamento alle portate, una notevole selezione di vini. La cantina del Principe delle Nevi è il nostro piccolo tributo ai panorami mozzafiato italiani, ai vini eccellenti e alle meravigliose persone che li producono, è riportato sul sito. «Cerchiamo di servire principalmente etichette valdostante - specifica Lovato - e ci concentriamo soprattutto sull'abbinamento di vini importanti con i nostri piatti di carne».
Un lavoro fondamentale, soprattutto con lo scopo di soddisfare i palati e le esigenze di una clientela che per il 90% è straniera. Giacomo Lovato, a prescindere però dall'ospite che si trova di fronte, desidera che la sua idea di cucina sia chiara: «Dobbiamo cercare di far capire la mentalità della cucina gastronomica, che non sempre è chiara a tutti». Quelli al ristorante Snowflake non sono infatti piatti tipici della zona, tra i quali tendenzialmente si prediligono polenta e fondute: si tratta di una cucina gastronomica di montagna, un'esperienza gourmet in quota, da non perdere.
E a supporto della cucina, da non dimenticare la nuova location del ristorante gourmet, ricavata in un precedente terrazzo oggi trasformato in una sorta di chalet strettamente integrato nell’hotel, ma con una sua precisa identità anche di stile. Come del resto si addice a un boutique hotel.
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Qualche problema per la ricarica a Cogne ma poi è partita
Siamo venuti per il fine settimana a Cogne in Valle d'Aosta con la Model X e non ci siamo fatti scappare l'occasione di provare le due colonnine in AC 22 kW di Deval. Queste colonnine fanno parte di una rete per la Val d'Aosta fatta da Duferco (e-Via) e sono interoperabili con l'applicazione e-Go di Enel. La prima colonnina non ha funzionato ed il servizio di assistenza la domenica non c'è. Non un buon inizio ma per fortuna la secondo dopo 2-3 tentativi si è collegata. Con la Model X non ci sono problemi di ricarica grazie ai Supercharger (quello ad Aosta dista 20 km) però è giusto provare l'infrastruttura esistente in Italia per capire come si possono ricaricare le altre auto elettriche sul mercato. Una rete con un piano industriale non è ancora partita e la ricarica è una cosa rara. Ne approfittano per occupare il posteggio riservato delle auto con il motore a scoppio. Un altro segno di quanto siamo indietro in Italia. Per far ripartire l'economia e combattere le decine di migliaia di morti per inquinamento è necessario cominciare subito!
Cogne (AO) - Firmata carta delle valli - GRP Televisione
Una serie di impegni per rispettare la natura e costruire un'economia sostenibile e corretta. E' stata presentatala Carta delle valli del Gran Paradiso, a Cogne, nell'ambito del Gran Paradiso Film Festival. E ora, sul web, tutti possono firmarla...
Depliant hotel montagna
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Escursioni in montagna
Lago Bleu
Ayas
La Valle d'Aosta e il suo patrimonio artigianale
Sceneggiatura originale scritta per la produzione di un cortometraggio
di 12 minuti che racconti, tra fiction e documentario,
le peculiarità dell'artigianato di tradizione; seguito filmato
della pubblicazione cartacea ideata e realizzata l'anno
precedente.
Ampio utilizzo di steady cam.
International Nordic Walking Festival a Cogne (AO) - Intervista a Luca Casali
Da venerdì 5 a domenica 7 luglio 2013 si è tenuta a Cogne (AO) la sesta edizione dell'International Nordic Walking Festival: un meeting annuale, organizzato per l'occasione dall'A.S.D. Valle d'Aosta Nordic Walking, che ha l'obiettivo di far incontrare tutti i nordic walker italiani, tutti gli appassionati, e anche tutti gli addetti ai lavori del settore. I cognein hanno saputo ben accogliere tutti i partecipanti, facendo conoscere i sapori e le tradizioni del territorio. Il sole ha peraltro regalato tre splendide giornate di camminate.
Domenica, tra gli altri appuntamenti, vi è stata anche l'inaugurazione, a cura di Elmo Truc, di un nuovo Nordic Walking Park.
Nordic Nature: anche quest'anno prosegue l'attività in collaborazione con il Servizio Aree protette della Regione Autonoma Valle d'Aosta per la scoperta e valorizzazione dei parchi e delle riserve naturalistiche.
«Camminare aiutati dai bastonici. O meglio: camminare utilizzando i bastonici come mezzo propulsivo per migliorare, e non poco, la capacità di avanzamento dell'individuo. Il Nordic Walking italiano ha spopolato a Cogne, paese legato a doppio filo allo sci nordico (sport con il quale il nordic ha parecchie affinità). E ha fatto breccia nel cuore di gente di montagna abituata a vivere lo sport quasi solo dal punto di vista agonistico. Il nordic walker, invece, è slow: apprezza la tranquillità e il relax, camminare in mezzo al Parco Nazionale del Gran Paradiso ma anche godersi la beauty farm. Così, anch'io mi sono adeguato. Spazio a toni di voce soft e rilassanti; stop alle urla da stadio e da vincitori di Coppa del Mondo. Il Nordic Walker è ecocompatibile sul serio».
Luca Casali
Speaker della manifestazione
cascata Fiumana di Money
cascata Fiumana di Money
TG (22/01/2018) - SCIVOLA DURANTE ESCURSIONE IN MONTAGNA: MUORE 35ENNE
TG (lunedì 22 gennaio 2018) - Stava percorrendo un sentiero sopra la Valle di Schievenin quando attraversando un tratto ghiacciato e ripido è scivolato cadendo da un salto di roccia alto 20 metri, tragedia nelle montagne bellunesi. Un 35enne di Piove di Sacco Matteo Marcolin ha perso la vita così domenica mentre stava facendo un’escursione insieme ad un amico. Proprio quest’ultimo quando si è accorto della tragedia è riuscito a dare l’allarme al soccorso alpino. I soccorritori sono riusciti a capire il punto dove era avvenuto l'incidente, in prossimità di Forcella Bassa, tra la Valle di Schievenin e la Valle di Seren del Grappa, versante a nord. Difficili le operazioni di recupero a causa delle forti raffiche di vento e della lastra di ghiaccio. Il corpo del 35enne è stato ritrovato lungo una mulattiera. Il giovane è morto all’istante per i traumi riportati. La salma è stata trasportata al cimitero di Seren del Grappa e affiadata ai carabinieri. I soccorritori hanno ovviamente accompagnato a valle anche l'amico dell'escursionista. (
Montagnes valdotaines
Provided to YouTube by Believe SAS
Montagnes valdotaines · Coro 'Penna Nera' Di Aosta
I canti popolari del Piemonte e della Val D'Aosta
℗ Halidon
Released on: 2011-03-25
Music Publisher: D.R
Author: Ghersi
Composer: Ghersi
Auto-generated by YouTube.
Incendio sulla collina di Aosta - 25 ottobre 2018
Immagini realizzate da Andrea Carlotto
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Il Cornalin, vino riscoperto della Valle d'Aosta
Il Cornalin, vitigno autoctono una volta molto diffuso nella Valle d'Aosta, a causa dell'attacco di malattie come la fillossera è arrivato a essere abbandonato quasi fino alla scomparsa.
Dansa pa dessu lo fen Non ballare sul fieno canto tradizionale valdostano
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Il Giro di Marco: l'arrivo trionfale...
É il 15 luglio 2008, ci troviamo in quel di Vigliano Biellese, paese natale di Marco Macchieraldo, per gli amici Macchie. É qui che prende vita la magica avventura di questo temerario Biellese: l'Italia intera lo aspetta per un estenuante tour lungo le coste del nostro Stivale da nord a sud e ritorno, il tutto in bicicletta. Alla partenza, la mattina presto, la sua bici, corredata di borse posteriori, pesa circa 45 chilogrammi, tuttavia il fardello di aspettative ed emozioni pesa, sulle spalle del Macchie, molto di più! L'obiettivo è quello di percorrere più di 5000 chilometri in circa 50 giorni. L'itinerario prevede di attraversare dapprima il Nord Italia in orizzontale, dirigendosi verso est, passando per il lungo asse delle Alpi, valicando le Dolomiti e giungendo fino a Trieste; poi scendere verso sud, seguendo la strada costiera fino in Puglia, poi Calabria, un salto in Sicilia, e infine il ritorno verso Nord, non dimenticando alcune tappe importanti, tra le quali anche la città eterna: Roma. L'impresa, perchè possiamo definirla solo così, è pregna di voglia di viaggiare, di conoscere il territorio italiano nei suoi piccoli particolari, di parlare con la gente, di sfruttare tutti i cinque sensi per apprezzare ogni momento: la bici è il mezzo più idoneo dunque per soddisfare la fame del nostro globetrotter.
Sin dal primo giorno di pedalate sembra che la parola fatica non faccia parte del vocabolario di Marco il quale, ogni sera, può segnare sul suo diario di viaggio tappe che superano molto spesso i 200 km. Le energie le trova lungo il percorso: passare dalla pianura alla montagna, immergersi in panorami mozzafiato, condividere porzioni di percorso con altri ciclisti temerari, magari provenienti dall'estero, e non di meno il senso di sfida con sè stesso nell'affrontare le rampe più dure. A Trieste tuttavia, nelle gambe di Marco si fanno sentire i numerosi chilometri di salita, resi più duri dalla zavorra in coda alla sua compagna di viaggio, la bicicletta; si aggiunge per un paio di giorni il fastidio di una tendinite. Sulla via per la costa adriatica il dolore passa e le energie tornano: il randonneur sembra bruciare le tappe rispetto alle previsioni.
La sveglia alla mattina suona poco prima dell'alba, si ritira la tenda e i pochi effetti personali, all'interno delle borse e si inizia a pedalare verso la nuova meta, fino a sera, quando una bella cena e una dormita sono il premio di giornata: questa è la routine giornaliera, anche se routine non lo è mai, visto che ogni giorno si devono affrontare nuove fatiche, nuovi eventuali problemi, e soprattutto panorami ancora sconosciuti. In verità gran parte del successo di questo viaggio sta nella testa: è proprio la mente l'elemento più importante che permette di andare avanti, nei momenti più belli, ma anche in quelli più duri; che permette di fronteggiare al meglio gli scogli del tragitto, di sopportare la solitudine e quant'altro!
Borgo Medioevale di Leverogne /Arvier / Aosta
Il borgo di Leverogne ha attirato le attenzioni di numerosi scrittori e paesaggisti del passato, fra i quali Xavier de Maistre ed Edouard Aubert che hanno fissato su carta questo scorcio pittoresco
Ancor oggi lo possiamo ammirare accanto alla trecentesca cappella dalla facciata decorata con gli affreschi del Padre Eterno e dei Santi Grato, Gottardo e Barbara e dallo slanciato campanile
Ancor oggi, sulla facciata dell’antica casa ospitaliera, possiamo ammirare il ciclo pittorico quattrocentesco delle “Opere della misericordia” che venivano messe in pratica offrendo un piatto di minestra ed un giaciglio ai viandanti.
Music :
PAIO Titanium
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