GIUSEPPE FARINA SCULTORE
GIUSEPPE FARINA SCULTORE ANTOLOGICA DI OPERE
PORTALI, MONUMENTI, - FAMOSO SCULTORE CALABRESE
VIVE E OPERA A MONTEROSSO CALABRO LE SUE OPERE ORMAI SONO SONO UBICATE IN TUTTO IL MONDO
Le celebrazioni per il centenario dell'Unità d'Italia.
La settimana Incom 02050 del 17/03/1961
Le celebrazioni per il centenario dell'Unità d'Italia.
Descrizione sequenze:immagini del centro storico di Roma da Castel San'Angelo ; veduta dall'alto di ponte Sant'Angelo ; veduta dal ponte di Castel Sant'Angelo ; immagine della statua dell'angelo ; un giornalista televisivo passeggia per le sale del museo di Castel Sant'Angelo ; il giornalista illustra i beni conservati nel museo ; immagini dei cimeli che ricordano le battaglie del Risorgimento ; panoramica su Torino ; un manifesto pubblicizza il progetto di Italia61 ; molta gente e diverse automobili sostano a ridosso dell'area della futura esposizione di Italia 61 ; Gronchi, Agnelli e altre autorità passeggiano per i cantieri di lavoro ; immagini dei cantieri di lavoro ; le autorità salutano gli operai al lavoro sui ponteggi ; veduta del nuovo Palazzo del Lavoro ; immagine del progetto del palazzo ; l'architetto Nervi illustra il progetto steso su un tecnigrafo ; immagini del disegno dell'interno del palazzo ; immagini esterne del palazzo ultimato ; veduta del lavoro degli operai ; veduta di un gruppo di pietre ammucchiate a terra ; attraverso un'animazione su una carta geografica dell'Italia si ripercorrono le tappe dell'indipendenza e dell'unità della nazione ; in sovraimpressione compaiono le date delle varie tappe che hanno segnato l'unità ; una ragazza si affaccia alla finestra mostrando la bandiera tricolore ; altre ragazze si affacciano alle finestre mostrando bandiere tricolori ; immagini di una piazza di Reggio Emilia ; veduta di una bandiera tricolore ; iscrizione alla base della bandiera:Qui dove nacque per sempre ; veduta del Golfo di Napoli ; facciata del Palazzo Reale ; immagine della statua di Gioacchino Murat ; una barca a remi parte dal molo ; panoramica del centro storico di Rimini ; veduta della piazza principale di Rimini ; immagini degli antichi palazzi medievali ; una ragazza beve da una fontana antica ; panoramica sul centro storico di Torino ; immagini dei ritratti ad olio di Sirtori e Medici ; monumento e statua di Daniele Manin ; monumento con statua di La Farina ; monumento e statua di Giuseppe Mazzini ; monumento e statua di Giuseppe Garibaldi ; monumento e statua di Cavour ; immagini di piazza Castello e di Palazzo Madama ; dipinto ad olio raffigurante i senatori piemontesi attorno a Vittorio Emanuele II ; veduta del centro storico di Milano ; le guglie del Duomo ; veduta della piazza e del monumento dove sorgeva Porta Tosa ; immagini di dipinti ad olio commemorativi delle 5 giornate di Milano ; veduta dell'antica piazza dei Mercanti ; immagini dei palazzi antichi nella piazza ; le campane suonano in un campanile a vela ; veduta di un fenditura nella campana ; lapide commemorativa alla base della campana :Campana del Comune. Già sulla torre di piazza dei mercanti spezzata suonando a martello il 22 marzo 1848 ; veduta di palazzo ducale e di piazza San Marco da un motoscafo in corsa sulla laguna ; immagini di palazzo ducale e di Riva degli Schiavoni ; veduta di un ponte di legno ; dipinto ad olio raffigurante Daniele Manin ; facciata del palazzo che ospitava l'Arsenale ; il portone del palazzo si apre ; immagine del dipinto raffigurante Manin nel cortile interno dell'Arsenale ; un conduttore televisivo illustra le divise dei garibaldini all'interno di alcune vetrine ; immagini delle divise e delle armi ; veduta del faro del Gianicolo ; panoramica sul centro storico di Roma ; statua di Giuseppe Garibaldi al Gianicolo ; carrellata sui busti dei patrioti della Repubblica Romana al Gianicolo ; il cancello di Villa Doria Pamphili si apre ; veduta della porta al Vascello ; iscrizione dedicata alle imprese di Garibaldi ; il conduttore televisivo illustra un quadro commemorativo della Battaglia di Solferino ; dipinti e disegni commemorativi delle battaglie del Risorgimento ; una torre medievale ; un'altra torre medievale con un bambino con un fucile in mano ; panoramica del paesaggio con una torre medievale sullo sfondo in località San Martino della Battaglia ; iscrizione :O Roma o morte ; un acquarello commemora la presa di Roma ; disegni e tempere commemorativi delle battaglie risorgimentali ; un dipinto raffigura l'incontro a Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele ; disegno di Palazzo Carignano ; immagini esterne del Palazzo ; interno di una sala del Palazzo ; Gronchi, Agnelli, Pella ed altre autorità camminano discutendo per i cantieri di lavoro di Italia61 ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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GIUSEPPE LA FARINA 200 ANNI DALLA NASCITA TRADITORE AGENTE DI CAVOUR
GUISEPPE LA FARINA AGENTE DI CAVOUR
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MA QUALE EUROPA ? LA SICILIA SI TROVA A 1.500 km da Milano
MESSINA SICILY - PALACULTURA ANTONELLO DA MESSINA - MOSTRA STORICA - GIUSEPPE LA FARINA a 200 ANNI DALLA NASCITA - Era un AGENTE di Cavour, REGALO' la Sicilia all'invasore anglo-piemontese mentre costruivano il CANALE DI SUEZ- Un traditore del Popolo Siciliano venerato e commemorato a Torino con un grande monumento in una piazza centralissima, considerato come fosse un grande eroe piemontese, invece ERA SICILIANO DI MESSINA. Come tutti i traditori fu usato fino alla morte, avvenuta nel 1863, tre anni dopo i Savoia BOMBARDARONO PALERMO DAL MARE . Dalla partecipazione alla Rivoluzione siciliana INDIPENDENTISTA da Napoli contro i Borboni alla consegna dell'Arcipelago Siciliano alla servitù neocoloniale degli anglo-francesi. Giuseppe La Farina (iscritto in 3 logge massoniche di Torino) figlio di Carmelo La Farina fondatore della BIBLIOTECA di Lettura di Messina, come Filippo CORDOVA di Aidone (gran Maestro della massoneria) nominato a capo del Banco Reale Piemontese. Molti siciliani illustri furono arruolati nelle fila dei Savoia e usati sino a quando si mostrarono servitori senza scrupoli, POI immediatamente ELIMINATI alle prime contestazioni sull'operato della monarchia piemontese sostenuta da inglesi e francesi. La stessa cosa succede oggi CON IL RADDOPPIO del CANALE DI SUEZ, che ridurrà di 8 ore il tempo di atraversamento del CANALE. La Sicilia diventa sempre piu' IMPORTANTE sul percorso Europa Oriente, il FULCRO dei flussi commerciali e dei traffici intercontinentali, il controllo del territorio siciliano gestito dai militari italiani collocati anche nelle amministrazioni pubbliche, con l'esclusione delle amministrazioni locali. Messina gestita da agenti del governo italiano inviati da Roma, da Napoli e da alcuni traditori siciliani fidati servitori dello stato occupante. La storia si ripete il GENOCIDIO del Popolo Siciliano continua.
GIUSEPPE MAZZINI ELETTO TRE VOLTE DEPUTATO A MESSINA DURANTE LA LATITANZA
GIUSEPPE MAZZINI MESSINA
090 2005749
333 7477702
Alle prime elezioni del Parlamento piemontese il pericoloso ricercato repubblicano latitante GIUSEPPE MAZZINI fu eletto per ben tre volte DEPUTATO della Città di Messina, il re del Piemonte annullo' le elezioni e poi non le fece più fare lasciando Messina senza deputato a Torino.
A Giuseppe La Farina invece costruirono un grande monumento in una piazza di Torino, tanto che molti piemontesi pensano che sia stato un loro paesano invece era messinese, aveva tramato con Cavour per invadere la Sicilia con l'aiuto degli inglesi e di un certo Giuseppe Garibaldi.
MA QUALE EUROPA? GIUSEPPE LA FARINA 200 ANNI DALLA NASCITA
MESSINA SICILY - MA QUALE EUROPA ?
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Palermo si trova a 1.500 Km da Milano !
L' Arcipelago di Sicilia si trova ai margini remoti del continente,
come un'affilata spada rivolta contro l'Africa.
MESSINA SICILY - PALACULTURA ANTONELLO DA MESSINA - MOSTRA STORICA - GIUSEPPE LA FARINA a 200 ANNI DALLA NASCITA - Era un AGENTE di Cavour, REGALO' la Sicilia all'invasore anglo-piemontese mentre costruivano il CANALE DI SUEZ - Un traditore del Popolo Siciliano, venerato e commemorato a Torino con un grande monumento in una piazza centralissima, considerato come fosse un grande eroe piemontese, invece ERA SICILIANO DI MESSINA.
Come tutti i traditori fu usato fino alla morte, avvenuta nel 1863, tre anni dopo i Savoia BOMBARDARONO PALERMO DAL MARE per ridurre una nuova rivoluzione siciliana al silenzio (1866) .
In pochi anni La Farina si trasformò in nemico del Popolo Siciliano, dalla partecipazione alla rivoluzione siciliana INDIPENDENTISTA da Napoli contro la monarchia Borbone (1847-49) alla consegna dell'Arcipelago Siciliano alla servitù neocoloniale degli anglo-francesi. Giuseppe La Farina (iscritto in 3 logge massoniche di Torino) figlio di Carmelo La Farina, fondatore della BIBLIOTECA di Lettura di Messina, come Filippo CORDOVA di Aidone (gran Maestro della massoneria) nominato a capo del Banco Reale Piemontese, morto prematuramete in circostanze misteriose.
Molti siciliani illustri furono arruolati nelle fila dei Savoia e usati sino a quando si mostrarono servitori senza scrupoli, POI immediatamente ELIMINATI alle prime contestazioni sull'operato della monarchia piemontese sostenuta da inglesi e francesi, TUTTI SOCI NELLO SCAVO DEL CANALE CHE HA CAMBIATO LA STORIA DEL PIANETA.
La stessa cosa succede oggi CON IL RADDOPPIO del CANALE DI SUEZ, che ridurrà di 8 ore il tempo di attesa per l'attraversamento (da 11 a 3 ore), con l'eliminazione del passaggio ALTERNATO nel singolo canale ancora rimasto di 70 km. L'impresa di progettazione di questo ultimo tratto fu sostituita e assegnata la gestione della realizzazione all' ITALIA con l'utilizzo dell'esercito egiziano per lo scavo. Inizio lavori gennaio 2015, programma di fine lavori entro luglio 2015.
La Sicilia diventa sempre piu' IMPORTANTE sul percorso Europa Oriente, il FULCRO dei flussi commerciali e dei traffici intercontinentali, il controllo del territorio siciliano gestito dai militari italiani collocati anche nelle amministrazioni pubbliche, con l'esclusione dei rappresentanti eletti delle amministrazioni locali.
Messina gestita da agenti del governo italiano inviati da Roma, da Napoli e da alcuni traditori siciliani fidati servitori dello stato occupante.
La storia si ripete, il GENOCIDIO del Popolo Siciliano continua.
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Gran Camposanto o Cimitero monumentale d di Messina
Costruito su disegno dellarchitetto messinese Leone Savoja, il cimitero monumentale è il secondo dItalia per grandezza.
I lavori cominciarono nel 1865 ed inaugurato il 27 Marzo 1872 per il trasferimento delle sfoglie di Giuseppe La Farina da Torino nel Famedio.
Purtroppo la parte monumentale più bella non è stata costruita per la morte del Savoja. Ospita tombe di uomini illustri, i monumenti più importanti sono il Famedio una sorta di mausoleo che purtroppo non è stato completato ed è attraversata da una galleria ipogeica per la tumulazione dei morti. La facciata è composta dal bugnata della base da dove comincia un elegante colonnato ed i locali adibiti a Camera mortuaria. Nel famedio riposano uomini importanti come La Farina, Natoli, e Bisazza.
Il famedio è stato gravemente danneggiato dal sisma del 1908 che provocò il crollo di innumerevoli parti del complesso. Oggi si conserva senza la copertura.
Un'altra opera decisamente bella è il Cenobio detto a Messina il Conventino.
Si raggiunge da un viale alberato, ledificio è in stile Neo Gotico, e fino a qualche tempo fa ancora cerano le suore.
Ledificio termina con una guglia, allinterno, al piano terra si trovano due stanze la sacrestia e la chiesa. Al piano superiore si trova una grande salone ed una passerella con delle finestrelle che danno sulla chiesa e la scalinata che porta alla guglia.
Il terremoto non danneggio ledificio, solo che negli ultimi anni dopo labbandono gli affreschi della chiesa per altro in canneto è crollato. Di recente il comune di Messina ha rifatto la copertura, e di gia cè un progetto per restaurare e valorizzare questo monumento.
Sopra il giardino dello slargo dellingresso centrale si trova la bella cappella dellArciconfraternita di San Basilio degli Azzurri , oltre alla bellissime cappelle di fine 800 inizio 900
Si trovano molte tombe artistiche e anche le tombe dei cadaveri del terremoto del 1908, la parte centrale è caratterizzata da un giardino Inglese che parte dallo slargo dellingresso centrale che finisce alla scalinata del Famedio,nel punto di incontro si trova una busto di leone Savoja.
Il terremoto e la seconda guerra mondiale e labbandono ha provocato molte distruzioni delle opere artistiche, e la mancata vigilanza notturna h provocato furti ecc.
Si dovrebbe fare un bel restauro e la vigilanza diurna e notturna.
Cena Paesana a Stabiazzoni
Cena paesana a Stabiazzoni - Village dinner in Stabiazzoni, Italy
Chiesa San Tommaso ( Torino )
Chiesa di San Tommaso - Torino
( fonte Wikipedia )
La chiesa di San Tommaso apostolo è un luogo di culto cattolico di Torino, situato nel cuore del suo centro storico, all'incrocio tra Via Pietro Micca, Via San Tommaso e via Monte di Pietà.
Storia
La chiesa è uno degli edifici di culto più antichi della città. Eretta probabilmente nell'XI secolo, venne completamente ricostruita una prima volta nel 1447,[1] poi a partire dal 1584, poiché da quasi cent'anni risultava inagibile. L'edificio venne consacrato l'8 maggio 1621, e affidato ai Frati Minori Osservanti, traslati per questo motivo dalla parrocchiale di Santa Maria degli Angeli; la nuova ristrutturazione venne portata a termine nel 1621 ma senza la cupola, che venne iniziata su disegno di Agostino Rama nel 1703 e rivestita in piombo nel 1831.
Alla fine dell'Ottocento, dovendo costruire la nuova diagonale di Via Pietro Micca, il comune di Torino decretò la soppressione della chiesa e la sua distruzione, poiché situata al centro del tracciato della strada. L'edificio si salvò per volere dell'architetto Carlo Ceppi, che stava progettando il tracciato della nuova arteria: nel 1895 la navata venne demolita e, su modello della Chiesa della Salute di Venezia, costruito il nuovo avancorpo. La pianta passò così da croce latina a croce greca. I lavori terminarono nel 1897.
Dell'antica chiesa, dopo la ricostruzione, rimangono l'abside, il transetto, il campanile e l'altare.
Chiesa molto amata dai torinesi, venne visitata assiduamente dai grandi santi sociali di Torino, come San Giuseppe Benedetto Cottolengo e San Giuseppe Cafasso. Parrocchiani furono i Servi di Dio fra Leopoldo Musso e Angela Catterina Lucia Bocchino, le cui spoglie riposano in un loculo della chiesa.
Architettura
L'avancorpo della chiesa, costruito nel 1895 su progetto dell'architetto torinese Carlo Ceppi in sostituzione della demolita navata, è semicircolare con deambulatorio. All'esterno, è caratterizzato, nella parte inferiore, dal portale, situato al centro, con ricca cornice e frontone in marmo e, in quella superiore, da tre finestre ellittiche intervallate da volute sormontate da guglie barocche. La cupola, posta immediatamente oltre l'avancorpo, possiede sia il tamburo, con finestre circolari, sia la lanterna, sormontata da una croce in ferro. Alla sua destra, il campanile.
L'interno della chiesa, interamente affrescato, è costituito dalla crociera coperta dalla cupola, intorno alla quale vi sono i due bracci del transetto, ognuno costituito da una campata a pianta quadrata coperta con volta a botte lunettata, dall'abside semicircolare e dall'avancorpo, anch'esso semicircolare, intorno al quale corre il deambulatorio. Le cappelle ai lati dell'altar maggiore sono opera dell'architetto messinese Francesco Martinez, pronipote di Filippo Juvarra.
Organo a canne
Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'organo a canne, costruito nel 1889 da Carlo Vegezzi-Bossi riutilizzando la cassa e parte del materiale fonico del precedente organo Serassi.
Lo strumento, racchiuso entro una cassa sobriamente decorata con dorature, con mostra composta da 33 canne di Principale disposte in cuspide unica, possiede due consolle, entrambe con due tastiere di 58 note ciascuna e pedaliera di 30 note: una in cantoria, a trasmissione pneumatica, con pedaliera dritta; una nei pressi del presbiterio, a trasmissione elettrica, con pedaliera concava.
Napoleone - Savona - Battaglia di Montenotte 1796 - i luoghi
Visita alla zona della battaglia del 11/12 aprile 1796 (battaglia di Montenotte):
Salita dalla zona del monumento (terribile oscenità) posto in una piazzetta a destra della strada principale, poco sopra l'abitato di Montenotte Superiore.
Percorso eseguito attraverso il crinale est dei resti ben visibili dei sistemi trincerati posti sul crinale che vanno dall'inizio della strada che dà accesso al parco dell'Adelasia, fino alla cima di Bric del Tesoro (postazione di riferimento di tutto il sistema difensivo), per scendere poi al pianoro della Cascinassa, e conclusione al cippo napoleonico (commemorativo della battaglia 11/12 aprile 1796) , con lapide dello scrittore e patriota italiano Giuseppe Cesare Abba.
Macerata - Il legale dei Farina:Nessuna mafia del pesce
Nel capo di incolpazione non si parla di associazione a delinquere
Iglesias 11 maggio 1920
La Scuola Media Eleonora d'Arborea, oggi parte del Comprensivo Centro-Nord di Iglesias, da diversi anni organizza la rievocazione storica dell'eccidio dei minatori avvenuto in via S. Satta l'11 maggio 1920, anche in collaborazione con altre scuole del territorio.
L'esordio risale al 2007: fu un grande successo emotivo, perchè nessuno si aspettava una così struggente rievocazione e moltissimi iglesienti non conoscevano nemmeno il triste episodio. Da quel momento, l'11 maggio è diventato un evento cittadino atteso e giustamente ricordato. Ogni anno gli alunni rievocano sotto la forma di una cronaca diretta l'episodio alla stessa ora e nello stesso luogo. Uno di essi funge da narratore, cinque recitano la parte delle forze dell'ordine, tutti gli altri alunni rappresentano i minatori in sciopero. Le alunne invece fanno da comparse nei momenti precedenti e prenderanno parte attiva nei momenti successivi allo scontro.Il copione è elaborato sulla base di testi attendibili e di testimonianze dirette. Al termine della rappresentazione, e dopo la cerimonia ufficiale di commemorazione da parte delle autorità, gli alunni formano un corteo che attraversa la città sino al monumento che ricorda i caduti presso il Cimitero.
Come già nel recente passato, assieme ad alunni delle altre scuole cittadine è prevista la partecipazione di una rappresentanza di alunni dell' I.C. di Fluminimaggiore -- Buggerru; per il 2013 si aggiungeranno anche gli alunni dell' IC di Gonnesa, altra città martire delle lotte operaie.
Questo video dell'edizione 2012 sarà presto su YouTube con due ulteriori versioni sottotitolate in lingua sarda e in lingua inglese.
Puma Salvatore, E lucevan le stelle (Puccini-Tosca)
Salvatore Puma, dramatic tenor, was born on May 6.1920 in Racalmuto Sicily, dead on Rome March 15.2007. In 1949 he made his operatic debut in Pesaro as Radames. He apparid in all of the major Italian cities in addition to Brussels, Rio de Janeiro, Paris, Hamburg, Munich, Tokyo, and South America in both lyric an dramatic roles.
Salvatore Puma (Racalmuto, Agrigento 6 maggio 1920-Roma 15 marzo 2007).
Si arruola a 19 anni nell'Arma dei Carabinieri e dopo il servizio militare si trasferisce prima a Parma dove studio col famoso maestro di canto Isaia Avanzini e poi a Milano con Emilio Ghirardini. Debutta nell'ottobre del 1949 al Teatro Rossini di Pesaro nel ruolo di Radames in Aida, iniziando una carriera internazionale che lo vede protagonista in tutti i grandi teatri del mondo. La sua voce di incredibile generosità, sempre uguale nel volume e nell'intensità drammatica del timbro, sostenuta da una ampiezza prodigiosa di fiati e da una resistenza specie nel registro acuto, lo ha portato a poter affrontare indifferentemente opere quali Rigoletto e Norma, Lucia, Traviata e Trovatore, trovando in Aida e Pagliacci il suo terreno di elezione, con un repertorio vastissimo che contava oltre sessanta opere. Ha partecipato alle stagioni liriche di grandi teatri tra i quali: La Scala di Milano, il San Carlo di Napoli, la Fenice di Venezia, Teatro dell'Opera di Roma, Terme di Caracalla, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatri di Mantova, Parma, Petruzzelli, per citarle solo alcuni, ed esteri quali: Zurigo allo Staadtheater, Rio de Janeiro come doppio di Beniamino Gigli, Anversa, Brusselles, Parigi, Monaco. Protagonista di tournèe in Nord America, Philadephia (da ricordare una Madama Butterfly nel 1961 con Renata Tebaldi direttore Rudel), in Giappone per la NHK di Tokjo nel 1956, Caracas, Venezuale e Messico. Ha cantato con i più grandi artisti dell'epoca tra cui: Renata Tebaldi, Antonietta Stella, Virginia Zeani, Magda Olivero, Caterina Mancini, Gigliola Frazzoni, Lucille Udovick, Miriam Parazzini, Elena Nicolai, Giulietta Simionato, Mirella Freni, Nicola Moscona, Giuseppe Taddei, Gino Bechi, Enzo Sordello, Carlo Tagliabue, Tancredi Pasero. È stato diretto da maestri quali: Votto, Gavazzeni, Sebastian, Molinari Pradelli, Erede, Gui, Ghione, Santi, Hakermann, De Fabritiis, Sonzogno, Cluitens, Cottone, Questa, Patanè, Ziino, Guadagno. Insignito di tante onorificenze, a New York dal famoso sindaco Impellitteri, ricordiamo che con lui hanno debuttato due grandi della lirica: Mirella Freni, nel 1955 al Comunale di Modena con Carmen, e Placido Domingo, in Messico, nella Turandot ed Otello. Una piccola curiosità, il 31 maggio 1963, ha inaugurato la nuova sala del Teatro Ariston di Sanremo, diretto dal maestro Carlo Farina, con il soprano Isabella Dorian e la partecipazione dell'Orchestra Sinfonica di Sanremo.
Amico e compagno di banco dello scrittore Leonardo Sciascia, nel 2006 ha donato tutta la sua collezione di costumi di scena alla sua Città natale, e lì riposa nel cimitero monumentale.
Ha inciso due opere in edizione completa:
Mascagni, Iris, con Neri, Olivero, Puma, Meletti, Oliva, Carlin, De Tommaso
Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, dir. Questa, live del 06.09.1956, ed. Cetra
Puccini, Tabarro, con Bastianini, De Rosa, Puma, Ticozzi, Mercuriali, Alva, Coda
Orchestra Radio di Amburgo, dir. Cordone, live 1954, ed. Legato Classic
Testimoni di Geova - Come siamo entrati - Perchè siamo usciti - Perchè lo raccontiamo.
Nell'esperienza si parlerà della sofferenza, della libertà, di una nuova vita, e tanto, tanto altro ancora. Solo l'Amore può aiutare a superare tutto questo.
Andiamo insieme al Castello di Stoccarda (Getmania)
Anguille ricordatevi di guardare tutti i video e di commentare tanto io vi mando un bacio e ciao