GRF Brand Builder - Catania e Mazzini - Sub Ita
Catania e Mazzini - I 140 anni del Monumento a Mazzini e la conferenza del 23-10-2015.
Documentario no-profit, sottotitolato per non udenti, sul Risorgimento Catanese, sulla storia del Monumento a Giuseppe Mazzini (1875) di Francesco Licata (1844-1882) e sulla Conferenza organizzata il 23 Ottobre 2015 in onore dei 140 anni del monumento.
Prodotto, Diretto e Montato da
Giovanni, Romolo Flaccomio - GRF Film Maker
Da un’idea di
Luca Platania e Giovanni, Romolo Flaccomio
Colonna Sonora
Coro Michele Novaro di Torino
Direttore - M° Maurizio Benedetti
Pianoforte - Carlo Matti
Prodotte da - Progetto Scriptorium onlus
Youtube -
I produttori autorizzano la libera riproduzione di questo documentario ai fini della divulgazione storica delle radici del nostro paese.
Torino: I 156 anni dell'Unità d'Italia - GRP Televisione
17 marzo 1861 – 17 marzo 2017, il156° anniversario dell'Unità d'Italia. Dopo la deposizione di una corona di allora al monumento dedicato a Giuseppe Mazzini in via Doria a Torino, la celebrazione istituzionale si è conclusa all'auditorium Vivaldi di Piazza Carlo Alberto.
Le celebrazioni per il centenario dell'Unità d'Italia.
La settimana Incom 02050 del 17/03/1961
Le celebrazioni per il centenario dell'Unità d'Italia.
Descrizione sequenze:immagini del centro storico di Roma da Castel San'Angelo ; veduta dall'alto di ponte Sant'Angelo ; veduta dal ponte di Castel Sant'Angelo ; immagine della statua dell'angelo ; un giornalista televisivo passeggia per le sale del museo di Castel Sant'Angelo ; il giornalista illustra i beni conservati nel museo ; immagini dei cimeli che ricordano le battaglie del Risorgimento ; panoramica su Torino ; un manifesto pubblicizza il progetto di Italia61 ; molta gente e diverse automobili sostano a ridosso dell'area della futura esposizione di Italia 61 ; Gronchi, Agnelli e altre autorità passeggiano per i cantieri di lavoro ; immagini dei cantieri di lavoro ; le autorità salutano gli operai al lavoro sui ponteggi ; veduta del nuovo Palazzo del Lavoro ; immagine del progetto del palazzo ; l'architetto Nervi illustra il progetto steso su un tecnigrafo ; immagini del disegno dell'interno del palazzo ; immagini esterne del palazzo ultimato ; veduta del lavoro degli operai ; veduta di un gruppo di pietre ammucchiate a terra ; attraverso un'animazione su una carta geografica dell'Italia si ripercorrono le tappe dell'indipendenza e dell'unità della nazione ; in sovraimpressione compaiono le date delle varie tappe che hanno segnato l'unità ; una ragazza si affaccia alla finestra mostrando la bandiera tricolore ; altre ragazze si affacciano alle finestre mostrando bandiere tricolori ; immagini di una piazza di Reggio Emilia ; veduta di una bandiera tricolore ; iscrizione alla base della bandiera:Qui dove nacque per sempre ; veduta del Golfo di Napoli ; facciata del Palazzo Reale ; immagine della statua di Gioacchino Murat ; una barca a remi parte dal molo ; panoramica del centro storico di Rimini ; veduta della piazza principale di Rimini ; immagini degli antichi palazzi medievali ; una ragazza beve da una fontana antica ; panoramica sul centro storico di Torino ; immagini dei ritratti ad olio di Sirtori e Medici ; monumento e statua di Daniele Manin ; monumento con statua di La Farina ; monumento e statua di Giuseppe Mazzini ; monumento e statua di Giuseppe Garibaldi ; monumento e statua di Cavour ; immagini di piazza Castello e di Palazzo Madama ; dipinto ad olio raffigurante i senatori piemontesi attorno a Vittorio Emanuele II ; veduta del centro storico di Milano ; le guglie del Duomo ; veduta della piazza e del monumento dove sorgeva Porta Tosa ; immagini di dipinti ad olio commemorativi delle 5 giornate di Milano ; veduta dell'antica piazza dei Mercanti ; immagini dei palazzi antichi nella piazza ; le campane suonano in un campanile a vela ; veduta di un fenditura nella campana ; lapide commemorativa alla base della campana :Campana del Comune. Già sulla torre di piazza dei mercanti spezzata suonando a martello il 22 marzo 1848 ; veduta di palazzo ducale e di piazza San Marco da un motoscafo in corsa sulla laguna ; immagini di palazzo ducale e di Riva degli Schiavoni ; veduta di un ponte di legno ; dipinto ad olio raffigurante Daniele Manin ; facciata del palazzo che ospitava l'Arsenale ; il portone del palazzo si apre ; immagine del dipinto raffigurante Manin nel cortile interno dell'Arsenale ; un conduttore televisivo illustra le divise dei garibaldini all'interno di alcune vetrine ; immagini delle divise e delle armi ; veduta del faro del Gianicolo ; panoramica sul centro storico di Roma ; statua di Giuseppe Garibaldi al Gianicolo ; carrellata sui busti dei patrioti della Repubblica Romana al Gianicolo ; il cancello di Villa Doria Pamphili si apre ; veduta della porta al Vascello ; iscrizione dedicata alle imprese di Garibaldi ; il conduttore televisivo illustra un quadro commemorativo della Battaglia di Solferino ; dipinti e disegni commemorativi delle battaglie del Risorgimento ; una torre medievale ; un'altra torre medievale con un bambino con un fucile in mano ; panoramica del paesaggio con una torre medievale sullo sfondo in località San Martino della Battaglia ; iscrizione :O Roma o morte ; un acquarello commemora la presa di Roma ; disegni e tempere commemorativi delle battaglie risorgimentali ; un dipinto raffigura l'incontro a Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele ; disegno di Palazzo Carignano ; immagini esterne del Palazzo ; interno di una sala del Palazzo ; Gronchi, Agnelli, Pella ed altre autorità camminano discutendo per i cantieri di lavoro di Italia61 ;
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Museo del Risorgimento al Vittoriano
Foto e Video - Ideato e realizzato da: GIUSEPPE BREDICE
Il Museo Centrale del Risorgimento al Vittoriano
Nel 1878, alla morte di Vittorio Emanuele II, che nel 1861, con la creazione dello stato Italiano aveva assunto il titolo di re d'Italia, il Parlamento decise di edificare a Roma un monumento dedicato al primo sovrano dell'italia unificata chiamato perciò Vittoriano.
Nel monumento - che venne inaugurato nel 1911- avrebbe dovuto collocarsi anche il Museo Centrale del risorgimento, destinato a raccogliere le testimonianze relative alla trasformazione politica, economica e sociale dell'Italia nei secoli XVIII, XIX e XX. Queste testimonianze sono costituite da documenti cartacei(lettere, diari, manoscritti di opere), da quadri, sculture, disegni, incisioni, stampe, armi che, rievocando fatti e protagonisti di questo importante periodo della storia del nostro paese, formano un grande archivio della memoria del Risorgimento.
Lo spazio architettonico del Museo, all'interno del complesso del Vittoriano, reca lungo le pareti, incisi nel marmo, brani di testi significativi dei maggiori testimoni della storia d'Italia, in modo che lo stesso contenitore diventa parte integrante del museo. Il percorso espositivo ora proposto ripercorre le tappe fondamentali della storia d'Italia, dalle riforme dei vari Stati della penisola nella seconda metà del Settecento alla conclusione della prima guerra mondiale, mediante testimonianze di vario genere che si prestano a diverse chiavi di lettura.
Lungo la scalinata d'accesso al Museo sono state collocate numerose incisioni che illustrano i momenti preparatori del Risorgimento, dalla diffusione degli ideali della rivoluzione francese alle rievocazioni delle delle imprese napoleoniche: si tratta, in genere, di raffigurazioni simboliche che riprendono, a volte, dei temi dell'antichità classica e li trasformano in allegorie della storia moderna. La prima sezione del Museo è dedicata ai protagonisti del Risorgimento. All'interno di grandi teche sono esposti cimeli, dipinti e documenti legati a Garibaldi, Mazzini e Cavour mentre altre sezioni parallele illustrano figure della storia dell'Ottocento. Lungo la galleria si articolano invece singole sezioni incentrate sulle principali tappe delle lotte risorgimentali: dalla Restaurazione, seguita alla caduta di Napoleone, al 1848, dalla Repubblica Romana del 1849 all'impresa garibaldina dei Mille(1860) fino al ricongiungimento di Roma all'Italia (1870).
Contemporaneamente, lungo la galleria, un percorso complementare e parallelo mira ad illustrare particolari temi storici: la Guardia Civica, il brigantaggio, la satira politica, le tecniche della figurazione storica nell'Ottocento (dai disegni alla fotografia), i cimeli/reliquia, il tricolore, le monete e le medaglie. Scandisce il percorso una selezione delle armi appartenute agli eroi risorgimentali. L'ultima sezione è interamente dedicata alla prima guerra mondiale.
Al centro è collocato l'affusto di cannone utilizzato nel 1921 per il trasporto della salma del Milite Ignoto, mentre lungo le pareti sono disposte grandi tele illustranti le imprese delle Medaglie d'Oro e una serie di disegni e dipinti realizzati dai pittori-soldato Anselmo Bucci, Aldo Carpi e Italico Brass insieme ad altri cimeli della guerra del '15-'18.
Come conclusione ideale del percorso sono stati appositamente realizzate dall'Istituto Luce delle video-istallazioni che rielaborano le immagini del film Gloria, realizzato nel 1934 con materiali originali girati dai reparti dei cine-operatori dell'esercito, collegandole a foto, dipinti e cimeli del Museo in modo da rievocare in maniera più completa e corretta le imprese dell'esercito italiano durante la guerra.
Magione Monumento Caduti - Fondazione Napoli Novantanove
il video è stato realizzato dagli alunni della classe VB dell'istituto tecnico economico G.Mazzini, indirizzo turistico, di Magione in occasione del concorso promosso dalla Fondazione Napoli Novantanove Adotta un monumento. Sotto la guida della docente di Arte e territorio, Elena Pottini, hanno lavorato al progetto Elisa Alunni, Claudio Basha, Erika Ciaramica, Francesco Farnelli, Rabeb Hammam, Elisa Pucciarini, Sukhjit Sinh, Marika Tomasi. La scelta è caduta sul Monumento ai caduti realizzato nel centro storico di Magione, piazza Carpine, da Benvenuto Crispoldi nel 1923
MAZZINI IN RIVOLTA
NOI FACCIAMO IL CAZZO CHE VOGLIAMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
TEAM MAZZINI vittoria gian maria favalesi (pantaloni verdi) 02/02/2014 Torino
§.121/** (anniversari-nascita 1810) 10 agosto, Torino (Piemonte): Camillo Benso, conte di Cavour
§.1/- (anniversari-nascita 1810) ** 10 agosto ** Torino (Piemonte): Camillo Benso, conte di Cavour
§.2/- (anniversari-nascita 1810) ** 10 agosto ** Torino (Piemonte): Camillo Benso, conte di Cavour
:tags
massimo protagonista del Risorgimento italiano (RaiStoria)
:tags
statisti e Storia - biografie
10 agosto 1810
conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella
piccoli comuni di Cavour, Cellarengo e Isolabella
Torino capoluogo di un dipartimento dell'impero napoleonico
cittadino torinese e dell'impero napoleonico
doppia cittadinanza
Camillo Paolo Filippo Giulio Benso
politico e imprenditore italiano.
luogo natale di Cavour
Palazzo Cavour, Torino, via Lagrange ang. via Cavour
:query: Cavour
- google:
:wp-it: Cavour
Disambiguazione – Cavour e Conte di Cavour rimandano qui.
Se stai cercando altri significati, vedi Cavour (disambigua)
:wp-it: Camillo Benso, conte di Cavour
Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella, noto semplicemente come conte di Cavour o Cavour (Torino, 10 agosto 1810 – Torino, 6 giugno 1861), è stato un politico e imprenditore italiano.
Fu ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e morì ricoprendo tale carica.
Fu protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali, del progresso civile ed economico, dell'anticlericalismo, dei movimenti nazionali e dell'espansionismo del Regno di Sardegna ai danni dell'Austria e degli stati italiani preunitari.
In economia promosse il libero scambio, i grandi investimenti industriali (soprattutto in campo ferroviario) e la cooperazione fra pubblico e privato. In politica sostenne la promulgazione e la difesa dello Statuto albertino. Capo della cosiddetta Destra storica, siglò un accordo (Connubio) con la Sinistra con la quale realizzò diverse riforme. Contrastò apertamente le idee repubblicane di Giuseppe Mazzini e spesso si trovò in urto con Giuseppe Garibaldi, della cui azione temeva il potenziale rivoluzionario.
In politica estera coltivò con abilità l'alleanza con la Francia grazie alla quale, con la seconda guerra di indipendenza, ottenne l'espansione territoriale del Regno di Sardegna in Lombardia.
Benché non avesse un disegno preordinato di unità nazionale, riuscì a gestire gli eventi politici (sommosse nel Granducato di Toscana, nei ducati di Modena e Parma e nel Regno delle Due Sicilie) che assieme all'impresa dei Mille portarono alla formazione del Regno d'Italia.
:wp-it: Cavour (Italia)
Cavour – comune della città metropolitana di Torino
Cavour (AFI: /kaˈvur/; Cavor in piemontese) è un comune italiano di 5 572 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.
:wp-it: Cellarengo
Cellarengo (Slarengh in piemontese) è un comune di 716 abitanti della provincia di Asti.
:wp-it: Isolabella
Isolabella (Isolabela in piemontese) è un comune italiano di 402 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Monumenti Nazionali - Casa natale di Camillo Benso Conte di Cavour ...
monumentinazionali.it/.../casa_natale_camillo_benso_conte_cavour_torino.htm
Suo padre, il nobile piemontese Michele Benso di Cavour, era collaboratore e amico del governatore principe Camillo Borghese (marito di Paolina Bonaparte, ...
Palazzo Benso di Cavour - Wikipedia
Il Palazzo Benso di Cavour a Torino è un buon esempio di barocco piemontese.
L'edificio, costruito nel 1729 dal Gian Giacomo Plantery si trova all'incrocio fra le attuali Via Lagrange e Via Cavour, nel centro di Torino.
Il palazzo si sviluppa attorno a due cortili (d'onore e rustico) e presenta un atrio decorato da raffinati stucchi. Notevoli sono inoltre lo scalone, arricchito da una volta dipinta nel XIX secolo ed il piano nobile dotato di due saloni di cui il maggiore decorato da stucchi neobarocchi. Altre sale sono caratterizzate da rivestimenti lignei intagliati e dorati, elaborati in base al progetto di Benedetto Alfieri fra il 1757 ed il 1758. Nel 1754 il palazzo venne ampliato su progetto di Giuseppe Bovis al fine di creare appartamenti d'affitto.
A Palazzo Cavour trascorse l'intera sua esistenza Camillo Benso conte di Cavour e vi fu fondato il giornale Il Risorgimento.
È stato restaurato dalla Regione Piemonte per utilizzi espositivi, ma oggi è principalmente destinato ad alloggi privati ed uffici.
§-
GIUSEPPE MAZZINI ELETTO TRE VOLTE DEPUTATO A MESSINA DURANTE LA LATITANZA
GIUSEPPE MAZZINI MESSINA
090 2005749
333 7477702
Alle prime elezioni del Parlamento piemontese il pericoloso ricercato repubblicano latitante GIUSEPPE MAZZINI fu eletto per ben tre volte DEPUTATO della Città di Messina, il re del Piemonte annullo' le elezioni e poi non le fece più fare lasciando Messina senza deputato a Torino.
A Giuseppe La Farina invece costruirono un grande monumento in una piazza di Torino, tanto che molti piemontesi pensano che sia stato un loro paesano invece era messinese, aveva tramato con Cavour per invadere la Sicilia con l'aiuto degli inglesi e di un certo Giuseppe Garibaldi.
Estate 2011. Cosa non andava a Spinazzola secondo gli spinazzolesi
Carmine Pantone interpellando gli spinazzolesi
Velisti per caso - A spasso per la storia a Savona
Velisti per caso - A spasso per la storia a Savona
Diario di bordo
Felice Rossello, savonese doc e docente di Scienze della Comunicazione, accompagna Patrizio alla scoperta della città e lo porta in un luogo speciale, una sorta di sintesi di Savona e delle sue anime: moderna, liberty, medievale. Prima ancora di entrare nel vivo della visita, però, Patrizio chiede notizie di un monumento che trova bellissimo... scoprendo da Felice che si sta riferendo al palazzo tragedia! Un palazzo costruito dai genovesi sulle ceneri dell'acropoli savonese, per ricordare la loro dominazione. I genovesi pare abbiano anche insabbiato il porto al tempo, per evitare che le navi attraccassero.
La visita prosegue alla scoperta dell'anima Liberty della città, che anche gli stessi savonesi conoscono poco - dice Felice Rossello. C'è il Palazzo delle Piane di via Mazzini chiamato anche Palazzo delle Palle perché in cima si trovano delle sfere di bronzo, si trova nel cuore della città ottocentesca che rinasce dopo la batosta inflitta dai genovesi nel '500. L'ha costruito l'architetto Alessandro Martinengo, considerato il Gaudì savonese, più o meno nel 1911.E poi c'è il Tempietto Boselli, un bellissimo giardino che prende il nome dal ceramista che lo costruì. Risale al periodo neoclassico ed è interamente costruito in ceramica.
Il giro turistico continua verso il porto, lungo via Paleocapa, la strada del liberty, dedicata all'ingegnere che fece costruire Savona. Qui si trova il Palazzo dei Pavoni, costruito nel 1912 è caratterizzato da una serie di ceramiche che raffigurano animali. Siamo nella via dello struscio e del passaggio savonese. La Savona ottocentesca è fatta sul modello del piano regolatore della città di Torino, di cui in quel periodo era considerata appendice sul mare
Se poi avete sempre creduto che al mondo esista una sola Cappella Sistina, a Roma, sappiate che siete in errore! Le cappelle sono due. Una è sì a Roma, la Cappella Sistina voluta da Sisto IV; ma ce n'è un'altra proprio Savona voluta sempre dallo stesso Papa (che era savonese!) come monumento funebre per i genitori. L'interno della Cappella Savonese è stato però rifatto durante il periodo Rococò e soltanto adesso, facendo dei lavori di restauro, sono riemersi gli affreschi del '400.
ELISA E IL PROFESSORE - Link 2015
Liceo G. Mazzini.
Ispirandoci al Pigmalione di George Bernard Shaw, il gruppo ha elaborato un testo in cui si evidenzia come il professore non abbia la minima stima di Elisa. Lui, egoista, narcisista e cinico, vuol ad ogni costo vincere la scommessa che ha fatto con se stesso: plasmare una creatura a sua immagine. In questa commedia vengono affrontati anche i temi della lotta di classe, l'emancipazione femminile e la superficialità dell'alta borghesia, ma il nodo centrale intorno al quale ruota tutta la vicenda è la manipolazione operata da sempre dall'uomo a danno della donna.
Vita del Presidente: De Nicola a Genova
La settimana Incom 00031 del 08/11/1946
Vita del Presidente: De Nicola a Genova
Descrizione sequenze:Il presidente della Repubblica con Nenni e Gonella rende omaggio alla tomba di Giuseppe Mazzini ; Piazza della Vittoria a Genova: parata militare delle forze armate italiane in presenza di De Nicola e Nenni ;
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77 Pensare l'Italia. Giuseppe Garibaldi
Alessandro Barbero al Festival della mente~``Alla vigilia dei 150 anni dell'Unità, il racconto storico e la visione dell'Italia che ebbe Garibaldi. Ligure, visse quattro anni a Costantinopoli e diciotto in Sud America, fece il marinaio in Tunisia, il corsaro in Brasile e l'operaio a New York. Mazziniano, socialista e anticlericale, fu condannato a morte per cospirazione. Ebbe tre diversi nomi di guerra, Cleombroto, Joseph Pane e Borrel, per sfuggire alla polizia o per arruolarsi in incognito. E' l'unico italiano degli ultimi secoli di cui si possa dire tranquillamente che fu un grandissimo generale. L'Italia, unificata da lui, finse di onorarlo con vie, piazze e monumenti, e ignorò tacitamente tutti i valori per cui si era battuto; contrariamente a un luogo comune, in questo paese parlar male di Garibaldi è facilissimo, come dimostra l'odio cieco che si scatena contro di lui sul web.``
2 Giugno Festa della Repubblica Italiana.
2 Giugno Festa della Repubblica Italiana.
La Festa della Repubblica Italiana è una giornata celebrativa nazionale italiana, istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana. Si festeggia ogni anno il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946, con la celebrazione principale che avviene a Roma. Il cerimoniale della manifestazione organizzata nella capitale d'Italia comprende la deposizione di una corona d'alloro all'Altare della Patria e una parata militare lungo via dei Fori Imperiali. La Festa della Repubblica Italiana è uno dei simboli patri italiani.Il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne un referendum istituzionale con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato - monarchia o repubblica - dare al Paese[1]. Il referendum fu indetto a seconda guerra mondiale terminata, qualche anno dopo la caduta del fascismo, regime dittatoriale che fu sostenuto dalla famiglia reale italiana per circa vent'anni[1]. Dopo 85 anni di regno, con 12 717 923 voti contro 10 719 284, l'Italia diventò una repubblica e i monarchi di casa Savoia vennero esiliati[1]. Questo referendum istituzionale fu la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia[1]. Il risultato della consultazione popolare venne ratificato ufficialmente il 18 giugno 1946, quando la Corte di Cassazione dichiarò la nascita della Repubblica Italiana[1].
Il 2 giugno si celebra la nascita della nazione, in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario della presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (anniversario della dichiarazione d'indipendenza dalla Gran Bretagna). Prima della nascita della Repubblica, la giornata celebrativa nazionale del Regno d'Italia era la festa dello Statuto Albertino, che si teneva la prima domenica di giugno[2].
Il Presidente Giorgio Napolitano mentre passa in rassegna le formazioni schierate per la rivista militare sulla Lancia Flaminia presidenziale (2 giugno 2008)
La prima celebrazione della Festa della Repubblica Italiana avvenne il 2 giugno 1948 in via dei Fori Imperiali a Roma[3][4]. All'epoca il cerimoniale comprese la passata in rassegna delle forze armate in onore della Repubblica da parte del Presidente della Repubblica; la manifestazione avvenne in piazza Venezia, di fronte all'Altare della Patria[3]. A questo punto, dopo la deposizione della corona d'alloro al Milite Ignoto da parte del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, gli stendardi delle forze armate abbandonarono la formazione, percorsero la scalinata dell'Altare della Patria e resero omaggio al Capo dello Stato con un inchino.el 1949, con l'ingresso dell'Italia nella NATO, si svolsero dieci celebrazioni in contemporanea in tutto il Paese: nell'occasione, per rimarcare il legame della neonata Repubblica con la corrente del Risorgimento che faceva capo a Giuseppe Mazzini, fervente repubblicano, nell'attuale piazzale Ugo La Malfa a Roma fu inaugurato, in memoria del patriota genovese, un monumento celebrativo, davanti al quale si svolse la manifestazione principale della Festa della Repubblica[3].
Nel 1961 la celebrazione principale della Festa della Repubblica non ebbe luogo a Roma ma a Torino, prima capitale dell'Italia unita. In quell'anno, infatti, si celebrava anche il centenario dell'Unità d'Italia[3]. Nel 1963 la manifestazione non venne effettuata nella giornata del 2 giugno per le condizioni di papa Giovanni XXIII, ormai morente; le celebrazioni vennero rinviate al 4 novembre, in contemporanea con la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Nel 1965, alla celebrazione principale di Roma, parteciparono anche gli stendardi delle unità militari soppresse che presero parte alla prima guerra mondiale; in quell'anno si commemorava infatti anche il 50° anniversario dell'entrata dell'Italia nel primo conflitto mondiale].
A causa della forte crisi economica che attanagliava l'Italia negli anni settanta, per contenere i costi statali e sociali, la Festa della Repubblica, con legge n° 54 del 5 marzo 1977, fu spostata alla prima domenica di giugno con la conseguente soppressione del giorno festivo[1]. Nel 2001, su impulso dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il 2 giugno ha abbandonato lo status di festa mobile tornando ufficialmente ad essere giorno festivo a tutti gli effetti e la Festa della Repubblica, pertanto, ha nuovamente riassunto la sua collocazione tradizionale.
SOS da Roma vittima di abusi psichiatrici con armi psicotroniche - 2020
SOS da Roma vittima di abusi psichiatrici militari con armi psicotroniche - 2020
Riepilogo delle ricerche di Emiliano Babilonia
Emiliano Babilonia sono un ricercatore indipendente di tecnologie e fenomeni inspiegabili , inventore , studioso dell'occulto , fenomeni paranormali come ufo , fantasmi , cerchi nel grano , sfere di luce e di alte tecnologie per la difesa e per la protezione del mondo e dell'umanità , studioso di geoingegnerie , h.a.a.r.p , satelliti spia , alte tecnologie con scanner 3d biometrici , strategie tattiche per la difesa , strategie investigative , pedinamenti elettronici in trigonometria con localizzazione geografica gps mondiale , microfoni laser per intercettazioni ambientali satellitari con analizzatori di spettro biometrici , esperto di sistemi avanzati web e tanto altro .
ANIMOIDI - SINCRONICI - TELEPATI
Ascoltate la radio web di Emiliano Babilonia spreaker con le interviste testimonianza delle vittime di controllo mentale mk ultra e monarch
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RIFIUTI NEGLI OSSARI ACCANTO AI RESTI DEI DEFUNTI
NEL MIRINO DEI CARABINIERI UNA COOPERATIVA SOCIALE DI PINEROLO
Negli ossari gli addetti dei servizi cimiteriali gettavano, senza alcun rispetto per i resti dei defunti, ogni tipologia di rifiuto, come materiali di natura ferrosa, fiori secchi, sacchi neri di plastica, macerie e pezzi di legno provenienti dall’apertura delle bare, senza contare che oltre ai resti ossei ormai scheletrizzati ne confluivano altri non ancora completamente decomposti, nella completa inosservanza delle norme ambientali e cimiteriali. Analoga fine facevano gli effetti personali dei defunti che, rinvenuti all’interno delle bare, invece di essere restituiti ai congiunti venivano gettati negli ossari ad esclusione di quelli di un qualche valore che al contrario venivano suddivisi tra gli operatori intervenuti”. I responsabili sono stati denunciati per il reato di discarica abusiva e gestione illecita di rifiuti. Il titolare della cooperativa ha ricevuto una sanzione amministrativa di 40.000 euro“
ferragosto a trento
Locali aperti oggi a Trento. Centro storico: ristorante trattoria bar Al Volt, via Santa Croce; ristorante pizzeria birreria Pedavena, piazza Fiera; ristorante Uva e Menta, via Dietro Le Mura; A (aperto solo la sera); bar alla Mostra, piazza Mostra; bar Caffè Mazzini, via Mazzini; trattoria Tre Garofani, via Mazzini; bar pasticceria caffetteria San Vigilio, via San Vigilio; osteria Il Cappello, piazza B. Lunelli; Wine bar Scrigno del Duomo, piazza Duomo; bar caffè Tridente, piazza Duomo; bar caffè Portici, piazza Duomo; bar caffè 34, piazza Duomo; osteria Le due Spade, via don Rizzi; bar caffè Mozart, via Verdi; pizzeria Al '77, via Verdi; ristorante Orient, via Zanella; bar Golden Eagle Street, via Belenzani; bar pasticceria Caffetteria Casa del Cioccolato, via Belenzani (aperto solo al mattino); ristorante Chistè, via Delle Orne; bar Enoteca Accademia, Vicolo Colico; pizzeria bar Tetley's, via degli Orti; ristorante bar Bernardo Clesio, via Alfieri; bar caffè Specchi, via Manci; Antica Trattoria Ai 2 Mori, via San Marco; La Cantinota, via San Marco; Al Castello, via B. Clesio; bar Gelateria Torre Verde, via del Suffragio; bar Sala Bingo, via del Suffragio; Primavera, via del Suffragio (aperto solo la sera); Green Tower, piazza Silvio Pellico; bar Dei Cavai, via San Martino (aperto solo al mattino); Vesuvio, via Malvasia; ristorante self service Vega, via A. Pozzo (aperto solo al mattino).
PERIFERIA E SOBBORGHI bar ristorante Da Albert, via Bomporto (aperto solo la sera); bar Zorba'S, via V. Veneto; bar pasticceria Lott, corso Tre Novembre (aperto solo al mattino); bar sala giochi Vegas, via Bezzecca; bar Vicenza, via Milano; ristorante bar La Stua, via Dei Mille; bar International, piazza Vicenza; bar Big Ben Pub, via S. Pio X; pizzeria bar Cavalleggeri, viale Verona; ristorante bar Mc Donald's, via Madonna Bianca; bar Groff, via Madonna Bianca; ristorante pizzeria bar La Terrazza, piazzale Europa; bar al Marinaio, via Marinai d'Italia; bar Bottega del caffè Dersut, via Fratelli Fontana (aperto solo al mattino); bar pasticceria Mazzoleni, piazza G. Cantore; ristorante bar Zinzorla, piazza G. Cantore (solo al mattino); ristorante pizzeria Welcome India, corso Buonarroti; ristorante pizzeria bar Hotel Everest, corso Alpini; bar Funivia, via Monte Grappa; ristorante enologico bar Il Libertino, piazza Piedicastello; bar Silvana, via Bartolameo Da Trento; bar Carla, via Brennero; bar Sala Giochi Admiral Club, via Bolzano; ristorante bar Mover Drink & Food, via Innsbruck; bar Tre Torri, via R. Guardini; ristorante pizzeria bar El Merendero, via Martino Aichner
Il Grande Oriente d'Italia apre le porte agli Alpini
Milano, 10 mag. (askanews) - Il Grande Oriente d'Italia ha aperto agli Alpini le porte della Casa Massonica di Milano in occasione dell'Adunata nazionale per il centesimo anniversario della nascita del corpo dell'esercito italiano. Un omaggio dei massoni milanesi per l'attività svolta da un'istituzione nata a Milano nel secolo XIX, come lo stesso Grande Oriente d'Italia.
Massimo Bianchi, Gran Maestro onorario: Dopo l'unità d'Italia noi abbiamo rappresentato una forma di religione civile. Gran parte delle iniziative che hanno dato una identità all'unità nazionale vengono dalla presenza di massoni sul territorio: i monumenti a Garibaldi e Mazzini, le tante piazze che hanno onorato gli episodi del Risorgimento, della battaglia per l'unità e l'indipendenza nazionale. Noi ovviamente ci sentiamo orgogliosi del fatto che c'è un corpo dell'esercito italiano che compie cent'anni. Sono una parte importante nella vita di un popolo.
Gli alpini hanno illustrato la loro storia, organizzazione e attività. E i fratelli muratori hanno ricambiato introducendo gli ospiti nella cultura massonica, fortemente rituale. L'Istituzione in Lombardia conta oltre duemila fratelli e solo a Milano 37 logge, frequentate da Apprendisti, Compagni d'Arte e Maestri.
Nei templi, le sale dove si riuniscono le logge, domina la simbologia: dall'occhio onniveggente ai segni zodiacali, dalla spada fiammeggiante al simbolo della cultura massonica: la squadra e il compasso. Sullo sfondo, in tutti i templi, l acronimo (A. G. D. G. A. G. U., cioè) di Alla Gloria Del Grande Architetto Dell Universo.
La massoneria non si occupa nè di politica e non è una religione. La massoneria forma, nel lavoro iniziatico, generazioni di uomini che sono serviti all'umanità.
In Lombardia gli aderenti sono aumentati di circa 300 persone negli ultimi cinque anni. La loro motivazione di fondo, dicono, è spirituale. Ancora il Gran Maestro onorario: Ci sono personaggi che hanno frequentato come noi le nostre logge e che hanno onorato il nome dell'Italia, in Italia e nel mondo. Qualche esempio: Giuseppe Garibaldi, di cui si ricorda tutto tranne che nel 1864 è stato anche lui Gran Maestro d'Oriente d'Italia, il primo massone in Italia. Ancora: premi Nobel come Carducci, Fermi, fratelli passati dalle nostre logge. Ma anche Quasimodo, tanto per fare un altro nome.
Una giornata conclusa con i canti interpretati dal Coro del Gruppo Alpini di Limbiate.