§.121/** (anniversari-nascita 1810) 10 agosto, Torino (Piemonte): Camillo Benso, conte di Cavour
§.1/- (anniversari-nascita 1810) ** 10 agosto ** Torino (Piemonte): Camillo Benso, conte di Cavour
§.2/- (anniversari-nascita 1810) ** 10 agosto ** Torino (Piemonte): Camillo Benso, conte di Cavour
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massimo protagonista del Risorgimento italiano (RaiStoria)
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statisti e Storia - biografie
10 agosto 1810
conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella
piccoli comuni di Cavour, Cellarengo e Isolabella
Torino capoluogo di un dipartimento dell'impero napoleonico
cittadino torinese e dell'impero napoleonico
doppia cittadinanza
Camillo Paolo Filippo Giulio Benso
politico e imprenditore italiano.
luogo natale di Cavour
Palazzo Cavour, Torino, via Lagrange ang. via Cavour
:query: Cavour
- google:
:wp-it: Cavour
Disambiguazione – Cavour e Conte di Cavour rimandano qui.
Se stai cercando altri significati, vedi Cavour (disambigua)
:wp-it: Camillo Benso, conte di Cavour
Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella, noto semplicemente come conte di Cavour o Cavour (Torino, 10 agosto 1810 – Torino, 6 giugno 1861), è stato un politico e imprenditore italiano.
Fu ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e morì ricoprendo tale carica.
Fu protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali, del progresso civile ed economico, dell'anticlericalismo, dei movimenti nazionali e dell'espansionismo del Regno di Sardegna ai danni dell'Austria e degli stati italiani preunitari.
In economia promosse il libero scambio, i grandi investimenti industriali (soprattutto in campo ferroviario) e la cooperazione fra pubblico e privato. In politica sostenne la promulgazione e la difesa dello Statuto albertino. Capo della cosiddetta Destra storica, siglò un accordo (Connubio) con la Sinistra con la quale realizzò diverse riforme. Contrastò apertamente le idee repubblicane di Giuseppe Mazzini e spesso si trovò in urto con Giuseppe Garibaldi, della cui azione temeva il potenziale rivoluzionario.
In politica estera coltivò con abilità l'alleanza con la Francia grazie alla quale, con la seconda guerra di indipendenza, ottenne l'espansione territoriale del Regno di Sardegna in Lombardia.
Benché non avesse un disegno preordinato di unità nazionale, riuscì a gestire gli eventi politici (sommosse nel Granducato di Toscana, nei ducati di Modena e Parma e nel Regno delle Due Sicilie) che assieme all'impresa dei Mille portarono alla formazione del Regno d'Italia.
:wp-it: Cavour (Italia)
Cavour – comune della città metropolitana di Torino
Cavour (AFI: /kaˈvur/; Cavor in piemontese) è un comune italiano di 5 572 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.
:wp-it: Cellarengo
Cellarengo (Slarengh in piemontese) è un comune di 716 abitanti della provincia di Asti.
:wp-it: Isolabella
Isolabella (Isolabela in piemontese) è un comune italiano di 402 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Monumenti Nazionali - Casa natale di Camillo Benso Conte di Cavour ...
monumentinazionali.it/.../casa_natale_camillo_benso_conte_cavour_torino.htm
Suo padre, il nobile piemontese Michele Benso di Cavour, era collaboratore e amico del governatore principe Camillo Borghese (marito di Paolina Bonaparte, ...
Palazzo Benso di Cavour - Wikipedia
Il Palazzo Benso di Cavour a Torino è un buon esempio di barocco piemontese.
L'edificio, costruito nel 1729 dal Gian Giacomo Plantery si trova all'incrocio fra le attuali Via Lagrange e Via Cavour, nel centro di Torino.
Il palazzo si sviluppa attorno a due cortili (d'onore e rustico) e presenta un atrio decorato da raffinati stucchi. Notevoli sono inoltre lo scalone, arricchito da una volta dipinta nel XIX secolo ed il piano nobile dotato di due saloni di cui il maggiore decorato da stucchi neobarocchi. Altre sale sono caratterizzate da rivestimenti lignei intagliati e dorati, elaborati in base al progetto di Benedetto Alfieri fra il 1757 ed il 1758. Nel 1754 il palazzo venne ampliato su progetto di Giuseppe Bovis al fine di creare appartamenti d'affitto.
A Palazzo Cavour trascorse l'intera sua esistenza Camillo Benso conte di Cavour e vi fu fondato il giornale Il Risorgimento.
È stato restaurato dalla Regione Piemonte per utilizzi espositivi, ma oggi è principalmente destinato ad alloggi privati ed uffici.
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Roma, Monumento a Camillo Cavour di Stefano Galletti (manortiz)
ll monumento a Camillo Covour, nella piazza omonima, fu inaugurato alla presenza del re Umberto I il 24 settembre1895, in occasione delle festività per il venticinquesimo anniversario della liberazione di Roma ( 20 settembre 1870) e del plebiscito di annessione di Roma all’Italia ( 2 ottobre 1870).
Autore: Stefano Galletti (1833 - 1905 )
Datazione: 1895
Materiali: bronzo, bardiglio, granito
Realizzato dallo scultore Stefano Galletti fra il 1885 ed il 1895, rende omaggio al grande statista piemontese, vissuto fra il 1810 e il 1861, fautore dell’unità d’Italia e di Roma Capitale. E’ al centro del giardino realizzato tra il 1895 ed il 1911 da Nicodemo Severi che occupa la grande piazza dell’ultimo dei rioni moderni, Prati, dominata dal gigantesco palazzo di Giustizia (costruito fra il 1883 ed il 1911 su progetto di Guglielmo Calderini).
Il monumento è costituito da un complesso basamento con piattaforma in granito, su cui si innesta l’alto piedistallo in marmo bardiglio, coronato dalla statua bronzea di Cavour, stante ed in abiti contemporanei, rivolto verso il palazzo di Giustizia. Alla base del piedistallo quattro colossali gruppi scultorei in bronzo, con figure allegoriche allusive all’unità d’Italia: a sud il gruppo dell’Italia e di Roma, rappresentate come donne guerriere, l’una in piedi, il capo turrito con la croce Savoia e la mano poggiata sul fascio di verghe, l’altra seduta, cinta di elmo, con lo scudo Savoia. Ad ovest e ad est il Pensiero e l’Azione, entrambi raffigurati come giovani nudi semisdraiati, l’uno con il capo coperto e la testa piegata, l’altro in atto di sollevarsi con la spada in pugno; a nord, la Forza, rappresentata dal leone, posto davanti all’urna del plebiscito per custodirla.
Sulle facce del piedistallo sono due iscrizioni: a sud quella di dedica (‘A/ CAMILLO CAVOUR/ ROMA’ ), a nord quella con data e dedicante, il Comune di Roma, ( ‘XX /SETTEMBRE / MDCCCXCV S.P.Q.R.’); due bassorilievi decorano le altre due facce del piedistallo: a est, dietro all’Azione, armi di Casa Savoia di varie epoche, a ovest, dietro al Pensiero, simboli delle scienze, della tecnica, delle scoperte geografiche, del pensiero politico-filosofico, che vogliono significare l’eccellenza italiana e il fondamento dell’unità.
TORINO - Passeggiata in centro e.... bus per Venaria. Novembre 2019.
English translation below.
Visita in un giorno festivo d'autunno.Torino è una città poco considerata da noi italiani mentre invece è una meta molto richiesta dai turisti provenienti dalla vicina Francia che si concedono in questa città giornate di relax e di visita ai numerosi musei.
Torino è una città dai mille volti, è la “città della Fiat”, meta della grande migrazione dal Sud Italia negli anni del boom economico, molto razionale, pieno di librerie, culla da sempre dell'alchimia e dell'esoterismo, ma anche una città di fede ed è proprio in questa città che risiede la Sacra Sindone. Da anni è la capitale italiana del calcio. Una delle cose più belle di Torino sono gli storici caffè dove poter sorseggiare ottime cioccolate calde, mangiare i famosi gianduiotti e gustare il Bicerin, delizia della tradizione torinese. Si dice che fosse la bevanda preferita da Camillo Benso Conte di Cavour.
Nel video: Mole Antonelliana, Piazza Statuto,la cattedrale della Gran Madre di Dio Palazzo Carignano, Palazzo Reale, le statue del Po e della Dora Riparia, Palazzo Madama collocata al centro di Piazza Castello, Fontana dei Dodici Mesi nel Parco del Valentino, Mercato di Porta Palazzo, Reggia di Venaria Reale
English. Visit on a public holiday in autumn. Turin is a city much considered by us Italians while instead it is a very popular destination for tourists from nearby France who want to spend relaxing days and visit the numerous museums.
Turin is a city of a thousand faces, it is the Fiat city, full of bookshops, a cradle of alchemy and esotericism, but also a city of faith and it is in this city that the Sacred Shroud resides . It has become the football capital. One of the most beautiful things in Turin are the historic cafés where you can sip excellent hot chocolate, eat the famous gianduiotti and enjoy the Bicerin, a delight of the Turin tradition, a non-alcoholic drink made up of coffee, dark chocolate, cream of milk , sugar and served in glasses with roundish goblet. They said that it was the favorite drink of Camillo Benso Conte di Cavour.
Piazza Cavour la statua di Camillo Benso ristrutturata
Ancona rinnovata Piazza Cavour il momento Magico la stata del Conte Camillo Benso torna al suo antico splendore. 22-7-2016
Castello di Grinzane Cavour
Tra i più antichi e importanti delle Langhe, corredato di uno stupendo belvedere dominante i vigneti che si estendono a perdita d'occhio, il castello è un imponente edificio a pianta quadrilatera con un'alta torre, le cui origini risalgono al 1200. Nel 1832 la costruzione pervenne all'amministrazione di Camillo Benso di Cavour: vi soggiornò dal 1832 al 1849, è ancora oggi possibile visitare la sua camera e ammirare le sale che custodiscono arredi d'epoca e cimeli cavouriani. Qui il Conte si occupò di innovazioni nel settore agricolo e nella vinificazione.
L'attuale sistemazione si deve ai restauri del 1961 da parte della Sovrintendenza ai monumenti, in occasione del primo centenario dell'Unità d'Italia. Qui è stata fondata e ha attualmente sede l'Enoteca Regionale Piemontese Cavour (prima nella regione) ed è inoltre possibile visitare il Museo delle Langhe.
Camillo Benso
Edición de video y audio: KC
Locución: Manón Miranda
Fuente: OVO
SITAV: DARDANELLO POSA CORONA ALLORO SU TOMBA CAVOUR
La grande politica è quella delle risoluzioni audaci. Con queste parole il grande politico e statista piemontese, Conte Camillo Benso di Cavour, nel marzo del 1860 di fronte al blocco dell’audace opera TRAFORO FERROVIARIO DEL FREJUS decise di farla proseguire e portarla a termine. Questo messaggio è stato colto nella sua essenza da Ferruccio Dardanello, già presidente per due mandati di Union Camere nazionale e attuale presidente della Camera di Commercio di Cuneo, che In occasione della grande manifestazione SI TAV organizzata a Torino e autorizzato dall’omonima Fondazione, ha posato la corona di alloro della Camera di Commercio di Cuneo e delle Camere di Commercio italo-francesi sulla tomba di Cavour per ricordare come il grande politico e statista volle il Traforo del Frejus considerando le infrastrutture uno strumento necessario non solo al Piemonte ma a tutto il nostro Paese.
Torino 01 Monumento a Emanuele Filiberto - Piazza Castello e Monumento a Umberto di Savoia
PIAZZA CASTELLO A TORINO : MONUMENTO A EMANUELE FILIBERTO DUCA D'AOSTA - 2 - 11 - 2014.
§.2/- (commento RAI STORIA Accadde oggi) 06 giugno 1961-1861 morte di Cavour, 100 anni fa, L.Einaudi
17 giugno 1945 i carabinieri uccidono Antonio Canepa
Antonio Canepa,ucciso in un conflitto a fuoco con i carabinieri a un posto di blocco. Canepa è stato partigiano, professore universitario e comandante dell'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia . Durante la guerra, partecipa al movimento partigiano di Giustizia e Libertà collaborando con i servizi di spionaggio britannico. Fervente sostenitore della riforma agraria, Canepa ritiene che l'idea indipendentista ha una base popolare. In una pubblicazione intitolata La Sicilia ai siciliani, scrive: «quando faremo la repubblica sociale in Sicilia i feudatari dovranno dare le loro terre se non vorranno darci le loro teste»..
GIUSEPPE LA FARINA 200 ANNI DALLA NASCITA TRADITORE AGENTE DI CAVOUR
GUISEPPE LA FARINA AGENTE DI CAVOUR
messina city.com 333 74 777 02
MA QUALE EUROPA ? LA SICILIA SI TROVA A 1.500 km da Milano
MESSINA SICILY - PALACULTURA ANTONELLO DA MESSINA - MOSTRA STORICA - GIUSEPPE LA FARINA a 200 ANNI DALLA NASCITA - Era un AGENTE di Cavour, REGALO' la Sicilia all'invasore anglo-piemontese mentre costruivano il CANALE DI SUEZ- Un traditore del Popolo Siciliano venerato e commemorato a Torino con un grande monumento in una piazza centralissima, considerato come fosse un grande eroe piemontese, invece ERA SICILIANO DI MESSINA. Come tutti i traditori fu usato fino alla morte, avvenuta nel 1863, tre anni dopo i Savoia BOMBARDARONO PALERMO DAL MARE . Dalla partecipazione alla Rivoluzione siciliana INDIPENDENTISTA da Napoli contro i Borboni alla consegna dell'Arcipelago Siciliano alla servitù neocoloniale degli anglo-francesi. Giuseppe La Farina (iscritto in 3 logge massoniche di Torino) figlio di Carmelo La Farina fondatore della BIBLIOTECA di Lettura di Messina, come Filippo CORDOVA di Aidone (gran Maestro della massoneria) nominato a capo del Banco Reale Piemontese. Molti siciliani illustri furono arruolati nelle fila dei Savoia e usati sino a quando si mostrarono servitori senza scrupoli, POI immediatamente ELIMINATI alle prime contestazioni sull'operato della monarchia piemontese sostenuta da inglesi e francesi. La stessa cosa succede oggi CON IL RADDOPPIO del CANALE DI SUEZ, che ridurrà di 8 ore il tempo di atraversamento del CANALE. La Sicilia diventa sempre piu' IMPORTANTE sul percorso Europa Oriente, il FULCRO dei flussi commerciali e dei traffici intercontinentali, il controllo del territorio siciliano gestito dai militari italiani collocati anche nelle amministrazioni pubbliche, con l'esclusione delle amministrazioni locali. Messina gestita da agenti del governo italiano inviati da Roma, da Napoli e da alcuni traditori siciliani fidati servitori dello stato occupante. La storia si ripete il GENOCIDIO del Popolo Siciliano continua.
Inaugurato il monumento a Via Francesco De Sanctis
Flumeri ; Servizio a cura di Gianni Vigoroso
Vercelli: intervento del Presidente Mattarella a per il 150° Canale Cavour
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto a Vercelli alle celebrazioni del 150° anniversario della costruzione del Canale Cavour. Al suo arrivo il Capo dello Stato ha visitato la sede del consorzio Ovest Sesia e ha deposto in Piazza Cavour una corona di fiori al monumento dedicato allo statista. Si è recato, quindi, al Teatro Civico per la cerimonia celebrativa del 150° anniversario del Canale Cavour.
Unità nazionale, riaperta la Camera subalpina
In occasione della Giornata dell’Unità nazionale, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano ha riaperto al pubblico, dopo circa 30 anni, dal 17 al 19 marzo, la Camera dei deputati del Parlamento Subalpino. L’iniziativa - che ha avuto un’anteprima con la visita delle autorità – è stata patrocinata e sostenuta dal Consiglio regionale del Piemonte. Monumento nazionale dal 1898, la Camera Subalpina ospitò l’attività legislativa del regno sardo tra l’8 maggio 1848 e il 28 dicembre 1860. Dal 1938, anno del trasferimento del Museo del Risorgimento a Palazzo Carignano, divenne parte integrante dell’esposizione. Dopo gli importanti interventi di restauro del 1988 e del 2011 non è più stata accessibile.
#NOf2014- Finché morte non ci separi al Liceo Carlo Cattaneo di Torino
ATTRAVERSIAMO IL PONTE DI LEGNO A 30 METRI D’ALTEZZA DELLA FORNACE ABBANDONATA - URBEX Squad ITALIA
STORIA E VALUTAZIONE DEL LUOGO TUTTO QUI SOTTO!
#urbex #italiaabbandonata #fornaciponteolio
STAGIONE 2 Ep.5 - LE FORNACI DI OLIO
Ciao amici esploratori! Oggi vi portiamo con noi alla scoperta di un edificio davvero particolare, monumento centrale del paese purtroppo conservato con poco riguardo come vedrete nel video. Stiamo parlando delle fornaci di Olio o Fabbrica di Olio oppure ancora di Cementirossi per chi ne conosce la storia! Ed è qui che vi vogliamo portare. L’edificio ormai è a quasi cent’anni di vita e purtroppo abbandonato da metà di essa. Principalmente il suo scopo era la lavorazione della Marna, una pietra semifredda estratta dai ricchi argini argillosi della zona in questione. Un giovane imprenditore ebbe l’idea di di sfruttare appieno le risorse del territorio costruendo per primo un luogo di lavorazione del materiale stesso. La fornace ebbe un enorme sviluppo tanto che all’origine vi era una torre soltanto. La fine dell’edificio è da datare nel 1958 quando chiusero questo stabilimento spostando la produzione verso Piacenza. Ad oggi viene utilizzato solo durante le grandi feste anche se purtroppo il lato “storico” del luogo vive nella totale assenza di manutenzione.
VALUTAZIONE: 6/10
È un luogo che vale la pena vedere se si è di passaggio, imponente da fuori ma pesantemente vuoto e purtroppo rovinato al suo interno. Le scale di legno e i ponti hanno il loro fascino anche se percorrerli non è per nulla tranquillo e sicuro, anche l’area circostante non entusiasma. Particolare invece è il ritrovamento delle cassette che hanno decisamente aumentato la bellezza del l’esplorazione nel complesso!
Link utili:
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Ci puoi scrivere in privato a: UrbexSquad4@gmail.com
Rispondiamo a tutti!
ATTREZZATURA:
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Riprese in volo:
Action Cam:
Macchina istantanea:
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Maschera antigas e antipolvere:
ACCESSORI:
Batterie macchina video:
Batterie macchina foto:
Batterie Drone:
Batterie Action Cam:
Batterie Illuminazione Primaria:
Batterie Illuminazione Secondaria:
Pellicole Macchina Istantanea:
Pedana atterraggio drone:
Powerbank da viaggio:
Kit Action Cam:
Pole stick:
Tripod snodabile:
Treppiede per foto:
Se il video vi è piaciuto vi invitiamo a lasciare un mi piace e a iscrivervi al canale per supportarci!
Nessun luogo viene depredato e deturpato durante le nostre esplorazioni, i nostri metodi prevedono l'assoluto rispetto del luogo che stiamo visitando per tanto niente viene preso/spostato o rubato e la visita segue i limiti della struttura (situazioni di pericolo, porte chiuse e vie d'accesso murate).
GLI ORRORI DEL FORTE DI FENESTRELLE: PRIGIONIERI BORBONICI E PAPALINI VITTIME DEI SANGUINARI SABAUDI
FRATELLI DI UN'ALTRA ITALIA è il mio romanzo antirisorgimentale e antisabaudo, pubblicato dalle Edizioni HOGWORDS. Nessuna pietà per questa unificazione italica forzata e bislacca, nessuna pietà per i maledetti criminali sabaudi (Vittorio Emanuele II, Camillo Benso conte di Cavour, il generale Cialdini, Nino Bixio, il Farini, il Ricasoli) che sono stati i responsabili dell'abbattimento degli antichi Stati italici. E nessuna pietà per la lurida e sanguinaria monarchia sabauda, che fece perpetrare i massacri contro i patrioti del Sud (chiamati briganti) e le deportazioni dei prigionieri borbonici e papalini nell'orrendo Forte di Fenestrelle. Quanti soldati campani, calabresi, pugliesi, lucani, morirono di freddo e di stenti tra le gelide mura di pietra di quel maledetto forte? Dalla penna del gazzettiere pontificio Aurelio Manfredi, ecco le cronache, dettagliate ed angoscianti, di queu terribili avvenimenti e di quei spaventosi crimini. La deportazione dei prigionieri borbonici e papalini nel Forte di Fenestrelle è stata una tragica realtà e i crimini odiosi commessi dal despota Vittorio Emanuele II sono inaccettabili e degni di perpetua esecrazione. Nelle pagine roventi del mio romanzo antisabaudo FRATELLI DI UN'ALTRA ITALIA, troverete tutto questo e moltissimi altre infami verità: le pagine nere e disumane del nostro scellerato e sanguinoso Risorgimento.
Grazie a Ruggero Civita per la ripresa video e il commento introduttivo.
Il libro è acquistabile online su Amazon in edizione ebook formato kindle, oppure in edizione cartacea.
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VERCELLI - Cerimonia per la festa della Repubblica - L' intervento del Prefetto e del Sindaco
(r.p.) - Il 2 giugno del 1946 dopo venti anni di fascismo, gli italiani vennero chiamati a votare per un referendum a suffragio universale. Per la prima volta quindi anche le donne furono chiamate a votare. Gli Italiani scelsero la Repubblica decretando la fine della monarchia. Un evento quindi importante per la storia del nostro paese che merita di essere ricordata e celebrata. Anche Vercelli ha voluto festeggiare la festa della repubblica. Per celebrare la ricorrenza del 67° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana, nella mattinata di domenica 2 giugno 2013, sulla piazza principale si è svolta una significativa cerimonia organizzata dalla Prefettura, in collaborazione con il Comune, la Provincia di Vercelli e l'Ufficio Scolastico Provinciale. La cerimonia è stata organizzata con la partecipazione dei giovani in quanto testimoni di speranza per il futuro della nostra Nazione, e per questo si è dato alla manifestazione un titolo simbolico Dalla Repubblica e i giovani alla Repubblica dei giovani. In Piazza Cavour, sotto la statua di Camillo Benso Conte di Cavour, uno dei simboli più eloquenti dell'Unità d'Italia, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose, si è schierato un picchetto armato del 52° Reggimento Artiglieria Terrestre Torino, presente anche una rappresentanza delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipale, delle Infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile; sono poi entrati i Labari delle Associazioni combattentistiche e d'arma, i gonfaloni della Città e della Provincia di Vercelli, nonché di altri Comuni della provincia. Alle 10:30 si è assistito al momento molto toccante e simbolico dell'alzabandiera. Sulla Piazza, sotto la Torre dell'Angelo, sono stati calati due veli con i colori della bandiera italiana e, insieme ad essi è giunta nella piazza anche la Bandiera tricolore, in un casco dei Vigili del Fuoco. Condotta dai Vigili del Fuoco, la Bandiera italiana è stata consegnata, sotto il monumento di Cavour, nelle mani del Prefetto che l'ha consegnata ai due portabandiera per essere issata sul pennone. Ad accompagnare il momento solenne dell'Alzabandiera L'Inno di Mameli cantato dai bambini della scuola primaria dell'Istituto Comprensivo Ferrari. Presenti all'evento le carice istituzionali tra cui: il Sindaco Andrea Corsaro, il Prefetto di Vercelli, Salvatore Malfi , l'onorevole Luigi Bobba, il Presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti, il Questore Gaetano Giampietro, con il Comandante dei Carabinieri, Colonnello Angelo Megna, il Capitano Daniele Marra della Guardia di Finanza e il Comandante dei Vigili del Fuoco Michele Mazzaro. Presenti all' appuntamento il Dirigente dell'Ufficio Scolastico,Antonio Catania, la professoressa Cinzia Ordine, Sabrina Micillo di Viva Vercelli Ascom e la Delegata provinciale del Coni prof.ssa Laura Musazzo, i sindaci dei paesi limitrofi tra cui il Sindaco di Santhià Angelo Cappuccio, Anche i militari della Caserma Scalise hanno partecipo all'evento. . Dopo gli interventi è giunto il momento delle onorificenze al Merito della Repubblica Italiana. Hanno ricevuto la Medaglia d'Onore: il Cav. Pierangelo Renato ad Oldenico nel 1955, imprenditore agricolo e Presidente dell'Associazione Culturale Al Nos Pais di Albano Vercellese; il Cav. Armando Alciato, nato a Strambino nel 1920, residente a Borgosesia. Partecipò alla campagna di Tunisia nel 92° Reggimento di Fanteria della Divisione Superga. Partecipa alla vita del suo territorio ed è socio del Rotary Club Valsesia, oltre che Presidente dell'Associazione Combattenti e reduci di Borgosesia. Ha scritto molti libri e saggi. A chiudere la cerimonia è stata la bravissima Banda musicale Città di Santhià . Il festeggiamenti continuano al pomeriggio: Alle 16.45 al Teatro Civico si svolgerà un evento aperto ai giovani con musiche, coreografie, narrazioni che ha proprio aventi per tema Io e la Repubblica del 2 giugno: desideri e speranze dei giovani nel 2013. Parteciperà l'Orchestra dell'Istituto Superiore Lagrangia, quella del Liceo Scientifico, la Società Pro Vercelli Ginnastica artistica, la Scuola di danza Dagis e la Danzarte con la Pro Vercelli Scherma. Alle ore 19, in Piazza Cavour si conclude con l'Ammainabandiera.